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TESTO

101. Vegliare o sorvegliare

Jacques Leclerc

Il nostro Dio è un Dio che veglia e non che sorveglia. Si sorveglia infatti in nome della legge, mentre si veglia in nome della tenerezza.

leggetenerezza di Diorapporto con Dioamoreaffetto

inviato da Luciano Cantini, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

102. La povertà   2

Charles De Foucauld

Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero colui che amandoti con tutto il cuore
non potrà sopportare di essere più ricco del suo benamato.
Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero
colui che pensando che tutto ciò che si fa ad uno di questi piccoli, si fa a be,
allevierà tutte le miserie che sono alla sua portata...
Mio Dio, io non so se è possibile a certe anime
vederti povero e restare volentieri ricche,
vedersi totalmente più grandi del loro maestro e non rassomigliarti in tutto.
Ad ogni modo io non posso concepire l'amore
senza un bisogno imperioso di conformità,
di rassomiglianza e soprattutto di partecipazione a tutte le pene,
a tutte le difficoltà,
a tutte le asprezze della vita.

povertàamoresolidarietàrapporto con Dioumiltàcarità

inviato da Massimo Di Lullo, inserito il 22/12/2003

RACCONTO

103. La benedizione   1

Bruno Ferrero, Solo il vento lo sa

Nella comunità dell'Arca dove aveva deciso di vivere, dopo una vita passata nel mondo universitario, un giorno il celebre padre Henri Nouwen fu avvicinato da una handicappata della comunità che gli disse: "Henri, mi puoi benedire?". Padre Nouwen rispose alla richiesta in maniera automatica, tracciando con il pollice il segno della croce sulla fronte della ragazza.

Invece di essere grata, lei protestò con veemenza: "No, questa non funziona. Voglio una vera benedizione!". Padre Nouwen si accorse di aver risposto in modo abitudinario e formalistico e disse: "Oh, scusami... ti darò una vera benedizione quando saremo tutti insieme per la funzione".

Dopo la funzione, quando circa una trentina di persone erano sedute in cerchio sul pavimento, padre Nouwen disse: "Janet mi ha chiesto di darle una benedizione speciale. Lei sente di averne bisogno adesso".

La ragazza si alzò e andò verso il sacerdote, che indossava un lungo abito bianco con ampie maniche che coprivano sia le mani che le braccia. Spontaneamente Janet lo abbracciò e pose la testa contro il suo petto. Senza pensarci, padre Nouwen la avvolse con le sue maniche al punto di farla quasi sparire tra le pieghe del suo abito.

Mentre si tenevano l'un l'altra padre Nouwen disse: "Janet, voglio che tu sappia che sei l'Amata Figlia di Dio. Sei preziosa agli occhi di Dio. Il tuo bel sorriso, la tua gentilezza verso gli altri della comunità e tutte le cose buone che fai, ci mostrano che bella creatura tu sei. So che in questi giorni ti senti un po' giù e che c'è della tristezza nel tuo cuore, ma voglio ricordarti chi sei: sei una persona speciale, sei profondamente amata da Dio e da tutte le persone che sono qui con te". Janet alzò la testa e lo guardò; il suo largo sorriso dimostrò che aveva veramente sentito e ricevuto la benedizione.

Quando Janet tornò al suo posto, tutti gli altri handicappati vollero ricevere la benedizione. Anche uno degli assistenti, un giovane di ventiquattro anni, alzò la mano e disse: "E io?". "Certo", rispose padre Nouwen. "Vieni".

Lo abbracciò e disse: "John, è cosi bello che tu sia qui. Tu sei l'Amato Figlio di Dio. La tua presenza è una gioia per tutti noi. Quando le cose sono difficili e la vita è pesante, ricordati sempre che tu sei Amato di un amore infinito". Il giovane lo guardò con le lacrime agli occhi e disse: "Grazie, grazie molte".

La sensazione di essere maledetti spesso colpisce più facilmente che la sensazione di essere benedetti. Dobbiamo riscoprire il senso e la bellezza della benedizione. E quando le cose sono difficili e la vita è pesante ricordati chi sei: sei una persona speciale, sei profondamente amato da Dio e da tutte le persone che sono con te.

amorebenedizionerapporto con Dio

inviato da Maurizio Seghieri, inserito il 16/12/2003

TESTO

104. Aspettando l'amore

Rabindranath Tagore

Nubi su nubi si addensano
e si fa buio.
Amore mio, perché mi lasci tutto solo
sulla porta ad aspettarti?

Nei momenti più intensi del lavoro
durante il giorno
sto tra la gente
ma in questo momento
così buio e desolato
solo in te posso sperare.

Se non mi mostri il tuo volto
se mi lasci qui in disparte
non so come riuscirò a sopportare
queste lunghe ore di pioggia.

Osservo in lontananza
l'oscurità del cielo
e il mio cuore gemendo
vaga col vento inquieto.

amorerapporto con Diopreghiera

inviato da Dantessa, inserito il 16/12/2003

PREGHIERA

105. Gratitudine   2

Chiara Lubich, La dottrina spirituale

Ti voglio bene
non perché ho imparato a dirti così,
non perché il cuore mi suggerisce questa parola,
non tanto perché la fede mi fa credere che sei amore,
nemmeno soltanto perché sei morto per me.

Ti voglio bene
perché sei entrato nella mia vita
più dell'aria nei miei polmoni
più del sangue nelle mie vene.
Sei entrato dove nessuno poteva entrare
quando nessuno poteva aiutarmi
ogniqualvolta nessuno poteva consolarmi.

Ogni giorno ti ho parlato.
Ogni ora ti ho guardato
e nel tuo volto ho letto la risposta,
nelle tue parole la spiegazione,
nel tuo amore la soluzione.

Ti voglio bene
perché per tanti anni hai vissuto con me
ed io ho vissuto di Te.
Ho bevuto alla tua legge
e non me n'ero accorta.

Me ne sono nutrita, irrobustita,
mi sono ripresa,
ma ero ignara
come il bimbo che beve dalla mamma
e ancor non sa chiamarla
con quel dolce nome.

Dammi d'esserti grata
- almeno un po' -
nel tempo che mi rimane,
di questo amore che hai versato su di me,
e m'ha costretta a dirti:
Ti voglio bene.

rapporto con DioGesùamore

5.0/5 (2 voti)

inviato da Cecilia Leone, inserito il 27/10/2003

RACCONTO

106. La pecorella smarrita   1

Anthony De Mello

Una pecora scoprì un buco nel recinto e scivolò fuori.
Era così felice di andarsene.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere seguita da un lupo.
Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla, finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile.
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto.

libertàamore di Diobenemalescegliererapporto con Diopecorella smarritapecora

2.7/5 (3 voti)

inviato da Anna Barbi, inserito il 27/10/2003

TESTO

107. Il sorriso di Dio

Gianni Fanzolato

Ogni volta nasce un bimbo,
non importa il colore,
ebreo, cristiano, indù o musulmano,
Dio sorride dall'alto di gioia nel cuore.

Sorride quando sulla terra
Due cuori si incontrano
E sfidando l'egoismo
Si giurano amore eterno
E diventano riflesso sulla terra
Del Dio che è trino, ma uno per l'amore.

Come sorride Dio quando quaggiù
C'è qualcuno che offre il suo dolore,
sorride a quella donna ammalata,
a quel figlio schiavo della droga,
a quel padre stanco e senza lavoro,
ma fiducioso che Dio è Provvidenza.

Ogni volta qualcuno si stringe la mano,
si perdona di cuore, si fa la pace vera,
c'è un uomo che porta speranza,
e un altro che semina la gioia,
Dio dall'alto acconsente e sorride.

Ma Dio sorride anche quando
ci vede troppo indaffarati,
sempre di corsa, con l'ansia nel cuore
eternamente insoddisfatti e alla ricerca.
Dio ci sussurra piano all'orecchio:
"Tranquilli" e stringendoci, ci sorride.

Come ride di gusto Dio
Sulle nostre manie,
sulla mode che passano,
sui cultori dell'effimero,
come sorride
sui soldi accumulati e i cuori ingombri,
sulle storie strappalacrime e inventate,
sui concorsi di bellezza e gli idoli e stravaganze.
Sorride perché sa che tutto si riduce in polvere.

Quante volte trattiene il sorriso
e scoppia in lacrime
sugli orrori, i massacri e le vendette,
sui bambini deturpati e gli anziani abbandonati,
sull'uomo che perde la dignità
e distrugge i valori.

Ma poi, guardando quaggiù
si ricorda che siamo suoi figli
e chiudendo un occhio per amore
continua a sorriderci e la vita non finisce,
perché in fondo è l'uomo il vero sorriso di Dio.

rapporto con Dioamore di Diosperanza

inviato da Padre Gianni Fanzolato, inserito il 27/10/2003

PREGHIERA

108. La luce

Rabindranath Tagore, Gitanjali LIX

Sì, lo so, non è nient'altro che il tuo amore
questa luce dorata che danza sulle foglie,
queste pigre nubi che veleggiano nel cielo,
questa brezza che passa lasciando
la sua freschezza sulla mia fronte.

La luce del mattino m'ha inondato gli occhi:
è questo il tuo messaggio al mio cuore.
Chini il viso, i tuoi occhi fissano i miei occhi,
e il mio cuore ha toccato i tuoi piedi.

amore di Diorapporto con Diocreazionecreatonatura

5.0/5 (1 voto)

inviato da Dantessa, inserito il 27/10/2003

PREGHIERA

109. Eppure

Adolfo Rebecchini, Se Vuoi, rivista di orientamento, 3/1986

Tu non lo vedi
eppure lui ti guarda.

Tu non lo ascolti
eppure lui ti parla.

Tu non lo cerchi
eppure lui ti chiama.

Tu... tu sei lì
e lui... lui è vicino a te.

rapporto con DioDioamore di Dio

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 27/10/2003

ESPERIENZA

110. Io credo all'amore

Benedetta Bianchi Porro, Lettere

Io so di non essere sola: nel mio silenzio, nel mio deserto, mentre cammino, Lui è qui: mi sorride, mi precede, mi incoraggia a portare a Lui qualche piccola briciola d'amore.
Prima nella poltrona, ora nel letto che è la mia dimora, ho trovato una sapienza più grande di quella degli uomini. Ho trovato che Dio esiste ed è amore, fedeltà, gioia, certezza, fino alla consumazione dei secoli.
Le mie giornate non sono facili; sono dure ma dolci, perché Gesù è con me, col mio patire, e mi dà soavità nella solitudine e luce nel buio: Lui mi sorride e accetta la mia cooperazione con Lui.
Quanto a me sto come sempre, ma da quando so che c'è Chi mi guarda lottare cerco di farmi forte: com'è bello così!
Io credo all'Amore disceso dal Cielo, a Gesù Cristo e alla sua Croce gloriosa.
Sì, io credo all'Amore.

sofferenzaamorecrocerapporto con Diodoloreaccettazione

inviato da Don Roberto Rossi, inserito il 27/08/2003

PREGHIERA

111. Cristo salvezza   1

Primo Mazzolari

Le orecchie del mio cuore,
Signore, sono davanti a te.
Aprile e dì all'anima mia:
io sono la tua salvezza.

Rincorrerà questa voce
e così ti raggiungerà;
tu non nascondermi il tuo volto:
che io muoia,
per non morire e contemplarlo.
Dillo, che io lo senta.

Signore, sono io che ti faccio morire,
eppure oso guardarti.
Pietro ti guarda e si salva
il buon ladrone ti guarda e si salva
il centurione ti guarda e si salva.
I farisei non hanno guardato Gesù,
Giuda ha baciato Gesù senza guardarlo
Io ti faccio morire, ma ti guardo.

Voglio che tu mi apra la piaga del tuo cuore,
perché mi ci nasconda dentro,
che i tuoi angeli dischiodano le tue braccia,
perché esse mi sollevino sopra la mia polvere di peccato,
che essi distacchino i tuoi piedi benedetti,
perché mi conducano lontano
(da) in questo mondo che non vuol credere al tuo amore.

misericordiaamore di DiosalvezzaperdonoPietroGesùCristopentimentorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giosuè Lombardo, inserito il 27/08/2003

TESTO

112. Per essere di Dio

Beato Tommaso Maria Fusco

Per essere di Dio
non occorrono grandi cose:
basta avere un cuore ed amare.

rapporto con Dioamore

inviato da Figlie Della Carità Del Preziosissimo Sangue, inserito il 01/04/2003

TESTO

113. Lavoriamo allo sguardo di Dio

San Luigi Orione, Nel nome della Divina Provvidenza

Lo sguardo di Dio è come una rugiada che fortifica, è come un raggio luminoso che feconda e dilata: lavoriamo dunque senza chiasso e senza tregua, lavoriamo allo sguardo di Dio, di Dio solo!

occhi di Dio su di noiamore di Diolavoroimpegno

inviato da Gaetano Ceravolo (sacerdote), inserito il 20/02/2003

PREGHIERA

114. Allegria

Rivista Il Cenacolo n. 6-2002

Sii benedetto, Signore, per la gioia che mi doni
gioia più grande di tutte le gioie:
la gioia della salvezza che hai offerto,
la gioia della risurrezione che promette futuro,
la gioia del Vangelo che è messaggio di vita,
la gioia della tua parola, Signore,
più ricca di tutti i tesori,
più splendente di tutti gli onori.

Grande è la mia allegria, o Signore,
perché tu mi ami.
Fa' crescere in me, Signore,
la gioia di offrire e la gioia di perdonare,
la gioia di servire e la gioia di condividere,
la gioia di credere e la gioia di sperare.

Grande è la mia allegria, o Signore,
perché tu mi ami.
Il tuo sole entri nella mia casa
e la tua gioia illumini il mio volto.
Perdona le mie arie accigliate,
i miei sorrisi stereotipati,
le mie debolezze e i miei scoraggiamenti.
Perdona se dimentico l'immensa felicità di vivere.

Grande è la mia allegria, o Signore,
perché tu mi ami.
Aiutami a scoprire la faccia luminosa
di ogni persona che incontro,
e che un raggio di sole brilli
su tutti coloro che sono nella miseria.
Donami un cuore inondato di sole perché
sappia offrire ad ogni istante un viso gioioso.
Grande è la mia allegria, o Signore,
perché tu mi ami.

gioiaallegriafelicitàrapporto con Dioamore di Diotestimonianzaessere cristiani

inviato da Anna Barbi, inserito il 17/12/2002

PREGHIERA

115. Amore del Padre e del Figlio

Cardinal Désiré Mercier

O Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio,
ispirami sempre ciò che devo pensare,
ciò che devo dire e come devo dirlo.
Ciò che devo tacere, ciò che devo scrivere,
come devo agire e ciò che devo fare,
per cercare la tua gloria, il bene delle anime
e la mia santificazione.
O Gesù è in te tutta la mia fiducia.

Spirito Santoispirazionevolontà di Dioprogetto di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

116. O altissimo, immensamente buono

S. Agostino, Le Confessioni 1,4

O altissimo, immensamente buono,
potentissimo anzi, onnipotente,
misericordiossisimo e giustissimo,
lontanissimo e presentissimo.
Tutto bellezza e tutta forza;
stabile e incomprensibile;
immutabile e muti tutte le cose;
non mai nuova, non mai vecchio
e tutto rinnovi e a veccchiezza adduci i superbi
ed essi non lo sanno;
sempre in attività, sempre in quiete;
raccogli e non hai bisogno;
porti e riempi e proteggi;
crei, nutri e rechi a compimento;
cerchi e nulla ti manca.
Ami senza passione,
sei geloso senza turbamento,
ti penti senza dolore,
ti adiri nella tua tranquillità,
cambi opere ma non disegno;
riacquisti ciò che trovi
e non l'avevi mai perduto;
non mai povero, godi degli acquisti;
non mai avaro, eppure vuoi
che noi portiamo frutto;
doniamo a te perché tu possa rendere,
e nessuno ha cosa non tua;
paghi i debiti e non sei debitore;
condoni i debiti e nulla perdi.

amoreDiorapporto con Dio

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 15/12/2002

PREGHIERA

117. Il "Padre nostro" detto da Dio   2

Figlio mio, che sei in terra preoccupato, solitario e tentato;
conosco bene il tuo nome e lo pronuncio santificandolo, perché ti amo.
Non sarai mai solo; io abito in te
e assieme spargeremo il regno della vita che ti darò in eredità.
Ho piacere che faccia la mia volontà, infatti io voglio la tua felicità.
Avrai il pane di ogni giorno, non ti preoccupare;
però io ti chiedo di spartirlo con i tuoi fratelli.
Sappi che ti perdono tutti i peccati,
anche prima che tu li commetta,
ma ti chiedo che anche tu perdoni a quelli che ti offendono.
E per non soccombere alla tentazione
afferra con tutta la tua forza la mia mano
e ti libererò dal male, mio povero e caro figlio.

Padre nostropreghierarapporto con Dioamore di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

TESTO

118. Offrire se stessi

S. Teresa di Gesù

Se Sua Maestà ha mostrato il suo amore nei nostri confronti con quello che ha compiuto, esprimendo con la sofferenza al di là delle parole, come si può pensare di compiacerlo soltanto con le parole?

Sapete che cosa significa essere veramente spirituali? Significa diventare schiavi di Dio, marchiati con il suo sigillo, il segno della croce, una prova che ci siamo consegnati a Lui. Quindi Egli è libero di venderci come schiavi a tutto il mondo, come è avvenuto a Lui e non facendoci un torto, ma anzi una grazia.

Durante tutta questa breve vita, che per chiunque tra voi può essere molto più corta di quanto crediate, dobbiamo offrire al nostro Signore ogni possibile sacrificio, interiore o esteriore e Sua Maestà unirà la nostra offerta a quella che Egli fece di se stesso sulla croce per il Padre.

amoreofferta a Diosacrificiorapporto con Diosequela

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

119. Non posso dimenticarmi di te

Pierre Griolet

Signore, mi ricordo di tutto,
non posso dimenticarmi di te,
della tua tenerezza.
Aprimi al tuo silenzio,
tutto ciò che ho dimenticato
sussurralo al mio orecchio.
Non vorresti confidarmi ciò
che mi rende fedele a te;
non vuoi che la mia carne
ritrovi il ricordo
della tua mano stretta nella mia?
Nel più profondo di me incidi
con tutto il tuo fuoco
la meraviglia del tuo amore,
della tua gloria.
Allora la mia vita si risveglierà
e il mio amore saprà ricordarsi,
e vedrai tutto il mio essere
ardere della Parola di gioia
e correre davanti ai fratelli
per cantare il suo Signore
e lodare il mio Dio.

preghieraricordoamorevitarapporto con Diopreghieraquotidianitàamore di Dio

inviato da Barbara, inserito il 14/12/2002

TESTO

120. Il matrimonio   2

Fulton Sheen

Bisogna essere in tre, per sposarsi bene: lui, lei e il Signore.

matrimoniocoppiafamigliaamorerapporto con Dioamore di Dio

inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 11/12/2002

Pagina 6 di 9