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PREGHIERA

1. Preghiera a Maria

Marina Guarino, poesie

Maria,
ricolmata di grazia dall'Onnipotente
tu che gioisti al saluto di Gabriele
mostrando una fede pura
come quella di Abramo

tu che accogliesti la Parola
lasciandoti fecondare
dal fuoco d'amore dello Spirito
sei diventata la porta
che ha fatto entrare Dio nel mondo.

Ti preghiamo Madre
“faccendiera del Paradiso”
sii per questa umanità
grembo che si fa culla
così come fosti arca di tuo Figlio.

Vedi Madre
le nostre idrie sono vuote del vino bello
è finito pure l'olio nella lampada
il nostro sguardo s'è fatto orbo

Disorientati
prendici per mano
e parlaci della Parola
di cui ti sei nutrita
sicché anche io possa generarla
in una parentesi di eternità.

mariamadreattesa

inviato da Marina Guarino, inserito il 15/01/2018

PREGHIERA

2. Lettera di un parroco a Gesù Bambino

don Giuseppe Comi, Zenit.org

Caro Gesù Bambino,

da quando il Padre tuo, per mezzo di te, ha creato l'uomo, tu non ti sei mai stancato di amarlo. Per la sua salvezza, ti sei fatto carne nel seno della Vergine. Dalla carne gli hai mostrato quanto è grande la tua compassione, la tua divina carità. Nella carne hai preso tutti i suoi peccati e nel tuo corpo li hai affissi su legno della croce, per toglierli dalle sue spalle. Per attestare che ogni tua parola, ogni tuo gesto d'amore è vero, sei risorto e ora sei assiso nella più alta gloria del Cielo, avendo ricevuto dal Padre un nome che è sopra ogni altro nome.

Dinanzi a te, ogni ginocchio si piega sulla terra, nei cieli, sotto terra e ogni lingua proclama che solo tu sei il Signore. Non esistono altri signori nell'universo. Solo tu sei la Vita di ogni uomo. Questa la tua verità eterna. Questa è la nostra fede. In te, solo in te, l'uomo ritrova la luce, la pace, se stesso.

Dopo la tua gloriosa ascensione, hai bisogno della nostra carne per continuare la tua missione. Hai bisogno del mio corpo per dire la tua parola, per battezzare nel tuo nome, per perdonare i peccati, per fare te pane di vita, per trasformare te in Eucaristia. Per mostrare ad ogni uomo la tua compassione, la tua carità, la tua salvezza, per discerne e separare con taglio netto, più che spada a doppio taglio, la luce dalle tenebre, la verità dalla falsità, il bene dal male, la giustizia dall'ingiustizia, l'amore dall'odio, la pace dalla guerra, la virtù dal vizio.

Non hai bisogno di un corpo di peccato, nel quale non può abitare lo Spirito Santo e il tuo cuore mai potrà muovere il mio. Hai bisogno della mia carne pura, santa, immacolata, come la carne della Madre tua. Se è nel peccato, non può essere data a te, perché appartiene già al principe del mondo. Per questo ti scrivo: per chiederti questa piccola grazia: fa' che la tua carne sia la mia carne, il tuo cuore il mio cuore, la tua anima la mia anima, il tuo Spirito Santo il mio Spirito Santo, i tuoi sentimenti i miei sentimenti.

Conformami a te, perché come te, in te, per te, possa esercitare il mio ministero profetico, sacerdotale, regale come lo hai esercitato tu. Sarò sacerdote secondo il tuo cuore. Il mondo lo vedrà e tutti si lasceranno conquistare a te. Ti prego. Non negarmela. Tu per questo vieni: per farci vita della tua vita, per essere veri strumenti della tua salvezza.

Sarei egoista se pensassi solamente a me. La mia Parrocchia è fatta di molte persone: piccoli giovani, adulti, anziani, sani, ammalati, vicini a te, ma anche tanti che da te sono lontani. Anche per ogni persona affidata alle mie cure pastorali ti chiedo una grazia. Fa' che quanti sono vicini a te, crescano nel tuo amore, diventino tuoi missionari per fare conoscere te a quanti non ti conoscono o si sono stancati di servirti, perché privi del tuo amore nel loro cuore.

Dona a questi tuoi fedeli costanza nel servizio, perseveranza nell'amore, fortezza nell'impegno, zelo nella proclamazione della tua Parola, carità sempre viva perché mai si stanchino di amare, come non ti sei stancato tu, concludendo la tua missione sull'albero della croce. A quanti sono lontani dal tuo cuore e dalla tua parola, manda dal cielo lo Spirito di conversione come hai fatto con Saulo, il tuo persecutore. Tu lo hai convertito e ne hai fatto un tuo apostolo, sempre fedele nel servizio e perennemente obbediente alla tua volontà.

Aiuta quanti sono piccoli a crescere in età, sapienza e grazia. Sostieni i giovani perché non si smarriscano dietro le false profezie del mondo, le ingannevoli promesse e inganni che sempre le tenebre prospettano loro come vera luce. Dona alle famiglia la gioia dell'unità, della pace, del perdono, della mutua carità. Rendi gli uomini liberi per abbracciare la fede nel tuo Vangelo, senza mai vergognarsi di testimoniarti in ogni momento e circostanza della vita.

Ai senza lavoro provvedi perché abbiano il loro pane quotidiano. Agli ammalati porta la consolazione della tua presenza, così come hai fatto con tutti i sofferenti del tuo tempo. A tutti dona la saggezza dello Spirito Santo e la luce della verità.

Tu, Caro Gesù Bambino, dal tuo cielo ci scruti, ci conosci, sai le nostre debolezze, fragilità, carenza di amore. Sai che ci stanchiamo con facilità. Iniziamo tante cose, ma poi non abbiamo la forza di imitarti restando fedeli alla missione. Ti prego, manda con potenza su di noi il tuo Santo Spirito come hai fatto sugli Apostoli il giorno della Pentecoste. Fa' che Lui venga con tutta la potenza dei suoi santi sette doni: sapienza, conoscenza, fortezza, consiglio, intelletto, pietà, timore del Signore.

Senza di lui che ci muove e ci attrae, noi saremo sempre privi di quell'energia divina che ci fa tuoi veri servi. Noi non vogliamo essere discepoli oziosi, infingardi, negligenti, apatici, senza alcuna volontà di amarti. Vogliamo servirti con tutto l'amore che abita nel tuo cuore. Se tu non divieni, con il tuo Santo Spirito, il nostro nuovo alito di vita, mai ti serviremo secondo il tuo cuore e mai porteremo una sola anima a te. Vieni presto, non tardare. Abbiamo bisogno di te, per servire te, per amare te, per mostrare ad ogni uomo te.

Vergine Maria, Madre di Gesù, Madre della Redenzione, presenta la nostra preghiera al tuo Divin Figlio, prima però rivestila con il tuo cuore, avvolgila con la tua anima, così Gesù penserà che se tu che chiedi ogni cosa per te e di certo ti esaudirà. Angeli e Santi, intercedete per noi, gridate al cuore di Gesù perché ascolti la nostra supplica. Vogliamo vivere in lui, per essere di lui, per portare i cuori a Lui. Per lui sempre è Natale quando nasce in un cuore.

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4.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 24/12/2016

PREGHIERA

3. Preghiera del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (2016)   3

O Dio, Padre buono,
con viscere di misericordia
sempre ti chini su di noi
piccoli e poveri,
viandanti sulle strade del mondo,
e ci doni, in Cristo tuo Figlio
nato dalla Vergine Maria,
la Parola che è lampada
ai nostri passi
e il Pane che ci fortifica
lungo il cammino della vita.

Ti preghiamo:
fa' che, nutriti al convito eucaristico,
trasformati e sospinti dall'Amore,
andiamo incontro a tutti
con cuore libero e sguardo fiducioso
perché coloro che Ti cercano
possano trovare una porta aperta,
una casa ospitale,
una parola di speranza.

Fa' che possiamo gustare
la gioia di vivere gli uni accanto agli altri
nel vincolo della carità
e nella dolcezza della pace.

Desiderosi di essere da Te accolti
al banchetto del tuo Regno di eterno splendore,
donaci la gioia di avanzare nel cammino della fede,
uniti in Cristo, nostro amato Salvatore.
Amen.

eucaristiamisericordia

inviato da Qumran2, inserito il 16/09/2016

PREGHIERA

4. Porte strettissime

don Valentino Porcile

Questa sera portiamo a te, Gesù, e deponiamo nelle tue mani, uno per uno, coloro per i quali la vita è una porta strettissima.
Chi è povero. Chi soffre. Chi non sta bene. Chi semplicemente sente il bisogno di respirare un po'.
Scusami, sai, ma per certe porte ti devi un po' sforzare tu, Signore. Ad allargarle, a renderle meno strette. A renderle più umane.
Tu come uomo sai cosa vuol dire. Tu come Dio sai cogliere il punto in cui dobbiamo sforzarci e il punto in cui non riusciamo e ci vuoi tu.
Tu, buon Dio, aiuti chi ha bisogno di te. Lo hai promesso. In tanti vogliono vederti all'opera e sentirti accanto. Siamo certissimi che tu, almeno tu, le promesse le mantieni.
Noi a te ci affidiamo, di te ci fidiamo.

povertàsofferenzafiduciafede

inserito il 25/08/2016

PREGHIERA

5. E beata colei che ha creduto

Valentino Salvoldi

Vergine beata, che cosa provasti alla sconcertante richiesta di diventare la madre del Salvatore?

Forse udisti solo una voce interiore, una chiamata ad abbandonarti totalmente alla volontà del Padre. E a Lui, pure turbata, desti il tuo assenso, Tu, la Donna del "sì".

Maria, vedesti solo porte chiudersi al tuo passaggio, quando cercavi un luogo in cui dare alla luce la Luce del mondo e, fiduciosa, continuasti a credere, Tu, la Donna fedele all'eterna Parola.

Profuga, nella straziante fuga verso l'Egitto, quanti dubbi dovesti scacciare, contemplando il bambino Gesù tra le tue braccia: "Ma Tu, figlio mio, sei Dio o pericolosa pietra d'inciampo?". Tu, Donna beata perché hai creduto.

E quando al tempio, dopo tre giorni di penosa ricerca, trovasti Gesù - un po' trasgressivo e misterioso come tutti gli adolescenti -, di fronte al dolore di Giuseppe e tuo, pur non comprendendo, continuasti a credere che era Dio Colui che quasi ti sfidava: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".

...Ed eccolo al Giordano, in fila con i peccatori a farsi battezzare in remissione dei peccati: "Ma Gesù è Dio o uno dei tanti peccatori?", ti sarai chiesta. Tormento scacciato con un atto di fede nella misteriosa volontà divina.

La tua fede operò il miracolo dell'acqua cambiata in vino, a Cana di Galilea, dopo aver perdonato parole dure come pietre: "Ti emoi kai soi gunai?" ("Che cosa tra me e te, donna?"). Povera Vergine Maria, chiamata "donna" e non "Mamma"!

Tu accettasti che Gesù indirizzasse ad altri - agli ascoltatori della Parola - la lode rivolta a te per averlo generato. Così pure non ti lamentasti quando rifiutò di darti udienza: "Chi è mia madre?", o forse ti sentisti doppiamente madre per aver concepito la Parola nel tuo cuore, prima di concepirla nella carne?

Vergine addolorata ai piedi della croce, accettasti di "privarti" di una maternità divina, di "perdere" un così grande Figlio, per diventare madre di chi stava ammazzando il tuo Signore, il tuo Dio, l'unico tuo sostegno e conforto, l'unico tuo grande Amore.

E in Lui credesti quando te lo depositarono, morto, tra le braccia. Un Dio morto?...

Nel supremo dei dolori, solo il mistero di Dio poteva illuminare il mistero della sofferenza che, come trivella, perforava il tuo cuore alla ricerca dell'acqua viva, la grazia, fulgida luce che dissipa le tenebre della morte con il fulgore della resurrezione.

E nell'alba radiosa del primo giorno della settimana, il Risorto, forse, venne a ringraziare te, Donna del sabato santo, per aver tenuta viva la fede dei discepoli, per averli aiutati a credere e a sperare. Forse ti ringraziò con le sublimi parole di Elisabetta: "Beata te che hai creduto".

A te, Donna che ascolta, crede e si abbandona totalmente al Mistero; a te, Donna il cui latte è diventato il sangue di Dio, nel suo e tuo Figlio, Gesù; a te, Donna che danzi cantando il "Magnificat" e hai il privilegio di sentirti chiamare "Mamma" dal Salvatore del mondo; a te, che pure io invoco come "Madre mia e mia fiducia", chiedo il dono di credere come Tu hai creduto. La fede dilati gli orizzonti della speranza e si consumi nell'amore, affinché, quando busserò alla porta del paradiso, Tu mi corra incontro gioiosa, rivolgendo pure a me l'entusiastico encomio: "Beato te che hai creduto".

fedefiduciaMariamadonna

inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 23/08/2016

PREGHIERA

6. Tu mi hai sedotto, Dio (per godere del dono della profezia)

Valentino Salvoldi

Spirito creatore, plasmandomi nel seno materno ha posto in me il seme della fede, lo spirito profetico e la chiamata ad essere tutto tuo e a portare te a tanti fratelli.

"Tu mi hai sedotto e io mi sono lasciato sedurre", nulla ho tenuto per me. Per te e per tutti ho voluto, e voglio, essere un dono. Tutto ho posto sull'altare. Ma l'invecchiare non porta automaticamente alla santità: "Ti amavo di più quand'ero giovane".

Grazie perché non demordi. E di fronte alla quotidiana tua chiamata, rispondo con tante suppliche. Non permettere che le mie labbra siano "incirconcise" come quelle di Mosè, né abbia come lui a dirti: "Manda mio fratello Aronne".

Non permettere che fugga in direzione opposta a quella da te indicata: se vuoi che vada a Ninive, non fare di me un altro Giona. Non permettere che accampi scuse come Geremia, per scuotere dalle spalle il mantello profetico. Ma anche a me, come al veggente di Anatot, infiamma le vene con un divorante amore.

Anche a me, come al giovane Isaia, purifica le labbra con un carbone ardente, rendendomi capace di rispondere alla tua chiamata: "Ecco, io sono qui, manda me!". Con fede e umiltà potrò testimoniare e annunciare la Parola.

Non ti chiedo particolari visioni profetiche, ma solo la forza di non stancarmi mai di ripetere a chi incontro: prova e gusta come è buono il Signore, sta attaccato a Lui, lasciati sedurre da quell'Amore che dà un senso alla vita e rende interessante anche la morte.

Scarica la raccolta completa di preghiere e testi di don Valentino Salvoldi

volontà di Diomissionevocazionedisponibilitàprofezia

1.0/5 (1 voto)

inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 16/06/2015

PREGHIERA

7. Preghiera di chi compie cinquant'anni

Se ci domandiamo come stiamo vivendo la vita non sempre il bilancio è dei migliori.
Per non lasciarsi fiaccare il cuore dal pensiero di ciò che non si è vissuto bene
è meglio dire: Grazie, Signore, per la vita.

Grazie per chi ce l'ha donata:
da quando siamo diventati genitori abbiamo imparato a scoprire con occhi nuovi l'umanità di nostro padre, di nostra madre.

Grazie per gli amici che la vita ci ha donato;
con alcuni ci siamo persi per strada, con tanti altri, invece, abbiamo imparato a donare, a chiedere e a gustare ciò che davvero conta.
Ti affidiamo quelli che sono già tornati da te: il loro ricordo è gratitudine di vita.

Grazie per la capacità di amare che hai posto nel nostro cuore:
ora che abbiamo cinquant'anni ci pare di capire con più consapevolezza cosa vuol dire amare una donna, un uomo.
Ti ringraziamo di cuore, per chi ci hai messo accanto:
i ragazzi che sono diventato nostri mariti, le ragazze che sono diventate nostre mogli.
Per quelli che tra noi sono stati feriti nell'amore, o che, nel tentativo di amare, hanno ferito qualcuno:
ti chiediamo il dono della consolazione, del perdono e della fiducia nella vita.

Grazie per il dono dei figli:
non li abbiamo scelti, ci sono arrivati così come sono.
Tu ci hai affidato a loro perché imparassimo a diventare genitori, a scoprire cosa vuol dire amare sul serio; ti li hai affidati a noi perché li aiutassimo a vivere in questo mondo da persone vere, libere, buone.
Manda nel nostro cuore il tuo amore così che in questa e in tutte le età della vita possiamo essere per loro una porta aperta, un incoraggiamento: il nostro esempio, più che le parole, li aiutino a stare con coraggio e verità nella vita quotidiana.

Grazie per il dono della fede e della comunità cristiana.
Perdona le incoerenza e le falsità; fa' che viviamo l'età della maturità senza l'orgoglio di chi crede di bastare a se stesso.
Donaci di vivere la fede nel modo dei tuoi amici che si avvicinavano a te per chiederti spiegazioni:
stando vicino a te le cose diventano più chiare, gli animi più trasparenti, i ricordi più sereni, le parole più vere, il presente un dono, gli incontri più significativi.

Grazie per il dono del nostro corpo e del grado di salute di cui godiamo:
aiutaci a stare dentro alla bellezza dei cinquant'anni senza la smania di apparire ciò che non siamo.
Donaci l'entusiasmo di chi sa vedere in ciò che è nuovo, diverso, inaspettato, in ogni giorno nuovo un'opportunità.
Togli da noi ogni paura, ciò che invecchia il cuore e ci rende pedanti.

Grazie, Signore per questa vita:
per questa e per tutte le età che vivremo donaci di saper sorridere, di non prenderci troppo sul serio ma aiutaci a trovare il senso buono di ciò che viviamo.

Benedici i nostri giorni, quanti portiamo nel cuore, le nostre famiglie, le nostre comunità.
Amen.

ringraziamentomaturitàvita

5.0/5 (3 voti)

inviato da Don Massimo De Francesci, inserito il 18/09/2014

PREGHIERA

8. Preghiera allo Spirito Santo   1

Benedetto XVI, Discorso del Santo Padre Benedetto XVI all'assemblea della CEI, 24 maggio 2012

Spirito di Vita, che in principio aleggiavi sull'abisso,
aiuta l'umanità del nostro tempo a comprendere
che l'esclusione di Dio la porta a smarrirsi nel deserto del mondo,
e che solo dove entra la fede fioriscono la dignità e la libertà
e la società tutta si edifica nella giustizia.

Spirito di Pentecoste, che fai della Chiesa un solo Corpo,
restituisci noi battezzati a un'autentica esperienza di comunione;
rendici segno vivo della presenza del Risorto nel mondo,
comunità di santi che vive nel servizio della carità.

Spirito Santo, che abiliti alla missione,
donaci di riconoscere che, anche nel nostro tempo,
tante persone sono in ricerca della verità sulla loro esistenza e sul mondo.
Rendici collaboratori della loro gioia con l'annuncio del Vangelo di Gesù Cristo,
chicco del frumento di Dio, che rende buono il terreno della vita e assicura l'abbondanza del raccolto.
Amen.

Spirito SantochiesamissioneannunciotestimonianzaPentecoste

5.0/5 (3 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 25/05/2012

PREGHIERA

9. Perché il mondo creda

don Andrea Santoro, Urfa, 29 aprile 2001

Signore, benedici i tuoi figli che desiderano solo servirti servendo quelli che tu hai loro affidato. Effondi su di noi il tuo Spirito perché possiamo farlo traboccare con abbondanza.

Tienici uniti nella nostra diversità: non così uniti da spegnere la diversità, non così diversi da soffocare l'unità. Compi in noi il miracolo della tua unità: tu Uno nella sostanza eppure trino nella relazione personale.

Donaci la tua fecondità di Padre, la tua donazione di Figlio, la tua effusione di Spirito, perché il mondo creda che tu ci hai mandato e perché ci sia dato di amarlo questo mondo, di rigenerarlo con te, di portarlo stretto a noi come una madre porta stretto a sé il proprio figlio.

Donaci di amarti e di svuotarci per te per riempirci di te. Benedici questa terra già benedetta e donaci di essere per essa una benedizione.

Donaci quella benedizione che in essa lasciarono, calpestandola, i patriarchi, gli apostoli, Maria, e tutti i nostri padri nella fede.

don Andrea Santoro, missionario ucciso il 5 febbraio 2006

testimonianzamartiriofedemissione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 11/01/2012

PREGHIERA

10. Preghiera di Benedetto XVI a Maria   1

Benedetto XVI, preghiera per l'incontro con i giovani italiani - Loreto 2007

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù
e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.
Stella del mattino, parlaci di Lui
e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.

Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,
imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,
la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta
e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.

Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede
brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,
come tu hai fatto visitando Elisabetta
che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.

Maria, Vergine del Magnificat,
aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,
spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,
a fare solo quello che Gesù dirà.

Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani,
perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana.
Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi
e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.

Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,
aiutaci a levare in alto lo sguardo.
Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.
Annunciare a tutti il suo amore.

mariagiovaniloreto

inviato da Qumran, inserito il 30/08/2007

PREGHIERA

11. Resta con noi, Signore   2

P. Maior

Tu che vieni come luce
per accompagnarci
lungo un cammino di fatica e di speranza.
Resta con noi, Signore,
quando i dubbi contro la fede ci assalgono
e lo scoraggiamento
atterra la nostra speranza.
Quando l'indifferenza raffredda il nostro amore,
e la tentazione sembra troppo forte.
Quando qualcuno deride la nostra fiducia,
e le nostre giornate sono piene di distrazioni.
Quando la sconfitta ci coglie di sorpresa
e la debolezza invade ogni desiderio.
Quando ci troviamo soli, abbandonati da tutti,
e il dolore ci porta alle lacrime disperate.
Signore, nella gioia e nel dolore,
nella vita e nella morte, resta con noi!

speranzarapporto con Diodebolezzasofferenzasfiduciasolitudinedoloredubbifedefatica

4.0/5 (1 voto)

inviato da Chicco Ambrosino, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

12. Preghiera di un soldato morto in guerra

Ascolta, mio Dio.
mi hanno detto che non esistevi
e io, come uno stupido,
ho creduto che avessero ragione.
L'altra sera dal fondo di una voragine,
scavata da un obice, ho visto il tuo cielo.
Di colpo mi sono accorto che mi avevano imbrogliato.
Avessi preso un po' di tempo per guardare le cose,
mi sarei accorto benissimo che quelle persone
si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.
Mi chiedo, mio Dio,
se ti andrebbe di stringermi la mano...
Eppure sento che non ti sarà difficile comprendermi.
E' curioso che sia dovuto venire
in questo luogo d'inferno,
per aver il tempo di vedere il tuo volto.
Ti amo terribilmente: ecco quello che voglio che tu sappia.
Tra poco ci sarà un orribile attacco.
Chissa! Può darsi che proprio questa sera
io bussi alla tua porta.
Noi due, fino a quest'istante, non siamo stati amici,
e mi chiedo se mi aspetterai sulla soglia della tua casa.
Lo vedi? Adesso piango. Sì, proprio io, piango come un bambino.
Se ti avessi conosciuto prima...
E' l'ora! Bisogna che vada.
E' strano; da quando ti ho incontrato
non ho più paura di morire.

La paternità di questo testo non è chiara: alcuni testi su internet l'attribuiscono a Aleksandr Zacepa, soldato dell'Armata Rossa; altri dicono che è stato trovato sul cadavere di un soldato americano al momento dello sbarco in Africa del Nord, durante l'ultimo conflitto mondiale. Al di là dell'incertezza sull'autore del testo, resta valido il suo messaggio.

morteguerrafedevita eternaricerca di Dio

inviato da Claudio Guazzarotto, inserito il 03/12/2002

PREGHIERA

13. Preghiera a Maria

P. Maior

O Maria, piena di grazia,
madre di Cristo e madre nostra,
insegnaci il raccoglimento,
il silenzio e la meditazione.

Tu sei stata povera di parole
ma ricca di opere,
povera di cose umane
ma ricca di Dio.

Tu ci inviti ogni giorno
all'ascolto della parola di Dio,
ad accogliere la sua salvezza,
a prendere sul serio la vita,
ad essere coerenti con la fede.

O Maria,
tu che sei la vita di umiltà che piace a Dio,
la via di semplicità che porta a lui,
la vita di servizio per i fratelli,
guarda il nostro mondo che manca di Dio,
manca di pace, manca di amore;
guarda la nostra povera vita
e assistici sempre con la tua materna protezione.

mariamadonnasilenzioaccoglienzaservizioumiltà

inviato da Federico Bernardi, inserito il 25/11/2002

PREGHIERA

14. La vita è bella, Signore

Michel Quoist

La vita è bella Signore,
e voglio coglierla
come si colgono i fiori in un mattino di primavera.
Ma so, mio Signore,
che il fiore nasce
solo alla fine di un lungo inverno,
in cui la morte ha infierito.

Perdonami Signore, se a volte,
non credo abbastanza nella primavera della vita,
perché, troppo spesso,
mi sembra un lungo inverno
che non finisce mai di rimpiangere
le sue foglie morte
o i suoi fiori scomparsi.

Eppure con tutte le mie forze
credo in Te, Signore,
ma urto contro il tuo sepolcro e lo scorgo vuoto.

E quando gli apostoli d'oggi mi dicono
che ti hanno visto vivente
sono come San Tommaso,
ho bisogno di vedere e di toccare.
Dammi abbastanza fede,
ti supplico, Signore,
per aspettare la Primavera,
e nel momento più duro dell'inverno,
per credere alla Pasqua trionfante
oltre il Venerdì di passione. (...)

Signore tu sei risorto!
Dal sepolcro, grazie a Te,
la Vita è uscita trionfante.

La sorgente d'ora in poi non si prosciugherà mai,
Vita nuova, offerta a tutti,
per ricrearci per sempre
figli di un Dio che ci attende,
per le Pasque di ogni giorno
e di una gioia eterna.

Era Pasqua ieri, Signore,
ma è Pasqua anche oggi
ogni volta che accettando di morire in noi stessi,
con Te apriamo una breccia
nella tomba dei nostri cuori,
perché zampilli la Fonte
e scorra la Tua Vita.

E se tanti uomini,
nel loro sforzo umano
purtroppo, non sanno che sei già lì,
lo scopriranno più tardi
alla tua luce.

Era Pasqua ieri,
ma è Pasqua anche oggi,
quando un bambino divide le sue caramelle,
dopo avere in segreto lottato
per non tenersele tutte lui.

Quando marito e moglie si abbracciano di nuovo
dopo una discussione o una penosa rottura.
Quando i ricercatori scoprono
il rimedio che guarisce
e il medico riaccende la vita
che senza di lui si spegneva.

Quando la porte della prigione si aprono,
perché la pena è terminata,
e quando già nella sua cella
il carcerato divide le sigarette con i compagni.
Quando l'uomo dopo un lungo sforzo
trova lavoro
e porta a casa un po' di denaro guadagnato. (...)

Sì, Signore, la vita è bella,
poiché è tuo Padre che l'ha donata.
La vita è bella,
poiché sei Tu che ce l'hai ridata
quando l'avevamo perduta.
La vita è bella,
perché è la tua stessa Vita offerta per noi...
ma dobbiamo farla fiorire.
E per offrirtela ogni sera
devo raccoglierla
sulle strade degli uomini
come quel bimbo che passeggiando,
raccoglie i fiori dei campi
per farne un mazzo
da offrire ai suoi genitori.
Oh sì Signore,
fammi scoprire ogni giorno, sempre di più,
che la vita è bella!

vitapasquarisurrezionesperanzaaltruismodonare

inviato da Mariangela Molari, inserito il 11/06/2002

PREGHIERA

15. Un cuore mendicante   1

Rabindranath Tagore

Mi hai fatto povero
tra il sorriso delle stelle,
mi hai dato un cuore
mendicante per le strade...

Passai ramingo di porta in porta
e, quando la mia borsa si riempiva,
tu mandavi a derubarmi.

Al termine della lunga mia giornata
vengo a lagnarmi alla soglia
della tua ricca casa:
ecco la mia sporta vuota!

Ti vidi allora scendere
a prendermi per mano
e mi ritrovai seduto
accanto a te sul trono.

abbandonofedefiducia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Grazia Guidetti, inserito il 03/05/2002