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PREGHIERA

1. Signore, insegnami a invecchiare!

Signore, insegnami a invecchiare! Convincimi che la società non compie alcun torto verso di me se mi va esonerando da responsabilità, se non mi chiede più pareri, se ha indicato altri ad occupare il mio posto.

Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose, unicamente la legge del tempo e avverta in questo avvicendamento di compiti la tua mirabile Provvidenza che, nel succedersi delle stagioni, rinnova continuamente la vita.

Fa', o Signore, che io riesca ancora utile alla comunità umana, contribuendo con l'ottimismo e la preghiera alla gioia e al coraggio di chi è in turno nelle responsabilità, guardando con fiducia al mondo in trasformazione, senza rimpianti sul passato, affinché la mia uscita dall'attività sia semplice e naturale, come un felice tramonto di sole.

Perdona se solo oggi, giunto quasi alla sera della mia lunga giornata, riesco a capire quanto tu mi hai amato e aiutato.

Che almeno ora abbia viva e penetrante la percezione del destino di gioia che mi hai preparato e verso il quale mi hai incamminato dal primo giorno di vita.

Signore, aiutami.

vecchiaiaanzianisenso della vitaumiltàgratitudine

inserito il 11/02/2022

PREGHIERA

2. Grazie   1

Michel Quoist, Preghiere, Editrice Marietti

Bisogna saper dire grazie. Le nostre giornate sono ricche di doni che il Signore ci fa. Se sapessimo esaminarli e farne l'inventario, alla sera saremmo sorpresi e raggianti per tanti beni ricevuti. Saremmo allora riconoscenti dinanzi a Dio, fiduciosi perché ci dona tutto, gioiosi perché sappiamo che ogni giorno rinnova i suoi doni.

Tutto è dono di Dio, anche le più piccole cose, ed è l'insieme di questi doni che forma una vita, bella o cupa, secondo il modo in cui uno se ne serve.

Grazie, Signore. Grazie.
Grazie per tutti i regali che Tu mi hai offerti oggi,
Grazie per tutto quello che ho veduto, sentito, ricevuto.

Grazie per l'acqua che mi ha svegliato, per il sapone profumato e il dentifricio fresco.
Grazie per i vestiti che mi proteggono, per il loro colore ed il loro taglio.
Grazie per il giornale fedele all'appuntamento, per le sue storielle, sorriso del mattino,
per le riunioni serie che si succedono, la giustizia resa e la partita vinta.

Grazie per i servizi della nettezza urbana e per chi li svolge,
per le loro grida mattutine e per i rumori della strada che si sveglia.
Grazie per il mio lavoro, i miei strumenti, i miei sforzi.
Grazie per il metallo fra le mie mani, per il suo lungo lamento sotto l'acciaio che lo morde, per lo sguardo soddisfatto del caporeparto e per il carrello dei pezzi finiti.
Grazie per Giacomo che m'ha prestato la sua lima, Daniele che m'ha dato una sigaretta, Carlo che m'ha tenuto la porta.
Grazie per la strada accogliente che mi ha portato, per le vetrine dei negozi, per le vetture, per i passanti, per tutta la vita che scorreva rapida fra i muri delle case.

Grazie per il cibo che mi ha sostenuto,
per il bicchiere di birra che nel pomeriggio mi ha dissetato.
Grazie per la moto che docilmente m'ha condotto ove desideravo,
per la benzina che l'ha fatta correre, per il vento che mi ha accarezzato il viso
e per gli alberi che mi hanno salutato al passaggio.

Grazie per le ragazze che ho incontrato,
per il rossetto di Graziella dalla tinta delicata,
per la permanente di Michelina, che dà risalto al suo viso,
per la smorfia d'Anna Maria e la sua risata che distende.

Grazie per il bimbo che ho guardato giocare sul marciapiede di fronte,
Grazie per i suoi pattini a rotelle e per l'aria strana che aveva quand'è caduto.

Grazie per i saluti che mi hanno rivolto, per le strette di mano che ho dato,
per i sorrisi che mi hanno offerto.
Grazie per la mamma che mi accoglie a casa,
per il suo affetto discreto, per la sua silenziosa presenza.
Grazie per il tetto che mi ripara, per la luce che mi rischiara,
per la radio che canta.
Grazie per il giornale-radio e per tutti i programmi.
Grazie per il mazzo di fiori, piccolo capolavoro sul mio tavolo.

Grazie per la notte quieta.
Grazie per le stelle.
Grazie per il silenzio.

Grazie per il tempo che Tu mi hai dato.
Grazie per la vita.
Grazie per la grazia.

Grazie d'essere qui, o Signore.
Grazie di ascoltarmi, di prendermi sul serio,
di ricevere nelle Tue mani il fascio dei miei doni per offrirli al Padre Tuo.
Grazie, o Signore, Grazie.

ringraziamentopreghieravita quotidianagraziegratitudine

inviato da Paolo Capuzzo, inserito il 11/02/2022

PREGHIERA

3. Preghiera di fine anno   1

Arley Tuberqui

Signore,
alla fine di questo anno voglio ringraziarti
per tutto quello che ho ricevuto da te,
grazie per la vita e l'amore,
per i fiori, l'aria e il sole,
per l'allegria e il dolore,
per quello che è stato possibile
e per quello che non ha potuto esserlo.
Ti regalo quanto ho fatto quest'anno:
il lavoro che ho potuto compiere,
le cose che sono passate per le mie mani
e quello che con queste ho potuto costruire.
Ti offro le persone che ho sempre amato,
le nuove amicizie, quelli a me più vicini,
quelli che sono più lontani,
quelli che se ne sono andati,
quelli che mi hanno chiesto una mano
e quelli che ho potuto aiutare,
quelli con cui ho condiviso la vita,
il lavoro, il dolore e l'allegria.
Oggi, Signore, voglio anche chiedere perdono
per il tempo sprecato, per i soldi spesi male,
per le parole inutili e per l'amore disprezzato,
perdono per le opere vuote,
per il lavoro mal fatto,
per il vivere senza entusiasmo
e per la preghiera sempre rimandata,
per tutte le mie dimenticanze e i miei silenzi,
semplicemente... ti chiedo perdono.

ringraziamentofine annoesame di coscienzapentimento

inviato da Qumran2, inserito il 31/12/2021

PREGHIERA

4. Mandaci oggi il tuo Spirito!   1

Hermann Schaluck

Oggi, o Dio, noi ti preghiamo:
mandaci oggi il tuo Spirito!
E sia per noi un fuoco ardente e luminoso,
illumini le nostre tenebre
e ravvivi una volta ancora il nostro amore.

Sia per noi un alito soave,
consoli e tranquillizzi
la nostra pusillanime trepidazione per futuro.

Sia per noi una brezza forte,
ci faccia navigare arditamente
e indirizzi a nuovi orizzonti il nostro cammino.
Sia per noi tempesta che rende l'aria pura.

Sia per noi acqua,
che fa crescere fiori nuovi dopo la siccità.

O Signore della nostra vita
e della nostra storia,
il tuo Spirito ci faccia toccare con mano
che l'antica missione,
che in verità tu ci hai affidato,
può ancora trasformare il mondo
in questi tempi nuovi.

spirito santopentecostechiesamissione

inviato da Don Maurizio Mariani, inserito il 23/06/2020

PREGHIERA

5. Preghiera per questi giorni di pandemia

Giuseppe Impastato S.I.

Alcuni spunti, frasi e parole sono tratti dall'articolo La nuova fratellanza di Massimo Recalcati (Repubblica, 14/3/2020, pag. 34)

Signore, in questi giorni di difficoltà facci capire che la nostra libertà non è sorta di proprietà, un attributo della nostra individualità. Fa' che comprendiamo la lezione della pandemia che stiamo vivendo e che vivremo in tutto il mondo. Ci illudiamo che la libertà comprenda il poter seguire impunemente i nostri desideri e capricci. Abbiamo bisogno di apprendere la tremenda lezione che la libertà scissa dalla solidarietà è puro e dannoso arbitrio. Nessuno infatti, come in questi momenti, si salva da solo. La mia salvezza dipende non solo dai miei atti, ma anche da quelli dell'altro.

È stato sempre così, ma forse era necessario che questa lezione traumatica ce lo ricordasse. Il coronavirus ci insegna il valore della solidarietà esponendoci all'impotenza inerme della nostra esistenza vissuta in una visione puramente individualistica. Tale lezione ci viene data in un momento in cui dobbiamo allontanarci dagli altri, vivendo forme di isolamento.

Signore, facci comprendere che siamo creature che non possono vivere senza relazioni in cui la fiducia è fondamentale. Ce lo insegni attraverso il dogma della Trinità in cui tre Persone realizzano una perfetta unità. Ma abbiamo costruito degli “ego” che pensano di poter fare a meno degli altri. Stiamo vivendo momenti in cui possiamo riappropriarci di una realtà stupenda: siamo figli di un Dio-Amore che ci vuole tutti fratelli e sorelle, e che ci chiede solo di amarci come tali.

E allora non permettere che dimentichiamo mai di riflettere e pensare alle conseguenze delle nostre decisioni e dei semplici gesti quotidiani. Fa' che capiamo che essere liberi comporta necessariamente assumere la responsabilità dei nostri atti. In questo momento in cui il mondo intero è immerso in un grave pericolo, le conseguenze di banali ed abitudinari comportamenti investono la vita non solo nostra, ma anche quella degli altri - ed è tempo di dirlo - di tutti i nostri fratelli che vivono nel mondo intero.

Possiamo creare gravi e terribili problemi economici con azioni che ci possono sembrare come ‘ragazzate e stupidaggini'. Il pericolo dipende dal fatto che non conosciamo questo nostro nemico e non sappiamo come difenderci. La tremenda lezione del virus ci introduce forzatamente nella evangelica ‘porta strettà della fratellanza senza la quale libertà ed uguaglianza sarebbero parole monche.

In questo surreale isolamento siamo fortemente connessi con la vita del vicino di casa a cui ci siamo abituati a dire solo “Buon giorno” e “Buona sera”, ma anche con ogni persona del mondo intero che oggi potrebbe diventare per noi come un'attenta e delicata mamma e un affettuoso papà o una generosa sorella o un simpatico amico, anche se sconosciuti.

libertàresponsabilitàfratellanzacoronaviruspandemia

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 03/04/2020

PREGHIERA

6. Lettera a Gesù Bambino   1

Giuliano Guzzo, www.giulianoguzzo.com

Caro Gesù Bambino,

una manciata di giorni e sarà il Tuo, se ancora vorrai visitare quest'umanità distratta e sperduta, in tutt'altre faccende affaccendata. E' incredibile, infatti, eppure accade ogni anno: si avvicina il Natale e di tutto ci si occupa - di mercatini, di cibo, di idee regalo, di pandori con la farina di insetti - fuorché della Ragione di Tutto, del Regalo dei Regali, di un Dio che non solo non se la tira, ma si umilia fino a farsi neonato, minuto ospite del mondo che Egli stesso ha creato; un po' come se Messi chiedesse di iscriversi alla squadra dei pulcini; se Federer elemosinasse la racchetta più economica; se Armani si aggirasse, sognante, fra bancarelle di capi di terza mano.

Un meraviglioso ed abbagliante paradosso che solo a Te, caro Gesù, sarebbe potuto venire in mente. Tuttavia, dicevo, quaggiù si stenta a rendersene conto. Non chiedermene la ragione, ma è così. La prima richiesta che mi permetto di avanzare con questa lettera è, quindi, quella di donarci lo stupore per la Tua venuta, il desiderio di fiondarci tra pecore e pastori, di bramare un posto che - oggi come 2000 e passa anni fa, purtroppo - pare interessi a pochi: quello dinnanzi a una grotta senza viste panoramiche, Jacuzzi né pavimento riscaldato ma con, dentro, una Grande Luce. Anzi, la sola vera Luce, al cui confronto le stesse stelle più splendenti non sono che fiacche lampadine.

La seconda richiesta che Ti rivolgo, sono Giga spirituali illimitati. La voglia di tornare a pregare, di farlo con intensità, fermi e in ginocchio, cosa oggi non facile. Come difatti saprai, qui è un continuo invito alla corsa: corri per affermarti, corri per cogliere l'attimo, corri per vincere, corri per restare in forma. Lo stesso Avvento è stato da tempo rimpiazzato dalla «corsa per gli acquisti»; come se a Natale si festeggiassero dei centometristi giamaicani e non un Bambino che, pur non potendo ancora camminare, ha fatto fare - da subito - enormi balzi in avanti all'umanità. Regalaci, insomma, la capacità di tornare ad affidarci a Te, la sola Bussola di cui abbisogna quel povero migrante che è il nostro cuore.

Sperando di non esagerare, avrei un terzo e ultimo desiderio. Ti vorrei chiedere di salutarci tanto, prima di venirci a trovare, Charlie Gard e tutti i piccoli come lui, scartati da un mondo che, da tempo, non sa più dare un significato alla fragilità, un senso al dolore, una direzione alle lacrime. Già lo sapranno, ma è bene che a questi Angeli venga ricordato che alcuni, qui, non si sono dimenticati di loro e che in loro nome continueranno a sottolineare che, se non si è favorevoli ad accogliere sempre la Vita, si può ben festeggiare Halloween, il Black Friday e, che so, la giornata mondiale del peto, ma il Natale, ecco, meglio lasciarlo stare. Per un briciolo di coerenza, se non altro.

Detto questo, caro Gesù, concludo - oltre che con la speranza le Poste Celesti sappiano recapitare questo messaggio per tempo dato che con l'eternità, sai com'è, hanno già abbastanza pratica quelle Italiane - con un ringraziamento. Ti ringrazio, senza voler dare ciò per scontato, per essere in viaggio e per riposare già nel ventre di Maria, al sicuro, dove le unghie e i soldati degli Erode, inclusi gli odierni, non possono arrivare. Non saprei dire, adesso, quanti saremo ad accoglierTi come meriti, ma dico grazie fin d'ora per la gioia che vorrai condividere col Tuo gregge, anche se è quello che è. Siamo infatti solo poveri diavoli stanchi di credersi grandi. Ma è per questo, in fondo, che aspettiamo un Bambino.

nataleavventoaccoglienzaspiritualitàstuporevita

inviato da Qumran2, inserito il 19/02/2018

PREGHIERA

7. Vergine dell'attesa (versione lunga)

Tonino Bello

Santa Maria, vergine dell'attesa, donaci del tuo olio perché le nostre lampade si spengono. Vedi: le riserve si sono consumate. Non ci mandare ad altri venditori. Riaccendi nelle nostre anime gli antichi fervori che ci bruciavano dentro, quando bastava un nonnulla per farci trasalire di gioia: l'arrivo di un amico lontano, il rosso di sera dopo un temporale, il crepitare del ceppo che d'inverno sorvegliava i rientri in casa, le campane a stormo nei giorni di festa, il sopraggiungere delle rondini in primavera, l'acre odore che si sprigionava dalla stretta dei frantoi, le cantilene autunnali che giungevano dai palmenti, l'incurvarsi tenero e misterioso del grembo materno, il profumo di spigo che irrompeva quando si preparava una culla.

Se oggi non sappiamo attendere più è perché siamo a corto di speranza. Se ne sono disseccate le sorgenti. Soffriamo una profonda crisi di desiderio. E, ormai paghi dei mille surrogati che ci assediano, rischiamo di non aspettarci più nulla neppure da quelle promesse ultraterrene che sono state firmate col sangue dal Dio dell'alleanza.

Santa Maria, donna dell'attesa, conforta il dolore delle madri per i loro figli che, usciti un giorno di casa, non ci son tornati mai più, perché uccisi da un incidente stradale o perché sedotti dai richiami della giungla. Perché dispersi dalla furia della guerra o perché risucchiati dal turbine delle passioni. Perché travolti dalla tempesta del mare o perché travolti dalle tempeste della vita.

Riempi i silenzi di Antonella, che non sa che farsene dei suoi giovani anni, dopo che lui se n'è andato con un'altra. Colma di pace il vuoto interiore di Massimo, che nella vita le ha sbagliate tutte, e l'unica attesa che ora lo lusinga è quella della morte. Asciuga le lacrime di Patrizia, che ha coltivato tanti sogni a occhi aperti, e per la cattiveria della gente se li è visti così svanire a uno a uno, che ormai teme anche di sognare a occhi chiusi.

Santa Maria, vergine dell'attesa, donaci un'anima vigiliare. Giunti alle soglie del terzo millennio, ci sentiamo purtroppo più figli del crepuscolo che profeti dell'avvento. Sentinella del mattino, ridestaci nel cuore la passione di giovani annunci da portare al mondo, che si sente già vecchio. Portaci, finalmente, arpa e cetra, perché con te mattiniera possiamo svegliare l'aurora.

Di fronte ai cambi che scuotono la storia, donaci di sentire sulla pelle i brividi dei cominciamenti. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. Rendici, perciò, ministri dell'attesa. E il Signore che viene, vergine dell'Avvento, ci sorprenda, anche per la tua materna complicità, con la lampada in mano.

Clicca qui per la versione breve.

attesaattendereavventomariasperanza

inviato da Qumran2, inserito il 15/01/2018

PREGHIERA

8. Mi manchi, Signore

Emily Schenker

Mi manchi. Mi manchi terribilmente. Da togliere il fiato.
Leggo e rileggo le tue parole, con innamorata ostinazione.
Mi piego su questa pagina, e mi fa male non sentire il ritmo del tuo respiro,
il suono amico della tua voce.
Mi manchi, Signore,
e la preghiera oggi è un rincorrere il vento;
è ascoltare una musica che nessuno strumento può produrre.
Mi manchi, Signore,
perché, di tanto in tanto, ho bisogno di toccare, di vedere, di sentire profumi.
E tu, ora, non sei a portata di mano,
non stai davanti ai miei occhi, non hai l'odore buono di chi ama.
Mi manchi, Signore,
e la fede ne soffre, come di una malattia mortale. Senza cura.
Mi manchi, Signore,
eppure, so, quando mi allontano su versanti ripidi e pendii pietrosi;
quando fuggo le tue strade per capriccio e per dispetto;
quando ti volto le spalle, in un impeto di altezzoso disprezzo,
so, che io manco a te, ancora di più.
Per questo, ad ogni ritorno, mi aspetto di averti qui come uomo fedele,
come Dio paziente.
È questa distanza che ci unisce.
La tua assenza mi alimenta.
La tua presenza mi disseta. Amen.

assenzapresenzadistanzaattesarapporto con Diopreghiera

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 02/12/2017

PREGHIERA

9. La preghiera dell'amore   2

padre Antonio Rungi

Ti amo, Signore, con tutto il mio cuore,
con tutta la mia mente e con tutte le mie forze,
ma spesso questo mio cuore, questa mia mente,
e le mie poche o molte forze si indeboliscono
nell'amore verso te, o mio Dio,
in cui confido, mi fido e mi affido.
Potenzia, o Signore, dentro di me la grazia
dell'amore verso te e verso i fratelli di questa afflitta terra,
nella quale è difficile incontrare
l'amore vero, l'amore per sempre, l'amore eterno.
Signore, fa' che io possa amarti sempre,
anche quando si è spento il desiderio di amare,
offuscato da tante esperienze di odio,
che il mondo oggi ci offre ogni giorno.
Signore concedimi la grazia
di riscoprire la bellezza e la dolcezza
di un cuore davvero innamorato del cielo,
verso il quale dirigere sistematicamente
i miei pensieri, i miei desideri
e soprattutto il mio agire nel tempo.
Signore, tu che sei amore infinito ed eterno,
fa' che io possa innamorami sempre di più
del tuo amato Gesù,
che per amore si è offerto a te sulla croce
per la salvezza di tutti noi.
Lui che ci ha lasciato il grande testamento dell'amore,
che sa perdonare e alzare al cielo il suo sguardo di bontà,
ci insegni a vivere
nell'amore sincero e autentico,
che sorpassa ogni umano desiderio. Amen

amoreamare Diorapporto con Dio

inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 01/12/2017

PREGHIERA

10. Signore ti ringrazio

Paolo VI, Testamento spirituale e meditazioni sulla morte

Signore, Ti ringrazio che mi hai chiamato alla vita, ed ancor più che, facendomi cristiano, mi hai rigenerato e destinato alla pienezza della vita.

Parimente sento il dovere di ringraziare e di benedire chi a me fu tramite dei doni della vita, da Te, o Signore, elargitimi: chi nella vita mi ha introdotto, chi mi ha educato, benvoluto, beneficato, aiutato, circondato di buoni esempi, di cure, di affetto, di fiducia, di bontà, di cortesia, di amicizia, di fedeltà. Guardo con riconoscenza ai rapporti naturali e spirituali che hanno dato origine, assistenza, conforto, significato alla mia umile esistenza: quanti doni, quante cose belle ed alte, quanta speranza ho io ricevuto in questo mondo!

Il mio vuole essere un semplice atto di riconoscenza, anzi di gratitudine: questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente, un avvenimento degno d'essere cantato in gaudio e in gloria: la vita, la vita dell'uomo! Né meno degno d'esaltazione e di felice stupore è il quadro che circonda la vita dell'uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità. E' un panorama incantevole.

Perché non ho studiato abbastanza, esplorato, ammirato la stanza nella quale la vita si svolge? Tutto è dono; dietro la vita, dietro la natura, l'universo, sta la Sapienza; e poi, sta l'Amore! La scena del mondo è un disegno, oggi tuttora incomprensibile per la sua maggior parte, d'un Dio Creatore, che si chiama il Padre nostro che sta nei cieli! Grazie, o Dio, grazie e gloria a Te, o Padre!

vitamisterocreatogratitudine

4.5/5 (2 voti)

inviato da Maria Teresa Castagna, inserito il 26/09/2017

PREGHIERA

11. Davanti alla croce

Signore Gesù, oggi mi fermo davanti a te,
ai piedi della tua croce
e penso che anch'io ti ho crocifisso con i miei peccati.
La tua disarmante bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere
è un qualcosa che non capisco,
che supera la mia mente
e scende al centro del mio cuore.

Signore, tu sei stato crocifisso per un complotto contro di te.
La forza dei sommi sacerdoti Anna e Caifa,
la forza di Pilato e di Erode
hanno creato il diritto di crocifiggerti.

La forza della mia cattiveria,
la forza del mio cuore duro,
la forza delle mie malignità,
la forza del mio egoismo,
la forza del mio fare il doppio gioco,
la forza delle mie menzogne
hanno creato Signore
il diritto di ucciderti, ancora oggi
nelle persone che io stesso ho crocifisso senza pietà
per salvare me stesso,
per tutelare le mie idee,
per agevolare le mie convinzioni,
per nascondere le mie paure,
per difendere il mio pezzo di potere,
per tenere in piedi un passato vecchio e ormai finito
e non concedere al presente di sbocciare in un nuovo futuro
E tu, Signore, sei giustiziato ancora oggi con la morte più atroce:
la crocifissione.

Signore, guardami,
sono qui davanti a te:
il peccatore da salvare sono io,
il "Giuda" che ti tradisce sono io,
i sommi sacerdoti Anna e Caifa' che complottano contro di te sono io
il governatore Ponzio Pilato che se ne lava le mani sono io,
il tuo discepolo fidato Pietro, che ti rinnega e ti lascia solo, sono io.
il centurione che ti pianta i chiodi nelle mani e nei piedi sono io,
il ladrone accanto a te sulla croce da salvare sono io,

Signore, sono qui, davanti alla tua croce.
Concedimi, ti prego, il dono delle lacrime,
perché io possa cambiare la mia vita,
perché io possa ritrovare la libertà
e la pace del mio cuore.
Ma soprattutto, Signore, concedimi il perdono di tutto il male che ho fatto.
Amen.

crocepentimentopeccatoingiustiziacondanna

inviato da Natalina, inserito il 20/03/2017

PREGHIERA

12. Preghiera per la terza età   2

Giacomo Perico S.I. (1911-2000), Resta con noi, Signore, pag.13-15, San Paolo 2001

Signore, insegnami a invecchiare!
Convincimi che la comunità
non compie alcun torto verso di me,
se mi va esonerando da responsabilità,
se non mi chiede più pareri,
se ha indicato altri a subentrare al mio posto.
Togli da me l'orgoglio dell'esperienza fatta
e il senso della mia indispensabilità.
Che la fermezza della mia fede
si irradi attorno a me umilmente e discretamente.

Che io colga,
in questo graduale distacco dalle cose
unicamente la legge del tempo,
e avverta, in questo avvicendamento di compiti,
una delle espressioni più interessanti
della vita che si rinnova
sotto la guida della tua Provvidenza.

Fa', o Signore,
che io riesca ancora utile al mondo
contribuendo con l'ottimismo e con la preghiera
alla gioia e al coraggio
di chi è di turno nelle responsabilità,
vivendo uno stile di contatto umile e sereno
con il mondo in trasformazione,
senza rimpianti sul passato,
facendo delle mie sofferenze umane
un dono di riparazione sociale.

Che la mia uscita dal campo d'azione sia semplice e naturale,
come un felice tramonto di sole.
Perdona se solo oggi, nella tranquillità,
riesco a capire quanto tu mi abbia amato e soccorso.
Che almeno ora io abbia viva e penetrante
la percezione del destino di gioia che mi hai preparato
e verso il quale mi hai incamminato
dal primo giorno di vita.

Signore, insegnami ad invecchiare così.

anzianiterza etàvecchiaiainvecchiare

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 28/12/2016

PREGHIERA

13. Quanto ho amato oggi?   1

Alberto Marvelli, La mia vita non sia che un atto d'amore, pp. 118-122

Dammi, o Signore, un cuore immenso, simile al tuo,
che travolga i limiti della mia persona
e senta palpitare in me il dolore del mondo.
Che sono le mie ansie interessate, i miei meschini interessi,
i miei piccoli peccati in confronto del dolore degli uomini?
Mi vergogno d'aver pregato tanto e richiesto solo per me,
dimentico di tutto e di tutti,
chiuso in un egoismo più abbietto dei vizi più bestiali del corpo!
Perdonami, o Signore!
Come ho potuto cercare la mia perfezione
lungo i sentieri della più gretta avarizia?
Come ho potuto ignorare che misura del crescere è il donare?
Butterò la mia vita, o Signore, per ritrovarla,
e mi prodigherò per voltarmi indietro,
secondo il tuo esempio incompreso e la legge eterna della vita.
Soltanto alla sera, concedi che, stanco, mi ripieghi un attimo a guardarmi;
non per esaurirmi con snervanti introspezioni,
non per tediarti con meschine richieste,
ma per domandarmi severo: "Quanto ho amato oggi?".
E mi accuserò al tuo cospetto, o Signore, d'ogni peccato contro la carità;
poiché il mondo ha bisogno solo d'amore per guarire dalle sue piaghe.

amorecaritàempatiasolidarietàegoismoaltruismo

inviato da Diego De Martino, inserito il 27/12/2016

PREGHIERA

14. Oggi a me dici, come a Zaccheo: "Voglio fermarmi ad incontrarti"   4

don Valentino Porcile

Signore Gesù, posso sentirmi a posto o sentirmi sbagliato, sapermi apprezzato dagli altri o giudicato male. Posso sentirmi in pace con Dio o sapere di dover cambiare. In qualunque modo io sono, oggi a me dici, come a Zaccheo: "Voglio fermarmi ad incontrarti".

Nulla potrà fermare questo incontro. Non c'è motivo per non accoglierti nella casa della mia vita, delle mie scelte e anche dei miei sbagli.

Signore Gesù, solo l'incontro profondo con te è capace di smuovere l'anima, di far fiorire i deserti del nostro cuore. Vieni Signore Gesù, anch'io oggi voglio vederti meglio per incontrarti.

zaccheoconversionemisericordia di Dio

inserito il 30/10/2016

PREGHIERA

15. Tu conosci, Signore, quelli che amo

Tu conosci, Signore, quelli che amo.
Ma io credo che tu li conoscessi prima di me, da sempre li sognavi così,
prima che le mie braccia potessero stringere il loro cuore, tuo dono per me!
Tu sai, Signore, che io voglio loro bene, voglio il loro bene vero.
Ma tu solo conosci i sentieri che hai preparato per i loro passi,
Tu solo scruti i tempi che hai fissato per seminare la loro vita,
per fiorire in pienezza il loro cuore,
fino a quando altri potessero coglierne il frutto maturo,
che neppure a me è forse dato gustare.
Tu sai, Signore, quanto la mia vita sia disposta a marcire come il seme,
per fecondare i solchi del loro cuore.
E sempre più mi guidi a morire a me stesso perché loro possano viverne.
Ma tu hai versato su di essi più di quanto posso spargere io:
il tuo sangue di uomo, il tuo sangue di Dio!
Non lasciarmi afferrare dalla gelosia del tuo amore per essi,
così più grande del mio:
anzi da te imparare con gioia l'Amore a fondo perso.
Donami di cancellare ogni loro delusione
come tu dimentichi tutte le mie fragilità!
Insegnami a lasciarmi trafiggere dal tuo sguardo tagliente d'Amore:
quelli che amo si lasceranno trapassare dal mio sguardo, riflesso del tuo!
Dona a me e ad essi, Signore, qui o in cielo,
l'incontro profondo e totale sotto i tuoi occhi,
avvolti nello stesso più grande abbraccio, il tuo,
fonte e sigillo del nostro amore, oggi e per l'eternità!

amoreamicizia

inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2016

PREGHIERA

16. Attesa di vita nuova

Alessandro Bianco

Signore Gesù, ci hai donato il tuo pane di vita l'ultima sera,
prima di prostrarti in preghiera nel Getsemani:
siamo stati con te questa notte
ti abbiamo offerto le nostre sofferenze,
le nostre solitudini, i nostri momenti di buio.
Ora, in questo venerdì santo,
uguale ma diverso ogni anno,
siamo ancora con te.
Nel silenzio, nella preghiera.
Ti siamo accanto, ti sentiamo vicino.
Vogliamo essere sempre apostoli e discepoli
che non ti rinnegano,
che non ti tradiscono con trenta denari,
che lasciano le spade nei foderi
e ti seguono sulla via della croce,
condividendone il peso insieme a Simone di Cirene,
ti asciughiamo il volto come Veronica.
Donaci di vivere con te oggi
quando con passi sempre più incerti
cammini sulle strade polverose della nostra esistenza.
Vogliamo rimanere con te.
Non desideriamo altro che vegliare e pregare,
per non essere distratti al richiamo della tua voce
che ci chiede una goccia d'acqua
quando sulla croce stai per emettere l'ultimo sospiro.
Donaci di riconoscerti presente,
come il buon ladrone, nell'ultimo momento utile.
Con te non è mai tardi,
con te il nostro cuore è al sicuro.
Donaci di essere come Giovanni e Maria ai piedi della croce,
che non ti hanno lasciato solo sul Golgota
e sono rimasti accanto a te nel dolore più profondo.
Donaci di essere come Giuseppe d'Arimatea,
che ti ha deposto nel sepolcro nuovo,
in attesa fiduciosa della tua risurrezione.
Donaci di lasciare entrare la luce che all'alba della Pasqua
irrompe dal giardino dove la pietra rotolata
fece vivere sentimenti di incredulità e di fede nuova agli apostoli.

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inviato da Alessandro Bianco, inserito il 25/08/2016

PREGHIERA

17. O Croce di Cristo!   2

Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, Venerdì santo 25 marzo 2016

O Croce di Cristo, simbolo dell'amore divino e dell'ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell'egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell'obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei dottori della lettera e non dello spirito, della morte e non della vita, che invece di insegnare la misericordia e la vita, minacciano la punizione e la morte e condannano il giusto.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei ministri infedeli che invece di spogliarsi delle proprie vane ambizioni spogliano perfino gli innocenti della propria dignità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei cuori impietriti di coloro che giudicano comodamente gli altri, cuori pronti a condannarli perfino alla lapidazione, senza mai accorgersi dei propri peccati e colpe.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell'uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei traditori che per trenta denari consegnano alla morte chiunque.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l'etica si vendono nel misero mercato dell'immoralità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli stolti che costruiscono depositi per conservare tesori che periscono, lasciando Lazzaro morire di fame alle loro porte.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei distruttori della nostra "casa comune" che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita società.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata.

O Croce di Cristo, immagine dell'amore senza fine e via della Risurrezione, ti vediamo ancora oggi nelle persone buone e giuste che fanno il bene senza cercare gli applausi o l'ammirazione degli altri.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ministri fedeli e umili che illuminano il buio della nostra vita come candele che si consumano gratuitamente per illuminare la vita degli ultimi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volti delle suore e dei consacrati - i buoni samaritani - che abbandonano tutto per bendare, nel silenzio evangelico, le ferite delle povertà e dell'ingiustizia.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei misericordiosi che trovano nella misericordia l'espressione massima della giustizia e della fede.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle persone semplici che vivono gioiosamente la loro fede nella quotidianità e nell'osservanza filiale dei comandamenti.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei pentiti che sanno, dalla profondità della miseria dei loro peccati, gridare: Signore ricordati di me nel Tuo regno!

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei beati e nei santi che sanno attraversare il buio della notte della fede senza perdere la fiducia in te e senza pretendere di capire il Tuo silenzio misterioso.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle famiglie che vivono con fedeltà e fecondità la loro vocazione matrimoniale.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volontari che soccorrono generosamente i bisognosi e i percossi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei sognatori che vivono con il cuore dei bambini e che lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto. In te Santa Croce vediamo Dio che ama fino alla fine, e vediamo l'odio che spadroneggia e acceca i cuori e le menti di coloro preferiscono le tenebre alla luce.

O Croce di Cristo, Arca di Noè che salvò l'umanità dal diluvio del peccato, salvaci dal male e dal maligno! O Trono di Davide e sigillo dell'Alleanza divina ed eterna, svegliaci dalle seduzioni della vanità! O grido di amore, suscita in noi il desiderio di Dio, del bene e della luce.

O Croce di Cristo, insegnaci che l'alba del sole è più forte dell'oscurità della notte. O Croce di Cristo, insegnaci che l'apparente vittoria del male si dissipa davanti alla tomba vuota e di fronte alla certezza della Risurrezione e dell'amore di Dio che nulla può sconfiggere od oscurare o indebolire. Amen!

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inviato da Qumran2, inserito il 26/03/2016

PREGHIERA

18. Nuovi stili di vita

Rosa Mastroianni

Da oggi voglio darmi al nuovo o Signore.
Tu da sempre ci chiedi di cambiare la nostra vita:
vivere in sobrietà, del necessario,
costruire ponti di amore e di solidarietà con i fratelli,
rispettare e preservare il creato che ci hai donato,
avere a cuore non solo i propri problemi
ma anche quelli del fratello e del mondo.
Oggi li chiamano "Nuovi stili di vita"
ma da sempre hanno un solo nome: Amore.
Amore per le cose semplici, per le persone,
per il creato, per il mondo nella sua globalità.
Aiutaci ad amare le cose alle quali non diamo più valore:
le persone che non rispettiamo più,
il creato che abbiamo distrutto per egoismo,
il mondo a cui abbiamo chiuso le porte del nostro cuore.
Ti prego, Signore, fa' che ritroviamo il senno,
che si possa riaccendere questo amore.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto,
dacci la forza per cambiare,
per salvare noi stessi e il futuro del nostro mondo.

vitacreatoamorecambiamento

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inviato da Rosa Mastroianni, inserito il 18/02/2016

PREGHIERA

19. Quando avrò conosciuto Dio   2

Aminah de Angelis Corsini, Solo perché mi ami, Assisi, Tipografia Metastasio

Quando avrò conosciuto
cosa c'è dietro la siepe
quando avrò saputo
la storia delle stelle,
non sarà perché
ho studiato tanto,
ma vorrà dire che tu o Dio
avrai aperto la tua mano
per sollevarmi
oltre la siepe oltre le stelle.
Oggi io so una cosa soltanto:
che nella sconfinata
sabbia del mare
un granello sono io
e tu riesci a vedermi
e a saper di me
tutto quello che io non so.

ricerca di Dio

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inviato da Natale Berbenni, inserito il 07/02/2016

PREGHIERA

20. Vogliamo vivere

Giorgio Basadonna, Apritevi cieli dall'alto. Verso il Natale, pag. 82

Signore, vogliamo vivere la nostra speranza, certi della tua presenza in mezzo a noi, anche quando il dolore, l'amarezza, l'incomprensione pesano su di noi e ci sembra di essere soli.

Vogliamo vivere nella riconoscenza, ringraziandoti del tuo amore che ha superato ogni ostacolo e ti ha portato a farti uomo per trasformare noi e renderci simili a te.

Vogliamo vivere nella carità, che viene da te, e diventa aiuto a chi ne ha più bisogno, perché anche oggi i ciechi vedano, gli zoppi camminino, i malati vengano guariti, e tutti possano godere la loro dignità di figli tuoi.

Vogliamo vivere nella giustizia, eliminando ogni oppressione, ogni sfruttamento, ogni inganno, usando dei beni che noi possediamo in modo che tutti possano usufruirne.

Vogliamo vivere nella gioia che tu porti al mondo e offrirla a tutti, perché tutti possano capire e sentire che la tua venuta è una grande gioia per tutta l'umanità.

speranzariconoscenzacaritàgiustiziagioiasolidarietàamorenatale

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inviato da Padre Franco Naldi Ofm, inserito il 24/12/2015

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