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TESTO Commento su 2Cor 13,11-13

Monastero Domenicano Matris Domini  

Santissima Trinità (Anno A) (15/06/2014)

Brano biblico: 2Cor 13,11-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,16-18

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Collocazione del brano
Questi sono gli ultimi tre versetti della seconda lettera ai Corinti. Questa è una missiva piuttosto severa, poiché sul tappeto vi erano diversi problemi, in particolare la presenza in Corinto di alcuni avversari di Paolo che ne sminuivano l'autorità. Nella seconda parte della lettera egli quindi si vede costretto a fare la propria apologia e a ricordare le difficoltà e le prove che ha dovuto sopportare per annunciare il Vangelo ai Corinti. Al termine della lettera (13,1) egli annuncia che verrà a Corinto a sistemare le cose di persona e a ristabilire la comunità nella retta fede e sotto la sua autorità. Nel frattempo manda ai credenti alcune raccomandazioni, ultima quella della lettura di questa solennità. Si tratta di un piccolo programma di vita che può essere utile per i credenti di ogni tempo. Il brano è stato scelto per la particolare benedizione finale, in cui compaiono le persone della Trinità e le loro particolari attribuzioni (la grazia, l'amore, la comunione).
Lectio
Fratelli,11 siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi.
Dopo averli ammoniti severamente, Paolo esorta i Corinti alla gioia. Vi è una gioia che deriva dall'appartenere a Cristo e Paolo li ha indirizzati di nuovo a un'adesione vera e sincera. La gioia è quindi un atteggiamento di fondo che continua anche davanti alle persecuzioni e alla perdita dell'entusiasmo iniziale. Ancora li esorta alla perfezione, nel senso di ritornare sulla retta via. Infatti essi si erano lasciati sviare dai detrattori di Paolo. Li invita a farsi coraggio con il verbo parakaleo, (da cui deriva anche il termine Paraclito, attribuito soprattutto allo Spirito), che ha un campo semantico molto vasto, nel quale si possono trovare anche i significati di incoraggiare, esortare. Paolo continua invitando i Corinti alla concordia, alla pace, ricordando con una formula liturgia (e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi) che Dio ama coloro che vivono nella concordia e nella pace.
12 Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.
Il bacio (unito all'abbraccio) era un gesto liturgico, che ancora è rimasto nelle nostre assemblee nel segno della pace. E' un gesto concreto con cui si esprime la pace e il desiderio di superare rancori, odi e desideri di vendetta. I santi sono i credenti, coloro che appartengono alla comunità cristiana. Sono chiamati santi perché Dio li ha messi da parte per sé, affinché siano anch'essi santi come Lui. I santi di questo versetto, che salutano i Corinti, sono i credenti della regione in cui si trova Paolo mentre scrive la lettera, probabilmente la Macedonia.
13 La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Questa benedizione con cui Paolo conclude la lettera si differenzia da quelle da lui comunemente usate. Di solito si congeda invocando solo la grazia di Gesù Cristo. Qui la benedizione risulta tripartita. La grazia (karis) del Signore Gesù Cristo indica il dono della salvezza che Cristo fa alla sua Chiesa. L'amore di Dio (agape) è quello che Lui manifesta nella sua azione salvifica. La comunione dello Spirito Santo (koinonia) non è di facile interpretazione. Può significare la partecipazione dei credenti ai doni dello Spirito.

Meditiamo
- Prendiamo queste poche righe come programma di vita, soprattutto le esortazioni del versetto 11.
- Cosa significa vivere in pace con tutti, esortarci gli uni gli altri?
- Sento su di me la grazia di Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito?

 

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