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TESTO Fiorirà il deserto

don Roberto Seregni  

XVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (02/08/2020)

Vangelo: Mt 14,13-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 14,13-21

In quel tempo, 13avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. 14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». 17Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». 18Ed egli disse: «Portatemeli qui». 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 20Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Ho letto e commentato questo brano centinaia di volte, ma oggi un piccolo dettaglio ha attirato la mia attenzione. I discepoli condividono con Gesù la loro preoccupazione per la gente: sono in una zona desertica e si avvicina l'ora del tramonto. Ma il maestro, dopo aver invitato i discepoli a dar loro da mangiare, dice che li facciano sedere sull'erba. Ecco, proprio questo è il dettaglio che ha attirato la mia attenzione: sono nel deserto e Gesù dice di farli sedere sull'erba? Come è possibile?

Da sette anni vivo a Lima, una delle due città piú grandi al mondo costruite in un deserto, e posso affermare con certezza che di erba nel deserto non c'è nemmeno l'ombra.

Cosa ci vuol dire l'evangelista? Qual è la sua intenzione?

Al centro della scena evangelica ci sono le mani di Gesù che prendono, benedicono, spezzano e donano. I verbi scelti da Matteo sono gli stessi della cena del Signore. Sono i verbi che indicano la circolarità dell'amore, l'apertura alla condivisione e al dono. Gesù fa Eucaristia: riceve, benedice, spezza e condivide. Ecco: proprio qui sta la risposta al nostro interrogativo. Il deserto si trasforma in un giardino ogni volta che facciamo eucarestia. Ogni volta che riceviamo con umiltà, ogni volta che benediciamo e condividiamo il dono della vita stiamo facendo fiorire il deserto in noi e attorno a noi.

Ed è bello sottolineare che nel testo non compare mai il verbo “moltiplicare”. Gesù non compie un gesto magico per riempire le ceste dei discepoli con pagnotte croccanti e un fritto misto dorato e succulento. Il maestro non cerca la spettacolarità. Il vero miracolo è la condivisione, è il pane spezzato che sazia la fame di chi ascolta la Parola, è la logica nuova dell'amore e della fraternità che libera dalla schiavitù del possesso e dall'ansia della conquista.

Coraggio cari amici, cerchiamo di far fiorire i nostri deserti, facciamo eucarestia con i nostri pani e i nostri pesciolini, impariamo dalle mani di Gesù l'arte della condivisione.

Uniti nella preghiera

Don Roberto

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