PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 3,16-18

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Santissima Trinità (Anno A) (26/05/2002)

Vangelo: Gv 3,16-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,16-18

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Dalla Parola del giorno

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi.

Come vivere questa Parola?

Dio ha amato il mondo dal traboccare, per così dire, del suo essere amore-trinitario, amore-comunione. L'essenza di Dio è questo amore: il Padre e il Figlio che si amano a tal punto che il loro reciproco amore è una terza persona: lo Spirito Santo. E' il mistero più alto della nostra fede. La nostra intelligenza non arriva a comprenderlo, ma, illuminata dallo Spirito Santo, può intuirne gli splendori proprio perché cuore del mistero è l'Amore. E il nostro cuore non ci dice forse che solo per l'Amore, per la felicità di essere amati e di amare noi esistiamo? L'unità di Dio, proclamata dall'Antico Testamento e difesa dalla confusione del politeismo imperante attorno al popolo di Israele, non è contraddetta ma esaltata nel Nuovo Testamento. Anzi, questa rivelazione del Dio unico si completa e si illumina più profondamente dicendoci che questo unico Dio è un Dio di relazione, un Dio dove l'amore è "dinamicità", comunione.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, ricorderò le parole di Gesù: "Se qualcuno mi ama, osserverà la mi Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e faremo dimora dentro di lui".

Sì, io sono tempio del tuo essere Trinità d'Amore, mio Dio! Guidami a prenderne consapevolezza, a scendere spesso nel mio cuore, a percepirmi abitato, perché in te, nel tuo essere relazione, io purifichi e intensifichi la mia vita di relazione con le sorelle e i fratelli, imparando ad amarli in te e con te.

La voce di una santa carmelitana

O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per stabilirmi in te, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell'eternità. Che nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni istante mi porti più lontano, nella profondità del tuo Mistero
Sr. Elisabetta della Trinità

 

Ricerca avanzata  (54003 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: