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Hai trovato 4 idee
1. La fede di Maria
imparare dalla mamma
Obiettivo: far comprendere la grande fede che ha avuto Maria all'annuncio dell'Angelo e il grande amore.
Temi e valori: catechesi per bambini, imparare ad avere fede
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: bambini
Servono tante bende quante sono i bambini e una candela.
Si bendano tutti i bambini senza specificare che cosa accadrà successivamente. Si può, semplicemente, dire: "Adesso facciamo un gioco esperimento" e poi sollecitarli, per percepire che cosa provano, con delle domande, tipo: "Che cosa provate?" "che cosa vi aspettate?".Distrarli mentre si fa le domande con un rumore improvviso, poi chiedere: "Adesso che cosa provate?", "avete paura?". Poi chiedere "Avete fiducia in me?", "Siete pronti a seguire gli ordini che vi do?", "Non avete paura?". Poi prendendo per mano uno alla volta gli si fa fare un percorso, magari facendogli toccare qualcosa o facendogli sentire ancora qualche rumore improvviso e alla fine si siede da un'altra parte della stanza, dove attende, sempre bendato, l'arrivo dei suoi compagni. Quando tutti hanno fatto il percorso e tutti sono seduti si può chiedere ancora che cosa provano e che cosa si aspettano. A questo punto si legge la frase dell'Angelo: "Non temere, Maria! Tu hai trovato grazia presso Dio" e Maria rispose:"Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come Tu hai detto".
Sottolineare che forse anche Maria ha avuto timore di accettare l'invito di Dio perché non sapeva cosa sarebbe accaduto. A questo punto si accende la candela posta al centro e si tolgono le bende. E si dice: "Maria accolse la Parola di Dio nel suo cuore. E venne il giorno del Natale e Maria diede alla luce un Bimbo. Da allora la sua Luce rischiara e guida tutti coloro che la cercano e lasciano entrare con fiducia la sua parola nel loro cuore."
Si può adattare il gioco a seconda della propria fantasia lo scopo è, semplicemente, quello di sottolineare la grande fiducia nei confronti di Dio e se accetto di fidarmi posso scoprire una grande luce.
L'idea è stata fornita da Chiara A., ed è attiva dal 18/01/2008
2. Carissimo Mattia… Gentilissimo Teofilo…
Una idea di campeggio per far parlare dell’iniziazione cristiana.
Obiettivo: Maggiore consapevolezza nei sacramenti
Temi e valori: sacramenti, comunità.
asdf
Ambito pastorale: catechesi
Destinatari: ragazzi
Il campeggio inizia con gli animatori che “recitano” l’elezione di Mattia, il dodicesimo apostolo chiamato a sostituire Giuda, testimone dal Battesimo di Giovanni alla Resurrezione.
In un secondo momento Mattia riceve una lettera:
Carissimo Mattia
Mi presento, anche se il mio nome credo che sia a te conosciuto. Sono Teofilo, l’amico di Luca che mi ha scritto e raccontato il Vangelo ed anche la storia di Pietro, di Paolo e delle prime comunità.
Luca è stato chiarissimo e bravissimo, ma come certamente sai non è stato testimone diretto di quanto ha scritto, anche se ha detto di aver fatto scrupolose ricerche.
Purtroppo la mia curiosità non ha fine ed ho pensato proprio a te.
Ho letto infatti che sei stato eletto Apostolo, e sei stato testimone dal Battesimo di Gesù fino alla Pentecoste.
Allora mi sono detto: perché non chiedere proprio a lui che è stato coinvolto di persona da quei fatti, forse eri nelle retrovie e non proprio tra i primi… ma proprio per questo ti ho scelto per chiederti la tua personale esperienza.
In modo particolare sono attratto dal capire di più perché i Cristiani si battezzano, non c’era una tradizione simile tra gli ebrei se si togli il fatto di Giovanni al Giordano.
Vorrei sapere dello Spirito che è sceso su Gesù e la tua esperienza della Pentecoste. Cosa è veramente successo dentro di te?
Vorrei capire qualcosa di più dell’ultima cena, del mangiare insieme di quel pane che ancora oggi le Comunità spezzano insieme.
Rimango in attesa di una tua parola, intanto prego per te e per la tua missione di apostolo.
Un abbraccio
Tuo
Teofilo
Come si procede:
i ragazzi sono divisi in gruppo.
Ogni gruppo elegge un Mattia ed un Teofilo.
All’inizio di ogni tema (Battesimo, Cresima e Comunione) gli animatori “reciteranno” un episodio del vangelo relativo al tema.
Ogni gruppo dovrà lavorare insieme al suo Teofilo per formulare domande ai Mattia degli altri gruppi… nella seconda parte del periodo indicato per il tema ogni gruppo dovrà lavorare insieme al suo Teofilo per elaborare le risposte… nell’ultimo momento i vari Teofilo comunicheranno le loro risposte.
Al termine del campeggio gli animatori avranno rielaborato le risposte ricevute formulando una risposta unica che compendi il lavoro di tutti.
L'idea è stata fornita da don Luciano Cantini, ed è attiva dal 22/09/2005
3. La statuetta di Gesù Bambino dove ce n'è bisogno
Solo Gesù è la vera pace
Obiettivo: Educare i bambini che solo riferendosi a Gesù è possibile uscire dai problemi - educare gli adulti ad ascoltare i bambini ed a guardare dove loro guardano
Temi e valori: fede, preghiera, ascolto, attenzione
asdf
Ambito pastorale: catechesi, preghiera
Destinatari: bambini, famiglie
In prossimità del Natale il parroco regala ai bambini, al termine della Messa della comunità, una statuetta di Gesù bambino, di quelle per il presepio, invitandoli a metterla là dove avvertono che ce ne sia bisogno: sul comodino di papà quando è preoccupato, sul televisore quando ci sono troppe brutte notizie, nella tasca del vestito della mamma quando è nervosa e via dicendo. I bambini si abitueranno a fare parte a Gesù dei problemi che vedono e gli adulti, trovando la statuetta, si interrogheranno sui problemi che i loro figli vedono e loro, forse, non ancora.
L'idea è stata fornita da don Ezio Stermieri, ed è attiva dal 27/05/2005
4. Una rete di solidarietà
Creare un gruppo di volontari disposti ad andare a visitare gli ammalati
Obiettivo: Fare compagnia a chi è solo ed educare alla solidarietà.
Temi e valori: solidarietà, ammalati, anziani
asdf
Ambito pastorale: carita
Destinatari: adolescenti, giovani, adulti, anziani
Sono sempre di più gli anziani che ormai abitano soli, e di questi molti sono anche ammalati.
Sarebbe bello che la comunità cristiana diventasse un segno di solidarietà per tutte queste persone.
Oltre ad altre vie, la benedizione delle famiglie da parte dei sacerdoti della parrocchia è forse il momento più importante per venire a conoscenza di tutte queste situazioni.
Si tratterebbe dunque di capire chi sono gli anziani e gli ammalati che avrebbero piacere a ricevere, previo accompagnamento e presentazione del parroco, un volontario per una o due ore alla settimana. Nel contempo, bisognerebbe sensibilizzare la comunità cristiana, chiedendo chi sarebbe disponibile a fare questo servizio.
Una segreteria seguirà poi il tutto, tenendo un elenco aggiornato sia degli ammalati ed anziani, sia dei volontari, e predisporrà i vari abbinamenti, se possibile sempre con la supervisione e il primo approccio del parroco, importante per rassicurare gli anziani, da una parte tanto bisognosi di compagnia, dall'altra, giustamente, anche molto diffidenti e restii di accogliere sconosciuti in casa.
L'idea è stata fornita da don Giovanni Benvenuto, ed è attiva dal 25/05/2005