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RACCONTO

1. Al buio un cerino si vede   3

Fulton Sheen era vescovo ausiliare a New York, quando un giorno si trovò a predicare in uno stadio pieno di gente. A metà del suo discorso chiese che si spegnessero tutte le luci e dal microfono disse:
«Io accenderò un cerino; chi lo vede dica sì.»

Si sentì un solo grido in tutto lo stadio: al buio un cerino si vede! Poi spense il cerino e continuò:
«Tutti quelli che hanno un cerino o un accendino lo accendano.»
Dopo poco, lo stadio si illuminò di luce fioca, ma luce diffusa.

Poi fece tornare la luce normale e disse:
«Vedete, un solo sì, una sola fiammella; se viene imitata si estende a tutti coloro che sono presenti. Ebbene, così risplenda la vostra luce - dice il Signore - di fronte agli uomini. Non è necessario che cerchiate di fare cose grandiose, rimanete al vostro posto, ma al vostro posto fate tutto quello che il Signore vi chiede di fare perché il mondo sia salvo.»

lucebuoitestimonianzaimpegnoresponsabilitàimportanza del singolo

5.0/5 (1 voto)

inserito il 24/12/2016

TESTO

2. Cara Quaresima   8

Diego Passoni

Cara Quaresima,

bentornata tra noi! So che non sei abituata ad essere notata, ma quest'anno prometto di considerarti per quel che meriti, un'occasione per alzare l'asticella.

Da oggi cominciano i quaranta giorni (che ricordano gli anni di esodo degli ebrei, nel deserto, e i giorni di digiuno e tentazione di Gesù, prima che iniziasse a predicare) che precedono la Pasqua. La festa più importante dei cristiani. No? Beh, così dovrebbe essere!

Da oggi iniziano giorni in cui poter, se non seguire i precetti del digiuno ecclesiastico e dell'astinenza dalla carne il venerdì, quantomeno rimettere in discussione le nostre priorità. Provare a riempirci un po' meno di cibo - e di cose materiali in genere - ad ascoltare ciò che abbiamo dentro. E magari scoprire che molte frustrazioni, tristezze e malesseri, ci vengono solo come conseguenza del nostro vivere in modo vorace, e che non abbiamo un tempo infinito per accumulare piacere sulla terra, e che presto o tardi si tornerà ad esser cenere (che dà il nome a questo speciale mercoledì) per cui vale la pena di pensare a chi aspetta le nostre scuse, un nostro sorriso, o un'attenzione che non abbiamo mai concesso.

E imparare - come recita un antico libro, il Qoelet - che c'è un tempo giusto per ogni cosa, e vivere bene il tempo del digiuno, porta a godere il tempo della festa. E se viviamo bene il tempo presente, arriveremo pronti al nostro tempo per morire. Altrimenti tutta la nostra vita è inutile.

E Il tempo del ravvedimento, che c'è nell'ebraismo, nell'islam, e in tutte le pratiche religiose, è l'unico modo per cambiare in meglio, per far morire in noi le cose brutte e farne nascere di belle; per diventare uomini e donne nuovi. Che poi, per chi ci crede, si esprime con il termine risorgere.

Bentornata attesa!

quaresimatempoprioritàrinascitaconversione

4.8/5 (8 voti)

inserito il 06/03/2014

PREGHIERA

3. Preghiera di un missionario

Renato Zilio, Il vangelo dei migranti

Ogni mattino,
quando mi alzo, Signore,
riprendo a respirare e ti dico grazie
di avermi fatto missionario di un popolo che cammina.

Perché vivendo in emigrazione
mi hai insegnato ad avere compassione
di uomini, di donne, di intere comunità che emigrano
con i loro piedi, con la loro testa e il loro cuore,
e con tutti i drammi che li inseguono ovunque,
con una fede e un coraggio a volte ben più grandi dei miei.

Lungo i confini di culture, di lingue o di religioni differenti,
mi hai insegnato ad avanzare con la tua stessa libertà,
che relativizzava ogni cosa e ogni idea,
anche la legge santa di Israele, perfino il giorno sacro a Dio.
Perché uno solo per te era l'assoluto: Dio stesso e il suo mistero
che segretamente accompagna la vita di ogni essere umano
a qualsiasi razza, cultura o lingua appartenga,
ed era questo il tuo insegnamento più bello.

Così ho imparato a non dettare mai legge,
a non impormi a nessuno, a non predicare alla gente,
ma semplicemente a parlare al loro cuore.
Perché è proprio là che tu ci attendi
per trasformarci in tuoi veri discepoli,
che ancora oggi sanno rifare la strada di Emmaus,
dove lo straniero si aggiunge, come allora, per caso...

Ma, in fondo, Signore, sei sempre tu lo straniero
che i nostri passi accompagnano,
ed è verso il tuo Regno che essi ci portano
nel costruire un mondo più aperto, più grande e fraterno;
è la fede di Abramo che viviamo in questo camminare infinito,
che impedisce alle nostre dimore e alle nostre certezze
di farsi eterne come fortezze.
Tutti siamo migranti e in cammino verso di te, Signore,
che esisti nella meraviglia dei secoli. Amen!

migrazionistranierimissionariemigratiemmaus

inviato da Padre Renato Zilio, inserito il 21/09/2012

TESTO

4. Decalogo della parola   4

Pino Pellegrino, Marino Gobbin, Omelie per un anno, Vol. 1 - Anno A, Elledici 2004

1. Prima di parlare controlla che il cervello sia inserito.
2. Non parlare di te: lascia che siano gli altri a scoprirlo.
3. Regala parole buone: la scienza sta ancora cercando una medicina più efficace delle parole buone.
4. Non dire tutto ciò che pensi, ma pensa a tutto ciò che dici.
5. Adopera ragioni forti con parole dolci.
6. Quando parli, pensa all'insalata: è buona se ha più olio che aceto.
7. Non basta parlare: bisogna comunicare. Chi parla difficile non comunica.
8. Ascolta! Ascoltare è la forma più raffinata di parlare.
9. Quando senti altrui mancamenti, serra la lingua tra i denti.
10. Parla per ultimo: sarai ricordato per primo.

parlarepredicaresaggezzacomunicarecomunicazioneascoltodolcezzabontàumiltà

4.3/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 07/05/2012

RACCONTO

5. Forza dei fatti   1

L. Fausto Colecchia, Momenti del cuori

Dice Francesco al suo compagno: "Vieni, fratello, andiamo a predicare". Risponde il fraticello disarmato: "Ma, Padre, come posso predicare io che sono tanto ignorante?".
"Non ci pensare - sussurra Francesco - andiamo, andiamo a predicare".
Van girando i frati per la città e pregano insieme camminando, salutan tutti in pace ed umiltà, dei poverelli si fanno fratelli, aiutano insieme i bisognosi.
Dice infine Francesco al compagno: "Vieni, fratello, torniamo al convento". "Ma, Padre mio, la nostra predica?".
Sorridendo gli replica Francesco:
"Ma è già finita, fratello mio. La più bella predica è l'esempio: noi oggi l'abbiamo fatta così".
Più che le parole contano i fatti.

donoesempiotestimonianza

inviato da Adriana Parodi, inserito il 05/06/2009

TESTO

6. Dieci cose che Dio ti chiederà   2

Dio non ti chiederà che modello di auto usavi,
ti chiederà a quanta gente hai dato un passaggio.

Dio non ti chiederà i metri quadrati della tua casa,
ti chiederà quanta gente hai ospitato.

Dio non ti chiederà la marca dei vestiti nel tuo armadio,
ti chiederà quanta gente hai aiutato a vestirsi.

Dio non ti chiederà quanto era alto il tuo stipendio,
ti chiederà se hai venduto la tua coscienza per ottenerlo.

Dio non ti chiederà qual era il tuo titolo di studio,
ti chiederà se hai fatto il tuo lavoro al meglio delle tue capacità.

Dio non ti chiederà quanti amici avevi,
ti chiederà quanta gente ti considerava suo amico.

Dio non ti chiederà in che quartiere vivevi,
ti chiederà come trattavi i tuoi vicini.

Dio non ti chiederà il colore della tua pelle,
ti chiederà la purezza della tua anima.

Dio non ti chiederà perché hai tardato tanto a cercare la salvezza,
ti porterà con amore alla tua casa in Cielo, e non alle porte dell'inferno.

Dio non accusa:
ti chiede solo di predicare con l'esempio.

giudizioesempiomisericordiavita eternasenso della vitavitaimpegnoresponsabilità

3.0/5 (2 voti)

inviato da Don Antonio Sambataro, inserito il 19/05/2009

TESTO

7. Le beatitudini

Primo Mazzolari

...oggi leggo le beatitudini... leggo, non predico. Le beatitudini non si predicano: non sono per gli altri. Nessuno può darle a parole. Se le predico, tutti notano che io ne sono fuori. Cristo no, lui solo parla dal di dentro di ogni beatitudine: lui povero, mite, pacifico, misericordioso, lui il percosso, il morente... Che non si possano predicare l'ho capito bene in un lontano Ognissanti, quando mi fu imposto dietro minaccia: Tu prete oggi non predicherai... E quel giorno il prete ha letto soltanto: ma nel leggere egli piangeva e gli altri piangevano. Le parole che hanno la virtù di far piangere, o di gioia o di vergogna, non si predicano...

beatitudinipredicaretestimonianza

inviato da Luca Peyron, inserito il 21/06/2005

ESPERIENZA

8. Lo Spirito Santo protagonista dell'evangelizzazione

L'efficacia della predicazione dipende dall'azione dello Spirito Santo nel cuore di chi ascolta, molto più che dalle qualità del predicatore.

Scott Hahn, il famoso biblista e predicatore americano, passato dal protestantesimo alla Chiesa cattolica, da anni si dedica a predicare appassionatamente, con lunghi discorsi e con abbondanza di argomenti la Parola di Dio.

Un giorno ha incontrato un signore che non conosceva, che gli ha detto: "Io tre anni fa ascoltai una sua conferenza sulla Lettera agli Ebrei e da allora mi sono convertito, sono un'altra persona..."

Allora Scott Hahn gli ha chiesto incuriosito: "Ah, e quale idea l'ha colpita così tanto da convertirla?".

"È stato quando lei ha detto 'Ora passiamo al seguente capitolo'. Io allora ho capito che dovevo cambiare vita, che dovevo lasciare le cose che stavo facendo ed aprirmi alla grazia di Dio e mi sono andato a confessare...".

Spirito Santopredicazioneevangelizzazioneconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da PLB, inserito il 06/11/2004

PREGHIERA

9. Aiutaci a diffondere la tua fragranza

Madre Teresa di Calcutta

O Gesù, aiutaci a diffondere la tua fragranza
ovunque noi andiamo.
Infondi il tuo Spirito nella nostra anima
e riempila del tuo amore
affinché penetri nel nostro essere
in modo così completo che tutta la nostra vita
possa essere soltanto fragranza
e amore trasmesso tramite noi e visto in noi,
e ogni anima con cui veniamo a contatto
possa sentire la tua presenza
nella nostra anima, e poi guardare in su
e vedere non più me, ma Gesù.
Resta con noi,
e noi cominceremo a brillare della tua luce,
a brillare per essere una luce per gli altri.
La luce, o Gesù, sarà la tua, non verrà da noi,
sarà la tua luce che brillerà sugli altri attraverso noi.
Lascia che ti rivolgiamo le nostre preghiere
nel modo che più ami, spargendo la luce
su quelli che ci circondano.
Lasciaci predicare senza predicare,
non con le parole, ma con l'esempio.
Con la forza che attrae
e l'influsso di quel che facciamo.
Con la pienezza dell'amore
che abbiamo per te nel nostro cuore.
Amen.

testimonianzacaritàesempiodonareamore

inviato da Mariangela Molari, inserito il 25/05/2002