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TESTO
1. Le beatitudini del pellegrino
La Vita in Cristo e nella Chiesa, novembre-dicembre 2024
Beato sei, pellegrino, se scopri che il cammino ti apre gli occhi a quello che non si vede.
Beato sei, pellegrino, se quello che ti preoccupa non è arrivare, ma arrivare con gli altri.
Beato sei, pellegrino, quando contempli il cammino e lo scopri pieno di nomi, di volti e di sorrisi.
Beato sei, pellegrino, perché hai scoperto che l'autentico cammino inizia quando finisce.
Beato sei, pellegrino, quando il tuo zaino si svuota di cose e il tuo cuore non sa dove mettere le tante emozioni.
Beato sei, pellegrino, se scopri che un passo indietro per stare gli altri vale di più che cento in avanti senza guardare chi sta al tuo fianco.
Beato sei, pellegrino, quando ti mancano le parole per ringraziare di tutto quello che ti meraviglia in ogni svolta del cammino.
Beato sei, pellegrino, se cerchi la verità e fai del tuo cammino una vita e della tua vita un cammino in cerca di chi è la Via, la Verità e la Vita.
Beato sei, pellegrino, se nel cammino ti incontri con te stesso e ti regali un tempo senza fretta per non dimenticare le immagini che ti suggerisce il tuo cuore.
Beato sei, pellegrino, se scopri che il cammino è fatto di silenzio, e il silenzio della preghiera, la preghiera dell'incontro con il Padre che ti aspetta.
pellegrinopellegrinaggiobeatitudini
inviato da Qumran2, inserito il 02/05/2025
PREGHIERA
Signore Gesù,
eccoci davanti a Te all'inizio di questo tempo santo,
con le mani vuote e il cuore assetato.
La cenere che oggi riceviamo ci ricorda che siamo polvere,
ma polvere amata, impastata della tua misericordia.
Siamo terra impastata di cielo.
Donaci di accogliere questi quaranta giorni
come un'opportunità per tornare a Te,
per lasciarci riconciliare, per mettere ordine nel cuore.
Strappa via ciò che ci appesantisce,
spezza le catene che ci tengono fermi,
ridesta in noi il desiderio di Te.
Cammina con noi, Signore,
fa' che ogni passo sia un ritorno,
che ogni fatica sia un'offerta,
che ogni silenzio sia un incontro con la tua voce.
E quando la nostra debolezza ci farà inciampare,
raccoglici con dolcezza e rimettici in cammino.
Maria, Madre del pellegrino,
guidaci sulla strada della conversione.
Amen.
quaresimamercoledì delle cenericonversioneceneri
inviato da Roberto Seregni, inserito il 03/03/2025
PREGHIERA
3. La Chiesa della Lavanda dei piedi
Gesù continua, ancora oggi,
a lavare i piedi alla tua Chiesa,
come hai fatto nell'ultima cena,
quando ti sei alzato da tavola
e con un gesto di carità e di umiltà
hai purificato le estremità
dei tuoi Dodici apostoli
del tuo Regno di amore e verità.
Gesù, quanto è distante
dal tuo modo di agire,
il nostro metterci al servizio
della Chiesa e dell'umanità,
segnate da tante
debolezze e necessità.
Insegnaci Gesù,
in ogni Giovedì Santo,
a stare con te
in quel cenacolo
dell'ultimo incontro conviviale
con i tuoi dodici apostoli,
per essere tuoi veri discepoli
nell'umiltà e nel servizio generoso
verso i più poveri e bisognosi
di questo nostro mondo.
Donaci un amore grande
verso la tua amata chiesa,
per la quale ti sei offerto
vittima sacrificale sulla croce,
dalla quale hai dettata
la legge fondamentale dell'amare
che è donazione totale
della propria vita per gli altri.
Amen.
giovedì santoserviziolavanda dei piedi
inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 11/10/2024
PREGHIERA
Signore Gesù,
non ho bisogno di riconoscere
che sei sempre presente nei fratelli che incontro,
ma ho necessità del tuo amore per amarli come li ami tu.
Non ho bisogno della paura dell'inferno per fare il bene,
ho necessità di conoscere il bene, che è Dio Padre,
per fare la sua volontà di bene.
Non ho bisogno di un rito
per sentirmi in comunione con gli altri esseri umani,
ho necessità del tuo Spirito
per vivere la stessa vita del Cristo che ci è donata nel rito.
Non ho bisogno di riconoscere la creazione bella
perché creata da Dio,
ho necessità di vivere il tuo sguardo sul creato
per accogliere tanta bellezza.
Non ho bisogno di pensare alla resurrezione
per vivere il tempo della morte,
ho necessità di riconoscere
la tua presenza in essa come crocifisso.
Non ho bisogno di capire tutto
e di dare una spiegazione a tutto,
ho necessità di sapere
che tutto ha una via che conduce alla pienezza.
Non ho bisogno di qualcuno
che mi dica cosa è bene e cosa è male,
ho necessità di una Parola
che sappia illuminare ogni situazione che vivo.
Signore noi tutti siamo in viaggio verso te
e quando siamo stanchi o smarriti
solo in te troviamo riposo e una guida:
ti fai pane per questo cammino di pienezza,
grazie Signore Gesù.
inviato da Filippo Lupi, inserito il 11/10/2024
PREGHIERA
5. Qualcosa non funziona nell'albero di Natale
Ti abbiamo preparato un albergo,
e Tu vuoi una casa, la nostra casa,
per abitare la terra.
Ti abbiamo preparato un tempio
e Tu vuoi le strade,
le nostre strade,
per incontrare l'uomo.
Ti abbiamo preparato un altare
e Tu preferisci il cuore,
il nostro cuore
per essere intimo a noi.
Avevamo pensato ad un calice d'oro
e Tu cercavi un bicchiere,
quelli della nostra cucina,
per festeggiare l'incontro.
Oro, luci, regali, palchi, palazzi, chiese,
allegria, musica, champagne,
vestiti firmati, pellicce…
per festeggiare il tuo arrivo!
E tu eri a frugare nel cassonetto,
e tu eri riverso per strada…
Abbiamo mancato l'appuntamento con Te,
venuto ad incontrare noi.
natalepovertàaccoglienzacaritàattesaavvento
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 17/09/2022
PREGHIERA
Papa Francesco, Lettera Enciclica Fratelli tutti, 3 ottobre 2020
Signore e Padre dell'umanità,
che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.
Il nostro cuore si apra
a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise. Amen.
pacegiustizia socialefraternità
inviato da Qumran2, inserito il 23/12/2020
PREGHIERA
7. Preghiera per la scuola (nei tempi della pandemia) 1
Anno scolastico 2020/2021 nei tempi della pandemia
Padre nostro, che sei nei cieli,
benedici tutti noi che siamo tuoi figli in Gesù
benedici tutti i giorni dell'anno scolastico.
Vogliamo vivere nella tua grazia: donaci fede, speranza, carità.
Ogni giorno di questo anno scolastico,
nelle speranze e difficoltà presenti,
sia benedetto, sereno, ricco di bene per potenza di Spirito Santo.
Sia benedetto il lunedì,
con la grazia degli inizi, il desiderio del ritrovarsi, la sconfitta del malumore.
Sia benedetto il martedì,
per la curiosità e la gioia di imparare, per la passione e il gusto di insegnare.
Sia benedetto il mercoledì,
per la fierezza e la nobiltà di affrontare le sfide e la fatica e vincere la pigrizia.
Sia benedetto il giovedì,
per l'amicizia, la buona educazione e la correzione dei bulli e dei prepotenti.
Sia benedetto il venerdì,
per la fiducia contro lo scoraggiamento, per la semplicità nell'aiutare e farsi aiutare.
Sia benedetto il sabato,
per la promessa degli affetti familiari e del riposo.
Sia benedetta la domenica, il tuo giorno, Signore,
per la serenità, la consolazione della preghiera per vivere la nostra vocazione.
Padre nostro che sei nei cieli,
sia benedetto ogni tempo, occasione per il bene,
ogni incontro, vocazione a servire e ad amare,
ogni ora di lezione, esercizio di intelligenza, volontà, memoria per percorsi di sapienza.
Benedici tutti noi, benedici le nostre famiglie, benedici la nostra scuola. AMEN
Mario Delpini, Arcivescovo di Milano (ex insegnante)
inviato da Cesarina Volonte', inserito il 13/09/2020
RACCONTO
8. La mappa del Rio delle Amazzoni 1
Un esploratore era tornato dalla sua gente, che era ansiosa di sapere tutto del Rio delle Amazzoni.
Ma come poteva esprimere con le parole i sentimenti che avevano invaso il suo cuore nel vedere fiori di strabiliante bellezza e nell'udire i suoni della foresta di notte?
Come comunicare ciò che aveva provato nel suo cuore nell'avvertire il pericolo delle belve o nel condurre la sua canoa per le acque infide del fiume?
Disse: «Andate a vedere voi stessi. Niente può sostituire il rischio personale e l'esperienza personale.»
Tuttavia, per guidarli tracciò una mappa del Rio delle Amazzoni.
Essi presero la mappa, l'incorniciarono e l'appesero in municipio.
Ne fecero delle copie personali.
E chiunque aveva una copia si considerava un esperto del Rio delle Amazzoni.
Non conosceva forse ogni svolta e curva del fiume, e quanto era largo e profondo, e dov'erano le rapide e dove le cascate?
L'esploratore visse nel rimpianto di aver tracciato quella mappa.
Sarebbe stato meglio se non avesse disegnato nulla.
esperienzaincontrorapportorealtàconcretezzaspiritualità
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 23/06/2020
PREGHIERA
don Paolo della Peruta & Annamaria Pizzutelli
Signore Gesù,
è un momento difficile per il mondo,
per il nostro bel Paese,
per ciascuno di noi.
Questo virus, così subdolo e per questo così potente,
sembra toglierci il respiro, in tutti i sensi,
e con esso le nostre certezze, gli affetti più cari,
il tempo,...
Questo virus, così subdolo e potente,
ci impone di stare “dentro” casa,
che, fino a ieri, consideravamo un albergo,
come se la nostra vita abitasse solo...“fuori”.
Questo virus, così subdolo e potente,
ci impone di stare distanti dall'altro,
facendoci sperimentare la solitudine,
che, fino a ieri, abbiamo imposto agli altri,
innalzando muri e creando distanze,
per egoismo, interesse, insensibilità,...
Questo virus, così subdolo e potente,
ci impone di ripensare il nostro tempo,
che, fino a ieri, abbiamo riempito affannosamente
con priorità fatte solo di cose e non di volti,
rincorrendo il superfluo e non l'essenziale.
Signore Gesù,
in questo momento di disorientamento e di sofferenza,
concedici di ritrovare noi stessi,
il nostro essere fatti gli uni per gli altri,
la nostra divina vocazione all'incontro con l'alterità;
concedici di riscoprire il senso del tempo,
che altro non è che il senso della vita,
ma soprattutto concedici di ri-trovarti
come il centro, la ragione del nostro esistere,
solo allora respireremo la vita!
inviato da Don Paolo Della Peruta, inserito il 03/04/2020
TESTO
Andate, N. e N.,
sia l'Amore a guidarvi.
Amandovi, sarete preziosi per questo nostro mondo
assetato di Assoluto e di senso,
e mostrerete che in voi oggi si è accesa una luce.
Andate e amatevi in pienezza, per la vita,
e seminerete simpatia e speranza.
Noi, qui presenti, parte di una Chiesa più grande,
ci stringiamo a voi e vi siamo grati
per il vostro gioioso “Sì” all'amore di Cristo Gesù,
e questo incoraggerà anche noi a dire sì
a Dio, alla vita, all'amore.
Andate e conservate intatti
I sentimenti che oggi vi animano.
Gesù vi accompagnerà con la sua forza
e con il suo coraggio di amare.
Andate insieme nella gioia, nella pace, incontro alla vita.
inviato da Giuseppe Impastato, inserito il 12/01/2020
PREGHIERA
Raffaele Russo, Raffaele Russo, Il mio grido, pag. 17
Noi siamo amici,
Tu estraneo.
Noi mormoriamo,
Tu taci.
Noi ci scoraggiamo,
Tu aspetti.
Noi ce ne andiamo via,
Tu cammini al nostro fianco.
Noi presuntuosi ci smarriamo,
Tu intervieni.
Noi ci inoltriamo nella sera,
Tu resti con noi.
Noi ci sediamo a Mensa,
Tu ti manifesti.
Noi ritroviamo la gioia,
Tu discreto scompari.
Noi ritorniamo sui nostri passi,
Tu invisibile
ci ricongiungi nella tua Casa.
emmauscristorisortorisurrezioneincontrostrada
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 27/06/2019
TESTO
Per ritrovare i volti
di chi mi sorrise all'incontro
segnato dal primo grido,
per richiamare sguardi e abbracci
che mi spinsero a credere
in un Amore più grande,
per preparare il finale mio cammino
verso la pace,
son passato tra i filari dei cipressi
mentre le rondini in volo
ricamavano in cielo
la volta della mia futura casa.
cimiteronascitaresurrezionegratitudine
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 27/06/2019
PREGHIERA
13. Dimmi che non sarà la morte 3
Sarà come incontrarti per le strade di Galilea
e sentire il battito di luce delle tue pupille divine
riscaldare il mio volto.
Sarà la Tua mano a prendere la mia
con un gesto d'amore ignoto alla mia carne.
Dimmi che non sarà la morte, ma soltanto un ritrovo
di amici separati da catene d'esilio.
Dimmi che non saranno paludi d'ombra
a sommergermi, né acque profonde a travolgermi.
Solo il Tuo volto,
solo il Tuo incontro, Signore.
incontrorisurrezionemortevitadefuntivita eternaparadisoGesù Cristo
inviato da Cesarina Volontè, inserito il 31/05/2018
RACCONTO
Un uomo morì. Appena varcata la soglia dell'aldilà vide Dio, con una valigia, che gli veniva incontro.
E Dio disse:
- Figlio, è ora di andare.
L'uomo stupito domandò:
- Di già? Così presto? Avevo tanti progetti...
- Mi dispiace ma è giunta l'ora della tua partenza.
E si incamminarono. Curioso l'uomo chiese a Dio:
- Cosa porti nella valigia?
E Dio gli rispose:
- Ciò che ti appartiene.
- Quello che mi appartiene? Porti le mie cose, i miei vestiti, i miei soldi?
Dio rispose:
- Quelle cose non ti sono mai appartenute, erano del mondo.
- Porti i miei ricordi?
- Quelli non ti sono mai appartenuti, erano del tempo.
- Porti i miei talenti?
- Quelli non ti sono mai appartenuti, erano delle circostanze.
- Porti i miei amici, i miei familiari?
- Mi dispiace, loro mai ti sono appartenuti, erano compagni di viaggio.
- Porti mia moglie e i miei figli?
- Loro non ti sono mai appartenuti. Ti sono stati solo affidati.
- Porti il mio corpo?
- Non ti è mai appartenuto. Era della polvere.
- Allora porti la mia anima?
- No, l'anima è mia.
Allora l'uomo, di scatto, afferrò la valigia per guardarvi dentro e, con le lacrime agli occhi disse:
- Ma è vuota! Allora non ho mai avuto niente?
- Beh, le cose materiali, per cui hai tanto lottato, non puoi portarle con te. Il vero bene della vita è il tempo. Ecco perché non dovevi sprecarlo ma impegnarlo per prepararti alla vita eterna, accumulando l'unico tesoro che ha valore nel mio Regno: i tuoi gesti di amore. Il resto non conta nulla.
Questo è quanto ci raccomanda il Signore, con tutto il suo cuore:
“Non accumulate per voi tesori sulla terra; accumulate invece per voi tesori in cielo” (Mt 6,19-20)
morteimportanza delle cosealdilàtemporegno di Dioamorevitasenso della vitainterioritàesterioritàgiudizio
inviato da Qumran2, inserito il 03/12/2017
RACCONTO
15. I rocchetti di filo colorato 1
Piero Ferrucci, La forza della gentilezza, Oscar Mondadori 2005
In una storia narrata dal saggio indiano Ramakrishna, una donna va a trovare un'amica che da molto tempo non vedeva. Entrata in casa sua, nota una magnifica collezione di rocchetti di filo colorato. Questa esibizione multicolore la attrae in maniera irresistibile, e quando l'amica va un momento in un'altra stanza, la donna ruba vari rocchetti e li nasconde tenendoli sotto le braccia. L'amica però se ne accorge e, senza accusarla, le dice: «È da tanto tempo che non ci vediamo. Perché non danziamo assieme per festeggiare il nostro incontro?». La donna, imbarazzata, non può rifiutare ma, per non lasciar cadere i rocchetti, è costretta a danzare in modo molto rigido. L'altra la esorta a liberare le braccia e a muoverle danzando, e quella risponde: «Non sono capace, io danzo solo così».
Ramakrishna raccontava questa storia per illustrare la liberazione. Smettere, cioè, di tener stretti con paura i nostri possessi, di aggrapparci ai nostri ruoli e alle nostre idee. E lasciarsi andare. Quando siamo gentili ci occupiamo più degli altri e diventiamo meno schiavi del nostro ego e della sua tirannia; i mostri dell'ansia e della depressione hanno meno appigli dove attaccarsi; i blocchi e gli impacci causati dall'eccessiva attenzione a noi stessi scompaiono.
libertàlibertà interioretimidezzablocchigentilezzaegoismolibertàego
inviato da Qumran, inserito il 25/10/2017
PREGHIERA
16. Preghiera dei Giovani - Sinodo 2018
Pastorale Giovanile CEI
Signore Gesù,
la tua Chiesa volge lo sguardo ai giovani.
Oso dirti che vorrei prendere sul serio la mia vita
e che ci terrei molto ad avere un cuore libero.
La lotta per non cedere alle semplici comodità
e per mirare a cose più vere e profonde mi costa, ma mi rende felice.
Vorrei una felicità autentica, aperta ai grandi sogni e mai tenuta solo per me.
Ti chiedo di essermi vicino, di farmi forte nella tentazione.
Guardo alla vicenda del discepolo amato
e alla sua sete di verità che è anche la mia.
Signore, ti prometto che ci proverò sul serio.
Chiarirò a me stesso
da dove nasce questa mia sete.
Sarò anch'io sotto la Croce.
Sarò anch'io in mezzo al mare dove tutti dicono
che non si pesca nulla in questa notte nera.
Signore, piacerebbe anche a me urlare a tutto il mondo,
riferendomi a te che ci vieni incontro sulle acque: "E' il Signore!".
Infine vorrei tanto ospitare tua Madre,
come ha fatto Giovanni, ricevendola in dono da Te.
Signore, per questi miei propositi e per l'amore che mi lega a Te,
mio e nostro Salvatore, ti prego: ascoltami!
giovanisinodovocazionecoraggiocoerenzascelta
inviato da Qumran2, inserito il 21/08/2017
RACCONTO
C'era una volta un pesciolino d'oro, che un bel giorno prese i suoi sette talenti e guizzò lontano, a cercar fortuna. Non era arrivato tanto lontano che incontrò un'anguilla, che gli disse: «Psst, ehilà compare, dove te ne vai?».
«Me ne vado in cerca di fortuna», rispose fieramente il pesciolino d'oro.
«Sei arrivato al punto giusto», disse l'anguilla. «Per soli quattro talenti ti puoi comprare questa magnifica e velocissima pinna, grazie alla quale viaggerai a velocità doppia».
«Oh, è un ottimo affare», disse estasiato il pesciolino d'oro. Pagò, prese la pinna e nuotò via più velocemente di prima.
Arrivò ben presto dalle parti di una grossa seppia, che lo chiamò.
«Ehilà, compare, dove te ne vai?».
«Sono partito in cerca di fortuna», rispose il pesciolino d'oro.
«L'hai trovata, figliolo», disse la seppia. «Per un prezzo stracciato ti posso vendere questa elica, così viaggerai ancora più in fretta».
Il pesciolino d'oro comprò l'elica con il denaro che gli era rimasto e ripartì a velocità doppia.
Arrivò ben presto davanti a un grosso squalo, che lo salutò.
«Ehilà, compare, dove te ne vai?».
«Sono in cerca di fortuna», rispose il pesciolino d'oro.
«L'hai trovata. Prendi questa comoda scorciatoia», disse lo squalo indicando la sua gola spalancata, «così guadagnerai un sacco di tempo».
«Oh, grazie mille!», esclamò il pesciolino d'oro e si infilò nelle fauci dello squalo, dove venne comodamente digerito.
Chi non sa bene che cosa vuole, finisce, molto facilmente, dove non avrebbe voluto.
faticaimpegnosacrificioobiettiviscoporicerca
inviato da Qumran2, inserito il 15/07/2017
PREGHIERA
18. Invocazione dello Spirito 2
Vieni Spirito della fede
E insegnaci a credere fermamente nell'amore di Dio e nella possibilità di vivere come suoi figli.
Vieni Spirito della speranza
E insegnaci a guardare oltre gli ostacoli, e a vivere ogni sfida della vita guidati dalla certezza che sei in noi e ci doni la tua forza.
Vieni Spirito di carità
E insegnaci ad amare Dio con tutto il cuore, la mente e le forze e diventare prossimo di ogni persona che incontriamo, sullo stile di Gesù, servo per amore.
Vieni Spirito della gioia
E insegnaci a riconoscere i segni della presenza di Dio nella nostra vita, e a esultare come Maria che si sente coinvolta pienamente in questa storia di amore.
Vieni Spirito dell'umiltà
E insegnaci che ogni piccolo passo è necessario per arrivare alle grandi mete che ci realizzano come persone e come credenti.
Vieni Spirito della forza
E insegnaci a non prendere paura se i risultati che speriamo non arrivano subito e chiedono anche un po' di sacrificio e sofferenza.
Vieni Spirito della fedeltà
E insegnaci a non abbandonare il cammino che abbiamo iniziato, e a cercare in te, e nella comunità il sostegno nei momenti difficili.
Vieni Spirito della testimonianza
E insegnaci a dare testimonianza del tuo amore, della bellezza di Dio, della gioia che nasce dal Vangelo vissuto giorno per giorno.
Vieni Spirito dell'ascolto
E insegnaci a cercare nelle parole della Bibbia e nelle parole della cronaca il dialogo con Dio e con i fratelli per condividere con tutti la gioia del Vangelo.
Vieni Spirito della festa
E insegnaci a celebrare con gioia e costanza l'incontro con te nella comunità domenicale.
cresimaSpirito Santopentecoste
inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 30/06/2017
PREGHIERA
Troppo facile, Signore, ringraziarti
perché mi offri l'acqua.
Io vorrei ringraziarti per la sete.
Non ti rendo grazie per il pane, ma per la fame.
Non ti lodo per la luce, ma per il bisogno di essa.
Non ti dico grazie per l'amore,
ma perché non posso fare a meno dell'amore "vero".
Non ti benedico per la strada,
ma per i passi che mi dai la voglia di fare.
Non ti sono riconoscente per le spiegazioni,
ma per le domande.
Ti ringrazio non per l'incontro,
ma per la veglia nel cuore della notte.
Non per il riposo, ma per l'inquietudine.
Non per l'appagamento, ma per l'insoddisfazione.
Non per il conforto, ma per la scomodità.
Non per le sicurezze e le evidenze, ma per il mistero.
Non per la scoperta, ma per l'avventura esaltante.
Non per le certezze, ma per la ricerca rischiosa.
Non per i risultati, ma per la pazienza ostinata.
Non per la terra promessa, ma per l'esodo.
Non per il dono, ma per l'attesa.
Non per la parola, ma per il silenzio
che la prepara e la esige.
Non per il traguardo raggiunto,
i risultati conseguiti,
ma per le infinite partenze.
attesadonoringraziamentoricercacamminostrada
inviato da Qumran2, inserito il 28/12/2016
PREGHIERA
Giovanni Paolo II, Incontro con i giovani musulmani nello stadio di Casablanca, 19 agosto 1985
O Dio, tu sei nostro Creatore.
Tu sei buono e la tua misericordia è senza limiti.
A Te la lode di ogni creatura.
O Dio, tu hai dato a noi uomini una legge interiore di cui dobbiamo vivere.
Fare la Tua volontà, e compiere il nostro compito.
Seguire le Tue vie e conoscere la pace dell'anima.
A Te offriamo la nostra obbedienza.
Guidaci in tutte le iniziative che intraprendiamo sulla terra.
Liberaci dalle nostre tendenze cattive che distolgono il nostro cuore dalla Tua volontà.
Non permettere che invocando il Tuo nome,
giustifichiamo i disordini umani.
O Dio, Tu sei l'unico. A Te va la nostra adorazione.
Non permettere che ci allontaniamo da Te.
O Dio, giudice di tutti gli uomini,
aiutaci a far parte dei tuoi eletti nell'ultimo giorno.
O Dio, autore della giustizia e della pace,
accordaci la vera gioia, e l'autentico amore,
nonché una fraternità duratura tra i popoli.
Colmaci dei Tuoi doni per sempre.
Amen!
islamcoscienzabenemalerapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 27/12/2016