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TESTO

61. Se vuoi la pace

Giovanni Elba

Se vuoi la pace dichiara la guerra
al tuo egoismo che vuole tutto per sè
e non ti fa vedere il bisogno di tuo fratello.
Combatti ogni tuo desiderio di dominio
che vuole farti comandare nel gioco,
a casa, a scuola, dappertutto.
Se vuoi la pace fai in modo che
tutti intorno a te abbiano il necessario,
abbiano la possibilità di parlare,
siano liberi!
Come vuoi essere libero tu
di parlare, giocare, lavorare, pregare,
amare e vivere.

amiciziapace

inviato da Lilly Giuliani, inserito il 02/06/2009

PREGHIERA

62. Preghiera per implorare grazie per intercessione di Giovanni Paolo II

Vicariatusurbis.org

O Trinità Santa,
ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa
il Papa Giovanni Paolo II
e per aver fatto risplendere in lui
la tenerezza della tua paternità,
la gloria della Croce di Cristo
e lo splendore dello Spirito d'amore.
Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria,
ci ha dato un'immagine viva di Gesù Buon Pastore
e ci ha indicato la santità
come misura alta della vita cristiana ordinaria
quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà,
la grazia che imploriamo,
nella speranza che egli sia presto annoverato
nel numero dei tuoi santi.
Amen.

Giovanni Paolo II

inserito il 02/06/2009

TESTO

63. Dirò solo il bene   2

Giovanni XXIII

Prometto che delle persone che conosco dirò solo il bene.
E se non vi sarà nulla di bene da dire starò zitto.

veritàrispettopettegolezzigiudizionon giudicarebenepositività

5.0/5 (2 voti)

inviato da Clerice Capuzzo, inserito il 07/09/2008

PREGHIERA

64. Preghiera per la Pace   1

Giovanni Paolo II, Hiroshima, 25 febbraio 1981

Ascolta la mia voce perché è la voce delle vittime di tutte le guerre e della violenza tra gli individui e le nazioni;

Ascolta la mia voce, perché è la voce di tutti i bambini che soffrono e soffriranno ogni qualvolta i popoli ripongono la loro fiducia nelle armi e nella guerra;

Ascolta la mia voce, quando ti prego di infondere nei cuori di tutti gli esseri umani la saggezza della pace, la forza della giustizia e la gioia dell'amicizia;

Ascolta la mia voce, perché parlo per le moltitudini di ogni Paese e di ogni periodo della storia che non vogliono la guerra e sono pronte a percorrere il cammino della pace;

Ascolta la mia voce e donaci la capacità e la forza per poter sempre rispondere all'odio con l'amore, all'ingiustizia con una completa dedizione alla giustizia, al bisogno con la nostra stessa partecipazione, alla guerra con la pace.

O Dio, ascolta la mia voce e concedi al mondo per sempre la tua pace.

Leggi il testo completo del discorso di Giovanni Paolo II al "Peace Memorial" di Hiroshima.

pace

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 31/12/2007

RACCONTO

65. Quando le croci sono troppe

Giovanni Francile

Un uomo viaggiava, portando sulle spalle tante croci pesantissime. Era ansante, trafelato, oppresso e, passando un giorno davanti ad un crocifisso, se ne lamentò con il signore così:

"Ah, signore, io ho imparato nel catechismo che tu ci hai creato per conoscerti, amarti e servirti... Ma invece mi sembra di essere stato creato soltanto per portare le croci! Me ne hai date tante e così pesanti che io non ho più forza per portarle...".

Il Signore però gli disse: "ieni qui, figlio mio, posa queste croci per terra ed esaminiamole un poco... Ecco, questa è la croce più grossa e la più pesante; guarda cosa c' è scritto sopra...".
Quell'uomo guardò e lesse questa parola: sensualità.

"Lo vedi?", disse il Signore, "questa croce non te l'ho data io, ma te la sei fabbricata da solo. Hai avuto troppa smania di godere, sei andato in cerca di piaceri, di golosità, di divertimenti... E di conseguenza hai avuto malattie, povertà, rimorsi".

"Purtroppo è vero, soggiunse l'uomo, questa croce l'ho fabbricata io! E' giusto che io la porti!". Sollevò da terra quella croce e se la pose di nuovo sulle spalle.

Il Signore continuò: "Guarda quest' altra croce. C'è scritto sopra: ambizione. Anche questa l'hai fabbricata tu, non te l'ho data io. Hai avuto troppo desiderio di salire in alto, di occupare i primi posti, di stare al di sopra degli altri... E di conseguenza hai avuto odio, persecuzione, calunnie, disinganni".

"E' vero, è vero! Anche questa croce l'ho fabbricata io! E' giusto che io la porti!". Sollevò da terra quella seconda croce e se la mise sulle spalle.

Il Signore additò altre croci, e disse: "Leggi. Su questa è scritto gelosia, su quell'altra: avarizia, su quest'altra...".

"Ho capito, ho capito Signore, è troppo giusto quello che tu dici...".

E prima che il Signore avesse finito di parlare, il povero uomo aveva raccolto da terra tutte le sue croci e se le era poste sulle spalle.

Per ultima era rimasta per terra una crocetta piccola piccola e quando l'uomo la sollevò per porsela sulle spalle, esclamò:

"Oh! Come è piccola questa! E pesa poco!". Guardò quello che c'era scritto sopra e lesse queste parole: "La croce di Gesù".

Vivamente commosso, sollevò lo sguardo verso il Signore ed esclamò: "Quanto sei buono!". Poi baciò quella croce con grande affetto.

E il Signore gli disse: "Vedi, figlio mio, questa piccola croce te l'ho data io, ma te l'ho data con amore di padre; te l'ho data perché voglio farti acquistare merito con la pazienza; te l'ho data perché tu possa somigliare a me e starmi vicino per giungere al cielo, perché io l'ho detto: 'Chi vuole venire dietro a me prenda la sua croce ogni giorno e mi segua...', ma ho detto anche: 'il mio giogo è soave e il mio peso è leggerò".

L'uomo delle croci riprese silenzioso il cammino della vita; fece ogni sforzo per correggersi dei suoi vizi e si diede con ogni premura a conoscere, amare e servire Dio.

Le croci più grosse e più pesanti caddero, una dopo l'altra dalle sue spalle e gli rimase soltanto quella di Gesù.

Questa se la tenne stretta al cuore fino all'ultimo giorno della sua vita, e quando arrivò al termine del viaggio, quella croce gli servì da chiave per aprire la porta del paradiso.

crocedifficoltàviziegoismoconversionecroci

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cosimo Di Lella, inserito il 15/11/2007

PREGHIERA

66. Rendimi forte, Signore   1

Giovanni di Dalyatha

Rendimi sapiente, Signore,
perché io conosca l'intera tua volontà
e rendimi forte, perché io la compia;
rendimi sapiente perché conosca gli artifici dei demoni
e tutto ciò che è avverso
e rendimi forte perché io possa vincere tutto.

volontàsequelafortezza

inviato da Chiara, inserito il 11/11/2007

PREGHIERA

67. Guidaci verso di Te!

Giovanni di Dalyatha, Qiqajon

Gloria all'abbondanza del tuo inenarrabile amore!
La tua porta è aperta, Signore, ma nessuno entra
la tua gloria è manifesta, ma nessuno vi fissa gli occhi
la tua luce è sorta nelle pupille, ma non vogliamo vedere
la tua mano è tesa a dare, ma nessuno prende
tu inciti tramite seduzioni, ma non acconsentiamo
tu sbalordisci con cose terribili miste a misericordia,
ma noi non accorriamo a te.
Dio nostro, buono, abbi pietà della nostra miseria.
Creatore nostro, dolce, fascia le nostre ferite.
Padre nostro, ripieno di clemenza, persuaditi
a costringerci ad avvicinarci a te,
visto che noi non vogliamo persuaderti.
Fa' uscire, Signore, la nostra anima,
dalla prigione nella quale ci siamo rinchiusi,
verso la vera luce, anche se noi non vogliamo.
Prevalga su di noi, Signore, la tua forza
e ci faccia uscire dal torpore al quale siamo inclini.
Alza, Signore, da davanti ai nostri occhi
tutti i veli dei quali è coperta la vista della nostra anima,
che le impediscono di vedere la tua vera luce.
Che in essa, continuamente senza interruzione,
siamo spogliati, con i volti scoperti
e restiamo nel desiderio di lui
e nella dolcezza della sua bellezza per i secoli dei secoli. Amen.

libertàsequelarapporto con Dioconversionepigriziaaccidia

inviato da Chiara, inserito il 11/11/2007

PREGHIERA

68. Preghiera per i laici   1

Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica "Christifideles Laici"

O Vergine santissima,
Madre di Cristo e Madre della Chiesa,
con gioia e con ammirazione,
ci uniamo al tuo Magnificat,
al tuo canto di amore riconoscente.

Con te rendiamo grazie a Dio,
«la cui misericordia si stende
di generazione in generazione»,
per la splendida vocazione
e per la multiforme missione
dei fedeli laici,
chiamati per nome da Dio
a vivere in comunione di amore
e di santità con lui
e ad essere fraternamente uniti
nella grande famiglia dei figli di Dio,
mandati a irradiare la luce di Cristo
e a comunicare il fuoco dello Spirito
per mezzo della loro vita evangelica
in tutto il mondo.

Vergine del Magnificat,
riempi i loro cuori
di riconoscenza e di entusiasmo
per questa vocazione e per questa missione.

Tu che sei stata,
con umiltà e magnanimità,
«la serva del Signore»,
donaci la tua stessa disponibilità
per il servizio di Dio
e per la salvezza del mondo.
Apri i nostri cuori
alle immense prospettive
del Regno di Dio
e dell'annuncio del Vangelo
ad ogni creatura.

Nel tuo cuore di madre
sono sempre presenti i molti pericoli
e i molti mali
che schiacciano gli uomini e le donne
del nostro tempo.
Ma sono presenti anche
le tante iniziative di bene,
le grandi aspirazioni ai valori,
i progressi compiuti
nel produrre frutti abbondanti di salvezza.

Vergine coraggiosa,
ispiraci forza d'animo
e fiducia in Dio,
perché sappiamo superare
tutti gli ostacoli che incontriamo
nel compimento della nostra missione.
Insegnaci a trattare le realtà del mondo
con vivo senso di responsabilità cristiana
e nella gioiosa speranza
della venuta del Regno di Dio,
dei nuovi cieli e della terra nuova.

Tu che insieme agli Apostoli in preghiera
sei stata nel Cenacolo
in attesa della venuta dello Spirito di Pentecoste,
invoca la sua rinnovata effusione
su tutti i fedeli laici, uomini e donne,
perché corrispondano pienamente
alla loro vocazione e missione,
come tralci della vera vite,
chiamati a portare molto frutto
per la vita del mondo.

Vergine Madre,
guidaci e sostienici perché viviamo sempre
come autentici figli e figlie
della Chiesa di tuo Figlio
e possiamo contribuire a stabilire sulla terra
la civiltà della verità e dell'amore,
secondo il desiderio di Dio
e per la sua gloria.
Amen.

laiciimpegnoresponsabilitàlaicato

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 24/05/2007

TESTO

69. La messa

S. Giovanni Maria Vianney

L'assistenza alla messa è la più grande azione che noi possiamo fare.
Non è sufficiente essere presenti con il corpo alla Messa, ma bisogna assistervi con l'intenzione di capirla e seguirla attentamente.
Che bellezza! Dopo la consacrazione Dio è qui come in Paradiso... Se l'uomo capisse questo morirebbe d'amore.
Per dire la Messa bisognerebbe essere come dei Serafini.

messaeucaristia

inviato da Pisoni Don Luigi, inserito il 17/11/2006

TESTO

70. La voce che grida nel deserto

Paulo Coelho

Un uomo abbandona la vita mondana e si trasforma in eremita. Lontano dal centro delle decisioni politiche della sua epoca, trascorre diversi anni della propria vita tentando di preparare il cammino per il Messia. Si definisce come "Voce di uno che grida nel deserto".

In un primo momento, possiamo pensare che quell'uomo - Giovanni Battista - non abbia avuto alcuna influenza nella sua epoca. Ma la storia ci dimostra esattamente il contrario: la sua presenza fu fondamentale nella vita di Gesù.

Quante volte ci sentiamo come delle voci che gridano nel deserto? Le nostre parole sembrano perdersi nel vento, i nostri gesti apparentemente non destano alcuna reazione. Giovanni persistette. A noi tocca fare la stessa cosa. Le voci che gridano nel deserto sono quelle che scrivono la storia del loro tempo.

inutilitàGiovanni battistaumiltàprofezia

inviato da Qumran2, inserito il 06/10/2006

TESTO

71. Vacanze estive   1

Giovanni Paolo II, Angelus, 6 luglio 2003

Le molteplici occupazioni e i ritmi accelerati della vita rendono talora difficile coltivare la dimensione spirituale. Le vacanze estive, però, se non vengono 'bruciate' nella dissipazione e dal semplice divertimento, possono diventare un'occasione propizia per ridare respiro alla vita interiore.

vacanzeinteriorità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Marco Malatesta, inserito il 27/06/2006

TESTO

72. Poesia in onore di papa Karol

Risy, 26 anni, 2/4/2004

Eccomi anche adesso:
mi hai chiamato "Sentinella del mattino"
e ora sono qui vicino... non mi senti?
Mi hai cercato nella notte, la più dura,
e nel cuore la paura
cominciava a diventare insopportabile...
...occhi verso il cielo, a cercare la preghiera
che ti avrebbe fatto splendere ancora per un poco...
...cuore tra le mani, a mostrarti quell'amore
che mi hai chiesto tante volte di donare...
Mi dicevi "Non temere!", e ci credevo
Perché c'eri ancora tu a farmi luce
sulla strada del Signore...
Ma adesso cosa fare??
E' immensamente buia questa notte,
e la tua mano dolce e così forte
non potrà più sostenere la mia fede ancora acerba,
poca cosa
in confronto a quella gioia meravigliosa
che tu ci raccontavi in ogni istante
con l'anima ed il cuore, e i gesti e le parole,
e con quel peso immenso
che alla fine hai voluto sostenere:
davvero troppo grande era il tuo amore...
Eccomi anche adesso,
col mattino che si affaccia all'orizzonte
e una pioggia di ricordi nella mente:
quanti sguardi sorridenti ci hai donato,
quante mani hai accarezzato,
quanti i piccoli innocenti che hai baciato...
tante volte ci hai ripreso, tante altre incoraggiato,
e le più belle, tutte quelle
in cui abbiamo chiacchierato e cantato
e vegliato e fatto chiasso insieme
che ormai nemmeno il cielo se le può dimenticare,
si perché anche lui tremava emozionato
ogni volta che urlavamo il tuo nome...
E adesso cosa fare?
E' caldo il primo sole del mattino,
proprio come questa lacrima
che scivola sul viso e dentro il cuore...
Vorrei poterti urlare un milione di parole,
ma riesco a sussurrare solamente
questo grazie piccolissimo, minuscolo
che adesso sta scoppiando nel mio cuore:
un grazie per il tuo immenso amore!

Giovanni Paolo IIsperanzacoraggiogiovanipaurasolitudinefiducia

inviato da Rosaria Lauro, inserito il 01/05/2006

PREGHIERA

73. Ricevimi, Signore misericordioso

S. Giovanni Damasceno

Sono davanti alle porte della tua chiesa,
e non mi libero dai cattivi pensieri.
Ma tu, o Cristo,
che hai giustificato il pubblicano,
che hai avuto compassione dell'adultera,
e hai aperto al ladrone
le porte del Paradiso,
aprimi il tesoro della tua bontà
e poiché mi avvicino e ti tocco,
accoglimi come la peccatrice
e l'inferma che hai guarito.
Infatti questa, avendo toccato
il lembo del tuo vestito,
riebbe la salute;
e quella, avendo abbracciato
i tuoi piedi incontaminati,
ottenne il perdono dei peccati.

misericordia di Dioperdonoconversione

inserito il 01/05/2006

PREGHIERA

74. Maria, Madre della speranza   1

Giovanni Paolo II, a Fatima

Maria,
Madre della speranza,
a Te con fiducia ci affidiamo.
Con te intendiamo seguire Cristo,
Redentore dell'uomo:
la stanchezza non ci appesantisca
né la fatica ci rallenti,
le difficoltà non spengano il coraggio
né la tristezza la gioia del cuore.
Tu Maria,
Madre del Redentore
continua a mostrarti Madre per tutti,
veglia sul nostro cammino
e aiuta i tuoi figli,
perché incontrino, in Cristo,
la via di ritorno al Padre comune!
Amen.

MariaMadonnaaffidamento

inviato da Anna Piccirillo Da Mugnano Di Napoli, inserito il 06/02/2006

ESPERIENZA

75. Anche da un letto di morte si può essere testimoni

Fiorenzo

Sono nato in una famiglia molto praticante, ma a volte avendo un tesoro in casa non ce ne rendiamo conto!

Ho passato tutti i miei anni (34) in una routine classica con qualche impegno in parrocchia, ma via via sempre meno impegnato fino all'indifferenza più completa; mi sono perso nel burrone dell'errore; credevo di farcela da solo... sbagliavo... avevo messo da parte Dio! Cominciavo a far della bestemmia la mia quotidianità... poi un giorno un signore di una certa età, malato da anni e uomo di profonda preghiera si aggrava e arriva a mettersi a letto da dove non si rialzerà più! Sono venuto a sapere del suo aggravarsi alle 23 di un giovedì come un altro... da quel suo letto di morte ha saputo trasmettermi ciò che nessuno mai prima era riuscito con le parole, la sua fede, la sua preghiera, il suo ringraziare mi hanno convertito! Da quel giorno la vita in Cristo è rinata, ora non passa giorno che non desideri pregare e ringraziare Dio di essere un suo figlio!

Quell'uomo, il 2 aprile scorso, mentre io ero a mangiare una pizza con amici è morto, il suo fisico è morto, ma la sua anima è sempre qui accanto a me e a noi; quell'uomo si chiama Giovanni Paolo II.

Giovanni Paolo IIconversione

inviato da Fiorenzo Rosa, inserito il 05/02/2006

PREGHIERA

76. Preghiera per la famiglia   1

Giovanni Paolo II, preghiera per il Sinodo dei Vescovi, 1980

Dio dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra,
Padre, che sei Amore e Vita,
fa' che ogni famiglia umana sulla terra diventi,
mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, «nato da Donna»,
e mediante lo Spirito Santo,
sorgente di divina carità,
vero santuario della vita e dell'amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa' che la tua grazia
guidi i pensieri e le opere dei coniugi
verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo.

Fa' che le giovani generazioni
trovino nella famiglia
un forte sostegno per la loro umanità
e la loro crescita
nella verità e nell'amore.

Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia
del sacramento del matrimonio
si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.

Fa' infine, te lo chiediamo
per intercessione della Santa Famiglia di Nazareth,
che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra
possa compiere fruttuosamente
la sua missione nella famiglia
e mediante la famiglia.

Per Cristo nostro Signore,
che è la via, la verità e la vita nei secoli dei secoli.
Amen

famigliacoppiasposimatrimonio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Mariella Delvecchio, inserito il 08/12/2005

TESTO

77. Dalla finestra del cielo, il canto del risorto

Gianni Fanzolato

Quella nuda bara di cipresso al centro
di quel abbraccio del colonnato del Bernini,
emana una potenza prorompente, che mette
in ginocchio i potenti della terra in un unico abbraccio.

Iran, Israele e Siria si tendono la mano,
le religioni si stringono attorno e guardano al Risorto,
i giovani cantano speranza in una nuova Pentecoste,
e il Papa dalla finestra del cielo sorride benedicendo.

Come dimenticar il Vangelo aperto sulla bara;
il vento dello Spirito sfoglia quelle pagine con forza:
pare ora un mare in tempesta, ora il passar del tempo,
ora un andar, ora un venir convulso della Storia.

Ogni pagina mossa e girata dal vento dello Spirito
è un capitolo che il Papa venuto da lontano
ha scritto nella croce, nel sangue e nel Vangelo.
Poi il libro si chiude e resta in bilico tra la bara e noi,
per sussurrarci piano che ora è l'uomo il vangelo vivo.

C'è una croce che domina alta dietro la bara nuda:
il volto dolce, icona della misericordia del Padre,
pare fissare con uno sguardo intenso d'amore
quella bara, e quell'uomo e quel Vangelo
che si apre ora indicando il cero acceso, ora la folla.

Quel vento che ricama una tela di vesti di colori
che scuote e unisce l'abbraccio di una Pentecoste,
sfiora il lontano e il vicino, travalica muri e confini,
stringendo il mondo in un unico girotondo d'amore.

Che tutti siano uno con il Padre, aveva gridato Cristo.
Oggi, attorno a quella bara, il miracolo s'è compiuto.

Giovanni Paolo II

inviato da P. Gianni Fanzolato, inserito il 02/10/2005

TESTO

78. La croce accolta   1

Giovanni Paolo II, Messaggio per la XVI GMG

Il cristiano non ricerca la sofferenza per se stessa, ma l'amore. E la croce accolta diviene il segno dell'amore e del dono totale. Portarla dietro a Cristo vuol dire unirsi a lui nell'offrire la prova massima dell'amore.

crocesofferenzaamoredolore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Centro Giovani Diocesi Di Pinerolo, inserito il 29/09/2005

TESTO

79. Raccomandazioni ai missionari

San Giovanni Bosco

1. Cercate anime non denari.
2. Usate carità e somma cortesia con tutti.
3. Prendete cura degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri e guadagnerete la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini.
4. Fate che il mondo conosca che siete poveri negli abiti, nel vitto, nelle abitazioni e voi sarete ricchi in faccia a Dio e diverrete padroni del cuore degli uomini.
5. Fra di voi amatevi, consigliatevi, correggetevi ma non portatevi mai né invidia, né rancore, anzi il bene di uno sia il bene di tutti, le pene e le sofferenze di uno considerate come pene e sofferenze di tutti e ciascuno studi di allontanarle o almeno mitigarle.
6. Ogni mattino raccomandate a Dio le occupazioni della giornata.

missionemissionari

inviato da Paolo De Cillia Sdb, inserito il 23/09/2005

PREGHIERA

80. Preghiera per le vocazioni   1

Giovanni Paolo II, Messaggio Giornata di preghiera per le vocazioni 2005

Gesù, Figlio di Dio,
in cui dimora la pienezza della divinità,
Tu chiami tutti battezzati "a prendere il largo",
percorrendo la via della santità.

Suscita nel cuore dei giovani il desiderio
di essere nel mondo di oggi
testimoni della potenza del tuo amore.

Riempili con il tuo Spirito di fortezza e di prudenza
perché siano capaci di scoprire la piena verità
di sé e della propria vocazione.

Salvatore nostro,
mandato dal Padre per rivelarne l'amore misericordioso,
fa' alla tua Chiesa il dono
di giovani pronti a prendere il largo,
per essere tra i fratelli manifestazione
della tua presenza che rinnova e salva.

Vergine Santa, Madre del Redentore,
guida sicura nel cammino verso Dio e il prossimo,
Tu che hai conservato le sue parole nell'intimo del cuore,
sostieni con la tua materna intercessione
le famiglie e le comunità ecclesiali,
affinché aiutino gli adolescenti e i giovani
a rispondere generosamente alla chiamata del Signore.
Amen.

vocazionivocazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 19/06/2005

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