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PREGHIERA

1. Qualcosa non funziona nell'albero di Natale

Giuseppe Impastato S.I.

Ti abbiamo preparato un albergo,
e Tu vuoi una casa, la nostra casa,
per abitare la terra.
Ti abbiamo preparato un tempio
e Tu vuoi le strade,
le nostre strade,
per incontrare l'uomo.
Ti abbiamo preparato un altare
e Tu preferisci il cuore,
il nostro cuore
per essere intimo a noi.
Avevamo pensato ad un calice d'oro
e Tu cercavi un bicchiere,
quelli della nostra cucina,
per festeggiare l'incontro.
Oro, luci, regali, palchi, palazzi, chiese,
allegria, musica, champagne,
vestiti firmati, pellicce…
per festeggiare il tuo arrivo!
E tu eri a frugare nel cassonetto,
e tu eri riverso per strada…
Abbiamo mancato l'appuntamento con Te,
venuto ad incontrare noi.

natalepovertàaccoglienzacaritàattesaavvento

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 17/09/2022

PREGHIERA

2. Preghiera per la scuola (nei tempi della pandemia)   1

mons. Mario Delpini

Anno scolastico 2020/2021 nei tempi della pandemia

Padre nostro, che sei nei cieli,
benedici tutti noi che siamo tuoi figli in Gesù
benedici tutti i giorni dell'anno scolastico.
Vogliamo vivere nella tua grazia: donaci fede, speranza, carità.
Ogni giorno di questo anno scolastico,
nelle speranze e difficoltà presenti,
sia benedetto, sereno, ricco di bene per potenza di Spirito Santo.
Sia benedetto il lunedì,
con la grazia degli inizi, il desiderio del ritrovarsi, la sconfitta del malumore.
Sia benedetto il martedì,
per la curiosità e la gioia di imparare, per la passione e il gusto di insegnare.
Sia benedetto il mercoledì,
per la fierezza e la nobiltà di affrontare le sfide e la fatica e vincere la pigrizia.
Sia benedetto il giovedì,
per l'amicizia, la buona educazione e la correzione dei bulli e dei prepotenti.
Sia benedetto il venerdì,
per la fiducia contro lo scoraggiamento, per la semplicità nell'aiutare e farsi aiutare.
Sia benedetto il sabato,
per la promessa degli affetti familiari e del riposo.
Sia benedetta la domenica, il tuo giorno, Signore,
per la serenità, la consolazione della preghiera per vivere la nostra vocazione.
Padre nostro che sei nei cieli,
sia benedetto ogni tempo, occasione per il bene,
ogni incontro, vocazione a servire e ad amare,
ogni ora di lezione, esercizio di intelligenza, volontà, memoria per percorsi di sapienza.
Benedici tutti noi, benedici le nostre famiglie, benedici la nostra scuola. AMEN

Mario Delpini, Arcivescovo di Milano (ex insegnante)

scuola

inviato da Cesarina Volonte', inserito il 13/09/2020

PREGHIERA

3. Supplica alla Beata Vergine Maria

Matteo Maria Zuppi

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Maria, Madre nostra e di ogni persona,
stella del mattino che quando la notte è più buia
orienti i nostri passi ed annunci il sole
che nasce per noi che siamo nelle tenebre e nell'ombra di morte,
volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi.
Maria, Fonte della nostra gioia,
guarda con il tuo amore di Madre la città degli uomini
ridotta a deserto di vita, nell'ansia e nell'angoscia.
Ci sentivamo sicuri e forti e ci scopriamo incerti e fragili
perché esposti ad un pericolo invisibile e insidioso.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.

Maria, salute degli infermi,
ti affidiamo coloro che, nel nostro Paese e nel mondo intero,
sono oppressi dalla malattia.
Guariscili, aiuta chi lotta tra la vita e la morte,
sostieni coloro che li assistono difendendo la vita con il loro servizio
negli ospedali e nei luoghi di cura.
Maria, consolatrice degli afflitti,
sostieni i più deboli, gli anziani soli e turbati,
che non possono essere visitati,
perché sentano la tenerezza della tua presenza
e non manchi loro la carezza che rassicura e fa sentire amati e difesi.
Ricordati di chi non è padrone di sé e sente tanta agitazione.
Guida chi vive per strada e non ha dove andare,
chi è straniero e si sente solo.
Aiuta tutti dolce Madre nostra.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.

Madre del buon Consiglio
tutti possiamo colpire ed essere colpiti dal male.
Insegnaci ad essere responsabili di noi stessi e del prossimo,
in una ritrovata comunione di destino,
forti nella speranza e intelligenti nella carità,
perché terminata questa prova possiamo abbracciarci
ed amarci gli uni gli altri come il tuo figlio Gesù ci ha comandato
e per primo ci ha amato.
Maria, porta del cielo,
ti supplichiamo: versa nel nostro cuore l'azzurro del tuo amore,
che ci liberi dalla paura e ci fa incontrare Gesù, nostra salvezza,
perché Lui spezza le catene del male
e con il suo amore fino alla fine ci fa sentire forti perché amati per sempre.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta. Amen.

Supplica dell'arcivescovo Matteo Maria Zuppi alla Beata Vergine Maria durante la preghiera per l'Italia dal Santuario della Beata Vergine di San Luca di Bologna (22 aprile 2020)

pandemiaaffidamentocoronavirus

inviato da Qumran2, inserito il 23/06/2020

PREGHIERA

4. Invocazione dello Spirito   2

Remigio Menegatti

Vieni Spirito della fede
E insegnaci a credere fermamente nell'amore di Dio e nella possibilità di vivere come suoi figli.

Vieni Spirito della speranza
E insegnaci a guardare oltre gli ostacoli, e a vivere ogni sfida della vita guidati dalla certezza che sei in noi e ci doni la tua forza.

Vieni Spirito di carità
E insegnaci ad amare Dio con tutto il cuore, la mente e le forze e diventare prossimo di ogni persona che incontriamo, sullo stile di Gesù, servo per amore.

Vieni Spirito della gioia
E insegnaci a riconoscere i segni della presenza di Dio nella nostra vita, e a esultare come Maria che si sente coinvolta pienamente in questa storia di amore.

Vieni Spirito dell'umiltà
E insegnaci che ogni piccolo passo è necessario per arrivare alle grandi mete che ci realizzano come persone e come credenti.

Vieni Spirito della forza
E insegnaci a non prendere paura se i risultati che speriamo non arrivano subito e chiedono anche un po' di sacrificio e sofferenza.

Vieni Spirito della fedeltà
E insegnaci a non abbandonare il cammino che abbiamo iniziato, e a cercare in te, e nella comunità il sostegno nei momenti difficili.

Vieni Spirito della testimonianza
E insegnaci a dare testimonianza del tuo amore, della bellezza di Dio, della gioia che nasce dal Vangelo vissuto giorno per giorno.

Vieni Spirito dell'ascolto
E insegnaci a cercare nelle parole della Bibbia e nelle parole della cronaca il dialogo con Dio e con i fratelli per condividere con tutti la gioia del Vangelo.

Vieni Spirito della festa

E insegnaci a celebrare con gioia e costanza l'incontro con te nella comunità domenicale.

cresimaSpirito Santopentecoste

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 30/06/2017

PREGHIERA

5. Maria, Vergine della Quaresima

Antonio Rungi

Maria, Madre della conversione,
in questo tempo di Quaresima,
guidaci nel cammino che porta a Gesù,
unico Salvatore e Redentore dell'umanità.

Fa', o Vergine della Quaresima,
che in questi giorni di ascolto, preghiera e penitenza,
ogni uomo, credente nel Vangelo,
e che sa di essere polvere e in polvere ritornerà,
possa sperimentare la misericordia divina
nel sacramento della riconciliazione e del perdono.

Nell'assiduo ascolto della Parola di Dio,
nella celebrazione quotidiana della liturgia eucaristica,
nella carità senza limite verso ogni fratello di questa Terra,
possa diventare un vero adoratore di Dio, in spirito e verità.

O Maria, Madre del Redentore,
Madre del Cristo ritirato nel deserto,
per pregare, fare penitenza e prepararsi
all'annuncio del suo Regno,
ottienici dal tuo Figlio, Morto e Risorto,
per la nostra salvezza,
la grazia di non abbandonarci nella tentazione,
ma di liberarci da ogni male
e portarci con lui nell'eternità. Amen

quaresimamariaconversioneparoladesertoriconciliazione

inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 06/03/2017

PREGHIERA

6. Matita missionaria

don Paolo Nagari

Eccomi, Signore,
lieto di essere matita nelle tue mani.
Mi tieni amabilmente stretta,
mi fai scivolare sul foglio della vita
per disegnare il nuovo
e lasciare particolari impronte.

Missionaria è la matita toccata dalla Grazia.

Usa pure il tuo affilato temperino,
quando mi fermo nel solito tran-tran.
Aiutami a ridiventare punta fine,
insegnami a sopportare il dolore,
per essere persona migliore
toccata dalla potenza della croce.

Missionaria è la matita toccata dalla Grazia.

Spesso scrivo e disegno
in modo confuso e sbagliato,
coloro e macchio tanto:
gli errori mi sembrano insanabili.
Ti prego, rivoltami,
usami come gomma
che cancella, pulisce, risana,
per essere pronta a ricominciare.

Missionaria è la matita toccata dalla Grazia.

Signore, mi hai voluta mina forte dentro
per lasciare tocchi profondi fuori.
La missione è il mio orizzonte.
Voglio gridare al mondo:
«Dove passo io, guidata dalla tua mano,
nulla è più come prima"»

Missionaria è la matita toccata dalla Grazia.

Fa' che i segni di bene
diventino segnali per strade senza barriere,
curve armoniose per chi ama e osa l'uscire.
Fa' che ogni puntino
sia inizio del cerchio
dell'Abbraccio d'Amore
disegnato dal Padre.

Missionaria è la matita toccata dalla Grazia.

missionecaritàimpegnocollaborazione

inviato da Silvia Arieti, inserito il 20/02/2017

PREGHIERA

7. Quanto ho amato oggi?   1

Alberto Marvelli, La mia vita non sia che un atto d'amore, pp. 118-122

Dammi, o Signore, un cuore immenso, simile al tuo,
che travolga i limiti della mia persona
e senta palpitare in me il dolore del mondo.
Che sono le mie ansie interessate, i miei meschini interessi,
i miei piccoli peccati in confronto del dolore degli uomini?
Mi vergogno d'aver pregato tanto e richiesto solo per me,
dimentico di tutto e di tutti,
chiuso in un egoismo più abbietto dei vizi più bestiali del corpo!
Perdonami, o Signore!
Come ho potuto cercare la mia perfezione
lungo i sentieri della più gretta avarizia?
Come ho potuto ignorare che misura del crescere è il donare?
Butterò la mia vita, o Signore, per ritrovarla,
e mi prodigherò per voltarmi indietro,
secondo il tuo esempio incompreso e la legge eterna della vita.
Soltanto alla sera, concedi che, stanco, mi ripieghi un attimo a guardarmi;
non per esaurirmi con snervanti introspezioni,
non per tediarti con meschine richieste,
ma per domandarmi severo: "Quanto ho amato oggi?".
E mi accuserò al tuo cospetto, o Signore, d'ogni peccato contro la carità;
poiché il mondo ha bisogno solo d'amore per guarire dalle sue piaghe.

amorecaritàempatiasolidarietàegoismoaltruismo

inviato da Diego De Martino, inserito il 27/12/2016

PREGHIERA

8. Lettera di un parroco a Gesù Bambino

don Giuseppe Comi, Zenit.org

Caro Gesù Bambino,

da quando il Padre tuo, per mezzo di te, ha creato l'uomo, tu non ti sei mai stancato di amarlo. Per la sua salvezza, ti sei fatto carne nel seno della Vergine. Dalla carne gli hai mostrato quanto è grande la tua compassione, la tua divina carità. Nella carne hai preso tutti i suoi peccati e nel tuo corpo li hai affissi su legno della croce, per toglierli dalle sue spalle. Per attestare che ogni tua parola, ogni tuo gesto d'amore è vero, sei risorto e ora sei assiso nella più alta gloria del Cielo, avendo ricevuto dal Padre un nome che è sopra ogni altro nome.

Dinanzi a te, ogni ginocchio si piega sulla terra, nei cieli, sotto terra e ogni lingua proclama che solo tu sei il Signore. Non esistono altri signori nell'universo. Solo tu sei la Vita di ogni uomo. Questa la tua verità eterna. Questa è la nostra fede. In te, solo in te, l'uomo ritrova la luce, la pace, se stesso.

Dopo la tua gloriosa ascensione, hai bisogno della nostra carne per continuare la tua missione. Hai bisogno del mio corpo per dire la tua parola, per battezzare nel tuo nome, per perdonare i peccati, per fare te pane di vita, per trasformare te in Eucaristia. Per mostrare ad ogni uomo la tua compassione, la tua carità, la tua salvezza, per discerne e separare con taglio netto, più che spada a doppio taglio, la luce dalle tenebre, la verità dalla falsità, il bene dal male, la giustizia dall'ingiustizia, l'amore dall'odio, la pace dalla guerra, la virtù dal vizio.

Non hai bisogno di un corpo di peccato, nel quale non può abitare lo Spirito Santo e il tuo cuore mai potrà muovere il mio. Hai bisogno della mia carne pura, santa, immacolata, come la carne della Madre tua. Se è nel peccato, non può essere data a te, perché appartiene già al principe del mondo. Per questo ti scrivo: per chiederti questa piccola grazia: fa' che la tua carne sia la mia carne, il tuo cuore il mio cuore, la tua anima la mia anima, il tuo Spirito Santo il mio Spirito Santo, i tuoi sentimenti i miei sentimenti.

Conformami a te, perché come te, in te, per te, possa esercitare il mio ministero profetico, sacerdotale, regale come lo hai esercitato tu. Sarò sacerdote secondo il tuo cuore. Il mondo lo vedrà e tutti si lasceranno conquistare a te. Ti prego. Non negarmela. Tu per questo vieni: per farci vita della tua vita, per essere veri strumenti della tua salvezza.

Sarei egoista se pensassi solamente a me. La mia Parrocchia è fatta di molte persone: piccoli giovani, adulti, anziani, sani, ammalati, vicini a te, ma anche tanti che da te sono lontani. Anche per ogni persona affidata alle mie cure pastorali ti chiedo una grazia. Fa' che quanti sono vicini a te, crescano nel tuo amore, diventino tuoi missionari per fare conoscere te a quanti non ti conoscono o si sono stancati di servirti, perché privi del tuo amore nel loro cuore.

Dona a questi tuoi fedeli costanza nel servizio, perseveranza nell'amore, fortezza nell'impegno, zelo nella proclamazione della tua Parola, carità sempre viva perché mai si stanchino di amare, come non ti sei stancato tu, concludendo la tua missione sull'albero della croce. A quanti sono lontani dal tuo cuore e dalla tua parola, manda dal cielo lo Spirito di conversione come hai fatto con Saulo, il tuo persecutore. Tu lo hai convertito e ne hai fatto un tuo apostolo, sempre fedele nel servizio e perennemente obbediente alla tua volontà.

Aiuta quanti sono piccoli a crescere in età, sapienza e grazia. Sostieni i giovani perché non si smarriscano dietro le false profezie del mondo, le ingannevoli promesse e inganni che sempre le tenebre prospettano loro come vera luce. Dona alle famiglia la gioia dell'unità, della pace, del perdono, della mutua carità. Rendi gli uomini liberi per abbracciare la fede nel tuo Vangelo, senza mai vergognarsi di testimoniarti in ogni momento e circostanza della vita.

Ai senza lavoro provvedi perché abbiano il loro pane quotidiano. Agli ammalati porta la consolazione della tua presenza, così come hai fatto con tutti i sofferenti del tuo tempo. A tutti dona la saggezza dello Spirito Santo e la luce della verità.

Tu, Caro Gesù Bambino, dal tuo cielo ci scruti, ci conosci, sai le nostre debolezze, fragilità, carenza di amore. Sai che ci stanchiamo con facilità. Iniziamo tante cose, ma poi non abbiamo la forza di imitarti restando fedeli alla missione. Ti prego, manda con potenza su di noi il tuo Santo Spirito come hai fatto sugli Apostoli il giorno della Pentecoste. Fa' che Lui venga con tutta la potenza dei suoi santi sette doni: sapienza, conoscenza, fortezza, consiglio, intelletto, pietà, timore del Signore.

Senza di lui che ci muove e ci attrae, noi saremo sempre privi di quell'energia divina che ci fa tuoi veri servi. Noi non vogliamo essere discepoli oziosi, infingardi, negligenti, apatici, senza alcuna volontà di amarti. Vogliamo servirti con tutto l'amore che abita nel tuo cuore. Se tu non divieni, con il tuo Santo Spirito, il nostro nuovo alito di vita, mai ti serviremo secondo il tuo cuore e mai porteremo una sola anima a te. Vieni presto, non tardare. Abbiamo bisogno di te, per servire te, per amare te, per mostrare ad ogni uomo te.

Vergine Maria, Madre di Gesù, Madre della Redenzione, presenta la nostra preghiera al tuo Divin Figlio, prima però rivestila con il tuo cuore, avvolgila con la tua anima, così Gesù penserà che se tu che chiedi ogni cosa per te e di certo ti esaudirà. Angeli e Santi, intercedete per noi, gridate al cuore di Gesù perché ascolti la nostra supplica. Vogliamo vivere in lui, per essere di lui, per portare i cuori a Lui. Per lui sempre è Natale quando nasce in un cuore.

nataleGesù Bambinotestimonianzacomunitàevangelizzazionecaritàessere cristiani

4.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 24/12/2016

PREGHIERA

9. Preghiera del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (2016)   3

O Dio, Padre buono,
con viscere di misericordia
sempre ti chini su di noi
piccoli e poveri,
viandanti sulle strade del mondo,
e ci doni, in Cristo tuo Figlio
nato dalla Vergine Maria,
la Parola che è lampada
ai nostri passi
e il Pane che ci fortifica
lungo il cammino della vita.

Ti preghiamo:
fa' che, nutriti al convito eucaristico,
trasformati e sospinti dall'Amore,
andiamo incontro a tutti
con cuore libero e sguardo fiducioso
perché coloro che Ti cercano
possano trovare una porta aperta,
una casa ospitale,
una parola di speranza.

Fa' che possiamo gustare
la gioia di vivere gli uni accanto agli altri
nel vincolo della carità
e nella dolcezza della pace.

Desiderosi di essere da Te accolti
al banchetto del tuo Regno di eterno splendore,
donaci la gioia di avanzare nel cammino della fede,
uniti in Cristo, nostro amato Salvatore.
Amen.

eucaristiamisericordia

inviato da Qumran2, inserito il 16/09/2016

PREGHIERA

10. Maria donna del cammino

Antonio Rungi

Vergine Santa, che hai percorso territori sconfinati, dalla Palestina all'Egitto, e seguendo le orme del Tuo Figlio non ti sei risparmiata nessun cammino, proteggi coloro che, per terra, cielo e mare sono in viaggio per qualsiasi motivo che li spinge a lasciare i loro luoghi d'origine e camminare senza mete e senza confini.

Tu che hai affrontato il primo viaggio della carità, da Nazareth a Ain-Karin, per andare incontro alla tua anziana cugina, insegnaci ad andare incontro, con generosità, alla vita nascente, agli anziani, agli ammalati e a tutti i sofferenti della Terra.

Tu che sei andata da Nazareth a Betlemme, per dare alla luce il Tuo Figlio Gesù, conforta le madri che soffrono per motivi attinenti la loro vita di nutrici e genitrici.

Tu che sei stata costretta a lasciare, per la violenza e il terrore di Erode, con Gesù e Giuseppe, la tua Nazareth, guarda con amore e proteggi coloro che sono immigrati storici o di questi giorni, che sono senza patria e senza un popolo, e che sono fuggiti via per motivi di fame, lavoro, guerre e violenze di ogni genere.

Tu che sei rientrata in Patria con la tua famiglia naturale, fa' che tutti coloro che desiderano ritornare alla loro casa, vicina o lontana, possono farlo senza alcuna difficoltà.

Tu che hai camminato insieme a Gesù, per celebrare la Pasqua nella Gerusalemme terrena, fa' che anche noi possiamo festeggiare la Pasqua eterna, senza perderci nel lungo o breve viaggio nel tempo e che, con il tuo santo aiuto, passiamo raggiungere per sempre Gesù.

Tu che hai seguito Cristo, nel suo peregrinare per portare la dolce parola del Vangelo alla gente del suo tempo, guidaci nel cammino della nuova evangelizzazione, ora e sempre.

Tu, Stella che conduci la Chiesa nel suo impegno apostolico e missionario in tutto il mondo, illumina gli annunciatori della parola del Signore ad essere veri testimoni di Gesù.

Tu che hai accompagnato il tuo Figlio Gesù lungo la via del Calvario, e ti sei incontrata con Lui, nel mezzo del cammino del suo patire, sii vicino alle tante sofferenze di questa umanità, che va in cerca della vera libertà.

Tu, infine, che hai partecipato alla Risurrezione del Tuo Figlio e sei stata la prima ed unica creatura ad essere elevata al cielo in anima e corpo, donaci la possibilità di sperimentare ogni giorno la gioia e la serenità di chi cammina con il cuore e la mente rivolti al Signore, che è Dio Amore e Padre di misericordia.

Tu Vergine e Donna del cammino, Tu Madre Immacolata e Purissima del Redentore, spingi i nostri cuori incontro al Signore della vita e della storia, perché nessuno dei tuoi figli vada perduto nel carcere eterno dell'inferno.
Amen.

mariamadonnacamminoimmigratimigranti

5.0/5 (1 voto)

inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 24/05/2016

PREGHIERA

11. Vogliamo vivere

Giorgio Basadonna, Apritevi cieli dall'alto. Verso il Natale, pag. 82

Signore, vogliamo vivere la nostra speranza, certi della tua presenza in mezzo a noi, anche quando il dolore, l'amarezza, l'incomprensione pesano su di noi e ci sembra di essere soli.

Vogliamo vivere nella riconoscenza, ringraziandoti del tuo amore che ha superato ogni ostacolo e ti ha portato a farti uomo per trasformare noi e renderci simili a te.

Vogliamo vivere nella carità, che viene da te, e diventa aiuto a chi ne ha più bisogno, perché anche oggi i ciechi vedano, gli zoppi camminino, i malati vengano guariti, e tutti possano godere la loro dignità di figli tuoi.

Vogliamo vivere nella giustizia, eliminando ogni oppressione, ogni sfruttamento, ogni inganno, usando dei beni che noi possediamo in modo che tutti possano usufruirne.

Vogliamo vivere nella gioia che tu porti al mondo e offrirla a tutti, perché tutti possano capire e sentire che la tua venuta è una grande gioia per tutta l'umanità.

speranzariconoscenzacaritàgiustiziagioiasolidarietàamorenatale

5.0/5 (1 voto)

inviato da Padre Franco Naldi Ofm, inserito il 24/12/2015

PREGHIERA

12. Preghiera per il 5° Convegno ecclesiale nazionale   1

don Paolo della Peruta e Anna Maria Pizzutelli

Signore Gesù,
aiutaci ad essere Chiesa
che incarna il tuo stesso stile:
uno stile capace di educare l'uomo di oggi
alla vita buona del Vangelo,
uno stile capace di uscire
verso le periferie esistenziali e della storia,
per annunciare a tutti la Buona Notizia.
Aiutaci ad essere Chiesa
che sa abitare ogni luogo,
ogni circostanza,
ogni trasformazione culturale, sociale...
capace di vicinanza e partecipazione
alla vita di ogni fratello...
soprattutto del più povero.
Aiutaci ad essere Chiesa
che attingendo dalla vita liturgica, dai sacramenti
e dalla preghiera personale,
sa trasfigurare la propria e altrui umanità
attraverso la carità.
Signore Gesù,
solo imitando te - Uomo nuovo - ,
saremo Chiesa
che testimonia il volto di Dio.
Amen.

chiesaevangelizzazionenuovo umanesimo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Paolo Della Peruta, inserito il 06/11/2015

PREGHIERA

13. A Maria, Madre del silenzio

Papa Francesco

Madre del silenzio,
che custodisci il mistero di Dio,
liberaci dall'idolatria del presente,
a cui si condanna chi dimentica.
Purifica gli occhi dei Pastori
con il collirio della memoria:
torneremo alla freschezza delle origini,
per una Chiesa orante e penitente.

Madre della bellezza,
che fiorisce dalla fedeltà al lavoro quotidiano,
destaci dal torpore della pigrizia,
della meschinità e del disfattismo.
Rivesti i Pastori
di quella compassione che unifica e integra:
scopriremo la gioia
di una Chiesa serva, umile e fraterna.

Madre della tenerezza,
che avvolge di pazienza e di misericordia,
aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità
di chi non conosce appartenenza.
Intercedi presso tuo Figlio
perché siano agili le nostre mani,
i nostri piedi e i nostri cuori:
edificheremo la Chiesa con la verità nella carità.
Madre, saremo il Popolo di Dio,
pellegrinante verso il Regno.
Amen.

mariapastoripretichiesacomunitàapostolatomisericordia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Alessandro Bianco, inserito il 16/06/2015

PREGHIERA

14. Luci di speranza per la famiglia ferita

don Paolo Gentili e Tommaso e Giulia Cioncolini, Preghiera per il Sinodo dei vescovi sulla famiglia

Signore e Dio di ogni paternità che, con le tue carezze, curi la pecora ferita e lenisci i suoi dolori con il balsamo della tua Parola, illuminaci affinché sappiamo accogliere, con il tuo stesso amore, le persone separate ed i fedeli che, nel divorzio, sono passati ad una nuova unione.

Dai luce ai nostri occhi, affinché possiamo vedere nel dolore delle famiglie spezzate l'apice dell'incapacità di amare che sperimenta qualsiasi uomo e qualsiasi donna.

Insegnaci, con la Grazia dello Spirito, a discernere le differenti situazioni, con sincera fedeltà alle indicazioni del Magistero, evitando inopportune confusioni e illuminando la via buona da seguire.

Sostienici per annunciare loro la Verità del Vangelo e essere, nello stesso tempo, segno della materna tenerezza della Chiesa e delle sue viscere di misericordia.

Fa' che possiamo, come comunità cristiana, divenire locanda per l'umanità ferita, e accompagnare nel doloroso Calvario le persone separate, condividendo con loro la fatica del cammino.

Illumina il nostro cuore affinché, stando accanto, possiamo far percepire loro che non sono sole, e che possono ristorarsi nell'abbraccio dei fratelli, nella presenza feconda della tua Parola, nella preghiera intima e comunitaria, nelle relazioni umane risanate da Cristo.

Concedi ai presbiteri, ai religiosi e religiose, agli sposi e alle persone separate, che si fanno compagni di viaggio per chi vive la separazione ed il divorzio, di educare alla potenza salvifica di Cristo che sa trasformare una vita distrutta nel profumo della vita buona del Vangelo.

Guarda con particolare amore ai figli delle famiglie separate, perché possano scoprire nuovi orizzonti di senso attraverso il dono di sé. Accompagna, in questo tempo, la nostra Chiesa, perché, coniugando Verità e Carità, sia ogni giorno capace di offrire luci di speranza per la famiglia ferita. Amen.

famigliaseparazioneseparatidivorziodivorziatimisericordia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran, inserito il 09/06/2015

PREGHIERA

15. Un pane che mi ha fatto pensare a te, Signore   1

don Andrea Ferraroni, Servire, rivista Scout per educatori, 3/2014, p. 51

Un pezzo di pane mangiato in fretta: chissà perché, ma mi ha fatto pensare a te, Signore.
Tu che del pane hai fatto il segno e lo strumento della tua presenza vera in mezzo a noi!
Forse perché come prete ti incontro spesso nel Pane di vita, ma forse perché insieme al sale quel pane era l'unico compagno di strada.
Un pane silenzioso e anche un po'... ingombrante! In tasca non ci stava, dovevo per forza tenerlo in mano, infarinandomi le dita.
Un pane per camminare, un pane per resistere, un pane per sostenere il silenzio e per farmi pregare.
Un pane che non si può buttare, questo lo sanno tutti! Va condiviso e mangiato!
Il pane mi ha portato a te, Signore, a te che sei compagno silenzioso del cammino.
A te che a volte sei ingombrante, sembri avere delle pretese da me e mi fai protestare.
A te che accetti di essere mangiato in quel tuo offrirti ogni giorno.
Perdona la mia fretta, Signore, la mia avidità, come la mia superficialità.
Insegnami il tuo stile. Del pane donami la bontà, l'umiltà, la disponibilità a lasciarmi spezzare in infinita pazienza. con speranza certa che la carità rimane per sempre e dona al mondo nuova bellezza. Amen.

paneeucaristia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 26/05/2015

PREGHIERA

16. La preghiera del Papa a Maria, Stella del Mare   3

Papa Francesco, S. Messa a Lampedusa, 8 luglio 2013

O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.

Madre di Dio e Madre nostra, volgi il tuo sguardo dolcissimo
su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare
per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita,
per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.

Protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L'incontro con noi e con i nostri popoli
non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.

Madre di misericordia, implora perdono per noi che,
resi ciechi dall'egoismo, ripiegati sui nostri interessie prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.

Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore
di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità,
fanno indegno commercio della vita umana.

Modello di carità, benedici gli uomini e le donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra:
l'amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni
e aurora di un mondo di pace. Amen.

accoglienzamigranticaritàsoccorsoamore di CristoMaria

4.1/5 (7 voti)

inviato da Paola Maria Teresa, inserito il 23/12/2013

PREGHIERA

17. Le mie candele   1

Caryll Houselander

Le mie candele si sono consumate
ai piedi del crocifisso.

Per strada c'era un povero
con le scarpe tutte rotte,
ed io tornai per pregare il Cristo di legno.

Non seppi pregare, Signore,
il tuo Amore, in carne e ossa.

preghierapoveriamorecarità

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inviato da Marcellino Pane, inserito il 13/03/2013

PREGHIERA

18. Maria, donna innamorata   3

don Tonino Bello, Maria, donna dei nostri giorni

I love you. Je t'aime. Te quiero. Ich liebe Dich. Ti voglio bene, insomma.

Io non so se ai tempi di Maria si adoperassero gli stessi messaggi d'amore, teneri come giaculatorie e rapidi come graffiti, che le ragazze di oggi incidono furtivamente sul libro di storia o sugli zaini colorati dei loro compagni di scuola.

Penso, però, che, se non proprio con la penna a sfera sui jeans, o con i gessetti sui muri, le adolescenti di Palestina si comportassero come le loro coetanee di oggi.

Con «stilo di scriba veloce» su una corteccia di sicomòro, o con la punta del vincastro sulle sabbie dei pascoli, un codice dovevano pure averlo per trasmettere ad altri quel sentimento, antico e sempre nuovo, che scuote l'anima di ogni essere umano quando si apre al mistero della vita: ti voglio bene!

Anche Maria ha sperimentato quella stagione splendida dell'esistenza, fatta di stupori e di lacrime, di trasalimenti e di dubbi, di tenerezza e di trepidazione, in cui, come in una coppa di cristallo, sembrano distillarsi tutti i profumi dell'universo.

Ha assaporato pure lei la gioia degli incontri, l'attesa delle feste, gli slanci dell'amicizia, l'ebbrezza della danza, le innocenti lusinghe per un complimento, la felicità per un abito nuovo.

Cresceva come un'anfora sotto le mani del vasaio, e tutti si interrogavano sul mistero di quella trasparenza senza scorie e di quella freschezza senza ombre.

Una sera, un ragazzo di nome Giuseppe prese il coraggio a due mani e le dichiarò: «Maria, ti amo». Lei gli rispose, veloce come un brivido: «Anch'io». E nell'iride degli occhi le sfavillarono, riflesse, tutte le stelle del firmamento.

Le compagne, che sui prati sfogliavano con lei i petali di verbena, non riuscivano a spiegarsi come facesse a comporre i suoi rapimenti in Dio e la sua passione per una creatura. Il sabato la vedevano assorta nell'esperienza sovrumana dell'estasi, quando, nei cori della sinagoga, cantava: «O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora ti cerco: di te ha sete l'anima mia come terra deserta, arida, senz' acqua». Poi la sera rimanevano stupite quando, raccontandosi a vicenda le loro pene d'amore sotto il plenilunio, la sentivano parlare del suo fidanzato, con le cadenze del Cantico dei Cantici: «Il mio diletto è riconoscibile tra mille... I suoi occhi, come colombe su ruscelli di acqua... Il suo aspetto è come quello del Libano, magnifico tra i cedri...».

Per loro, questa composizione era un'impresa disperata. Per Maria, invece, era come mettere insieme i due emistichi d'un versetto dei salmi.

Per loro, l'amore umano che sperimentavano era come l'acqua di una cisterna: limpidissima, sì, ma con tanti detriti sul fondo. Bastava un nonnulla perché i fondigli si rimescolassero e le acque divenissero torbide. Per lei, no.

Non potevano mai capire, le ragazze di Nazaret, che l'amore di Maria non aveva fondigli, perché il suo era un pozzo senza fondo.

Santa Maria, donna innamorata, roveto inestinguibile di amore, noi dobbiamo chiederti perdono per aver fatto un torto alla tua umanità. Ti abbiamo ritenuta capace solo di fiamme che si alzano verso il cielo, ma poi, forse per paura di contaminarti con le cose della terra, ti abbiamo esclusa dall'esperienza delle piccole scintille di quaggiù. Tu, invece, rogo di carità per il Creatore, ci sei maestra anche di come si amano le creature. Aiutaci, perciò, a ricomporre le assurde dissociazioni con cui, in tema di amore, portiamo avanti contabilità separate: una per il cielo (troppo povera in verità), e l'altra per la terra (ricca di voci, ma anemica di contenuti) .

Facci capire che l'amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall'unico incendio di Dio. Ma facci comprendere anche che, con lo stesso fuoco, oltre che accendere lampade di gioia, abbiamo la triste possibilità di fare terra bruciata delle cose più belle della vita.

Perciò, Santa Maria, donna innamorata, se è vero, come canta la liturgia, che tu sei la «Madre del bell'amore», accoglici alla tua scuola. lnsegnaci ad amare. È un'arte difficile che si impara lentamente. Perché si tratta di liberare la brace, senza spegnerla, da tante stratificazioni di cenere.

Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi. Uscire da sé. Dare senza chiedere. Essere discreti al limite del silenzio. Soffrire per far cadere le squame dell'egoismo. Togliersi di mezzo quando si rischia di compromettere la pace di una casa. Desiderare la felicità dell'altro. Rispettare il suo destino. E scomparire, quando ci si accorge di turbare la sua missione.

Santa Maria, donna innamorata, visto che il Signore ti ha detto: «Sono in te tutte le mie sorgenti», facci percepire che è sempre l'amore la rete sotterranea di quelle lame improvvise di felicità, che in alcuni momenti della vita ti trapassano lo spirito, ti riconciliano con le cose e ti danno la gioia di esistere.

Solo tu puoi farci cogliere la santità che soggiace a quegli arcani trasalimenti dello spirito, quando il cuore sembra fermarsi o battere più forte, dinanzi al miracolo delle cose: i pastelli del tramonto, il profumo dell'oceano, la pioggia nel pineto, l'ultima neve di primavera, gli accordi di mille violini suonati dal vento, tutti i colori dell'arcobaleno... Vaporano allora, dal sotto suolo delle memorie, aneliti religiosi di pace, che si congiungono con attese di approdi futuri, e ti fanno sentire la presenza di Dio.

Aiutaci, perché, in quegli attimi veloci di innamoramento con l'universo, possiamo intuire che le salmodie notturne delle claustrali e i balletti delle danzatrici del Bolscjoi hanno la medesima sorgente di carità. E che la fonte ispiratrice della melodia che al mattino risuona in una cattedrale è la stessa del ritornello che si sente giungere la sera... da una rotonda sul mare: «Parlami d'amore, Mariù».

Mariainnamoramentoamore

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inviato da Barbara Battilana, inserito il 13/03/2013

PREGHIERA

19. Cantico di un anziano   1

Beati quelli che mi guardano con simpatia.
Beati quelli che comprendono il mio camminare stanco.
Beati quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità.
Beati quelli che stringono con calore le mie mani tremanti.
Beati quelli che si interessano della mia lontana giovinezza.
Beati quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti.
Beati quelli che comprendono il mio bisogno d'affetto.
Beati quelli che mi regalano frammenti del loro tempo.
Beati quelli che si ricordano della mia solitudine.
Beati quelli che mi sono vicini nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.

anzianicaritàrispettopazienza

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inviato da Cinzia Novello, inserito il 14/12/2012

PREGHIERA

20. La grazia di rispettare i fratelli   3

Ignacio Larranaga

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre.
Così sia.

comunitàcomunionesilenziorispettonon giudicaremormorazionibenevolenzadelicatezzacortesiacaritàamore fraterno

3.6/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 14/12/2012

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