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Hai cercato grazia di dio tra i ritagli di tipo preghiera

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PREGHIERA

61. Dammi coraggio   1

Rabindranath Tagore

Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.

Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.

Non darmi alleati nella lotta della vita...
eccetto la forza che mi proviene da te.

Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.

Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo;
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.

Quando mi fermo stanco sulla lunga strada
e la sete mi opprime sotto il solleone;
quando mi punge la nostalgia di sera
e lo spettro della notte copre la mia vita,
bramo la tua voce, o Dio,
sospiro la tua mano sulle spalle.

Fatico a camminare per il peso del cuore
carico dei doni che non ti ho donati.

Mi rassicuri la tua mano nella notte,
la voglio riempire di carezze,
tenerla stretta: i palpiti del tuo cuore
segnino i ritmi del mio pellegrinaggio.

coraggiocroceavversitàsofferenzadoloredifficoltà

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 25/09/2002

PREGHIERA

62. Signore della conversione

Pierre Griolet

O Cristo,
Signore della conversione,
apri il mio cuore al tuo giorno:
sia per me giorno di perdono
e di tenerezza.
Se guardo i miei peccati,
chi può resistere davanti a te?
Purificami, salvami;
strappami dalle forze del male,
liberami dalle divisioni,
unifica il mio essere
e la mia vita.
Donami la forza e la grazia,
perché contemplando le tue meraviglie,
avanzi verso la tua gioia.
Mi hai dato il pane di vita
come provvista per il cammino
e annuncio del tuo ritorno:
fa' che mi trovi
nell'azione di grazie,
trasfigurato dalla luce
del tuo perdono
e dalla gioia di ritrovarti.

conversioneperdonomisericordia di Dio

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 27/05/2002

PREGHIERA

63. Dammi oggi il pane quotidiano...   1

Ernesto Olivero

Dammi, oggi, il pane quotidiano...
Il pane della speranza,
per dare speranza.
Il pane della gioia,
da poter spartire.
Il pane dell'intelligenza,
per varcare l'impossibile.
Il pane del sorriso,
da trasmettere agli altri.
Il pane della misericordia,
perché possa ricevere e dare perdono.
Il pane del dolore,
da condividere.
Il pane della grazia,
per non attaccarmi al male.
Il pane della fraternità,
per diventare una cosa sola con i miei fratelli.
Il pane del tempo,
per conoscerti.
Il pane del silenzio,
per amarti.

condivisionerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 27/05/2002

PREGHIERA

64. Testamento di un martire   1

Christian de Chergé, monaco cistercense

Se mi capitasse un giorno di essere vittima del terrorismo mi piacerebbe che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo paese. Che pregassero per me. Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell'indifferenza dell'anonimato. La mia vita non ha un prezzo più alto di un'altra. Non vale di meno né di più. In ogni caso non ha l'innocenza dell'infanzia. Ho vissuto abbastanza per considerarmi complice del male che sembra, ahimè, prevalere nel mondo, e anche di quello che mi può colpire alla cieca. Non posso auspicare una morte così; mi sembra importante dichiararlo. Infatti non vedo come potrei rallegrarmi del fatto che un popolo, che amo, sia indistintamente accusato dei mio assassinio. Sarebbe un prezzo troppo caro, per quella che forse chiameranno la grazia del martirio, doverla a un algerino qualsiasi, soprattutto se questi dice di agire nella fedeltà a ciò che crede essere l'islam. Conosco le caricature dell'islam che un certo Islamismo incoraggia. E' troppo facile mettersi la coscienza in pace, identificando questa religione con gli integrismi dei suoi estremisti. L'Algeria e l'Islam, per me, sono un'altra cosa, sono un corpo e un'anima. Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli che mi hanno considerato con precipitazione un naïf o un idealista. Ma queste persone devono sapere che la mia più lancinante curiosità verrà finalmente soddisfatta. Ecco che potrò, a Dio piacendo, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell'Islam come Lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutti della sua Passione, investiti dal dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre stabilire la comunione, ristabilire la rassomiglianza, giocando sulle differenze. Questa vita perduta, totalmente mia, totalmente loro, rende grazie a Dio. E anche a te, amico dell'ultimo minuto, che non sapevi quel che facevi. Si, anche per te voglio prevedere questo "Grazie" e questo "Addio". E che sia dato a tutti di ritrovarci, ladroni beati, in Paradiso, se piacerà a Dio, nostro Padre comune. Amen! Insciallah.

martirioislamismo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Rovaris Pinuccio, inserito il 08/05/2002

PREGHIERA

65. Il dono di nozze da parte di Dio   3

La creatura che hai al fianco è mia. Io l'ho creata.
Io le ho voluto bene da sempre, prima di te e più di te.
Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido.
La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile.
Quando l'hai incontrata l'hai trovata amabile e bella.
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il mio cuore che ha messo in lei tenerezza ed amore,
è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità,
la sua intelligenza e tutte le qualità che hai trovato in lei.
Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino.
Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri.
Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza,
di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo,
di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro, e di tante altre cose.
Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di me.
Sono Io, e non tu, il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita.
Aiutala ad incontrarmi nella preghiera, nella Parola,
nel perdono, nella speranza.
Abbi fiducia in me.
La ameremo insieme. Io la amo da sempre.
Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno,
da quando vi siete innamorati.
Sono Io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei.
Era il modo più bello per dirti "Ecco te l'affido.
Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità".
Con le parole "Prometto di esserti fedele,
di amarti e rispettarti per tutta la vita",
è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla
nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento siamo in due ad amarla.
Anzi Io ti rendo capace di amarla "da Dio",
regalandoti un supplemento di amore
che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende simile al mio.
E' il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio.
Io sarò sempre con voi e farò di voi gli strumenti del mio amore
e della mia tenerezza:
continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d'amore.

matrimoniocoppiaamorefamigliainnamoramento

5.0/5 (1 voto)

inviato da Francesco Sessa, inserito il 04/05/2002

PREGHIERA

66. Saluto alle virtù

San Francesco d'Assisi

Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa e pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi con tua sorella,
la santa obbedienza.
Santissime virtù,
voi tutte salvi il Signore,
dal quale venite e procedete.

Non c'è assolutamente uomo nel mondo intero,
che possa avere una sola di voi,
se prima non muore [a se stesso].
Chi ne ha una e le altre non offende,
tutte le possiede,
chi anche una sola ne offende,
non ne possiede nessuna
e le offende tutte e ognuna
confonde i vizi e i peccati.

La santa sapienza
confonde Satana e tutte le sue insidie.
La pura santa semplicità
confonde ogni sapienza di questo mondo
e la sapienza della carne.

La santa povertà
confonde la cupidigia, l'avarizia
e le preoccupazioni del secolo presente.

La santa umiltà
confonde la superbia,
tutti gli uomini che sono nel mondo,
similmente tutte le cose che sono nel mondo.

La santa carità
confonde tutte le diaboliche
e carnali tentazioni e tutti i timori carnali.

La santa obbedienza
confonde tutte le volontà corporali e carnali
e ogni volontà propria,
e tiene il suo corpo mortificato
per l'obbedienza allo spirito
e per l'obbedienza al proprio fratello;
e allora l'uomo è suddito e sottomesso
a tutti gli uomini che sono nel mondo,
e non soltanto ai soli uomini,
ma anche a tutte le bestie e alle fiere,
così che possono fare di lui quello che vogliono,
per quanto sarà loro concesso
dall'alto dal Signore.

E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.

virtù

inviato da Giovanni Ferroni, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

67. Insegnami ad usare bene il tempo   3

Jean Guitton

Dio mio,
insegnami ad usare bene il tempo che tu mi dai
e ad impiegarlo bene, senza sciuparne.

Insegnami a prevedere senza tormentarmi,
insegnami a trarre profitto dagli errori passati,
senza lasciarmi prendere dagli scrupoli.

Insegnami ad immaginare l'avvenire
senza disperarmi che non possa essere
quale io l'immagino.

Insegnami a piangere sulle mie colpe
senza cadere nell'inquietudine.

Insegnami ad agire senza fretta,
e ad affrettarmi senza precipitazione.

Insegnami ad unire la fretta alla lentezza,
la serenità al fervore, lo zelo alla pace.

Aiutami quando comincio,
perché è proprio allora che io sono debole.

Veglia sulla mia attenzione quando lavoro,
e soprattutto riempi tu i vuoti delle mie opere.

Fa' che io ami il tempo
che tanto assomiglia alla tua grazia
perché esso porta tutte le opere alla loro fine
e alla loro perfezione
senza che noi abbiamo l'impressione
di parteciparvi in qualche modo.

temposerenitàsperanza

2.7/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002

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