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TESTO Il Figlio dell'Uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto

don Romeo Maggioni  

Ultima domenica dopo Epifania (anno C) (14/02/2010)

Vangelo: Lc 19,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 19,1-10

1Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

La larghezza di cuore di Dio si traduce nella compassione che Gesù mostra nei confronti dei malati e delle sofferenze umane; ma soprattutto nella comprensione e nel perdono che offre ai peccatori. Gesù guarisce il corpo e salva l'anima.

Vertice di questa gratuità che cancella la colpa è il gesto al calvario col perdono offerto al "buon ladrone": "Oggi con me sarai nel paradiso" (Lc 23,43).

Ma quel perdono è sbocciato là dove s'è levata una invocazione: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno" (Lc 23,42).

Al perdono deve corrispondere il pentimento. "Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte" (Lc 15,10).

1) IL PERDONO DI DIO

L'episodio di Zaccheo è emblematico. Gesù passa in città, è attorniato dalla folla, ma si dirige a cercare Zaccheo e a interessarsi di lui: "Gesù alzò lo sguardo e gli disse: Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". E gli cambia il cuore: "Oggi per questa casa è venuta la salvezza". Dio viene da lontano per questo incontro, sua è l'iniziativa di portare all'uomo la salvezza; è il nocciolo di tutto il suo esporsi sulla nostra vicenda di peccatori: "Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto". "Benedetto il Signore, Dio di Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo", preghiamo ogni mattina nella celebrazione delle Lodi. E' passato per le nostre strade, "beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo" (At 10,38).

E' venuto a cercare l'ultimo, quelli che tutti disprezzavano come un pubblicano, anzi il capo dei pubblicani, strozzino delle tasse per i Romani oppressori. Non c'è esclusione davanti al cuore di Dio, "perché anch'egli è figlio di Abramo". Sant'Ambrogio commenta: "E' consolante che sia presentato come un capo dei pubblicani. Chi mai potrà più disperare se è arrivato anche costui la cui fortuna era di provenienza fraudolenta?" (In Luc.). Non c'è peccato che non possa essere perdonato. Dio è grande e sa trarre proprio dalla peggiore palude i fiori più belli: pensiamo alla Samaritana, la supermaritata; pensiamo alla Maddalena, da cui uscirono sette demoni. Anzi: "I pubblicani e le prostitute vi passeranno avanti nel regno dei cieli" (Mt 21,31).

Una visita personalizzata quella di Gesù: "Oggi .. a casa tua". Sono moltissime le visite di Dio ad ognuno di noi, in forme diverse: incontri che stimolano al bene, prove che disincantano le nostre sicurezze e il nostro orgoglio, perché "tutto concorre al bene per quelli che amano Dio" (Rm 8,28). Si tratta di tenere la porta del cuore aperta quando egli viene e bussa: "Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3,20). Del resto proprio per questa cena con noi Gesù giunge ogni giorno fin sui nostri altari. "Beati gli invitati alla cena del Signore".

2) IL PENTIMENTO DELL'UOMO

Era capo e ricco, ma era inquieto. In mezzo forse alle frustrazioni di sentirsi odiato e scomunicato, desiderava essere capito e accolto. Passa Gesù, ed ecco .. che "cercava di vedere chi era, ma non gli riusciva a causa della folla. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là". Zaccheo è punto dalla nostalgia del Mistero; anche nel peggior peccatore v'è un angolo di bene sul quale ricostruire una vita. "La misericordia del Signore riguarda ogni essere vivente" (Lett.). In ogni uomo è stampato questo ricordo di Dio perché ognuno di noi è fatto a sua immagine, e vi è quasi un bisogno naturale di Lui. L'inizio della conversione avviene quando non si soffoca questo profondo anelito, ma lo si fa emergere, e .. si compie il primo passo "per cercare di vedere Gesù".

"Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia". Bella questa gioia di chi ha finalmente incontrato quello che cercava. Viene in mente la ricerca drammatica di Agostino e la sua soddisfazione, e il rincrescimento di aver tanto ritardato: "Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato! Tu eri dentro di me e io stavo fuori, Tu eri con me, ma io non ero con te. Tu mi hai chiamato, hai gridato, hai vinto la mia sordità. Tu hai balenato, hai folgorato, hai dissipato la mia cecità. Hai diffuso il tuo profumo, io l'ho respirato e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo del desiderio della tua pace" (Confessioni, X, 27).

Quella di Zaccheo è una ricerca sincera che sfocia in una vera conversione e decisione: "Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Da strozzino, a uomo che vive la giustizia e la carità. Scrive ancora sant'Ambrogio: "Sappiamo che colpa è non l'esser ricchi, ma di non saper usare le ricchezze; infatti le ricchezze, che sono ostacolo per i malvagi, per i buoni sono fonte di virtù. Sì, il ricco Zaccheo è stato scelto da Cristo" (Idem). E' interessante notare come si configuri la "salvezza entrata in questa casa" di Zaccheo: il nuovo rapporto con Dio si traduce in un nuovo rapporto con le cose e con gli uomini. "Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede" (1Gv 4,20). Oggi san Paolo lo ricorda alla sua comunità di Corinto il dovere del perdono: "Voi dovreste usargli benevolenza e confortarlo. Vi esorto quindi a far prevalere nei suoi riguardi la carità" (Epist.).

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Si dice spesso: una volta si parlava solo di giudizio di Dio e di inferno; oggi si parla solo di misericordia e perdono. Ed è vero, perché "qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata" (Mt 12,31). La bestemmia contro lo Spirito è chiudere volutamente gli occhi e il cuore ai segni di Dio, cioè l'ostinazione a non pentirsi. Una volta - mi ha insegnato un uomo di Dio - tre erano le virtù teologali; oggi sono quattro: fede, speranza, carità e .. pentimento.

 

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