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PREGHIERA

1. Esame di coscienza sui vizi capitali   1

Penitenziale per i giovani in preparazione alla XXII Giornata Mondiale della Gioventù in San Pietro alla presenza di Benedetto XVI, Libreria Editrice Vaticana, 2007

Perdona Signore i nostri peccati di superbia: le azioni che cercano solo la lode e l'approvazione della gente, l'ambizione, la ricerca di potere e di notorietà.
Perdonaci per quando parliamo, diamo consigli, studiamo, lavoriamo, facciamo il bene solo in funzione di ciò che ne penseranno gli altri e per catturare la stima altrui.
Perdonaci per quando esibiamo con vanità la bellezza fisica e le qualità dateci da Dio.
Perdonaci per l'arroganza che nasce dalla superbia, per il desiderio di non dipendere da nessuno, e nemmeno da Dio, per il vittimismo con cui sappiamo darci sempre una giustificazione.
Rendici umili. L'umiltà è la virtù che elimina tutte le passioni perché in essa noi ci rendiamo disponibili ad essere aiutati da Dio.

Perdona Signore i nostri peccati di invidia: l'ostilità, l'odio, l'idea che il male altrui possa essere bene per noi.
Perdona l'egocentrismo che ci impedisce di desiderare il bene per gli altri e ci rende incapaci di amare, il malcontento e i contrasti generati dall'invidia. Liberaci dal rancore, dal tormento interiore, dall'insoddisfazione.
Perdonaci quando vediamo tutto in funzione di noi stessi, quando non sappiamo mettere un freno ai desideri, quando chiamiamo l'invidia "sana competitività".
Perdona i cedimenti a una società che alimenta continuamente l'ambizione, l'avidità e la vuota curiosità.
Perdonaci quando desideriamo la roba d'altri e ci condanniamo all'infelicità.
Aiutaci a contrastare l'invidia con il dono quotidiano di noi stessi per i fratelli.

Perdona Signore i nostri peccati d'ira: i turbamenti del cuore, i sentimenti di avversione verso i fratelli quando sentiamo colpito il nostro io, l'animosità eccitata, l'aggressività del corpo, la sete di vendetta.
Perdonaci quando l'ira soffoca la libertà, ci rende schiavi di noi stessi, toglie la pace interiore ed esteriore.
Perdonaci la tentazione di "farla pagare" a chi ci ha umiliato, il piacere perverso del "far del male a qualcuno", i giudizi taglienti e la gratuita durezza verso gli altri, le mille giustificazioni dell'ira.
Aiutaci a seguire la via suggerita dai padri: “il silenzio delle labbra pur nel turbamento del cuore", dato che "La medicina perfetta... sarà quella di essere prima di tutto ben persuasi che non ci è consentito adirarci mai e in nessun modo".

Perdona Signore i nostri peccati di accidia: il torpore, la pigrizia, l'abbattimento, la tristezza, la dipendenza e le crisi di astinenza da stimoli e piaceri esteriori che ci lasciano sempre tristi e vuoti.
Perdonaci per la noia che a volte proviamo nel pregare e che ci spinge a cercare distrazioni, o ci lascia soli a parlare con noi stessi.
Perdonaci quando l'accidia genera disgusto e noia per ogni attività sana e spirituale, per quando la stessa vita quotidiana si tinge di tristezza, svogliatezza, vittimismo e lagnanza.
Perdonaci per la vita senza scopo, il tempo perso e la fuga dall'impegno quotidiano.
Donaci il desiderio di reagire. Facci trovare una guida spirituale e fa' che accettiamo la disciplina dell'obbedienza, unica via per non essere sballottati come un corpo inerte in balia delle passioni.

Perdonaci Signore per i peccati di avarizia: l'avidità, la brama di possedere, la fiducia smodata riposta nel denaro. Perdonaci se per avarizia lavoriamo di domenica, siamo disonesti, non diamo in elemosina, ci circondiamo di cose superflue.
Perdona le conseguenze terribili della fame di soldi: liti familiari, ansie e falsi timori, tradimenti, frodi, inganni, spergiuri, violenza e indurimento del cuore.
Perdonaci l'abitudine a essere insoddisfatti per ciò che abbiamo e bramosi di ciò che non ci è dato. Liberaci da lussi inutili, comodità e abitudini dispendiose.
Perdona le ingiustizie della società, le drammatiche disuguaglianze tra paesi ricchi e poveri, le guerre, i disumani sfruttamenti e l'inganno delle coscienze prodotto da un sistema di accumulo e consumo che fa di tutto per eccitare la brama di possesso.
Aiutaci a sottrarci all'influenza dei media e a fidarci di te, che rivesti i gigli del campo e non abbandoni gli uccelli del cielo.

Perdonaci Signore per i peccati di gola: il rapporto irrazionale con il cibo, i vizi del fumo, dell'alcool, delle droghe, la dipendenza che ci fa schiavi.
Perdonaci se scambiamo per la libera scelta ciò che è solo condizionamento dell'abitudine, delle mode, della pubblicità.
Perdonaci per la mente ottenebrata che si allontana anche dalla preghiera e dalle sane letture, per gli eccessi che ci rendono meno padroni di noi stessi e affievoliscono la capacità di autocontrollo.
Insegnaci la capacità dell'astinenza, che disintossica il corpo e la mente. Aiutaci a scoprire i piaceri sani della vita, per essere capaci di amare i fratelli con la libertà e la gioia con cui tu hai amato noi.

Perdonaci Signore per i peccati di lussuria, che ci fanno schiavi del sesso, e per il disordine morale che mette a rischio persone, famiglie e società.
Perdona il cedimento a immagini proposte ad arte, a voci allusive, alla pornografia in video e in rete. Perdonaci la debolezza di fronte a piaceri tanto intensi quanto effimeri.
Perdona la mentalità diffusa che si spaccia il disordine sessuale per conquista e fa credere che ogni istinto debba trovare immediata soddisfazione. Facci comprendere che non è libero chi non ha il controllo di se stesso, chi si riduce al doppio gioco e alla menzogna, chi perde l'integrità morale e la pace, chi si chiude in se stesso.
Perdona i danni gravi nella società: per il sesso si litiga, si minaccia, si uccide; la libidine alimenta uno stile di vita fatuo, degenera spesso nella prostituzione, nel ricatto, nella pedofilia...
Aiutaci a custodire la castità nel cuore e nella mente, e a non avere rapporti sessuali prima o fuori del matrimonio, a evitare deviazioni e stravaganze. Insegnaci modestia e dignità nel vestire, custodisci sguardi e fantasie.
Aiutaci a riscoprire la meraviglia della sessualità secondo Dio, nella cornice dell'amore coniugale, nell'atmosfera di famiglia e di tenerezza dove il sesso non è profanato e svenduto ma è sacra partecipazione al dono della vita.

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inviato da Qumran2, inserito il 02/12/2017

PREGHIERA

2. Invocazione dello Spirito   2

Remigio Menegatti

Vieni Spirito della fede
E insegnaci a credere fermamente nell'amore di Dio e nella possibilità di vivere come suoi figli.

Vieni Spirito della speranza
E insegnaci a guardare oltre gli ostacoli, e a vivere ogni sfida della vita guidati dalla certezza che sei in noi e ci doni la tua forza.

Vieni Spirito di carità
E insegnaci ad amare Dio con tutto il cuore, la mente e le forze e diventare prossimo di ogni persona che incontriamo, sullo stile di Gesù, servo per amore.

Vieni Spirito della gioia
E insegnaci a riconoscere i segni della presenza di Dio nella nostra vita, e a esultare come Maria che si sente coinvolta pienamente in questa storia di amore.

Vieni Spirito dell'umiltà
E insegnaci che ogni piccolo passo è necessario per arrivare alle grandi mete che ci realizzano come persone e come credenti.

Vieni Spirito della forza
E insegnaci a non prendere paura se i risultati che speriamo non arrivano subito e chiedono anche un po' di sacrificio e sofferenza.

Vieni Spirito della fedeltà
E insegnaci a non abbandonare il cammino che abbiamo iniziato, e a cercare in te, e nella comunità il sostegno nei momenti difficili.

Vieni Spirito della testimonianza
E insegnaci a dare testimonianza del tuo amore, della bellezza di Dio, della gioia che nasce dal Vangelo vissuto giorno per giorno.

Vieni Spirito dell'ascolto
E insegnaci a cercare nelle parole della Bibbia e nelle parole della cronaca il dialogo con Dio e con i fratelli per condividere con tutti la gioia del Vangelo.

Vieni Spirito della festa

E insegnaci a celebrare con gioia e costanza l'incontro con te nella comunità domenicale.

cresimaSpirito Santopentecoste

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 30/06/2017

PREGHIERA

3. Entra ancora, Gesù   2

Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore
come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro.
Posa ancora il tuo sguardo
nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo
le nostre più gravi preoccupazioni
e gli affanni più sofferti,
quelli che tante volte ci tolgono serenità e pace;
quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede
e rivolgere il nostro sguardo lontano da te.
Fa' luce e discerni, purifica, libera
da ciò che non vorremmo lasciare, ma pure ci opprime!
Sia casa di lode, di canto e di supplica
questo povero cuore.
Sia pieno di luce, aperto all'ascolto,
ricco solo di te, a lode del Padre.
Visita ancora, Gesù, le nostre comunità:
recidi all'insorgere qualsiasi radice di invidia,
di rivalità, di contesa.
La tua presenza porti mitezza, umiltà, compassione,
doni soprattutto la silenziosa capacità di sacrificarci
gli uni per gli altri.
Riscrivi nel cuore di ognuno e sul volto di tutti
le "dieci parole" che declinano l'unico Amore.

chiesacomunitàcambiamentopreghierainterioritàrapporto con Diocomandamenti

inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2017

PREGHIERA

4. Cristo immagine radiosa del Padre

Bruno Forte, dalla Catechesi "Essere missionari: Andate!", a Rio de Janeiro, GMG 2013

Cristo, immagine radiosa del Padre,
principe della pace, che riconcili Dio con l'uomo
e l'uomo con Dio,
Parola eterna divenuta carne,
e carne divinizzata nell'incontro sponsale,
in te soltanto abbracceremo Dio.

Tu che ti sei fatto piccolo per lasciarti afferrare
dalla sete della nostra conoscenza e del nostro amore,
donaci di cercarti con desiderio,
di credere in te nell'oscurità della fede,
di aspettarti ancora nell'ardente speranza,
di amarti nella libertà e nella gioia del cuore.

Fa' che non ci lasciamo vincere dalla potenza delle tenebre,
sedurre dallo scintillio di ciò che passa.
Donaci perciò il tuo Spirito,
che diventi egli stesso in noi desiderio e fede,
speranza e umile amore.

Allora ti cercheremo, Signore, nella notte,
vigileremo per te in ogni tempo,
e i giorni della nostra vita mortale diventeranno
come splendida aurora, in cui tu verrai,
stella chiara del mattino, per essere finalmente per noi il sole,
che non conosce tramonto. Amen. Alleluia

Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto

fedefiducia in DioattesaoscuritàGesù Cristoincarnazioneumiltàrapporto con Dio

inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2016

PREGHIERA

5. Preghiera a Maria che scioglie i nodi   2

Avvenire.it

Santa Maria, piena della Presenza di Dio, durante i giorni della tua vita accettasti con tutta umiltà la volontà del Padre, e il Maligno mai fu capace di imbrogliarti con le sue confusioni. Già insieme a tuo Figlio intercedesti per le nostre difficoltà e con tutta semplicità e pazienza ci desti un esempio di come dipanare la matassa delle nostre vite. E rimanendo per sempre come Madre Nostra poni in ordine e fai più chiari i legami che ci uniscono al Signore.

Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu che con cuore materno sciogli i nodi che stringono la nostra vita, ti chiediamo di ricevere nelle tue mani... e che ci liberi dai legacci e dalle confusioni con cui ci tormenta colui che è nostro nemico.

Per tua grazia, per tua intercessione, con il tuo esempio liberaci da ogni male, Signora nostra, e sciogli i nodi che impediscono di unirci a Dio affinché, liberi da ogni confusione ed errore, possiamo incontrarlo in tutte le cose, possiamo tenere riposti in lui i nostri cuori e possiamo servirlo sempre nei nostri fratelli. Amen.

Diffusa con l'imprimatur dell'allora arcivescovo di Buenos Aires monsignor Jorge Bergoglio.

mariamadonnadifficoltàprovefamiglie

inviato da Qumran2, inserito il 26/08/2016

PREGHIERA

6. Preghiera prima delle attività estive

don Luca Peyron

Grazie Signore per avermi donato i bimbi
che incontrerò quest'estate,
grazie perché li vedrò crescere,
sorridere, giocare e pregare.
Grazie perché mi affidi un piccolo tratto del loro presente
con cui costruiremo il loro futuro.
Grazie perché ti fidi di me
anche se io stesso devo ancora imparare tante cose,
vincere le mie paure e le mie fragilità.
Grazie perché ti accontenti del mio desiderio di fare bene,
della mia voglia di amare e di lavorare con loro e per loro,
del mio desiderio di essere utile e di regalare tutto me stesso.
Aiutami o Signore a stare loro accanto.
Aiutami o Signore ad essere un buon animatore,
non perfetto, ma un buon animatore.
Donami o Padre
la pazienza nella bufera,
la forza nella fatica,
l'umiltà nelle contraddizioni,
la generosità nelle umiliazioni.
Donami di parlare di te con occhi che brillano,
di guardare a te con cuore accogliente,
di prendere per mano questi tuoi figli più piccoli
come Maria prese per mano il bambino Gesù.
Grazie Signore, aiutami Signore,
donami Signore di essere come mi hai sognato.
Amen.

animatoreanimatoriestare ragazzigresteducatoricampi estivicampeggio

inviato da Don Luca, inserito il 23/01/2012

PREGHIERA

7. Preghiera dell'infermiere   1

O Signore Dio, Padre e Madre di chi spera in te, in punta di piedi sono entrato in questa cappella ed ho rotto il tuo silenzio per affidare a te la mia missione di infermiere.

Il mio è un compito di grande responsabilità e per questo ti ringrazio! Ogni giorno il dono prezioso della vita passa per le mie mani, perché io lo custodisca e me ne prenda cura in ragione delle mie capacità, confidando nella tua carezza e nel tuo conforto, quando la sfida diventa cosa troppo ardua.

Fra le tue mani voglio deporre ognuna di quelle vite che mi sono affidate, ogni mio paziente, perché il tuo conforto tenga uniti me e loro in un solo unico abbraccio.

Lascia che sia il tuo sorriso a riempire le mie giornate, a fare così di me immagine lieta della tua grazia e della tua bontà!

Fa' che sia la forza della tua compassione a guidare le mie mani tutte quelle volte in cui l'impotenza davanti alla malattia rischia di bloccare le mie azioni; ogni volta che ho bisogno di sentire tutta la tenerezza di un Padre per prendermi cura delle piaghe di un figlio, del dolore di un fratello; per ciascuna di quelle circostanze in cui sarebbe cosa più facile abbandonarsi alle lacrime o voltare le spalle! Lascia che il mio cuore senta ogni giorno più forte la ricchezza dell'unico e vero amore...il tuo!

Concedimi quel vigore speciale che viene dalla mitezza e dalla serenità, perché con umiltà e pazienza, sia sempre pronto a rispondere ad ogni campanello che squilla... con solerzia, disponibilità e volto lieto! Rendi celere ogni mia azione, anche nelle più piccole mansioni, anche di fronte ad un paziente ansioso e petulante. Lascia che io possa comprendere la difficoltà e la paura di chi si affida alle mie mani, perché non dell'ansia o della petulanza io mi sappia preoccupare ma del disagio e della fragilità di una persona da cui spesso queste provengono!

Fa' di me il più docile strumento della tua tenerezza per chi, anziano, debole, povero e solo, incrocia i miei passi lungo la corsia.

Fa' che io sia un valido collaboratore per ognuno dei miei colleghi!

Lascia che i miei occhi sappiano scorgere, con gioia, i lineamenti del volto di Cristo sofferente in ogni ammalato che viene affidato alle mie cure!

Lascia che le mie braccia si confondano con le tue ogni volta che il dolore di chi soffre ha bisogno di trovare sul tuo petto un porto sicuro, un luogo di dolcezza nel quale rifugiarsi anche soltanto per piangere o per affidare al silenzio la tenerezza di una preghiera.

Anche nelle giornate più confuse, lascia che ognuno dei miei pazienti possa scorgere in me l'immagine di una mano tesa: sarà la tua mano che guiderà la mia a farsi consolazione per tutti coloro che si sentono abbandonati.

Allo stesso modo ti prego di rendermi capace di trovare sempre in te la forza per essere dolce e comprensivo verso tutti i parenti ansiosi e preoccupati per i loro cari! Le mie parole siano cariche, per ognuno, della tua bontà e della tua grazia! Fa' di me valido strumento della tua empatia, perché io non sia capace solo di "sentire", ma soprattutto di "ascoltare" tutti con attenzione e premura.

Voglio essere un infermiere che sappia farsi samaritano per tutti quelli che incontra nel suo reparto! Per questo vorrei possedere soltanto due armi: la luce del tuo sorriso e la forza della tua costante, silenziosa e discreta presenza al mio fianco.

E mi affido a Maria, donna di compassione e di amore! Che lei mi prenda per mano nel mio servizio e mi conduca nel sentiero della sofferenza con la gioia infinita nel cuore. Amen

saluteservizioinfermiere

4.0/5 (1 voto)

inviato da Don Gianni Mattia, inserito il 19/02/2011

PREGHIERA

8. Preghiera strampalata   3

Adolfo Rebecchini

Signore, tutti urlano!
Aiutami...
Ad abbassare il tono della mia voce.
A trovare il silenzio dentro e fuori di me.
Ad ascoltare le parole appena sussurrate.
A sentire il profumo di un fiore appena sbocciato.
A discernere il bene dal male.
Ad usare sempre parole buone.
A benedire e non a maledire.
A comprendere i sogni e i desideri nascosti nel cuore della gente.
Ad inginocchiarmi davanti al tuo Santissimo Corpo.
Ad essere un uomo dalle mani dure ma dal cuore buono.
A riconoscere sempre i miei errori.
A togliere l'orgoglio dalla mia vita.
A portare ogni giorno la mia croce.
A riconoscerti nel volto di ogni persona.
Ad amare mia moglie di un amore eterno e sempre nuovo.
Ad accettare che i miei figli non sono "cosa mia".
Ad essere in ogni luogo espressione della tua felicità.
Aiutami, Signore, a riconoscere sempre la tua voce.
Amen.

vitasilenziodelicatezzaascoltoserenitàtranquillitàumiltà

4.3/5 (4 voti)

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 07/12/2009

PREGHIERA

9. Preghiera a Maria

Henri Caldelari - Isabelle Barman, dal mensile "Dall'alba al tramonto"

Umile serva del Signore,
come hai formato Gesù
a tua somiglianza
forma anche me,
a immagine del tuo diletto Figlio.
Insegnami l'umiltà, la dolcezza,
la pazienza e la bontà.
Fa' crescere in me la fede,
la speranza e la carità.
Fa' che io sia fedele
all'alleanza del mio battesimo
e aperto al soffio dello Spirito.
Uniscimi a Gesù; che io lo segua
fino alla croce per condividere
un giorno la sua gloria!
Aiutami nella prova
e preservami dal peccato.
Che il mio cuore sia radicato
nella fiducia e nella riconoscenza.

preghieramaria

inviato da Bruna Coin, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

10. A Maria, Madre del Bell'Amore

Bruno Forte, I gradi dell'amore, ed. S. Paolo 2007, p. 67-68

Maria, vergine dell'ascolto,
silenzio in cui la Parola
venne ad abitare fra noi,
affido a te tutto me stesso,
la mia mente e il mio cuore,
la mia carne e i miei sensi,
perché alla tua scuola e col tuo aiuto
io sia silenzio e ascolto
per lasciarmi amare senza difese dal mio Dio
e divenire come te deserto fiorito,
giardino del sempre nuovo inizio dell'amore.
A te, Madre del bell'Amore,
consacro il mio cuore,
perché il mio sì divenga come il tuo
sorgente d'amore tenero e attento,
umile e concreto,
e, come te, arca dell'Alleanza,
porti a quanti incontrerò
la gioia della presenza dell'Amato.
A te, sposa delle nozze eterne,
che canti le meraviglie
compiute dallo sposo
nell'umiltà della tua storia e della nostra,
affido pensieri, parole e opere di ogni giorno,
perché nella fedeltà al dono dell'Amore
siano tutti pensieri di pace,
cantico di lode, parole di speranza,
opere di giustizia e carità dolcissima.
Vergine, Madre e Sposa,
tutta bella regina del cielo e della terra,
intercedi per me perché venga a cantare
con te e con tutti i Santi
insieme a chi mi fu affidato nell'amore
cantico nuovo dell'Agnello
nella Gerusalemme eterna,
splendente della bellezza
del giorno dell'amore che non muore.
Amen. Alleluia!

MariaMadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cristina Catapano, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

11. Ed eccoti...

Paolino Iorio

Maria è il tuo nome,
tu una ragazza,
vergine di Nazareth,
ti immagino così:
una adolescente
dai capelli neri
e dagli occhi neri,
vivaci e penetranti,
e con un viso delicato.
Ma ancora più bella
la tua umiltà
e il tuo cuore semplice,
ecco perché un giorno
dicesti si
ad un Messaggero,
che forse mentre cucivi,
nel silenzio della tua casa,
ti sorprese
con quella notizia bella
ma sconvolgente:
essere la mamma di Gesù.
E ti sei fidata
dicendo: Eccomi,
e così hai cambiato tutto,
la mia vita,
la vita dell'umanità,
e ci hai donato la gioia,
quella che dura per sempre:
il Verbo si è fatto carne.
Ed eccoti in viaggio
per il censimento
e durante il viaggio
i dolori del parto,
nessuno ti accolse
forse perché
il Salvatore nostro
voleva nascere povero,
in una mangiatoia,
a Betlemme,
perché noi fossimo ricchi
ma solo di lui.
Ed eccoti lì,
con Gesù bambino
nelle tue braccia,
vicino a San Giuseppe,
tra un bue e un asinello,
che vi riscaldano
in quella notte gelida
del Natale,
mentre guardi stupita
i pastori che vengono
ad adorare il tuo Figlio.
Ed eccoti a Nazareth,
mentre allevi Gesù:
mentre giochi con lui
e poi ti occupi della casa:
pensi a cucinare,
a fare il bucato,
ad essere una buona
madre e moglie.
Ed eccoti a Gerusalemme
e mentre sei lì
non trovi Gesù,
che spavento ti sarai presa,
mentre lo cercavi,
e che sollievo
quando lo trovasti
nel tempio,
in mezzo ai dottori.
Ed eccoti a Cana,
con la tua sensibilità femminile,
capisci che manca il vino
e lo dici a Gesù,
e così che accade
il primo segno
del Regno di Dio tra noi:
l'acqua diventa vino.
Ed eccoti
ai piedi della croce,
piena di dolore,
insieme a Giovanni
e Gesù ti dice:
"Donna ecco tuo figlio,
figlio ecco tua Madre";
così sei diventata
la nostra Mamma
e noi ti abbiamo accolto
nella nostra vita.
Ed eccoti lì,
quando hai incontrato
il tuo Figlio Risorto
e gioiosa lo hai abbracciato,
mentre sapevi che noi figli
eravamo salvi ormai.
Ed eccoti in preghiera
con i discepoli
a Pentecoste,
mentre nasce la Chiesa
dal soffio dell'Amore.
Ed eccoti innalzata
accanto al tuo Figlio
che ti porta con se
nella Gloria,
e preghi per noi.
Ed eccoti qua,
mentre cammini con noi,
per le strade del mondo,
e ci prendi per mano
perché siamo figli deboli
che hanno bisogno
della loro Mamma.

mariamadonnapreghierapentecostefamiglia

inviato da Paola Pacchiano, inserito il 29/05/2009

PREGHIERA

12. O fuoco giocondo dello Spirito

Michel Hubaut, Rivista "Il Cenacolo"

O fuoco giocondo dello Spirito, fonte dell'unità che riflette la diversità, tu metti d'accordo anche le cose contrarie: l'eterno e il temporale, l'immaginario e il reale, il particolare e l'universale, la forza e l'umiltà, il movimento e la stabilità, l'efficacia dell'agire e il gesto gratuito, il giorno e la notte, il riposo e l'azione... Unifica la mia vita al di sopra di ogni contraddizione!

Spirito, fonte di unità, insegnami a raccogliere anche la più piccola perla di felicità. Insegnami ad assaporare le piccole gioie: la notte brumosa che si trasforma in giorno, l'aroma del caffè, la strada che si sveglia, il riso dei ragazzi che vanno a scuola...

Spirito, fonte di unità, fonte delle gioie dell'infanzia ritrovata, riscalda il mio cuore disincantato, stendi i tuoi colori sul grigio dell'uniformità, libera in me il canto della vita che dice grazie per ogni briciola di felicità.

Spirito SantoPentecostequotidianogioiafelicità

inviato da Ester Da Ponte, inserito il 21/03/2008

PREGHIERA

13. Preghiera per i laici   1

Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica "Christifideles Laici"

O Vergine santissima,
Madre di Cristo e Madre della Chiesa,
con gioia e con ammirazione,
ci uniamo al tuo Magnificat,
al tuo canto di amore riconoscente.

Con te rendiamo grazie a Dio,
«la cui misericordia si stende
di generazione in generazione»,
per la splendida vocazione
e per la multiforme missione
dei fedeli laici,
chiamati per nome da Dio
a vivere in comunione di amore
e di santità con lui
e ad essere fraternamente uniti
nella grande famiglia dei figli di Dio,
mandati a irradiare la luce di Cristo
e a comunicare il fuoco dello Spirito
per mezzo della loro vita evangelica
in tutto il mondo.

Vergine del Magnificat,
riempi i loro cuori
di riconoscenza e di entusiasmo
per questa vocazione e per questa missione.

Tu che sei stata,
con umiltà e magnanimità,
«la serva del Signore»,
donaci la tua stessa disponibilità
per il servizio di Dio
e per la salvezza del mondo.
Apri i nostri cuori
alle immense prospettive
del Regno di Dio
e dell'annuncio del Vangelo
ad ogni creatura.

Nel tuo cuore di madre
sono sempre presenti i molti pericoli
e i molti mali
che schiacciano gli uomini e le donne
del nostro tempo.
Ma sono presenti anche
le tante iniziative di bene,
le grandi aspirazioni ai valori,
i progressi compiuti
nel produrre frutti abbondanti di salvezza.

Vergine coraggiosa,
ispiraci forza d'animo
e fiducia in Dio,
perché sappiamo superare
tutti gli ostacoli che incontriamo
nel compimento della nostra missione.
Insegnaci a trattare le realtà del mondo
con vivo senso di responsabilità cristiana
e nella gioiosa speranza
della venuta del Regno di Dio,
dei nuovi cieli e della terra nuova.

Tu che insieme agli Apostoli in preghiera
sei stata nel Cenacolo
in attesa della venuta dello Spirito di Pentecoste,
invoca la sua rinnovata effusione
su tutti i fedeli laici, uomini e donne,
perché corrispondano pienamente
alla loro vocazione e missione,
come tralci della vera vite,
chiamati a portare molto frutto
per la vita del mondo.

Vergine Madre,
guidaci e sostienici perché viviamo sempre
come autentici figli e figlie
della Chiesa di tuo Figlio
e possiamo contribuire a stabilire sulla terra
la civiltà della verità e dell'amore,
secondo il desiderio di Dio
e per la sua gloria.
Amen.

laiciimpegnoresponsabilitàlaicato

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 24/05/2007

PREGHIERA

14. Preghiera della suocera

Jacqueline Masi Lanteri

Maria, tu sei la sempre Vergine Madre di Dio. Sei stata la castissima sposa di San Giuseppe e la sua giovane vedova. Hai sofferto il dolore dei dolori: l'atroce morte del Divin Figlio. Nella tua vita terrena hai sperimentato tutte le nostre esperienze tranne quella del peccato e permettimi l'audacia, quella di essere... suocera.
Sai Maria, essere suocere non è facile. Si ha sempre paura di sbagliare. Interessarsi ai figli sposati può sembrare indiscreto, non interessarsene, almeno in apparenza, indice di durezza di cuore, indifferenza. La suocera di solito, ha cattiva fama e incontra grosse difficoltà a muoversi con disinvoltura e naturalezza. Ogni cosa che dice o fa', può essere travisato in perfetta buona fede. Perciò, ti chiedo il dono della discrezione e del silenzio; della delicatezza nell'esprimermi e la pazienza nel saper tacere. Ti prego per mio figlio e ancora di più per la madre dei suoi figli, i miei nipotini. Maria, ringrazia tu il Signore per me. Mi ha concesso il dono di una figlia da amare, aiutami ad aiutarla nell'umiltà e nel nascondimento. Aiutala a gestire e crescere la sua famiglia come più le piace. Contribuirò così, nel mio piccolo, a costruire la Pace.

suocerafamiglia

inviato da Jacqueline Masi Lanteri, inserito il 01/05/2007

PREGHIERA

15. Quando

Adolfo Rebecchini

Quando mi sento stanco
e le mie sole forze non sembrano più sufficienti per andare avanti,
dammi la forza di cercarti sempre, Signore.

Quando il buio della notte
scende cupo nel mio cuore e tutto mi appare triste e doloroso,
rischiarami con la luce della tua Parola.

Quando intorno a me
vedo gente che soffre e piange,
fammi donare sempre gioia e speranza.

Quando gli altri sono in difficoltà
e hanno bisogno di me,
fammi essere presenza discreta e amica.

Quando le falsità e i compromessi
regolano la mia vita,
dammi il coraggio dell'autenticità senza riserve.

Quando voglio far valere
sempre e solo le mie idee,
dammi l'umiltà di considerare anche le posizioni altrui.

Quando prevalgono
le lotte e le divisioni,
fammi essere portatore di unione e di concordia.

Quando,...

Solo quando sarò capace di fidarmi di te, Signore,
riuscirò a vedere e a proclamare il tuo Regno
che è già tra noi, con noi e dentro di noi.

speranzafiduciaaffidamentorapporto con Diofede

4.5/5 (2 voti)

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 02/10/2005

PREGHIERA

16. Preghiera e accettazione

Henri J. M. Nouwen

O Dio,
vorrei tanto tenere le cose sotto controllo
vorrei esser padrone del mio destino.
Pure so che tu dici:
"Lascia che ti prenda per mano e ti conduca.
Accetta il mio amore
e abbi fiducia che dove ti porterò
i desideri più profondi del tuo cuore saranno adempiuti".
Signore, apri le mie mani
per ricevere il tuo dono di amore.

accettazionefiducia in Dioaffidamentoumiltà

inviato da Leo, inserito il 23/04/2005

PREGHIERA

17. Signore, insegnami l'umiltà vera

Agnese Alberti

Quanto è difficile, Signore, l'umiltà. Confondo spesso l'umiltà con il disprezzo di me stesso. Con il rifiuto dell'autostima, il desiderio di essere ben accolto e amato.
Ma tu Signore, mi hai dimostrato, tramite la tua Incarnazione e la tua Passione l' Amore incommensurabile per me, tua creatura e quanto sia prezioso ai tuoi occhi.
Allora, ti prego, insegnami la verà umiltà...
....Forse ho capito, grazie Gesù.
L'essere umile, significa:
- ringraziarti per i doni ricevuti gratuitamente senza alcun merito da parte mia;
- farli fruttificare e distribuirli con la mansuetudine e umiltà di cuore che tu mi hai insegnato durante la tua vita terrena.
Mio Signore e mio Dio, trasforma il mio essere, le mie mani, i miei piedi, il mio cuore, il mio sguardo, le mie parole nell'intero tuo essere affinché gli altri possano vederti in me ed io possa amarti nell'altro.

umiltà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Jacqueline Masi Lanteri, inserito il 30/01/2005

PREGHIERA

18. Vocazione

Tante e tante volte Signore,
mi hai chiesto di salire sulla barca della mia vita;
spesso ho resistito alla tua richiesta;
qualche volta - poche in verità - ti ho detto di sì.
E niente è stato più come prima.
Non meravigliarti allora
se non sempre sono generoso con te;
la verità è che tu sei «traboccante»
e invece di qualche porzione di pesce per me e per i miei,
mi doni due barche così cariche che quasi affondano.
Invece di qualche ora da dedicarti
mi chiedi la vita intera
per iniziare il mestiere umanamente più assurdo:
«Non temere! D'ora in poi, prenderai uomini vivi».
Come Simone, anch'io oggi ti ripeto ancora:
«Allontanati da me perché sono indegno di te»,
ma aggiungo anche,
con l'umiltà di un cuore che vuole amarti:
prenditi la mia vita e fanne quello che vuoi!
Perché quello che conta non è avere ma donare
e l'avventura della vita è bella se la corro con te,
dono d'amore del Padre
perché ognuno gusti la vita in pienezza. Amen.

vocazionesequelasacerdoziochiamatarapporto con Dio

inviato da Antonio Pinizzotto, inserito il 13/08/2004

PREGHIERA

19. Preghiera di ringraziamento dei genitori per la Prima Comunione dei figli   2

Padre,
ti lodiamo e ti ringraziamo per il dono di questi figli
essi sono il segno vivente del tuo amore
nelle nostre famiglie.

Tu ami tanto i bambini, perché sono semplici.
Li hai creati puri e santi e li hai affidati a noi
perché ci vuoi tuoi collaboratori,
messaggeri del tuo amore.

Oggi, in questa particolare occasione,
riconoscendoci creature umane, noi genitori
ti offriamo con umiltà i nostri errori e fallimenti:
ti chiediamo perdono
se non sempre siamo stati di buon esempio,
se ci siamo preoccupati più del loro benessere fisico
che non del loro bene spirituale,
se li abbiamo trascurati
in qualche aspetto della loro vita,
se li abbiamo amati in maniera sbagliata.

Per poter amare, dobbiamo avere un cuore puro
e per avere un cuore puro
dobbiamo metterci in relazione con te,
caro Padre, attraverso la preghiera.
Aiutaci ad affidare insieme ogni mattino
la nostra giornata a te,
che solo puoi dare luce e limpidezza.

Saziaci della tua misericordia
che ci dona la forza di perdonarci l'un l'altro
e la gioia di amare ed educare i nostri figli,
affinché possiamo rivelare e comunicare loro
il tuo amore provvidente, dolce e forte.
Questo è il bene più grande
che ai figli si possa donare.
Amen.

genitorifigliringraziamentoPrima Comunione

inviato da Nicoletta Galbusera, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

20. La povertà   2

Charles De Foucauld

Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero colui che amandoti con tutto il cuore
non potrà sopportare di essere più ricco del suo benamato.
Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero
colui che pensando che tutto ciò che si fa ad uno di questi piccoli, si fa a be,
allevierà tutte le miserie che sono alla sua portata...
Mio Dio, io non so se è possibile a certe anime
vederti povero e restare volentieri ricche,
vedersi totalmente più grandi del loro maestro e non rassomigliarti in tutto.
Ad ogni modo io non posso concepire l'amore
senza un bisogno imperioso di conformità,
di rassomiglianza e soprattutto di partecipazione a tutte le pene,
a tutte le difficoltà,
a tutte le asprezze della vita.

povertàamoresolidarietàrapporto con Dioumiltàcarità

inviato da Massimo Di Lullo, inserito il 22/12/2003

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