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PREGHIERA

1. Litania interreligiosa per la pace

Remy Nahimana, Commissione Giustizia e Pace del Burundi, Bujumbura

Che la fede nasca e cresca in ogni uomo e donna di questa terra:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che il pregiudizio e il sospetto che separano gli individui e le comunità umane siano rimossi:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che le nostre differenze psicologiche e culturali servano a costruire positivamente la nostra personalità e il nostro paese:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che i nostri cuori siano sensibili al dolore e alla sofferenza di coloro che sono indifesi ed emarginati nelle nostre società:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che ogni uomo e ogni donna intorno a noi sperimenti la gioia di vivere liberamente e indipendentemente:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che il baratro tra ricchi e poveri, oppressori e oppressi, leader politici, vincitori e vinti, scompaia:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che le nostre divisioni etniche e sociali siano rimpiazzate dall'ascolto empatico e dall'accettazione degli altri:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che tutte le nostre relazioni siano caratterizzate da verità, umiltà, onestà e apertura:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che i nostri buoni rapporti con i paesi vicini siano rafforzati aiutandosi a vicenda e diventando un sigillo della nostra reciproca fiducia e sicurezza:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che l'unione di giustizia, verità, perdono e riconciliazione diventi realtà nelle nostre vite:
Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

Che le nostre famiglie, le nostre colline e i nostri villaggi siano spazi di gioia e condivisione tra indigeni e coloni e tutti coloro che condividono la terra:
Dio della speranza, dacci la tua pace.

pacegiustiziainterculturalità

inviato da Qumran2, inserito il 22/03/2018

PREGHIERA

2. Signore ti ringrazio

Paolo VI, Testamento spirituale e meditazioni sulla morte

Signore, Ti ringrazio che mi hai chiamato alla vita, ed ancor più che, facendomi cristiano, mi hai rigenerato e destinato alla pienezza della vita.

Parimente sento il dovere di ringraziare e di benedire chi a me fu tramite dei doni della vita, da Te, o Signore, elargitimi: chi nella vita mi ha introdotto, chi mi ha educato, benvoluto, beneficato, aiutato, circondato di buoni esempi, di cure, di affetto, di fiducia, di bontà, di cortesia, di amicizia, di fedeltà. Guardo con riconoscenza ai rapporti naturali e spirituali che hanno dato origine, assistenza, conforto, significato alla mia umile esistenza: quanti doni, quante cose belle ed alte, quanta speranza ho io ricevuto in questo mondo!

Il mio vuole essere un semplice atto di riconoscenza, anzi di gratitudine: questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente, un avvenimento degno d'essere cantato in gaudio e in gloria: la vita, la vita dell'uomo! Né meno degno d'esaltazione e di felice stupore è il quadro che circonda la vita dell'uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità. E' un panorama incantevole.

Perché non ho studiato abbastanza, esplorato, ammirato la stanza nella quale la vita si svolge? Tutto è dono; dietro la vita, dietro la natura, l'universo, sta la Sapienza; e poi, sta l'Amore! La scena del mondo è un disegno, oggi tuttora incomprensibile per la sua maggior parte, d'un Dio Creatore, che si chiama il Padre nostro che sta nei cieli! Grazie, o Dio, grazie e gloria a Te, o Padre!

vitamisterocreatogratitudine

4.5/5 (2 voti)

inviato da Maria Teresa Castagna, inserito il 26/09/2017

PREGHIERA

3. O Croce di Cristo!   2

Papa Francesco, Via Crucis al Colosseo, Venerdì santo 25 marzo 2016

O Croce di Cristo, simbolo dell'amore divino e dell'ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell'egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell'obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei dottori della lettera e non dello spirito, della morte e non della vita, che invece di insegnare la misericordia e la vita, minacciano la punizione e la morte e condannano il giusto.

O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei ministri infedeli che invece di spogliarsi delle proprie vane ambizioni spogliano perfino gli innocenti della propria dignità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei cuori impietriti di coloro che giudicano comodamente gli altri, cuori pronti a condannarli perfino alla lapidazione, senza mai accorgersi dei propri peccati e colpe.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei fondamentalismi e nel terrorismo dei seguaci di qualche religione che profanano il nome di Dio e lo utilizzano per giustificare le loro inaudite violenze.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi in coloro che vogliono toglierti dai luoghi pubblici ed escluderti dalla vita pubblica, nel nome di qualche paganità laicista o addirittura in nome dell'uguaglianza che tu stesso ci hai insegnato.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei traditori che per trenta denari consegnano alla morte chiunque.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ladroni e nei corrotti che invece di salvaguardare il bene comune e l'etica si vendono nel misero mercato dell'immoralità.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli stolti che costruiscono depositi per conservare tesori che periscono, lasciando Lazzaro morire di fame alle loro porte.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei distruttori della nostra "casa comune" che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita società.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata.

O Croce di Cristo, immagine dell'amore senza fine e via della Risurrezione, ti vediamo ancora oggi nelle persone buone e giuste che fanno il bene senza cercare gli applausi o l'ammirazione degli altri.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei ministri fedeli e umili che illuminano il buio della nostra vita come candele che si consumano gratuitamente per illuminare la vita degli ultimi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volti delle suore e dei consacrati - i buoni samaritani - che abbandonano tutto per bendare, nel silenzio evangelico, le ferite delle povertà e dell'ingiustizia.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei misericordiosi che trovano nella misericordia l'espressione massima della giustizia e della fede.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle persone semplici che vivono gioiosamente la loro fede nella quotidianità e nell'osservanza filiale dei comandamenti.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei pentiti che sanno, dalla profondità della miseria dei loro peccati, gridare: Signore ricordati di me nel Tuo regno!

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei beati e nei santi che sanno attraversare il buio della notte della fede senza perdere la fiducia in te e senza pretendere di capire il Tuo silenzio misterioso.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nelle famiglie che vivono con fedeltà e fecondità la loro vocazione matrimoniale.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei volontari che soccorrono generosamente i bisognosi e i percossi.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo.

O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei sognatori che vivono con il cuore dei bambini e che lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto. In te Santa Croce vediamo Dio che ama fino alla fine, e vediamo l'odio che spadroneggia e acceca i cuori e le menti di coloro preferiscono le tenebre alla luce.

O Croce di Cristo, Arca di Noè che salvò l'umanità dal diluvio del peccato, salvaci dal male e dal maligno! O Trono di Davide e sigillo dell'Alleanza divina ed eterna, svegliaci dalle seduzioni della vanità! O grido di amore, suscita in noi il desiderio di Dio, del bene e della luce.

O Croce di Cristo, insegnaci che l'alba del sole è più forte dell'oscurità della notte. O Croce di Cristo, insegnaci che l'apparente vittoria del male si dissipa davanti alla tomba vuota e di fronte alla certezza della Risurrezione e dell'amore di Dio che nulla può sconfiggere od oscurare o indebolire. Amen!

crocesofferenzaperseguitatiingiustiziapasquamortevitarisurrezionecorruzionepeccatosalvezzaegoismosolidarietàsperanza

5.0/5 (5 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 26/03/2016

PREGHIERA

4. Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore   2

Tonino Lasconi, Salmo 90,12

Furti, rapine, omicidi,
arricchimenti spropositati,
montagne di miliardi imboscati
in banche nazionali e straniere.
Signore,
perché, se dobbiamo morire?
Dove nasce questa illusione
di vivere tremila anni e forse più?
Eppure ogni giorno vediamo
i parenti e gli amici morire.
Eppure sappiamo per certo
che la morte non risparmia nessuno
e che nessuno può portarsi dietro quello che ha.
Giornate perdute nel niente,
ore affogate nella noia,
interessi meschini e banali,
affanni e lotte
per cose senza domani.
Insegnaci, Signore a contare i nostri giorni.
Aiutaci a vincere l'illusione
di vivere tremila anni e forse più.
E saremo saggi,
E saremo buoni,
E saremo sereni.
Così vivremo per sempre.

sapienza del cuoreaviditàsenso della vitaeternitàesterioritàbeni materialispiritualità

inviato da Maria Colombo, inserito il 21/05/2012

PREGHIERA

5. Preghiera dei genitori   2

Ti ringraziamo, Signore, per il dono dei nostri figli.
Sappiamo che tu li ami di un amore più grande,
più potente, più puro del nostro;
a te dunque li affidiamo.
Sii tu per loro la Via, la Verità e la Vita,
l'amico vero che non tradisce mai.
Fa' che essi credano, perché la vita
senza fede è una notte disperata.
Fa' che siano puri, perché senza purezza
non c'è amore, ma egoismo.
Fa' che crescano onesti e laboriosi,
sani e buoni come noi li sogniamo e tu li vuoi.
Degnati di eleggere e di chiamare qualcuno di loro
per l'avvento del tuo Regno.
Fa' che noi siamo per loro esempio luminoso
di virtù e guida sicura.
Dona efficacia alla nostra parola, forza costante
alla nostra azione formatrice e di testimonianza.
E tu, Maria, che conoscesti le ineffabili gioie
di una maternità santa,
dacci un cuore capace di trasmettere
una fede viva e ardente.
Santifica le nostre ansie e le nostre gioie,
fa' che i nostri figli crescano in virtù e santità
per opera tua e del tuo Figlio Divino.
Amen!

genitorifiglifamiglia

4.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2009

PREGHIERA

6. Sarà Natale, quale Natale?   1

Signore nostro,
in un mondo in cui tutto è in vendita
ricordaci che la verità non si compra.

Signore nostro,
in un momento in cui si compra di tutto
ricordaci che l'amore è gratuito.

Signore nostro,
in giorni in cui si è buoni per obbligo
ricordaci che la carità è pratica quotidiana.

Signore nostro,
in un momento in cui si fanno doni intelligenti
ricordaci che una riconciliazione è il dono più intelligente.

Signore nostro,
in mezzo a un'orgia di panettoni farciti
ricordaci che non si sfama il povero con la pubblicità.

Signore nostro,
quando riuniamo le nostre famiglie a fare festa
ricordaci che potremmo farlo molto più spesso.

Signore nostro,
mentre orniamo i nostri alberi luccicanti
ricordaci lo splendore discreto della tua croce.

Signore nostro,
mentre andiamo festanti alla messa di mezzanotte
ricordaci che non è il cenone di capodanno.

Signore nostro,
mentre ci affanniamo ad agghindarci per le feste
ricordaci che davanti a quel Bambino cade ogni mascherata.

Signore nostro,
mentre ci confessiamo a te per una volta all'anno
ricordaci che tu sei la nostra gioia e il nostro regalo,
ogni giorno dell'anno, di ogni anno, per l'eternità.

Perché tu ci sei sempre, Signore.

Natale

3.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002