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PREGHIERA

41. Ritorno a casa

Giorgio Redini

Quando uscii da te o Padre, volevo vivere nel Paradiso,
e mi sono trovato in un mondo egoistico e violento.
Quando uscii da te o Padre, volevo essere simile a tuo Figlio,
e mi sono trovato nella miseria del peccato.
Quando uscii da te o Padre, volevo essere sempre illuminato dallo Spirito,
e mi sono trovato confuso tra le tante voci che mi chiamano per nome.
Quando uscii da te, o Padre, tu mi hai dato un nome,
e quel nome l'ho dimenticato.
Quando uscii da te, o Padre, tu mi hai indicato un una croce e mi dicesti:
ricordati figlio mio, quella è la sola scala per ritornare a me.
Padre buono, so che se sono nel mondo, peccatore, confuso dalle false verità,
che vuole dimenticarti a tutti i costi,
Padre buono, so che tu aspetti alla "finestra" il mio ritorno a casa, il mio ritorno a te,
ma io duro di cuore brancolo nel buio.
O mio Dio, tu non ti stanchi mai di aspettarmi, e mentre mi aspetti,
tutti i giorni scendi di nuovo su quella croce nel sacrificio Eucaristico per me,
per redimermi e prendendomi per mano, grazie alla tua croce, mi porterai in Paradiso.
Amen.

crocefederapporto con Dioconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giorgio Redini, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

42. Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore   2

Tonino Lasconi, Salmo 90,12

Furti, rapine, omicidi,
arricchimenti spropositati,
montagne di miliardi imboscati
in banche nazionali e straniere.
Signore,
perché, se dobbiamo morire?
Dove nasce questa illusione
di vivere tremila anni e forse più?
Eppure ogni giorno vediamo
i parenti e gli amici morire.
Eppure sappiamo per certo
che la morte non risparmia nessuno
e che nessuno può portarsi dietro quello che ha.
Giornate perdute nel niente,
ore affogate nella noia,
interessi meschini e banali,
affanni e lotte
per cose senza domani.
Insegnaci, Signore a contare i nostri giorni.
Aiutaci a vincere l'illusione
di vivere tremila anni e forse più.
E saremo saggi,
E saremo buoni,
E saremo sereni.
Così vivremo per sempre.

sapienza del cuoreaviditàsenso della vitaeternitàesterioritàbeni materialispiritualità

inviato da Maria Colombo, inserito il 21/05/2012

PREGHIERA

43. Ciò che ritroveremo un giorno   1

Rivista il Carmelo e le missioni

Un giorno ci nutrirà solo il pane che abbiamo dato da mangiare;
ci disseterà solo l'acqua che abbiamo dato da bere;
ci vestirà solo il vestito che abbiamo donato;
ci rallegrerà solo il pellegrino che abbiamo ospitato.
Ci consolerà solo la parola che abbiamo detto per confortare;
ci guarderà solo l'ammalato che abbiamo assistito;
ci visiterà solo il prigioniero che abbiamo visitato.

La fatica di vivere è fatica di costruire;
la realtà non si trasforma a partire dai sogni,
ma dalla realtà.

Abbiamo studiato molte parole d'Amore,
abbiamo coniato molte parole d'Amore.

Confortaci e, se necessario, scuotici, o Signore:
non ci accada che, partiti infine dal mondo,
lasciamo non attuate troppe parole d'Amore.

caritàsolidarietàamoreconcretezza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Mariarosa Bosani, inserito il 08/05/2012

PREGHIERA

44. Il Tabernacolo

Verhulst

Ne abbiamo fatto un armadietto
contro il pericolo d'incendio e di scasso.
Ma, in realtà, dovrebbe essere una piccola tenda;
lo dice il nome: "Tabernaculum",
una tenda simile a quella dei beduini
che, pascolando il gregge,
si spostano continuamente
in cerca di nuovi pascoli.

Così, o mio Dio,
vuoi condurci con Cristo
sempre più avanti, verso nuovi spazi
ove l'erba è più fresca,
la pace più profonda,
ove le pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge
trovino il più grande benessere.

Pregare
guardando il tabernacolo,
mettersi, cioè, in sintonia con Dio,
è chiedere di poter vivere in continuo movimento,
perché i pascoli più ubertosi
restano ancora nascosti.
E noi dobbiamo arrotolare continuamente la tenda
per raggiungere un'altra pace, reale,
ed una felicità più grande
a vantaggio delle pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge.

tabernacoloeucaristiacammino

4.0/5 (4 voti)

inviato da Maria Colombo, inserito il 28/04/2012

PREGHIERA

45. Accetto di tacere   2

Centro Salesiano Pastorale Giovanile, La preghiera dei giovani - Libro di spiritualità, Ed. LDC, Leumann 1990

Signore, accetto di tacere per sentire ciò che non è udibile.
Accetto di fare silenzio per ascoltare una voce che non sia la mia soltanto.
Accetto di non sapere per accogliere un messaggio misterioso della vita.
Ecco, con pazienza sto in ascolto:
vieni, Signore della vita, perché io viva la vita per intero;
vieni, Dio della felicità, perché io gusti per intero la felicità;
vieni, Dio della speranza, perché io lotti con speranza per la vita e la felicità di ogni creatura;
vieni, Dio della meraviglia e della certezza,
ma insieme poni nel cuore di ciascuno la consapevolezza che felicità è vivere alla tua presenza.
Amen.

silenziofelicitàsperanzavitasvuotamentoaccoglienza

4.7/5 (3 voti)

inviato da Padre Franco Naldi, inserito il 07/04/2012

PREGHIERA

46. Parafrasi del Padre nostro (2009)

Padre nostro,
non solo mio, ma di tutti;
ogni uomo oggi può dire
di avere un padre vero,
che lo ama;
che sei nei cieli,
perché se sei lì,
allora sei veramente dappertutto,
anche qui, adesso con me, in me;
sia santificato il tuo nome,
dovunque i tuoi figli,
uomini e donne,
possono vivere liberi;
venga il tuo regno
e senza paura
lo possiamo accogliere;
sia fatta la tua volontà
così da non essere in balìa
di nessun potere umano;
come in cielo così in terra
quando Gesù è tra noi
allora tu fai della terra il cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
anche se noi lo promettiamo
agli altri sempre domani;
e rimetti a noi i nostri debiti
quando ci dimentichiamo
che ti dobbiamo tutto;
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori
sperando che tu
non lo prenda troppo sul serio...;
e non ci indurre in tentazione
di questo siamo sicuri;
ma liberaci dal male
e di questo facci sicuri!
Amen.

padre nostro

4.5/5 (2 voti)

inviato da Padre Roberto Geroldi, inserito il 07/04/2012

PREGHIERA

47. Ho preso la parola, Signore

Michel Quoist, Preghiere, Marietti, Torino 1963, p. 72.74

Ho preso la parola, Signore, e sono stizzito,
Sono stizzito perché mi sono agitato, speso, con il gesto e con la voce.
Ce l'ho messa tutta nelle mie frasi, nelle mie parole,
E temo di non aver dato l'essenziale.
Perché l'essenziale non è in mio potere, Signore, e le parole sono troppo strette per contenerlo.

Ho preso la parola, Signore, e son inquieto,
Ho paura di parlare, perché è grave;
E' grave disturbare gli altri, farli uscire da loro, immobilizzarli sulla soglia di casa loro;
E' grave trattenerli lunghi minuti, a mani tese, cuore teso, alla ricerca di un lume o di un po' di coraggio per vivere e per agire.

Se io li rimandessi a mani vuote, Signore!

Eppure debbo parlare.
Mi hai donato la parola per alcuni anni, e debbo servirmene.
Son debitore della mia anima agli altri, e sulle mie labbra le parole attendono per trasportarla presso gli altri in lunghi convogli serrati.
Perché l'anima non saprebbe esprimersi se le fosse tolta la parola.
Non si sa nulla del bimbo racchiuso nella sua carne
E la famiglia tutta esulta quando, a sillabe, a parole, a frasi, la sua anima appare davanti alla nostra anima.
Ma la famiglia si raccoglie disperata al capezzale del morente, ascoltando religiosamente le ultime parole, che egli pronuncia.
Egli se ne va, chiudendosi nel silenzio, ed i parenti non conosceranno più la sua anima quando pietosamente ne avranno chiuso gli occhi e serrato le labbra.

La parola è una grazia, Signore, e non ho il diritto di tacere per orgoglio, viltà, negligenza o paura dello sforzo.
Gli altri hanno diritto alla mia parola, alla mia anima, perché ho un messaggio da trasmettere da parte Tua. E nessun altro che me, Signore, sarebbe in grado di dirlo loro.
Ho una frase da pronunciare, breve, forse, ma ripiena della mia vita.
Non mi posso sottrarre.
Ma le parole che lancio debbono essere parole vere.
Sarebbe abuso di fiducia captare l'attenzione altrui se sotto la scorza delle parole non dessi la verità dell'anima.
Le parole che spando debbono essere parole vive, ricche di quanto la mia anima unica ha colto del mistero del mondo e del mistero dell'uomo.
Le parole che dono debbono essere portatrici di Dio, perché le labbra, che mi hai donato, Signore, sono fatte per dire la mia anima, e la mia anima Ti conosce e ti tiene avvinto.

Perdonami, Signore, per aver parlato tanto male;
Perdonami per aver spesso parlato per non dir nulla;
Perdonami i giorni in cui ho prostituito le mie labbra
pronunciando parole vuote,
parole false,
parole vili,
parole in cui Tu non hai potuto infiltrarti.
Sorreggimi quando debbo prendere la parola in un'assemblea, intervenire in una discussione, conversare con un fratello.
Fa soprattutto, o Signore, che la mia parola sia un seme
E che quanti ricevono le mie parole possano sperare una bella messe.

parlareparolacomunicazionecomunicareannuncio

inviato da Maria Fassone, inserito il 20/02/2012

PREGHIERA

48. Preghiera dell'omosessuale   3

frate Angelo De Padova ofm

Padre dell'umanità, come figlio mi rivolgo a te con fiducia: aiutami a sentirmi amato da te, dalla tua Chiesa, dalle persone a me care e da tutti coloro che mi circondano. Non mi facciano sentire un verme, un errore della natura, un mostro da nascondere. Donami la forza di accettarmi per come mi hai creato, di non vivere da ipocrita, nascondendo a me e agli altri la mia tendenza sessuale. Aiutami a capire che sono anche io tuo figlio prediletto, che Gesù è morto in croce anche per me. Metti davanti al mio cammino persone sagge che sappiano consigliarmi, che sappiano aiutarmi ad accettarmi.

Molte volte, a causa dei pregiudizi e delle paure, sono tentato di farla finita su questa terra, ma poi sapendo che "tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata" (Sap.21) mi riprendo e vado avanti. Dona ai miei genitori la rassegnazione e la serenità che sono sempre loro figlio, anche se non potrò mai dargli la gioia di essere nonni, potrò donargli l'affetto di un figlio che sa amare e vuole essere amato. Aiutami a non fare scelte sbagliate, matrimonio o vocazione di copertura, ma a fare scelte vere e libere. Stammi vicino, fammi sentire la tua infinita misericordia. Ti voglio bene Gesù.

libertà di sceltaessere amatiaccettazione di sé

3.7/5 (3 voti)

inviato da Angelo De Padova, inserito il 25/01/2012

PREGHIERA

49. Dio di guarigione

Don Angelo Saporiti, Commento sulla salvezza di Dio

Quante volte, mio Dio,
la vita mi dissangua...
Quante volte,
le mie energie se ne vanno per mille rivoli...
Quante volte,
le delusioni e i fallimenti
hanno prosciugato la mia voglia di cambiare...
Quante volte, le mie scelte sbagliate,
il mio modo di comunicare,
di amare,
mi hanno gettato nell'isolamento.
In quei momenti, per non morire,
ho cercato di raggiungere una sicurezza,
ho voluto aggrapparmi a qualcuno che mi potesse aiutare,
ho tentato di evitare gli sguardi taglienti di chi mi giudicava.
In quei momenti, in cui mi ritenevo perduto
ho afferrato l'ultima spiaggia che potesse guarire il mio cuore:
Te, Signore!
Ho provato ad avere fede in te,
a fidarmi della tua forza.
Ho giocato il tutto e per tutto con te.
E ho provato a venirti dietro,
a seguirti.
Ho provato ad imitare il tuo stile di vita,
il tuo sguardo sul mondo e sulle cose,
il tuo saper donare e ricevere,
il tuo modo di toccare e di essere toccato.
E tu mi hai guarito!
Hai risvegliato in me quel fanciullo
che era morto, o solo addormentato.
Mi hai dato una nuova vita interiore.
Mi hai mostrato nuovi modi di vivere il contatto con gli altri.
Mi hai sollevato dalle amarezze, dalle stanchezze
e dalle immobilità che bloccavano la mia vita.
E mi hai detto: "Non avere paura. Continua solo ad avere fede".
E questo è l'unico,
solo,
assoluto segreto della mia rinascita interiore:
la fede in te,
Dio di guarigione!

guarigionesalvezzasperanzafiduciarapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 21/01/2012

PREGHIERA

50. Preghiera del servizio   2

Don Angelo Saporiti, Commento sul servizio

Signore,
fa' di noi persone capaci di servire.
Mettici al servizio dei nostri fratelli e sorelle più soli,
più emarginati, più bisognosi di cure e di aiuto.
Dà loro il pane quotidiano insieme al nostro amore
pieno di comprensione, di pace, di gioia.
Signore,
fa' di noi persone capaci di servire,
per portare l'amore dove c'è l'odio,
lo spirito del perdono dove c'è l'ingiustizia,
l'armonia dove c'è la discordia,
la verità dove c'è l'errore,
la fede dove c'è il dubbio,
la speranza dove c'è la disperazione,
la luce dove ci sono ombre,
e la gioia dove c'è la tristezza.
Signore,
fa' di noi persone capaci di servire
e di vivere solo dell'amore che tu ci doni.

servizioaltruismovolontariato

3.0/5 (1 voto)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 13/12/2011

PREGHIERA

51. Preghiera per il dono del battesimo

Don Angelo Saporiti, Commento al battesimo

Signore,
voglio ringraziarti per il mio Battesimo.
Con il Battesimo non sono diventato più bravo,
più santo, più intelligente, più religioso,
rispetto a chi non l'ha ricevuto.
Quante persone non battezzate
sono più cristiane di tanta gente che va a messa ogni domenica...
Anche a loro, tu, Signore, sei vicino
e li ami come ami me.
Anche loro sono tue creature, tuoi figli,
sono una parte di te, un tuo seme nel mondo.
Anche loro respirano la stessa aria che respiro io,
affrontano gli stessi miei problemi quotidiani,
vorrebbero essere felici e avere la salute,
piangono quando muore una persona cara...
La differenza tra chi non è battezzato e chi lo è
non sta nelle cose della vita,
ma nel come si fanno le cose della vita.
La differenza non sta nel vivere,
ma per chi si vive.
Per me che sono battezzato,
la vita ha senso se mi spendo per te,
se vivo per te, se mi fido di te,
riconoscendoti presente in me e negli altri,
affrontando ogni giornata pensando che tu ci sei,
sentendo la tua presenza amica che guida questo mondo,
guardando la realtà e la gente con i tuoi occhi,
cercando l'eternità in ogni gesto d'amore che do
e che ricevo.
Per me che sono battezzato,
la vita ha una direzione:
la tua, Signore.
Grazie per il mio battesimo!

battesimo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 13/12/2011

PREGHIERA

52. Signore Gesù, vieni accanto a noi   2

Tonino Lasconi, Paoline.it

Signore Gesù,
vieni accanto a noi!
Come un pastore buono,
prendici in braccio e consolaci.
Parla al nostro cuore,
e scaccia da noi la paura
di camminare sulle tue strade.

Aiutaci a non trattenere per noi
i doni della tua bontà,
ma a trafficarli generosamente,
per colmare i vuoti dell'indifferenza
ed eliminare gli inciampi dell'egoismo.

Signore Gesù,
aiutaci a vivere
nella santità della condotta
e nelle preghiere,
affinché la misericordia e la verità,
la giustizia e la pace si incontrino
anche nella nostra vita.

avventoattesapastore

3.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 11/12/2011

PREGHIERA

53. Come vorrei che tu venissi   1

Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.

Come vorrei che tu venissi tardi,
perché è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.

Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.

Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte. Amen.

avventonataleattesavenutavolontà di Diovitamorteresponsabilità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011

PREGHIERA

54. Preghiera degli operai di Dio   1

Signore Gesù, tu ci chiami ogni giorno a lavorare nella tua vigna,
cioè a vivere nella famiglia, nella scuola, nella parrocchia, nella città,
in questo nostro mondo,
per renderlo più bello, più umano, più accogliente per tutti.
Tu non hai preferito solo alcuni di noi,
ma ci chiami tutti, indistintamente,
anche chi è distratto e dimentica il dono del battesimo,
chi crede più nel denaro e nel potere che nella generosità e nell'umiltà;
tu chiami i bambini, come chiami gli anziani, chiami chi già crede in te,
come chiami anche chi non ti conosce.
Tu sei un Padrone buono e ti fidi del nostro lavoro,
per questo anche oggi ci hai chiamati a rendere più bella la tua vigna
purificandola da ciò che la rovina
e noi ti promettiamo il nostro impegno.
Amen.

chiamataimpegnocollaboratori di Diovignavocazionediscepolatoimpegno

4.0/5 (1 voto)

inviato da Pierluigi Ruggiero, inserito il 19/09/2011

PREGHIERA

55. Gesù Pane degli angeli

Maria Maistrini, Preghiera a Gesù

E' la celebrazione della Pasqua.
Gesù ha detto:
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni
fine alla fine del mondo".
Non posso più vivere senza Gesù Eucaristia:
mi devo nutrire tutti i giorni
di questo bianco pane del Cielo;
Tu ti immoli.
Ti sento vivo dentro di me.
Il mio cuore esulta di gioia.
Ascolto la tua voce che mi dice:
prendi e mangia;
chi mangia di me vivrà per me.
O amato Gesù, rimani nel mio amore!
Tu mi sussurri:
sarò tutto tuo, tu sarai mia per sempre.
Pane degli angeli ti adoro;
adoro la grandezza del tuo mistero.
Pane degli angeli, mi attiri a te,
innestandomi nel tuo mistero.
Pane degli angeli,
hai trasformato la mia anima, riempendola del tuo amore.
Pane degli angeli,
fatto da molti chicchi di grano, sei diventato "uno solo" .
O Gesù, come è bello
incontrarti in quel pezzo di pane!
O amatissimo Gesù
voglio essere sempre una sola cosa
con te, mio solo ed unico re.

Paneeucaristiaadorazione

inviato da Maria Maistrini, inserito il 09/07/2011

PREGHIERA

56. Vorrei nel mio volto

Piccola Fraternità di S. Zenetto

Vorrei nel mio volto...
uno sguardo limpido e dolce
che trasmetta serenità e pace,
gioia di incontrare i fratelli
con sentimenti di tenerezza,
...il volto di Dio;
un bel sorriso umano
che esprima gioia di vivere,
enorme allegria,
amore verso tutti,
...il volto di Gesù;
la mitezza del suo essere
espressa con gesti generosi,
cantare e ballare insieme a lui
perché mi sento amato.
Il tuo volto, Gesù,
vorrei fosse il mio.

serenitàgioiatenerezzaamorevitagenerositàvolto

inviato da Maria Paola Nicolai, inserito il 24/05/2011

PREGHIERA

57. Preghiera per il Mercoledì delle Ceneri   1

don Roberto Seregni

Ti preghiamo, Signore Gesù,
fa' che questa cenere che scenda sulle nostre teste
con la forza della grandine
e ci svegli dal torpore del peccato.
Fa' che questi quaranta giorni
siano un occasione speciale per convertire il nostro cuore a te,
e rimetterti al primo posto della nostra vita.
Donaci di saper riconoscere il tuo passaggio
e di vivere ogni istante con la certezza
che tu cammini in mezzo a noi,
che tu sai aspettare il nostro passo lento e insicuro;
che tu sai vedere in noi
quello che nemmeno sappiamo immaginare.
In questi quaranta giorni,
metti nel nostro cuore desideri
che palpitino al ritmo della tua Parola.
Maria aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.

Mercoledì delle Ceneriquaresimaconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 08/03/2011

PREGHIERA

58. Preghiera per i cari figli in Paradiso   1

Associazione Figli in Paradiso - Ali tra cielo e terra

Signore ti preghiamo per i nostri cari figli che vivono nel tuo Regno. Noi abbiamo voluto sempre il meglio per loro, sognavamo che ci superassero in ogni cosa, ma questo sorpasso ci è sembrato troppo azzardato, troppo precoce. Ci hanno anticipato nel passare da questo mondo al Paradiso.

Per noi è contro natura tutto questo. Di solito sono i figli che seppelliscono i genitori, ma un genitore che seppellisce il figlio, è troppo grande il dolore che procura. Tutto è nel tuo cuore o Padre, tutto tu conosci.

Sai cosa portiamo nel nostro cuore, vedi le nostre ferite che non si rimargineranno più. Una cosa ti chiediamo, donaci la forza di andare avanti, di capire che i nostri figli sono con te nella pace infinita, dove sono felici e sereni.

Non farceli vedere chiusi in una tomba, no. Lì riposa solo il loro corpo mortale, ma il loro spirito, il loro sorriso, il loro sguardo continuano a vivere nel tuo Regno.

Maria, tu che hai visto morire in un modo orribile il tuo caro Figlio, sostienici nelle ore di angoscia, di paura, di solitudine, di depressione, di rabbia, aumenta la nostra fragile fede.

Anche tu hai vissuto tutto questo, ma la forza l'hai avuta dal sapere che il tuo caro Gesù era in paradiso. Così hai avuto il coraggio di portare avanti la Chiesa e sei stata sostegno ai discepoli spaventati e sfiduciati. Sostieni anche noi con il tuo amore.

Donaci la speranza che un giorno raggiungeremo i nostri figli e potremo lodare insieme il Dio che ci ha creati.

Cari figli, pregate per i vostri genitori, per i vostri fratelli e le vostre sorelle, fateci sentire la vostra presenza angelica, dateci ogni sera la carezza ed il bacio della buona notte e pregate per noi. Amen

morteresurrezionedolorelutto

inviato da Frate Angelo, inserito il 19/02/2011

PREGHIERA

59. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Pierfortunato Raimondo, Abbiate sale in voi stessi, Effatà Ed. Cantalupa (TO), 2005

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Padre.
Insegnami
a rendere evidente
il suo abbraccio nel mio:
gratuito,
creativo,
appassionato
e sempre vivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Figlio.
Insegnami
a rendere trasparente
il suo volto nel mio:
accogliente,
energico,
meravigliato,
positivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Santo Spirito.
Insegnami
a rendere presente
il suo respiro nel mio:
leggero,
giocoso,
potente,
infinito.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome della Trinità.
Insegnami
a rendere concreto
il suo Amore nel mio:
incapace di Essere
senza vivere la comunione
di almeno tre Persone.

trinitàpadrefigliospirito

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 03/09/2010

PREGHIERA

60. Padre, tu conosci   3

Josè Fernàndez Paniagua, Dall'alba al tramonto 8/2009, pag. 17

Padre, tu conosci
il mio cuore impuro:
fa' che io possa vivere
in atteggiamento di offerta
un'esistenza priva
di maschere.
Tu scruti i miei passi
e scopri gli ostacoli
che mi si parano dinanzi:
orienta i miei sforzi
e purifica i miei istinti.

veritàlibertà

inviato da Giovanni Pallaro, inserito il 03/09/2010

Pagina 3 di 8