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TESTO
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio.
La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.
inviato da Qumran2, inserito il 07/01/2012
TESTO
122. Non l'avremmo mai pensato questo tuo nome 1
Quando abbiamo udito il tuo nome,
il nome con cui ti avremmo chiamato,
il nostro cuore ha sussultato.
Salvatore!
Salvatore? E' questo il tuo nome?
Non è il Santo, il Trascendente,
l'Eterno, l'Onnipotente il tuo nome?
Non sei il Giudice, il Sublime,
l'Ineffabile, il Forte, il Dio degli Eserciti?
Dio,
hai voluto che a te ci rivolgessimo
col nome di Salvatore
e lo hai preferito a Sapienza,
Scienza, Bellezza, Grandezza o a qualcuno
dei mille nomi che ti appartengono...
Salvatore!
Una grande aurora sorge nel buio
delle nostre tristi notti,
una speranza invade il nostro mondo.
Abbiamo esultato e pianto
quando abbiamo ricevuto e trasmesso
che tu, Dio grande e immenso,
sei non lassù, ma qui con noi,
il nostro Salvatore.
Allora, quando sudati, sfiniti, oppressi, schiantati, distrutti
ci guarderemo in viso, sorrideremo dicendo:
E' qui il nostro Salvatore!
Il nostro destino, il nostro futuro cambia
se Dio è il nostro Salvatore!
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 08/11/2011
TESTO
L'amore di Dio
è candido come la neve in inverno.
E' ardente come
la sabbia in estate.
Ti riscalda come
il calore di un camino acceso.
Ti accoglie come
il sorriso di un bambino gioioso.
Ti abbraccia come
il genitore più affettuoso.
Non ti lascia mai solo,
non farlo sentire solo.
inviato da Cinzia Corte, inserito il 08/11/2011
TESTO
124. Incarnazione, spazi dilatati 1
Da quel beato
e luminoso giorno
in cui l'amore
ha scelto te
come suo tempio
e ha chiesto di vivere in te
dimensioni umane,
immergendosi nel tuo cuore,
non puoi più dire
"io amo"
se non crei spazi dilatati
a misura dell'infinità
del cuore di Dio.
incarnazioneNataleamore di Dio
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 08/11/2011
TESTO
S. Agostino, Commento alla I Lettera di S. Giovanni (In Io. Ep. tr. 7, 10)
Quale volto ha l'amore? quale forma, quale statura, quali piedi, quali mani? Nessuno lo può dire. Esso tuttavia ha i piedi, che conducono alla Chiesa; ha le mani, che donano ai poveri; ha gli occhi, coi quali si viene a conoscere colui che è nel bisogno...
inviato da Qumran2, inserito il 20/10/2011
TESTO
Anna Maria Cànopi, Ogni giorno sorgerà il sole
La luce che risplende nel cuore di coloro che cercano Dio è una lampada che illumina la Chiesa e gli uomini.
inviato da Cinzia Novello, inserito il 19/09/2011
TESTO
Non dobbiamo pregare per portare Dio dalla nostra parte (Dio è già per noi!), ma per avere la fede e la forza di metterci dalla parte di Dio.
preghieraconversionerapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 25/08/2011
TESTO
Olivier Clement, Riflessioni sull'uomo
La conversione non è solo un sentimento morale di colpa, ma la consapevolezza del nostro desiderio insaziabile, di quel desiderio che è in noi come un vuoto che diviene richiamo, come l'incavo di una pienezza sconosciuta.
conversionepentimentoricerca di sensoricerca di Dio
inserito il 10/07/2011
TESTO
Se Gesù nel Vangelo ama di un amore del tutto particolare i peccatori, non è certo a causa del loro peccato, ma perché hanno bisogno di essere perdonati e guariti, perché sono disponibili all'amore di Dio.
perdonomisericordia di Diomisericordiapeccatoguarigione
inviato da Qumran2, inserito il 14/06/2011
TESTO
La vera preghiera non è quando Dio sta ad ascoltare ciò che noi gli domandiamo; ma quando l'orante continua a pregare fino a che sia egli colui che ascolta: che ascolta ciò che Dio vuole.
preghierarapporto con Diovolontà di Dioascoltopreghiera di domandaperseveranza
inviato da Qumran2, inserito il 10/03/2011
TESTO
S. Giovanni Maria Vianney, Omelia per la V Domenica dopo Pasqua
Per mostrarvi il potere della preghiera e le grazie che essa vi attira dal cielo, vi dirò che è soltanto con la preghiera che tutti i giusti hanno avuto la fortuna di perseverare. La preghiera è per la nostra anima ciò che la pioggia è per la terra. Concimate una terra quanto volete, se manca la pioggia, tutto ciò che farete non servirà a nulla. Così, fate opere buone quanto volete, se non pregate spesso e come si deve, non sarete mai salvati; perché la preghiera apre gli occhi della nostra anima, le fa sentire la grandezza della sua miseria, la necessità di fare ricorso a Dio; le fa temere la sua debolezza.
Il cristiano conta per tutto su Dio solo, e niente su se stesso. Sì, è per mezzo della preghiera che tutti i giusti hanno perseverato. Del resto, ci accorgiamo noi stessi che appena trascuriamo le nostre preghiere, perdiamo subito il gusto delle cose del cielo: pensiamo solo alla terra; e se riprendiamola preghiera, sentiamo rinascere in noi il pensiero e il desiderio delle cose del cielo. Sì, se abbiamo la fortuna di essere nella grazia di Dio, o faremo ricorso alla preghiera, o saremo certi di non perseverare per molto tempo nella via del cielo.
In secondo luogo, diciamo che tutti i peccatori debbono, senza un miracolo straordinario che accade rarissimamente, la loro conversione soltanto alla preghiera. Vedete santa Monica, ciò che fa per chiedere la conversione di suo figlio: ora essa è al piede del suo crocifisso a pregare e piangere; ora si trova presso persone che sono sagge, per chiedere il soccorso delle loro preghiere. Guardate lo stesso sant'Agostino, quando volle seriamente convertirsi... Si, per quanto fossimo peccatori, se avessimo fatto ricorso alla preghiera e se pregassimo come si deve, saremmo sicuri che il buon Dio ci perdonerebbe.
Ah!, fratelli miei, non meravigliamoci del fatto che il demonio fa tutto ciò che può per farci tralasciare le nostre preghiere, e farcele dire male; è che capisce molto meglio di noi quanto la preghiera è temibile nell'inferno, e che è impossibile che il buon Dio possa rifiutarci ciò che gli chiediamo per mezzo della preghiera...
Non sono né le lunghe né le belle preghiere che il buon Dio guarda, ma quelle che si fanno dal profondo del cuore, con un grande rispetto ed un vero desiderio di piacere a Dio. Eccovene un bell'esempio. Viene riferito nella vita di san Bonaventura, grande dottore della Chiesa, che un religioso assai semplice gli dice: «Padre, io che sono poco istruito, lei pensa che posso pregare il buon Dio e amarlo?».
San Bonaventura gli dice: «Ah, amico, sono questi principalmente che il buon Dio ama di più e che gli sono più graditi». Questo buon religioso, tutto meravigliato da una notizia così buona, va a mettersi alla porta del monastero, dicendo a tutti quelli che vedeva passare: «Venite, amici, ho una buona notizia da darvi; il dottore Bonaventura m'ha detto che noi altri, anche se ignoranti, possiamo amare il buon Dio quanto i dotti. Quale felicità per noi poter amare il buon Dio e piacergli, senza sapere niente!».
Da questo, vi dirò che non c'è niente di più facile che il pregare il buon Dio, e che non c'è nulla di più consolante.
Diciamo che la preghiera è una elevazione del nostro cuore verso Dio. Diciamo meglio, è il dolce colloquio di un bambino con il padre suo, di un suddito con il suo re, di un servo con il suo padrone, di un amico con il suo amico, nel cui cuore depone i suoi dispiaceri e le sue pene.
preghierarapporto con Dioconversionecrescita interiore
inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney, Roma, inserito il 10/03/2011
TESTO
Romeo Brotto, Rivista Missionari Saveriani, Marzo 2008
Ho chiesto a Dio di togliermi i vizi.
Mi ha detto di no: non è Dio che deve toglierti i vizi; sei tu che non devi volerli più.
Ho chiesto a Dio di rifinire il mio corpo.
Mi ha risposto che il mio spirito è completo e il mio corpo è solo provvisorio.
Ho chiesto a Dio di concedermi la pazienza.
Mi ha detto che lui non concede gratis la pazienza, ma che io devo praticarla nelle tribolazioni.
Ho chiesto a Dio di darmi la felicità.
Mi ha detto che lui benedice chi la cerca e si sforza di far felici gli altri.
Ho chiesto a Dio di liberarmi dalle sofferenze e dal dolore.
Mi ha risposto che un po' di sofferenza mi fa bene.
Ho chiesto a Dio di farmi crescere spiritualmente.
Mi ha risposto che devo impegnarmi di più e che mi avrebbe potato per dare più frutti.
Ho chiesto a Dio tutto ciò che potesse dare più valore alla mia vita.
Mi ha risposto che mi ha dato la vita e che devo valorizzare meglio tutte le cose.
Ho chiesto a Dio di aiutarmi ad amare gli altri, come lui ama me.
E Dio, allargando le braccia, mi ha detto: "Sì, volentieri! Cerca tutti i mezzi e i modi per amare gli altri e io ti benedirò".
inviato da Qumran2, inserito il 02/02/2011
TESTO
133. Richiesta e ringraziamento 1
Ognuno confronti quanto ha pregato nel momento della prova, a quanto ha ringraziato quando le sue preghiere sono state esaudite.
gratitudinepreghierarichiestarapporto con Dio
inviato da Elena Calvini, inserito il 29/01/2011
TESTO
Suor Veronica Monica Novizia, Voce di Padre Pio, n. 3, marzo 2006
L'anima di noi giovani è come un'anfora fragile, basta un colpo di una piccola pietra perché l'anfora si frantumi come un sogno interrotto. Ma è solo il passare del tempo e delle tempeste che dà consistenza all'anima. Dio fa sempre irruzione tra le macerie dei nostri castelli in rovina e ci fa assaporare la sua presenza, ci fa gustare e intravedere che per la nostra vita c'è un altro destino che coincide con il suo progetto e la sua chiamata di infinito amore e tenerezza.
vitacamminogiovanigiovinezzacrescitaprogetto di Dio
inserito il 15/01/2011
TESTO
135. Tu non scendesti dalla croce 1
Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov
Tu non scendesti dalla croce,
quando per schernirti e per provocarti ti gridavano:
"Scendi dalla croce, e crederemo che sei proprio tu!".
Non scendesti perché, anche questa volta,
non volesti rendere schiavo l'uomo con un miracolo,
perché avevi sete
di una fede nata dalla libertà e non dal miracolo.
Avevi sete di amore libero,
e non dei servili entusiasmi dello schiavo
davanti al padrone potente
che lo ha terrorizzato una volta per sempre.
inviato da Don Stefano Zangarini, inserito il 08/01/2011
TESTO
136. Tu lo puoi chiamare amore ma è Dio
Maria Teresa Crovetto, Perle di Spirito
Quando pensi all'amore e lo desideri
senza averlo trovato;
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!
Quando guardi il bambino diverso
e lo trovi cento volte più bello degli altri:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!
Quando guardi gli avvenimenti sbagliati del mondo
e desideri rimediarvi:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!
Quando senti nel cuore il desiderio
di far vivere la pace alle persone che ami:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!
Quando senti il desiderio di solitudine
per contemplare i tuoi pensieri
e senti nel cuore la gioia di esistere:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio che prega in te!
amorevedere Dioriconoscere Diorapporto con Dio
inviato da Elena Zanchiello, inserito il 05/09/2010
TESTO
Custodite nelle vostre case la Bibbia,
leggete, approfondite e comprendete pienamente le sue pagine,
trasformatele in preghiera e testimonianza di vita,
ascoltatela con amore e fede nella liturgia.
Create il silenzio
per ascoltare con efficacia la Parola del Signore
e conservate il silenzio dopo l'ascolto,
perché essa continuerà a dimorare,
a vivere e a parlare a voi.
Fatela risuonare all'inizio del vostro giorno
perché Dio abbia la prima parola
e lasciatela echeggiare in voi alla sera
perché l'ultima parola sia di Dio.
parola di Diosacra scritturabibbiaascoltosilenzio
inviato da Don Giuseppe Ghirelli, inserito il 05/09/2010
TESTO
Facciamo silenzio
prima di ascoltare la Parola,
perché i nostri pensieri
sono già rivolti verso la Parola.
Facciamo silenzio
dopo l'ascolto della Parola,
perché questa ci parla ancora,
vive e dimora in noi.
Facciamo silenzio
la mattina presto,
perché Dio deve avere la prima Parola,
e facciamo silenzio
prima di coricarci,
perché l'ultima Parola
appartiene a Dio.
Facciamo silenzio
solo per amore della Parola.
parola di Diosacra scritturabibbiaascoltosilenzio
inviato da Don Giuseppe Ghirelli, inserito il 05/09/2010
TESTO
Solo Gesù può darci una mano per vivere bene. Gesù è nel tabernacolo se siamo in chiesa; è nel prossimo quando siamo in società; è nella gente quando la serviamo; è nelle difficoltà quando lo invochiamo.
inviato da Pia Marin, inserito il 05/09/2010
TESTO
140. Quando ogni cosa diventa dolore
Quando ogni cosa diventa dolore, venite a me che sono il Signore di tutto.
doloresofferenzaDioGesù Cristoconsolatore
inserito il 03/09/2010