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PREGHIERA
Giorgio Basadonna, Apritevi cieli dall'alto. Verso il Natale, pag. 82
Signore, vogliamo vivere la nostra speranza, certi della tua presenza in mezzo a noi, anche quando il dolore, l'amarezza, l'incomprensione pesano su di noi e ci sembra di essere soli.
Vogliamo vivere nella riconoscenza, ringraziandoti del tuo amore che ha superato ogni ostacolo e ti ha portato a farti uomo per trasformare noi e renderci simili a te.
Vogliamo vivere nella carità, che viene da te, e diventa aiuto a chi ne ha più bisogno, perché anche oggi i ciechi vedano, gli zoppi camminino, i malati vengano guariti, e tutti possano godere la loro dignità di figli tuoi.
Vogliamo vivere nella giustizia, eliminando ogni oppressione, ogni sfruttamento, ogni inganno, usando dei beni che noi possediamo in modo che tutti possano usufruirne.
Vogliamo vivere nella gioia che tu porti al mondo e offrirla a tutti, perché tutti possano capire e sentire che la tua venuta è una grande gioia per tutta l'umanità.
speranzariconoscenzacaritàgiustiziagioiasolidarietàamorenatale
inviato da Padre Franco Naldi Ofm, inserito il 24/12/2015
TESTO
2. C'ero anch'io alla tua festa
C'ero anch'io alla tua festa, tra re, principi, cardinali ed autorità, tutti vestiti a festa.
Si festeggiava e si proclamava con inni, canti e preghiere alla tua gloria, invocando la tua venuta.
Ti cercavo, ma non ti vedevo... "Dove sarai?", mi domandavo.
Vedevo lui, vecchio e stanco, arrancare e ansimare sotto il peso dei suoi anni e lì ti immaginavo, nella figura del Santo Padre.
C'ero anch'io alla tua festa e lì in alto nel cielo lassù ti figuravo.
Poi quando la festa è terminata e tutto è scemato, quando tutto il clamore si è affievolito, allora sei arrivato... Ti sei manifestato!
Noi banchettavamo sorridenti e beati, mentre tu curvo, arrancavi appoggiato ad un bastone, senza scarpe e senza calze, curvo sotto il peso della croce, della mia croce.
Eri lì in mezzo a noi e non ti ho riconosciuto, scalzo e infreddolito ed io non ti ho vestito.
Stavi lì con la mano spianata ed io nulla ti ho dato!
Ti sei seduto ai margini della strada, guardavi speranzoso e sorridente, ma la mia indifferenza ha spento il tuo sorriso.
Che desolazione Padre, quanti proclami ha detto la mia lingua, quante parole versate nel tuo nome, oggi il vento le ha portate via...
C'ero anch'io alla tua festa, ti aspettavo e ti cercavo, ai margini confinato... Tu mi aspettavi....
Che desolazione Padre!
presenza di Diopovertàcaritàamoresolidarietàindifferenza
inviato da Luigi Argano, inserito il 17/09/2014
TESTO
Amici della Zizzi, Commento al Vangelo Giovanni 19-31-37
La nostra salvezza è venuta dal cuore trafitto di Gesù. La salvezza del nostro prossimo deve passare attraverso le ferite che infliggeranno al nostro cuore.
Vi siete mai domandati perché ci sono così tanti divorzi? Perché molte persone iniziano a fare volontariato e poi smettono o cambiano direzione? Perché in tanti lasciano la fede? Il motivo alla base di tutto è la paura di farsi male.
Quando tra marito e moglie si crea un malinteso, o non sono d'accordo su qualcosa bisognerebbe parlarne, ma ciò provoca dolore, turbamento, doversi dire cose spiacevoli ed in molti casi si evita. Così accade che da una piccola cosa si vengano a creare brutte situazioni dalle quali è poi difficile uscirne. Se nella rete di un pescatore si forma un piccolo nodo, se non lo si leva subito, darà origine a due piccoli nodi, che a loro volta creeranno quattro piccoli nodi e poi otto ed in men che non si dica diverranno una matassa talmente intricata che la soluzione più veloce diventerà il taglio della rete.
Ma la soluzione c'è ed è molto semplice, ogni nodo che si forma lo si deve togliere con minuziosa pazienza.
In un rapporto, qualunque esso sia, si deve imparare a soffrire per il bene dell'altro e tanto maggiore e duratura è questa sofferenza, maggiore è il bene che all'altro deriverà.
Oggigiorno l'egoismo imperversa e una persona possa sacrificarsi per il prossimo è cosa assai rara da trovare, ma vedete che alone di amore che crea attorno, un alone nel quale anche chi soffre per gli altri troverà la sua pace e la sua gioia.
Gesù morendo sulla Croce ha sofferto ed è nata la fede. Dio soffrendo ogni giorno per noi che siamo suoi figli crea attorno a noi protezione e speranza.
Non facciamo così noi genitori verso i figli? Non siamo disposti a disposti a soffrire, a sacrificarci, a farci trafiggere il cuore per dargli un'opportunità in più?
famigliamatrimoniodivorzioseparazioneamoreproblemisoluzionedoloresacrificio
inviato da Riccardo Ripoli, inserito il 19/06/2012
TESTO
4. Dare la vita per il Signore
Sono venuta qua per esercitare la carità e, se occorre, versare il sangue per Cristo.
Sono venuta qua a dare la mia vita per Gesù, se è necessario.
Sapevo da tempo il pericolo, mi sono preparata: chiedo di restare e di dare la vita per il Signore, lui mi darà la forza.
S. Maria Chiara Nanetti, missionaria francescana martire in Cina
martiriocoraggiotestimonianzadonazione
inviato da Qumran2, inserito il 11/01/2012
PREGHIERA
5. Come vorrei che tu venissi 1
Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.
Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.
Come vorrei che tu venissi tardi,
perché è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.
Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.
Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.
Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte. Amen.
avventonataleattesavenutavolontà di Diovitamorteresponsabilità
inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011
PREGHIERA
Guido Novella, Con Maria in attesa del Signore, Editrice Elledici
La nostra vita,
Signore, è fatta di attesa:
attendiamo una notizia, una persona,
un evento.
Attendiamo perché siamo vivi,
incapaci di accontentarci del nostro oggi;
desiderosi di superarci per essere nuovi,
gioiosi di divenire, in futuro,
quelli che ora non siamo.
Nuova abitazione in terra nuova aspettiamo
dove giustizia e pace regneranno.
I nostri desideri inappagati,
sincere speranze di vita piena,
troveranno rifugio nel tuo cuore di Padre.
Compi, Signore, la nostra fervida attesa!
Le tue promesse sono le nostre speranze, Padre.
Hai mandato Gesù Cristo
e ancora aspettiamo il Salvatore.
Troviamo in lui morto e risorto la gioiosa notizia che tu vinci la morte.
Alla sua venuta,
debolezza e corruzione svaniranno.
Gioiosi cammineremo con Cristo
verso di te.
L'impegno per il mondo,
le conquiste della scienza,
l'infaticabile lavoro, il progresso umano;
l'attesa operosa
di un mondo migliore preparano, o Padre,
la venuta di Cristo;
fraternità, libertà, bontà,
ogni conquista umana
sono l'annuncio del tuo dono più pieno.
Vergine in attesa,
donaci il coraggio di saper aspettare;
aperti al futuro, ma laboriosi nel presente.
Santa Maria,
promessa compiuta del nostro domani,
attendi con noi Gesù Salvatore!
MariaVergineAvventoattesaNovenaImmacolata
inviato da Francesco De Luca, inserito il 25/11/2009
PREGHIERA
Rivista Il Cenacolo
Padre, sulle nostre terre d'Europa,
tessute di ombre e di luce, di notte e di brume,
di mattine soleggiate e di sere cariche di frutti;
sulle nostre terre d'Europa imbevute
di sangue e di compassione, di fanatismo
e di ricongiungimenti fraterni, volgi, Signore, il tuo sguardo.
Conosciamo bene il nostro passato di ingiustizia,
così come gli ideali di libertà e le luci di futuro
offerte senza calcolo al mondo moderno,
ma tu, Signore, dove ci chiami oggi?
Tu hai dato a qualcuno, cinquant'anni or sono, uno spirito di Pace:
e così, la riconciliazione ha vinto ogni spirito di rivincita,
la fiducia ha ricucito le lacerazioni. Colline d'orgoglio
si sono abbassate, pianure fertili si sono aperte
ed è venuta la pace. Cha sia la tua Pace!
Noi ti benediciamo o Padre, per i passi compiuti
gli uni verso gli altri; abbiamo saputo vincere la voce del sospetto,
scoprire ciò che sta al di là delle frontiere e delle maschere,
abbiamo trovato fratelli e sorelle in umanità.
Ti benediciamo per i semi di umanità germinati in mezzo a noi:
per le tante ricchezze spirituali di cui ci hai colmato.
Ti benediciamo per tutte queste lingue, culture e religioni
che cantano la generosità dei tuoi doni.
Che lo Spirito di Pentecoste ci insegni l'universalità!
Che il Cristo, compagno di Martino e di Benedetto,
di Caterina e di Cirillo sulle strade d'Europa,
accompagni oggi il nostro cammino.
Sia Lui stesso l'ospite della nostra casa comune
l'ispiratore della nosrta solidarietà.
inviato da Ester Da Ponte, inserito il 05/06/2009
TESTO
Efrem il Siro, Sermone per la Pentecoste
Gli apostoli erano lì, seduti, in attesa della venuta dello Spirito. Erano lì come fiaccole pronte e in attesa di essere illuminate dallo Spirito Santo per illuminare con il loro insegnamento l'intera creazione. Erano lì come agricoltori che portano la semente nella falda del loro mantello in attesa di ricevere l'ordine di seminare. Erano lì come marinai la cui barca è legata al porto del Figlio e che attendono di ricevere la brezza dello Spirito. Erano lì come pastori che hanno appena ricevuto il bastone del comando dalle mani del grande Pastore dell'ovile e aspettano che siano loro distribuite le greggi.
O Cenacolo, nel quale venne gettato il lievito che fece fermentare l'intero universo! Cenacolo, madre di tutte le chiese! Grembo meraviglioso che ha generato templi per la preghiera! Cenacolo che vide il miracolo del roveto ardente! Cenacolo che stupì Gerusalemme con un prodigio ben più grande di quello della fornace che meravigliò gli abitanti di Babilonia! Il fuoco della fornace bruciava coloro che erano attorno, ma proteggeva coloro che erano in essa. Il fuoco del Cenacolo raduna coloro che dal di fuori desiderano vederlo, mentre conforta quanti lo ricevono. O fuoco la cui venuta è parola, il cui silenzio è luce! Fuoco che fissi i cuori nell'azione di grazie!
inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007
PREGHIERA
Joseph Rozier, Rivista Il Cenacolo 2-2003
O Dio, tu che hai del tempo per noi,
donaci del tempo per te.
Tu che tieni nelle tue mani ciò che è stato e ciò che sarà,
fa' che sappiamo raccogliere nelle nostre mani
i momenti dispersi della nostra vita.
Aiutaci a conservare il passato senza esserne immobilizzati,
a vivere rendendoti grazie e senza nostalgia,
a conservare fedeltà e non rigidità.
Libera il nostro passato da tutto ciò che è inutile
che ci schiaccia senza vivificarci,
che irrita il presente senza nutrirlo.
Donaci di restare ancorati al presente
senza esserne assorbiti,
di vivere con slancio e non a rimorchio,
di scegliere l'occasione favorevole
senza aggrapparci alle occasioni perdute,
di leggere i segni senza prenderli per oracoli.
Libera il nostro presente dalla febbre che agita
e dalla pigrizia che spegne ogni decisione.
Donaci il sapore del momento presente
e liberaci da ogni sogno illusorio.
Facci guardare al futuro,
senza bramare la sua illusione,
né temere la sua venuta; insegnaci a vegliare.
Libera il nostro avvenire da ogni preoccupazione inutile,
da ogni apprensione che ci ruba il tempo,
da tutti i calcoli che ci imprigionano.
Tu sei il Dio che mette il tempo
a disposizione della nostra memoria, delle nostre scelte,
della nostra speranza.
tempovalore del tempoviverepassatopresentefuturo
inviato da Anna Barbi, inserito il 28/06/2003
PREGHIERA
Jean Galot, Vieni, Signore
Avvento, tempo dell'attesa e della speranza:
è la tua venuta, o Cristo, che vogliamo rivivere,
preparandoci più profondamente
nella fede e nell'amore.
Avvento, tempo della Chiesa affamata del Salvatore:
essa vuole ripeterti, volgendosi a te
con più insistenza, con un lungo sguardo,
che tu sei tutto per lei.
Avvento, tempo dei desideri più nobili dell'uomo
che più coscientemente convergono verso di te,
e che devono cercare in te, nel tuo mistero,
il loro compimento.
Avvento, tempo di silenzio e di raccoglimento,
in cui ci sforziamo d'ascoltare la Parola
che vuol venire a noi,
e di sentire i passi che si avvicinano.
Avvento, tempo dell'accoglienza
in cui tutto cerca di aprirsi,
in cui tutto vuol dilatarsi nei nostri cuori troppo stretti,
al fine di ricevere la grandezza infinita
del Dio che viene a noi.
inviato da Anna Barbi, inserito il 04/12/2002
RACCONTO
11. Semplicità dell'amicizia 1
Due amici vivevano in due villaggi l'uno dall'altro lontani.
Una sera scoppiò un gran temporale, e la luna non c'era; ma uno dei due amici si svegliò ed ebbe voglia di andare a trovare l'altro. Si mise in cammino, benché avesse paura che un fulmine potesse colpirlo o il fantasma della notte mangiarlo.
Ma non si fermò fino a che non fu giunto alla capanna dell'amico. Era fradicio come fosse caduto in un fiume, ma portò nel capanno legna secca ed asciutta, accese il fuoco e fece cuocere il riso da offrire all'amico che frattanto si era svegliato.
«Perché sei venuto di notte, con questo tempaccio?», gli chiese l'amico.
«Perché mi era venuta voglia di stare vicino a te. Forse che il temporale ti ha chiesto il suo permesso per scoppiare?».
inviato da Luca Peyron, inserito il 13/06/2002
PREGHIERA
O Cristo,
tu fai sempre
quello che piace al Padre:
donaci di fare dell'obbedienza
una gioia e una libertà di figli.
Insegnaci la preghiera fiduciosa,
che persiste senza timore,
che non è mai scoraggiata,
che desidera la venuta del Regno
con la sua giustizia e la sua libertà.
Signore Gesù, che dai il riposo,
insegnaci a riposarci in te.
Rischiara il nostro sguardo
con la limpidezza del tuo Vangelo.
Sei la nostra salvezza,
sei l'aurora di ogni gioia:
colma le nostre attese,
rinnova la nostra vita.
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 07/05/2002