I tuoi ritagli preferiti

PERFEZIONA LA RICERCA

Tutti i ritagli

Indice alfabetico dei temi

Invia il tuo ritaglio

Hai cercato pellegrino

Hai trovato 11 ritagli

Ricerca completaTitolo, fonte, temi e citazioni
Ricerca avanzata
tipo
parole
tema
fonte/autore

PREGHIERA

1. Il dono dell'Intelletto   2

Pino Pellegrino, Il gigante invisibile, editrice ELLE DI CI

Vieni Spirito Santo,
raggiungimi con il dono dell'"Intelletto".
Fammi capire che la cellulite non è un'onta;
che è meglio mettere in mostra il cervello che la pelle.
Fa' che non confonda la statura con la levatura,
che non giudichi le persone dalla piega dei pantaloni.
Dammi "Intelletto" per ricordarmi che
l'apparire non è decisivo:
se bastasse l'apparire, la rosa dovrebbe
fare la minestra meglio del cavolo.
Ma, soprattutto, dammi "Intelletto" per ricordarmi
che quando tu prendi le misure di un uomo
metti il metro attorno al cuore,
non attorno alla vita.

Spirito Santointellettointelligenzaapparireessereinterioritàesteriorità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 03/02/2016

TESTO

2. Decalogo della parola   4

Pino Pellegrino, Marino Gobbin, Omelie per un anno, Vol. 1 - Anno A, Elledici 2004

1. Prima di parlare controlla che il cervello sia inserito.
2. Non parlare di te: lascia che siano gli altri a scoprirlo.
3. Regala parole buone: la scienza sta ancora cercando una medicina più efficace delle parole buone.
4. Non dire tutto ciò che pensi, ma pensa a tutto ciò che dici.
5. Adopera ragioni forti con parole dolci.
6. Quando parli, pensa all'insalata: è buona se ha più olio che aceto.
7. Non basta parlare: bisogna comunicare. Chi parla difficile non comunica.
8. Ascolta! Ascoltare è la forma più raffinata di parlare.
9. Quando senti altrui mancamenti, serra la lingua tra i denti.
10. Parla per ultimo: sarai ricordato per primo.

parlarepredicaresaggezzacomunicarecomunicazioneascoltodolcezzabontàumiltà

4.3/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 07/05/2012

TESTO

3. Linguaggio del creato

Il Pellegrino russo

Quando io pregavo interiormente, tutto il mondo intorno mi appariva sotto un aspetto meraviglioso: alberi, erbe, uccelli, terra, aria, luce, ogni cosa sembrava dirmi che esisteva per l'uomo e testimoniava l'amore di Dio per lui, implorando e cantando la gloria del Signore. E io capivo da questo mirabile concerto ciò che nella Filocalia si chiama "linguaggio del creato". Ravvisavo il mezzo attraverso cui si può parlare con le creature di Dio.

creatocreazionetestimonianza

4.0/5 (2 voti)

inviato da Raffaele Gobbi, inserito il 03/09/2010

TESTO

4. Mi presento: sono il Silenzio   2

Pino Pellegrino

Per favore. Lasciatemi, una volta tanto, prendere la parola.
Lo so che è paradossale che il silenzio parli. E' contrario al mio carattere schivo e riservato.
Però sento il dovere di parlare: voi uomini non mi conoscete abbastanza!
Ecco, quindi, qualcosa di me.
Intanto le mie origini sono assolutamente nobili.
Prima che il mondo fosse, tutto era silenzio. Non un silenzio vuoto, no, ma traboccante.
Così traboccante che una parola sola detta dentro di me ha fatto tutto!
Poi, però, ho dovuto fare i conti con una lama invisibile che mi taglia dentro: il rumore!
Ebbene lasciate che ve lo dica subito: non immaginate cosa perdete ferendomi! Il baccano non vi dà mai una mano!
Io, invece, sì.
Io sono un'officina nella quale si fabbricano le idee più profonde, dove si costruiscono le parole che fanno succedere qualcosa.
Io sono come l'uovo del cardellino: la custodia del cantare e del volare. Simpatico, no?
Io segno i momenti più belli della vita: quello dei nove mesi, quello delle coccole, quello dello sguardo degli innamorati...
Segno anche i momenti più seri: i momenti del dolore, della sofferenza, della morte.
No, non mi sto elogiando, ma dicendo la pura verità.
Io mi inerpico sulle vette ove nidificano le aquile. Io scendo negli abissi degli oceani. Io vado a contare le stelle...
Io vi regalo momenti di pace, di stupore, di meraviglia.
Io sono il sentiero che conduce al paese dell'anima. Sono il trampolino di lancio della preghiera. Sono, addirittura, il recinto di Dio!
Ecco qualcosa di me.
Scusatemi se ho interrotto i vostri rumori e le vostre chiacchiere.
Prima di lasciarci, però, permettete che riassuma tutto in sole quattro parole:
Custoditemi e sarete custoditi!
Proteggetemi e sarete protetti!
Dal vostro primo alleato
Il Silenzio

silenziointerioritàrapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inserito il 16/10/2007

PREGHIERA

5. La preghiera del cane   2

Pino Pellegrino

O Signore di tutte le creature,
fa' che l'uomo, mio padrone,
sia così fedele verso gli altri uomini
come io gli sono affezionato.
Fa' che egli custodisca onestamente i beni
che tu gli affidi
come io onestamente custodisco i suoi.
O Signore di tutte le creature,
fa' che come io sono sempre
veramente un cane,
egli sia sempre veramente un Uomo.
Amen!

umanitàuomoonestà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Antonietta Nobile, inserito il 18/08/2007

RACCONTO

6. Il pellegrino e i tre spaccapietre   3

Bruno Ferrero

Durante il Medioevo, un pellegrino aveva fatto voto di raggiungere un lontano santuario, come si usava a quei tempi. Dopo alcuni giorni di cammino, si trovò a passare per una stradina che si inerpicava per il fianco desolato di una collina brulla e bruciata dal sole. Sul sentiero spalancavano la bocca grigia tante cave di pietra. Qua e là degli uomini, seduti per terra, scalpellavano grossi frammenti di roccia per ricavare degli squadrati blocchi di pietra da costruzione.

Il pellegrino si avvicinò al primo degli uomini. Lo guardò con compassione. Polvere e sudore lo rendevano irriconoscibile, negli occhi feriti dalla polvere di pietra si leggeva una fatica terribile. Il suo braccio sembrava una cosa unica con il pesante martello che continuava a sollevare ed abbattere ritmicamente.
"Che cosa fai?", chiese il pellegrino.
"Non lo vedi?" rispose l'uomo, sgarbato, senza neanche sollevare il capo. "Mi sto ammazzando di fatica".
Il pellegrino non disse nulla e riprese il cammino.

S'imbatté presto in un secondo spaccapietre. Era altrettanto stanco, ferito, impolverato.
"Che cosa fai?", chiese anche a lui, il pellegrino.
"Non lo vedi? Lavoro da mattino a sera per mantenere mia moglie e i miei bambini", rispose l'uomo.
In silenzio, il pellegrino riprese a camminare.

Giunse quasi in cima alla collina. Là c'era un terzo spaccapietre. Era mortalmente affaticato, come gli altri. Aveva anche lui una crosta di polvere e sudore sul volto, ma gli occhi feriti dalle schegge di pietra avevano una strana serenità.
"Che cosa fai?", chiese il pellegrino.
"Non lo vedi?", rispose l'uomo, sorridendo con fierezza. "Sto costruendo una cattedrale".
E con il braccio indicò la valle dove si stava innalzando una grande costruzione, ricca di colonne, di archi e di ardite guglie di pietra grigia, puntate verso il cielo.

interioritàfinalitàsenso della vitafaticaimpegnosacrificio

5.0/5 (1 voto)

inserito il 13/07/2006

RACCONTO

7. Il cammello e il dromedario   1

Pino Pellegrino, I valori: pilastri dell'educazione

Una volta un cammello incontrò un dromedario e cominciò a prenderlo in giro: «E' la prima volta che vedo un cammello sbagliato! Invece di avere due gobbe ne ha una sola!».
Il dromedario capì e rispose al cammello sghignazzando ancor più: «Che meraviglia mi tocca vedere: un dromediario con due gobbe!».
L'uomo del deserto loro padrone, presente a queste battute cattive, li interruppe e sentenziò: «Siete sbagliati tutti e due: non nella gobba, ma nel cuore!».

Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati. Perdonate e vi sarà perdonato. (Lc 6,37)

Vedi altra versione di Gianni Rodari

diversitàmulticulturalitàaccettazione dell'altrocomunionenon giudicaregiudiziodifferenze

inviato da Rita Cuofano, inserito il 05/02/2006

RACCONTO

8. L'umorista davanti a Dio   3

Pino Pellegrino, Racconti per il volo dell'anima

Una volta un uomo, un tipo sempre allegro e sorridente, fece un sogno: gli sembrò d'esser morto e di trovarsi davanti al tribunale di Dio. Era quasi disperato perché aveva grosse marachelle sulla coscienza.

Sentiva che il Giudice quando sceglieva uno tra i beati gli diceva: «Avevo fame e mi hai dato da mangiare; avevo freddo e mi hai coperto... vieni a godere nel mio regno!»

L'uomo tremava tutto, perché non si ricordava d'aver fatto nessuna opera buona.

Ma quando venne il suo turno vide che il Signore lo guardava sorridendo.
«Che cosa mai avrò fatto di bene?» si domandava tra sé.

Il Giudice esclamò: «Ero triste e tu con il tuo umorismo mi hai consolato; ero malinconico e tu con il tuo sorriso mi hai rasserenato: entra nella gioia del mio paradiso!»

umorismogiudizio universaleparadisovita eternagioiasorriso

4.7/5 (3 voti)

inviato da Cecilia Leone, inserito il 18/10/2003

TESTO

9. Pregare è...   4

Pino Pellegrino, Quando si dice Gesù

Pregare è mettere i problemi sotto le ginocchia per risolverli.

preghierarapporto con Dio

inviato da Chiaraviglio Elisa, inserito il 08/10/2003

RACCONTO

10. Le orme del creatore   2

Pino Pellegrino

Un arabo accompagnava attraverso il deserto un esploratore francese. E ogni mattino si prostrava a terra per adorare e pregare Dio. Un giorno il francese gli disse:
«Tu sei un ingenuo: Dio non esiste, difatti tu non l'hai mai visto né toccato.»
L'arabo non rispose.

Poco dopo il francese notò delle orme di cammello ed esclamò:
«Guarda, di qui è passato un cammello.»

E l'arabo rispose:
«Signore, lei è un ingenuo, il cammello non l'ha né visto né toccato.»
«Sciocco sei tu! Si vedono le orme!» replicò il francese.

Allora l'arabo, puntando il dito verso il sole:
«Ecco le orme del Creatore: Dio c'è.»

federicerca di Dioreligiosità

4.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 28/06/2003

PREGHIERA

11. Preghiera del Pellegrino della montagna   1

Canonico Gratìen Volluz

Signore Gesù
che dalla casa del Padre
sei venuto a piantare la tua tenda
in mezzo a noi;
tu che sei nato nell'incertezza
di un viaggio
ed hai percorso tutte le strade,
quella dell'esilio.
quella dei pellegrinaggi,
quella della predicazione:
strappami all'egoismo e
dalla comodità,
fa di me un pellegrino.
Signore Gesù,
che hai preso così spesso
il sentiero della montagna
per trovare il silenzio,
e ritrovare il Padre;
per insegnare ai tuoi apostoli
e proclamare le beatitudini;
per offrire il tuo sacrifìcio,
inviare i tuoi apostoli
e far ritorno al Padre:
attirami verso l'alto,
fa di me un pellegrino
della montagna.
Come San Bernardo,
devo ascoltare la tua parola,
devo lasciarmi scuotere
dal tuo amore.
A me, continuamente tentato
di vivere tranquillo.
domandi di rischiare la vita,
come Abramo, con un atto di fede;
a me, continuamente tentato
di sistemarmi definitivamente,
chiedi di camminare nella speranza,
verso di te,
cima più alta,
nella gloria del Padre.
Signore,
mi creasti per amore, per amare:
fa' ch'io cammini,
ch'io salga, dalle vette, verso di te,
con tutta la mia vita,
con tutti i miei fratelli,
con tutto il creato
nell'audacia e nell'adorazione.
Cosi sia.

scoutpartireroutestradacamminomontagna

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002