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TESTO Trinita': l'amore piu' grande

Comunità Missionaria Villaregia (giovani)  

Santissima Trinità (Anno A) (22/05/2005)

Vangelo: Gv 3,16-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,16-18

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Carissimi, la Parola di questa domenica della Trinità è una vera e propria dichiarazione d'amore che Dio fa all'umanità.

"Dio ha tanto amato il mondo
da dare il suo Figlio Unigenito,
perché chiunque creda in lui non muoia,
ma abbia la vita eterna".

(Gv 3,16)

Non sei capitato per caso in questa pagina, anche se sei solito farlo, oggi Dio stesso ti ha dato appuntamento per farti personalmente questa dichiarazione d'amore: "Ti ho tanto amato, da darti il mio Figlio Unigenito".

Non sono parole vuote, lui si è impegnato personalmente con te, e come pegno del suo amore, non ti dà un anello che puoi restituire, un fiore che può appassire, un gelato che si può sciogliere, Dio ti dà il suo stesso Figlio, il suo unico Figlio. Ce l'ha dato bambino perché potessimo accoglierlo tra le nostre braccia, ce lo dà con le braccia spalancate sulla croce, perché potesse abbracciarci tutti.

Oggi si apre anche per te una nuova opportunità.

E' una notizia sensazionale, una notizia dell'ultima ora, e antica quanto la creazione del mondo.
In poche righe Dio rivela se stesso, dice chi egli è:

"Dio ha tanto amato". Di più non poteva amare. Il suo modo di ESSERE e di ESISTERE (in Dio coincidono) è AMORE, non può far altro che amare. Tutto ciò che egli fa', lo fa con Amore, per Amore, essendo l'Amore.

Dio è onnipotente, ma c'è una cosa che non può fare: smettere di amarti. Lui non può far altro che amare.

"il mondo". Dio ama tutti gli uomini, ama ciascuno in modo personale, così come ognuno di noi ha bisogno di essere amato. Se tu fossi l'unico abitante in tutto l'universo, Dio non ti potrebbe amare di più di quanto già non faccia.

"da dare il suo Figlio Unigenito": Qui è contenuta la rivelazione del Dio cristiano. Chi è Dio? E' un Padre che ama un Figlio unigenito sul quale riversa tutta la sua capacità di amare, lo ama come se stesso. E il Figlio risponde al suo amore con una identica capacità di amare. Tutta la sua esistenza di Padre dipende da quel Figlio. Sappiamo che nessuno può dirsi Padre se non colui che ha un Figlio. Da tutta l'eternità Padre e Figlio si amano di un amore così forte, da farsi Terza Persona: lo Spirito Santo. Il Padre consegna al mondo che ama, e che si è allontanato da lui, il Figlio. Questo amore, da cui dipende l'esistenza del Padre stesso, Egli lo dà al mondo, come pegno del suo Amore. L'Amore tra Padre e Figlio è così forte che neppure la morte è capace di distruggerlo. E' un Amore che vince la Morte e che regala al mondo la vita eterna.

MA, COM' E' QUESTO AMORE PER IL MONDO?

E' UN AMORE CHE NON HA LIMITI: Nnon gli importa che cosa è successo o che cosa hai fatto nel passato e se adesso sei nel peccato, triste, disilluso... se sei povero o ricco, bello o brutto... l'importante è che tu sappia che il suo amore può cambiare la tua vita.

E' UN AMORE INCONDIZIONATO: non pone nessuna condizione, ti ama così come sei in questo preciso momento: con i tuoi peccati, vizi, difetti. Per lui tu sei il più bello: "Ti ho fatto come un prodigio" (Sal 139).

E' UN AMORE FEDELE: Tu non hai bisogno di apparire diverso da quello che sei, perché Lui ti ami. Lui ti ama così come sei, molto di più di quanto tu non amI te stesso. A ciascuno di noi dice questa grande verità: "Tu sei il mio figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto".

E' UN AMORE CHE AIUTA A CRESCERE: Dio ti ama certamente come sei, ma ti ama così tanto che non vuole lasciarti in questa condizione. Egli vuole per te molto di più: vuole fare di te, il suo Figlio amato. Ha un piano meraviglioso per la tua vita.

E' UN AMORE CHE SALVA: la Rivelazione di Dio è la rivelazione della sua Misericordia, della Parola cioè con cui il Padre vuole ridare alla creazione la bellezza del primo mattino e all'uomo la sua dignità di figlio. La bella notizia allora non è solo che Dio ci salva, ma che ci ha già salvati, quando inviò il suo unico Figlio, che morì e risuscitò vincendo la morte.

MA, QUANTO COSTA UN AMORE COSI'?

Non devi pagare nessun prezzo per questo amore, ha già pagato tutto il Figlio sulla Croce, tu devi solo accettarlo. E' un amore gratuito. L'unica cosa che ti chiede e che ti lasci amare da lui.

Dio ti ama e l'unica cosa che ti chiede è che tu creda nel suo amore, che creda in Lui e confidi nelle sue vie, più che nelle tue.

La prima cosa che Dio ci chiede non è che noi lo amiamo, ma che ci lasciamo amare da Lui, che ci lasciamo raggiungere da lui... E' lui che prende l'iniziativa nell'amore. Lui non ci ama perché noi lo amiamo, ma perché è Amore.

E' lui che prende sempre l'iniziativa, che ti cerca: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi" (Gv 15,16). "Egli ci ha amati per primo" (1Gv 4,19).
COSA PROVI DAVANTI A UN AMORE COSI' GRANDE?

Vorrei chiederlo a Riccardo che è stato amato così dalla mamma che ha accettato di farlo nascere a prezzo della sua vita.

La vita del terzo figlio ha avuto come prezzo la propria vita. Maria Cristina Cella a 26 anni è stata uccisa da un tumore, che lei non ha permesso ai medici di curare, per non mettere in pericolo la vita del bambino che cresceva nel suo seno. Era una ragazza di Cinesello (Milano); nulla di straordinario nella sua vita di studente universitaria, di sposa, di madre, tranne che il suo dono. Già colpita da sarcoma, che le era stato asportato a 18 anni, e poi completamente guarita si era sposata con un giovane di Carpané, un paesino ai piedi del Grappa, il 2 febbraio 1991 e lì ha dato alla luce i suoi 3 figli. Cristina è morta il 22 ottobre 1995: "La mamma è andata lontano, in Paradiso" dicono i bambini e non solo loro. Ma ecco come la madre racconta per lettera la sua vicenda al bambino di un anno, un mese prima di morire: "Caro Riccardo, tu devi sapere che non sei qui per caso. Il Signore ha voluto che tu nascessi nonostante tutti i problemi che c'erano... Quando abbiamo saputo che c'eri, ti abbiamo amato e voluto con tutte le nostre forze. Ricordo il giorno in cui il dottore mi disse che diagnosticavano ancora un tumore all'inguine. La mia reazione fu quella di ripetere più volte: "Sono incinta! Sono incinta! Ma io dottore sono incinta!" Per far fronte alle paure di quel momento ci venne data una forza smisurata di volontà di averti. Mi opposi con tutte le mie forze al rinunciare a te, tanto che il medico capì tutto e non aggiunse altro. Ora, Riccardo, sei un dono per noi. Quella sera in macchina di ritorno dall'ospedale, quando ti muovesti per la prima volta sembrava che tu mi dicessi: "Grazie mamma che mi vuoi bene!". E come non potremmo non volertene? Tu sei prezioso, e quando ti guardo e ti vedo così bello, vispo, simpatico...penso che non c'è sofferenza al mondo che non valga la pena per un figlio. Il Signore ha voluto ricolmarci di gioia: abbiamo tre bambini stupendi che con la sua grazia potranno crescere come Lui vuole. Non posso che ringraziare Dio perché ha voluto farci questo dono grande, che sono i nostri figli. Solo Lui sa come ne vorremmo altri, ma per ora è davvero impossibile".

Se hai ancora dubbi sull'amore di Dio, leggi questa lettera: l'ha scritta personalmente Dio per te.

Carissimo Figlio,
fin dal seno materno ti ho chiamato,
fin dal grembo di tua madre ho pronunciato il tuo nome.
Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani.
Tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e ti amo.

Anche se tua madre si dimenticasse di te, io invece non ti dimenticherò mai.

Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno.
Se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,

la fiamma non ti potrà bruciare perché io sono il Signore tuo Dio, il tuo Salvatore.
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero
non si allontanerebbe da te il mio affetto,

né vacillerebbe la mia alleanza di pace, perché ti uso misericordia.

Per un breve istante ti ho abbandonato, ma ti riprenderò con immenso amore.

In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto,

ma con affetto perenne ho avuto pietà di te.

Non sei forse un figlio caro per me, il mio figlio prediletto?

Le mie viscere si commuovono per te e provo per te una profonda tenerezza.
Quando eri giovinetto ti ho amato,
ti ho chiamato dal paese della tua schiavitù, mio figlio.
Ti ho insegnato a camminare, tenendoti per mano,
non hai compreso che avevo cura di te.
Ti traevo a me con legami di bontà, con vincoli d'amore;
ero per te come chi solleva un bimbo alla sua guancia,

mi sono chinato su di te, per darti da mangiare.

Ti ho manifestato il mio amore, mandandoti il mio Figlio Unigenito,
perché da lui potessi avere la vita in abbondanza.

Era il più bello dei figli dell'uomo, quando avevo creato te,
ti avevo fatto a sua immagine.
Fu disprezzato e reietto dagli uomini,

fino a non avere apparenza, né bellezza per attirare il tuo sguardo,
fu come uno davanti al quale ci si copre la faccia.

Egli si è caricato della tua sofferenza, si è addossato i tuoi dolori.

Quando l'hai maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca.

Ha consegnato se stesso alla morte, annoverandosi tra gli empi,

portando il tuo peccato e intercedendo per te.

Eppure, quando è arrivata la sua ultima Ora, lui ha pregato per te,
perché avessi in te stesso la pienezza della sua gioia,

perché ti custodissi dal maligno, dentro il mio seno e fossi una cosa sola in noi,
come io e lui siamo una cosa sola,
e avessi la stessa gloria che io ho dato a lui
e conoscessi che ho amato te, come ho amato lui.

Ha voluto che tu fossi dove lui è e contemplassi la sua gloria,

quella stessa gloria che gli ho dato ancor prima della creazione del mondo.

Ha voluto che il nostro amore sia in te e tu divenissi capace di amare

con lo stesso amore con cui io e lui ci amiamo.

Ti ha insegnato ad amarmi e a chiamarmi Padre.
Ti ha fatto partecipe della sua eredità di Figli Unigenito
e ti ha dato lo Spirito come caparra della tua eredità,
in attesa di riceverla a gloria del mio nome.

Nessuno ha avuto verso di te un amore più grande. Lui ha dato la sua vita per te.

A caro prezzo ha comprato la tua libertà, ti chiedo solo di lasciarti amare così come sei.
Sei il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto.

Metti il mio amore come sigillo nel tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio.

Con affetto perenne. Tuo Padre

 

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