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TESTO

1. Cosa significa amare?   1

Charles De Foucauld

Amare, non significa convertire, ma per prima cosa ascoltare, scoprire questo uomo, questa donna, che appartengano a una civiltà e ad una religione diversa.

L'amore consiste non nel sentire che si ama, ma nel voler amare; quando si vuol amare, si ama; quando si vuol amare sopra ogni cosa, si ama sopra ogni cosa.

Quando si ama, si imita; quando si ama, si guarda il Beneamato e si fa come fa lui; quando si ama, si trova tanta bellezza in tutti gli atti del Beneamato, in tutti i suoi gesti, in tutti i suoi passi, in tutti i suoi modi di essere...

missionemissionarietàamareevangelizzaredialogo interreligiosotestimonianzatolleranza

inviato da Don Maurizio Mariani, inserito il 23/12/2020

TESTO

2. Senza silenzio e senza ascolto

David Maria Turoldo

Questo è un mondo senza misura e senza gloria, perché si è perso il dono e l'uso della contemplazione... civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera. Senza silenzio e quindi senza ascolto... E il diluvio delle nostre parole soffoca l'appassionato suono della sua Parola.

silenzioascoltare DioParola di Diopreghieraritiroascolto

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 16/06/2015

TESTO

3. Riflessioni sulla guerra e la pace

La guerra è una inutile strage.
Benedetto XV

Tutto è perduto con la guerra, niente è perduto con la pace.
Pio XII

Mai più la guerra!
Paolo VI

La guerra è il male peggiore che affligge la società umana ed è fonte di ogni male e di ogni corruzione morale. Ad essa non è possibile fornire una cura assoluta e immediata.
Immanuel Kant

La vera scelta non è tra non violenza e violenza ma tra non violenza e non esistenza... Se non riusciremo a vivere come fratelli moriremo tutti come stolti.
Martin Luther King

O l'umanità distruggerà gli armamenti o gli armamenti distruggeranno l'umanità.
Mahatma Gandhi

Un'elementare coerenza esige che chi cerca la pace difenda la vita. Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la vita in ogni sua fase, dal suo sorgere sino al naturale tramonto.
Giovanni Paolo II

La religione non deve mai essere utilizzata come motivo di conflitto. Cristiani e musulmani, insieme con i credenti di ogni religione, sono chiamati a ripudiare la violenza per costruire un'umanità amante della vita, che si sviluppi nella giustizia e nella solidarietà.
Giovanni Paolo II

Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre.
Mahatma Gandhi

paceguerra

inserito il 19/02/2011

TESTO

4. Il rovescio della medaglia

Agata Fernandez Motzo

La strada di un bimbo:
un selciato
con un tappeto di sole.
Ogni pietra è baciata di luce
e non conosce ombra.
Ma la vita è come una medaglia
e se vai in altri paesi,
cambiando le coordinate, vedi il suo rovescio:
un piccino scheletrito, con pancione enorme
e lo sguardo smarrito.
E' un bimbo denutrito.
La sua flebile voce implorante
ormai è solo un lamento,
sulla strada non vede più il sole.
E' un bimbo che muore.
Ma ognuno ha fretta e non si cura
di una piccola, infelice creatura.
Con coraggio sfrontato si ostenta poi il vanto
di una ipocrita civiltà.
E, senza coerenza, si fa tacere la coscienza
con obbrobriosa assenza di pietà,
in un mondo corrotto, dove crede
di essere più accorto chi pensa soltanto a sé
e dove con accanimento infame
ogni giorno si spende per la guerra
e si massacra chi già muore di fame.
Per tutti i bimbi splenderebbe il sole
se un brivido scuotesse il cuore
di chi, vedendo languire un bimbo
nel freddo della morte,
sostituisse il proprio egoismo
con l'amore e in sé proiettasse
l'altrui sventurata sorte.

povertàricchezzagiustiziaingiustiziamondofame nel mondomondialitàcaritàamore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Agata Fernandez Motzo, inserito il 26/08/2010

PREGHIERA

5. Maria Madre della Provvidenza

Mons. Pietro China

O Maria,
è consolante per la nostra comunità
invocarti come Madre della Provvidenza,
perché ci dai la certezza
che tu ti preoccupi del nostro cammino,
che tu ci guidi per realizzare
- pur nelle difficili vicende della vita -
il progetto di Amore che il Signore
ha disposto per ciscuno di noi.
Per il bene che vogliamo a tanti fratelli
che vivono in queste strade, in queste case,
ma distratti o indifferenti,
delusi o sbandati per avere fatto
altre scelte ingannevoli di vita,
o Madre della Provvidenza, aiuta la nostra comunità
a diventare sempre più aperta, più unita,
generosamente impegnata a costruire con tutti
la civiltà dell'Amore.
Amen.

comunità

inviato da Paola Berrettini, inserito il 02/12/2009

PREGHIERA

6. Santa Maria, vergine del mattino

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed. S. Paolo, cap 31

Santa Maria, vergine del mattino,
donaci la gioia di intuire,
pur tra le tante foschie dell'aurora,
le speranze del giorno nuovo.

Ispiraci parole di coraggio.
Non farci tremare la voce quando,
a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati
che invecchiano il mondo,
osiamo annunciare che verranno tempi migliori.

Non permettere che sulle nostre labbra
il lamento prevalga mai sullo stupore,
che lo sconforto sovrasti l'operosità,
che lo scetticismo schiacci l'entusiasmo,
e che la pesantezza del passato
ci impedisca di far credito sul futuro.

Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani,
e preservaci dalla tentazione di blandirli
con la furbizia di sterili parole,
consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità e di coerenza
essi saranno disposti ancora a lasciarsi sedurre.

Moltiplica le nostre energie
perché sappiamo investirle
nell'unico affare ancora redditizio sul mercato della civiltà:
la prevenzione delle nuove generazioni
dai mali atroci che oggi rendono corto il respiro della terra.

Dai alle nostre voci la cadenza degli alleluia pasquali.
Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo.
Rendici cultori delle calde utopie
dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo.

Aiutaci a comprendere
che additare le gemme che spuntano sui rami
vale più che piangere sulle foglie che cadono.

E infondici la sicurezza di chi già vede l'oriente
incendiarsi ai primi raggi del sole.

Maria

inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007

TESTO

7. Il silenzio

L'uomo vive nel rumore,
nella civiltà delle parole;
non sa più cosa è il silenzio.

La vita nasce nel silenzio.
L'uomo muore nel silenzio.
Dio s'incontra nel silenzio.

Il silenzio è indispensabile
per la vita dell'uomo;
Esso ti stimola a pensare,
ti serve per non sbagliare,
ti dispone ad ascoltare,
ti aiuta a pregare.

silenzioascoltopreghierarapporto con Dio

inviato da Graziella Sartori, inserito il 16/03/2003

TESTO

8. Beato il cuore   2

Beato il cuore che fa spazio a tutti dentro di sé
e trova sempre al suo interno
un angolino libero per l'ultimo che arriva.

Beato il cuore che non riesce a chiamare estraneo
anche il più diverso, ma vive l'accoglienza come legge
fondamentale, perché questo è il Vangelo.

Beato il cuore che vive un continuo "Eccomi" agli altri,
a Dio e a stesso: crescerà fino alla pienezza.

Beato il cuore che si fa solidale nella verità con tutti e ciascuno,
in ogni situazione, nella buona e nella cattiva salute:
sarà artefice della civiltà dell'amore.

Beato il cuore che non è gonfio di sé,
non si vanta, non manca di rispetto:
sarà beato perché perdendo se stesso si ritrova.

Beato il cuore che si compiace della verità, della giustizia
e della purezza: sarà specchio di Dio e città sul monte.

Beato il cuore che si lascia compromettere dalla sofferenza degli altri
ed offre solidarietà, asilo, speranza:
realizzerà l'unità dei fratelli.

Beato il cuore che non conosce il colore della pelle o la diversità delle lingue,
ma solo il linguaggio degli occhi, del sorriso,
del volto e della luce di Dio: sarà rigeneratore di speranza.

Beato il cuore che vive l'attenzione agli altri, la generosità,
l'autenticità della vita e una presenza operosa:
sarà costruttore del Regno di Dio.

Beato il cuore mite e umile, perché sarà una nuova incarnazione
del Cuore di Cristo.

beatitudinisolidarietàamoreaccoglienza

1.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 16/12/2002

TESTO

9. Il Natale visto da Gandhi   2

Mahatma Gandhi

Non si dovrebbe celebrare la nascita di Cristo una volta all'anno, ma ogni giorno, perché Egli rivive in ognuno di noi. Gesù è nato e vissuto invano se non abbiamo imparato da lui a regolare la nostra vita sulla legge eterna dell'amore pieno. Là dove regna senza idea di vendetta e di violenza, il Cristo è vivo. Allora potremmo dire che il Cristo non nasce soltanto un giorno all'anno: è un avvenimento costante che può avverarsi in ognuna delle nostre vite. Quando la legge suprema dell'amore sarà capita e la sua pratica sarà universale, allora Dio regnerà sulla terra come regna in cielo. Il senso della vita consiste nello stabilire il Regno di Dio sulla terra, cioè nel proporre la sostituzione di una vita egoista, astiosa, violenta e irragionevole con una vita di amore, di fraternità, di libertà, di ragione. Quando sento cantare "gloria a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà" mi chiedo oggi come sia reso gloria a Dio e dove ci sia pace sulla terra. Finché la pace sarà una fame insaziata, finché noi non saremo riusciti a rinascere come uomini illuminati dallo Spirito, a instaurare con le persone rapporti autentici di comunione da cui siano estranei i sorrisi forzati, l'invidia, la gelosia, la falsa cortesia, la diplomazia, finché non avremo come senso della vita la ricerca della verità su noi stessi, del giusto, del bello, finché non saremo capaci di spogliarci dell'inautentico, di ciò che abbiamo di troppo a spese di coloro che non hanno niente, finché continueremo a calpestare i nostri sogni più belli e più profondi, il Cristo non sarà mai nato.

Quando la pace autentica si sarà affermata, quando avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà, solo allora noi diremo che "Cristo è nato in mezzo a noi". Allora non penseremo tanto ad un giorno che è un anniversario, ma ad un evento che può realizzarsi in tutta la nostra vita. Se dunque si augura un "buon Natale" senza dare un senso profondo a questa frase, tale augurio resta una semplice formula vuota.

Nataleregno di Dio

5.0/5 (2 voti)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002