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PREGHIERA

1. Signore disarmali. E disarmaci

frère Dominique Motte

Disarmali: sappiamo quanto questa violenza estrema sia il sinistro pane quotidiano in Iraq, in Siria, Palestina, Centrafrica, Sudan, Eritrea, Afghanistan. Ora si è impossessata di noi.

Disarmali Signore: e fa' che sorgano in mezzo a loro profeti che gridano la loro indignazione e la loro vergogna nel vedere come hanno sfigurato l'immagine dell'Uomo, l'immagine di Dio.

Disarmali, Signore dandoci, se necessario, poiché è necessario, di adottare tutti i mezzi utili per proteggere gli innocenti con determinazione. Ma senza odio.

Disarma anche noi, Signore: in Francia, in Occidente, senza ovviamente giustificare il circolo vizioso della vendetta, la Storia ci ha insegnato alcune cose.

Dacci, Signore, la capacità di ascoltare profeti guidati dal tuo Spirito. Non farci cadere nella disperazione, anche se siamo confusi dall'ampiezza del male in questo mondo.

Disarmaci e fa' in modo che non ci irrigidiamo dietro porte chiuse, memorie sorde e cieche, dietro privilegi che non vogliamo condividere.

Disarmaci, a immagine del tuo Figlio adorato la cui sola logica è la sola veramente all'altezza degli avvenimenti che ci colpiscono: "Non prendono la mia vita. Sono io che la dono".

Preghiera per la pace, pubblicata dai vescovi francesi, scritta "nello spirito di Tibhirine" da frère Dominique Motte, domenicano del Convento di Lille. Clicca qui per la preghiera con immagine da stampare.

guerrapacevendettaviolenzadisarmoperdonodifesabenemaleterrorismo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 07/02/2016

PREGHIERA

2. E' giunta la mia ora?

Giuseppe Impastato S.I.

Ho detto a tanti: "Io vi battezzo",
vi immergo nella fornace d'amore
della vita di Dio.
Ho consegnato loro il tuo nome,
li ho inseriti nella tua famiglia
con la dignità di figli,
li ho resi tuoi profeti sacerdoti e re.

Ho versato lacrime gioiose
con i miei fratelli che lontano da te
avevano sperato grandezza e dignità.
Ho parlato loro del tuo amore
e ho osato dire: "Io ti assolvo",
ti rinnovo, ti rendo puro,
ti ridò dignità novità freschezza.

Mi hanno dato del pane e del vino;
collocàtili sul tuo altare
tremando ho detto: "Dio eterno,
è tuo corpo questo pane,
è tuo sangue questo vino".
Venite a Gesù, voi affamati di eternità,
voi che anelate a trasformarvi in Dio.

Anch'io cerco te, Dio, mio tutto.
Non è giunta l'ora tanto agognata
che tu mi immerga nel tuo amore?
Attendo con ansia che tu mi dica:
"Figlio mio amato!"
Desidero il tuo abbraccio,
bramo contemplarti goderti toccarti
sentire il brivido di essere tuo, mio Dio.

sacerdotemorteattesa

5.0/5 (4 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 17/06/2015

TESTO

3. L'amore del prossimo   1

San Giovanni Maria Vianney, Omelia per la XII Domenica dopo Pentecoste

Tutta la nostra religione non è che religione falsa e tutte le nostre virtù non sono altro che fantasmi; e siamo soltanto degli ipocriti agli occhi di Dio, se non abbiamo quella carità universale per tutti, per i buoni come per i cattivi, per i poveri come per i ricchi, per tutti quelli che ci fanno del male, come per quelli che ci fanno del bene. No, non c'è virtù che meglio ci faccia conoscere se siamo í figli del buon Dio, come la carità. L'obbligo che abbiamo di amare il nostro prossimo è così grande, che Gesù Cristo ce ne fa un comandamento, che pone subito dopo quello col quale ci ordina di amarlo con tutto il cuore. Ci dice che tutta la legge e í profeti sono racchiusi in questo comandamento di amare il nostro prossimo.

Sì, dobbiamo considerare quest'obbligo come il più universale, il più necessario e il più essenziale alla religione, alla nostra salvezza. Osservando questo comandamento, mettiamo in pratica tutti gli altri. San Paolo ci dice che gli altri comandamenti ci vietano l'adulterio, il furto, le ingiurie, le false testimonianze. Se amiamo il nostro prossimo, non facciamo niente di tutto questo, perché l'amore che abbiamo per il nostro prossimo non può tollerare che facciamo del male.

amore del prossimoamore fraterno

inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

PREGHIERA

4. San Giovanni Battista, l'amico dello sposo

mons. Franco Agnesi, All'ombra della basilica, La Prealpina, 21.06.2009

San Giovanni Battista,
che hai sussultato di gioia,
ancor prima della nascita,
al sentire la voce di Maria, madre del Redentore,
fa' che ricerchiamo sempre motivi di gioia e di serenità
per i nostri cuori e per le nostre famiglie.

Tu che hai preparato la strada al Redentore, aiuta noi cristiani
a preparare il cuore dei nostri piccoli e dei nostri giovani,
a conoscere ed amare nostro Signore.

Tu che lo hai indicato al tuo popolo nel fiume Giordano,
aiutaci a riconoscerlo nella sua Parola,
nei Sacramenti, nei fratelli, soprattutto i più poveri e bisognosi.

Tu che hai lottato fino alla morte per i principi e i valori più nobili,
aiutaci ad impegnarci anche noi perché
nelle fabbriche e negli uffici
regni l'onestà, il rispetto e la solidarietà.

Tu che ti sei lasciato uccidere pur di non tacere la verità,
aiutaci ad essere coraggiosi testimoni
della libertà e della giustizia in ogni momento
e comportamento della nostra vita.

Tu che sei stato definito da Cristo il più grande profeta,
aiutaci ad essere anche noi, nel nostro ambiente di vita,
con semplicità, ma con coerenza,
profeti e testimoni della verità e della nostra fede.
Amen.

profetaprofeziatestimonetestimonianza

inviato da Cesarina, inserito il 22/06/2009

PREGHIERA

5. Preghiera per l'Europa

Carlo Maria Martini, dalla rivista Il Cenacolo

Padre dell'umanità, Signore della storia,
guarda questo continente europeo
al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.

Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo,
dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri
e toccate dalla voce dei Riformatori.

Guarda i popoli uniti da tanti legami
ma anche divisi, nel tempo, dall'odio e dalla guerra.
Donaci di lavorare per una Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.

Una Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere
di suscitare e promuovere un' intesa tra i popoli
che assicuri per tutti i continenti,
la giustizia e il pane, la libertà e la pace.

preghieraeuropa

4.0/5 (1 voto)

inviato da Ester Da Ponte, inserito il 05/06/2009

TESTO

6. Signore, amante della vita

Signore, amante della vita
aiutaci a scegliere con coraggio e verità
sempre e comunque la vita.
Donaci di desiderare e accogliere
ogni vita che nasce come segno preferenziale del tuo amore.
Insegnaci ad amare la vita fino a donarla senza riserve e con gratuità.
Donaci di essere profeti di umanità,
quando sofferenza e malattia spezzano le nostre esistenze.
Insegnaci ad essere creativi e pronti a far spazio al bambino, all'anziano, al malato.
Donaci di credere che la nostra esistenza trova in te il suo inizio e in te il suo compimento.
Insegnaci, Signore amante della vita,
a riconoscerci umili custodi del tuo dono più grande.

vitadono della vita

inviato da Roby, inserito il 02/06/2009

TESTO

7. Molto resta sempre possibile

Filippo Franceschi, La Chiesa italiana comunità di speranza

Per amare che possano essere le constatazioni su questo nostro tempo, io non mi ritrovo tra i profeti di sventura sempre pronti ad evocare pagine dell'Apocalisse, né fra gli ottimisti ad ogni costo per i quali tutto procede sempre secondo progetti prefigurati. Considero anzi la loro posizione una forma di evasione: per gli uni non ci sarebbe niente da fare; l'unica consolazione che resta loro è la presunzione di aver detto prima che la strada intrapresa era senza sbocchi e avrebbe portato ala perdizione: per gli altri tutto procede, se non bene, almeno in modo soddisfacente e alla fine tutto si aggiusterà in provvidenziale equilibrio. La verità è diversa: la storia come la vita è fatica, impegno, responsabilità: nulla si ottiene o è concesso se non a prezzo di severo sacrificio. L'atteggiamento giusto è perciò quello di un realismo disincantato e critico, che non consente né alla resa né alla facile euforia. Nulla è mai raggiunto in modo definitivo, ma molto resta sempre possibile.

speranzaresponsabilitàimpegnofaticacamminoottimismopessimismo

5.0/5 (2 voti)

inviato da Cristiano Ballan, inserito il 25/02/2007

TESTO

8. Aiutaci ad esser profeti

Enzo Bianchi

Quant'è difficile essere profeta della pace!

Se alzo il dito verso un futuro gonfio di speranze, i realisti mi trattano da idealista; e se lo abbasso sul presente affranto da sconfitte, gli utopisti mi tacciano di disfattismo.

Signore, donami il coraggio di accettare solo da te la rude vocazione di profeta e di essere ogni volta un perdente tra gli uomini! Quant'è difficile essere pedagogo della pace!

In mezzo alle tortuosità di un cammino scosceso, come far capire che un male minore anche se tollerato, rimane un male e che bisogna far di tutto per allontanarsi dall'orlo dell'abisso in cui a ogni istante l'umanità rischia di precipitare?

Signore, donami l'abilità di spiegare chiaramente che la pace non è così semplice come se l'immagina il cuore, ma è più semplice di come stabilisce la ragione!
Quant'è difficile accogliere l'evangelo della pace!
Da qualunque parte ci si trovi, all'ovest come all'est.

In una giungla di belve con missili per dentatura, come far capire che perdere l'anima è ancora più pericoloso che lasciarci la pelle?

Signore, donami la forza di aiutare tutti quelli che attingono alla linfa delle beatitudini per spezzare l'assurda logica e l'infernale spirale della violenza!

Signore, tutti questi tiri incrociati sulla pace non mi fanno paura, non mi scoraggiano. Al contrario, mi rivelano che il minimo strappo alla tunica della pace fa gridare l'uomo.

Toccare la pace è più che toccare un problema, e ancor più che toccare l'uomo: è toccare Dio, colui che san Paolo ci presenta come la pace stessa. "E' Lui la nostra pace" (Ef 2,14). Signore, insegnaci a vincere la pace!

profeziapacebeatitudinisperanza

inviato da Cristina, inserito il 14/07/2006

TESTO

9. Profeti di un futuro non nostro   1

Oscar Arnulfo Romero

Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l'opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessun credo porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta con sé tutte le soluzioni.
Nessun programma compie in pieno la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta:
Noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto,
però dà un senso di liberazione l'iniziarlo.
Ci dà la forza di fare qualcosa e di farlo bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino.
Una opportunità perché la grazia di Dio entri
e faccia il resto.
Può darsi che mai vedremo il suo compimento,
ma questa è la differenza tra il capomastro e il manovale.
Siamo manovali, non capomastri,
servitori, non messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.

futuropresenteimpegnoresponsabilitàseminaresperanzapazienzaattesafiduciafedecollaborazionepastorale

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 17/12/2002

PREGHIERA

10. Spirito Santo, torna a parlarci   2

Tonino Bello

Spirito Santo, che riempivi di luce i Profeti e accendevi parole di fuoco sulla loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza. Frantuma la corazza della nostra assuefazione all'esilio. Ridestaci nel cuore nostalgie di patrie perdute.

Dissipa le nostre paure. Scuotici dall'omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi consumati sui poveri. E preservaci dalla tragedia di dover riconoscere che le prime officine della violenza e della ingiustizia sono ospitate nei nostri cuori.

Donaci la gioia di capire che tu non parli solo dai microfoni delle nostre Chiese. Che nessuno può menar vanto di possederti. E che, se i semi del Verbo sono diffusi in tutte le aiuole, è anche vero che i tuoi gemiti si esprimono nelle lacrime dei maomettani e nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù e nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine degli atei.

Spirito Santoreligionirapporto con le altre religioni

5.0/5 (2 voti)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

11. Spirito di Pentecoste, ridestaci   1

Tonino Bello

Spirito di Pentecoste, ridestaci all'antico mandato di profeti. Dissigilla le nostre labbra, contratte dalle prudenze carnali. Introduci nelle nostre vene il rigetto per ogni compromesso. E donaci la nausea di lusingare i detentori del potere per trarne vantaggio.

Trattienici dalle ambiguità. Facci la grazia del voltastomaco per i nostri peccati. Poni il tuo marchio di origine controllata sulle nostre testimonianze. E facci aborrire dalle parole, quando esse non trovano puntuale verifica nei fatti.

Spalanca i cancelletti dei nostri cenacoli. Aiutaci a vedere i riverberi delle tue fiamme nei processi di purificazione che avvengono in tutti gli angoli della terra. Aprici a fiducie ecumeniche. E in ogni uomo di buona volontà facci scorgere le orme del tuo passaggio.

Spirito Santoradicalitàcompromessi

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

TESTO

12. Semplicemente santi   2

Tonino Bello, messaggio agli aderenti A.C. Diocesi di Molfetta per la festa dell'adesione 8 dicembre 1990

Siate soprattutto uomini.
Fino in fondo.
Anzi, fino in cima.
Perché essere uomini fino in cima
significa essere santi.
Non fermatevi, perciò, a mezza costa:
la santità non sopporta misure discrete.
E, oltre che iscritti all'A.C.,
siate esperti di
cattolicità attiva:
capaci, cioè, di accoglienze ecumeniche,
provocatori di solidarietà planetarie,
missionari "fino agli estremi confini"
profeti di giustizia e di pace.
E, più che tesserati,
siate distributori di tessere
di riconoscimento,
per tutto ciò che è diverso da voi,
disposti a pagare con la pelle
il prezzo di quella comunione
per la quale Gesù Cristo,
vostro incredibile amore,
ha dato la vita.

Azione Cattolicasantità

inviato da Anna Barbi, inserito il 04/12/2002