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TESTO

1. Innamoramento e amore   2

Padre Maurizio Patriciello, Pagina Facebook

Non si può né si deve confondere l'amore con l'innamoramento.
L'innamoramento, anche se piacevole e importante, è solo un momento, una parte dell'insieme dell'amore.
L'innamoramento è una scintilla: non scambiarla per fuoco.
L'amore è una fiamma continuamente alimentata.
L'innamoramento è temporaneo, finirà comunque.
L'amore è duraturo, perenne per definizione.
Nell'innamoramento l'altro diviene ossessione, senza di esso la vita finisce.
Nell'amore l'altro è sempre presente, anche quando non c'è fisicamente.
Nell'innamoramento la realtà viene modificata, alterata, esaltata.
Nell'amore la realtà diviene parte integrante del rapporto stesso, lo fortifica, lo rende sicuro, solido.
L'innamoramento è dipendenza.
L'amore è autonomia.
Nell'innamoramento l'estasi è solo con il partner.
Nell'amore la gioia è un fondo costante di vita.
Nell'innamoramento ci si illude di crescere.
Nell'amore la crescita è l'essenza stessa del rapporto.
Nell'innamoramento viene negato il senso del limite.
Nell'amore esso viene cercato, riconosciuto, accettato.
Nell'innamoramento la ragione scompare.
Nell'amore essa è sempre sullo sfondo.
L'innamoramento è esclusivo.
L'amore è generoso.
L'innamoramento è possesso.
L'amore è dono.
L'innamoramento è desiderio.
L'amore è desiderio supportato da volontà, da perseveranza.
L'innamoramento vuole tutto e subito.
L'amore predilige la pazienza.
L'innamoramento appartiene alla logica del consumo.
L'amore appartiene alla logica della consapevolezza.
La sofferenza uccide l'innamoramento.
L'amore la comprende.
Nell'innamoramento i due si annullano.
Nell'amore moltiplicano la loro forza.
L'innamoramento è facile, ma ti svuota.
L'amore è più difficile, ma ti riempie.

amoreinnamoramento

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 20/09/2012

TESTO

2. Danza lenta   1

David Weatherford

Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce.
Il tempo è breve. La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?", ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita, ti stendi sul tuo letto,
con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce
Il tempo è breve. La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio, "lo faremo domani",
senza notare nella fretta, il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto con una buona amicizia,
che poi è finita perché tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare così veloce.
Il tempo è breve. La musica non durerà.
Quando corri così veloce,
per giungere da qualche parte,
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,
è come un regalo mai aperto... gettato via.
La vita non è una corsa. Prendila piano,
ascolta la musica, prima che la canzone sia finita.

vitalentezzainterioritàconsapevolezzavivere l'attimotempovalore del temposaggezza

inviato da Stefano Foschi, inserito il 08/11/2011

TESTO

3. Maturare insieme

Kahlil Gibran

Non troverai mai persone assolutamente
congeniali con cui vivere:
neanche una su un milione a cui
tu possa sempre dire ogni cosa.
Ma questo che importanza ha?
Il rapporto può essere dolce comunque.
Ciò che ordinariamente si definisce
"comprensione" può essere "asservimento".
La cosa veramente grandiosa è
il maturare della consapevolezza.

conviverematrimoniofamigliacoppiasposiaccettazione

inviato da Anna Lianza, inserito il 01/04/2003

TESTO

4. Non lasciatevi sfuggire nulla   2

La vita è un viaggio. Si arriva passo dopo passo. E se ogni passo è meraviglioso, se ogni passo è magico, lo sarà anche la vita. E non sarete mai di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto. Non lasciatevi sfuggire nulla. Non guardate al di sopra delle spalle degli altri. Guardateli negli occhi. Non parlate "ai" vostri figli. Prendete i loro visi tra le mani e parlate "con" loro. Non abbracciate un corpo, abbracciate una persona. E fatelo ora. Sensazioni, impulsi, desideri, emozioni, idee, incontri, non buttate via niente. Un giorno scoprirete quanto erano grandi e insostituibili.
Ogni giorno imparate qualcosa di nuovo su voi stessi e sugli altri.
Ogni giorno cercate di essere consapevoli delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo. E non lasciate che vi convincano del contrario.
Guardate i fiori. Guardate gli uccellini. Sentite la brezza. Mangiate bene e apprezzatelo. E condividete tutto con gli altri.
Uno dei complimenti più grandi è dire a qualcuno: "Guarda quel tramonto".

vitatempovalore del tempoattenzione alle piccole coseaffettoconsapevolezzanaturacreato

4.0/5 (2 voti)

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 11/12/2002

TESTO

5. Il cristiano davanti a Dio non è un privilegiato

Madeleine Delbrel, Indivisibile amore

Il cristiano davanti a Dio non è un "privilegiato", un capitalista di Dio: è lui, anzi, che appartiene a Dio come a tutti gli uomini. Non è neppure un capitalista di virtù umane: molti uomini possono essere umanamente più virtuosi di lui.

Un cristiano è "caricato" - nel senso in cui lo si dice di una pila elettrica - di una vita. Questa vita gli è donata da Dio per il mondo, è un dono fatto da Dio al mondo attraverso di lui.

La redenzione di Cristo non è stata affidata ai cristiani come a persone perfette, ma come a uomini che si sanno peccatori, chiamano il peccato con il suo nome, cercano di evitarlo, ma riconoscono il male che commettono. Sono uomini che, sapendosi contagiati dal male come tutti e come tutti chiamati a guarirne, hanno la consapevolezza che le loro sofferenze portano a compimento nel mondo la redenzione di Cristo e immettono nel mondo la guarigione da lui portata.

I cristiani nel mondo sono "conduttori" - nel senso di un filo elettrico - di ciò che il mondo non può cavar fuori da sé.

E quanto più i cristiani hanno una forte "carica" per il mondo, tanto più sono predestinati al mondo. La loro croce normale è una tensione spinta al massimo tra la loro intima appartenenza al mondo e la loro funzione, che li situa nel cuore del mondo, ma da "stranieri" nel mondo.

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inviato da Mariangela Molari, inserito il 27/05/2002