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PREGHIERA

1. Preghiera Via Crucis Colosseo 2019

Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, Venerdì Santo, 19 aprile 2019

Signore Gesù, aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo:
la croce delle persone affamate di pane e di amore;
la croce delle persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti;
la croce delle persone assetate di giustizia e di pace;
la croce delle persone che non hanno il conforto della fede;
la croce degli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine;
la croce dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici;
la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza;
la croce dell'umanità che vaga nel buio dell'incertezza e nell'oscurità della cultura del momentaneo;
la croce delle famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall'omicida leggerezza e dall'egoismo;
la croce dei consacrati che cercano instancabilmente di portare la Tua luce nel mondo e si sentono rifiutati, derisi e umiliati;
la croce dei consacrati che, strada facendo, hanno dimenticato il loro primo amore;
la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro famigliari e dai loro coetanei;
la croce delle nostre debolezze, delle nostre ipocrisie, dei nostri tradimenti, dei nostri peccati e delle nostre numerose promesse infrante;
la croce della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore perfino tra gli stessi battezzati;
la croce della Chiesa, la Tua sposa, che si sente assalita continuamente dall'interno e dall'esterno;
la croce della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall'avidità e dal potere.
Signore Gesù, ravviva in noi la speranza della risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte. Amen!

crocecrocisperanzavia crucis

inviato da Qumran2, inserito il 13/05/2019

PREGHIERA

2. O Cristo - Venerdì Santo 2017

Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, Venerdì Santo, 14 aprile 2017

O Cristo lasciato solo e tradito perfino dai tuoi e venduto a basso prezzo.
O Cristo giudicato dai peccatori, consegnato dai Capi.

O Cristo straziato nelle carni, incoronato di spine e vestito di porpora. O Cristo schiaffeggiato e atrocemente inchiodato.

O Cristo trafitto dalla lancia che ha squarciato il tuo cuore.

O Cristo morto e seppellito, tu che sei il Dio della vita e dell'esistenza.

O Cristo, nostro unico Salvatore, torniamo a Te anche quest'anno con gli occhi abbassati di vergogna e con il cuore pieno di speranza:

Di vergogna per tutte le immagini di devastazioni, di distruzioni e di naufragio che sono diventate ordinarie nella nostra vita;

Vergogna per il sangue innocente che quotidianamente viene versato di donne, di bambini, di immigrati e di persone perseguitate per il colore della loro pelle oppure per la loro appartenenza etnica e sociale e per la loro fede in Te;

Vergogna per le troppe volte che, come Giuda e Pietro, ti abbiamo venduto e tradito e lasciato solo a morire per i nostri peccati, scappando da codardi dalle nostre responsabilità;

Vergogna per il nostro silenzio dinanzi alle ingiustizie; per le nostre mani pigre nel dare e avide nello strappare e nel conquistare; per la nostra voce squillante nel difendere i nostri interessi e timida nel parlare di quelle dell'altrui; per i nostri piedi veloci sulla via del male e paralizzati su quella del bene;

Vergogna per tutte le volte che noi Vescovi, Sacerdoti, consacrati e consacrate abbiamo scandalizzato e ferito il tuo corpo, la Chiesa; e abbiamo dimenticato il nostro primo amore, il nostro primo entusiasmo e la nostra totale disponibilità, lasciando arrugginire il nostro cuore e la nostra consacrazione.

Tanta vergogna Signore ma il nostro cuore è nostalgioso anche della speranza fiduciosa che tu non ci tratti secondo i nostri meriti ma unicamente secondo l'abbondanza della tua Misericordia; che i nostri tradimenti non fanno venir meno l'immensità del tuo amore; che il tuo cuore, materno e paterno, non ci dimentica per la durezza delle nostre viscere;

La speranza sicura che i nostri nomi sono incisi nel tuo cuore e che siamo collocati nella pupilla dei tuoi occhi;

La speranza che la tua Croce trasforma i nostri cuori induriti in cuore di carne capaci di sognare, di perdonare e di amare; trasforma questa notte tenebrosa della tua croce in alba folgorante della tua Risurrezione;
La speranza che la tua fedeltà non si basa sulla nostra;

La speranza che la schiera di uomini e donne fedeli alla tua Croce continua e continuerà a vivere fedele come il lievito che da sapore e come la luce che apre nuove orizzonti nel corpo della nostra umanità ferita;

La speranza che la tua Chiesa cercherà di essere la voce che grida nel deserto dell'umanità per preparare la strada del tuo ritorno trionfale, quando verrai a giudicare i vivi e i morti;

La speranza che il bene vincerà nonostante la sua apparente sconfitta!

O Signore Gesù, Figlio di Dio, vittima innocente del nostro riscatto, dinanzi al tuo vessillo regale, al tuo mistero di morte e di gloria, dinanzi al tuo patibolo, ci inginocchiamo, invergognati e speranzosi, e ti chiediamo di lavarci nel lavacro del sangue e dell'acqua che uscirono dal tuo Cuore squarciato; di perdonare i nostri peccati e le nostre colpe;

Ti chiediamo di ricordarti dei nostri fratelli stroncati dalla violenza, dall'indifferenza e dalla guerra;

Ti chiediamo di spezzare le catene che ci tengono prigionieri nel nostro egoismo, nella nostra cecità volontaria e nella vanità dei nostri calcoli mondani.

O Cristo, ti chiediamo di insegnarci a non vergognarci mai della tua Croce, a non strumentalizzarla ma di onorarla e di adorarla, perché con essa Tu ci hai manifestato la mostruosità dei nostri peccati, la grandezza del tuo amore, l'ingiustizia dei nostri giudizi e la potenza della tua misericordia. Amen

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inviato da Qumran2, inserito il 15/04/2017

PREGHIERA

3. Spirito Santo, dono del Cristo morente

Tonino Bello

Spirito Santo, dono del Cristo morente,
fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero.
Trattienila ai piedi di tutte le croci, quelle dei singoli e quelle dei popoli.
Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini.
Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto,
e ripeta con il salmo: "Le mie lacrime Signore raccogli" .
Rendila protagonista infaticabile di deposizioni dal patibolo,
perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre.
In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.
E donale di non arrossire mai della croce,
ma di guardare ad essa come l'antenna della sua nave,
le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.

Spirito Santovenerdì santocrocechiesasofferenzadeposizionepietàsperanza

inviato da Qumran2, inserito il 15/04/2017

PREGHIERA

4. Davanti alla croce

Signore Gesù, oggi mi fermo davanti a te,
ai piedi della tua croce
e penso che anch'io ti ho crocifisso con i miei peccati.
La tua disarmante bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere
è un qualcosa che non capisco,
che supera la mia mente
e scende al centro del mio cuore.

Signore, tu sei stato crocifisso per un complotto contro di te.
La forza dei sommi sacerdoti Anna e Caifa,
la forza di Pilato e di Erode
hanno creato il diritto di crocifiggerti.

La forza della mia cattiveria,
la forza del mio cuore duro,
la forza delle mie malignità,
la forza del mio egoismo,
la forza del mio fare il doppio gioco,
la forza delle mie menzogne
hanno creato Signore
il diritto di ucciderti, ancora oggi
nelle persone che io stesso ho crocifisso senza pietà
per salvare me stesso,
per tutelare le mie idee,
per agevolare le mie convinzioni,
per nascondere le mie paure,
per difendere il mio pezzo di potere,
per tenere in piedi un passato vecchio e ormai finito
e non concedere al presente di sbocciare in un nuovo futuro
E tu, Signore, sei giustiziato ancora oggi con la morte più atroce:
la crocifissione.

Signore, guardami,
sono qui davanti a te:
il peccatore da salvare sono io,
il "Giuda" che ti tradisce sono io,
i sommi sacerdoti Anna e Caifa' che complottano contro di te sono io
il governatore Ponzio Pilato che se ne lava le mani sono io,
il tuo discepolo fidato Pietro, che ti rinnega e ti lascia solo, sono io.
il centurione che ti pianta i chiodi nelle mani e nei piedi sono io,
il ladrone accanto a te sulla croce da salvare sono io,

Signore, sono qui, davanti alla tua croce.
Concedimi, ti prego, il dono delle lacrime,
perché io possa cambiare la mia vita,
perché io possa ritrovare la libertà
e la pace del mio cuore.
Ma soprattutto, Signore, concedimi il perdono di tutto il male che ho fatto.
Amen.

crocepentimentopeccatoingiustiziacondanna

inviato da Natalina, inserito il 20/03/2017

PREGHIERA

5. O Croce di Cristo!   2

Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, Venerdì santo 25 marzo 2016

O Croce di Cristo, simbolo dell'amore divino e dell'ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell'egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell'obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei dottori della lettera e non dello spirito, della morte e non della vita, che invece di insegnare la misericordia e la vita, minacciano la punizione e la morte e condannano il giusto.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei ministri infedeli che invece di spogliarsi delle proprie vane ambizioni spogliano perfino gli innocenti della propria dignità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei cuori impietriti di coloro che giudicano comodamente gli altri, cuori pronti a condannarli perfino alla lapidazione, senza mai accorgersi dei propri peccati e colpe.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell'uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei traditori che per trenta denari consegnano alla morte chiunque.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l'etica si vendono nel misero mercato dell'immoralità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli stolti che costruiscono depositi per conservare tesori che periscono, lasciando Lazzaro morire di fame alle loro porte.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei distruttori della nostra "casa comune" che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita società.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata.

O Croce di Cristo, immagine dell'amore senza fine e via della Risurrezione, ti vediamo ancora oggi nelle persone buone e giuste che fanno il bene senza cercare gli applausi o l'ammirazione degli altri.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ministri fedeli e umili che illuminano il buio della nostra vita come candele che si consumano gratuitamente per illuminare la vita degli ultimi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volti delle suore e dei consacrati - i buoni samaritani - che abbandonano tutto per bendare, nel silenzio evangelico, le ferite delle povertà e dell'ingiustizia.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei misericordiosi che trovano nella misericordia l'espressione massima della giustizia e della fede.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle persone semplici che vivono gioiosamente la loro fede nella quotidianità e nell'osservanza filiale dei comandamenti.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei pentiti che sanno, dalla profondità della miseria dei loro peccati, gridare: Signore ricordati di me nel Tuo regno!

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei beati e nei santi che sanno attraversare il buio della notte della fede senza perdere la fiducia in te e senza pretendere di capire il Tuo silenzio misterioso.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle famiglie che vivono con fedeltà e fecondità la loro vocazione matrimoniale.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volontari che soccorrono generosamente i bisognosi e i percossi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei sognatori che vivono con il cuore dei bambini e che lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto. In te Santa Croce vediamo Dio che ama fino alla fine, e vediamo l'odio che spadroneggia e acceca i cuori e le menti di coloro preferiscono le tenebre alla luce.

O Croce di Cristo, Arca di Noè che salvò l'umanità dal diluvio del peccato, salvaci dal male e dal maligno! O Trono di Davide e sigillo dell'Alleanza divina ed eterna, svegliaci dalle seduzioni della vanità! O grido di amore, suscita in noi il desiderio di Dio, del bene e della luce.

O Croce di Cristo, insegnaci che l'alba del sole è più forte dell'oscurità della notte. O Croce di Cristo, insegnaci che l'apparente vittoria del male si dissipa davanti alla tomba vuota e di fronte alla certezza della Risurrezione e dell'amore di Dio che nulla può sconfiggere od oscurare o indebolire. Amen!

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5.0/5 (5 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 26/03/2016

PREGHIERA

6. Preghiera per la quaresima   1

Carlo Maria Martini

Adorando insieme la croce, segno della nostra salvezza,
chiediamo umilmente perdono per noi,
per le colpe di cui noi ci siamo macchiati;
chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui
e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe.
Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace
il loro cuore sarebbe pieno se sapessero farlo.
Chiediamo perdono a nome di tutta l'umanità,
del tanto male commesso dall'uomo contro l'uomo,
del tanto male commesso dall'uomo
contro il Figlio di Dio, contro il salvatore Gesù,
contro il profeta che portava parole di amore.
E mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso
perché egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo,
redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono.

quaresimaconversionevenerdì santocroce

5.0/5 (1 voto)

inviato da Francesco De Luca, inserito il 20/09/2013

PREGHIERA

7. Inno alla santa Croce

Liturgia Orientale

Ci siamo affidati alla tua Croce,
o Creatore dell'eternità.
Tu ce l'hai data come protezione contro il nemico:
proteggici con essa, o Salvatore, ti supplichiamo.
Sommo Re, per noi sei salito sulla Croce
e con essa hai tolto il delitto di Adamo,
prima creatura:
proteggici con essa, o Salvatore, ti supplichiamo.
Tu che ti sei rivelato vertice della santa fede
e legno della vita degli uomini,
alla tua vista il demonio fu distrutto
senza potersi rialzare:
proteggici con essa, o Salvatore, ti supplichiamo.
Con l'apparizione della tua croce
il nemico ha tremato
e per il terrore di fronte alla tua gloria
si è precipitato negli inferi della terra:
proteggici con essa, o Salvatore, ti supplichiamo.
Esultavano i cieli e si rallegrava la terra,
poiché la santa Croce è apparsa come salvatrice
ed illuminatrice dell'universo:
proteggici con essa, o Salvatore, ti supplichiamo.

crocevenerdì santoaffidamento a Diosalvezza

4.0/5 (2 voti)

inviato da Anna Barbi, inserito il 05/08/2012

PREGHIERA

8. Ritorno a casa

Giorgio Redini

Quando uscii da te o Padre, volevo vivere nel Paradiso,
e mi sono trovato in un mondo egoistico e violento.
Quando uscii da te o Padre, volevo essere simile a tuo Figlio,
e mi sono trovato nella miseria del peccato.
Quando uscii da te o Padre, volevo essere sempre illuminato dallo Spirito,
e mi sono trovato confuso tra le tante voci che mi chiamano per nome.
Quando uscii da te, o Padre, tu mi hai dato un nome,
e quel nome l'ho dimenticato.
Quando uscii da te, o Padre, tu mi hai indicato un una croce e mi dicesti:
ricordati figlio mio, quella è la sola scala per ritornare a me.
Padre buono, so che se sono nel mondo, peccatore, confuso dalle false verità,
che vuole dimenticarti a tutti i costi,
Padre buono, so che tu aspetti alla "finestra" il mio ritorno a casa, il mio ritorno a te,
ma io duro di cuore brancolo nel buio.
O mio Dio, tu non ti stanchi mai di aspettarmi, e mentre mi aspetti,
tutti i giorni scendi di nuovo su quella croce nel sacrificio Eucaristico per me,
per redimermi e prendendomi per mano, grazie alla tua croce, mi porterai in Paradiso.
Amen.

crocefederapporto con Dioconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giorgio Redini, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

9. Preghiera per la morte di un amico   3

È facile, Signore, pensare alla tua croce
e commuoverci appena,
guardando un film il venerdì santo.
È la tua morte, Signore.
È facile pregare Maria, tua madre,
immaginandola anche sotto la croce.
Era il suo dolore.
È facile, Signore, esultare di gioia
nella notte di Pasqua.
Quella è la tua resurrezione.
Ma quando si tratta di un figlio,
un fratello, un amico,
tutto, improvvisamente, diventa difficile
e cerchiamo un senso ed una risposta
che non possiamo trovare.
Quanto è piccola e fragile la nostra fede!
Questa è la nostra preghiera oggi:
rendi vera e forte la nostra fede;
aiutaci ad accogliere i tuoi progetti,
anche quando sono umanamente incomprensibili,
con la certezza che ogni cosa in te
ha un significato.
Aiutaci a piangere, ma con speranza,
e a cantare la tua resurrezione
non con le parole,
ma con la nostra vita.

mortefedevita eternacrocevenerdì santoluttosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Flavia Facchini, inserito il 22/01/2012

PREGHIERA

10. Preghiera al Crocifisso

Don Angelo Saporiti, Commento sulla Croce

Signore Gesù,
tante volte ho guardato il crocifisso
e ho immaginato di essere lì, con te, sul Calvario.
Ho guardato quel crocifisso, spogliato di tutto,
privato della dignità, nudo davanti ad amici e nemici,
privato della reputazione,
spogliato dal successo, della credibilità,
senza vita.
Ti ho guardato,
crocifisso,
e mi è sembrato che la tua mano
si sia allungata verso la mia,
come per tirarmi su sulla croce,
con te.
E ho avvertito una dolcezza e un calore infiniti.
Tirandomi verso te, sulla croce,
tu o Gesù non mi vuoi inchiodare o far morire,
ma mi vuoi donare la vita e la libertà.
Tu, o crocifisso, sei per me simbolo di una liberazione totale e suprema.
La tua croce, Gesù, è per una parabola di conquista, non di sconfitta.
Suscita ammirazione, non commiserazione.
Grazie, Signore,
perché dandomi la tua mano e tirandomi su con te sulla croce
tu mi doni la possibilità di liberarmi da tutto ciò che mi rende schiavo
e che distrugge la mia felicità.
Fisso il Crocifisso.
E più lo guardo,
e più mi sento orgoglioso di essere amato da un Dio così speciale.
Grazie, Signore!
Tu sulla croce mi hai conquistato
dandomi la prova più grande del tuo amore.
Amen.

crocifissosofferenzacrocelibertàdonazioneschiavitù

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 08/01/2012

PREGHIERA

11. La Croce gloriosa   2

Anne Sophie, traduzione dal francese di Maria Colombo Lge

C'è lo sguardo di chi giudica,
la parola che critica,
c'è l'ambizione di arrivare,
il bisogno di sicurezze...
Ma tu, mio Dio, sei solo Amore!
E questo cambia tutto!
Tu vieni ad ogni istante
a cambiare il mondo:
insegnaci i gesti che salvano,
donaci di saperci scambiare
la dolcezza del tuo sguardo,
la pazienza del tuo cuore...
Insegnaci ad entrare
nella pace del silenzio,
nella tenerezza dell'accoglienza.
Amen.

accoglienzaamoredonogiudizionon giudicaresalvezza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Colombo, inserito il 08/11/2011

PREGHIERA

12. Una storia di mani   1

Primo Mazzolari, Preghiere, La Locusta

La tua morte, o Gesù, è una storia di mani. Una storia di povere mani, che denudano, inchiodano, giocano a dadi, spaccano il cuore. Tu lo sai, tu lo vedi, o Signore. Prima di giudicare, però, pensiamoci.

Ci sono dentro anche le nostre mani. Mani che contano volentieri il denaro, mani che legano le mani agli umili, mani che applaudono le prepotenze dei violenti, mani che spogliano i poveri, mani che inchiodano perché nessuno contenda il nostro privilegio, mani che invano cercano di lavare le proprie viltà, mani che scrivono contro la verità, mani che trapassano i cuori. La tua morte è opera di queste mani, che continuano nei secoli l'agonia e la passione.

Se potessimo dimenticare queste mani, se ci fosse un'acqua per lavare queste mani. Per dimenticare le mie mani, ho bisogno di guardare altre mani, di sostituire le mie mani spietate con le mani misericordiose della Madonna, della Maddalena, di Giovanni, del Centurione che si batte il petto...

crocevenerdì santopassioneresponsabilitàingiustizia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Dino Lanza, inserito il 20/04/2011

PREGHIERA

13. Ti salutiamo Croce di Cristo

Ti salutiamo, Croce di Cristo,
legno che ha portato il suo corpo donato per noi
nuova arca della nuova ed eterna alleanza
trono e altare dove Cristo, re e sacerdote regna per sempre.

Ti salutiamo, Croce di Cristo
e ti preghiamo per tutti i giovani
che vivranno in queste settimane un momento di grazia
nel loro cammino di fede
e nel cammino verso la Giornata mondiale della Gioventù.

Ti salutiamo, Croce di Cristo,
documento che sigilla e conferma
il riscatto che Cristo ha pagato per noi
per liberarci per sempre dal peccato.

Ti salutiamo, Croce di Cristo,
dove viene immolato l'Agnello di Dio
colui che prende su di sé il nostro peccato
e lo estirpa dal mondo e dal cuore dell'uomo.

Ti salutiamo, Croce di Cristo,
speranza di un'umanità nuova, liberata dal peccato,
uomini e donne disposti a riconoscere come fratello e sorella
per la potenza di chi, su di te inchiodato, ha donato la vita.

Ti salutiamo, Croce di Cristo,
che appari a noi spoglia, nuda, senza il Crocifisso
sei la conferma che lui è risorto, è vivo
sei la certezza che lui è il re vittorioso
donato dal Padre per redimere i fratelli.

crocecrocifissoquaresimavenerdì santo

4.5/5 (2 voti)

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 19/04/2011

PREGHIERA

14. Venerdì santo: davanti alla croce

Don Angelo Saporiti

Davanti alla croce
Signore Gesù, oggi mi fermo davanti a te,
ai piedi della tua croce
e penso che anch'io ti ho crocifisso con i miei peccati.
La tua disarmante bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere
è un qualcosa che non capisco,
che supera la mia mente
e scende al centro del mio cuore.

Signore, tu sei stato crocifisso per un complotto contro di te.
La forza dei sommi sacerdoti Anna e Caifa,
la forza di Pilato e di Erode
hanno creato il diritto di crocifiggerti.
La forza della mia cattiveria,
la forza del mio cuore duro,
la forza delle mie malignità,
la forza del mio egoismo,
la forza del mio fare il doppio gioco,
la forza delle mie menzogne
hanno creato il diritto di ucciderti, Signore,
ancora oggi
nelle persone che io stesso ho crocifisso senza pietà
per salvare me stesso,
per tutelare le mie idee,
per agevolare le mie convinzioni,
per nascondere le mie paure,
per difendere il mio pezzo di potere,
per tenere in piedi un passato vecchio e ormai finito
e non concedere al presente di sbocciare in un nuovo futuro.
E tu, Signore, sei giustiziato ancora oggi con la morte più atroce:
la crocifissione.

Signore, guardami,
sono qui davanti a te:
il peccatore da salvare sono io,
il ladrone accanto a te sulla croce da salvare sono io,
il centurione che ti pianta i chiodi nelle mani e nei piedi sono io,
il "Giuda" che ti tradisce sono io,
il governatore Ponzio Pilato che se ne lava le mani sono io,
i sommi sacerdoti Anna e Caifa' che complottano contro di te sono io,
il tuo discepolo fidato Pietro, che ti rinnega e ti lascia solo, sono io.
Signore, sono qui, davanti alla tua croce.
Concedimi, ti prego, il dono delle lacrime,
perché io possa cambiare la mia vita,
perché io possa ritrovare la libertà
e la pace del mio cuore.
Ma soprattutto, Signore, concedimi il perdono di tutto il male che ho fatto.
Amen.

crocepassionevenerdì santomorte di Gesùpeccatoperdonopentimentoconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 19/04/2011

PREGHIERA

15. Preghiera alla croce

San Giovanni Leonardi

O Croce,
il mio cuore languisce d'amore,
di ardente passione e di desiderio,
di fremiti.
Di essere a te unito,
a te fissato,
da te onorato,
illuminato e perfezionato.
Per te restituito a colui
che è sospeso a te
che dalle sacre gocce del suo sangue
fosti arrossata, fregiata e consacrata.

O se mi sarà concesso
di stendere le mani
sopra le tue braccia,
come fece il mio Maestro.
Avrò conseguito tutto il mio scopo,
raggiungerò ciò che da lungo tempo desidero,
sarò vero discepolo del mio Maestro.

O Croce,
tu sola sei che mi puoi consolare,
tu sola mi puoi appagare,
tu sola quella che mi puoi ricondurre
al mio dolce Maestro.
Altra via che te, non trovo
per andare a lui,
per presentarmi al suo cospetto,
di far che un domani
possa contemplarlo faccia a faccia.
Altra scala non trovo
per potere ascendere al cielo.

O Croce buona accoglimi,
o Croce portatrice di salvezza,
o Croce desiderabile,
o Croce, bella fine della mia lunga peregrinazione,
ricompensa delle mie afflizioni.
Gemma preziosa,
fregio tessuto di perle e oro,
ghirlanda dei tuoi innamorati,
premio di una vita onorata.

O Croce
a te vengo,
sicuro di recarti gioia.
Vienimi incontro lietamente
poiché tanto tempo ti ho cercata,
ti ho desiderata,
tanto tempo bramata
e finalmente,
ti ho trovata.
In te
finirò il mio viaggio,
in te sarà confermata la mia fede.
Amen.

croce

5.0/5 (1 voto)

inviato da P. Luigi Murra, inserito il 11/08/2010

PREGHIERA

16. Salve, o Croce - Preghiera di S. Andrea Apostolo

Racconto del VI secolo "Passione di Andrea", ricordato da Papa benedetto XVI nella catechesi su S. Andrea Apostolo

Salve, o Croce,
inaugurata per mezzo del corpo di Cristo
e divenuta adorna delle sue membra,
come fossero perle preziose.

Prima che il Signore salisse su di te,
tu incutevi un timore terreno.
Ora invece, dotata di un amore celeste,
sei ricevuta come un dono.

I credenti sanno, a tuo riguardo,
quanta gioia tu possiedi,
quanti regali tu tieni preparati.

Sicuro dunque e pieno di gioia io vengo a te,
perché anche tu mi riceva esultante
come discepolo di colui che fu sospeso a te.

O Croce beata,
che ricevesti la maestà e la bellezza
delle membra del Signore!

Prendimi e portami lontano dagli uomini
e rendimi al mio Maestro,
affinché per mezzo tuo
mi riceva chi per te mi ha redento.

Salve, o Croce;
sì, salve davvero!

croce

inviato da Fiorella Corticelli, inserito il 11/10/2009

PREGHIERA

17. Sia fatta la tua volontà

Santa Teresa Benedetta della Croce

Signore,
tu sei il Padre della sapienza
e sei mio Padre.

Lasciami seguire ciecamente
i tuoi sentieri
senza cercare di capire:
tu mi guiderai anche nel buio
per portarmi fino a te.

Signore, sia fatta la tua volontà:
sono pronta!

Tu sei il Signore del tempo
e anche questo momento
ti appartiene.

Realizza in me ciò che nella
tua Sapienza hai già previsto.

Se mi chiami
all'offerta del silenzio,
aiutami a rispondere.

Fa' che chiuda gli occhi
su tutto ciò che sono perché
morta a me stessa
viva solo per te.

volontà di Dioabbandono in Dioabbandonofedefiduciaaccettazione

inviato da Qumran2, inserito il 25/01/2009

PREGHIERA

18. Dalle steppe russe

Rainer Maria Rilke, Monte Croce di Perlè - Idro

Spegnimi gli occhi
e io ti vedo ancora.
Rendimi sordo
e odo la tua voce.
Mozzami i piedi
e corro la tua strada.
Senza parole
a te sciolgo preghiere.
Spezzami le braccia
e io ti stringo.
Se fermi il cuore
batte il mio cervello.
Ardi anche questo
e il mio sangue, allora,
ti accoglierà, Signore,
in ogni stilla.

amore verso Diorapporto con Diofedespiritualità

inviato da Sergio Gandellini, inserito il 07/09/2008

PREGHIERA

19. A Gesù Crocifisso

Angelo Comastri

O Gesù, mi fermo pensoso
ai piedi della Croce:
anch'io l'ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere, è un mistero
che mi supera e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi, per portarmi
l'abbraccio del Padre.
Tu sei il volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c'è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me c'è rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.
Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve tornare, sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con te e la gioia in te.
Amen.

crocerapporto con Diocrocifissovenerdì santoconversione

4.3/5 (3 voti)

inviato da Cristina Catapano, inserito il 19/03/2008

PREGHIERA

20. Fammi credere

Mons. Luigi Novarese, fondatore del Centro Volontari della Sofferenza

Fammi credere o signore, nella forza costruttrice del dolore.
Che io non veda nel male che mi blocca
un ostacolo alla mia perfezione.
Fammi capire come ogni istante di sofferenza
può essere trasformato in moneta di conquista.
Ho bisogno di allargare i miei orizzonti,
di comprendere che la vita non è soltanto quella che vedo.
Voglio sentirmi un essere utile alla società,
su cui tutti si possono appoggiare.
Voglio identificarmi con te, o Signore,
per scoprire sempre di più
l'ampiezza dei miei orizzonti.

malattiadolorecrocesofferenza

inviato da Gloria Salvi, inserito il 20/08/2007

PREGHIERA

21. Preghiera per i malati

Cappella Ospedale "C. Magati", Scandiano

Vergine Maria,
sii al capezzale di tutti i malati del mondo:
di coloro che, in questo momento,
hanno perduto conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno per iniziare la loro agonia;
di coloro che hanno abbandonato
ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono di dolore;
di coloro che non riescono a curarsi
per mancanza di denaro;
di coloro che vorrebbero camminare
e che devono rimanere immobili;
di coloro che dovrebbero mettersi a letto
e che la miseria costringe a lavorare;
di coloro che cercano invano, nel letto,
una posizione meno dolorosa;
di coloro che passano delle lunghe notti
senza poter dormire;
di coloro che sono tormentati
dalla preoccupazione di una famiglia nell'indigenza;
di coloro che devono rinunciare
ai loro più cari progetti per l'avvenire;
di coloro, soprattutto, che non credono ad una vita migliore;
di coloro che si ribellano e maledicono Dio;
di coloro che non sanno che il Cristo ha sofferto come loro.
Sii per questi nostri fratelli ammalati,
Madre di conforto e consolazione.
Amen.

sofferenzamalattiamalatoospedalecroce

inviato da Gina Rivi, inserito il 02/11/2006

PREGHIERA

22. Malattia   1

scritti personali

Io come
chicco di grano
sono caduto
sotto la mole
dura e pesante
della mia malattia.

Sento le ossa stritolare,
mi vedo come grigia polvere.

Ascolto le tue parole:
"...io sono venuto
perché abbiano la vita
e l'abbiano in abbondanza...
non andranno mai perdute
e nessuno le rapirà dalla mia mano",
sono il mio conforto.

Quale gioia!
Quella polvere grigia
diventa candida farina,
una mano la raccoglie,
ne fa un pane.
Dita amorose
la elevano al cielo.
Entro in quel mistero d'amore.

Il grido disperato di prima
muta in
lacrime di gioia.

È la gioia di sapere che mi hai messo
accanto a te
in quell'ostia offerta
gradita al Padre.

speranzadoloresofferenzamalattiacroce

inviato da Felice Di Iorio, inserito il 14/07/2006

PREGHIERA

23. Nelle tue mani, o Dio

Mi abbandono, o Dio, nelle tue mani.
Gira e rigira quest'argilla,
come creta nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi.
Domanda, ordina, cosa vuoi che io faccia?
Innalzato, umiliato, perseguitato,
incompreso, calunniato, sconsolato,
sofferente, inutile a tutto,
non mi resta che dire,
sull'esempio della tua Madre:
«Sia fatto di me secondo la tua parola».
Dammi l'amore per eccellenza,
l'amore della croce,
ma non delle croci eroiche
che potrebbero nutrire l'amor proprio,
ma di quelle croci volgari,
che purtroppo porto con ripugnanza...
Di quelle croci che si incontrano
ogni giorno nella contraddizione,
nell'insuccesso, nei falsi giudizi,
nella freddezza, nel rifiuto
e nel disprezzo degli altri,
nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente
e nel silenzio e aridità del cuore.
Allora solamente Tu saprai che Ti amo,
anche se non lo saprò io,
ma questo mi basta.

n.d.r. autore incerto: sembra sia la preghiera che Robert Kennedy lesse nel giorno del funerale del fratello John Kennedy.

E' stata però pubblicata in "Piccolo Breviario" di P. Lippini, Edizioni Studio Domenicano, nel 1992, come preghiera di Sant'Agostino.

abbandono in Diocroceaccettazione

inviato da Suor Irina Mandro, inserito il 02/05/2006

PREGHIERA

24. La preghiera nella sofferenza   1

Adele Caramico Stenta

Mi chiedevo... ma quanto avrà sofferto Gesù sulla Croce?
Mi chiedevo... ma come avrà fatto a sopportare tutto?
Mi chiedevo... tante cose ed anche ora, in mezzo alla sofferenza, mi chiedo ancora dove sia un senso a tutto questo.
Ecco, assimilata alla tua Croce ora comprendo che ogni sofferenza non è inutile.
Il mattino mi sveglio grata di aver potuto riaprire gli occhi alla luce, e poi...
Una fatica ed un offrire continuo fino alla sera.
Ogni ora che passa è un'ora in più che il Signore concede.
Cosa dire ancora?
Come Paolo anch'io vorrei poter dire che non sono io che vivo ma è Cristo che vive in me... ma sono troppo fragile per riuscire ad avere una fede così grande.
Signore, questa croce è pesante, portala tu insieme a me ed insieme ce la faremo.
Amen.

sofferenzaoffertacrocesacrificio

inviato da Adele Caramico Stenta, inserito il 06/02/2006

PREGHIERA

25. Ho bisogno di te, Signore!

Sono qui, in questa stanza buia; la mia unica compagnia è il respiro incessante del male che mi tormenta, che già mi ha fatto perdere la strada del bene, che già ha riempito il mio cuore del desiderio di vendetta, di falsità, di ipocrisia, di sfruttare il mio prossimo per raggiungere i miei obiettivi.

Ma, poi, penso a te, amore dell'anima mia; e i raggi del sole, a poco a poco, illuminano questa stanza e riesco a sentire il calore di ogni tua carezza. Sono debole ed è per questo che ho bisogno di te. Ho bisogno della tua carne, che è vero cibo, e del tuo sangue, che è vera bevanda.

Solo nuterndomi del tuo corpo, che è pane di vita, conoscerò il vero significato del perdono e avrò il coraggio di combattere le ingiustizie di questo mondo.

Solo bevendo il tuo sangue potrò urlare la tua misericordia, potrò avere le braccia protese e le mani aperte per i malati, per gli spenti nell'anima, per i bambini violati, per i giovani traditi nelle loro attese.

Fammi capire che l'energia per la mia vita è il tuo santissimo corpo e il tuo santissimo sangue. Fammi capire che solo mangiando questo pane vivo potrò abbandonarmi al tuo amore e, così, quando ti incontrerò, sarà Paradiso per sempre

Eucaristiamalattiadolorecrocesofferenza

inviato da Margherita Di Palma, inserito il 01/01/2006

PREGHIERA

26. Il sogno di un bambino

Adolfo Rebecchini

Da bambino ho fatto un sogno.
Ho sognato che i soldati Ti stavano inchiodando alla croce
E io, passando di la, ti guardavo incuriosito.

Ricordo ancora i volti delle persone che accorrevano.
Ricordo la curiosità e la paura e che provavo in quel momento:
Volevo guardare ma non volevo essere visto.

Più il tempo passava...
Più i soldati avanzavano con il loro lavoro...
...e il vicolo del mio paese si riempiva sempre più di gente.

Da allora ne è passato di tempo!
Una cosa, però, è sempre rimasta impressa nella mia mente:
Disteso sulla croce, c'eri tu che mi chiedevi aiuto.

Perché chiamassi me, io non lo so!
Del resto, lì vicino, c'erano tante altre persone:
grandi e piccoli che, come me, ti stavano a guardare...

Ricordo che per un attimo i nostri sguardi si sono incrociati.
I tuoi occhi, anche se sofferenti, mi incoraggiavano...
...sollecitavano un mio intervento in tua difesa...

Però, anch'io come Pietro, mi sono tirato indietro.
Anch'io ho preferito farmi gli affari miei; a non immischiarmi con Te...
...e andare a giocare un po' più in là, lontano dal tuo sguardo.

Insegnami, Signore, a non nascondermi mai da te,
ad accettare, sempre, anche le situazioni più difficili
e a non scappare mai davanti ai problemi.

Nella vita non farmi mai accontentare delle scorciatoie
e non farmi cercare quelle strade troppo facili
che portano alla gioia di un solo momento.

Insegnami a scegliere sempre
non tanto ciò che voglio io
ma solo ciò che è giusto ai tuoi occhi.

In famiglia fammi essere un bravo sposo,
un padre giusto e generoso con i miei figli,
un buon cristiano con chiunque mi incontra.

Fammi rimanere sempre vicino a te,
unica fonte di vera pace
e di vera gioia.

crocesofferenzadolorecrocifissorapporto con Gesùsacrificioredenzione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 31/12/2005

PREGHIERA

27. Preghiera per i malati   1

Signore, accogli le preghiere e i lamenti
di coloro che soffrono e
di quanti si adoperano per alleviarne il dolore.

Tu che hai percorso la via del calvario
e hai trasformato la croce in segno di amore e di speranza
conforta coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati.

Dona loro:
la pazienza sufficiente per sopportare le lunghe attese
il coraggio necessario per affrontare le avversità
la fiducia per credere in ciò che è possibile
la saggezza per accettare ciò che è rimasto irrisolto
la fede per confidare nella tua Provvidenza.

Benedici le mani, le menti e i cuori degli operatori sanitari
perché siano presenze umane e umanizzanti
e strumenti della tua guarigione.

Benedici quanti nelle nostre comunità
si adoperano per accompagnare i malati
perché accolgano la profezia della vulnerabilità umana
e si accostino con umiltà al mistero del dolore.

Aiutaci Signore a ricordarci
che non siamo nati felici o infelici,
ma che impariamo ad essere sereni
a seconda dell'atteggiamento che assumiamo
dinanzi alle prove della vita.

Guidaci, Signore,
a fidarci di Te e ad affidarci a Te.
Amen.

malattiamalatiammalatiaffidamentopazienzacoraggiodolorecrocesofferenza

inviato da Anna Barbi, inserito il 30/01/2005

PREGHIERA

28. Una luce nel buio

Dietrich Bonhoeffer

Circondato fedelmente e silenziosamente da forze buone, custodito e confortato meravigliosamente voglio trascorrere questi giorni con voi e con voi incamminarmi verso il nuovo anno.

Le cose passate tormentano i nostri cuori, il peso duro dei giorni brutti ci opprime: o Signore, da' ai nostri spiriti affranti la salvezza che ci hai preparato. Tu ci porgi il pesante e amaro calice della passione, pieno fino all'ultima goccia: noi lo prendiamo, grati, senza tremare, dalle tue care e buone mani.

Eppure, tu vuoi darci ancora la gioia per questo mondo e lo splendore del suo sole: ci ritorna alla mente il nostro passato e a te appartiene tutta la nostra vita.

Fa' che le candele che hai portato al nostro buio oggi ardano in silenzio e caldamente; raccoglici, se è possibile, di nuovo insieme: noi lo sappiamo, la tua luce arde nella notte.

Se ora si diffonde attorno a noi il silenzio, fa' che percepiamo il suono delle cose che, invisibili, si ergono attorno a noi, inno di lode di tutti i tuoi figli.

Custoditi meravigliosamente da forze buone aspettiamo, felici, le cose future: Dio è con noi la sera e la mattina e, sicuramente, ogni nuovo giorno.

fiducia in Diosperanzafuturoanno nuovorapporto con Diocrocesofferenza

4.5/5 (2 voti)

inviato da Antonella Longo, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

29. Fu così che ti trovai

Chiara Lubich, Scritti Spirituali vol. 2

Quando si parla d'amore, Signore, forse gli uomini pensano ad una cosa sempre uguale. Ma quanto è vario l'amore! Ricordo che quando t'ho incontrato non mi preoccupavo d'amarti. Forse perché eri tu che mi hai incontrato e tu stesso pensavi a riempire il mio cuore.

Ricordo che alle volte ero tutta fiamma, anche se il fardello della mia umanità mi dava noia e avevo l'impressione di trascinare il peso. Allora, già d'allora per grazia tua, capivo un po' chi ero io e chi tu, e vedendo quella fiamma come un dono tuo.

Poi mi hai indicato una via per trovarti.«Sotto la croce, sotto ogni croce - mi dicevi - ci sono io. Abbracciala e mi troverai». Me l'hai detto molte volte e non ricordo le argomentazioni che adducevi. So che mi hai convinta.

Allora, al sopravvivere d'ogni dolore, pensavo a te, e con volontà ti dicevo il mio sì... Ma la croce restava il buio che incupiva l'anima, lo strazio che la dilaniava, o altro... Quante sono le croci della vita! Ma tu, più tardi, mi hai insegnato ad amarti nel fratello e allora, incontrato il dolore, non mi fermavo ad esso, ma accettatolo, pensavo a chi mi stava accanto, dimentica di me, E dopo pochi istanti, tornata in me, trovavo il mio dolore dileguato. Così per anni e anni: ginnastica continua della croce, ascetica dell'amore. Sono passate tante prove e tu lo sai: tu che conti i capelli del mio capo, le hai annoverate nel tuo cuore. Ora l'amore è un altro: non è solo volontà.

Lo sapevo che Dio è Amore, ma non lo credevo così.

ricerca di Diotrovare Diorapporto con Diodoloresofferenzacroce

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Lollo, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

30. T'ho trovato

Chiara Lubich, Scritti spirituali, vol. 1

T'ho trovato in tanti luoghi, Signore!
T'ho sentito palpitare nel silenzio altissimo d'una chiesetta alpina,
nella penombra del tabernacolo
di una cattedrale vuota,
nel respiro unanime d'una folla
che ti ama e riempie
le arcate della tua chiesa di canti e d'amore.
T'ho trovato nella gioia,
ti ho parlato al di là del firmamento stellato,
mentre a sera, in silenzio,
tornando dal lavoro a casa.
Ti cerco e spesso ti trovo.
Ma dove sempre ti trovo è nel dolore.
Un dolore un qualsiasi dolore
è come il suono della campanella
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Quando l'ombra della croce appare,
l'anima si raccoglie
nel tabernacolo del suo intimo
e scordando il tintinnio della campana
ti «vede» e ti parla.
Sei Tu che mi vieni a visitare.
Sono io che ti rispondo:
«Eccomi Signore, te voglio, te ho voluto».
E in quest'incontro l'anima non sente il dolore,
ma è come inebriata del tuo amore:
soffusa di te, impregnata di te: io in te, tu in me,
affinché siamo uno.
E poi riapro gli occhi alla vita,
alla vita meno vera,
divinamente agguerrita,
per condurre la tua guerra.

ricerca di Diotrovare Diorapporto con Diodoloresofferenzacroce

5.0/5 (2 voti)

inviato da Anna Lollo, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

31. Lunga è la notte

Theodossios Maria della Croce, Scoprire l'altro Universo. La via Sacra della Redenzione

Signore, lunga è la notte del combattimento
Signore, dona agli amati la Tua grande benedizione di pace
Il tuo bacio di profonda allegrezza
Kyrie, Tu conosci ogni cosa
Tu conosci la sincerità della mia preghiera
Tu conosci la nudità della mia terra
E Tu conosci Signore il segno del mio numero
Ma fa' di me una buona guida per gli amati, Signore
Fa' che io sia dolcezza e luce sulla loro strada
Lunga è la notte del combattimento
E il mio verbo vacilla di inquità
Ma tu conosci ogni cosa
E Tu puoi ogni cosa
Fa' di me una buona guida
Insegna agli amati il Tuo amore attraverso le mie pene
Kyrie, Kyrie, Kyrie.

impegnoresponsabilitàguida

inviato da Andrea Athanassiadis, inserito il 10/07/2004

PREGHIERA

32. Non ti cercheremo nelle altezze

Bruno Forte, Preghiere

Non ti cercheremo nelle altezze, o Signore,
ma in questa crocefissa storia dell'uomo,
dove tu sei entrato
conficcandovi l'albero della croce,
per lievitarla verso la terra promessa
con la forza contagiosa
della tua resurrezione.
Donaci,
di vivere in solidarietà profonda
col nostro popolo
per crescere, e patire,
e lottare con esso,
e rendere presente,
dove tu ci hai posto,
la tua Parola
di giudizio e di salvezza.
Liberaci da ogni forma di amore
universale e astratto,
per credere all'umile
e crocifisso amore,
a questa terra,
a questa gente.

crocedoloresofferenzasolidarietàGesùCristoimpegnoresponsabilità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Carla Carletti, inserito il 30/03/2004

PREGHIERA

33. Spirito Santo, dono del Cristo morente

Tonino Bello

Spirito Santo, dono del Cristo morente, fa' che la Chiesa dimostri di averti ereditato davvero. Trattienila ai piedi di tutte le croci. Quelle dei singoli e quelle dei popoli. Ispirale parole e silenzi, perché sappia dare significato al dolore degli uomini. Così che ogni povero comprenda che non è vano il suo pianto, e ripeta con il salmo: "le mie lacrime, Signore, nell'otre tuo raccogli".

Rendila protagonista infaticabile di deposizione dal patibolo, perché i corpi schiodati dei sofferenti trovino pace sulle sue ginocchia di madre. In quei momenti poni sulle sue labbra canzoni di speranza.

E donale di non arrossire mai della Croce, ma di guardare ad essa come all'antenna della sua nave, le cui vele tu gonfi di brezza e spingi con fiducia lontano.

Spirito Santochiesacrocedoloresofferenzacomunitàsolidarietà

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

34. Signore disegna la tua croce   1

Missionari di Villaregia

Signore,
disegna la tua croce nel nostro corpo
perché sappiamo affrontare ogni sofferenza
richiesta a chi vuole amare veramente.
Disegna la tua croce nella nostra storia
perché diamo alle nostre parole
la conferma più certa dei gesti di condivisione difficile.
Disegna la tua croce nelle nostre attività
perché non siano solo per il nostro tornaconto.
Rendile ricche di stupore,
pronte a sostenere chi vacilla.
Disegna la tua croce anche nei servizi
che offriamo alla nostra comunità.
Portino con sé il profumo dell'attesa
paziente ed umile.
Disegna la tua croce nella nostra Comunità
perché non cerchi un'improbabile scorciatoia
che conduca alla gioia
senza passare per il Calvario.
Disegna la tua croce in ogni nostra decisione
perché porti le stigmate della ricerca sincera,
perché rechi le tracce dell'amore appassionato.

croceamoreserviziosofferenzadolore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

35. Dammi coraggio   1

Rabindranath Tagore

Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.

Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.

Non darmi alleati nella lotta della vita...
eccetto la forza che mi proviene da te.

Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.

Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo;
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.

Quando mi fermo stanco sulla lunga strada
e la sete mi opprime sotto il solleone;
quando mi punge la nostalgia di sera
e lo spettro della notte copre la mia vita,
bramo la tua voce, o Dio,
sospiro la tua mano sulle spalle.

Fatico a camminare per il peso del cuore
carico dei doni che non ti ho donati.

Mi rassicuri la tua mano nella notte,
la voglio riempire di carezze,
tenerla stretta: i palpiti del tuo cuore
segnino i ritmi del mio pellegrinaggio.

coraggiocroceavversitàsofferenzadoloredifficoltà

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 25/09/2002

PREGHIERA

36. Vivere, non solo sperare

Jack Riemer

Oh Dio,
veramente non possiamo pregarti
perché cessi la guerra:
infatti sappiamo che
Tu hai fatto il mondo
in modo tale che l'uomo
deve trovare la strada della pace
in se stesso e con il suo vicino.

Oh Dio,
veramente non possiamo pregarti
perché cessi la fame:
infatti Tu ci hai dato
risorse abbondanti,
sufficienti a nutrire il mondo intero,
a condizione di usarle con saggezza.

Oh Dio,
veramente non possiamo pregarti
di sradicare l'ingiustizia:
infatti Tu ci hai dato occhi
capaci di vedere il bene
presente in ogni creatura,
a condizione di usarli con saggezza.

Oh Dio,
veramente non possiamo pregarti
di far scomparire la disperazione:
poiché Tu ci hai dato il potere
di trasformare i tuguri
e di seminare la speranza,
a condizione di usarlo con saggezza.

Oh Dio,
veramente non possiamo pregarti
di far cessare le malattie:
poiché Tu ci hai dato un'intelligenza
capace di trovare cure e medicamenti,
a condizione di usarla con saggezza.

Per questo, oh Dio, ti preghiamo
piuttosto di darci forza,
determinazione e coraggio
di agire e non solo di pregare,
e soprattutto di vivere
e non soltanto di sperare.

amorecaritàsofferenzadolorecroceresponsabilitàmale nel mondo

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 12/06/2002

PREGHIERA

37. Una Croce...   1

Tonino Bello

Il legno della Croce,
quel "legno del fallimento",
è divenuto il parametro vero
di ogni vittoria.
Gesù ha operato più salvezza
con le mani inchiodate sulla Croce,
che con le mani stese sui malati.
Donaci, Signore,
di non sentirci costretti
nell'aiutarTi a portare la Croce,
di aiutarci a vedere
anche nelle nostre croci
e nella stessa Croce
un mezzo per ricambiare
il Tuo Amore,
aiutaci a capire
che la nostra storia crocifissa
è già impregnata di resurrezione.
Se ci sentiamo sfiniti, Signore,
è perché, purtroppo,
molti passi li abbiamo consumati
sui viottoli nostri e non sui Tuoi,
ma proprio i nostri fallimenti
possono essere la salvezza
della nostra vita.
La Pasqua è la festa
degli ex delusi della vita,
nei cui cuori all'improvviso
dilaga la speranza.
Cambiare è possibile,
per tutti e sempre!

pasquarisurrezionesperanzaconversionecambiamentocrocedoloresofferenza

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

PREGHIERA

38. O Signore, Grande Guaritore

Preghiera delle Missionarie della Carità

O Signore, grande guaritore,
davanti a te mi inginocchio,
poiché ogni dono perfetto
deve venire da te.
Dona, Ti prego,
abilità alle mie mani,
e chiara visione alla mia mente,
gentilezza e mitezza al mio cuore.
Donami schiettezza di intenzione,
forza per alleviare
una parte del fardello
del mio prossimo che soffre,
e una vera comprensione
del mio privilegio.
Rimuovi dal mio cuore
ogni scaltrezza e mondanità,
che con la fede semplice
di un bimbo io possa affidarmi a te.

solidarietàdonaresofferenzadolorecrocecarità

inviato da Mariangela Molari, inserito il 08/06/2002

PREGHIERA

39. E dunque anche Tu ateo?   1

David Maria Turoldo

E dunque anche Tu ateo?
Fu questa la tua vera Notte, Signore,
la tua discesa agl'Inferi
avanti che ti accogliesse nel suo ventre la terra.
Credere in Lui e dubitare di Lui,
dire a tutti che ti ama,
e consumarti di amore,
e sentire che sei abbandonato.
"Padre, Abbà, papà!..."
Ora invece appena:
"Dio"; sia pure "tuo Dio"!
Alla fine, dunque non più padre?
O, perfino, che non esista?
Ma come poi avresti potuto dire:
"Nelle tue mani rimetto lo spirito"?
Avresti vinto per un atto di fede senza speranza?
Pur perduto dentro l'abisso del Nulla
ancora credevi?
Resurrezione, non altro è la risposta.
Ma Tu non sapevi!
Come noi non sappiamo.
E compatta
ancora sale sul mondo
la Notte.

paurasolitudinesofferenzacrocedolorepasquamorterisurrezioneVenerdì Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

40. Preghiera di un uomo che ha sofferto molto

Lucien Jerphagnon

Signore, è ormai molto tempo che mi è stato inflitto l'ultimo colpo. Veniva dopo tanti altri...

Non ho più niente da perdere, o, per lo meno, ben poca cosa. Forse, verrà finalmente la pace?
Vorrei che venisse; dolcemente, come il sonno.

Fa', Signore, che non infastidisca mai gli altri con le mie pene. Dopo tutto, che importanza hanno, per loro, i miei dolori? Concedimi di non indignarmi mai, per il fatto che nulla di quanto mi ha ferito li commuove. E' normale. Come potrebbero comprendere?

Fa' che dopo tutto quello che ho sofferto, non trovi strano che nel mondo vi siano ancora fiori e raggi di sole. E delle famiglie unite e degli amori felici e delle convivenze serene. E dei fanciulli che vivono.
Salvami dall'imporre le mie miserie.

Signore, salvami dal frugare nel passato, e dal voler rivivere le ore dolorose di una vita ormai finita...

Salvami dal contemplare continuamente nel fondo di me stesso quei volti amati, quei sorrisi perduti, e tutta quella antica felicità, che ha durato una sola stagione.
Salvami dallo scrutare le mie miserie.

Signore, proteggimi anche dalla tenebrosa gioia della disperazione.

Fa' che non assomigli mai a quel vecchio re doloroso, nella tragedia di Shakespeare, che si incantava senza fine alla tempesta e al vento e a tutte le sventure che piombavano nella vita.
La mia sofferenza non ha un bel titolo di gloria.
Salvami dal cantare le mie pene.

Signore, rendimi calmo e staccato da tutto, ma senza indifferenza. Che io sia aperto e buono, maturato dalla sofferenza, pronto a dare agli altri quello che non ho avuto.

Non mi resta niente. A che cosa ancora mi potrei aggrappare? Eppure io vorrei che la gioia di ogni uomo trovasse come un'eco nel mio cuore purificato.

Piuttosto che soffrire senza utilità per nessuno e aggravare ulteriormente le tristezze del mondo, vorrei che da tutte le lacrime che ho versato, mi venisse il potere di comprendere gli altri, fino nell'intimo del loro essere, là dove sono veramente se stessi, là dove aspettano l'amore.

Vorrei che il mio dolore servisse a qualcosa.

E quando niente vi avrà consolato...
...dite:
«Padre nostro che sei nei cieli;
Sia santificato il tuo nome
Venga il tuo regno.
Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen».

solitudinesofferenzacrocedoloresolidarietàcompassione

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inviato da Luca Mazzocco, inserito il 01/06/2002

PREGHIERA

41. La croce è troppo pesante

Romano Guardini

Signore,
la croce è troppo pesante per te
e tuttavia tu la porti
perché il Padre lo vuole, per noi.
Il suo carico è superiore alle tue forze
e tuttavia tu non la rifiuti.
Cadi, ti rialzi e prosegui ancora.
Insegnami a capire che ogni vera sofferenza
presto o tardi, in un modo o nell'altro
risulterà alla fine troppo pesante
per le nostre spalle,
perché non siamo creati per il dolore,
ma per la felicità.
Ogni croce sembrerà superiore alle forze.
Sempre si udirà il grido stanco
e pieno di paura: "Non ne posso più!".
Signore, aiutami in quell'ora
con la forza della tua pazienza e del tuo amore
affinché non mi perda d'animo.
Tu sai quanto grande può essere
il peso di una croce.
Non ci imputare il diventar deboli,
ma aiutaci a rialzarci.
Rinnovami nella pazienza,
infondimi la tua forza nell'anima.
Allora mi rialzerò di nuovo,
accetterò il mio peso e andrò oltre.

sofferenzacrocedolore

inviato da Mariangela Molari, inserito il 25/05/2002

PREGHIERA

42. Non ne posso più   1

Primo Mazzolari

Signore, non ne posso più:
la mia resistenza è agli estremi,
la mia fede viene meno
sotto le prove che incalzano.
Non comprendo più niente.
Ma per sostenere in pace
e rimanere vicino a chi soffre
non è necessario comprendere.
Non mi abbandonare, Signore,
tu che mi conosci e sai tutto di me
e di questo mio povero cuore di carne.
Tienimi su il cuore,
e aiutami a superare l'angoscia
che spesso il male mi dà.
Rinsaldami la certezza
che niente va perduto
del nostro patire perché è tuo
e ti appartiene
meglio di qualsiasi cosa nostra.
Aiutami a credere
che la tua misericordia
sta universalmente preparando
una giornata più buona a tutti.

stanchezzasofferenzacroceabbandono

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 24/05/2002

PREGHIERA

43. O Signore ti amo...   1

Michel Quoist

O Signore, ti amo perché tu mi ami abbastanza da volermi libero
e per questa libertà, rischiando la tua gloria,
sei venuto da noi uomo senza potenza ma onnipotente d'Amore.
O Signore, ti amo perché questa spaventosa libertà che tanto ci fa soffrire
è la stessa meravigliosa libertà che ci permette di amare.
Allora, quando, piegati sotto la croce delle nostre giornate,
e talvolta cadendo,
quando, piangendo, gridando, davanti alla croce del mondo,
e talvolta urlando,
noi saremo tentati di bestemmiare, di fuggire,
o soltanto di sederci,
dacci la forza di rialzarci e di camminare ancora,
senza maledire la tua mano che si tende, ma non porta le nostre croci,
se noi stessi non le portiamo,
come Tu hai portato la tua.

crocesofferenzalibertàdolore

inviato da Mariangela Molari, inserito il 21/05/2002

PREGHIERA

44. Perché avessimo la luce

Chiara Lubich

Signore, perché avessimo la luce
ti facesti luce,
perché non rimanessimo soli
soffristi la solitudine,
perché avessimo la vita
provasti la morte.
Ci basta, Signore, vederci simili a te
e offrire con il tuo il nostro dolore,
sicuri di vivere con te per sempre.
Anche dentro i nostri sepolcri tu hai messo un tesoro.
Fa' che li scopriamo, Signore e li portiamo alla luce.
Signore, tu entri in ogni sepolcro
per seminarvi la vita.
Grazie, di aver accettato di essere sepolto
nelle nostre paure, nelle nostre angosce,
nelle mille tristezze perché scoprissimo
in ogni sofferenza un modo per maturare nella vita
e arrivare alla felicità vera.

sofferenzadolorecrocevita

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 05/05/2002

PREGHIERA

45. Ciò che mi muove ad amarti...

S. Teresa d'Avila

Non mi muove, Signore,
ad amarti il cielo che tu
mi serbi promesso.
Né mi muove l'inferno tanto temuto
perché io lasci con ciò di amarti.
Mi muovi tu, mio Dio;
mi muove il vederti
inchiodato su quella croce,
scarnificato.
Mi muove il vedere
il tuo volto tanto ferito,
mi muovono i tuoi affronti
e la tua croce.
Mi muove infine il tuo amore
in tal maniera
che se non ci fosse cielo,
io ti amerei,
e se non ci fosse inferno,
ti temerei.
E non hai da darmi nulla
perché ti ami perché
se quanto aspetto
io non lo aspettassi,
nella stessa maniera che ti amo, io ti amerei.

gratuitàamore di Diotimore di Diocrocepassione

inviato da Sara D'Erasmo, inserito il 25/04/2002

PREGHIERA

46. Spirito Santo, eterno Amore   1

Edith Stein, Santa Teresa Benedetta della Croce

Spirito Santo, eterno Amore,
che sei dolce Luce che mi inondi
e rischiari la notte del mio cuore;
Tu ci guidi qual mano di una mamma;
ma se Tu ci lasci non più d'un passo solo avanzeremo!
Tu sei lo spazio che l'essere mio circonda e in cui si cela.
Se m'abbandoni cado nell'abisso del nulla,
da dove all'esser mi chiamasti.
Tu a me vicino più di me stessa, più intimo dell'intimo mio.
Eppur nessun Ti tocca o Ti comprende
e d'ogni nome infrangi le catene.
Spirito Santo, eterno Amore.

Spirito Santoamore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Grazia Guidetti, inserito il 12/04/2002