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TESTO

1. Giuseppe, l'uomo del sì   2

Giuseppe Impastato S.I.

Sempre pronto alle chiamate,
urgenti, notturne, inattese...
Lui, l'uomo, sempre all'oscuro...
Solo ordini e perentori:
prendi, va, àlzati,
fuggi, torna.
.. senza perché.

Povero Giuseppe! I suoi piani
stravolti senza spiegazioni,
i suoi progetti sempre cambiati
e lui - Giuseppe - il fedele,
il giusto - a dire sempre sì,
ad accollarsi i pesi,
ad assumersi responsabilità...

Tutto è stabilito in alto
e lui deve accettare e agire.
Prendere con sé Maria,
senza badare ai fatti,
senza pensare ai dubbi,
senza dar retta alla gente.
A Gesù dare un nome,
la sicurezza di una casa,
protezione, educazione, un mestiere...

Lui, il falegname, conosce il prezzo
del Dio che scende tra noi uomini.
Lui, un anello che da lontano
porta a Cristo, alla salvezza.
Grazie, Giuseppe.

prontezzagiustoGiuseppesan giuseppedisponibilitàserviziol

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 20/02/2023

TESTO

2. Sull'inutilità dei preti (versione breve)

Luigi Maria Epicoco, monologo letto da Raoul Bova su RTL 102.5

La gente pensa che fare il prete sia un mestiere.
Uno che magari si sveglia la mattina
ed è convinto di poter mettere su
una bancarella per vendere parole,
benedizioni,
e santini.

Uno pensa che basta mettersi una tonaca e la magia è fatta.
Ma la tonaca non funziona se sotto non c'è un uomo,
un uomo che sa che è il più miserabile di tutti,
eppure è stato scelto.

È difficile accettare il peso di quella tonaca che oggi appare più inzozzata dal tradimento di chi avrebbe dovuto amare
e invece se n'è solo servito.

Ma poco importa, bisogna caricarsi anche sulle spalle l'infamia degli altri.
Non si diventa preti per essere benvisti.
Si diventa preti per essere servi inutili,
Servi gratuiti.

L'amore salva solo se è gratuito.
È questo lo scopo di ogni vero amore: amare senza contraccambio.
Amare a fondo perduto.
Amare e basta.

Chi ti ama non ti dice che non soffrirai mai,
che non sbaglierai mai,
che non avrai mai paura,
ma ti dice che tu puoi vivere tutto,
accettare tutto,
affrontare tutto.
E te lo dice perché è con te.

Fare il prete non è un mestiere,
è un modo inutile di amare.
Inutile come ogni amore.
Inutile come l'aria.

Vedi versione completa.



pretisacerdotivocazioneamore

inviato da Qumran2, inserito il 11/02/2022

PREGHIERA

3. Preghiera per l'Avvento

Beato Charles de Foucauld, Aleteia

Ancora venti giorni! Il Tempo si avvicina...
Ma se questo atteso Giorno sarà Beato, quanto è già dolce il presente!
Eccoti, mio Dio, nascosto nel grembo di Maria,
Tu sei qui in questa piccola casa, adorato da Lei, da Giuseppe e dagli angeli.
Mettimi vicino a loro, mio Signore.
Mio Signore e mio Dio, quando sono nel tuo Santuario,
ai piedi del Tabernacolo, sei vicino a me
come lo sei con San Giuseppe durante l'Avvento?
Quando ti doni a me nella Santa Comunione,
non sei anche tu vicino a me e in me, come lo eri nella Beata Vergine?
Mio Dio, quanto sono felice, quanto sono felice.
Ma Signore, ti prego, convertimi,
Lasciami ai piedi del tabernacolo, fa' che riceva la Santa Comunione
senza indifferenza, senza addormentarmi davanti all'Altare,
che non riceva più con tiepidezza il tuo Corpo Divino!
Convertimi, convertimi, mio Signore, te lo chiedo nel tuo Nome!
Ricordati che hai promesso di concedere tutto ciò che ti viene chiesto
nel Tuo Nome, e di donare lo Spirito Santo a chiunque te lo chieda.
Mio Dio, dammi lo Spirito Santo, il tuo Spirito, e fammi passare questo Avvento
e tutti i giorni della mia vita glorificandoti il più possibile;
Per quanto è possibile per me, per quanto è la tua volontà su di me,
Mettimi vicino ai tuoi santi genitori con tutto l'amore e l'umiltà,
annegato e perso nell'ammirazione, nella contemplazione ai tuoi piedi
durante questo Avvento e per sempre.
E quello che ti chiedo per me,
lo chiedo per tutti gli uomini,
e soprattutto per coloro per i quali devo pregare in modo particolare,
in te, per te e con te.
Amen.

avventopreghieracomunioneeucaristiaattesa

inviato da Milly Parodi, inserito il 11/02/2022

TESTO

4. L'anno liturgico

Giacomo Alberione, Video

L'anno liturgico è come la via che sale un monte in modo circolare. Il viandante che la percorre si trova a ogni giro a un punto parallelo a quello di partenza, ma sempre più alto, finché raggiungerà la cima che termina la vita e introduce nell'eterna visione, possesso e gaudio di Dio, in unione di Maria Santissima e dei Santi. Chi vive la vita liturgica si stacca sempre più dalla terra, si solleva nel bene.



anno liturgico

inviato da Qumran2, inserito il 23/12/2020

TESTO

5. Essere ammirati o servire?

Giuseppe Impastato S.I.

Le persone, quando ricevono un grande incarico, vanno alla ricerca di riconoscimenti, approvazioni, elogi, ammirazione...

Maria, invece, dell'incarico di portare nel mondo il Figlio di Dio non disse nulla neppure a Giuseppe, e pensò ad altro: partire alla svelta per dare una mano a Elisabetta in previsione del parto.

MariaMadonnaservizioumiltàvisitazionedisponibilità

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 23/06/2020

PREGHIERA

6. Preghiera a Maria per i morti da coronavirus

don Paolo della Peruta & Annamaria Pizzutelli

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
la tristezza ci assale
e il dolore ci toglie il respiro
in queste giornate segnate
dalla paura del contagio
e... dalla morte!
Questo virus invisibile sta portando via
nella solitudine più assoluta
le persone che amiamo, le nostre storie, i nostri affetti...

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
sii accanto al letto di morte di ogni malato
che parte per il suo viaggio verso il giorno senza tramonto,
come lo sei stata, in quelle tre del pomeriggio,
con Gesù sotto la croce.

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
non lasciare nel buio della solitudine
ogni tuo figlio che emette l'ultimo respiro,
la tua presenza materna,
renda “presente” il volto e l'affetto delle persone amate;
accogli questi tuoi figli
tra le tue braccia amorose
come hai fatto col tuo figlio Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
avvolta di luce e di bellezza infinita, tendi la mano
a chi attraversa il confine tra la morte e la Vita
per accompagnarlo alla porta del Paradiso.

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
siamo certi che quanto ti chiediamo...
il tuo affetto di madre lo ha già ottenuto
da Dio, Padre di misericordia e di perdono.

Santa Maria, Madre di Dio e madre nostra,
prega per ogni tuo figlio, prega per noi peccatori...
ora e nell'ora della morte.

coronaviruspandemiaepidemiamariamorti

inviato da Don Paolo Della Peruta, inserito il 03/04/2020

PREGHIERA

7. Preghiera a Maria

Marina Guarino, poesie

Maria,
ricolmata di grazia dall'Onnipotente
tu che gioisti al saluto di Gabriele
mostrando una fede pura
come quella di Abramo

tu che accogliesti la Parola
lasciandoti fecondare
dal fuoco d'amore dello Spirito
sei diventata la porta
che ha fatto entrare Dio nel mondo.

Ti preghiamo Madre
“faccendiera del Paradiso”
sii per questa umanità
grembo che si fa culla
così come fosti arca di tuo Figlio.

Vedi Madre
le nostre idrie sono vuote del vino bello
è finito pure l'olio nella lampada
il nostro sguardo s'è fatto orbo

Disorientati
prendici per mano
e parlaci della Parola
di cui ti sei nutrita
sicché anche io possa generarla
in una parentesi di eternità.

mariamadreattesa

inviato da Marina Guarino, inserito il 15/01/2018

PREGHIERA

8. Vergine dell'attesa   1

Tonino Bello, Alla finestra la speranza, San Paolo

Santa Maria, vergine dell'attesa,
donaci del tuo olio perché le nostre lampade si spengono.
Le riserve si sono consumate, non ci mandare ad altri venditori.
Santa Maria, vergine dell'attesa,
donaci un'anima vigiliare,
facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere.
Sentinella del mattino, ridestaci nel cuore
la passione di giovani annunci da portare al mondo.
Rendici ministri dell'attesa perché il Signore che viene,
ci sorprenda, anche per la tua materna complicità,
con la lampada in mano.

Clicca qui per la versione lunga.

attesaattendereavventomariasperanza

inviato da Qumran2, inserito il 15/01/2018

PREGHIERA

9. Preghiera del Natale

p. Antonio Rungi

Contemplando il tuo volto di Bambino,
o Gesù Redentore del mondo,
appena giunto tra di noi,
tocchiamo con le nostre povere mani
la bellezza, la grandezza e la tenerezza di Dio
fatto uomo nel grembo verginale di Maria
e venuto alla luce nella notte più luminosa di questo mondo.

Davanti a Te, Re Bambino,
dai connotati dolci e rassicuranti
noi ci immergiamo in questo Natale
per ricuperare amore, pace e serenità.

Inginocchiati, come i semplici pastori di Betlemme
che corsero subito a renderti onore,
noi ci prostriamo per chiederti di aiutarci
a ritrovare la strada che porta a Te, o nostro Signore.

Siamo qui ad adorarti, come i Re Magi,
e nelle nostre misere condizioni
ti offriamo in dono
ciò che possediamo di più prezioso dentro noi,
il nostro povero e sofferente cuore.

Da questa rinnovata grotta di luce e di speranza
di un piccolo villaggio della Galilea delle genti,
volgi il tuo sguardo d'amore e di bontà all'umanità intera,
che dalla tua annuale ricorrenza natalizia,
attende una risposta globalizzata dell'amore e della misericordia
che Tu ci hai insegnato e comunicato, o Emanuele, Dio con noi.
Amen.

natalenativitàGesù bambinore magipastori

4.0/5 (1 voto)

inviato da P. Antonio Rungi, inserito il 15/01/2018

PREGHIERA

10. Invocazione dello Spirito   2

Remigio Menegatti

Vieni Spirito della fede
E insegnaci a credere fermamente nell'amore di Dio e nella possibilità di vivere come suoi figli.

Vieni Spirito della speranza
E insegnaci a guardare oltre gli ostacoli, e a vivere ogni sfida della vita guidati dalla certezza che sei in noi e ci doni la tua forza.

Vieni Spirito di carità
E insegnaci ad amare Dio con tutto il cuore, la mente e le forze e diventare prossimo di ogni persona che incontriamo, sullo stile di Gesù, servo per amore.

Vieni Spirito della gioia
E insegnaci a riconoscere i segni della presenza di Dio nella nostra vita, e a esultare come Maria che si sente coinvolta pienamente in questa storia di amore.

Vieni Spirito dell'umiltà
E insegnaci che ogni piccolo passo è necessario per arrivare alle grandi mete che ci realizzano come persone e come credenti.

Vieni Spirito della forza
E insegnaci a non prendere paura se i risultati che speriamo non arrivano subito e chiedono anche un po' di sacrificio e sofferenza.

Vieni Spirito della fedeltà
E insegnaci a non abbandonare il cammino che abbiamo iniziato, e a cercare in te, e nella comunità il sostegno nei momenti difficili.

Vieni Spirito della testimonianza
E insegnaci a dare testimonianza del tuo amore, della bellezza di Dio, della gioia che nasce dal Vangelo vissuto giorno per giorno.

Vieni Spirito dell'ascolto
E insegnaci a cercare nelle parole della Bibbia e nelle parole della cronaca il dialogo con Dio e con i fratelli per condividere con tutti la gioia del Vangelo.

Vieni Spirito della festa

E insegnaci a celebrare con gioia e costanza l'incontro con te nella comunità domenicale.

cresimaSpirito Santopentecoste

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 30/06/2017

PREGHIERA

11. Preghiera dei Cresimandi

Remigio Menegatti

Noi crediamo che lo Spirito è l'amore che unisce il Padre e il Figlio, amore eterno e stabile, amore di dolcezza e forza.
Crediamo che lo Spirito è con il Padre e il Figlio autore della creazione, e protagonista della storia umana perché sia per tutti storia di salvezza.
Crediamo che nella pienezza dei tempi per opera dello Spirito santo il Figlio del Padre, Parola eterna di Dio, si è fatto uomo nel grembo della Verine Maria ed è diventato nostro fratello.
Crediamo che lo Spirito Santo ha consacrato Gesù di Nazareth come Messia e lo ha guidato nella sua vita e missione.
Crediamo che Gesù, morente in croce e apparso vivo dal sepolcro, ha effuso sui suoi discepoli lo Spirito.
Crediamo che lo Spirito è sceso sui tutti i credenti nel giorno della Pentecoste.
Crediamo che lo Spirito anima la Chiesa, è presente e opera in tutti i battezzati e rende ciascuno capace di vivere al meglio la sua vocazione, unica chiamata alla santità che si raggiunge percorrendo strade diverse.
Crediamo che lo Spirito in noi agisce già e sempre perché la nostra vita sia spesa a lode di Dio e per aiutarci ad accogliere e realizzare il progetto del suo Regno di amore, pace e giustizia.
Vieni, Spirito di Cristo, dono del Padre, e accompagnaci nel cammino verso la conferma di questo dono nella Pentecoste, e ogni giorno.

cresimaSpirito Santopentecostestoria della salvezza

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 30/06/2017

TESTO

12. Per il mattino di Pasqua   1

David Maria Turoldo, O sensi miei…Poesie 1948-1988, Rizzoli, 1996 pagg 364-366

Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
zufolando, così,
fino a che gli altri dicano: è pazzo!
E mi fermerò soprattutto coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò per via
inchinandomi fino a terra.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre
a più riprese
finché non sarò esausto.
E a chiunque venga
anche al ricco dirò:
siedi pure alla mia mensa,
(anche il ricco è un povero uomo).
E dirò a tutti:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Tutto è suo dono
eccetto il nostro peccato.
Ecco, gli darò un'icona
dove lui bambino guarda
agli occhi di sua madre:
così dimenticherà ogni cosa.
Gli raccoglierò dal prato
una goccia di rugiada
è già primavera
ancora primavera
una cosa insperata
non meritata
una cosa che non ha parole;
e poi gli dirò d'indovinare
se sia una lacrima
o una perla di sole
o una goccia di rugiada.
E dirò alla gente:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.

Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Non credo più neppure alle mie lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: pace!
e poi cospargerò la terra
d'acqua benedetta in direzione
dei quattro punti dell'universo,
poi non lascerò mai morire
la lampada dell'altare
e ogni domenica mi vestirò di bianco.

pasquarisortoresurrezionepaceannunciogioia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Sara Baroni, inserito il 08/05/2017

PREGHIERA

13. Preghiera dei malati, con Gesù e Maria

Vittorio Varca

Signore, sono il paralitico:
mi hanno calato dal tetto!
Guardami e parla!
Dì anche a me:
àlzati, torna a casa da solo!

Gesù, siamo ciechi!
Non sappiamo dove andare.
Donaci la luce degli occhi
dentro l'anima!
Vieni a dirci: lo voglio,
riacquista la vista.

Gesù, siamo lebbrosi:
non sentiamo più dolore,
e ci consumiamo a poco a poco!
Dì anche a noi:
io ti guarisco!

Gesù, siamo senza speranza!
Stendi la tua mano
dalla tua santa Croce;
ridònaci il palpito dell'anima
col tuo Pane ecucaristico.

Gesù, siamo soli!
Nel nostro dolore
e nel nostro pianto.
Ridònaci la tua Presenza,
per unirci al tuo sacrificio
redentore,
per sentirci una cosa sola con te.

Santissima Vergine,
Madre della Vita,
vogliamo stare con te,
vogliamo guarire,

malatimalattiasofferenza

inviato da Don Vittorio Varca, inserito il 20/03/2017

PREGHIERA

14. Preghiera dei malati con Gesù durante la Passione   1

Vittorio Varca

Gesù, nostro Salvatore,
veniamo con te al monte dell'agonia,
saliamo con te verso il Calvario,
cadiamo e ci rialziamo,
troviamo tua madre e stiamo vicini a lei,
ci uniamo a Veronica,
aiutiamo il Cireneo,
piangiamo con le donne.

Quando ti spogliano e ti piantano i chiodi,
pensiamo ai nostri dolori, alle nostre malattie
e ci uniamo al tuo martirio;
veniamo con te sulla croce,
ci mettiamo con te sulle ginocchia di Maria
e con lei attendiamo la nostra guarigione
nell'anima e nel corpo.
Gesù, donaci la forza del tuo martirio.
Amen!

malatimalattiasofferenzapassione

inviato da Don Vittorio Varca, inserito il 20/03/2017

PREGHIERA

15. Maria, Vergine della Quaresima

Antonio Rungi

Maria, Madre della conversione,
in questo tempo di Quaresima,
guidaci nel cammino che porta a Gesù,
unico Salvatore e Redentore dell'umanità.

Fa', o Vergine della Quaresima,
che in questi giorni di ascolto, preghiera e penitenza,
ogni uomo, credente nel Vangelo,
e che sa di essere polvere e in polvere ritornerà,
possa sperimentare la misericordia divina
nel sacramento della riconciliazione e del perdono.

Nell'assiduo ascolto della Parola di Dio,
nella celebrazione quotidiana della liturgia eucaristica,
nella carità senza limite verso ogni fratello di questa Terra,
possa diventare un vero adoratore di Dio, in spirito e verità.

O Maria, Madre del Redentore,
Madre del Cristo ritirato nel deserto,
per pregare, fare penitenza e prepararsi
all'annuncio del suo Regno,
ottienici dal tuo Figlio, Morto e Risorto,
per la nostra salvezza,
la grazia di non abbandonarci nella tentazione,
ma di liberarci da ogni male
e portarci con lui nell'eternità. Amen

quaresimamariaconversioneparoladesertoriconciliazione

inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 06/03/2017

TESTO

16. Io non prego perché Dio intervenga   1

David Maria Turoldo, Intervista a Roberto Vinco, Il Gazzettino, 1° novembre 1991

Io non prego perché Dio intervenga. Chiedo la forza di capire, di accettare, di sperare. Io prego perché Dio mi dia la forza di sopportare il dolore e di far fronte anche alla morte con la stessa forza di Cristo.

Io non prego perché cambi Dio, io prego per caricarmi di Dio e possibilmente cambiare io stesso, cioè noi, tutti insieme, le cose. Infatti se, diversamente, Dio dovesse intervenire, perché dovrebbe intervenire solo per me, guarire solo me, e non guarire il bambino handicappato, il fratello che magari è in uno stato di sofferenza e di disperazione peggiore del mio?

Perché Dio dovrebbe fare queste preferenze? Perché dire: Dio mi ha voluto bene, il cancro non ha colpito me ma il mio vicino! E allora: era un Dio che non voleva bene al mio vicino? E se Dio intervenisse per tutti e sempre, non sarebbe un por fine al libero gioco delle forze e dell'ordine della creazione?

Per questo per me Dio non è mai colpevole. Egli non può e non deve intervenire. Diversamente, se potendo non intervenisse, sarebbe un Dio che si diverte davanti a troppe sofferenze incredibili e inammissibili.

Ecco perché, come dicevo prima, il dramma della malattia, della sofferenza e della morte è anche il dramma di Dio.

accettazionedoloremalattiasofferenzamorte

inviato da Qumran2, inserito il 20/02/2017

TESTO

17. Test del missionario

don Paolo Nagari

Da ogni parte si afferma che tutti siamo missionari, che la Chiesa per sua natura è missionaria, che esistiamo per evangelizzare.
Mettiti in discussione con il seguente test e poi verifica il tuo punteggio.

Ho orecchie:
- aperte a chi mi parla di lieto annuncio di Gesù
- tese all'inaudito di Dio
- pulite per non essere di freno all'urto dirompente
- fini per lasciar passare i sussurri misteriosi
- libere dal tampone del preconcetto
- liberate da virus velenosi e dal pensiero dominante di oggi.

Ho labbra:
- dolci grazie all'abitudinaria frequenza del buon sapore della Parola
- vere, pronte alla fermezza della verità
- sciolte, non tacciono il nome di Gesù, fonte del mio agire
- attraenti, invitano ad un sincero dialogo evangelico-caritativo.

Ho ginocchia:
- robuste, allenate alla frequenza del tabernacolo, per smuovere il cuore di Dio
- elastiche per abbassarsi davanti al fratello bisognoso
- agili per lanciare più in alto la gioia e la speranza
- umili per rimanere in terreni scomodi.

Ho piedi:
- sensibili e capaci di tornare indietro, come i discepoli di Emmaus
- veloci e capaci di andare rapidamente da chi ha bisogno, come Maria da Elisabetta
- allenàti per andare su ogni tipo di terreno vicino o lontano
- pronti a partire ad ogni invio parrocchiale o extra.

Se hai ritenuto questo test interessante, puoi verificare il risultato del punteggio ottenuto, chiedendo un dialogo personale con il direttore dell'ufficio missionario della tua Diocesi. Sarà ben lieto di incontrare chi è interessato alla collaborazione e all'impegno missionario.

missionarivocazionechiamatamissionarietàdiscernimentoaperturadisponibilitàevangelizzazione

inviato da Silvia Arieti, inserito il 31/01/2017

TESTO

18. Io vorrei donare

David Maria Turoldo, O sensi miei…, Rizzoli, 1993

Io vorrei donare una cosa al Signore
ma non so che cosa.
Non credo più neppure alle lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: "Pace!"
e poi cospargerò la terra
d'acqua benedetta in direzione
dei quattro punti dell'universo,
poi non lascerò mai morire
la lampada dell'altare
e ogni domenica mi vestirò di bianco.

donolodecreatoringraziamentoadorazionerapporto con Dio

inviato da Cesarina Volonte', inserito il 27/12/2016

PREGHIERA

19. Preghiera del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale (2016)   3

O Dio, Padre buono,
con viscere di misericordia
sempre ti chini su di noi
piccoli e poveri,
viandanti sulle strade del mondo,
e ci doni, in Cristo tuo Figlio
nato dalla Vergine Maria,
la Parola che è lampada
ai nostri passi
e il Pane che ci fortifica
lungo il cammino della vita.

Ti preghiamo:
fa' che, nutriti al convito eucaristico,
trasformati e sospinti dall'Amore,
andiamo incontro a tutti
con cuore libero e sguardo fiducioso
perché coloro che Ti cercano
possano trovare una porta aperta,
una casa ospitale,
una parola di speranza.

Fa' che possiamo gustare
la gioia di vivere gli uni accanto agli altri
nel vincolo della carità
e nella dolcezza della pace.

Desiderosi di essere da Te accolti
al banchetto del tuo Regno di eterno splendore,
donaci la gioia di avanzare nel cammino della fede,
uniti in Cristo, nostro amato Salvatore.
Amen.

eucaristiamisericordia

inviato da Qumran2, inserito il 16/09/2016

PREGHIERA

20. Hai varcato la porta stretta   1

Remigio Menegatti

"Credo", a partire dall'idea della porta stretta... varcata da Gesù.

Hai varcato la porta stretta, quando tu, Figlio eterno del Padre, creatore del mondo, ti sei fatto uomo e sei nato a Betlemme dalla Vergine Maria, accolto da poveri e pastori.

Hai varcato la porta stretta quando tu, "luce che illumina le genti e gloria di Israele" sei stato portato al tempio da Maria e Giuseppe come tutti i figli primogeniti per essere donato al Padre.

Hai varcato la porta stretta sei cresciuto nel silenzio di Nazareth, conosciuto solo come il figlio del falegname Giuseppe, obbedendo a Maria e Giuseppe e crescendo in sapienza, età e grazia.

Hai varcato la porta stretta quando, lasciata Nazareth, sei andato al Giordano per il battesimo di Giovanni, e poi a Cafarnao per scegliere pescatori e pubblicani e farne i tuoi discepoli.

Hai varcato la porta stretta quando il tuo vangelo era annunciato ai peccatori, ai poveri, quando hai toccato e sanato il lebbroso, lo storpio, il cieco; quando hai accolto i cinque pani e due pesci del ragazzo per sfamare le folle che cercavano la tua parola.

Hai varcato la porta stretta quando, rinnegato dai tuoi e condannato a morte, dopo aver subito una passione umiliante sei morto crocifisso tra due malfattori, subendo il supplizio destinato agli schiavi e a chi non ha nessun diritto.

E anche da risorto hai varcato la porta stretta affidando la notizia della tua vittoria a delle donne, ad apostoli impauriti, a due viandanti che fuggivano ad Emmaus.

Hai varcato la porta stretta donando lo Spirito a chi ti aveva rinnegato, abbandonato, lasciato solo, e così li hai resi testimoni della tua vittoria della misericordia di Dio sul peccato e sulla morte.

porta strettaincarnazione

inviato da Don Remigio Menegatti, inserito il 05/09/2016

PREGHIERA

21. Preghiera dopo il terremoto

Domenico Sigalini, Dialoghi.net

O Dio,
stanotte abbiamo avuto paura,
stanotte abbiamo visto la nostra estrema fragilità
stanotte sono state strappate vite ai nostri affetti
stanotte siamo rimasti impietriti dall'impotenza
stanotte la nostra casa non era più il rifugio per la nostra intimità
stanotte abbiamo gridato di paura
stanotte siamo stati risparmiati.

Ricordati di noi Signore
Non guardare la nostra superbia
Accogli tra le tue braccia i nostri fratelli rimasti sotto le macerie
I nostri giovani cui sono stati distrutti i sogni
I bambini che non siamo stati capaci di difendere

Dacci un segno che il tuo amore non ci abbandona
Facci nascere nel cuore solidarietà
Non ci abbandonare a noi stessi
Ascolta le suppliche che nostra madre Maria ti rivolge per noi
Sii sempre tu la nostra forza
Avvolgici nella tua risurrezione.

Mons. Domenico Sigalini, Assistente nazionale Azione Cattolica, 9 aprile 2009

terremotopaurasolidarietàcoraggiosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 26/08/2016

PREGHIERA

22. Preghiera a Maria che scioglie i nodi   2

Avvenire.it

Santa Maria, piena della Presenza di Dio, durante i giorni della tua vita accettasti con tutta umiltà la volontà del Padre, e il Maligno mai fu capace di imbrogliarti con le sue confusioni. Già insieme a tuo Figlio intercedesti per le nostre difficoltà e con tutta semplicità e pazienza ci desti un esempio di come dipanare la matassa delle nostre vite. E rimanendo per sempre come Madre Nostra poni in ordine e fai più chiari i legami che ci uniscono al Signore.

Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu che con cuore materno sciogli i nodi che stringono la nostra vita, ti chiediamo di ricevere nelle tue mani... e che ci liberi dai legacci e dalle confusioni con cui ci tormenta colui che è nostro nemico.

Per tua grazia, per tua intercessione, con il tuo esempio liberaci da ogni male, Signora nostra, e sciogli i nodi che impediscono di unirci a Dio affinché, liberi da ogni confusione ed errore, possiamo incontrarlo in tutte le cose, possiamo tenere riposti in lui i nostri cuori e possiamo servirlo sempre nei nostri fratelli. Amen.

Diffusa con l'imprimatur dell'allora arcivescovo di Buenos Aires monsignor Jorge Bergoglio.

mariamadonnadifficoltàprovefamiglie

inviato da Qumran2, inserito il 26/08/2016

PREGHIERA

23. Crediamo in te

Anna Maria Cànopi, Misericordia e consolazione, Paoline

Gesù, Signore della vita,
molti sono quelli
che ci vorrebbero consolare
quando la morte rapisce chi ci è caro.

Ma nulla possono
per toglierci l'angoscia che ci invade
di fronte alla grande nemica.

Tu, tu solo, che l'hai vinta
con la risurrezione,
puoi dare ali alla nostra speranza.

Donaci, Signore,
di credere in te, vivo e presente
con il tuo Spirito consolatore,
amore più forte della morte. Amen.

morteresurrezionesperanzavita eternadefunti

inviato da Qumran2, inserito il 26/08/2016

PREGHIERA

24. Attesa di vita nuova

Alessandro Bianco

Signore Gesù, ci hai donato il tuo pane di vita l'ultima sera,
prima di prostrarti in preghiera nel Getsemani:
siamo stati con te questa notte
ti abbiamo offerto le nostre sofferenze,
le nostre solitudini, i nostri momenti di buio.
Ora, in questo venerdì santo,
uguale ma diverso ogni anno,
siamo ancora con te.
Nel silenzio, nella preghiera.
Ti siamo accanto, ti sentiamo vicino.
Vogliamo essere sempre apostoli e discepoli
che non ti rinnegano,
che non ti tradiscono con trenta denari,
che lasciano le spade nei foderi
e ti seguono sulla via della croce,
condividendone il peso insieme a Simone di Cirene,
ti asciughiamo il volto come Veronica.
Donaci di vivere con te oggi
quando con passi sempre più incerti
cammini sulle strade polverose della nostra esistenza.
Vogliamo rimanere con te.
Non desideriamo altro che vegliare e pregare,
per non essere distratti al richiamo della tua voce
che ci chiede una goccia d'acqua
quando sulla croce stai per emettere l'ultimo sospiro.
Donaci di riconoscerti presente,
come il buon ladrone, nell'ultimo momento utile.
Con te non è mai tardi,
con te il nostro cuore è al sicuro.
Donaci di essere come Giovanni e Maria ai piedi della croce,
che non ti hanno lasciato solo sul Golgota
e sono rimasti accanto a te nel dolore più profondo.
Donaci di essere come Giuseppe d'Arimatea,
che ti ha deposto nel sepolcro nuovo,
in attesa fiduciosa della tua risurrezione.
Donaci di lasciare entrare la luce che all'alba della Pasqua
irrompe dal giardino dove la pietra rotolata
fece vivere sentimenti di incredulità e di fede nuova agli apostoli.

settimana santavenerdì santosperanzarisurrezionepasquatriduo pasqualemortevita

inviato da Alessandro Bianco, inserito il 25/08/2016

PREGHIERA

25. Dio di misericordia - Preghiera per i migranti

Papa Francesco, Discorso a Lesvos (Grecia), 16 aprile 2016

Dio di misericordia,
Ti preghiamo per tutti gli uomini, le donne e i bambini,
che sono morti dopo aver lasciato le loro terre
in cerca di una vita migliore.
Benché molte delle loro tombe non abbiano nome,
da Te ognuno è conosciuto, amato e prediletto.
Che mai siano da noi dimenticati, ma che possiamo onorare
il loro sacrificio con le opere più che con le parole.
Ti affidiamo tutti coloro che hanno compiuto questo viaggio,
sopportando paura, incertezza e umiliazione,
al fine di raggiungere un luogo di sicurezza e di speranza.
Come Tu non hai abbandonato il tuo Figlio
quando fu condotto in un luogo sicuro da Maria e Giuseppe,
così ora sii vicino a questi tuoi figli e figlie
attraverso la nostra tenerezza e protezione.

Fa' che, prendendoci cura di loro, possiamo promuovere un mondo
dove nessuno sia costretto a lasciare la propria casa
e dove tutti possano vivere in libertà, dignità e pace.
Dio di misericordia e Padre di tutti,
destaci dal sonno dell'indifferenza,
apri i nostri occhi alle loro sofferenze
e liberaci dall'insensibilità,

frutto del benessere mondano e del ripiegamento su sé stessi.
Ispira tutti noi, nazioni, comunità e singoli individui,
a riconoscere che quanti raggiungono le nostre coste
sono nostri fratelli e sorelle.
Aiutaci a condividere con loro le benedizioni
che abbiamo ricevuto dalle tue mani
e riconoscere che insieme, come un'unica famiglia umana,
siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza verso di Te,
che sei la nostra vera casa,
là dove ogni lacrima sarà tersa,

dove saremo nella pace, al sicuro nel tuo abbraccio.

migrantimisericordiaindifferenza

3.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 18/04/2016

PREGHIERA

26. La morte corporale   1

Carlo Maria Martini, Credo la vita eterna

Riconosco, Signore, che la durata della mia condizione mortale è gravata dalla maligna separazione che nell'incredulità si produce tra il nostro tempo e il tuo. E so che questa separazione si riflette nell'angoscia in cui trascorre il tempo che ciascuno di noi cerca di avere soltanto per se stesso. La malinconia del tempo inesorabilmente passato è figlia dell'incredulità e madre della disperazione.

La morte si presenta allora e solo allora come una dimostrazione dell'inutilità del tempo dell'amore. I colpi in cui il dolore percuote l'uscio di casa diventano i sogni di un destino implacabile che assegna alla morte l'ultima parola. La nostalgia del tempo perduto si trasforma in una malattia che rende cronica la perdita di ogni senso di tempo.

Ma se io, Signore, tendo l'orecchio e imparo a discernere i segni dei tempi, distintamente odo i segnali della tua rassicurante presenza alla mia porta. E quando ti apro e ti accolgo come ospite gradito nella mia casa, il tempo che passiamo insieme mi rinfranca.

Alla tua mensa divido con te il pane della tenerezza e della forza, il vino della letizia e del sacrificio, la parola della sapienza e della promessa, la preghiera del ringraziamento e dell'abbandono nelle mani del Padre. E ritorno alla fatica del vivere con indistruttibile pace. Il tempo che è passato con te sia che mangiamo sia che beviamo è sottratto alla morte.

Adesso, anche se è lei a bussare, io so che sarai tu ad entrare; il tempo della morte è finito. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per esplorare danzando le iridescenti tracce della Sapienza dei mondi. E infiniti sguardi d'intesa per assaporarne la Bellezza. Amen.

preghierarapporto con Diomortevita eternaabbandonosperanzadisperazionesenso della vitaricerca di senso

3.0/5 (2 voti)

inviato da Simone Pestelli, inserito il 07/02/2016

TESTO

27. Contemplazione

Roberto Seregni, L'incontro di Gesù con Marta e Maria, Note di Pastorale Giovanile

Facci un posticino, Maria.
Un posticino con te, ai piedi di Gesù.

E tu, Marta, non agitarti
e non preoccuparti.

Unisciti a noi, siediti qui, per ascoltare
la Parola del Maestro.

Non preoccuparti se la tavola
è ancora vuota,
la riempiremo dopo, insieme.

Ora è il momento di stare qui,
seduti ad ascoltare la Parola del maestro.

Ora è il momento della parte migliore,
quella che non ci sarà mai tolta.

servizioascoltoParolaGesùVangelospiritualitàservizioattivismocontemplazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 06/02/2016

RACCONTO

28. La visita dell'Imperatore

Giuseppe Impastato S.I.

Ero seduto alla mia scrivania quando squillò il telefono.
‘Signor Ministro, tra dieci giorni verrà in visita l'imperatore.
Bisognerà ospitarlo nella nostra città.
Lei è stato incaricato di predisporre l'evento'.

Ho subito pensato al più bel palazzo.
In una mia visita vi avevo notata una magnifica sala.
Mi sono subito attivato.
Ho ordinato di preparare nella sala i più bei tappeti.
Bellissimi i tanti lampadari; ho fatto sostituire con nuove le vecchie lampade.
Tavolini, sedie, quadri, specchi, tendaggi... Tutto doveva essere splendido.

In fondo alla sala ho fatto preparare un sontuoso baldacchino di broccato,
sotto il quale - sopra tanti gradini - un trono,
un trono scintillante, degno dell'imperatore.
Il seggio è di legno pregiato, con un cuscino di morbida lana di un rosso scintillante.

Era un sogno, il mio. E ho pensato a Dio che ha preparato in terra il suo arrivo.
Un'altra cosa!
Né palazzo, né sala, né trono,
né specchiere, né orologi e quadri antichi di grande valore.
E nemmeno porpore e broccati...
In breve: nulla di tutto ciò che io avrei preparato.
Lui ha scelto solo un cuore,
un'anima purissima, uno spirito accogliente:
Maria.
La tutta pura, l'Immacolata.
L'unica creatura degna di accogliere
l'Emmanuele, il Dio con noi.

immacolatamariamadonnaattesapreparazione

5.0/5 (4 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 08/12/2015

PREGHIERA

29. Preghiera per il 5° Convegno ecclesiale nazionale   1

don Paolo della Peruta e Anna Maria Pizzutelli

Signore Gesù,
aiutaci ad essere Chiesa
che incarna il tuo stesso stile:
uno stile capace di educare l'uomo di oggi
alla vita buona del Vangelo,
uno stile capace di uscire
verso le periferie esistenziali e della storia,
per annunciare a tutti la Buona Notizia.
Aiutaci ad essere Chiesa
che sa abitare ogni luogo,
ogni circostanza,
ogni trasformazione culturale, sociale...
capace di vicinanza e partecipazione
alla vita di ogni fratello...
soprattutto del più povero.
Aiutaci ad essere Chiesa
che attingendo dalla vita liturgica, dai sacramenti
e dalla preghiera personale,
sa trasfigurare la propria e altrui umanità
attraverso la carità.
Signore Gesù,
solo imitando te - Uomo nuovo - ,
saremo Chiesa
che testimonia il volto di Dio.
Amen.

chiesaevangelizzazionenuovo umanesimo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Paolo Della Peruta, inserito il 06/11/2015

PREGHIERA

30. Preghiera cristiana con il creato

Papa Francesco, Laudato si', Lettera Enciclica, 24 maggio 2015

Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza
e della tua tenerezza.
Laudato si'!

Figlio di Dio, Gesù,
da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura
con la tua gloria di risorto.
Laudato si'!

Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l'amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori
per spingerci al bene.
Laudato si'!

Signore Dio, Uno e Trino,
comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti
nella bellezza dell'universo,
dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine
per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti
con tutto ciò che esiste.
Dio d'amore, mostraci il nostro posto
in questo mondo
come strumenti del tuo affetto
per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell'indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli,
e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita,
per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si'!
Amen

creatocreazionenaturaecologiaterra

5.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 23/08/2015

PREGHIERA

31. Preghiera di Papa Francesco per il Giubileo della misericordia   3

Papa Francesco, Giubileo dedicato alla Misericordia (8/12/2015 - 20/12/2016)

Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:
Se tu conoscessi il dono di Dio!

Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di te, suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza
e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.

Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Clicca qui per la preghiera, con immagine, da stampare.

misericordiaperdonomisericordia di Dio

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inviato da Qumran2, inserito il 17/06/2015

TESTO

32. Colui che cerchi è con te...   1

Bernardo di Chiaravalle, In Passione et resurrectione Domini, 15,38

Donna, perché piangi, chi cerchi? Colui che cerchi è con te, e non lo sai?
Possiedi la vera, eterna felicità e piangi?
Hai dentro di te quello che cerchi al di fuori. E veramente stai fuori, piangendo vicino a una tomba.
Ma Cristo ti dice: il tuo cuore è il mio sepolcro: io non vi riposo morto, ma vivo in eterno.
La tua anima è il mio giardino... Il tuo pianto, il tuo amore e il tuo desiderio sono opera mia: tu mi possiedi dentro di te senza saperlo, perciò mi cerchi al di fuori.
Allora ti apparirò all'esterno, per riportarti nel tuo intimo e farti trovare nell'interno quello che cerchi fuori.
Maria, io ti conosco per nome, tu impara a conoscermi per fede...
Non toccarmi... perché non sono ancora asceso al Padre: tu non hai ancora creduto che io sono eguale, coeterno e consustanziale al Padre.
Credi dunque questo e sarà come se mi avessi toccato. Tu vedi l'uomo, perciò non credi, perché non si crede quello che si vede. Dio non lo vedi: credi e vedrai.

ricerca di Diopresenza di Diorapporto con Dioresurrezionerisortofedepasqua

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 16/06/2015

TESTO

33. Il coraggio di Giuseppe

don Tonino Bello, Lettera a San Giuseppe

Io penso, Giuseppe, che hai avuto più coraggio tu a condividere il progetto di Maria, di quanto ne abbia avuto lei a condividere il progetto del Signore. Lei ha puntato tutto sull'onnipotenza del Creatore. Tu hai scommesso tutto sulla fragilità di una creatura. Lei ha avuto più fede, ma tu hai avuto più speranza. La carità ha fatto il resto, in te e in lei.

GiuseppeMariaaffidamentofiduciafiducia in Diosperanza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 16/06/2015

TESTO

34. Senza silenzio e senza ascolto

David Maria Turoldo

Questo è un mondo senza misura e senza gloria, perché si è perso il dono e l'uso della contemplazione... civiltà del frastuono. Tempo senza preghiera. Senza silenzio e quindi senza ascolto... E il diluvio delle nostre parole soffoca l'appassionato suono della sua Parola.

silenzioascoltare DioParola di Diopreghieraritiroascolto

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 16/06/2015

PREGHIERA

35. A Maria, Madre del silenzio

Papa Francesco

Madre del silenzio,
che custodisci il mistero di Dio,
liberaci dall'idolatria del presente,
a cui si condanna chi dimentica.
Purifica gli occhi dei Pastori
con il collirio della memoria:
torneremo alla freschezza delle origini,
per una Chiesa orante e penitente.

Madre della bellezza,
che fiorisce dalla fedeltà al lavoro quotidiano,
destaci dal torpore della pigrizia,
della meschinità e del disfattismo.
Rivesti i Pastori
di quella compassione che unifica e integra:
scopriremo la gioia
di una Chiesa serva, umile e fraterna.

Madre della tenerezza,
che avvolge di pazienza e di misericordia,
aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità
di chi non conosce appartenenza.
Intercedi presso tuo Figlio
perché siano agili le nostre mani,
i nostri piedi e i nostri cuori:
edificheremo la Chiesa con la verità nella carità.
Madre, saremo il Popolo di Dio,
pellegrinante verso il Regno.
Amen.

mariapastoripretichiesacomunitàapostolatomisericordia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Alessandro Bianco, inserito il 16/06/2015

TESTO

36. Oltre l'idillio infranto

Valentino Salvoldi

S'infrange l'idillio del Natale.
Ora il tuo cupo presentimento, Madre,
prende corpo nella profezia:
"Tu, Bambino, sarai pietra di scandalo.
E a te, Donna, una spada trapasserà l'anima".

Pallida e pensosa guardi tuo Figlio
con ansioso stupore, gravido di sfide:
"Dovrà questo mio latte
nutrire il sangue stesso del mio Signore
per renderlo pietra d'inciampo,
causa di caduta per molti?"

Non pensare Madre al suo destino di morte.
Non riandare alla straziante profezia.
Non sentirti in colpa se, a volte,
dimentichi la sua divina natura.
Godilo come frutto del tuo ventre.

Rallegrati del tuo sposo Giuseppe,
che silenzioso, contempla
quanto tu assomigli a Dio
e allevia col suo amore la tua pena
mentre Gesù, sereno,
si nutre dal seno materno.

Scarica la raccolta completa di preghiere e testi di don Valentino Salvoldi

mariamadre di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 16/06/2015

PREGHIERA

37. Fiat: sia fatto di me secondo la tua parola (per rispondere con gioia alla chiamata)

Valentino Salvoldi

Prima che il tempo fosse,
Tu, Spirito Santo,
planavi sulla creazione
informe, inanimata e vuota,
nell'attesa del primo "Fiat":
"Sia fatta la luce".

Nella pienezza dei tempi,
Tu, Spirito d'Amore,
adombrando di gloria la Vergine,
hai messo sulle sue labbra un nuovo "Fiat".
Così il Verbo si è fatto carne della nostra carne,
rendendo Maria Madre di Dio e dell'umanità.

Pure su di me ora plana e aleggia,
Tu, Spirito di vita,
che tutto perdoni, ricrei e risusciti.
Dà forma alla mia anima
e trasforma il mio corpo in tempio di Dio,
tua stabile dimora.

Inondami di grazia,
trasforma la mia vocazione in missione,
divinizza questo mio corpo
destinato ad un eterno peso di gloria in cielo,
con Maria, con i santi, con chi mi attende
là dove la gioia non avrà mai fine.

Scarica la raccolta completa di preghiere e testi di don Valentino Salvoldi

volontà di Diomissionevocazionedisponibilitàmaria

inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 16/06/2015

PREGHIERA

38. Preghiera alla Santa Famiglia

Papa Francesco, Angelus, 29 dicembre 2013

Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell'amore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.

Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.

Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.

Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.

Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen.

Clicca qui per la preghiera, con immagine, da stampare.

famiglieSanta famiglia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran, inserito il 05/05/2015

PREGHIERA

39. Siate lieti nel Signore

Anna Maria Canopi, Lectio divina sulla Lettera di Filippesi

Riversa nei nostri cuori, Signore,
il dono della tua grazia e della tua pace
affinché, in questo mondo malato
di tristezza e di angoscia,
la nostra vita sia luminosa testimonianza
di fede, di speranza e di amore.
Fa' che, rigenerati dal Battesimo,
cooperiamo fedelmente
all'opera di evangelizzazione,
affrontando con serena fortezza
la lotta contro le forze del male
che ancora insidiano l'uomo
seminando odio e divisione.
Sull'esempio dell'Apostolo Paolo,
rendici fieri di soffrire per il Vangelo,
vivendo sulla terra
con il cuore sempre proteso al Cielo.
Amen.

gioiatestimonianza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 31/03/2015

PREGHIERA

40. Preghiera per il nome di Maria   2

San Bernardo di Chiaravalle

Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell'ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l'ira o l'avarizia, o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l'indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza
e dall'abisso della disperazione, pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l'aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l'esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti,
pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi,
se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.

Mariastellaesempio

3.7/5 (6 voti)

inviato da Cesarina Volonte', inserito il 08/12/2014

PREGHIERA

41. Visita al Santissimo Sacramento   1

John Henry Newman

Ti adoro, o mio Salvatore,
qui presente quale Dio e quale uomo,
in anima e in corpo,
in vera carne e vero sangue.
Io riconosco e confesso
di essere inginocchiato
innanzi a quella sacra umanità,
che fu concepita nel seno di Maria,
e riposò in grembo a Maria;
che crebbe fino all'età virile,
e sulle rive del mare di Galilea chiamò i Dodici,
operò miracoli
e disse parole di sapienza e di pace;
che quando fu l'Ora sua,
morì appesa alla croce,
stette nel sepolcro,
risuscitò da morte
ed ora regna in cielo.
Lodo e benedico e offro tutto me stesso
a Colui che è il vero Pane dell'anima mia
e la mia eterna gioia. Amen.

adorazione eucaristicaeucaristiaadorazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran, inserito il 29/10/2014

PREGHIERA

42. La pace è un dono   1

Carlo Maria Martini, All'alba ti cercherò, 211-212

Signore dell'amore e della pace, noi desideriamo convertirci a te!
Non possiamo illuderci
di giungere a vivere bene, in pace, senza di te.
Non possiamo pensare
di superare le inquietudini interiori
e le nostre guerre personali,
se non ci rivolgiamo a te,
Signore della pace, Gesù Cristo crocifisso e risorto
che hai subito la morte per donarci la pace.
Noi ti chiediamo quella pace
che sorpassa ogni nostro progetto e possibilità
e che può rassicurare i nostri pensieri,
le nostre volontà, i nostri cuori!.

paceinquietudine

5.0/5 (4 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 30/08/2014

PREGHIERA

43. All'alba ti cercherò

Carlo Maria Martini, All'alba ti cercherò, 131

Signore, provoca anche noi!
Passa in mezzo a noi, dovunque siamo,
sia che ci troviamo tra la folla,
sia che ci troviamo nel luogo della preghiera,
sia che ci troviamo nelle realtà della vita quotidiana!
Fa' che non ci sia differenza tra l'una e l'altra,
che non abbiamo a rinnegare nella vita quotidiana
colui che sul monte vogliamo conoscere.
Fa' che ci sia unità tra i diversi momenti della nostra esistenza!
Signore, attraverso la contemplazione di te che risvegliandoti dal sonno e risorto dalla morte mi dai fiducia,
sciogli, ti prego, i miei timori, le mie paure, le mie indecisioni,
i miei blocchi nelle scelte importanti, nelle amicizie, nel perdono, nei rapporti con gli altri,
negli atti di coraggio per manifestare la mia fede.
Sciogli i miei blocchi, Signore!

vitaquotidianocontemplazione

4.2/5 (5 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 27/08/2014

ESPERIENZA

44. Vorrei morire al suo posto   2

Le ore passano lente come secoli sotto un sole di piena estate che di ora, in ora si fa più spietato per quegli uomini distrutti dalla fame, dalla sete e dalla fatica. Qualcuno comincia a stramazzare al suolo svenuto. Se non si rianima sotto il grandinare delle percosse, è trascinato via, per i piedi e gettato in un angolo del "piazzale".
Testa di mastino, alle 18, si pianta, a gambe divaricate, davanti alle sue vittime, sul campo un silenzio di tomba.
"L'evaso non è stato ritrovato dieci di voi moriranno nel bunker della fame. La prossima volta toccherà a venti."
Lentamente il capo inizia la sua scelta fissando nello sguardo, uno ad uno i prigionieri e di ciascuno assaporando il terrore.
"Questo qui", Testa di mastino puntava a caso il suo indice sul numero cucito sulla giacca del prigioniero. Il drappello dei martiri è completo.

"Arrivederci amici, ci rivedremo lassù, dove c'è vera giustizia", "viva la Polonia! E' per essa che io do la mia vita".
Francesco G. n° 5659, piange disperato ricordando la moglie e i figli. Tra le file dei risparmiati lo sbigottimento lascia il posto ad un senso di sollievo, alla gioia: vivere ancora, sfuggendo alla morte atroce del bunker della fame. Un uomo esce dalle fila - numero 16.670 - e con passo deciso si presenta a Testa di Mastino.
"Cosa vuole da me questo sporco polacco?"
"Vorrei morire al posto di uno di quelli"
"Perché?"
"Sono vecchio, ormai (aveva 47 anni!) e buono a nulla - La mia vita non può più servire gran che."
"E per chi vuoi morire?"
"Per lui, ha moglie e bambini"
"Ma tu chi sei?"
"Un prete cattolico" P. Massimiliano Kolbe - n° 16.670

Era Massimiliano Maria Kolbe, morto ad Auschwitz il 14 agosto 1941 e proclamato santo nel 1982 da papa Giovanni Paolo II.

sacrificiomartiriotestimonianzaofferta della vitaamoredonogiornata della memoriashoahcampi di concentramentoolocausto

4.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran, inserito il 11/08/2014

TESTO

45. Se tu non vieni   2

Anna Maria Galliano

Se tu non vieni,
i nostri occhi più non vedono
la tua luce,
le nostre orecchie più non odono
la tua voce,
le nostre bocche più non cantano
la tua gloria.
Vieni ancora Signore.

Se tu non vieni,
i nostri volti non sorridono
per la gioia,
i nostri cuori non conoscono
tenerezza,
le nostre vite non annunciano
la speranza.
Vieni ancora Signore.

Se tu non vieni,
le nostre spalle sono curve
sotto il peso,
le nostre braccia sono stanche
di fatica,
i nostri piedi già vacillano
sulla via.
Vieni ancora Signore.

avventoattesasperanzaritorno di Gesù

4.8/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 14/05/2014

TESTO

46. Vergine dell'Annunciazione   2

Carlo Maria Martini

Vergine dell'Annunciazione,
rendici, ti preghiamo, beati nella speranza,
insegnaci la vigilanza del cuore,
donaci l'amore premuroso della sposa,
la perseveranza dell'attesa,
la fortezza della croce.

Dilata il nostro spirito
perché nella trepidazione
dell'incontro definitivo
troviamo il coraggio di rinunciare
ai nostri piccoli orizzonti
per anticipare, in noi e negli altri,
la tenera e intima familiarità di Dio.

Ottienici, Madre, la gioia di gridare
con tutta la nostra vita:
"Vieni, Signore Gesù, vieni, Signore
che sei risorto,
vieni nel tuo giorno senza tramonto
per mostrarci finalmente e per sempre il tuo volto".

annunciazionemariaavventoattesa

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 18/04/2014

PREGHIERA

47. Guidaci verso la Pasqua

Carlo Maria Martini

Ti chiediamo, Signore Gesù,
di guidarci in questo cammino
verso Gerusalemme e verso la Pasqua.
Ciascuno di noi intuisce che tu,
andando in questo modo a Gerusalemme,
porti in te un grande mistero,
che svela il senso della nostra vita,
delle nostre fatiche e della nostra morte,
ma insieme il senso della nostra gioia
e il significato del nostro cammino umano.
Donaci di verificare sui tuoi passi
i nostri passi di ogni giorno.
Concedici di capire, in questa settimana che stiamo iniziando,
come tu ci hai accolto con amore,
fino a morire per noi,
e come l'ulivo vuole ricordarci
che la redenzione e la pace da te donate
hanno un caro prezzo,
quello della tua morte.
Solo allora potremo vivere nel tuo mistero
di morte e di risurrezione,
mistero che ci consente di andare
per le strade del mondo
non più come viandanti
senza luce e senza speranza,
ma come uomini e donne
liberati della libertà dei figli di Dio.

palmepasquasettimana santadomenica delle palme

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cesarina Volonte', inserito il 13/04/2014

PREGHIERA

48. La preghiera del Papa a Maria, Stella del Mare   3

Papa Francesco, S. Messa a Lampedusa, 8 luglio 2013

O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.

Madre di Dio e Madre nostra, volgi il tuo sguardo dolcissimo
su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare
per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita,
per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.

Protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L'incontro con noi e con i nostri popoli
non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.

Madre di misericordia, implora perdono per noi che,
resi ciechi dall'egoismo, ripiegati sui nostri interessie prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.

Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore
di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità,
fanno indegno commercio della vita umana.

Modello di carità, benedici gli uomini e le donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra:
l'amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni
e aurora di un mondo di pace. Amen.

accoglienzamigranticaritàsoccorsoamore di CristoMaria

4.1/5 (7 voti)

inviato da Paola Maria Teresa, inserito il 23/12/2013

PREGHIERA

49. Ma quando da morte   9

David Maria Turoldo, I Salmi

Ma quando da morte passerò alla vita,
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m'attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.

mortevitavita eternaparadiso

4.6/5 (10 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 30/09/2013

PREGHIERA

50. Preghiera per la quaresima   1

Carlo Maria Martini

Adorando insieme la croce, segno della nostra salvezza,
chiediamo umilmente perdono per noi,
per le colpe di cui noi ci siamo macchiati;
chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui
e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe.
Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace
il loro cuore sarebbe pieno se sapessero farlo.
Chiediamo perdono a nome di tutta l'umanità,
del tanto male commesso dall'uomo contro l'uomo,
del tanto male commesso dall'uomo
contro il Figlio di Dio, contro il salvatore Gesù,
contro il profeta che portava parole di amore.
E mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso
perché egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo,
redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono.

quaresimaconversionevenerdì santocroce

5.0/5 (1 voto)

inviato da Francesco De Luca, inserito il 20/09/2013

TESTO

51. Voglio credere   7

Jorge Mario Bergoglio

Voglio credere in Dio Padre, che mi ama come un figlio, e in Gesù, il Signore, che ha infuso il suo Spirito nella mia vita per farmi sorridere e portarmi così al regno di vita eterna.
Credo nella mia storia, che è stata trapassata dallo sguardo di amore di Dio e, nel giorno di primavera, 21 settembre, mi ha portato all'incontro per invitarmi a seguirlo.
Credo nel mio dolore, infecondo per l'egoismo, nel quale mi rifugio.
Credo nella meschinità della mia anima, che cerca di inghiottire senza dare... senza dare.
Credo che gli altri siano buoni, e che devo amarli senza timore, e senza tradirli mai per cercare una sicurezza per me.
Credo nella vita religiosa.
Credo di voler amare molto.
Credo nella morte quotidiana, bruciante, che fuggo, ma che mi sorride invitandomi ad accettarla.
Credo nella pazienza di Dio, accogliente, buona come una notte d'estate.
Credo che papà sia in cielo insieme al Signore.
Credo che anche padre Duarte (*) stia lì intercedendo per il mio sacerdozio.
Credo in Maria, mia madre, che mi ama e mai mi lascerà solo. E aspetto la sorpresa di ogni giorno nel quale si manifesterà l'amore, la forza, il tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all'incontro definitivo con quel volto meraviglioso che non so come sia, che fuggo continuamente, ma che voglio conoscere e amare. Amen.

Testo di papa Bergoglio scritto del 1969, poco prima di essere ordinato sacerdote, tratto da Avvenire del 31 marzo 2013.

(*) il sacerdote che lo confessò quel 21 settembre​​​​ citato prima.

credoconfessione di fedepapa Francesco

4.3/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 04/04/2013

PREGHIERA

52. Ora tu hai un corpo - Adoriamo il Dio-con-noi   2

Anna Maria Galliano, Stupore di Natale, Paoline, 2012

E' un avvenimento incredibile che tu Dio, il Creatore dell'universo,
abbia voluto un corpo e sia nato bambino nella nostra storia.
E' meraviglioso che tu, l'infinitamente grande, ti sia fatto piccolo,
Tu, l'Onnipotente, ti sia reso povero,
per arricchire noi della tua presenza e dei tuoi doni.
Tu, l'Invisibile, adesso sei visibile in Gesù, uno di noi:
ti contempliamo con stupore e gratitudine.

Ora tu hai un corpo,
Figlio dell'uomo,
e respiri la vita
del nostro splendido
inquieto mondo,
hai occhi che leggono
i nostri sguardi assetati
e fuggitivi,
orecchi che registrano
segreti sospiri
e lamenti,
mani che toccano
ferite intoccabili,
piedi che conoscono
le strade della notte
nell'interminabile
viaggio dell'incontro,
e cuore che sussulta
per limpide amicizie
che profumano di cielo.

Ora tu sei uno di noi

nataleincarnazioneGesù bambino

5.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 24/12/2012

PREGHIERA

53. Il riflesso del tuo splendore   1

Preghiera nella Giornata per la Vita

O Dio, luce del mondo,
fa' che sappiamo vedere il riflesso del tuo splendore
sul volto di ogni uomo:
nel mistero del bimbo che cresce nel grembo materno;
sul volto del giovane che cerca segni di speranza;
sul viso dell'anziano che rievoca ricordi;
sul volto triste di chi soffre, è malato, sta per morire.
Suscita in noi la volontà e la gioia di promuovere,
custodire e difendere la vita umana sempre,
nelle nostre famiglie, nella nostra città, nel mondo intero.
Per intercessione di Maria,
piena di grazia e Madre dell'Autore della vita,
manda su di noi il tuo Santo Spirito,
e fa' che accogliendo e servendo l'immenso dono della vita,
possiamo partecipare alla tua eterna comunione d'amore. Amen.

vitarispetto della vita

3.0/5 (1 voto)

inviato da Cinzia Novello, inserito il 14/12/2012

PREGHIERA

54. Conducimi dove vuoi   4

F. Di Gioia, L'apostolo di Maria, ottobre 2001

Conducimi, Signore,
per sentieri agevoli
perché io possa
più gioiosamente lodarti.

Conducimi, Signore,
per sentieri ardui
perché io possa esercitare
le virtù a te gradite.

Conducimi, Signore,
dove vuoi, come vuoi,
purché, al termine,
io non giunga a te a mani vuote.

rapporto con Diofiduciafedeabbandono

4.2/5 (5 voti)

inviato da Mariarosa Bosani, inserito il 23/09/2012

TESTO

55. Fede per contagio   2

Raniero Catalamessa, Maria, madre e modello del sacerdote

Ciò che i fedeli colgono immediatamente in un sacerdote e in un pastore, è se "ci crede", se crede in ciò che dice e in ciò che celebra. Chi dal sacerdote cerca anzitutto Dio, se ne accorge subito; chi non cerca da lui Dio, può essere facilmente tratto in inganno e indurre in inganno lo stesso sacerdote, facendolo sentire importante, brillante, al passo coi tempi, mentre, in realtà, è un "bronzo che tintinna e un cembalo squillante".

Perfino il non credente che si accosta al sacerdote in uno spirito di ricerca, capisce subito la differenza. Quello che lo provocherà e che potrà metterlo salutarmente in crisi, non sono in genere le più dotte discussioni della fede, ma trovarsi davanti a uno che crede veramente con tutto se stesso. La fede è contagiosa. Come non si contrae contagio, sentendo solo parlare di un virus o studiandolo, ma venendone a contatto, così è con la fede.

sacerdotepretefeconditàministerofedeapostolatomissioneapostolatotestimonianza

2.5/5 (2 voti)

inviato da Luca Peyron, inserito il 20/09/2012

PREGHIERA

56. Preghiera per l'educazione   1

CEI, Educare alla Vita buona del Vangelo

Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata
dalla rassegnazione o dall'impotenza.
Aiutaci a custodire l'attitudine all'ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.

Maria, Donna premurosa,
destaci dall'indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione
che ci educa a cogliere il mistero dell'altro
e ci pone a servizio della sua crescita.
Liberaci dall'attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.

Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l'infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia
il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza
quell'aurora pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.

Maria, Amante della vita,
preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.

educazionemariaascoltoimpegnoresponsabilità

inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

57. Invitati alla mensa del Signore

Liturgia Caldea

La chiesa disse a Maria:
Vieni, e andremo insieme
a pregare il Figlio del Signore
per i peccati del mondo.
Tu pregalo perché lo hai allattato,
e io lo pregherò perché
ha mescolato il suo sangue alle mie nozze.
Tu pregalo come Madre,
ed io come sposa;
egli ascolterà sua Madre
e risponderà alla sua Sposa.

mariamadonnachiesa

inserito il 24/06/2012

RACCONTO

58. La pecora nera alla grotta di Betlemme   8

Angelillo D'Ambrosio, Racconti di Natale, ediz. Aquaviva

C'era una volta una pecora diversa da tutte le altre. Le pecore, si sa, sono bianche; lei invece era nera, nera come la pece. Quando passava per i campi tutti la deridevano, perché in un gregge tutto bianco spiccava come una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco: «Guarda una pecora nera! Che animale originale; chi crede mai di essere?». Anche le compagne pecore le gridavano dietro: «Pecora sbagliata, non sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte avvolte di bianca lana?».

La pecora nera non ne poteva più, quelle parole erano come pietre e non riusciva a digerirle. E così decise di uscire dal gregge e andarsene sui monti, da sola: "Almeno là avrebbe potuto brucare in pace e riposarsi all'ombra dei pini." Ma nemmeno in montagna trovò pace. «Che vivere è questo? Sempre da sola!», si diceva dopo che il sole tramontava e la notte arrivava. Una sera, con la faccia tutta piena di lacrime, vide lontano una grotta illuminata da una debole luce. «Dormirò là dentro!» e si mise a correre. Correva come se qualcuno la attirasse.

«Chi sei?», le domandò una voce appena fu entrata. «Sono una pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi hanno buttata fuori dal gregge». «La stessa cosa è capitata a noi! Anche per noi non c'era posto con gli altri nell'albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui ci è nato un bel bambino. Eccolo!». La pecora nera era piena di gioia. Prima di tutte le altre poteva vedere il piccolo Gesù. «Avrà freddo; lasciate che mi metta vicino per riscaldarlo!». Maria e Giuseppe risposero con un sorriso. La pecora si avvicinò stretta stretta al bambino e lo accarezzò con la sua lana. Gesù si svegliò e le bisbigliò nell'orecchio: «Proprio per questo sono venuto: per le pecore smarrite!».

nataleaccoglienzadiversità

4.6/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

59. Preghiera eucaristica

Antonio Rungi

Gesù dolcissimo, mi prostro davanti a te
a conclusione di un cammino eucaristico,
in cui ho compreso sempre più quanto conta
l'amare te, adorare te, stare vicino a te,
non allontanarsi mai da te, neppure per brevi istanti
della nostra frenetica vita quotidiana.

Gesù amabile, ostia santa, ostia d'amore,
fa di me, mediante te, un'ostia vivente
consacrata all'amore,
capace di donarmi a te nell'amore,
un amore capace di prendere totalmente il mio cuore,
capace di donarsi agli altri senza riserve
e senza alcun pentimento di aver
data la propria vita per gli amici,
come tu ci hai insegnato, fino al sacrificio della croce.

Gesù adorabile, ostia immacolata, pura e senza macchia
fa' di me, sull'esempio del cuore immacolato di Maria,
un cuore puro ed un'anima pura,
senza falsità, impurità, senza più macchie di peccato,
senza odio e risentimenti,
ma solo con una grande pace della mente,
del cuore e dell'intelletto.

Gesù mite agnello, immolato sull'altare della croce,
per la redenzione dell'umanità,
fa di me uno strumento di perdono e di misericordia
soprattutto quando più difficile si fa il perdono
nel tuo santo nome.

Gesù eucaristia,
mentre ti adoro qui presente
nel santissimo sacramento dell'altare
rinnovando la mia fede in te che sei il Verbo Incarnato
e il Redentore dell'umanità,
fa di tutti noi un cuor solo ed un'anima sola,
nell'immenso amore eucaristico
che fonda la Chiesa come unico popolo di Dio
in cammino verso il banchetto eterno del cielo.
Amen.

eucaristiaoffertasacrificiodono di sé

2.5/5 (2 voti)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

60. Fratello ateo

David Maria Turoldo, Canti ultimi

Fratello ateo, nobilmente pensoso,
alla ricerca di un Dio che non so darti,
attraversiamo insieme il deserto.
Di deserto in deserto andiamo oltre
la foresta delle fedi,
liberi e nudi verso
il Nudo Essere
e là
dove la parola muore
abbia fine il nostro cammino.

ricerca di sensoateismoricerca

inviato da Paola Berrettini, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

61. Maria donna dell'ascolto   1

Gérard Naslin

Maria,
tu eri tutta ascolto...
Per questo hai potuto rispondere "sì"
alla volontà di Dio.
Con te vogliamo ascoltare la Parola.
Dacci la tua fede per rispondere:
"Sia fatto di me secondo la tua Parola".
Tu eri piena di gioia...
per questo hai potuto cantare
le meraviglie di Dio.
Con te vogliamo gioire.
Dacci la tua speranza
per scoprire che già gli affamati
sono saziati
e i ricchi vanno a mani vuote.
Tu eri colma di dolore...
per questo hai potuto stare ai piedi della croce.
Con te anche noi
vogliamo stare in piedi
accanto al dolore del mondo.
Dacci la tua compassione per stare là,
accanto a quelli che soffrono.
Tu eri carica di attesa...
per questo hai potuto, con i Dodici,
accogliere lo Spirito.
Con te noi lasciamo
che questo Spirito ci invada.
Dacci il tuo amore per la comunità
perché possiamo uscire
ad incontrare i nostri fratelli.

MariaMadonnaattesafedesperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da P. Vincenzo Di Blasio Pms, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

62. Angelus

Paul Claudel

E' mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.
Madre di Gesù Cristo, io non vengo a pregare.
Non ho nulla da offrire e niente da chiedere.
Vengo solamente, o Mamma, a guardarti.
Guardarti, piangere di felicità, sapere
che sono tuo figlio e che tu sei là.
Non dire nulla, guardare il tuo viso
e lasciar cantare il cuore col suo linguaggio.
Perché tu sei bella, perché tu sei immacolata,
la creatura come uscita da Dio
al mattino del suo splendore originale
perché tu sei la madre di Gesù Cristo,
che è la verità nelle tue braccia.

mariamadonnaangelus

inviato da Qumran2, inserito il 31/05/2012

TESTO

63. Il mio Natale   3

P. Gianni fanzolato, Loreto S. Natale 2011

Annunciazione
Anche per me, come a Maria, c'è stato un annuncio:
un angelo mi ha chiesto se ero disposto a portare Gesù ai fratelli;
e come per miracolo ho trovato Cristo nei poveri, carcerati, migranti.
Dal sì di Maria come centri concentrici tutti i sì di chi si sente amato dal Padre.
E nasce l'amore!

Natale.
Per me è Natale quando Cristo mi ha cambiato la vita col battesimo e sono rinato.
Da quel momento ho visto nascere attorno a me tanti che sognano un pane,
fratelli in carcere per i quali è natale quando qualcuno li va a visitare,
tanti ragazzi, uomini migranti per il mondo che aspettano di essere accolti.
E nasce la gioia!

I Re Magi
Ogni volta nel mio cuore nasce l'amore a Dio e ai fratelli, è oro che offro.
Quando lascio tutto e perdo tempo in tua compagnia è incenso che sale.
Se vivo nella tua grazia e la vita si fa dono a chi soffre è mirra che profuma.
Permettimi, Signore di inginocchiarmi per adorarti presente nel mio prossimo.
E nasce la lode!

Epifania
Ti manifesti a me nel dolore del malato, di chi vive lontano dalla patria.
Sei continua epifania negli avvenimenti della storia e di chi cammina accanto.
Ti sveli come d'incanto per chi sa scorgerti nella Parola, nel Pane e nella vita.
E il mondo avvolto dalle tenebre del peccato, toglie il velo e risorge a una luce nuova.
E nasce la pace!

annunciazionenataleepifaniare magi

3.7/5 (3 voti)

inviato da Gianni Fanzolato, inserito il 07/05/2012

TESTO

64. Non piangere, o Madre

Non piangere per me, o Madre, vedendo nella tomba
il Figlio che senza seme hai concepito in grembo:
perché io risorgerò e sarò glorificato e,
poiché io sono Dio, incessantemente innalzerò nella gloria
coloro che con fede e amore magnificano te.

Per mio volere la terra mi ricopre,
ma tremano i custodi dell'ade
vedendomi avvolto, o Madre, nella veste insanguinata della vendetta:
perché io, Dio, ho abbattuto i nemici della croce
e di nuovo risorgerò e ti magnificherò.

Esulti il creato, si rallegrino gli abitanti della terra:
è stato spogliato, l'ade, il nemico!
Vengano avanti le donne con gli aromi:
io libero Adamo insieme a Eva e a tutta la loro stirpe
e il terzo giorno risusciterò

All'ora della nascita straordinaria
del tuo Figlio che non ha principio,
hai sfuggito le doglie in beatitudine soprannaturale;
ma ora, vedendo morto il tuo Dio, senza respiro,
sei orribilmente straziata dal dolore.
Risorgi dunque, Signore vittorioso, perché tua Madre sia magnificata.
Amen.

sabato santomadre di Diomaria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 08/04/2012

TESTO

65. Il Sacerdote   3

don Novello Pederzini

Vive ed opera nel mondo,
ma non appartiene al mondo.
È figlio di uomini,
ma ha l'autorità di renderli figli di Dio.
È povero,
ma ha il potere di comunicare ai fratelli ricchezze infinite.
È debole,
ma rende forti i deboli col pane della vita.
È servitore,
ma davanti a lui si inginocchiano gli Angeli.
È mortale,
ma ha il compito di trasmettere l'immortalità.
Cammina sulla terra,
ma i suoi occhi sono rivolti al cielo.
Collabora al benessere degli uomini,
ma non li distoglie dalla meta finale che è il Paradiso.
Può fare cose che neppure Maria e gli Angeli possono compiere:
celebra la S. Messa e perdona i peccati.
Quando celebra ci sovrasta di qualche gradino,
ma la sua azione tocca il cielo.
Quando assolve rivela la potenza di Dio
che perdona i peccati e ridona la vita.
Quando insegna propone la Parola di Gesù:
«Io sono la Via, la Verità e la Vita».
Quando prega per noi il Signore lo ascolta,
perché lo ha costituito "Pontefice", cioè ponte di collegamento fra Dio e i fratelli.
Quando lo accogliamo
diventa l'amico più sincero e fedele.
È l'uomo più amato e più incompreso;
il più cercato e il più rifiutato.
È la persona più criticata,
perché deve confermare con il suo esempio l'autenticità del messaggio.
È il fratello universale,
il cui mandato è solo quello di servire, senza nulla pretendere.
Se è santo, lo ignoriamo;
se è mediocre, lo disprezziamo.
Se è generoso, lo sfruttiamo;
se è "interessato", lo critichiamo.
Se siamo nel bisogno, lo assilliamo;
se vengono meno le necessità, lo dimentichiamo.
E solo quando ci sarà sottratto comprenderemo
quanto ci fosse indispensabile e caro.

sacerdotesacerdoziopreteanno sacerdotalepresbitero

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 30/01/2012

TESTO

66. Senza vedere   3

Carlo Carretto

Cos'hai provato Maria quando la Maddalena ti ha detto di aver visto Gesù nel giardino? E quando Pietro e Giovanni vennero a te, correndo, per raccontarti come avevano visto la tomba vuota? Cos'è capitato in quel giorno? Cosa significa credere che Cristo è risorto dai morti? E tu l'hai rivisto in quei giorni? Perché il Vangelo non parla di te? Ed eri la più interessata. Perché non è apparso a te? Quanto mi ha fatto pensare questo silenzio del Vangelo! O che Gesù voleva accennare a te quando disse a Tommaso: "Beati quelli che pur non avendo visto crederanno"? Forse tu eri l'unica che non aveva bisogno di vedere per credere? Ed eri beata. Io penso di sì. Ed è per questo che sei la nostra maestra nella fede e la lode di Elisabetta fin da principio fu la più grande lode che ti si poteva fare. "Beata te che hai creduto". Tu non avevi bisogno di vedere per credere. Tu credevi al tuo Figlio Risorto e ti bastava. Credere alla Resurrezione di Gesù significa credere senza vedere. E anche io voglio credere senza vedere: come te. L'unica cosa seria è la fede. Ed è per fede che io credo alla Resurrezione di Cristo. E quando credo sono invincibile: "Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede".

MariaMadonnafedefiduciarisurrezioneresurrezione

5.0/5 (2 voti)

inviato da Angela Magnoni, inserito il 23/01/2012

PREGHIERA

67. Preghiera prima delle attività estive

don Luca Peyron

Grazie Signore per avermi donato i bimbi
che incontrerò quest'estate,
grazie perché li vedrò crescere,
sorridere, giocare e pregare.
Grazie perché mi affidi un piccolo tratto del loro presente
con cui costruiremo il loro futuro.
Grazie perché ti fidi di me
anche se io stesso devo ancora imparare tante cose,
vincere le mie paure e le mie fragilità.
Grazie perché ti accontenti del mio desiderio di fare bene,
della mia voglia di amare e di lavorare con loro e per loro,
del mio desiderio di essere utile e di regalare tutto me stesso.
Aiutami o Signore a stare loro accanto.
Aiutami o Signore ad essere un buon animatore,
non perfetto, ma un buon animatore.
Donami o Padre
la pazienza nella bufera,
la forza nella fatica,
l'umiltà nelle contraddizioni,
la generosità nelle umiliazioni.
Donami di parlare di te con occhi che brillano,
di guardare a te con cuore accogliente,
di prendere per mano questi tuoi figli più piccoli
come Maria prese per mano il bambino Gesù.
Grazie Signore, aiutami Signore,
donami Signore di essere come mi hai sognato.
Amen.

animatoreanimatoriestare ragazzigresteducatoricampi estivicampeggio

inviato da Don Luca, inserito il 23/01/2012

PREGHIERA

68. Preghiera per la morte di un amico   3

È facile, Signore, pensare alla tua croce
e commuoverci appena,
guardando un film il venerdì santo.
È la tua morte, Signore.
È facile pregare Maria, tua madre,
immaginandola anche sotto la croce.
Era il suo dolore.
È facile, Signore, esultare di gioia
nella notte di Pasqua.
Quella è la tua resurrezione.
Ma quando si tratta di un figlio,
un fratello, un amico,
tutto, improvvisamente, diventa difficile
e cerchiamo un senso ed una risposta
che non possiamo trovare.
Quanto è piccola e fragile la nostra fede!
Questa è la nostra preghiera oggi:
rendi vera e forte la nostra fede;
aiutaci ad accogliere i tuoi progetti,
anche quando sono umanamente incomprensibili,
con la certezza che ogni cosa in te
ha un significato.
Aiutaci a piangere, ma con speranza,
e a cantare la tua resurrezione
non con le parole,
ma con la nostra vita.

mortefedevita eternacrocevenerdì santoluttosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Flavia Facchini, inserito il 22/01/2012

TESTO

69. Fa' attenzione!   1

Maria Caffagnini

Qualcuno
con aria sorridente di
...liberatore
cercherà di persuaderti
che le ali che porti
ti fanno peso:
...sai come ti senti
"leggero"
senza di esse!?
..io non le ho e sai
come corro forte!...
...e farà di tutto
per tagliartele!!
Sai perché?
Perché senza le ali
non potrai più
...alzarti in volo
per sfuggire ai suoi denti!!!

libertàschiavitùinterioritàaspirazioniinterioritàspiritualitàtentazionisatana

2.0/5 (1 voto)

inserito il 21/01/2012

TESTO

70. Dare la vita per il Signore

Santa Maria Chiara Nanetti

Sono venuta qua per esercitare la carità e, se occorre, versare il sangue per Cristo.
Sono venuta qua a dare la mia vita per Gesù, se è necessario.
Sapevo da tempo il pericolo, mi sono preparata: chiedo di restare e di dare la vita per il Signore, lui mi darà la forza.

S. Maria Chiara Nanetti, missionaria francescana martire in Cina

martiriocoraggiotestimonianzadonazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 11/01/2012

PREGHIERA

71. Perché il mondo creda

don Andrea Santoro, Urfa, 29 aprile 2001

Signore, benedici i tuoi figli che desiderano solo servirti servendo quelli che tu hai loro affidato. Effondi su di noi il tuo Spirito perché possiamo farlo traboccare con abbondanza.

Tienici uniti nella nostra diversità: non così uniti da spegnere la diversità, non così diversi da soffocare l'unità. Compi in noi il miracolo della tua unità: tu Uno nella sostanza eppure trino nella relazione personale.

Donaci la tua fecondità di Padre, la tua donazione di Figlio, la tua effusione di Spirito, perché il mondo creda che tu ci hai mandato e perché ci sia dato di amarlo questo mondo, di rigenerarlo con te, di portarlo stretto a noi come una madre porta stretto a sé il proprio figlio.

Donaci di amarti e di svuotarci per te per riempirci di te. Benedici questa terra già benedetta e donaci di essere per essa una benedizione.

Donaci quella benedizione che in essa lasciarono, calpestandola, i patriarchi, gli apostoli, Maria, e tutti i nostri padri nella fede.

don Andrea Santoro, missionario ucciso il 5 febbraio 2006

testimonianzamartiriofedemissione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 11/01/2012

TESTO

72. Il primo tabernacolo   1

don Primo Mazzolari, Il Vangelo del reduce, 1945

"E Maria diede alla luce il suo figliuolo e lo fasciò e lo pose a giacere in una greppia".
La stalla fu la prima chiesa e la greppia il primo tabernacolo, dopo il seno purissimo di Maria. Ogni cosa può diventare un ostensorio del suo amore. Anzi, le più umili, le più spregiate ne rispettano meglio il mistero, lasciandone trasparire e conservandone il divino incanto.

nataleeucaristiapoveripovertàincarnazione

4.7/5 (3 voti)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 24/12/2011

PREGHIERA

73. Sono nel tuo Natale   3

Signore eccomi davanti a te! Sono nel tuo Natale...
Davanti alla tua capanna di luce lontana che illumina i miei passi insicuri.
Davanti ai tuoi pastori che mi ricordano la bellezza semplice della vita.
Davanti ai raggi della tua stella che filtrano negli occhi della mia anima e rincuorano il cammino.
Davanti ai tuoi angeli che, fratelli e sorelle, mi parlano di te.
Davanti a Maria, tua madre, che, come me, vive il sogno silenzioso del Dio vicino.
Davanti a Giuseppe, tuo padre nella fedeltà, che, come me, cerca risposte nel vangelo che non abbandona.
Davanti alle tue creature che, come me, vivono la fragilità dell'umanità.
Davanti alla tua storia che, fuori dal tempo, vive la storia del mio tempo.
Davanti alla tua luna splendente che, come me, vive la nostalgia della tua tenerezza.
Si Signore, sono davanti a te! Infreddolito, incredulo, ma meravigliato che mi cerchi ancora...

natale

5.0/5 (2 voti)

inviato da Luciano Ruocco, inserito il 09/12/2011

PREGHIERA

74. Luce che brilli   1

Anselmo d'Aosta

Luce che brilli nelle tenebre,
nato dal grembo di una Vergine,
spogliaci della nostra notte
e rivestici del tuo chiarore diurno.

Maria, talamo di Dio,
imploralo perché i tuoi fedeli
non ottenebrati più dalla colpa
risplendano di virtù.

Fulgidissimo sole di giustizia
nato dalla santa Vergine
col tuo splendore illumina
le tenebre della nostra colpa.

Sommo Re nato per noi
sole nato da una Madre
illuminaci sempre
non tramontare la sera.

nataleincarnazione

5.0/5 (3 voti)

inviato da Suor Maria Roberta Tiberio, inserito il 09/12/2011

TESTO

75. Beata te che hai creduto   5

Carlo Carretto

...Non è facile credere!
Non è cosi, Maria?
Non è cosi anche per te?
Non c'è fatica più grande sulla terra della fatica di credere, sperare, amare: tu lo sai.
Aveva ragione tua cugina Elisabetta a dirti: «Beata te che hai creduto!»
Si, Maria, beata te che hai creduto.
Beata te che mi aiuti a credere, beata te che hai avuto la forza di accettare tutto il mistero della Natività e di avere avuto il coraggio di prestare il tuo corpo ad un simile avvenimento che non ha limiti nella sua grandiosità e nella sua inverosimile piccolezza.
Nell'incarnazione gli estremi si sono toccati e l'infinitamente lontano si è fatto l'infinitamente vicino, e l'infinitamente potente si è fatto l'infinitamente povero.
Maria, capisci cosa hai fatto?
Sei riuscita a star ferma sotto il peso di un mistero senza confini.
Sei riuscita a non tremare davanti alla luce dell'Eterno che cercava il tuo ventre come casa per riscaldarsi.
Sei riuscita a non morire di paura davanti al ghigno di Satana che ti diceva che era cosa impossibile che la trascendenza di Dio potesse incarnarsi nella sporcizia dell'umanità.
Che coraggio, Maria!
Solo la tua umiltà poteva aiutarti a sopportare simile urto di luce e di tenebra.

crederefedenataleincarnazioneMaria

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011

TESTO

76. Dio è qui   1

Don Angelo Saporiti, Commento al Natale

Dio è qui.
Tra noi.
Piange, vagisce, sorride con una voce flebile.
Come un cucciolo appena nato.
Gli occhi socchiusi, le mani piccolissime, serrate in un pugno.
Il faccino grinzoso che si appoggia al seno di Maria.
Dio è qui.
Tra noi.
Ecco com'è veramente.
È un bambino inerme, fragile, debole.
Ti viene voglia di prenderlo in braccio, di accarezzarlo, di baciarlo...
Lui è qui.
Per i perdenti, gli uomini senza dignità, senza futuro, senza speranza,
per i senza scampo, i senza tregua, i senza luce.
Dio è qui per i bestemmiatori, i falliti,
per tutti quelli che non contano niente, per tutti gli "zeri" del mondo...
Dio è qui per i sazi di denaro, per quelli che si credono pieni di cultura,
per quelli che pensano di avere tutto, per i curiosi che si interrogano e cercano.
Dio è qui.
Per i sacerdoti ministri del culto, per quelli che praticano per abitudine,
per quelli che credono di credere, per quelli che pianificano tutto, anche la loro fede in Dio.
Dio è qui.
È qui per Erode e per i pastori, per gli angeli e per i re magi.
Dio è qui.
Per te.
Adesso.
E non vuole essere un ricordo.
Lui è l'imprevedibile.
Ti chiede solo di nascere.
È un Dio che ti somiglia.
Che puoi prendere tra le braccia.
Che sorride e che respira.
È un Dio che non si è mai stancato di cercarti.
Dio è qui.
Lasciati trovare da lui.
E anche per te sarà Natale!

nataleincarnazione

5.0/5 (5 voti)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 09/12/2011

PREGHIERA

77. Madre della Chiesa

Guido Novella, Con Maria in attesa del Signore, Editrice Elledici

Crediamo in Dio Padre
che nella pienezza dei tempi
mandò suo Figlio, nato da donna,
perché ricevessimo l'adozione a figli.

Crediamo in Cristo
che per noi uomini e per la nostra salvezza
è disceso dal cielo
e si è incarnato
per opera dello Spirito Santo
in Maria Vergine.

Crediamo nello Spirito Santo,
che ha reso la Madre di Dio
tutta santa e immune da ogni peccato,
quasi plasmata e resa nuova creatura.

Crediamo che Maria
ha accolto nel cuore e nel corpo
il Verbo di Dio
e ha portato la Vita al mondo.

Crediamo che lei è Madre del Figlio,
Figlia prediletta del Padre
e tempio dello Spirito Santo.

Crediamo che Maria
ha cooperato in modo tutto speciale
all'opera del Salvatore,
con l'obbedienza, la fede, la speranza
e l'ardente carità.

Madre per noi nell'ordine della grazia.
Maria,
figura della Chiesa,
santa Vergine e Madre amorosa,
con la tua materna carità
guarda al pellegrinante popolo di Dio.

La tua molteplice intercessione
e materna carità
soccorra i fratelli del Figlio tuo.
Tu, Avvocata, Soccorritrice,
Aiuto dei cristiani.
Madre di Dio
e Madre nostra, Maria!

mariaavventoimmacolataattesaGesù

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 07/12/2011

PREGHIERA

78. Maria, donna del pane

don Paolo Nagari

Maria Immacolata,
mi piace contemplarti e
chiamarti "donna del pane".
Ti lodo
perché sei la fornaia del Pane Divino.
Il tuo grembo è stato il forno
dove, nel calore dell'Amore,
è lievitato colui che ha detto
"Io sono il Pane Vivo".
Tu, quale forno ardente,
fai lievitare in me la gioia
di gustare l'intimità col tuo figlio.
Ti benedico
perché tutto poni nella mangiatoia,
come canestro per un'eterna mensa.
Sii Benedetta fra le donne,
perché il profumo e la fragranza
del tuo pane macinato ed impastato
giunga a tutti noi.
Rendimi umile, capace di contenere il tutto,
di far baciare la santità ed il peccato
che sono in me.
Maria, donna del pane spezzato,
esperta nel far cambiare l'acqua in vino,
testimone del dividersi che si moltiplica,
dello sbriciolarsi che nutre,
del piccolo boccone che sazia la grande fame,
anche tu, a Nazaret,
hai spezzato il pane della fatica quotidiana
anche tu hai pregato,
sapendo che "non di solo pane vive l'uomo".
Vivo l'estasi della contemplazione
e mi beo nel sentirmi sazio.
Sì, l'uomo vive di solo pane
quando si nutre del frutto del tuo seno,
e divento sazio di te,
donna del pane.

panefamigliamariamadre

5.0/5 (1 voto)

inviato da Silvia Arieti, inserito il 30/11/2011

PREGHIERA

79. La Croce gloriosa   2

Anne Sophie, traduzione dal francese di Maria Colombo Lge

C'è lo sguardo di chi giudica,
la parola che critica,
c'è l'ambizione di arrivare,
il bisogno di sicurezze...
Ma tu, mio Dio, sei solo Amore!
E questo cambia tutto!
Tu vieni ad ogni istante
a cambiare il mondo:
insegnaci i gesti che salvano,
donaci di saperci scambiare
la dolcezza del tuo sguardo,
la pazienza del tuo cuore...
Insegnaci ad entrare
nella pace del silenzio,
nella tenerezza dell'accoglienza.
Amen.

accoglienzaamoredonogiudizionon giudicaresalvezza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Colombo, inserito il 08/11/2011

PREGHIERA

80. Gesù Pane degli angeli

Maria Maistrini, Preghiera a Gesù

E' la celebrazione della Pasqua.
Gesù ha detto:
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni
fine alla fine del mondo".
Non posso più vivere senza Gesù Eucaristia:
mi devo nutrire tutti i giorni
di questo bianco pane del Cielo;
Tu ti immoli.
Ti sento vivo dentro di me.
Il mio cuore esulta di gioia.
Ascolto la tua voce che mi dice:
prendi e mangia;
chi mangia di me vivrà per me.
O amato Gesù, rimani nel mio amore!
Tu mi sussurri:
sarò tutto tuo, tu sarai mia per sempre.
Pane degli angeli ti adoro;
adoro la grandezza del tuo mistero.
Pane degli angeli, mi attiri a te,
innestandomi nel tuo mistero.
Pane degli angeli,
hai trasformato la mia anima, riempendola del tuo amore.
Pane degli angeli,
fatto da molti chicchi di grano, sei diventato "uno solo" .
O Gesù, come è bello
incontrarti in quel pezzo di pane!
O amatissimo Gesù
voglio essere sempre una sola cosa
con te, mio solo ed unico re.

Paneeucaristiaadorazione

inviato da Maria Maistrini, inserito il 09/07/2011

RACCONTO

81. Onda e oceano   2

Una piccola onda se ne andava felice per il mare: era contenta, allegra, si sentiva frizzante e potente, si abbandonava al gioco della corrente, si lasciava increspare dal vento. Era proprio felice di essere un'onda. Ad un certo punto vide però, laggiù in lontananza, la scogliera e poi la spiaggia e si accorse che le altre onde, quelle che erano andate avanti, lì si infrangevano e di loro non rimaneva più nulla. Cominciò a sentirsi triste: se avesse potuto sarebbe tornata indietro, nel mare profondo, da dove non si vede terra; oppure avrebbe voluto fermarsi là dove si trovava, frenare pur di non andare avanti... Un'onda più grande le passò vicino e le chiese: "Che ti succede? Come mai sei tanto triste?", e la piccola onda le rispose: "Ma non vedi che fine faremo? Anche tu che sei un'onda così grossa sei destinata a romperti laggiù". Sorrise la grande onda e disse: "Tu non sei onda, sei oceano!".

Non ricordo più dove ho letto questa storia, ma la trovo profondamente vera anche per noi, quando pensiamo che la vita sia un fatto privato, quando crediamo che i nostri sentimenti siano solo affari "domestici", chiusi fra le mura delle nostre case o nei limiti del nostro cuore. Mi piace invece pensare che il mio amore è solo una piccola onda di un immenso oceano, che niente andrà perso e che ogni mio piccolissimo gesto d'amore è come una piccolissima goccia che contribuisce a formare l'oceano; perché il mio amore, come la mia vita, fa parte di un tutto cui appartengo, che mi appartiene. E mi sento più libera, non più costretta a soffocare in spazi angusti, o a pungermi tra le spine dei miei rovi: l'amore non sta dentro di me, non è una mia creatura, ma è tutto quel che sta "tra", che mi avvolge e circonda, nonostante io non lo riconosca. Tu non sei onda, sei oceano! Ricordiamocelo ogni giorno!
(Riflessione di Maria Teresa Abignente)

amorerischio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Marcello Rosa, inserito il 06/06/2011

TESTO

82. Il digiuno che piace al Signore   7

Digiuna dal giudicare gli altri:
scopri Cristo che vive in loro.
Digiuna dal dire parole che feriscono:
riempiti di frasi che risanano.
Digiuna dall'essere scontento:
riempiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature:
riempiti di pazienza.
Digiuna dal pessimismo:
riempiti di speranza cristiana.
Digiuna dalle preoccupazioni inutili:
riempiti di fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti:
riempiti di stima per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dalle pressioni e insistenze:
riempiti di una preghiera incessante.
Digiuna dall'amarezza:
riempiti di perdono.
Digiuna dal dare importanza a te stesso:
riempiti di compassione per gli altri.
Digiuna dall'ansia per le tue cose:
compromettiti nella diffusione del Regno.
Digiuna dallo scoraggiamento:
riempiti di entusiasmo nella fede.
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù:
riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina.
Spirito Santo, che hai condotto Gesù nel deserto,
dove Egli ha digiunato per quaranta giorni e quaranta notti,
per l'intercessione di Maria SS.,
Madre di Gesù e Madre mia,
aiutaci a digiunare così come tu vuoi.

digiunoquaresimapenitenzadesertopace interioreumiltà

4.5/5 (2 voti)

inviato da Paola Rivella, inserito il 10/03/2011

PREGHIERA

83. Preghiera per il Mercoledì delle Ceneri   1

don Roberto Seregni

Ti preghiamo, Signore Gesù,
fa' che questa cenere che scenda sulle nostre teste
con la forza della grandine
e ci svegli dal torpore del peccato.
Fa' che questi quaranta giorni
siano un occasione speciale per convertire il nostro cuore a te,
e rimetterti al primo posto della nostra vita.
Donaci di saper riconoscere il tuo passaggio
e di vivere ogni istante con la certezza
che tu cammini in mezzo a noi,
che tu sai aspettare il nostro passo lento e insicuro;
che tu sai vedere in noi
quello che nemmeno sappiamo immaginare.
In questi quaranta giorni,
metti nel nostro cuore desideri
che palpitino al ritmo della tua Parola.
Maria aggiunga ciò che manca alla nostra preghiera.
Amen.

Mercoledì delle Ceneriquaresimaconversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 08/03/2011

PREGHIERA

84. Preghiera a Maria, Madre della Moltitudine

Madre Elisabetta - Carmelo di Legnano

Maria, vergine di Nazareth
e crocevia di una moltitudine di volti.
Tu sei la Madre dell'unico Signore
che in te si è fatto carne
per venire ad abitare in mezzo a noi.
La Parola che in te ha seminato
il Vangelo della nostra speranza
educhi i nostri cuori
a tessere legami di fraternità
e progetti di pace.
Tu, anello della generazione
della catena umana,
sei all'origine della storia della salvezza
e nello svuotamento di ogni tuo progetto
rendi possibile il riscatto dell'uomo.
Tutta l'umanità,
desiderio insaziato sulle strade del mondo,
cammina verso di te
casa dell'Umanità di Gesù.
Noi oggi così ti preghiamo:
aiutaci a riconoscere con trasparente sguardo
dentro la storia anonima dei giorni
che tutti siamo nati da uno stesso amore
e tutti destinati ad una fraternità universale.
Amen.

mariasalvezzaumanitàquotidianofraternità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 01/03/2011

PREGHIERA

85. Preghiera per i cari figli in Paradiso   1

Associazione Figli in Paradiso - Ali tra cielo e terra

Signore ti preghiamo per i nostri cari figli che vivono nel tuo Regno. Noi abbiamo voluto sempre il meglio per loro, sognavamo che ci superassero in ogni cosa, ma questo sorpasso ci è sembrato troppo azzardato, troppo precoce. Ci hanno anticipato nel passare da questo mondo al Paradiso.

Per noi è contro natura tutto questo. Di solito sono i figli che seppelliscono i genitori, ma un genitore che seppellisce il figlio, è troppo grande il dolore che procura. Tutto è nel tuo cuore o Padre, tutto tu conosci.

Sai cosa portiamo nel nostro cuore, vedi le nostre ferite che non si rimargineranno più. Una cosa ti chiediamo, donaci la forza di andare avanti, di capire che i nostri figli sono con te nella pace infinita, dove sono felici e sereni.

Non farceli vedere chiusi in una tomba, no. Lì riposa solo il loro corpo mortale, ma il loro spirito, il loro sorriso, il loro sguardo continuano a vivere nel tuo Regno.

Maria, tu che hai visto morire in un modo orribile il tuo caro Figlio, sostienici nelle ore di angoscia, di paura, di solitudine, di depressione, di rabbia, aumenta la nostra fragile fede.

Anche tu hai vissuto tutto questo, ma la forza l'hai avuta dal sapere che il tuo caro Gesù era in paradiso. Così hai avuto il coraggio di portare avanti la Chiesa e sei stata sostegno ai discepoli spaventati e sfiduciati. Sostieni anche noi con il tuo amore.

Donaci la speranza che un giorno raggiungeremo i nostri figli e potremo lodare insieme il Dio che ci ha creati.

Cari figli, pregate per i vostri genitori, per i vostri fratelli e le vostre sorelle, fateci sentire la vostra presenza angelica, dateci ogni sera la carezza ed il bacio della buona notte e pregate per noi. Amen

morteresurrezionedolorelutto

inviato da Frate Angelo, inserito il 19/02/2011

RACCONTO

86. Adamo ed Eva a Betlemme   1

Tra i pastori
che accorsero alla grotta di Betlemme,
c'erano anche Adamo ed Eva:
avevano desiderato tanto il Salvatore!

Umili s'inginocchiarono fuori della grotta.
Di tanto in tanto guardavano i doni sinceri
che i pastori deponevano
davanti al neonato Signore.

Che dono gradito avrebbero essi
potuto offrire a Gesù Bambino?
Si guardarono in faccia
e, quando ci fu un po' di quiete,
si alzarono e si avvicinarono
all'Atteso dalle genti.

Si prostrarono profanamente,
come per invocare la più grande pietà.
Quando Maria li invitò ad alzarsi,
avevano il pianto negli occhi.

Fu allora che Adamo si fece coraggio:
estrasse dalla sua bisaccia
un frutto bellissimo già morsicato:
il frutto del bene e del male
colto nel paradiso perduto.

Così pregò Adamo:
"Signore, perdona:
non abbiamo altro da offrirti
che il nostro peccato!"

Fu Maria che prese
dalle mani di Adamo quel dono
e lo depose ai piedi del Figlio.
Quando Maria accompagnò
Adamo ed Eva sulla soglia,
erano uomini nuovi.

pentimentopeccatoperdono di Dioconversioneepifaniare magi

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giuseppe Ghirelli, inserito il 05/01/2011

PREGHIERA

87. Preghiera dell'Adesione all'AC   1

Signore, ti ringraziamo
perché, nella tua bontà, hai voluto chiamarci, con diverse vocazioni,
a diventare tuoi collaboratori nel disegno amoroso del Padre, per la salvezza degli uomini
e, attraverso il sacerdozio battesimale,
ci hai abilitati a continuare la tua opera tra i nostri fratelli.
Oggi siamo raccolti per offrirti le nostre volontà e i nostri propositi
di servizio apostolico alla parrocchia,
attraverso l'impegno di appartenenza all'Azione Cattolica.
Sentiamo la pochezza delle nostre capacità e la fragilità delle nostre forze;
aiutaci a mantenerci fedeli all'impegno che ci assumiamo,
anche nei momenti di difficoltà e di scoraggiamento.
Rendici capaci di una presenza cristianamente esemplare
in famiglia, negli ambienti di studio e di lavoro, in parrocchia.
Rendici, in ogni occasione, docili alla tua Grazia
per poter aiutare tutti e sempre a conoscerti e ad amarti.
Interceda per noi Maria,
l'Immacolata tua e nostra Madre,
modello e sostegno di tutti gli apostoli.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

vocazionevolontàservizio

inserito il 08/12/2010

PREGHIERA

88. Sei nato in una stalla sì, però sei nato   2

Sei nato in una stalla sì,
però sei nato;
nessuno ti voleva,
ma ti hanno accolto almeno,
una mamma ed un papà!

Quanti bambini invece,
non vedranno oggi la luce,
quanti papà non sanno
e non sapranno mai,
di aver avuto un figlio!

E quante donne oggi,
guardando il tuo presepe,
in segreto piangeranno,
un bimbo non voluto!

Ma tu dalla tua culla,
piccolo Dio bambino,
consola quelle mamme,
a cui manca tanto
un figlio.

Maria, tu che sei donna,
raccogli il loro pianto,
benedici anche chi,
un giorno non ha saputo,
ripetere il tuo "sì".

maternitànataleaborto

inviato da Assunta Vergani, inserito il 05/09/2010

TESTO

89. Tu lo puoi chiamare amore ma è Dio

Maria Teresa Crovetto, Perle di Spirito

Quando pensi all'amore e lo desideri
senza averlo trovato;
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!

Quando guardi il bambino diverso
e lo trovi cento volte più bello degli altri:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!

Quando guardi gli avvenimenti sbagliati del mondo
e desideri rimediarvi:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!

Quando senti nel cuore il desiderio
di far vivere la pace alle persone che ami:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio!

Quando senti il desiderio di solitudine
per contemplare i tuoi pensieri
e senti nel cuore la gioia di esistere:
tu lo puoi chiamare amore, ma è Dio che prega in te!

amorevedere Dioriconoscere Diorapporto con Dio

inviato da Elena Zanchiello, inserito il 05/09/2010

TESTO

90. L'Ave Maria

Beato Alano della Rupe, Il Salterio di Gesù e di Maria, il Santissimo Rosario, libro IV

Quando dico Ave Maria, il Cielo esulta, la terra si riempie di stupore.
Quando dico Ave Maria, Satana fugge, trema l'inferno.
Quando dico Ave Maria, il mondo perde valore, il cuore si strugge di Amore per Dio.
Quando dico Ave Maria, sparisce l'accidia, ogni istinto si placa.
Quando dico Ave Maria, sparisce la tristezza, il cuore si riempie di gioia.
Quando dico Ave Maria, si accresce la devozione, inizia il pentimento dei peccati.
Quando dico Ave Maria, il cuore è colmo di speranza e di consolazione.
Quando dico Ave Maria, l'anima è forte e ricolma di Amor di Dio.

rosariomariamadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Roberto Paola, inserito il 05/09/2010

TESTO

91. Maria, lode di Dio

S. Luigi M. Grignion de Montfort, Trattato della Vera devozione alla S. Vergine, n 225

Ogni volta che tu pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio. Ogni volta che tu dai lode e onore a Maria, Maria con te loda e onora Dio. Maria è tutta relativa a Dio, e io la chiamerei benissimo la relazione di Dio, che non esiste se non in rapporto a Dio, o l'eco di Dio, che non dice e non ripete se non Dio. Se tu dici Maria, ella ripete Dio.

S. Elisabetta lodò Maria e la disse beata per aver creduto: Maria, l'eco fedele di Dio, intonò: "L'anima mia magnifica il Signore".

Ciò che Maria fece in quell'occasione, lo ripete ogni giorno. Quando è lodata, amata, onorata o riceve qualche cosa, Dio è lodato, Dio è amato, Dio è onorato, Dio riceve per le mani di Maria e in Maria.

mariaintercessionelode

inviato da Elena Calvini, inserito il 03/09/2010

PREGHIERA

92. Salve, o nostra Madre   2

Teodoto di Ancyra, da Carlo Carretto, Beata te che hai creduto

Salve, o nostra tanto bramata letizia!
Salve, o esultanza della Chiesa!
Salve, o nome pieno di profumo!
Salve, o viso illuminato dalla luce di Dio
e che emana bellezza!
Salve, o memoriale tutto di venerazione!
Salve, o vello salutare e spirituale!
Salve, o chiara madre della luce nascente!
Salve, o intemerata madre della santità!
Salve, o fonte zampillante d'acqua viva!
Salve, o madre novella e modellatrice della nuova nascita!
Salve, o madre piena di mistero e inspiegabile!...
Salve, o vaso d'alabastro dell'unguento di santificazione!
Salve, tu che valorizzi la verginità!
Salve, o modesto spazio, che ha accolto in sé Colui che il mondo non può contenere!

madremaria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/09/2010

PREGHIERA

93. Preghiera al Volto Santo

Bruno Forte

Signore Gesù,
tu che sei il volto dell'eterno amore,
tu che hai voluto guardarci con occhi nuovi,
parlarci con labbra nuove,
ascoltarci con orecchie nuove,
tu che hai voluto effondere lo Spirito Santo
come profumo della tua grazia e della tua bellezza
nei nostri cuori e nell'universo intero,
tu che hai voluto toccarci per essere toccato da noi,
e ti sei fatto gustare nel pane della vita,
parla ancora al nostro cuore,
inondalo, e fa' che l'incontro con te
in questo luogo santo,
custode del velo nel quale i fedeli venerano
il tuo Volto di infinita misericordia,
possa essere per tutti quelli che vi giungeranno pellegrini
durante questo anno santo,
il nuovo inizio della storia di salvezza e di amore
a cui chiami i nostri cuori...
E Maria, che contemplò il tuo volto per prima
e lo baciò con tenerezza di Madre,
lei che seguì l'evolversi del tuo volto,
e lo vide chiudere gli occhi sulle braccia della croce,
lei che lo contemplò risorto
e ora lo contempla nella gloria,
ci aiuti ad essere quelli che cercano nella verità,
che incontrano nella grazia della santa madre Chiesa,
che riconoscono nei sacramenti, nella carità e nella fede
il tuo volto di Salvatore,
rivelazione dell'infinito amore. Amen!

volto di Gesù

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/09/2010

TESTO

94. Donne e uomini

Maurizio di Gesù Bambino, L'ostrica perlacea. Diario di una malattia, Mimep-Docete, Pessano con Bornago, 1998

Chi ho trovato sulla Via Crucis? Semplicemente uomini sempre in atto di condannare e di percuotere, ma donne sempre pronte a compatire e consolare. È stupefacente, ma è così. Infatti le donne sembrano fare da contrappunto all'atteggiamento degli uomini! Basti osservare l'ordine di comparsa. La Madonna, la Veronica, le pie donne, Maria e le donne sotto la Croce, nella deposizione, presso il sepolcro, nella resurrezione. Con la loro presenza sembrano controbilanciare l'opera di distruzione voluta ed eseguita dagli uomini. Perfino la moglie di Pilato agisce con maggior sapienza e prudenza degli uomini! Gli uomini giudicano, condannano, impongono la croce, colpiscono… Nel mio piccolo soffrire, ho potuto godere di cure che, senza esagerazione, posso dire materne, da parte di alcune donne, che pure con me non hanno alcun legame di parentela. Allora è proprio una questione di cuore!

amoreuomodonnavia crucispassione

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inviato da Luca Peyron, inserito il 14/08/2010

PREGHIERA

95. Preghiera a Maria

Antonella Fontana

Quante volte madre ti imploriamo,
quante volte a te rivolgiamo lo sguardo
per chiederti aiuto!
Tu Madre dell'Amore supremo,
ci insegni la dolcezza con lo sguardo.
Non importa se l'immagine è di legno o di gesso,
noi guardandoti ti imploriamo:
stringi più forte la nostra mano
quando ti accorgi che, camminando,
inciampiamo fra i ciottoli insidiosi
del nostro itinerario.
Preparaci un giaciglio nel cuore di tuo Figlio.
Un giaciglio rischiarato dal tuo caldo sorriso,
un giaciglio nel quale tu,
dolce madre,
col tuo canto soave, accogli i tuoi figli
con parole d'amore.
Accoglici quando fuggiamo da noi stessi,
quando il nostro cuore non tende all'Altissimo.
E quando ci perdiamo,
tu Maria ascolta il canto che in coro
ti eleviamo e con il tuo manto,
santa Madre, sprigiona il calore che
scioglie il nostro cuore.

mariaaiutoconforto

inviato da Antonella Fontana, inserito il 11/08/2010

PREGHIERA

96. A Maria per i giovani   1

Antonella Fontana

Maria,
madre celeste,
ci piace immaginarti come noi!
Ragazza esuberante ed entusiasta che crede
all'annuncio più incredibile della storia.
Come noi giovani, a cui tutti rimproverano il troppo entusiasmo!
Ma cosa sarebbe stato della storia, Maria, senza il tuo "eccomi"?
Certo sarai apparsa sprovveduta ai tuoi,
ben strana per i tuoi vicini,
sicuramente controcorrente,
ma con il tuo "sì", Maria,
hai dato la caparra per la nostra salvezza!
Investi ancora su di noi,
Madre celeste!
Ci affidiamo a te.
Facci condividere l'ascolto, la fiducia,
l'attesa, l'amore e il totale abbandono
che Tu, ragazza di mondo come noi,
hai saputo donare a Dio; al tuo...al nostro Gesù!
Amen.

mariagiovanigiovinezzaobbedienza

inviato da Antonella Fontana, inserito il 11/08/2010

PREGHIERA

97. Preghiera di una monaca a Maria

Anna Rita Mazzocco, Il Cantico di Tommaso, Ed. Morlacchi Perugia

Il mio sì, Maria
è già stato detto
quel giorno che tuo Figlio
m'ha fatta sua sposa.
Quel giorno pensai
d'aver rinunciato
alla gioia d'essere madre
e d'avergliene fatto dono.

Ma lui,
che non si lascia vincere in generosità,
che dà il centuplo,
non poteva lasciare
che una donna restasse incompiuta.

Ed a me che pensavo
che non avrei mai avuto figli
quel sì me ne ha dati a centinaia;
io che pensavo che non avrei mai cullato
la mia creatura tra le braccia,
ho potuto invece
cullare nel mio cuore
tutti quelli che volevano sentirsi accolti.
Io che non avrei mai pianto per mio figlio
sono stata resa capace
di condividere la solitudine
di chi voleva soltanto essere capito.

A me
che non avrei mai trepidato per un bimbo mio
è stata data la trepidazione del cuore
per l'umanità intera.

Io, Maria
che credevo di aver rinunciato per sempre
alla gioia di essere madre,
per quel mio sì
sono stata resa maternità.

vocazionepreghieramaternitàpaternità

inviato da Monache Agostiniane Urbino, inserito il 11/08/2010

TESTO

98. Riappacificati con la morte

Carlo Maria Martini

Io, mi sono più volte lamentato col Signore perché morendo non ha tolto a noi la necessità di morire. Sarebbe stato così bello poter dire: Gesù ha affrontato la morte anche al nostro posto e morti potremmo andare in Paradiso per un sentiero fiorito. E invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro colle che è la morte ed entrassimo nell'oscurità che fa sempre un po' paura. Ma qui sta l'essenziale: mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle "uscite di sicurezza". Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Ciò che ci attende dopo la morte è un mistero che richiede un affidamento totale: desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo ad occhi chiusi, alla cieca, mettendoci in tutto nelle sue mani.

mortefedefiduciaaffidamentoaccettazionesperanzavita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Matteo Salvatti, inserito il 26/06/2010

TESTO

99. Affidarsi allo Spirito

Carlo Maria Martini

Affidarsi allo Spirito significa riconoscere che in tutti i settori arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi; a noi non tocca né seminarlo, né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, seguirlo.

Anche nel buio del nostro tempo, lo Spirito c'è e non si è mai perso d'animo: al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva là dove mai avremmo immaginato.

Spirito Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 29/05/2010

PREGHIERA

100. Preghiera per i bambini della prima Confessione

Anna Maria Spinoglio

Padre, ricco di misericordia,
tu, fin dai tempi antichi
hai fatto un'alleanza con ogni uomo.
A Noè hai dato un segno del tuo amore,
l'arco in cielo,
impegnandoti a sostenere e ad amare
anche chi si allontana da te;
il tuo figlio Gesù si è fatto uomo come noi
ed ha sperimentato anche lui la fatica della tentazione
ma ha saputo vincerla affidandosi unicamente a te.
Oggi noi affidiamo a te questi bambini
che si preparano a sperimentare
la bellezza del tuo amore di Padre
nel Sacramento della Riconciliazione.
Manda su di loro il tuo Spirito Santo
perché scoprano con gioia
cosa significhi essere perdonati
e riconciliati con te
e, liberati dal male,
diventino pienamente tuoi figli
così come tu li hai voluti
nel giorno del loro Battesimo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

riconciliazione

4.7/5 (3 voti)

inviato da Anna Maria Spinoglio, inserito il 03/03/2010

PREGHIERA

101. Preghiera dei genitori   2

Ti ringraziamo, Signore, per il dono dei nostri figli.
Sappiamo che tu li ami di un amore più grande,
più potente, più puro del nostro;
a te dunque li affidiamo.
Sii tu per loro la Via, la Verità e la Vita,
l'amico vero che non tradisce mai.
Fa' che essi credano, perché la vita
senza fede è una notte disperata.
Fa' che siano puri, perché senza purezza
non c'è amore, ma egoismo.
Fa' che crescano onesti e laboriosi,
sani e buoni come noi li sogniamo e tu li vuoi.
Degnati di eleggere e di chiamare qualcuno di loro
per l'avvento del tuo Regno.
Fa' che noi siamo per loro esempio luminoso
di virtù e guida sicura.
Dona efficacia alla nostra parola, forza costante
alla nostra azione formatrice e di testimonianza.
E tu, Maria, che conoscesti le ineffabili gioie
di una maternità santa,
dacci un cuore capace di trasmettere
una fede viva e ardente.
Santifica le nostre ansie e le nostre gioie,
fa' che i nostri figli crescano in virtù e santità
per opera tua e del tuo Figlio Divino.
Amen!

genitorifiglifamiglia

4.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2009

TESTO

102. Un pensiero di pace

Anna Marinelli

Io la Pace la penso così,
come una terra immensa,
senza frontiere,
senza confini:
una terra feconda
che produca frumento
per tutte le bocche,
una terra allietata
da chiari corsi d'acqua.

Io la pace la penso così,
come un abito azzurro;
azzurro come il manto della nostra Madre Maria,
azzurro come le speranze
di tutti i popoli oppressi,
azzurro come un cielo senza confini spaziali,
azzurro come lo sguardo della Natura
quando era immersa nel giardino dell'Eden,

Io la pace la penso così,
come un padre che ama, che guida, che corregge,
che raduna dalle varie lontananze
il suo gregge,
chiama per nome ogni figlio e ogni figlia,
perché la Chiesa è come una famiglia.

Io la Pace la penso così e voi?

pace

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Marinelli, inserito il 08/12/2009

TESTO

103. Io mi impegno - Preghiera per l'adesione all'azione cattolica   1

Azione Cattolica Diocesana di Napoli

Confermando la scelta di aderire all'Azione Cattolica Italiana mi impegno:

- a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù;
- ad avere un contatto continuo con la Parola di Dio e a vivere una vita sacramentale intensa;
- a curare la mia formazione cristiana, attraverso la meditazione, lo studio personale, la partecipazione alle iniziative di formazione e alla vita dell'associazione parrocchiale, Diocesana e nazionale.
- ad avere a cuore la formazione cristiana dei più piccoli dell'Associazione (ACR);
- a far crescere la qualità della vita dell'AC attraverso la preghiera e la cura delle relazioni con le persone, la condivisione delle proposte che l'associazione offre, la promozione degli obiettivi che si da, la corresponsabilità e il sostegno economico;
- a vivere in comunione con il Vescovo e i sacerdoti, in particolare con il mio parroco, "con tutti i fratelli nella fede e con le altre aggregazioni ecclesiali";
- ad essere "fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà" ;
- a spendermi, insieme a tutti gli aderenti all'Associazione, affinché la mia parrocchia sia sempre più accogliente, estroversa, missionaria;
ad andare incontro alle persone che incrocio nelle diverse situazioni della vita;
- a portare da laico, giorno dopo giorno, "il fermento del Vangelo" in famiglia, a scuola, all'università, nei luoghi di lavoro e del tempo libero, nell'economia e nella politica;
- a prendere la vita sul serio e ad essere lievito buono, parola che comunica fiducia, sale che esalta il sapore delle cose.

Affido questi miei santi propositi al cuore e alle mani di Maria, la Madre del Signore Gesù.

azione cattolicaimpegnoevangelizzazionecomunione

inviato da Qumran2, inserito il 07/12/2009

PREGHIERA

104. Lo Spirito di Dio   2

David Maria Turoldo

Tu vieni a turbarci,
vento dello Spirito.
Tu sei l'altro che è in noi.
Tu sei il soffio che anima
e sempre scompare.

Tu sei il fuoco
che brucia per illuminare.
Attraverso i secoli e le moltitudini
Tu corri come un sorriso
per far impallidire le pretese
degli uomini.

Poiché tu sei l'invisibile
testimone del domani,
di tutti i domani.
Tu sei povero come l'amore
per questo ami radunare
per creare.
Oh, ebbrezza e tempesta di Dio!

Spirito Santopentecoste

5.0/5 (1 voto)

inviato da Adriana Parodi, inserito il 04/12/2009

PREGHIERA

105. Maria Madre della Provvidenza

Mons. Pietro China

O Maria,
è consolante per la nostra comunità
invocarti come Madre della Provvidenza,
perché ci dai la certezza
che tu ti preoccupi del nostro cammino,
che tu ci guidi per realizzare
- pur nelle difficili vicende della vita -
il progetto di Amore che il Signore
ha disposto per ciscuno di noi.
Per il bene che vogliamo a tanti fratelli
che vivono in queste strade, in queste case,
ma distratti o indifferenti,
delusi o sbandati per avere fatto
altre scelte ingannevoli di vita,
o Madre della Provvidenza, aiuta la nostra comunità
a diventare sempre più aperta, più unita,
generosamente impegnata a costruire con tutti
la civiltà dell'Amore.
Amen.

comunità

inviato da Paola Berrettini, inserito il 02/12/2009

PREGHIERA

106. Santa Maria, Vergine del meriggio

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni

Santa Maria, Vergine del meriggio,
donaci l'ebbrezza della luce.
Stiamo fin troppo sperimentando
lo spegnersi delle nostre lanterne,
e il declinare delle ideologie di potenza,
e l'allungarsi delle ombre crepuscolari
sugli angusti sentieri della terra,
per non sentire la nostalgia del sole meridiano.
Strappaci dalla desolazione dello smarrimento
e ispiraci l'umiltà della ricerca.
Abbevera la nostra arsura di grazia nel cavo della tua mano.
Riportaci alla fede che un'altra Madre, povera e buona come te,
ci ha trasmesso quando eravamo bambini,
e che forse un giorno abbiamo in parte svenduto
per una miserabile porzione di lenticchie.
Tu, mendicante dello Spirito,
riempi le nostre anfore di olio
destinato a bruciare dinanzi a Dio:
ne abbiamo già fatto ardere troppo
davanti agli idoli del deserto.
Facci capaci di abbandoni sovrumani in Lui.
Tempera le nostre superbie carnali.
Fa' che la luce della fede,
anche quando assume accenti di denuncia profetica,
non ci renda arroganti o presuntuosi,
ma ci doni il gaudio della tolleranza e della comprensione.
Soprattutto, però, liberaci dalla tragedia
che il nostro credere in Dio
rimanga estraneo alle scelte concrete di ogni momento
sia pubbliche che private,
e corra il rischio
di non diventare mai carne e sangue
sull'altare della ferialità.

MariaMadonnafiduciaperseveranzaricerca

inviato da Francesco De Luca, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

107. Vergine in attesa   1

Guido Novella, Con Maria in attesa del Signore, Editrice Elledici

La nostra vita,
Signore, è fatta di attesa:
attendiamo una notizia, una persona,
un evento.
Attendiamo perché siamo vivi,
incapaci di accontentarci del nostro oggi;
desiderosi di superarci per essere nuovi,
gioiosi di divenire, in futuro,
quelli che ora non siamo.
Nuova abitazione in terra nuova aspettiamo
dove giustizia e pace regneranno.
I nostri desideri inappagati,
sincere speranze di vita piena,
troveranno rifugio nel tuo cuore di Padre.
Compi, Signore, la nostra fervida attesa!
Le tue promesse sono le nostre speranze, Padre.
Hai mandato Gesù Cristo
e ancora aspettiamo il Salvatore.
Troviamo in lui morto e risorto la gioiosa notizia che tu vinci la morte.
Alla sua venuta,
debolezza e corruzione svaniranno.
Gioiosi cammineremo con Cristo
verso di te.
L'impegno per il mondo,
le conquiste della scienza,
l'infaticabile lavoro, il progresso umano;
l'attesa operosa
di un mondo migliore preparano, o Padre,
la venuta di Cristo;
fraternità, libertà, bontà,
ogni conquista umana
sono l'annuncio del tuo dono più pieno.
Vergine in attesa,
donaci il coraggio di saper aspettare;
aperti al futuro, ma laboriosi nel presente.
Santa Maria,
promessa compiuta del nostro domani,
attendi con noi Gesù Salvatore!

MariaVergineAvventoattesaNovenaImmacolata

inviato da Francesco De Luca, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

108. Preghiera a Maria

Henri Caldelari - Isabelle Barman, dal mensile "Dall'alba al tramonto"

Umile serva del Signore,
come hai formato Gesù
a tua somiglianza
forma anche me,
a immagine del tuo diletto Figlio.
Insegnami l'umiltà, la dolcezza,
la pazienza e la bontà.
Fa' crescere in me la fede,
la speranza e la carità.
Fa' che io sia fedele
all'alleanza del mio battesimo
e aperto al soffio dello Spirito.
Uniscimi a Gesù; che io lo segua
fino alla croce per condividere
un giorno la sua gloria!
Aiutami nella prova
e preservami dal peccato.
Che il mio cuore sia radicato
nella fiducia e nella riconoscenza.

preghieramaria

inviato da Bruna Coin, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

109. Salve giardino di delizie

Efrem il Siro

Salve giardino di delizie,
salve, tempio santissimo,
salve, trono del Signore.
Salve rifugio degli afflitti.
Salve, o Madre del Cristo
Figlio del Dio vivo,
cui conviene gloria, onore,
adorazione e lode
ora e sempre e dappertutto.
Amen e nei secoli.

maria

inviato da Suor Maria Roberta Tiberio O.S.B., inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

110. Madre degli infermi

Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo,
di colo­ro che in questo momento, hanno perso conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno iniziando una lunga agonia,
di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono per la sofferenza;
di coloro che non possono curarsi per­ché poveri;
di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili;
di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora.
Di quelli che cercano una sistemazione meno dolorosa nella loro vita e non la trovano;
di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria;
di quanti devono rinunciare ai loro proget­ti più cari per il futuro;
di quanti soprattutto non credono in una vita migliore;
di quanti si ribellano e bestemmiano Dio;
di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.

mariamalatiinfermiammalatimalattiainfermità

inviato da Qumran2, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

111. O madre purissima   1

Giuseppe Studita

Placa, o Madre purissima, la selvaggia tempesta dell'anima mia,
ché sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita.
Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore.
Sei stata data a noi, sulla terra come protezio­ne, baluardo e vanto.
Ci sei stata data come torre e sicura salvezza, o Fanciulla.
Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo.

mariamadre

4.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Maria Roberta Tiberio O.S.B., inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

112. O Vergine

Andrea di Creta

O Vergine, da te,
come da montagna non tagliata,
fu staccato Cristo, la pietra angolare
che ha unito le nature divise.
Per questo ci rallegriamo
e ti magnifichiamo, o Teotòkos!

Venite, ricordiamo con cuore puro e animo sobrio
la Figlia del Re, lo splendore della Chiesa,
più brillante dell'oro,
e magnifichiamola!

Salve! e gioisci, o Sposa del gran Re,
tu che rifletti splendidamente
la bellezza del tuo sposo,
ed esclami con il tuo popolo:
O Datare della vita,
ti magnifichiamo!

O Salvatore, dona il tuo celeste aiuto alla tua Chiesa;
essa non riconosce altro Dio
e liberatore all'infuori di te,
che hai dato la tua vita per essa
e ti glorifica in conoscenza.

Accetta le suppliche del tuo popolo,
o Vergine Madre di Dio,
ed intercedi senza posa presso tuo Figlio, affinché liberi noi che ti lodiamo
dai pericoli e tentazioni.
Tu sei infatti la nostra ambasciatrice
e la nostra speranza.

maria

inviato da Suor Maria Roberta Tiberio O.S.B., inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

113. Benedetta sei tu fra le donne!

Gregorio di Nissa

Benedetta sei tu fra le donne! Perché sei stata trovata degna di ospitare il Signore, perché hai accolto in te Colui che è tanto grande, che nessuna cosa al mondo potrebbe contenere, hai ricevuto Colui che tutto riempie di sé, perché sei divenuta luogo in cui si realizza la salvezza, perché sei stata il carro che ha introdotto il Re nella vita, perché sei apparsa come tesoro, come perla spirituale.
Benedetta tu fra le donne!

maria

inviato da Suor Maria Roberta Tiberio O.S.B., inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

114. Aiutami a dire il mio "sì"

Padri della Chiesa

Benedetta sii tu Maria!
Dio si è innamorato della tua bellezza
e ti ha scelta come Madre del suo Figlio.
Benedetta sii tu Maria!
Il tuo "sì" ha reso possibile
questo dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo.
Il Creatore e la Creatura si sono abbracciati
e da quel momento niente li potrà separare.
Benedetta sii tu Maria!
In te vediamo l'immagine dell'umanità redenta,
che riceve il dono di Dio:
l'uomo riceve l'abbraccio di Dio
e, attraverso il suo "sì"
rimane per sempre avvolto
da questo abbraccio meraviglioso
che è la vita divina.
Benedetta sii tu Maria!
Aiutami a dire sempre
con te il mio "sì",
non solo nelle grandi occasioni,
ma nella realtà della vita quotidiana
dove Cristo è presente.

Mariamadonnadisponibilitàannunciazione

inviato da Lucia, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

115. Maria donna bellissima

Tonino Bello, Maria, donna dei nostri giorni

Santa Maria, donna bellissima, attraverso te vogliamo ringraziare il Signore per il mistero della bellezza.
Egli l'ha disseminata qua e là sulla terra, perché lungo la strada, tenga deste, nel nostro cuore di viandanti, le nostalgie insopprimibili del cielo.
Riconciliaci con la bellezza.
Tu lo sai che dura poco nelle nostre mani rapaci.
Facci comprendere che sarà la bellezza a salvare il mondo.

mariabellezza

inviato da Bruna Coin, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

116. Credo

Credo in Dio Padre
che creò la donna e l'uomo a sua immagine e somiglianza
e consegnò ai due la cura del mondo:
e vide che questo era molto buono;
che chiese il consenso ad una donna
per realizzare la sua opera di salvezza.
Credo in Gesù nato da una donna;
che ascoltava e valorizzava le donne
e le proteggeva contro le accuse degli uomini.
Che aveva donne discepole che lo seguivano e servivano.
Che apparve per primo a Maria Maddalena ed altre donne
e le invia per prime ad annunciare
la buona novella della sua Resurrezione proprio ai suoi discepoli.
Credo nello Spirito Santo,
soffio e principio di vita che è disceso
sopra uomini e donne nel giorno della Pentecoste
e che spinge la comunità della Chiesa verso l'uguaglianza.

donnamariamadonnaSpirito SantoDio Padre

inviato da Forner Fortunato, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

117. A Maria, Madre del Bell'Amore

Bruno Forte, I gradi dell'amore, ed. S. Paolo 2007, p. 67-68

Maria, vergine dell'ascolto,
silenzio in cui la Parola
venne ad abitare fra noi,
affido a te tutto me stesso,
la mia mente e il mio cuore,
la mia carne e i miei sensi,
perché alla tua scuola e col tuo aiuto
io sia silenzio e ascolto
per lasciarmi amare senza difese dal mio Dio
e divenire come te deserto fiorito,
giardino del sempre nuovo inizio dell'amore.
A te, Madre del bell'Amore,
consacro il mio cuore,
perché il mio sì divenga come il tuo
sorgente d'amore tenero e attento,
umile e concreto,
e, come te, arca dell'Alleanza,
porti a quanti incontrerò
la gioia della presenza dell'Amato.
A te, sposa delle nozze eterne,
che canti le meraviglie
compiute dallo sposo
nell'umiltà della tua storia e della nostra,
affido pensieri, parole e opere di ogni giorno,
perché nella fedeltà al dono dell'Amore
siano tutti pensieri di pace,
cantico di lode, parole di speranza,
opere di giustizia e carità dolcissima.
Vergine, Madre e Sposa,
tutta bella regina del cielo e della terra,
intercedi per me perché venga a cantare
con te e con tutti i Santi
insieme a chi mi fu affidato nell'amore
cantico nuovo dell'Agnello
nella Gerusalemme eterna,
splendente della bellezza
del giorno dell'amore che non muore.
Amen. Alleluia!

MariaMadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cristina Catapano, inserito il 25/11/2009

TESTO

118. Invoca Maria

San Bernardo

Non c'è nulla che mi affascini di più che parlare di Maria.
Ella è una scintillante stella che si alza sull'immensità del mare umano e sfavilla con i suoi meriti.
O tu, che ti senti sbattuto dai flutti di questo mondo in mezzo ad uragani e a tempeste, non abbandonare con gli occhi la luce di quella stella se non vuoi fare naufragio.
Se si leva il vento delle tentazioni, se lo scoglio delle tribolazioni ostacola la tua rotta, guarda la stella, invoca Maria.
Se sei sbattuto dalle onde dell'orgoglio, dell'ambizione, del rancore, della gelosia, guarda la stessa, invoca Maria.
Se la collera, l'avarizia, i desideri impuri squassano il vascello della tua anima, guarda a Maria.
Se turbato dall'enormità dei tuoi peccati, vergognoso delle brutture della tua coscienza, spaventato dal giudizio divino, cominci a lasciarti andare alla tristezza, a scivolare nella disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angosce, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Il suo nome non si allontani mai dalle tue labbra, non si allontani mai dal tuo cuore.

preghieraconsigliomaria

inviato da Adriana Parodi, inserito il 25/11/2009

TESTO

119. La nascita di Gesù   1

Sedulio, Carmen Paschale (II, 48-67)

Quale luce nuova sul mondo, quale grazia per tutto il cielo! Quale fu quel fulgore, quando Cristo uscì dal ventre di Maria, in uno splendore nuovo!

Egli era come uno sposo esultante del suo glorioso talamo, bello di una bellezza attraente al di sopra di quella degli uomini, nelle belle labbra del quale, tra il raggiare della persona, è diffusa una grazia soave.

O pietà premurosa! Perché il giogo servile non ci tenesse sotto il dominio del peccato, il sommo Signore prese membra servili, ed egli che dalla prima origine del mondo veste dei suoi doni tutte le cose che nascono, non ebbe vestimento che i poveri stracci di cui fu coperto; e quello che non riescono a contenere né l'onda agitata del mare tempestoso né tutto il suolo della terra né la spaziosa reggia dell'immenso cielo, stette tutto intero nel corpo di una vergine e - lui Dio! - giacque in una piccola greppia.

Salve, santa madre, che hai partorito un re, il quale governa per i secoli il cielo e la terra, e il cui nume e il cui potere, abbracciata ogni cosa in un eterno cerchio, dura senza fine; tu che, avendo nel ventre beato i gaudi della madre insieme con l'onore della verginità, sei apparsa non aver l'eguale né tra le donne precedenti né tra quelle future: tu sei la sola donna, unica e senza esempio, che sia piaciuta a Cristo!

marianataleincarnazione

inviato da Qumran2, inserito il 24/11/2009

TESTO

120. Quel bambino

Chiara Lubich

Quando ti preghiamo, Gesù, nel nostro cuore, quando ti adoriamo nell'Ostia Santa dell'altare, quando conversiamo con te presente in Cielo, e a te diciamo il nostro grazie per la vita e su te versiamo il pentimento dei nostri sbagli, e da te invochiamo le grazie di cui abbiamo bisogno, sempre ti pensiamo adulto, Signore.

Ora ecco che, luce sempre nuova, ogni anno ritorna Natale e, come una rinnovata rivelazione, ti mostri a noi bambino, neonato in una culla, e un'onda di commozione ci invade. E non sappiamo più formulare parola, né osiamo chiedere, né ci sentiamo di pesare su tante minuscole forze seppur onnipotenti.

Il mistero ci ammutolisce ed il silenzio adorante dell'anima si confonde con quello di Maria, la quale, alla dichiarazione dei pastori che udirono il celeste canto degli angeli, "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19).

Il Natale: quel Bambino sempre ci appare come uno dei misteri più sconcertanti della nostra fede, perché è principio della rivelazione dell'amore di Dio per noi che poi s'aprirà in tutta la sua divina, misericordiosa, onnipotente maestosità.

NataleamoreGesù bambino

inviato da Franco Canzian, inserito il 24/11/2009

ESPERIENZA

121. Un fioretto di S. Giuseppe da Copertino

Padre Bonaventura

Quando S. Giuseppe da Copertino era ancora un giovane frate usciva ogni giorno dal convento, insieme ad un confratello, per la questua. Andare a piedi verso il paese era un tragitto lungo che poteva risultare noioso dopo averlo percorso tante volte, cosìcché quel giorno il confratello suggerì a Giuseppe di recitare, ognuno per proprio conto e silenziosamente, tante Ave Maria finché fossero arrivati.

Giunti in paese il fraticello disse: "Io sono arrivato a cento Ave Maria, così tante ne ho dette durante il tragitto e tu? Quante ne hai recitate tu?". Il confratello chiedeva, ma Giuseppe non rispondeva. Dietro le numerose insistenze dovette cedere e, abbassando la testa umilmente disse. "Non ho ancora finito la prima!".

Il fatto è che Giuseppe, ogni volta che vedeva o parlava con la "cara mamma sua" come chiamava la Madonna entrava in estasi!

preghieramariaave mariamadonnacontemplazione

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inviato da Laura Simonetti, inserito il 11/10/2009

TESTO

122. Benedizione

Anselm Grun e Maria M. Robben, Come vincere nelle sconfitte, Ed. Queriniana 2003

La Parola di Dio che si è fatta carne in Gesù, è per tutti benedizione e salvezza.

Non ti lascio cadere e non ti abbandono.
Resto presso di te con il mio amore,
ti accompagno dovunque andrai.

Il mio amore sia la tua forza, la mia fedeltà la tua difesa.
Ti avvolga la mia tenerezza,
e ti venga incontro la mia brama.

Se sei triste, ti consolerò,
nella tua inquietudine stendo la mia mano su di te,
nel tuo dolore bacio le tue ferite,
nel tumulto mi metto al tuo fianco
come angelo delle difficoltà.

Se gli uomini ti deridono ti irrobustirò le spalle,
nella tua mutezza ti offrirò la mia voce
e quando sarai ricurvo per il dolore ti solleverò
con uno sguardo d'amore.

Quando tutto inaridirà in te, ti regalerò il mio calore,
e quando le preoccupazioni ti opprimeranno,
ti sussurrerò parole di fiducia.

Se l'affanno colmerà la tua anima, lo caccerò,
e la mia presenza sarà per te luce in tutto quello che farai.

Al mattino ti risveglia il mio desiderio
e alla sera ti ricopre il mio amore;
addormentati nelle mie braccia
faccia a faccia, cuore a cuore...
tendi l'orecchio, batte per te... nella lunga notte,
a ogni nuovo giorno...

amore di Dioprovvidenzabenedizioneauguriopresenza di Diotenerezza di Dioamorecoppiamatrimoniofedeltàaiutotenerezza

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inviato da Monache Benedettine Di S. Margherita, Fabriano (AN), inserito il 14/08/2009

PREGHIERA

123. Maria, donna del pane   1

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, Edizioni San Paolo

Santa Maria, donna del pane, da chi se non da te, nei giorni dell'abbondanza con gratitudine e nelle lunghe sere delle ristrettezze con fiducia, accanto al focolare che crepitava senza schiuma di pentole, Gesù può avere appreso quella frase del Deuteronomio (8,3), con cui il tentatore sarebbe stato scornato nel deserto: "Non di sol pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio?".

Ripeticila, quella frase, perché la dimentichiamo facilmente. Facci capire che il pane non è tutto. Che i conti in banca non bastano a renderci contenti. Che la tavola piena di vivande non sazia, se il cuore è vuoto di verità. Che se manca la pace dell'anima, anche i cibi più raffinati sono privi di sapore.

Perciò, quando ci vedi brancolare insoddisfatti attorno alle nostre dispense stracolme di beni, muovi a compassione di noi, placa il nostro bisogno di felicità e torna a deporre nella mangiatoia, come quella notte facesti a Betlemme, "il pane vivo disceso dal cielo" (Gv 6,51).

Perché solo chi mangia di quel pane non avrà più fame in eterno.

Mariabisognibeni materialibeni spiritualiinterioritàesterioritàricchezzapace dell'animainsoddisfazioneeucaristiaGesù

inviato da Cristina Catapano, inserito il 18/07/2009

PREGHIERA

124. Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed. Paoline, pagg. 64-65

Santa Maria, donna del riposo, donaci il gusto della domenica. Facci riscoprire la gioia antica di fermarci sul sagrato della chiesa, a conversare con gli amici senza guardare l'orologio. Frena le nostre sfibranti tabelle di marcia, tienici lontani dall'agitazione di chi è in lotta perenne col tempo.

Liberaci dall'affanno delle cose. Persuadici che fermarsi sotto la tenda, per ripensare la rotta, vale molto di più che coprire logoranti percorsi senza traguardo.

Ma, soprattutto, facci capire che se il segreto del riposo fisico sta nelle pause settimanali o nelle ferie annuali che ci concediamo, il segreto della pace interiore sta nel saper perdere tempo con Dio. Lui ne perde tanto con noi. E anche tu ne perdi tanto.

preghieradomenicariposomariamadonna

inviato da Massimiliano Mastrecchia, inserito il 18/07/2009

TESTO

125. La felicità è alla nostra portata

San Giovanni Maria Vianney

Coloro che vivono secondo il mondo ritengono sia troppo difficile salvarsi. Eppure non vi è nulla di più facile: basta osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa ed evitare i sette peccati capitali; oppure, se preferite, fare il bene ed evitare il male; tutto qua!

I buoni cristiani che si danno da fare per salvare la propria anima sono sempre felici e contenti: godono anticipatamente della felicità del cielo e saranno felici per l'eternità. I cattivi cristiani, invece, quelli che si dannano, sono da compatire: mormorano, sono tristi e lo saranno per l'eternità.

Un buon cristiano, un avaro del cielo, tiene in poco conto i beni terreni: egli pensa soltanto a render bella la propria anima, ad accumulare ciò che lo renderà felice in eterno, ciò che dura in eterno. Guardate i re, gli imperatori, i grandi della terra: sono molto ricchi, ma sono contenti? Se amano il buon Dio, sì; ma se non lo amano, no, non sono contenti. Personalmente trovo che non vi sia nulla di più triste dei ricchi, quando non amano il buon Dio.

Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un'anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo.

salvezzafelicità

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inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

TESTO

126. Lavorare per il cielo

San Giovanni Maria Vianney

Molti sono i cristiani, figli miei, che non sanno assolutamente perché sono al mondo... "Mio Dio, perché mi hai messo al mondo?". "Per salvarti". "E perché vuoi salvarmi?". "Perché ti amo".

Com'è bello conoscere, amare e servire Dio! Non abbiamo nient'altro da fare in questa vita. Tutto ciò che facciamo al di fuori di questo, è tempo perso. Bisogna agire soltanto per Dio, mettere le nostre opere nelle sue mani... Svegliandosi al mattino bisogna dire: "Oggi voglio lavorare per te, mio Dio! Accetterò tutto quello che vorrai inviarmi in quanto tuo dono. Offro me stesso in sacrificio. Tuttavia, mio Dio, io non posso nulla senza di te: aiutami!".

Oh! Come rimpiangeremo, in punto di morte, tutto il tempo che avremo dedicato ai piaceri, alle conversazioni inutili, al riposo anziché dedicarlo alla mortificazione, alla preghiera, alle buone opere, a pensare alla nostra miseria, a piangere sui nostri peccati! Allora ci renderemo conto di non aver fatto nulla per il cielo.

Che triste, figli miei! La maggior parte dei cristiani non fa altro che lavorare per soddisfare questo "cadavere" che presto marcirà sotto terra, senza alcun riguardo per la povera anima, che è destinata ad essere felice o infelice per l'eternità. La loro mancanza di spirito e di buon senso fa accapponare la pelle!

Vedete, figli miei, non bisogna dimenticare che abbiamo un'anima da salvare ed un'eternità che ci aspetta. Il mondo, le ricchezze, i piaceri, gli onori passeranno; il cielo e l'inferno non passeranno mai. Stiamo quindi attenti!

I santi non hanno cominciato tutti bene, ma hanno finito tutti bene. Noi abbiamo cominciato male: finiamo bene, e potremo un giorno congiungerci a loro in cielo.

salvezzascopo della vita

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inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

TESTO

127. L'amore del prossimo   1

San Giovanni Maria Vianney, Omelia per la XII Domenica dopo Pentecoste

Tutta la nostra religione non è che religione falsa e tutte le nostre virtù non sono altro che fantasmi; e siamo soltanto degli ipocriti agli occhi di Dio, se non abbiamo quella carità universale per tutti, per i buoni come per i cattivi, per i poveri come per i ricchi, per tutti quelli che ci fanno del male, come per quelli che ci fanno del bene. No, non c'è virtù che meglio ci faccia conoscere se siamo í figli del buon Dio, come la carità. L'obbligo che abbiamo di amare il nostro prossimo è così grande, che Gesù Cristo ce ne fa un comandamento, che pone subito dopo quello col quale ci ordina di amarlo con tutto il cuore. Ci dice che tutta la legge e í profeti sono racchiusi in questo comandamento di amare il nostro prossimo.

Sì, dobbiamo considerare quest'obbligo come il più universale, il più necessario e il più essenziale alla religione, alla nostra salvezza. Osservando questo comandamento, mettiamo in pratica tutti gli altri. San Paolo ci dice che gli altri comandamenti ci vietano l'adulterio, il furto, le ingiurie, le false testimonianze. Se amiamo il nostro prossimo, non facciamo niente di tutto questo, perché l'amore che abbiamo per il nostro prossimo non può tollerare che facciamo del male.

amore del prossimoamore fraterno

inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

TESTO

128. La comunione eucaristica

San Giovanni Maria Vianney, Omelia per la VI domenica dopo Pentecoste

Quale gioia per un cristiano che ha la fede, che, alzandosi dalla santa Mensa, se ne va con tutto il cielo nel suo cuore!... Ah, felice la casa nella quale abitano tali cristiani!... quale rispetto bisogna avere per essi, durante la giornata. Avere, in casa, un secondo tabernacolo dove il buon Dio ha dimorato veramente in corpo e anima!

- Forse, mi direte ancora: se questa felicità è così grande, perché dunque la Chiesa ci dà il comandamento di comunicarci una volta ogni anno?

- Questo comandamento non è fatto per i buoni cristiani, esiste soltanto per i cristiani pusillanimi e indifferenti verso la salvezza della loro povera anima. Agli inizi della Chiesa, la più grande punizione che si poteva imporre ai cristiani era di privarli di tale felicità; ogni volta che avevano la gioia di assistere alla santa Messa, avevano la gioia di comunicare. Mio Dio! possibile che dei cristiani rimangano tre, quattro, cinque e sei mesi, senza dare questo nutrimento celeste alle loro povere anime? La lasciano morire di inedia!... Mio Dio!, che guaio e quale accecamento!... avendo tanti rimedi per guarirla e un cibo così adatto a conservarla in salute!

La Chiesa, vedendo quanto già i cristiani perdevano di vista la salvezza delle loro povere anime, sperando che il timore del peccato facesse loro aprire gli occhi, dette loro un comandamento che li obbligava a comunicarsi tre volte all'anno, a Natale, a Pasqua e a Pentecoste. Ma in seguito, vedendo che i cristiani diventavano sempre più insensibili alla loro disgrazia, la Chiesa ha finito per non obbligarli più ad avvicinarsi al loro Dio, tranne una volta all'anno. O mio Dio!, che disgrazia e quale accecamento che un cristiano sia obbligato a mezzo di leggi a cercare la sua felicità!

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inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

PREGHIERA

129. Preghiera per le vocazioni sacerdotali

Guy Bagnard, Vescovo di Belley-Ars

Signore Gesù, guida e pastore del tuo popolo, tu hai chiamato nella Chiesa San Giovanni Maria Vianney, curato d'Ars, come tuo servo. Sii benedetto per la santità della sua vita e l'ammirabile fecondità del suo ministero. Con la sua perseveranza egli ha superato tutti gli ostacoli nel cammino del sacerdozio.

Prete autentico, attingeva dalla Celebrazione Eucaristica e dall'adorazione silenziosa l'ardore della sua carità pastorale e la vitalità del suo zelo apostolico.

Per sua intercessione, tocca il cuore dei giovani perché trovino nel suo esempio di vita lo slancio per seguirti con lo stesso coraggio, senza guardare indietro.

Rinnova il cuore dei preti perché si donino con fervore e profondità e sappiano fondare l'unità delle loro comunità sull'Eucaristia, il perdono e l'amore reciproco.

Fortifica le famiglie cristiane perché sostengano quei figli che tu hai chiamato.

Anche oggi, Signore, manda operai alla tua messe, perché sia accolta la sfida evangelica del nostro tempo. Siano numerosi i giovani che sanno fare della loro vita un "ti amo" a servizio dei fratelli, proprio come San Giovanni Maria Vianney.

Ascoltaci, o Signore, Pastore per l'eternità. Amen.

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inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

PREGHIERA

130. Preghiera a san Giovanni M. Vianney

Guy Bagnard, Vescovo di Belley-Ars

Santo Curato d'Ars, tu hai fatto della tua vita un'offerta totale a Dio per il servizio degli uomini. Che lo Spirito Santo, per la tua intercessione, ci conduca a rispondere oggi, senza debolezza, alla nostra vocazione personale.

Tu sei stato un assiduo adoratore di Cristo nel Tabernacolo. Insegnaci ad avvicinarci con fede e rispetto all'Eucaristia, a gustare la presenza silenziosa di Gesù nel Santissimo Sacramento.

Tu sei stato l'amico dei peccatori. Tu dicevi loro: "Le vostre colpe sono come un granello di sabbia rispetto alla grande montagna della misericordia di Dio". Sciogli i legami della paura che talvolta ci tengono lontani dal perdono di Dio. Aumenta in noi il pentimento per le nostre colpe. Mostraci il vero volto del Padre che attende instancabilmente il ritorno del figliol prodigo.

Tu sei stato il sostegno dei poveri: "Il mio segreto è molto semplice: dare tutto senza conservare niente". Insegnaci a condividere con quelli che sono nel bisogno, rendici liberi riguardo al denaro e a tutte le false ricchezze.

Tu sei stato un figlio affettuoso della Vergine Maria, "il tuo più vecchio amore". Insegnaci a pregarla con la semplicità e la fiducia di un bambino.

Tu sei diventato il testimone esemplare dei Parroci dell'universo. Che la tua carità pastorale conduca i pastori a ricercare la vicinanza con tutti, senza preferenze. Ottieni loro l'amore per la Chiesa, lo slancio apostolico, la solidità nelle prove.

Ispira ai giovani la grandezza del ministero sacerdotale e la gioia di rispondere alla chiamata del buon Pastore.

Santo Curato d'Ars, sii tu il nostro intercessore presso Dio. Amen.

sacerdotipretipresbiterianno sacerdotale

inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

PREGHIERA

131. Atto d'amore   1

San Giovanni Maria Vianney, Curato d'Ars

Ti amo, mio Dio, e il mio desiderio
è di amarti fino all'ultimo respiro della mia vita.
Ti amo, o Dio infinitamente amabile,
e preferisco morire amandoti,
piuttosto che vivere un solo istante senza amarti.
Ti amo, Signore, e l'unica grazia che ti chiedo
è di amarti eternamente.
Ti amo, mio Dio, e desidero il cielo,
soltanto per avere la felicità di amarti perfettamente.
Mio Dio, se la mia lingua non può dire ad ogni istante: ti amo,
voglio che il mio cuore te lo ripeta ogni volta che respiro.
Ti amo, mio divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me,
e mi tieni quaggiù crocifisso con te.
Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti
e sapendo che ti amo.

amare Diorapporto con Dio

inviato da Parrocchia S. Giovanni M. Vianney - Roma, inserito il 26/06/2009

PREGHIERA

132. San Giovanni Battista, l'amico dello sposo

mons. Franco Agnesi, All'ombra della basilica, La Prealpina, 21.06.2009

San Giovanni Battista,
che hai sussultato di gioia,
ancor prima della nascita,
al sentire la voce di Maria, madre del Redentore,
fa' che ricerchiamo sempre motivi di gioia e di serenità
per i nostri cuori e per le nostre famiglie.

Tu che hai preparato la strada al Redentore, aiuta noi cristiani
a preparare il cuore dei nostri piccoli e dei nostri giovani,
a conoscere ed amare nostro Signore.

Tu che lo hai indicato al tuo popolo nel fiume Giordano,
aiutaci a riconoscerlo nella sua Parola,
nei Sacramenti, nei fratelli, soprattutto i più poveri e bisognosi.

Tu che hai lottato fino alla morte per i principi e i valori più nobili,
aiutaci ad impegnarci anche noi perché
nelle fabbriche e negli uffici
regni l'onestà, il rispetto e la solidarietà.

Tu che ti sei lasciato uccidere pur di non tacere la verità,
aiutaci ad essere coraggiosi testimoni
della libertà e della giustizia in ogni momento
e comportamento della nostra vita.

Tu che sei stato definito da Cristo il più grande profeta,
aiutaci ad essere anche noi, nel nostro ambiente di vita,
con semplicità, ma con coerenza,
profeti e testimoni della verità e della nostra fede.
Amen.

profetaprofeziatestimonetestimonianza

inviato da Cesarina, inserito il 22/06/2009

TESTO

133. Sii paziente   1

Rainer Maria Rilke

Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore e... cerca di amare le domande, che sono simili a stanze chiuse a chiave e a libri scritti in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga, di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta.

pazienzadomandevita

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inviato da Maria Livia Brauzzi, inserito il 22/06/2009

PREGHIERA

134. Preghiera per l'Anno Sacerdotale

Benedetto XVI

Signore Gesù, che in san Giovanni Maria Vianney hai voluto donare alla Chiesa una toccante immagine della tua carità pastorale, fa' che, in sua compagnia e sorretti dal suo esempio, viviamo in pienezza quest'Anno Sacerdotale.

Fa' che, sostando come lui davanti all'Eucaristia, possiamo imparare quanto sia semplice e quotidiana la tua parola che ci ammaestra; tenero l'amore con cui accogli i peccatori pentiti; consolante l'abbandono confidente alla tua Madre Immacolata.

Fa', o Signore Gesù, che, per intercessione del Santo Curato d'Ars, le famiglie cristiane divengano «piccole chiese», in cui tutte le vocazioni e tutti i carismi, donati dal tuo Santo Spirito, possano essere accolti e valorizzati. Concedici, Signore Gesù, di poter ripetere con lo stesso ardore del Santo Curato le parole con cui egli soleva rivolgersi a Te:

«Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio
è di amarti fino all'ultimo respiro della mia vita.
Ti amo, o Dio infinitamente amabile,
e preferisco morire amandoti
piuttosto che vivere un solo istante senza amarti.
Ti amo, Signore, e l'unica grazia che ti chiedo
è di amarti eternamente.
Mio Dio, se la mia lingua
non può dirti ad ogni istante che ti amo,
voglio che il mio cuore te lo ripeta
tante volte quante volte respiro.
Ti amo, o mio Divino Salvatore,
perché sei stato crocifisso per me,
e mi tieni quaggiù crocifisso con Te.
Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti
e sapendo che ti amo».
Amen.

sacerdotepresbiteropreteanno sacerdotale

inviato da Qumran2, inserito il 18/06/2009

TESTO

135. Del buon uso delle tentazioni

S. Giovanni Maria Vianney

Come il buon soldato non ha paura di combattere, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono bravi quando sono all'interno della loro guarnigione: è sul campo di battaglia che si nota la differenza tra i coraggiosi e i vili.

La più grande delle tentazioni è di non averne alcuna. Si potrebbe arrivare a dire che bisogna essere contenti di avere delle tentazioni: è il momento del raccolto spirituale, durante il quale facciamo provviste per il cielo. E' come nel tempo della mietitura: ci si leva di buon mattino, ci si dà un gran daffare, ma non ci si lamenta, perché si raccoglie molto.

Il demonio tenta solamente le anime che vogliono uscire da una situazione di peccato e quelle che sono in stato di grazia. Le altre gli appartengono già: non ha alcun bisogno di tentarle.

Se fossimo profondamente compresi della santa presenza di Dio, sarebbe molto facile per noi resistere al nemico. Sarebbe sufficiente il pensiero "Dio ti vede!" per non peccare mai.

C'era una santa che, dopo esser stata tentata, si lamentava con il Signore dicendogli: «Dov'eri dunque, amatissimo Gesù, durante quella tremenda tempesta?». E il Signore: «Ero al centro del tuo cuore e mi rallegravo di vederti combattere».

tentazionetentazionipeccatolotta spirituale

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inviato da Qumran2, inserito il 18/06/2009

TESTO

136. Con Dio nel cuore   1

Ernesto Olivero, Sulle orme di Dio

La vita, se è capace di allargarsi,
di fare posto a una nuova vita,
è vita.
Il cielo, se si lascia specchiare e guardare,
se si lascia respirare,
è cielo.
Grazie a te, Maria,
la vita e il cielo
oggi si sono incontrati.

amiciziaamore di Diovitaaperturamaria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Carmela Moretti, inserito il 17/06/2009

TESTO

137. Sogno una grande speranza   1

Cardinale Francesco Saverio Van Thuan, Testimoni della speranza. Esercizi spirituali tenuti alla presenza di Ss. Giovanni Paolo II, Citta Nuova, Roma 2006, pag 58-59

Sogno una Chiesa che è Porta Santa , aperta, che accoglie tutti, piena di compassione e di comprensione per le pene e le sofferenze dell'umanità, tutta protesa a consolarla.

Sogno una Chiesa che è Parola, che mostra il libro del Vangelo ai quattro punti cardinali della terra, in un gesto di annuncio, di sottomissione alla Parola di Dio, come promessa dell'Alleanza eterna.

Sogno una Chiesa che è Pane, Eucaristia, che si lascia mangiare da tutti, affinché il mondo abbia la vita in abbondanza.

Sogno una Chiesa che è appassionata di quella unità che ha voluto Gesù.

Sogno una Chiesa che è in cammino, Popolo di Dio, che dietro al Papa che porta la croce, entra nel tempio di Dio e pregando e cantando va incontro a Cristo Risorto, speranza unica, incontro a Maria e a tutti i Santi.

Sogno una Chiesa che porta nel suo cuore il fuoco dello Spirito Santo, e dove c'è lo Spirito, c'è la libertà, c'è il dialogo sincero con il mondo; e specialmente con i giovani, con i poveri e con gli emarginati, c'è il discernimento dei segni dei nostri tempi.

Sogno una Chiesa che è testimone di speranza e di amore, con fatti concreti, come quando si vede il Papa abbracciare tutti... nella grazia di Gesù Cristo, nell'amore del Padre e nella comunione dello Spirito, vissuti nella preghiera e nell'umiltà.

chiesa

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inviato da Stefano Targa, inserito il 12/06/2009

TESTO

138. Non dire ave Maria   1

Silvia Neuhold

Non dire Ave Maria,
se non provi gioia nel sentire la parola di Dio.
Non dire Piena di grazia,
se non riconosci i doni che Dio ti ha fatto.
Non dire il Signore è con te,
se non senti che Dio ti è vicino.
Non dire benedetto,
se non credi di poter essere santo.
Non dire Madre di Dio,
se non ti comporti da figlio
Non dire prega per noi,
se non ti preoccupi del tuo prossimo.
Non dire peccatori,
se guardi la pagliuzza nell'occhio del tuo vicino.
Non dire morte,
se non credi che sia la porta della vita nuova.

ave mariamariamadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Silvia Neuhold, inserito il 05/06/2009

PREGHIERA

139. Preghiera del volontario Avulss   1

Don Giacomo Luzietti, Con l'OARI e l'AVULSS in un cammino di speranza tra gli infermi, Odo Fusi-Pecci, Antonio Todeschini, ed. San Paolo

O Signore,
mentre osservo la mia vita
mi scopro chiuso in me stesso,
assente dalla storia dei fratelli,
lontano dal tuo piano di amore.

Donami la forza di uscire dal mio io,
riempimi della capacità di godere del volto dei fratelli,
stimola in me l'ansia di creare comunione
con ogni creatura che tu mi fai incontrare.

Gli uomini ti potranno conoscere
se io ritrovo l'energia di dimenticarmi,
i fratelli rinnoveranno la speranza nella vita
se io do loro la tua mano,
gli amici scopriranno il tuo volto
se io sarò la tua trasparenza.

O Signore,
sia la mia vita il pane che rinfranca,
sia il mio gesto la bevanda che disseta,
sia la mia parola la luce che brilla.

Allora in una comunione di crescita
e di donazione con tutti i fratelli
in unione con Maria
sarò un magnificat al tuo nome
e un vangelo per il mondo intero.

donogenerositàsolidarietàvolontariato

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giovanna Gioia, inserito il 05/06/2009

PREGHIERA

140. Preghiera per l'Europa

Carlo Maria Martini, dalla rivista Il Cenacolo

Padre dell'umanità, Signore della storia,
guarda questo continente europeo
al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.

Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo,
dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri
e toccate dalla voce dei Riformatori.

Guarda i popoli uniti da tanti legami
ma anche divisi, nel tempo, dall'odio e dalla guerra.
Donaci di lavorare per una Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.

Una Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere
di suscitare e promuovere un' intesa tra i popoli
che assicuri per tutti i continenti,
la giustizia e il pane, la libertà e la pace.

preghieraeuropa

4.0/5 (1 voto)

inviato da Ester Da Ponte, inserito il 05/06/2009

PREGHIERA

141. Sulle tue mani

Maria Fuxa, Voce dei senza voce, ASLA, Palermo 1980

Sulle tue mani,
fratello prete,
depongo la mia povera vita
perché tu la offra
con la bianca ostia...
E aggiungi il mio sangue
al vino del calice,
quando al cielo sollevi le mani,
fratello prete,
perché amo godere
quella gran luce
che ricevi
e doni...

offertamessaeucaristia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 05/06/2009

PREGHIERA

142. Preghiera per la Cresima   2

Signore ti ringrazio perché sto vivendo un momento particolare della mia vita cristiana: il momento in cui confermerò il mio Battesimo nello Spirito Santo.
Il momento in cui so bene che la maturità spirituale dovuta al santo Crisma, farà di me stesso una nuovo missionario pronto per annunciare al mondo della parola di Gesù.
Il dono che mi elargisci mio Dio Padre, mio Dio Figlio, mio Dio Spirito Santo, è grande e meraviglioso per la mia piccolezza.
Donami, dunque Signore anche la costanza di custodirlo fortemente nella mia anima e nel mio cuore, come il tesoro dell'Amore infinito della tua misericordia.
In questo giorno speciale, con l'ausilio perenne della SS. Vergine Maria, la tua Santa Benedizione scenda su di me e sul mio prossimo.
Amen.

confermazione

4.0/5 (1 voto)

inviato da Pietro Marsiglia, inserito il 02/06/2009

TESTO

143. Maria di Betania   1

«Maria allora, presa una libbra di olio profumato, di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli...» (Gv. 12)

«...quell'amore che si sta manifestando come abbraccio totale che parte dalla punta dei piedi di Gesù e arriva alla cima dei capelli di Maria...» (Fr. Michael Davide Semeraro)

La donna tutto crede, tutto spera, tutto sopporta...
La donna sfida le convenzioni,
la donna rischia la sua immagine e la sua vita,
la donna tutto dona con generosità grande,
la donna vince la paura.
La donna intuisce, incontra, anticipa,
abbraccia, ama, dona,
unge, lenisce, eterna,
nell'illogicità dell'amore.

donna

inserito il 02/06/2009

PREGHIERA

144. Preghiera per implorare grazie per intercessione di Giovanni Paolo II

Vicariatusurbis.org

O Trinità Santa,
ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa
il Papa Giovanni Paolo II
e per aver fatto risplendere in lui
la tenerezza della tua paternità,
la gloria della Croce di Cristo
e lo splendore dello Spirito d'amore.
Egli, confidando totalmente nella tua infinita misericordia
e nella materna intercessione di Maria,
ci ha dato un'immagine viva di Gesù Buon Pastore
e ci ha indicato la santità
come misura alta della vita cristiana ordinaria
quale strada per raggiungere la comunione eterna con te.
Concedici, per sua intercessione, secondo la tua volontà,
la grazia che imploriamo,
nella speranza che egli sia presto annoverato
nel numero dei tuoi santi.
Amen.

Giovanni Paolo II

inserito il 02/06/2009

PREGHIERA

145. Gesù Eucarestia

Salvatore Vigliotta

Gesù Eucarestia...
...speranza di Credo.
Fisso il mio sguardo in te
o mio Gesù Eucaristia
e con fiducia e con tutto il cuore
ti offro la mia miseria.
Aiutami, sorreggimi e difendimi
nel servizio eucaristico;
pietà per i tuoi figli ammalati
e dona il tuo amore
unica speranza
che aiuta a vivere.
Rendimi semplice e fiducioso,
cammina con me o Gesù
in questo mondo pieno d'insidie.
Proteggi il Santo Padre
e dona pace e amore
a tutti i sacerdoti e i consacrati;
dona a tutti la grazia
di servire i fratelli nella carità.

O Maria, Madre eucaristica,
donna innamorata
di Dio e di tutta l'umanità,
splendore di tutti i tuoi figli,
armonia dell'universo,
a te affido il mio
cammino ministeriale;
vieni ad abitare nel mio cuore
e sussurrami il canto del "Magnificat"
affinché m'innamori
ogni giorno di più
della Santa Eucarestia
......e tu o mio Gesù
fammi sentire la tua voce:
"credi in me"..
...affinché io possa irradiare
un po' del tuo amore
nel servire gli ammalati.

Spirito Santo
fa' che il tuo fuoco
riscaldi il mio cuore
fino a diventare
donazione totale all'eucarestia
per farmi prossimo all'ammalato
diventando samaritano del III° millennio.

Gesù Eucarestia
mi abbraccio a te
oggi e sempre
e ti lodo e ti amo
in tutti i Tabernacoli del mondo.
....Quando ti ricevo
io rispondo: Amen!
Quell' Amen vuol dire proprio:
si, io credo, che tu sei veramente
il corpo di Cristo Risorto.

comunioneeucaristia

inviato da Antonio Esposito, inserito il 02/06/2009

PREGHIERA

146. Preghiera del mattino

All'inizio di questo nuovo giorno,
ti prego, Signore Gesù.
Fa' che nulla possa sottrarti
il primo posto dalla mia vita.
Nessuna apparenza umana
allontani il mio sguardo da te.
Nessuna parola menzognera
tolga dai miei orecchi la tua parola di verità.
Nessuna falsa promessa
allontani i miei passi dalla tua strada,
esigente ma sicura.
Donami lo Spirito Santo,
per saper cambiare ciò che va cambiato
e accogliere ciò che non è possibile cambiare.
Ma soprattutto, Signore, donami la saggezza
per riconoscerne la differenza.
Maria, madre della Chiesa e madre nostra,
aggiunga ciò che manca alla mia preghiera.
Amen.

saggezzabuongiornorapporto con Diopriorità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Roberto Seregni, inserito il 29/05/2009

PREGHIERA

147. Emmaus   2

David Maria Turoldo, Neanche Dio può stare solo, Casale Monferrato, Piemme, 1991

Mentre il sole già volge al declino,
sei ancora il viandante che spiega
le scritture e ci dona il ristoro
con il pane spezzato in silenzio.
Cuore e mente illumina ancora
perché vedano sempre il tuo volto
e comprendano come il tuo amore
ci raggiunge e ci spinge più al largo.

risurrezionerisortoeucaristiaemmaus

2.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 29/05/2009

PREGHIERA

148. Preghiera a Maria per la vita   1

Monastero Domenicano Matris Domini - Bergamo

O Maria, Madre di Gesù e Madre nostra,
dal tuo grembo è nata la vita del Figlio di Dio,
Gesù nostro Salvatore.
Aiutaci ad amare
e a desiderare la vita.

Madre di tenerezza,
intercedi perché ogni donna e ogni uomo
accolga la vita come dono,
la custodisca con cura
e la viva nella condivisione e nella solidarietà.

Madre dell'Amore,
con te imploriamo la luce dello Spirito
per le mamme e i papà di oggi:
rispettino la vita fin dal suo concepimento
e la promuovano con dignità
in tutte le sue fasi.

Madre della vita,
prega per noi, prega con noi.
Amen.

vitatenerezzaamore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Antonello Pelisseri, inserito il 29/05/2009

RACCONTO

149. Incantato   1

S. Lawrence

Un giorno le statuine del presepio se la presero con il pastorello soprannominato Incantanto, perché a differenza delle altre statuine, lui se ne stava lì, davanti alla grotta, con le mani vuote, senza alcun dono da portare a Gesù.

"Non hai vergogna? Vieni a trovare Gesù e non porti niente?". Incantato non rispondeva: era totalmente assorto nel guardare il bambino. I rimproveri cominciarono a farsi più fitti. Allora Maria, la mamma di Gesù, prese le sue difese: "Incantato non viene a mani vuote. Guardate: porta la sua meraviglia, il suo stupore! L'amore di Dio, fatto bambino piccolissimo, lo incanta".

Quando tutti compresero, la mamma di Gesù concluse: "Il mondo sarà meraviglioso quando gli uomini, come Incantato, saranno capaci di stupirsi. Capite? Dio per amore nostro si è fatto come noi, per farci come lui".

stuporeincantoincarnazionenatale

3.3/5 (3 voti)

inviato da Giovanna Cavaliere, inserito il 22/05/2009

PREGHIERA

150. Un piccolo cero oggi

Signore per intercessione di Maria,
tua e nostra madre,
ti chiediamo che questo cero
che abbiamo acceso
sia luce perché tu ci illumini
nelle nostre difficoltà,
nelle nostre decisioni,
nelle nostre ansie e
nelle nostre attese.
Sia fuoco perché tu bruci in noi
ogni egoismo,
orgoglio, impurità
e tutto ciò che è contrario al tuo vangelo.
Sia fiamma serale perché tu riscaldi il nostro cuore
e ci insegni ad amare come ha amato Maria.
Ora lasciando bruciare questo cero
è un po' di noi che vogliamo lasciarti,
aiutaci a prolungare la nostra preghiera
nelle attività di questo anno.
Amen.

preghieraofferta

inviato da Eugenio Gregori, inserito il 22/05/2009

RACCONTO

151. Il sogno di Maria   2

Giuseppe, ho fatto un sogno che non riesco proprio a comprendere, ma credo che riguardava la nascita di nostro figlio.

La gente stava facendo i preparativi con sei settimane d'anticipo: decoravano le case, compravano vestiti nuovi, uscivano spesso a fare spese e compravano regali molto elaborati.

Era tutto molto strano, perché i regali non erano per nostro figlio: li avvolgevano in fogli vistosi, li legavano con dei nastri preziosi e poi li mettevano sotto un albero. Sì, Giuseppe, un albero dentro le case; quella gente aveva decorato un albero e i rami erano pieni di ciondoli brillanti e in cima all'albero c'era una figura – mi sembrò che fosse un angelo – veramente molto bella.

Dopo ho visto una tavola splendidamente imbandita con piatti deliziosi e tanti vini: tutto sembrava squisito e tutti erano contenti, ma noi non eravamo stati invitati.

Si vedeva che la gente era felice, sorridente e perfino emozionata quando si scambiavano i regali, ma...

Sai, Giuseppe? Non rimaneva alcun regalo per nostro figlio e mi dava l'impressione che nessuno lo conoscesse perché nessuno fece mai il suo nome. Non ti sembra strano che la gente si dia tanto da fare e spenda tanto nei preparativi per celebrare il compleanno di qualcuno che non nominano mai e che forse neppure conoscono? Ebbi la strana sensazione che se nostro figlio fosse entrato in quelle case si sarebbe sentito un intruso.

Tutto era così bello e la gente così contenta, ma io avevo una gran voglia di piangere perché nostro figlio era completamente ignorato.

Che tristezza per Gesù non essere desiderato nella sua festa di compleanno!

Sono contenta perché si è trattato solamente di un sogno, ma che terribile sarebbe se ciò divenisse realtà!...

natale

5.0/5 (2 voti)

inviato da Roberto Jori, inserito il 03/05/2009

PREGHIERA

152. Oggi ci interpelli e ci chiami...

Carlo Maria Martini

Signore, oggi con la tua risurrezione
ci interpelli e ci chiami ad essere persone
contente e riconciliate,
capaci di vivere in pienezza
e di morire con sensatezza,
capaci di dare la nostra testimonianza
davanti a tutti gli uomini,
capaci di dire all'umanità:
"Non temere donna, perché piangi?
Ora sai dove conduce il cammino,
ora sai che il Signore è con te".
Donaci di seminare intorno a noi
questa speranza della risurrezione
e di dilatare ovunque la vita
secondo la tua parola.
Fa' che l'annuncio della tua risurrezione
nella nostra vita tocchi la vita di tanti altri.
E attraverso quello squarcio di serenità
che tu apri oggi
nelle nostre preoccupazioni quotidiane,
penetri intorno a noi la certezza
della tua vita e della tua speranza. Amen.

risurrezionetestimonianzasperanza

inviato da Cesarina, inserito il 12/04/2009

PREGHIERA

153. O Gesù, mostrati a noi   1

Carlo Maria Martini

O Gesù, tu che risorgerai,
dona a ciascuno di noi di comprendere
che tu sei l'oggetto ultimo, vero,
dei nostri desideri e della nostra ricerca.
Facci capire che cosa c'è
al fondo dei nostri problemi,
che cosa c'è dentro le realtà
che ci danno sofferenza.
Aiutaci a vedere che noi cerchiamo te,
pienezza della vita;
cerchiamo te, pace vera;
cerchiamo una persona
che sei tu Figlio del Padre,
per essere noi stessi figli fiduciosi e sereni.
Mostrati a noi anche oggi
in questa eucaristia,
perché possiamo ascoltare la tua voce
che ci chiama per nome,
perché ci lasciamo attirare da te,
entrando così nella vita trinitaria
dove sei col Padre l'unico Figlio,
nella pienezza dello Spirito. Amen.

ricercadesiderioincontro

inviato da Cesarina, inserito il 07/04/2009

PREGHIERA

154. Ma tu stai alla mia porta

Carlo Maria Martini

Ma se io, Signore,
tendo l'orecchio ed imparo a discernere
i segni dei tempi,
distintamente odo i segnali
della tua rassicurante presenza alla mia porta.
E quando ti apro e ti accolgo
come ospite gradito della mia casa
il tempo che passiamo insieme mi rinfranca.

Alla tua mensa divido con te
il pane della tenerezza e della forza,
il vino della letizia e del sacrificio,
la parola di sapienza e della promessa,
la preghiera del ringraziamento
e dell'abbandono nelle mani del Padre.

E ritorno alla fatica del vivere
con indistruttibile pace.
Il tempo che è passato con te
sia che mangiamo sia che beviamo
è sottratto alla morte.
Adesso,
anche se è lei a bussare,
io so che sarai tu ad entrare;
il tempo della morte è finito.
Abbiamo tutto il tempo che vogliamo
per esplorare danzando
le iridescenti tracce della Sapienza dei mondi.
E infiniti sguardi d'intesa
per assaporarne la Bellezza.

mortevitarisurrezioneabbandono

inviato da Cesarina, inserito il 29/03/2009

PREGHIERA

155. Una verità al di là di tutto   2

Carlo Maria Martini

Donaci, Signore,
una vera, nuova e più approfondita
conoscenza di te.
Anche attraverso le parole
che non comprendiamo,
fa' che possiamo intuire con l'affetto del cuore
il mistero tuo che è al di là di ogni comprendere.
Fa' che l'esercizio di pazienza della mente,
il percorso spinoso dell'intelligenza
sia il segno di una verità
che non è raggiunta semplicemente
coi canoni della ragione umana,
ma è al di là di tutto
e, proprio per questo, è la luce senza confini,
mistero inaccessibile e insieme nutritivo
per l'esistenza dell'uomo,
per i suoi drammi e le sue apparenti assurdità.
Donaci di conoscere te, di conoscere noi stessi,
di conoscere le sofferenze dell'umanità,
di conoscere le difficoltà
nelle quali si dibattono molti cuori
e di ritornare a una sempre nuova
e più vera esperienza di te. Amen.

veritàconoscenza

1.0/5 (1 voto)

inviato da Cesarina, inserito il 16/03/2009

PREGHIERA

156. Per la notte di Natale   1

Carlo Maria Martini, Natale, Messa della notte, Duomo di Milano, 24/12/1995

O Gesù,
che ti sei fatto Bambino
per venire a cercare
e chiamare per nome
ciascuno di noi,
tu che vieni ogni giorno
e che vieni a noi in questa notte,
donaci di aprirti il nostro cuore.

Noi vogliamo consegnarti la nostra vita,
il racconto della nostra storia personale,
perché tu lo illumini,
perché tu ci scopra
il senso ultimo di ogni sofferenza,
dolore, pianto, oscurità.

Fa' che la luce della tua notte
illumini e riscaldi i nostri cuori,
donaci di contemplarti con Maria e Giuseppe,
dona pace alle nostre case,
alle nostre famiglie,
alla nostra società!
Fa' che essa ti accolga
e gioisca di te e del tuo amore.

natalenatività

5.0/5 (2 voti)

inviato da Cesarina, inserito il 03/01/2009

PREGHIERA

157. Salve Regina, donna missionaria   1

Tonino Bello

Salve Regina, donna missionaria,
tonifica la nostra vita cristiana
con quell'ardore
che spinse te, portatrice di luce,
sulle strade della Palestina.

Anche se la vita ci lega ai meridiani
e ai paralleli dove siamo nati,
fa' che sentiamo egualmente sul collo
il fiato delle moltitudini
che ancora non conoscono Gesù.

Spalancaci gli occhi
perché sappiamo scorgere
le afflizioni del mondo.
Non impedire che il clamore dei poveri
ci tolga la quiete.

E liberaci dalla rassegnazione
di fronte alle tante sofferenze del mondo.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine, Maria.

mariamissionemissionarietà

inviato da Qumran2, inserito il 17/10/2008

RACCONTO

158. Tra Marta e Maria

Vita di Antonio, Atanasio

Un giorno il santo padre Antonio, mentre sedeva nel deserto, fu preso da sconforto e da fitta tenebra di pensieri e diceva a Dio: "O Signore, io voglio salvarmi, ma i pensieri me lo impediscono. Che posso fare nella mia afflizione?".

Ora, sporgendosi un po', Antonio vede un altro come lui, che sta seduto e lavora, poi interrompe il lavoro, si alza in piedi e prega, poi di nuovo si mette seduto ad intrecciare corde, e poi ancora si alza e prega. Era un angelo del Signore, mandato per correggere Antonio e dargli forza. E udì l'angelo che diceva: "Fa' così e sarai salvo". All'udire queste parole, fu preso da grande gioia e coraggio: così fece e si salvò.

preghieraazionelavoroorazionesalvezzaapostolatoimpegno

3.0/5 (2 voti)

inviato da Luca Peyron, inserito il 07/09/2008

RACCONTO

159. Della vera e perfetta letizia

San Francesco d'Assisi, Fioretti

Un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria [degli Angeli], chiamò frate Leone e gli disse: "Frate Leone, scrivi". Questi rispose: "Eccomi, sono pronto". "Scrivi disse - quale è la vera letizia".

"Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell'Ordine, scrivi: non è vera letizia. Cosi pure che sono entrati nell'Ordine tutti i prelati d'Oltr'Alpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re d'lnghilterra; scrivi: non è vera letizia. E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è la vera letizia".

"Ma quale è la vera letizia?".

"Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, alI'estremità della tonaca, si formano dei ghiacciuoli d'acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite. E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo picchiato e chiamato, viene un frate e chiede: "Chi è?". Io rispondo: "Frate Francesco". E quegli dice: "Vattene, non è ora decente questa, di andare in giro, non entrerai". E poiché io insisto ancora, I'altro risponde: "Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te". E io sempre resto davanti alla porta e dico: "Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte". E quegli risponde: "Non lo farò. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi là". Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell'anima".

letiziagioiainterioritàserenitàforza interiore

3.5/5 (2 voti)

inviato da Pier Luca Bancale, inserito il 07/09/2008

PREGHIERA

160. Dalle steppe russe

Rainer Maria Rilke, Monte Croce di Perlè - Idro

Spegnimi gli occhi
e io ti vedo ancora.
Rendimi sordo
e odo la tua voce.
Mozzami i piedi
e corro la tua strada.
Senza parole
a te sciolgo preghiere.
Spezzami le braccia
e io ti stringo.
Se fermi il cuore
batte il mio cervello.
Ardi anche questo
e il mio sangue, allora,
ti accoglierà, Signore,
in ogni stilla.

amore verso Diorapporto con Diofedespiritualità

inviato da Sergio Gandellini, inserito il 07/09/2008

PREGHIERA

161. A Maria, Madre della Pietà

preghiera 16a Giornata Mondiale del Malato - 2008

Ti salutiamo Vergine Santissima,
Madre e Salute degli Infermi.

Ci rivolgiamo a te o Madre della Pietà,
che sai precorrere i nostri bisogni
e sai ascoltare anche il gemito nascosto,
che non ha più parole e lacrime.

Soccorrici e intercedi per noi
nelle prove e nelle tribolazioni della malattia,
donaci in ogni momento il coraggio e la pazienza.

Premurosa Sposa della Carità, modello di ogni cura,
consiglia e sostieni quanti sono chiamati
a lenire le sofferenze del prossimo.

A Te rimasta sotto la Croce del Salvatore del mondo,
affidiamo le fatiche e le pene delle famiglie nel tempo della malattia e del lutto.

Tu, che lì sei diventata Madre dell'umanità, aiuta e consola
chi è nel dolore, rinsalda e proteggi i vincoli familiari, ispira le azioni di chi cura, fa' che popoli e governanti siano sempre solleciti verso gli ammalati, in particolare se poveri e soli.

Sii per noi Stella e Madre della Speranza e,
come facesti a Betlemme e a Nazareth,
continua a generare e a far crescere nei nostri cuori Gesù,
il fondamento e la meta di ogni speranza.

La sua Risurrezione e la certezza del suo ritorno glorioso,
ci confortino nelle nostre attese e riempiano di gioia
i nostri volti perché nel suo Nome saremo salvi,
nel suo Amore avremo la vita per l'eternità. Amen.

malatomalattiamariamadonna

inviato da Qumran2, inserito il 11/02/2008

PREGHIERA

162. Dio onnipotente, che io possa risorgere con Gesù

Adattamento dalla liturgia del sabato dopo le ceneri

Dio onnipotente,
grazie perché hai mandato il tuo divin Figlio Gesù
a chiamare non i giusti, ma i peccatori.
Grazie perché tu sei buono, pieno di misericordia
e sempre pronto al perdono.
Gazie perché guardi con bontà la debolezza dei tuoi figli,
tra i quali sono pure io con le mie fragilità e miserie;
grazie perché la tua misericordia è generosa
e ti rivolgi a me con una clemenza grande;
grazie perché mi difendi dal male
e mi assicuri la tua paterna protezione;
grazie perché tendi il tuo orecchio a me
che sono povero e infelice.
Ho bisogno, ogni giorno e tutto il giorno, della tua pietà
perché non muoia nei miei peccati
ma cambi vita e direzione di cammino e viva.
Per questo, fa' che partecipi alla Pasqua del tuo divin Figlio Gesù
e con lui io risorga:
almeno da una mia pigrizia e inerzia costante,
almeno da un mio rimando ricorrente,
almeno da un mio ritardo abituale,
almeno da una mia omissione comoda,
almeno da una mia indecisione irresponsabilizzante,
almeno da una mia trascuratezza danneggiante.
Insegnami a camminare sulla tua strada e per la tua strada
con pensieri e azioni conformi alla tua volontà.
Ascolta, per intercessione di Maria, la mia preghiera di supplica
e custodiscimi nella fedeltà al mio unico Salvatore e al suo Vangelo.
Amen.

risurrezioneresurrezionepasquaconversionequaresimacambiamentoresponsabilità

inviato da Don Guido Olivieri, inserito il 06/02/2008

PREGHIERA

163. Maria donna di frontiera   1

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni

Maria donna feriale,
rendimi allergico ai tripudi di feste che naufragano nel vuoto.

Maria donna dell'attesa,
distruggi in me la frenesia di volere tutto e subito.

Maria donna innamorata,
affrancami dalla voglia di essere sempre capito e amato.

Maria donna gestante,
donami la gioia di sentire nel grembo i fremiti del mondo.

Maria donna accogliente,
dilata a non finire in me la tenda dell'accoglienza.

Maria donna missionaria,
rendi polverosi i miei piedi per il lungo calcare sentieri del mondo.

Maria donna di parte,
rendi costante in me il rigetto di ogni compromesso.

Maria donna del pane,
affina in me il gusto dell'essenziale nella semplicità.

Maria donna di frontiera,
snidami dalle retroguardie della mia codardia spirituale.

Maria donna in cammino,
provoca in me il rifiuto definitivo della poltrona e delle pantofole.

Maria donna del vino nuovo,
regalami un cuore traboccante di gioia e di letizia.

Maria donna del silenzio,
stabilisci il mio domicilio nella contemplazione di Dio.

Maria donna del servizio,
prestami il tuo grembiule preparato a Nazareth e mai dismesso.

Maria donna vera,
strappami le plastiche facciali che sfregiano l'immagine di Dio.

Maria donna del popolo,
abolisci in me ogni traccia di privilegio e annullane anche il desiderio.

Maria donna che conosce la danza,
fa' di me un rigo musicale su cui ognuno possa cantare la sua vita.

Maria donna elegante,
donami un sorriso per ogni gesto di amore.

Maria donna dei nostri giorni,
depenna eventuali rimpianti del passato, perché renda già presente il futuro.

Maria donna dell'ultima ora,
affretta il mio passo verso il fratello che mi attende, verso il Cristo che mi precede, verso il Padre pronto ad accogliermi nell'Amore dello Spirito.

mariamadonna

5.0/5 (1 voto)

inserito il 11/01/2008

TESTO

164. L'alfabeto di Dio   3

Gianni Fanzolato

A - Anche se non sei corrisposto, ama lo stesso, mi assomiglierai.
B - Benedici sempre, perché tu sei una benedizione di Dio.
C - Chiamami Padre, solo così potrai chiamare tutti gli altri fratelli.
D - Dona con gioia. I musi lunghi sono figli delle tenebre.
E - Esci dal guscio del tuo egoismo: troverai un mondo che ti aspetta.
F - Fa della tua vita una sinfonia di gioia; darai frutti saporiti.
G - Gira l'ago della tua calamita sempre dove ti porta il cuore: sempre e solo a Dio.
H - Hai un dono straordinario, per cui mi assomigli: l'amore; sfruttalo con gioia.
I - Intorno a te c'è tanta morte, odio e tenebre; ma tu sii sole che illumina e riscalda.
L - La terra non è la tua patria. Sei di terra, ma hai la mia vita: guarda allora in alto.
M - Metti la tua vita nel cuore di mio Figlio e di Maria: sarai dono d'amore.
N - Non permettere che il maligno deturpi la tua libertà. Aggrappati a me e sarai libero.
O - Odia il peccato, ma ama il peccatore: impara a perdonare e ama chi sbaglia, lo conquisterai.
P - Porta la pace di Dio col tuo sorriso: c'è bisogno di un raggio di sole e luce negli occhi.
Q - Quadro stupendo ti ho dipinto col sangue dell'Agnello; sei il mio capolavoro.
R - Resta un po' con me, figlio, quando si fa sera: io ti guardo e tu mi guardi ed è pace.
S - Senza il tuo mattone, la costruzione è vuota. Sii strumento docile nelle mie mani.
T - Tutto ho messo nelle tue mani, sei il signore della natura: conservala senza macchia.
U - Unisci cuore e mente: con la mente progetti, ma è col cuore che salvi e realizzi.
V - Vuoi essere felice? Sgombra tutto ciò che ti impedisce di volare e sciogli le vele.
Z - Zaino di eucaristia, preghiera e servizio sarà il tuo compagno di viaggio: farai miracoli.

vitarapporto con Dioservizioimpegnoresponsabilitàvocazione

3.0/5 (1 voto)

inviato da Padre Gianni Fanzolato, inserito il 24/10/2007

PREGHIERA

165. Preghiera di Benedetto XVI a Maria   1

Benedetto XVI, preghiera per l'incontro con i giovani italiani - Loreto 2007

Maria, Madre del sì, tu hai ascoltato Gesù
e conosci il timbro della sua voce e il battito del suo cuore.
Stella del mattino, parlaci di Lui
e raccontaci il tuo cammino per seguirlo nella via della fede.

Maria, che a Nazareth hai abitato con Gesù,
imprimi nella nostra vita i tuoi sentimenti,
la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta
e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.

Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede
brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra,
come tu hai fatto visitando Elisabetta
che nella sua vecchiaia ha gioito con te per il dono della vita.

Maria, Vergine del Magnificat,
aiutaci a portare la gioia nel mondo e, come a Cana,
spingi ogni giovane, impegnato nel servizio ai fratelli,
a fare solo quello che Gesù dirà.

Maria, poni il tuo sguardo sull'Agorà dei giovani,
perché sia il terreno fecondo della Chiesa italiana.
Prega perché Gesù, morto e risorto, rinasca in noi
e ci trasformi in una notte piena di luce, piena di Lui.

Maria, Madonna di Loreto, porta del cielo,
aiutaci a levare in alto lo sguardo.
Vogliamo vedere Gesù. Parlare con Lui.
Annunciare a tutti il suo amore.

mariagiovaniloreto

inviato da Qumran, inserito il 30/08/2007

PREGHIERA

166. Ave, Maria, o arca santa!

dall'antifonario della Chiesa Copta egiziana

Ave, Maria, o arca santa!
Ave al castello, abitato dal Signore.

Ave al giardino spirituale, rimasto sigillato.
Tu sei il trono dell'Onnipotente.

Ave all'abitazione del vero Circonciso.
Tu sei stata scelta come
la più virtuosa tra le potenze sante.

Ave al giardino che non è stato coltivato
e dal quale, nonostante questo,
è spuntato l'albero della vita,
che irrora le anime assetate di giustizia.

Ave al calice, che a tutto il mondo
offre da bere il vino del Dio vivente.

Ave a te, o Maria, che sei migliore degli angeli
e che sei stata scelta da Dio creatore.

Ave all'ampio castello, nel quale venne
ed abitò Cristo, nostro Dio.

Per sua intercessione, o Signore,
dona a noi la remissione dei nostri peccati.

(dossologia da dirsi dinanzi all'immagine della Vergine nella commemorazione della Dormizione della Vergine, che si celebra il 31 ottobre)

MariaMadonna

inviato da Anna Piccirillo, inserito il 20/08/2007

TESTO

167. Quando ti senti solo

Trilussa

Quand'ero ragazzino, mamma mia
me diceva: «Ricordati fijolo,
quando te senti veramente solo
tu prova a recità 'n' Ave Maria
l'anima tua da sola spicca er volo
e se solleva, come pe' maggia.»
Ormai so' vecchio, er tempo m'è volato;
da un pezzo s'è ad dormita la vecchietta,
ma quer consijo nun l'ho mai scordato.
Come me sento veramente solo
io prego la Madonna benedetta
e l'anima da sola pija er volo!

solitudinepreghieraMariaMadonna

inviato da Luca, inserito il 18/08/2007

ESPERIENZA

168. L'ultima parola non è la morte

Anthony Bloom, Vivere nella Chiesa

La protagonista di questa storia vera ci credeva sul serio. Durante la seconda guerra mondiale, una monaca russa, madre Maria, fu imprigionata dai nazisti in un campo di concentramento.

Un giorno era presente a un appello nel quale venivano sorteggiate le donne destinate alla camera a gas. Una di queste condannate - una ragazza ancora giovane - urlava in preda alla disperazione: fino a quel momento, aveva nutrito la speranza di riuscire a sopravvivere e di conoscere ancora la libertà e la gioia di vivere.

Madre Maria, non riuscendo a sostituirla, le si avvicinò e le disse: «Non piangere. L'ultima parola non è la morte, ma la vita. Ne sono talmente sicura che verrò con te nella camera a gas».

Si unì alle condannate ed entrò con loro per morirvi.

mortevitavita eternaparadisofedesperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Liliana Belloro, inserito il 07/06/2007

PREGHIERA

169. Santa Maria Vergine, della sera

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed S. Paolo, cap 31

Santa Maria, vergine della sera,
Madre dell'ora in cui si fa ritorno a casa,
e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno,
e si vive la letizia indicibile di sedersi a cena con gli altri,
facci il regalo della comunione.

Te lo chiediamo per la nostra Chiesa,
che non sembra estranea neanch'essa
alle lusinghe della frammentazione,
del parrocchialismo
e della chiusura nei perimetri segnati dall'ombra del campanile.

Te lo chiediamo per la nostra città,
che spesso lo spirito di parte riduce cosi tanto a terra contesa,
che a volte sembra diventata terra di nessuno.

Te lo chiediamo per le nostre famiglie,
perché il dialogo, l'amore crocifisso,
e la fruizione serena degli affetti domestici
le rendano luogo privilegiato di crescita cristiana e civile.

Te lo chiediamo per tutti noi,
perché, lontani dalle scomuniche dell'egoismo e dell'isolamento,
possiamo stare sempre dalla parte della vita,
la dove essa nasce, cresce e muore.

Te lo chiediamo per il mondo intero,
perché la solidarietà tra i popoli
non sia vissuta più come uno dei tanti impegni morali,
ma venga riscoperta come l'unico imperativo etico
su cui fondare l'umana convivenza.

E i poveri possano assidersi, con pari dignità,
alla mensa di tutti.
E la pace diventi traguardo dei nostri impegni quotidiani.

Maria

inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007

PREGHIERA

170. Santa Maria, vergine del mattino

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed. S. Paolo, cap 31

Santa Maria, vergine del mattino,
donaci la gioia di intuire,
pur tra le tante foschie dell'aurora,
le speranze del giorno nuovo.

Ispiraci parole di coraggio.
Non farci tremare la voce quando,
a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati
che invecchiano il mondo,
osiamo annunciare che verranno tempi migliori.

Non permettere che sulle nostre labbra
il lamento prevalga mai sullo stupore,
che lo sconforto sovrasti l'operosità,
che lo scetticismo schiacci l'entusiasmo,
e che la pesantezza del passato
ci impedisca di far credito sul futuro.

Aiutaci a scommettere con più audacia sui giovani,
e preservaci dalla tentazione di blandirli
con la furbizia di sterili parole,
consapevoli che solo dalle nostre scelte di autenticità e di coerenza
essi saranno disposti ancora a lasciarsi sedurre.

Moltiplica le nostre energie
perché sappiamo investirle
nell'unico affare ancora redditizio sul mercato della civiltà:
la prevenzione delle nuove generazioni
dai mali atroci che oggi rendono corto il respiro della terra.

Dai alle nostre voci la cadenza degli alleluia pasquali.
Intridi di sogni le sabbie del nostro realismo.
Rendici cultori delle calde utopie
dalle cui feritoie sanguina la speranza sul mondo.

Aiutaci a comprendere
che additare le gemme che spuntano sui rami
vale più che piangere sulle foglie che cadono.

E infondici la sicurezza di chi già vede l'oriente
incendiarsi ai primi raggi del sole.

Maria

inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007

PREGHIERA

171. A te Maria

S. Bernardo di Chiaravalle

A te, Maria, fonte della vita, si accosta la mia anima assetata.
A te, tesoro di misericordia, ricorre con fiducia la mia miseria.
Come sei vicina, anzi intima al Signore! Egli abita in te e tu in lui.
Nella tua luce, posso contemplare la luce di Gesù, sole di giustizia.
Santa Madre di Dio, io confido nel tuo tenerissimo e purissimo affetto.
Sii per me mediatrice di grazia presso Gesù, nostro salvatore.
Egli ti ha amata sopra tutte le creature, e ti ha rivestito di gloria e di bellezza.
Vieni in aiuto a me che sono povero e fammi attingere alla tua anfora traboccante di grazia.

MariaMadonna

inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007

PREGHIERA

172. Vieni Spirito Santo

Guglielmo Giaquinta, Preghiere

Vieni, Spirito Santo,
Spirito di amore e di santità.
Tu, che ti posasti quale nube su Maria
facendola divenire Madre del Verbo eterno,
rimani in noi e facci divenire apostoli di santità.

Raccogliesti la tua Chiesa nel Cenacolo
attorno all'Immacolata ed agli apostoli:
donaci di acquistare lo spirito del Cenacolo
e di saper raccogliere nell'unità di famiglia
anime sacerdotali capaci di amarti e farti amare.

Desideriamo che la Chiesa e il mondo
diventino un Cenacolo
da cui si diffonda la parola nuova
dell'amore totale al Padre e ai fratelli.
Donaci, Spirito Santo,
di essere strumenti di questo piano di amore.

Spirito Santopentecoste

inviato da Qumran2, inserito il 24/05/2007

PREGHIERA

173. Preghiera della suocera

Jacqueline Masi Lanteri

Maria, tu sei la sempre Vergine Madre di Dio. Sei stata la castissima sposa di San Giuseppe e la sua giovane vedova. Hai sofferto il dolore dei dolori: l'atroce morte del Divin Figlio. Nella tua vita terrena hai sperimentato tutte le nostre esperienze tranne quella del peccato e permettimi l'audacia, quella di essere... suocera.
Sai Maria, essere suocere non è facile. Si ha sempre paura di sbagliare. Interessarsi ai figli sposati può sembrare indiscreto, non interessarsene, almeno in apparenza, indice di durezza di cuore, indifferenza. La suocera di solito, ha cattiva fama e incontra grosse difficoltà a muoversi con disinvoltura e naturalezza. Ogni cosa che dice o fa', può essere travisato in perfetta buona fede. Perciò, ti chiedo il dono della discrezione e del silenzio; della delicatezza nell'esprimermi e la pazienza nel saper tacere. Ti prego per mio figlio e ancora di più per la madre dei suoi figli, i miei nipotini. Maria, ringrazia tu il Signore per me. Mi ha concesso il dono di una figlia da amare, aiutami ad aiutarla nell'umiltà e nel nascondimento. Aiutala a gestire e crescere la sua famiglia come più le piace. Contribuirò così, nel mio piccolo, a costruire la Pace.

suocerafamiglia

inviato da Jacqueline Masi Lanteri, inserito il 01/05/2007

PREGHIERA

174. Preghiera Giornata Mondiale per le Vocazioni 2006

Benedetto XVI

O Padre, fa' sorgere fra i cristiani
numerose e sante vocazioni al sacerdozio,
che mantengano viva la fede
e custodiscano la grata memoria del tuo Figlio Gesù
mediante la predicazione della sua parola
e l'amministrazione dei Sacramenti,
con i quali tu rinnovi continuamente i tuoi fedeli.
Donaci santi ministri del tuo altare,
che siano attenti e fervorosi custodi dell'Eucaristia,
sacramento del dono supremo di Cristo
per la redenzione del mondo.
Chiama ministri della tua misericordia,
che, mediante il sacramento della Riconciliazione,
diffondano la gioia del tuo perdono.
Fa', o Padre, che la Chiesa accolga con gioia
le numerose ispirazioni dello Spirito del Figlio tuo
e, docile ai suoi insegnamenti,
si curi delle vocazioni al ministero sacerdotale
e alla vita consacrata.
Sostieni i Vescovi, i sacerdoti, i diaconi,
i consacrati e tutti i battezzati in Cristo,
affinché adempiano fedelmente la loro missione
al servizio del Vangelo.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Maria, Regina degli Apostoli, prega per noi!

vocazione

inviato da Qumran2, inserito il 01/05/2007

PREGHIERA

175. Preghiera 15ª Giornata Mondiale Malato - 2007   1

Ufficio CEI per la Pastorale della salute

Maria, madre dei deboli
e dei piccoli,
di quelli che soffrono e che sono soli,
di coloro che sono malati
e attendono di essere curati
con amore e competenza.

Maria, madre di tutti gli uomini,
di chi ha bisogno di aiuto
nelle proprie condizioni di fragilità
e di coloro che sono chiamati a prendersene cura.

Grazie, per averci dato Gesù Cristo:
medico del corpo e dello spirito
nome e certezza della nostra speranza,
Buon Samaritano che si china
sulle nostre ferite per risanarle.

A te, Maria, con fiducia filiale,
chiediamo di intercedere presso il tuo Figlio,
perché, in qualsiasi condizione
di fragilità e di sofferenza,
ogni persona si senta amata,
curata e accompagnata
in un cammino aperto alla speranza,
che è data a tutti noi
dal Signore risorto.

Mariamalati

inviato da Qumran2, inserito il 16/01/2007

TESTO

176. La messa

S. Giovanni Maria Vianney

L'assistenza alla messa è la più grande azione che noi possiamo fare.
Non è sufficiente essere presenti con il corpo alla Messa, ma bisogna assistervi con l'intenzione di capirla e seguirla attentamente.
Che bellezza! Dopo la consacrazione Dio è qui come in Paradiso... Se l'uomo capisse questo morirebbe d'amore.
Per dire la Messa bisognerebbe essere come dei Serafini.

messaeucaristia

inviato da Pisoni Don Luigi, inserito il 17/11/2006

PREGHIERA

177. Preghiera per i malati

Cappella Ospedale "C. Magati", Scandiano

Vergine Maria,
sii al capezzale di tutti i malati del mondo:
di coloro che, in questo momento,
hanno perduto conoscenza e stanno per morire;
di coloro che stanno per iniziare la loro agonia;
di coloro che hanno abbandonato
ogni speranza di guarigione;
di coloro che gridano e piangono di dolore;
di coloro che non riescono a curarsi
per mancanza di denaro;
di coloro che vorrebbero camminare
e che devono rimanere immobili;
di coloro che dovrebbero mettersi a letto
e che la miseria costringe a lavorare;
di coloro che cercano invano, nel letto,
una posizione meno dolorosa;
di coloro che passano delle lunghe notti
senza poter dormire;
di coloro che sono tormentati
dalla preoccupazione di una famiglia nell'indigenza;
di coloro che devono rinunciare
ai loro più cari progetti per l'avvenire;
di coloro, soprattutto, che non credono ad una vita migliore;
di coloro che si ribellano e maledicono Dio;
di coloro che non sanno che il Cristo ha sofferto come loro.
Sii per questi nostri fratelli ammalati,
Madre di conforto e consolazione.
Amen.

sofferenzamalattiamalatoospedalecroce

inviato da Gina Rivi, inserito il 02/11/2006

PREGHIERA

178. Ogni nuovo mattino

Monaco della Chiesa d'Oriente

Signore,
che nessun nuovo mattino
venga ad illuminare la mia vita
senza che il mio pensiero
si volga alla tua resurrezione
e senza che in spirito io vada,
con i miei poveri aromi,
verso il sepolcro vuoto dell'orto!
Che ogni mattino sia, per me,
mattino di Pasqua!
E che ogni giorno,
ogni risveglio,
con la gioia della Pasqua,
mi giunga anche la conversione profonda,
quella che sappia, in ogni situazione
e in ogni persona, conoscerti
come vuoi essere conosciuto oggi,
non quale mi sembrasti ieri,
ma quale ti mostri a me adesso.
Che ognuno dei miei risvegli,
sia un risveglio alla tua presenza vera,
un incontro "pasquale col Cristo nell'orto",
questo Cristo talvolta inatteso.
Che ogni episodio della giornata
sia un momento in cui io ti senta
chiamarmi per nome,
come chiamasti Maria!
Concedimi, allora,
di voltarmi verso di te.
Concedimi di rispondere con una parola,
dirti una parola sola,
ma con tutto il cuore:
«Maestro mio!»

risurrezionePasquarapporto con Dio

inviato da Qumran2, inserito il 02/11/2006

PREGHIERA

179. Preghiera alla Madre silenziosa

John Henry Newman

Maria silenziosa,
che tutto immaginasti
senza parlare,
oltre ogni visione umana,
aiutami ad entrare
nel mistero di Cristo
lentamente e profondamente,
come un pellegrino arso di sete
entra in una caverna buia
alla cui fine oda un lieve correr d'acqua.
Fa' che prima di tutto m'inginocchi
ad adorare,
fa' che poi tasti la roccia
fiducioso,
e m'inoltri sereno nel mistero.
Fa' infine ch'io mi disseti
all'acqua della Parola
in silenzio
come te.
Forse allora, Maria,
il segreto del Figlio Crocifisso
mi si rivelerà
nella sua immensità senza confini
e cadranno immagini e parole
per fare spazio solo all'infinito.

silenziomisteropreghieracontemplazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 29/10/2006

PREGHIERA

180. Il sì della mia risposta   1

Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto

Vergine Immacolata,
prendi il sì della mia risposta
alla chiamata dei Signore
e custodiscilo dentro il tuo sì,
meravigliosamente fedele.
Donami la gioia e la speranza
che trasmettesti ad Elisabetta
entrando nella sua povera casa.
Fa' che la passione di salvare
mi renda missionario infaticabile,
povero di mezzi e di cose,
puro e trasparente nei sentimenti,
totalmente libero
per donarmi veramente agli altri.
Rendimi umile e obbediente fino alla Croce
per essere una cosa sola con Gesù,
Dio disceso dal cielo per salvarmi.
O Maria, affido a te tutte le persone
che ho incontrato e che incontrerò
nel viaggio della fede:
illuminaci il cammino,
riscaldaci il cuore,
portaci alla casa e alla festa dell'Amore
che non avrà mai fine.
Amen.

MariaMadonnamissionarietàvocazioneimmacolata

inviato da Qumran2, inserito il 25/10/2006

PREGHIERA

181. Non lasciarci soli   1

Preghiera 14ª Giornata Mondiale Malato

Maria, Madre di Dio e Madre nostra,
non lasciarci soli nel nostro cammino,
ma vieni in nostro aiuto
nelle situazioni che ora viviamo.
Nessuno di quelli che si sono rivolti a te
è rimasto deluso e senza risposta.
Presenta con il tuo amore di Madre,
la nostra preghiera al Signore
perché ci renda capaci
di affidarci sempre, con totale fiducia
ai suoi disegni di salvezza
e di impegnarci ogni giorno
per trasformare il mondo della salute,
della malattia e della sofferenza,
in una scuola di nuova umanità,
di relazione fraterna e di aiuto, di amore,
di salute piena e di speranza. Amen.

malatomalattiafiduciasalute

inviato da Anna Barbi, inserito il 13/07/2006

TESTO

182. Il presepe siamo noi

Marco Pappalardo

Il nostro corpo presepe vivente,
nei luoghi dove siamo chiamati a vivere e lavorare.
Le nostre gambe come quelle degli animali
che hanno visitato la grotta "quella notte".
Il nostro ventre come quello di Maria
che ha accolto e fatto crescere Gesù.
Le nostre braccia come quelle di Giuseppe
che l'hanno cullato, sollevato, abbracciato e lavorato per lui.
La nostra voce come quella degli angeli
per lodare il Verbo che si è fatto carne.
I nostri occhi come quelli stupiti di tutti coloro
che la Notte Santa l'hanno visto nella mangiatoia.
Le nostre orecchie come quelle dei pastori
che hanno ascoltato attoniti il canto divino proveniente dal cielo.
La nostra intelligenza come quella dei Magi
che hanno seguito la stella fino alla Sua casa
Il nostro cuore come la mangiatoia
che ha accolto l'Eterno
che si è fatto piccolo e povero come uno di noi.

Natalepresepepresepiofede

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 27/06/2006

PREGHIERA

183. Vieni, Signore Gesù   1

Carlo Maria Martini

Signore Gesù,
amico e fratello,
accompagna i giorni dell'uomo
perché ogni epoca del mondo,
ogni stagione della vita
intraveda qualche segno del tuo regno
che invochiamo in umile preghiera,
e giustizia e pace s'abbraccino
a consolare coloro
che sospirano il tuo giorno.
Ogni età della vita degli uomini
può celebrare la vita
perché tu sei la Vita.
Tu sai che l'attesa logora,
che la tristezza abbatte,
che la solitudine fa paura:
Tu sai che abbiamo bisogno di te
per tenere accesa la nostra piccola luce
e propagare il fuoco
che tu sei venuto a portare sulla terra.
Riempi di grazie
il tempo che ci doni di vivere per te!
Signore Gesù,
giudice ultimo del cielo e della terra, vieni!
La nostra vita sia come una casa
preparata per l'ospite atteso,
le nostre opere
siano come i doni da condividere
perché la festa sia lieta,
le nostre lacrime
siano come l'invito a fare presto.
Noi esultiamo
nel giorno della tua nascita,
noi sospiriamo il tuo ritorno:
vieni, Signore Gesù!

Nataleattesa

5.0/5 (2 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 08/06/2006

PREGHIERA

184. Maria, Madre della speranza   1

Giovanni Paolo II, a Fatima

Maria,
Madre della speranza,
a Te con fiducia ci affidiamo.
Con te intendiamo seguire Cristo,
Redentore dell'uomo:
la stanchezza non ci appesantisca
né la fatica ci rallenti,
le difficoltà non spengano il coraggio
né la tristezza la gioia del cuore.
Tu Maria,
Madre del Redentore
continua a mostrarti Madre per tutti,
veglia sul nostro cammino
e aiuta i tuoi figli,
perché incontrino, in Cristo,
la via di ritorno al Padre comune!
Amen.

MariaMadonnaaffidamento

inviato da Anna Piccirillo Da Mugnano Di Napoli, inserito il 06/02/2006

PREGHIERA

185. Grazie, Signore, del Sacerdote   1

Per parlarvi dei miei primi quindici anni di parroco trovo che le parole più azzeccate le abbiano pronunciate i ragazzi durante la S. Messa dell'altro giorno. Perché le ritengo le più azzeccate? Perché descrivono la vita del prete: uomo di Dio, per gli uomini, suoi fratelli... Le loro parole si sono fatte preghiera:

Signore, illumina, benedici e ama per noi don Ambrogio.
Grazie, don Ambrogio, perché mi hai fatto diventare Figlio di Dio col Sacramento del Battesimo.
Grazie che mi assolvi dai miei peccati col Sacramento della Riconciliazione.
Grazie perché mi doni Gesù nel Sacramento dell'Eucaristia.
Grazie perché ci hai fatto conoscere e amare il Padre, Gesù e lo Spirito Santo.
Grazie che ogni giorno ci nutri e ci ammaestri con la Parola di Dio.
Grazie perché accompagni e aiuti i nostri Genitori.
Grazie perché preghi con noi e ci aiuti a capire che qui c'è Gesù.
Grazie perché giochi con noi e rendi sempre più bello il nostro Oratorio.
Grazie per la gioia che diffondi e perché spesso ci richiami a sorridere.
Grazie perché ci aiuti a conoscere e ad amare Maria.
Grazie per il dono grande del Tuo Sacerdozio.
Grazie perché benedici e consegni all'amore di Dio i nostri morti.

sacerdozioparrocoparrocchia

inviato da Don Ambrogio Villa, inserito il 05/02/2006

TESTO

186. Il Cammino dei Magi

Kociss Fava

"Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme...".

Oro, incenso. Mirra anche. Furono tra le prime cose che vide, venendo alla luce. Non che gli importasse granché delle ricchezze: in seguito l'ebbe a dimostrare. Doveva comunque essere uno spettacolo da perderci gli occhi. Il luccichio dei doni traboccanti dalle consunte bisacce da viaggio, contrapposto all'estrema frugalità del ricovero ove era nato. Gli effluvi stordenti delle resine aromatiche, spandendosi, andavano a mescolarsi con l'odore secco e pronunciato dello stallatico. Non di meno l'omaggio più gradito e inatteso fu certo la devozione che quegli uomini ricchi e distinti dimostrarono per il Neonato. Chissà lo sgomento provato da Maria e Giuseppe. Abituati com'erano all'unica compagnia dei pastori, si trovarono quei signori sontuosamente vestiti, chini in adorazione del Bambino.

Si dice fossero sapienti venuti da oriente: stranieri dunque. Scrutando il cielo, o forse dentro se stessi, videro una stella che tracciò loro la via. A noi, che sperimentiamo tempi di soluzioni facili e di frastuoni diffusi, piace pensare fosse una stella grande. Enorme, con la coda pure. Dimentichi che il rapporto autentico con Dio può instaurarsi e maturare solo nel silenzio di un cuore disposto a sentirne il potente sussurro. Nel deserto, luogo privo di inutili echi, radunò il Signore il popolo eletto per manifestare la Sua volontà. Sempre in luoghi solitari si sarebbe ritirato Gesù, per pregare il Padre.

Con o senza l'aiuto degli astri, ma sicuramente con la promessa di Dio nel cuore, i Magi intrapresero il lungo e faticoso cammino. Solo chi lo desidera con passione, giunge a vedere il volto di Cristo.

re magiepifaniaricercarapporto con Dio

inviato da Kociss Fava, inserito il 05/02/2006

TESTO

187. Natale

Adolfo Rebecchini

Natale
Sogno che si avvera.
Da secoli atteso.
Da alcuni profetizzato.
Da molti desiderato.

Natale.
A volte ostacolato.
Spesso incompreso.

Natale.
Quel il sogno si fa realtà.
Maria accetta di sognare:
Partecipa al sogno di Dio;
Fa suo il sogno dell'uomo.

Natale.
Il sogno si realizza.
Il Dio lontano si fa vicino.
E' l'Emmanuele,
Il Dio-con-noi.

Natale.
Tra mille difficoltà
Maria l'ha accettato.
Il suo sì le cambia la vita.
Trasforma la storia.

Natale.
Maria si fa madre.
Accetta il presente.
Esulta.
Non scappa.

Natale.
Ci inviata a sognare.
Ci sprona a lottare.
Ci chiede ogni giorno
Di sognare la vita.

natalesperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 05/02/2006

TESTO

188. Maria come fiocco di neve

Angelo, Rover di 19 anni

Maria,
buona madre,
come fiocco di neve,
hai viaggiato tutta la notte,
cercando un'improbabile alloggio,
proprio tu che sentivi
il Cristo muoversi in te.
Nell'aria della sera ho sentito
il tuo profumo,
nello zaino la tua fatica,
nello sguardo dei miei anni,
la tua dolcezza.
Le tue mani affaticate,
hanno sorretto le mie pene,
il tuo cuore,
è stato pieno della mia ansia.
Ti ringrazio, Maria,
perché mi hai fatto gustare
il piacere delle piccole cose,
della neve fresca
che si sgretolava sotto i miei piedi,
della gelida carezza del vento,
del fuoco che si è fuso con la mia anima.
Ti ringrazio, perché mi hai dato
qualcuno con cui parlare,
qualcuno a cui pensare.
Ti ringrazio, per le gioie,
ma ancor più per i dolori,
per le speranze,
ancor più per le delusioni,
la sete, la fame,
il freddo, la stanchezza.
Ti dono tutti i momenti
di dolce struggimento
passati davanti ad un fuoco
e le lacrime penose
della mia anima.
Ti ringrazio perché
negli altri
ho ritrovato Dio.

MariaMadonnastradanatale

inviato da Maria Palma Mignini, inserito il 01/01/2006

TESTO

189. Fiducia in Dio

Servo di Dio f. Cecilio Maria Cortinovis OFMCap

Mi sento da Gesù amato di amore infinito, ma mi sento troppo piccolo... sono contento però di sentirmi piccolissimo alla sua presenza e con tutta confidenza mi lascio prendere da Lui che ama i piccoli. Sento che la mia confidenza nell'infinito, dolce mio amore, deve essere piena. Mio Dio quale lotta: da solo non sono capace di stare in piedi. Quando però sostenuto da voi e dalla vostra e mia Mamma incomincio a camminare, mi sento suggerire: «Guarda adesso, come sai camminare bene».

confidenzafiducia in Diorapporto con Diofedefiducia

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

TESTO

190. Madre dolorosa

Victor Hugo, Les contemplations, settembre 1855

Era là, in piedi, la madre dolorosa.
La tenebra cupa, cieca, sorda, terribile,
grondava da ogni parte intorno al Golgota.

O Cristo! La luce si fece buia quando tu le fosti tolto,
e il tuo ultimo respiro portò via ogni chiarore.
La Madre era là, in piedi, vicino al patibolo!
E io mi dissi: Ecco il dolore!, e mi accostai.

"Che cosa tieni, le dissi, fra le tue dita divine?".
Allora, ai piedi del Figlio, sanguinante per il colpo di lancia,
essa levò la mano destra e l'aprì in silenzio,
e vidi nella sua mano la stella del mattino.

venerdì santodolorecrocifissioneMariaMadonnasperanza

inviato da Anna Barbi, inserito il 29/09/2005

TESTO

191. Maria, donna del sabato santo

Carlo Maria Martini, La Madonna del Sabato Santo

Il senso del tuo soffrire, o Maria, è dunque la generazione di un popolo di credenti. Tu nel Sabato Santo ci stai davanti come madre amorosa che genera i suoi figli a partire dalla croce, intuendo che né il tuo sacrificio né quello del Figlio sono vani.

Se lui ci ha amato e ha dato se stesso per noi, se il Padre non lo ha risparmiato, ma lo ha consegnato per tutti noi, tu hai unito il tuo cuore materno all'infinita carità di Dio con la certezza della sua fecondità.

Ne è nato un popolo, "una moltitudine immensa... di ogni nazione, razza, popolo e lingua"; il discepolo prediletto che ti è stato affidato ai piedi della croce ("Donna, ecco il tuo figlio": Gv 19,26) è il simbolo di questa moltitudine.

La consolazione con la quale Dio ti ha sostenuto nel Sabato santo, nell'assenza di Gesù e nella dispersione dei suoi discepoli, è una forza interiore di cui non è necessario essere coscienti, ma la cui presenza ed efficacia si misura dai frutti, dalla fecondità spirituale. E noi, qui e ora, o Maria, siamo i figli della tua sofferenza.

Mariasabato santomaternitàPasqua

5.0/5 (1 voto)

inviato da Wanda Simoncelli, inserito il 29/09/2005

RACCONTO

192. Giuseppe e il pastore

Quella notte d'inverno, fredda e rigida, Giuseppe cercava disperatamente qualcosa che potesse riscaldare sua moglie e il figlio appena nato. Era andato di casa in casa, aveva bussato a tutte le porte, ma nessuno gli aveva dato un po' di carbone o una fascina di legna. Camminò fino ad essere esausto. Quando oramai credeva inutile ogni ricerca scorse in un campo un bagliore di fuoco. Corse verso di esso. Un gregge di pecore si riscaldava intorno alla fiamma mentre un vecchio pastore lo sorvegliava.

Quando il pastore, che era un vecchio scorbutico, vide avvicinarsi il forestiero afferrò il lungo bastone ferrato e glielo scagliò contro.

Giuseppe non fece una mossa per scansarlo, ma prima che lo raggiungesse il bastone deviò la traiettoria e cadde a terra innocuo. Giuseppe si avvicinò al pastore e disse gentilmente: «Ho bisogno di aiuto: per favore posso prendere alcuni carboni ardenti? Mia moglie ha appena messo al mondo un bambino e devo accendere un fuoco per riscaldarli». Il pastore avrebbe preferito rifiutare, ma vedendo che Giuseppe non aveva niente per trasportare le braci volle prendersi gioco di lui: "Prendine quanti ne vuoi," disse. Giuseppe, senza scomporsi, raccolse le braci a mani nude e le mise nel suo mantello come se fossero nocciole o mele. Il pastore disse meravigliato: «Che notte è mai questa?». Pieno di curiosità seguì Giuseppe e giunse così alla stalla dove c'erano Maria e il bambino adagiato sulla fredda paglia. Il suo cuore si intenerì. Per la prima volta provò il grande desiderio di offrire qualche cosa. Tirò fuori dallo zaino una morbida pelle di pecora e la offrì a Giuseppe perché vi avvolgesse il bambino. In quel momento i suoi occhi si aprirono e vide gli angeli e la gloria di Dio che circondava la mangiatoia dove il bambino sorrideva contento. Il pastore si inginocchiò tutto felice perché aveva capito che in quella notte il suo cuore si era aperto all'amore.

NataleamorecuoreGiuseppe

inviato da Anna Lianza, inserito il 13/07/2005

PREGHIERA

193. Preghiera per il XXIV Congresso Eucaristico Nazionale (2005)

Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto

Padre Onnipotente, che in ogni domenica illumini l'universo con lo splendore della risurrezione del tuo Figlio e chiami tutti gli uomini alle sorgenti della vita,
noi ti benediciamo.

Signore Gesù, che nella celebrazione eucaristica ci nutri alla mensa della Parola e del Pane di vita, e ci doni la grazia di servire i fratelli nella carità,
noi ti ringraziamo.

Spirito Santo, che nella Pasqua settimanale raccogli la Chiesa nell'unità e la sospingi sulle strade del mondo per edificare, con tutti gli uomini, la società nella giustizia e nella pace,
noi t'invochiamo.

Vergine Maria Odegitria, Donna eucaristica, a te affidiamo il Congresso Eucaristico Nazionale e, nell'attesa della domenica senza tramonto, guardiamo a te, che brilli come stella sul nostro cammino.
Amen.

eucaristiadomenicamessa

inviato da Anna Barbi, inserito il 19/06/2005

PREGHIERA

194. Santa Maria, donna senza retorica

Tonino Bello

Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi inguaribilmente malati di magniloquenza. Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità.

Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine senza costrutto. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo.

Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovraumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un "fiat", prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute, all'intossicazione di parole.

Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa' che le nostre voci, ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio. Rendici come te, sacramento di trasparenza, e aiutaci, finalmente, preché nella brevità di un "sì" detto a Dio, ci sia dolce naufragare: come in un mare sterminato.

silenzioMariaretoricadisponibilitàcoerenza

inviato da Luca Peyron, inserito il 27/05/2005

PREGHIERA

195. Preghiera per le vocazioni   1

Giovanni Paolo II, Messaggio Giornata Mondiale per le vocazioni 1987

Signore Gesù,
come un giorno hai chiamato i primi discepoli
per farne pescatori di uomini,
così continua a far risuonare anche oggi
il tuo dolce invito: "Vieni e seguimi"!
Dona ai giovani e alle giovani
la grazia di rispondere prontamente alla Tua voce!
Sostieni nelle loro fatiche apostoliche
i nostri vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate.
Dona perseveranza ai nostri seminaristi
e a tutti coloro che stanno realizzando
un ideale di vita totalmente consacrato al Tuo servizio.
Risveglia nelle nostre comunità
L'impegno missionario.
Manda, Signore, operai nella tua messe
e non permettere che l'umanità si perda
per mancanza di pastori, di missionari
e di persone votate alla causa del Vangelo.
Maria, Madre della Chiesa, modello di ogni vocazione,
aiutaci a rispondere di "sì" al Signore che ci chiama
per collaborare al disegno divino di salvezza.
Amen.

vocazionechiamata

5.0/5 (1 voto)

inviato da Bianco Alessandro, inserito il 21/04/2005

PREGHIERA

196. Inno di san Bernardo alla Vergine

Dante, Paradiso XXXIII

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra ‘ mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre
sua disianza vuol volar sanz'ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

MariaMadonnaVergine

inviato da Don Michelangelo Tondolo, inserito il 18/04/2005

PREGHIERA

197. Preghiera del Papa per la Giornata mondiale del Malato 2005   1

Giovanni Paolo II, Messaggio Giorn. Mond. Malato 2005

Maria, Vergine Immacolata,
Donna del dolore e della speranza,
sii benigna verso ogni persona che soffre
e ottieni a ciascuno pienezza di vita.

Volgi il tuo sguardo materno
specialmente su coloro che in Africa
sono nell'estremo bisogno,
perché colpiti dall'AIDS o da altra malattia mortale.

Guarda le mamme che piangono i loro figli;
guarda i nonni privi di risorse sufficienti
per sostenere i nipoti rimasti orfani.

Stringi tutti al tuo cuore di Madre.
Regina dell'Africa e del mondo intero,
Vergine Santissima, prega per noi!

doloresperanzaMaria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 23/01/2005

TESTO

198. Pienezza e vuoto

Madre Teresa di Calcutta

Maria è assolutamente vuota: di superbia, di invidia, di gelosia, di asprezza, di malizia, di vendetta e di altre miserie del genere. Per questo può essere piena di Dio. Quando noi cerchiamo questo tipo di vuoto, pratichiamo la vera devozione a Maria.

"Ecco io sono la serva del Signore": umile, nascosta, totalmente vuota di sé. Così è piena di Gesù, così lo può portare agli altri. È stata la prima a ricevere Gesù, a donarlo e a servirlo.

Mariaumiltàrapporto con Diomissione

inviato da Luca Peyron, inserito il 08/12/2004

PREGHIERA

199. Gli occhi di Maria

Adriano Nardo

Poiché gli occhi sono un po' lo specchio
dello spirito, come sono i tuoi, Maria,
che riflettono l'anima tua immacolata?

Chi può immaginare lo splendore degli
occhi tuoi che videro, per primo il Creator
farsi creatura?

Se potessimo mirare un solo istante la tua
luce, saremmo salvi certamente, perché
nulla potrebbe distrarci da quell'immagine
sublime d'eternità!

Rivolgi a noi quegli occhi tuoi
misericordiosi, o dolce vergine Maria.

MariaMadonnasalvezzaeternità

inviato da Sergio Sabato, inserito il 05/10/2004

TESTO

200. Per un amico speciale   1

David Maria Turoldo

Penso che nessun'altra cosa ci conforti tanto come il ricordo di un amico: la memoria di lui, la gioia della sua confidenza e l'immenso sollievo di esserti tu confidato a lui con assoluta fiducia e tranquillità, appunto perché amico e il desiderio di rivederlo quasi per sentirlo vicino e udire la sua voce e continuare... colloqui mai finiti!

amicizia

inviato da Sandra Volpe, inserito il 05/10/2004

PREGHIERA

201. Preghiera per la parrocchia

Mons. Giuseppe Verucchi

Signore, ti ringraziamo per i doni che ci hai fatto per mezzo della vita e della missione della parrocchia.
Nella comunità abbiamo ricevuto, tante volte l'Eucaristia, la Parola, il dono dello Spirito e il perdono dei peccati!
Qui siamo stati educati nella vita di fede, abbiamo maturato la capacità di amare, siamo stati aiutati a vivere la nostra vocazione.
Dona, o Signore, alla nostra parrocchia la grazia di rinnovarsi per svolgere, anche oggi, la sua missione nella fedeltà a te e all'uomo.
O Maria, guidaci ad essere assidui all'ascolto della Parola, perseveranti nella preghiera, uniti nell'assemblea eucaristica, ferventi nella comunione e nella carità verso il prossimo, gioiosi testimoni di Cristo nel mondo e coraggiosi annunciatori dei valori del Vangelo.
Benedici, o Madre, tutte le parrocchie del mondo, perché continuino ad essere fuochi d'amore, fari di luce, comunità di vita, sorgenti di comunione e di speranza.
Amen.

parrocchiacomunitàchiesa

inviato da Davide Benazzi, inserito il 10/08/2004

TESTO

202. Corri presto, Maria!

Romano il Melode, Inno XL

Corri presto, Maria, a radunare i miei discepoli.
Ho in te una tromba dalla voce potente:
suona un canto di pace
alle orecchie timorose dei miei amici nascosti,
svegliali tutti come dal sonno
perché mi vengano incontro
con le fiaccole accese.
Va' a dire loro:
«Lo sposo si è destato, uscendo dalla tomba,
e trascinando ogni cosa dalla morte alla vita.
Scacciate, apostoli, la tristezza mortale,
poiché si è ridestato
Colui che offre agli uomini caduti
la risurrezione.»

Pasquaresurrezionerisurrezionemariasperanza

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

203. Preghiera a Maria per l'invio degli apostoli della Preghiera Universale per la vita

Angelo Comastri, Arcivescovo Delegato Pontificio Di Loreto, scritta per l'Associazione "Difendere la vita con Maria"

O Maria, nel tuo Cuore perennemente vive
la memoria del giorno del grande sì.
Continuamente ritorni nella piccola casa di Nazaret
e ti stupisci davanti all'angelo Gabriele
che ti porta la bella e inaudita notizia
che Dio vuole essere uomo con noi.

O Maria, oggi noi entriamo nel tuo Cuore
per assaporare la meraviglia che tu provasti
in quel giorno lontano e vicino:
il giorno del tuo sì vogliamo che sia
il giorno del nostro sì: con te, o Maria!

Oggi diciamo sì alla vita per sempre,
oggi ci impegniamo a pregare per la vita,
oggi nel tuo Cuore Immacolato e Materno
consegniamo l'impegno di essere apostoli della vita
nel nome di Dio che in te si è fatto bambino.

O Maria, la porta delle nostre case
sarà aperta ogni giorno per l'angelo della vita
e le nostre famiglie saranno cenacoli viventi
di preghiera per la vita: Regina della vita
prega con noi, prega per noi, prega per la vita. Amen.

mariavitamadrefamigliaaborto

3.0/5 (1 voto)

inviato da Flora D'Andrea, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

204. Preghiera a Maria per la causa della vita

Angelo Comastri, Delegato Pontificio Di Loreto, scritta per l'Associazione "Difendere la vita con Maria"

O Maria, culla del grande mistero!
Nel tuo limpido grembo è accaduto
l'avvenimento più impensabile e necessario:
Dio, in te, si è fatto bambino e ha condiviso
integralmente l'itinerario dell'avventura umana.

Da quel momento, quando sboccia una vita,
possiamo esclamare: anche Dio ha percorso
la stessa strada, anche Dio ha vissuto
l'affascinante e delicata stagione
della presenza nel grembo della Madre.

O Maria, oggi è stato infangato il prodigio!
È stata crocifissa la fase più tenera
della vita umana: il grembo della mamma
spesso diventa la tomba dei figli!
O Maria, con te ci impegniamo a pregare.

Con te, Donna del grande Prodigio
del grembo abitato da Dio,
vogliamo implorare la luce dello Spirito
per le mamme e i padri di oggi:
riportali a rispettare la vita,
riportali a cantare la vita,
riportali ad amare la vita
fin dal primo istante del suo miracolo. Amen.

Mariavitamadreabortomaternitàfamiglia

inviato da Flora D'Andrea, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

205. Non so come ti pregano le stelle   2

Adriana Zarri

Io non so come ti prega mio padre, né mio fratello, né mio zio;
non so nemmeno come ti pregava la tua madre, Maria.
Non so come ti pregano le stelle e i rami di corallo in fondo al mare,
né quei cuscini di muschio che fioriscono in alto, sulle rocce.
Non so come ti prega il gatto e il topo, e la pulce nel pelo del topo.
In fondo, Signore, non so nemmeno come prego io.
So come preghi tu: come mormori piano, in fondo al cuore;
ed io sto appena ad ascoltare.

preghierarapporto con DioSpirito Santo

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

206. Lunga è la notte

Theodossios Maria della Croce, Scoprire l'altro Universo. La via Sacra della Redenzione

Signore, lunga è la notte del combattimento
Signore, dona agli amati la Tua grande benedizione di pace
Il tuo bacio di profonda allegrezza
Kyrie, Tu conosci ogni cosa
Tu conosci la sincerità della mia preghiera
Tu conosci la nudità della mia terra
E Tu conosci Signore il segno del mio numero
Ma fa' di me una buona guida per gli amati, Signore
Fa' che io sia dolcezza e luce sulla loro strada
Lunga è la notte del combattimento
E il mio verbo vacilla di inquità
Ma tu conosci ogni cosa
E Tu puoi ogni cosa
Fa' di me una buona guida
Insegna agli amati il Tuo amore attraverso le mie pene
Kyrie, Kyrie, Kyrie.

impegnoresponsabilitàguida

inviato da Andrea Athanassiadis, inserito il 10/07/2004

TESTO

207. L'amore secondo i bambini   3

1. L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni)

2. Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni)

3. L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni)

4. L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni)

5. L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni)

6. L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni)

7. L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni)

8. L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni)

9. L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni)

10. Non bisogna mai dire "Ti amo" se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni)

amoreaffettoaffettività

5.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 30/03/2004

PREGHIERA

208. Preghiera di affidamento a Maria della chiesa in Europa   1

Giovanni Paolo II, dall'esortazione Apostolica Ecclesia in Europa

Maria, Madre della speranza,
cammina con noi!
Insegnaci a proclamare il Dio vivente;
aiutaci a testimoniare Gesù, l'unico Salvatore;
rendici servizievoli verso il prossimo,
accoglienti verso i bisognosi,
operatori di giustizia,
costruttori appassionati
di un mondo più giusto;
intercedi per noi che operiamo nella storia
certi che il disegno del Padre si compirà.
Aurora di un mondo nuovo,
mostrati Madre della speranza e veglia su di noi!
Veglia sulla Chiesa in Europa:
sia essa trasparente al Vangelo;
sia autentico luogo di comunione;
viva la sua missione
di annunciare, celebrare e servire
il Vangelo della speranza
per la pace e la gioia di tutti.
Regina della pace
Proteggi l'umanità del terzo millennio!
Veglia su tutti i cristiani:
proseguano fiduciosi sulla via dell'unità,
quale fermento
per la concordia del Continente.
Veglia sui giovani,
speranza del futuro,
rispondano generosamente
alla chiamata di Gesù.
Veglia sui responsabili delle nazioni:
si impegnino a costruire una casa comune,
nella quale siano rispettati
la dignità e i diritti di ciascuno.
Maria, donaci Gesù!
Fa' che lo seguiamo e lo amiamo!
Lui è la speranza della Chiesa,
dell'Europa e dell'umanità.
Lui vive con noi, in mezzo a noi,
nella sua Chiesa.
Con Te diciamo
«Vieni, Signore Gesù» (Ap 22, 20):
Che la speranza della gloria
infusa da Lui nei nostri cuori
porti frutti di giustizia e di pace!

chiesaEuropaMariasperanza

3.0/5 (2 voti)

inviato da Anna Barbi, inserito il 12/08/2003

PREGHIERA

209. Preghiera missionaria (alla Madonna della strada)

Maria, Madonna della strada,
hai camminato sui monti della Giudea,
portando, sollecita, Gesù e la sua gioia;
hai camminato da Nazareth a Betlemme
dove è nato il tuo bambino, il Signore nostro;
hai camminato sulle strade dell'esilio
per salvare il Figlio dell'Altissimo;
hai camminato sulla via del Calvario
per diventare nostra Madre.
Continua a camminare
accanto ai missionari del tuo Figlio
che sulle strade del mondo vogliono,
come te, Arca di Alleanza,
portare a tutte le genti Gesù,
il suo vangelo, la sua salvezza.

MariaMadonnamissionemissionarievangelizzazionestradaroute

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 28/06/2003

PREGHIERA

210. Preghiera dei giovani alla vergine del rosario

Il Rosario e la nuova Pompei, marzo 2003

Vergine del Rosario,
giovane donna di Nazaret,
benedetta fra tutte le donne,
incanto della terra e del cielo,
scelta come fiore
dal giardino del mondo,
per essere la Madre
del più bello tra i figli dell'uomo,
a te affido e consegno la mia vita.

Tu hai dato alla luce Gesù,
figlio di Dio fatto uomo.
Ai piedi della croce
sei diventata madre di tutti gli uomini.
Madre mia, tienimi per mano
illumina i miei passi,
sostienimi nella prova
ottienimi gioia e speranza
nel cammino degli anni.

Per te non fu facile, o Madre,
capire il disegno di Dio:
fu avventura di grazia,
tra Betlemme e il Calvario,
la tua missione e il tuo destino.
Aiutami a trovare la mia strada:
strada di amore e strada di lavoro,
strada di pace, tra i mille scogli
e le tante insidie del nostro tempo.

Vergine del Rosario,
portami passo dopo passo
dentro il mistero di Gesù:
che io lo conosca e lo ami,
fino ad essere sempre più suo,
fino ad essere "lui";
ed ogni grano della tua corona,
sia un passo di amore,
fino al traguardo dell'eterna gioia. Amen.

rosarioMariaMadonnafedefiduciaaffidamento

inviato da Anna Barbi, inserito il 27/06/2003

PREGHIERA

211. Conservami un cuore

p. de Grandmaison

Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo,
puro e limpido come sorgente.

Ottienimi un cuore semplice,
che non si ripieghi sulle proprie tristezze;
un cuore generoso nel donarsi,
pieno di tenera compassione;
un cuore fedele e aperto,
che non dimentichi alcun bene,
e non serbi rancore di alcun male.

Creami un cuore dolce e umile,
che ami senza esigere d'essere riamato,
felice di sparire in altri cuori
sacrificandosi davanti al tuo Figlio divino.

Un cuore grande e indomabile,
che nessuna ingratitudine possa chiuderlo
e nessuna indifferenza stancare.

Un cuore tormentato
dalla gloria di Gesù Cristo,
con piaga che non rimargini se non in cielo.

aperturadonaredisponibilità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Lianza, inserito il 27/06/2003

ESPERIENZA

212. La bella signora

Bernadette Soubirous, Racconto dell'apparizione della Madonna di Lourdes

La prima volta che andai alla Grotta, vi andai per raccogliere legna con due altre bimbe. Quando arrivammo al mulino, tutte insieme seguimmo il corso del canale e ci trovammo davanti alla Grotta. Le mie due compagne, non potendo più proseguire il cammino, attraversarono l'acqua che si trovava di fronte alla Grotta ed io rimasi sola dall'altra parte; domandai loro se volevano aiutarmi a gettare qualche pietra nel canale per poter passare senza levarmi le calze, ma esse mi dissero di fare come loro.

Allora andai un po' più lontano per vedere se potevo passare a piedi asciutti, ma invano e mi decisi a togliermi le calze. Mi ero appena levata la prima calza, che udii un rumore, come un soffio di vento impetuoso. Volsi lo sguardo verso la prateria gli alberi immobili e molto calmi.

"Mi sarò ingannata", pensai, e mi accinsi a togliermi l'altra calza. Ma udii di nuovo il medesimo rumore; alzai il capo verso la Grotta e vidi una signora vestita di bianco, che benevolmente mi guardava.

Rimasi sorpresa e sbigottita e, credendola un'illusione, mi stropicciai gli occhi, ma invano. Io vedevo sempre la medesima Signora. Allora cercai nelle tasche e ne trassi il mio rosario. Volli farmi il segno della croce, ma la mia mano non giunse alla fronte e ne rimasi anche più sgomenta.

La Signora prese in mano il rosario, che pendeva al suo braccio, e si fece il segno della croce. Io tentai di farlo per la seconda volta, vi riuscii e subito in me scomparve ogni sentimento di paura. Mi inginocchiai, ed alla presenza della Bella Signora, recitai il rosario. Quando ebbi finito, Ella mi accennò di andarle vicino ma io non osai, ed ella disparve. Allora mi levai l'altra calza, attraversai l'acqua di fronte la Grotta e raggiunsi le compagne.

rosarioMariaapparizioneLourdes

inviato da Anna Lianza, inserito il 15/04/2003

PREGHIERA

213. Preghiera di ogni giorno

Maria Chiara Carulli

Donaci, Signore,
grandi ali per volare e piedi forti per camminare.
Donaci un cuore grande che assomigli al tuo
e sia capace di contenere l'universo.
Donaci anche mani belle, tenere, delicate,
pronte a toccare e a curare le ferite del mondo
e ad accarezzare i volti e i cuori.
La nostra vita non sia mai fine se stessa,
ma abbia in sé il segno dell'eterno,
di ciò che non finisce perché è prezioso ai tuoi occhi.
E mentre ci chiami a camminare e a volare,
insegnaci ad amare davvero,
ad impegnarci a fondo per rendere più bella la terra
e più felice chi ci sta accanto.
Donaci il gusto di vivere per dar più colore al mondo,
alle sue speranze e ai suoi sogni,
se sono anche i tuoi, Signore.
E grazie perché, avendoci fatti simili a te,
ci dai la certezza che anche noi, con te,
possiamo fare grandi cose!

buongiornonuovo giornoimpegnoresponsabilitàamoresenso della vita

inviato da Maria Chiara Carulli, inserito il 01/04/2003

RACCONTO

214. Un ricco povero

Josè Real Navarro e Maria Carla Mantovani, C'era una volta... al catechismo

C'era una volta un uomo ricchissimo. Possedeva tanti negozi, tante fabbriche e tante banche, cosicché ogni settimana riceveva nel suo palazzo molti autocarri carichi di denaro. Non sapeva più dove metterlo o in che cosa spenderlo. Si comperava tutto quello che gli piaceva: aerei, navi, treni, edifici, monumenti, ecc. Era sempre alla ricerca di cose da comperare.

Arrivò un giorno in cui aveva proprio tutto. Non c'era cosa che non possedesse. Tutto era suo. Tuttavia c'era una cosa che non riusciva ad avere. E per quanto ne comprasse, una non la trovava mai. Era la gioia. Non trovò mai il negozio in cui la vendessero.

Si impegnò a cercarla a qualunque costo, perché era l'ultima cosa che gli mancava. Percorse mezzo mondo alla sua ricerca, ma senza risultato. Un giorno capitò in un piccolo villaggio e venne a sapere che un vecchio saggio poteva aiutarlo. Viveva in cima a una montagna, in un' umile e povera capanna. Si diresse verso di lui e quando lo trovò gli disse:

- Mi hanno detto che lei potrebbe aiutarmi a trovare la gioia.
Il vecchio lo guardò sorridendo e rispose:
- Lei l'ha già incontrata, amico. Io ho molta gioia.
- Lei? - esclamò stupito il ricco. - Ma se possiede soltanto una povera capanna e poco più!
- Certo, e proprio per questo ho la gioia, poiché do a chi ne ha bisogno tutto quello che ho di più - affermò il vecchio.
- E così si ottiene la gioia? - chiese il ricco.
- Così l'ho trovata io - confermò il Vecchio.

Il ricco se ne andò pensieroso. Poco tempo dopo risolse di dare tutto quello che non gli era necessario a quelli che ne avevano bisogno. Con grande sorpresa scoprì che facendo così sentiva gioia. Si era reso conto che c'è più gioia nel dare e nel rendere felici gli altri che nel ricevere e possedere tante cose senza condividerle.

condivisionericchezzapovertàinterioritàesterioritàgioiafelicità

inviato da Patrizia Traverso, inserito il 09/02/2003

PREGHIERA

215. Santo natale   2

Carlo Maria Martini

Signore Gesù,
che cammini sulla nostra terra e soffri le nostre povertà
per annunciare il comandamento della carità,
infondi in noi il tuo Spirito d'amore
che apra i nostri occhi,
per riconoscere in ogni uomo un fratello:
e finalmente diventi quotidiano
il gesto semplice e generoso
che offre aiuto e sorriso,
cura e attenzione al fratello che soffre,
perché in questo Natale
non facciamo festa da soli.
Amen.

Nataleincarnazionebontàsolidarietàamorecaritàfratellanza

inviato da Anna Lianza, inserito il 09/02/2003

TESTO

216. E Giuseppe raccontò

Franco Signoracci, La notte più bella

Ricordo bene quella notte, quando l'angelo entrò nel mio sogno.

Era l'ora più buia, quando il giorno trascorso è già dimenticato e l'alba nuova è ancora lontana. Io dormivo profondamente e nei miei sogni c'erano tante storie: immagini strane si mischiavano e si inseguivano tra di loro, come spesso accade. Poi, ad un tratto, anche nei miei sogni ci fu silenzio e buio, e apparve un puntino luminoso che diventava sempre più grande, come la lampada di una barca quando si avvicina di notte alla riva.

Capii subito che quello non era un sogno come gli altri: quella luce era un angelo! E l'angelo parlò.

E mi raccontò di Maria, del bambino, delle difficoltà che avremmo incontrato: "Non temere", mi disse, "starò sempre con voi!".

Mi svegliai di colpo: non ero spaventato, ma quella apparizione mi aveva turbato. Sentivo caldo nel chiuso della mia stanza; dovevo uscire a prendere aria, a pensare un poco a quelle parole. Infilai i sandali e andai a sedermi su di un sasso, poco lontano dalla casa, in una posizione elevata.

Sotto di me c'era tutto il paese addormentato. Sopra di me il cielo stellato e la luna, che tramontava all'orizzonte.

Pensavo di essere solo, poi mi accorsi che non lontano da me c'era un gregge di pecore, custodito da due pastori: i due uomini vegliavano accanto alle braci di un fuoco quasi spento. Poi, tra le case del paese, si aprirono alcune porte e vidi uomini uscire in silenzio: erano i pescatori, che partivano a notte fonda per andare al lago di Tiberiade. Vidi anche un altro uomo uscire dal villaggio, conduceva due asini che avevano anfore legate ai fianchi: andava a prendere l'acqua. Infine, mentre il cielo a oriente si faceva più chiaro, vidi uscire i primi contadini. "Ecco", pensai tra me, "per tutta questa gente, per tutti noi verrà il bambino!" E sentii una grande pace nel cuore.

NatalesognoGiuseppeincarnazione

inviato da Anna Barbi, inserito il 29/01/2003

PREGHIERA

217. Santa Maria, compagna di viaggio

Tonino Bello

Santa Maria,
Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo
le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo
per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio
di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze
di camminatori un po' stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della
sollecitudine umana verso coloro che
si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta "la città"
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.

MadonnaMariaviaggiovitacamminostrada

inviato da Anna Lianza, inserito il 29/01/2003

PREGHIERA

218. Infondi il tuo Santo Spirito

Carmelo Conti Guglia

O Signore, infondi il tuo Santo Spirito in noi e rendici docili alla sua voce.
Donaci lo Spirito di sapienza perché possiamo apprezzare e gustare le cose divine.
Concedici lo Spirito d'intelligenza perché sappiamo comprendere la tua Parola e comunicarla agli altri.
Illuminaci col dono della scienza e fa' che vediamo te nelle persone, nelle cose e negli eventi della vita e della società.
Guidaci col dono del consiglio e aiutaci a scegliere sempre quel che è più utile per la tua gloria, per il vero bene nostro e dei fratelli.
Sostienici con lo Spirito di fortezza perché possiamo resistere alle attrattive del male e alle difficoltà del bene.
Comunicaci lo Spirito di pietà per sperimentare la tua tenerezza paterna e trattarti come figli docili e affezionati.
Assistici col dono del timore perché siamo sempre delicatissimi per non darti dispiacere neppure nelle piccole cose.
Forma in noi Gesù come l'hai formato nel seno di Maria.

Spirito Santodoni dello Spirito Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

TESTO

219. Mentre il silenzio fasciava la terra   1

David Maria Turoldo

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest'unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l'amore che canta in silenzio.

Nataleincarnazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 16/12/2002

TESTO

220. Elemosina

David Maria Turoldo

L'elemosina non è quella che facciamo noi, quella che intendiamo noi, no! "Elemosyné", cioè l'elemosina, è amore che trabocca. In realtà vuol dire questo. E' come un vaso pieno il cui contenuto si riversa. L'elemosina è la partecipazione misericordiosa alla condizione dell'altro. Solo allora tu, in questa maniera, entri nella sfera di Dio, perché Dio è l'esser per l'altro.

elemosinacaritàcondivisionesolidarietà

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 15/12/2002

PREGHIERA

221. Vieni, Signore   1

David Maria Turoldo

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e, dunque, vieni sempre, Signore,

Vieni, Tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con Te, o Signore.

Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore,
vieni sempre, Signore.

rapporto con Diopreghieraabbandono in Dio

1.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

222. Insegnaci il silenzio   1

Alice Claire Mansfield

Santa Maria, Madre di Dio, che hai conservato tutte le cose meditandole nel tuo cuore, insegnaci il profondo silenzio interiore, che ha avvolto tutta la tua vita.

Il silenzio dell'Annunciazione, di fede, missione ed obbedienza,
il silenzio della Visitazione, di umiltà, di servizio e lode;
il silenzio di Betlemme, della nascita, incarnazione e meraviglia;
il silenzio della fuga in Egitto, di perseveranza, speranza e fede;
il silenzio di Nazareth, di semplicità, intimità e comunione;
il silenzio del Calvario, di coraggio, morte ed abbandono;
il silenzio della Pasqua, di resurrezione, giubilo e gloria;
il silenzio dell'Ascensione, di realizzazione, trasformazione e nuova creazione;
il silenzio della Pentecoste, di pace, potenza ed amore.

Maria, nella tua saggezza insegnaci quel silenzio che ci abilita ad ascoltare la voce lieve, ma ferma del nostro Dio; che ci spinge ad adorare lui solo in spirito e verità.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi ora e sempre, perché possiamo entrare nel tuo silenzio che ci unisce a Gesù, tuo Figlio, nel mistero del suo silenzio davanti al Padre di misericordia.

silenzioascoltoMariaMadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

TESTO

223. Maria, tu non hai chiesto nulla di più

Santa Teresa del Bambino Gesù

Io so bene, o Vergine piena di grazia,
che a Nazaret tu sei vissuta poveramente,
senza chiedere nulla di più.
Né estasi, né miracoli, né altri fatti straordinari
abbellirono la tua vita, o Regina degli eletti.
Il numero degli umili, dei «piccoli»,
è assai grande sulla terra: essi possono
alzare gli occhi verso di te senza alcun timore.
Tu sei la madre incomparabile che cammina
con loro per la strada comune,
per guidarli al cielo.
O Madre diletta, in questo duro esilio
io voglio vivere sempre con te
e seguirti ogni giorno.
Mi tuffo rapita
nella tua contemplazione e scopro
gli abissi di amore del tuo cuore.
Tutti i miei timori svaniscono
sotto il tuo sguardo materno
che mi insegna a piangere e a gioire.

MadonnaMariaumiltà

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

224. Oltre l'evidenza   1

David Maria Turoldo

Padre,
non sappiamo più ascoltare;
Padre,
nessuno più ascolta nessuno:
nessuno sa fare più silenzio!
Abbiamo perso
il senso della contemplazione,
perciò siamo così soli e vuoti,
così rumorosi e insensati;
e inevitabilmente idolatri!
Anche quando l'angoscia ci assale
donaci, o Padre, di non dubitare;
o anche di dubitare,
ma insieme di sempre più credere:
di credere alla tua fedeltà,
al tuo amore
al di là di tutte le apparenze;
e con il tuo Spirito
sempre presente
nella nostra storia.

dubbiofedefiducia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

225. Santa Maria, Vergine della notte

Tonino Bello

Santa Maria, Vergine della notte,
noi t'imploriamo di starci vicino
quando incombe il dolore,
irrompe la prova,
sibila il vento della disperazione,
e sovrastano sulla nostra esistenza
il cielo nero degli affanni,
o il freddo delle delusioni
o l'ala severa della morte.

Liberaci dai brividi delle tenebre.

Nell'ora del nostro calvario,
Tu, che hai sperimentato l'eclissi del sole,
stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro,
ci sia più sopportabile
la lunga attesa della libertà.

Alleggerisci con carezze di Madre
la sofferenza dei malati.

Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia
nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla,
perché vi poggino il capo.

Preserva da ogni male i nostri cari
che faticano in terre lontane e conforta,
col baleno struggente degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.

Ripeti ancora oggi
la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.

Non ci lasciare soli nella notte
a salmodiare le nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell'oscurità
ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche Tu,
Vergine dell'Avvento,
stai aspettando la luce,
le sorgenti del pianto
si disseccheranno sul nostro volto.

E sveglieremo insieme l'aurora.

Così sia.

MariaMadonnaavventosofferenzadolorepauraconforto

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

226. Tu sei la mia luce

Carlo Maria Martini

Signore, tu sei la mia luce;
senza di te cammino nelle tenebre,
senza di te non posso
neppure fare un passo,
senza di te non so dove vado,
sono un cieco
che pretende di guidare un altro cieco.
Se tu mi apri gli occhi, Signore,
io vedrò la tua luce,
i miei piedi cammineranno
nella via della vita.
Signore, se tu mi illuminerai
io potrò illuminare:
tu fai noi luce nel mondo.

testimonianzaluce del mondo

1.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

227. Preghiera per la pace   1

Giovanni Paolo II

Dio dei nostri padri,
grande misericordioso;
signore della pace e della vita,
padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l'orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo figlio Gesù
ad annunciare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra,
avventura senza ritorno,
mai più la guerra,
spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
Amen

paceconflitti

5.0/5 (1 voto)

inviato da Federico Bernardi, inserito il 03/12/2002

TESTO

228. Pregare con le parole

La preghiera è una sinfonia,
non si può fare una sinfonia con un solo strumento.
Non si può pregare chiedendo solo aiuto.
Pregare è...
Lodare Dio con l'entusiasmo dei pastori
che hanno visto Gesù nella mangiatoia.
Ringraziare Dio con la gioia del lebbroso
risanato da Gesù.
Raccontare a tutti le meraviglie
che Dio compie per noi, suo popolo.
Riconoscersi peccatore con la commozione del figlio
che abbraccia il padre che lo perdona.
Riconoscere con la fermezza di Pietro
che Gesù è il nostro salvatore.
Interrogare Gesù su che fare nella vita
come lo interroga il giovane ricco.
Dire di sì all'invito di Dio
Con Maria che si dichiara serva del Signore.
Invocare Dio e chiedergli aiuto
con la fede del lebbroso che supplica Gesù.

preghierarapporto con Dio

inviato da Federico Bernardi, inserito il 03/12/2002

RACCONTO

229. A mani vuote

Silvano Fausti

Ai tempi di Erode, la notte in cui nacque Gesù, gli angeli portarono la buona notizia ai pastori. C'era un pastore poverissimo, tanto povero che non aveva nulla. Quando i suoi amici decisero di andare alla grotta portando qualche dono, invitarono anche lui. Ma lui diceva: "Io non posso venire, sono a mani vuote, che posso fare?".

Ma gli altri tanto dissero e fecero, che lo convinsero. Così arrivarono dov'era il bambino, con sua Madre e Giuseppe.

Maria aveva tra le braccia il bambino e sorrideva, vedendo la generosità di chi offriva cacio, lana o qualche frutto.

Scorse il pastore che non aveva nulla e gli fece cenno di venire. Lui si fece avanti imbarazzato.

Maria, per avere libere le mani e ricevere i doni dei pastori, depose dolcemente il bambino tra le braccia del pastore che era a mani vuote...

Natalesemplicitàpiccolezzaumiltà

inviato da Mariangela Molari, inserito il 01/12/2002

PREGHIERA

230. Pentimento

Carlo Maria Martini

Tu sai, mio Dio,
che sono debole e impreparato al buon uso del tempo.
Non ti fidare troppo della mia resistenza alla tentazione,
non mi lasciare a lungo esposto nella prova.

Perché io voglio sinceramente
benedire il tuo nome,
desidero realmente entrare nel tuo regno,
sono certo che la tua volontà
è il compimento del mio bene.
Credo con tutto il cuore
che tu custodisci le cose buone
per le quali riesco a trovare il tempo,
affinché non vadano perdute.
E che sei pronto a sciogliermi dal tempo che ho perduto
nel momento stesso in cui riesco a vincere la mia paura
e a confessare la mia colpa.

Quando io ti rendo disponibile il tempo che mi affidi,
e lo arrischio per venire in soccorso
della mancanza del mio fratello,
io so che il mio tempo si arricchisce
fino a cento volte, fin d'ora:
e molto mi viene perdonato.
E quando infine riconosco la stupidità della mia colpa,
e mi rivolgo contrito a te, Padre,
non incontro l'ombra del tuo risentimento,
ma soltanto la tenacia della tua fedeltà.
Scopro che il tempo perduto
fu per te il tempo dell'attesa
e il tempo insperabilmente ritrovato
è subito il tempo della festa.

pentimentoatto di dolore

1.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 27/11/2002

PREGHIERA

231. Restare con te

Carlo Maria Martini

Signore Gesù,
sul far della sera ti preghiamo di restare.
Ti rivolgeremo questa preghiera,
spontanea ed appassionata,
infinite altre volte nella sera del nostro smarrimento,
del nostro dolore e del nostro immenso desiderio di te.
Tu sei sempre con noi.
Siamo noi, invece, che non sempre sappiamo diventare
la tua presenza accanto ai nostri fratelli.
Per questo, Signore Gesù, ora ti chiediamo di aiutarci
a restare sempre con te,
ad aderire alla tua persona
con tutto l'ardore del nostro cuore,
ad assumerci con gioia la missione che tu ci affidi:
continuare la tua presenza,
essere Vangelo della tua risurrezione.

evangelizzazionemissionerapporto con Diodiscepoli di emmaus

2.5/5 (2 voti)

inviato da Anna Lianza, inserito il 25/11/2002

PREGHIERA

232. Preghiera a Maria

P. Maior

O Maria, piena di grazia,
madre di Cristo e madre nostra,
insegnaci il raccoglimento,
il silenzio e la meditazione.

Tu sei stata povera di parole
ma ricca di opere,
povera di cose umane
ma ricca di Dio.

Tu ci inviti ogni giorno
all'ascolto della parola di Dio,
ad accogliere la sua salvezza,
a prendere sul serio la vita,
ad essere coerenti con la fede.

O Maria,
tu che sei la vita di umiltà che piace a Dio,
la via di semplicità che porta a lui,
la vita di servizio per i fratelli,
guarda il nostro mondo che manca di Dio,
manca di pace, manca di amore;
guarda la nostra povera vita
e assistici sempre con la tua materna protezione.

mariamadonnasilenzioaccoglienzaservizioumiltà

inviato da Federico Bernardi, inserito il 25/11/2002

PREGHIERA

233. Ho bisogno di te   1

Signore insegnaci a pregare

Signore
ho bisogno di te.
Ho bisogno di parlarti.
Vengo per sostare,
solo dinnanzi a te,
a bocca chiusa, come Maria.

Riempi il vuoto che mi schiaccia.
Sazia la fame che mi divora.
Rischiara il buio che mi acceca.
Fortifica la debolezza che mi sfibra.

Dammi la tua luce che non si vede;
la tua parola che non si sente;
il tuo amore che non si gusta.

Adesso, Signore,
non sono più solo.

preghierarapporto con Dioadorazione

inviato da Alessia Brizzi, inserito il 25/11/2002

PREGHIERA

234. Non rubatemi

David Maria Turoldo

Per favore, non rubatemi
la mia serenità.
E la gioia che nessun tempio
ti contiene, o nessuna chiesa
t'incatena:
Cristo sparpagliato
per tutta la terra,
Dio vestito di umanità:
Cristo sei nell'ultimo di tutti
come nel più vero tabernacolo:
Cristo dei pubblicani,
delle osterie dei postriboli,
il tuo nome è colui
che-fiorisce-sotto-il-sole.

povertàGesù Cristoincarnazione

inviato da Barbara, inserito il 24/11/2002

PREGHIERA

235. L'erba del mio giardino   1

Adriana Zarri

Fa' che non creda che ci siano vocazioni privilegiate, più perfette, e che non presuma di abbracciarle per essere da più degli altri.
Quale che sia, la mia vocazione è la più grande; e l'erba del mio giardino è la più verde perché è quella che tu hai annaffiato per me.
Per seguire la tua voce dammi la generosità di Abramo, la prontezza di Samuele, la naturalezza di Maria.
E dammi la pazienza di attendere e l'umiltà di scegliere quella strada fra tutte, e la capacità di viverle tutte in quella unica che è mia.

vocazionechiamataprogetto di Dioamore di Dioumiltàmissione

inviato da Eleonora Polo, inserito il 18/11/2002

TESTO

236. Solitudine e isolamento   1

Carlo Maria Martini, Vita di Mosè

E' noto che esiste una differenza tra isolamento e solitudine. L'isolamento come tale ha un carattere negativo: è l'uomo che vive disperatamente solo, magari in mezzo alla gente, ove comunque si sente non compreso e fallito; al contrario, la solitudine per ogni uomo, anche per l'uomo moderno, è un valore fondamentale. Ciò vuol dire che c'è un momento in cui l'uomo giunge a riconoscere che niente lo soddisfa davvero, che tutti i suoi metodi, tutte le sue esperienze, tutte le sue speranze lo hanno soddisfatto solo fino a un certo punto: rimane ancora un vuoto, un vuoto che soltanto Dio può colmare. È un'esperienza che non si fa quando ancora le cose si accavallano una sull'altra e si continua a sperare che ciascuna di esse riempia quel vuoto. Ma quando sopravviene lo scacco, allora ci si viene a trovare in quello stato di attesa e di vigilanza che fu lo stato di Mosè per 40 anni.

Ed ecco la solitudine di Mosè. Egli lascia che tutta la delusione, il dolore, la rabbia vengano a galla; non maschera né sopprime tutte queste cose, ma anzi le affronta, perché non ha più paura di guardare nella sua vita.

solitudineisolamentosilenziosenso della vitaricerca di sensofelicitàrapporto con Dio

inviato da Eleonora Polo, inserito il 16/11/2002

PREGHIERA

237. O tu

David Maria Turoldo

O tu che sovrasti la terra
e incombi,
uragano che schianta la pietra:
uragano che passi sulle nostre vite
come il rullo
sopra gli asfalti:
no, i miei pensieri non sono i tuoi pensieri,
le mie vie non sono le tue vie;
tu sei il Contrario,
l'Oppositore!
Tarlo sei di tutti i sistemi,
polverina mortale di queste filosofie:
Dio sola nostra necessità.

Dio

inviato da Barbara, inserito il 25/09/2002

PREGHIERA

238. Ho pensato a te, Maria

Annie Cagiati

Ho pensato a te, Maria,
e la mia solitudine
si è fatta meno pesante.
Ho pensato alla tua vita in quegli anni,
quando sembrava che tutti
ti avessero dimenticata. Anche tuo Figlio.

Sembrava che lui il mondo
lo stesse salvando da solo.
Invece tu eri presente ad ogni istante.
Eri presente nel suo cuore
quando parlava e quando taceva.
Quando pregava e quando agiva.
Quando ammaestrava e quando guariva...

Ho pensato a te, Maria.
E ho scoperto che una madre
non è mai tanto «sulla breccia»,
come quando si crede inutile.
Perché la sua missione esteriore finisce.
E comincia quella della presenza
silenziosa, discreta.
Che sa sparire per anni.
E ricomparire al momento in cui
tutti gli altri abbandonano... tradiscono.
Una presenza tanto più viva,
in quanto non chiede nulla per sé.
Né tempo, né attenzioni.
E neppure il ricordo.

Oggi ho pensato a te, Maria.
E ho capito il valore
di questa mia vita,
fatta di attese, di discrezione,
di apparente dimenticanza.
Una vita fatta solo d'amore.

Mariasolitudineumiltànascondimento

inviato da Polda, inserito il 09/09/2002

TESTO

239. Impara a sognare   1

Maria Chiara Carulli, Ed. Insieme

Impara a sognare, cioè a vivere pienamente:
i sogni non devono realizzarsi tutti,
ma devono e possono spingerti oltre,
portarti avanti,
darti e conservarti il coraggio di sognare.
Così non correrai il pericolo
di fermarti stanco sul ciglio della strada,
ma crederai di più nelle tue ali
anche quando per paura
non hai il coraggio di spiccare il volo.
Oggi prova a volare!
Cosa sogni?
Questo ti dice chi sei
molto meglio di ciò che fai.
Dimmi cosa sogni e ti dirò chi sei!
Siano grandi, coraggiosi, colorati i tuoi sogni,
non ridimensionarli mai,
non venderli e non svenderli mai!
Niente è mai scontato in te
e i tuoi sogni lo dimostrano!
Abbi il coraggio di sognare, allora,
e se vuoi conoscerti davvero
guarda sempre ai sogni che hai
e per i quali sei sempre pronto
ad investire in speranza,
non una volta soltanto,
ma tutti i giorni!

sogniaspettativesperanzafiduciafuturopresenteprogetto

inviato da Antonella Dorati, inserito il 29/08/2002

PREGHIERA

240. Mostrati, Signore   2

David Maria Turoldo

A tutti i cercatori del tuo volto,
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell'assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati
sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei tu ad andare con loro,
tu che li rendi inquieti
e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati poiché si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.

speranzarapporto con Dioricerca di senso

3.7/5 (3 voti)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 29/08/2002

PREGHIERA

241. Fonte di ogni grazia   1

Giovanni Paolo II

Salve, o Madre, Regina del mondo.
Tu sei la Madre del bell'Amore,
Tu sei la Madre di Gesù,
fonte di ogni grazia,
il profumo di ogni virtù,
lo specchio di ogni purezza.
Tu sei gioia nel pianto,
vittoria nella battaglia,
speranza nella morte.
Quale dolce sapore il tuo nome
nella nostra bocca,
quale soave armonia
nelle nostre orecchie,
quale ebbrezza nel nostro cuore!
Tu sei la felicità dei sofferenti,
la corona dei martiri,
la bellezza delle vergini.
Ti supplichiamo,
guidaci dopo questo esilio
al possesso del tuo Figlio, Gesù.
Amen.

Maria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 08/06/2002

PREGHIERA

242. E dunque anche Tu ateo?   1

David Maria Turoldo

E dunque anche Tu ateo?
Fu questa la tua vera Notte, Signore,
la tua discesa agl'Inferi
avanti che ti accogliesse nel suo ventre la terra.
Credere in Lui e dubitare di Lui,
dire a tutti che ti ama,
e consumarti di amore,
e sentire che sei abbandonato.
"Padre, Abbà, papà!..."
Ora invece appena:
"Dio"; sia pure "tuo Dio"!
Alla fine, dunque non più padre?
O, perfino, che non esista?
Ma come poi avresti potuto dire:
"Nelle tue mani rimetto lo spirito"?
Avresti vinto per un atto di fede senza speranza?
Pur perduto dentro l'abisso del Nulla
ancora credevi?
Resurrezione, non altro è la risposta.
Ma Tu non sapevi!
Come noi non sappiamo.
E compatta
ancora sale sul mondo
la Notte.

paurasolitudinesofferenzacrocedolorepasquamorterisurrezioneVenerdì Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

243. Maestro!

don Giovanni Moioli

Signore, che nessun nuovo mattino venga ad illuminare la mia vita senza che il mio pensiero si volga alla tua Resurrezione e senza che in ispirito io vada, coi miei poveri profumi, verso il sepolcro vuoto dell'orto!
Che ogni mattino sia per me mattino di Pasqua!
Che ognuno dei miei risvegli sia un risveglio alla tua presenza vera, un incontro pasquale con Cristo nell'orto, questo Cristo talvolta inatteso.
Che ogni episodio della giornata sia un momento in cui io ti senta chiamarmi per nome, come chiamasti Maria!
Concedimi allora di voltarmi verso di te.
Concedimi con una parola sola ma con tutto il cuore, di rispondere: "Maestro!"

buongiornopasquarisurrezionerapporto con Dionuovo giorno

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

244. Amore, che mi formasti

David Maria Turoldo

Amore, che mi formasti
a immagine dell'Iddio che non ha volto,
Amore che sì teneramente
mi ricomponesti dopo la rovina,
Amore, ecco, mi arrendo:
sarò il tuo splendore eterno.

Amore, che mi hai eletto fin dal giorno
che le tue mani plasmarono il corpo mio,
Amore, celato nell'umana carne,
ora simile a me interamente sei,
Amore ecco, mi arrendo:
sarò il tuo possesso eterno.

Amore, che al tuo giogo
anima e sensi, tutto m'hai piegato,
Amore, tu m'involi nel gorgo tuo,
il cuore mio non resiste più,
ecco, mi arrendo, Amore:
mia vita ormai eterna.

amoremorteparadisovita eternavocazionefragilitàpovertà

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 27/05/2002

TESTO

245. Amati chiamati ad amare

Carlo Maria Martini, Sulle strade del Signore, Mondadori

La verità di noi stessi è che siamo fatti per amare e abbiamo bisogno di essere amati. La verità di Dio è che Dio è amore, un amore misterioso ed esigente, ma insieme tenerissimo e misterioso. Questo amore con cui Dio ci avvolge è la chiave della nostra vita, il segreto di ogni nostro agire. Noi siamo chiamati ad agire per amore, a spendere volentieri la nostra vita per i nostri fratelli e sorelle, e lasciare esplodere la nostra creatività e ad esercitare la nostra intelligenza nel servizio degli altri.

amoreamore di Dioservizio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 27/05/2002

RACCONTO

246. La vera religione

Carlo Maria Martini

Due giovani decisero la data del loro matrimonio. Si erano messi d'accordo con il parroco per tenere un piccolo ricevimento nel cortile della parrocchia, fuori della chiesa. Ma si mise a piovere, e non potendo tenere il ricevimento fuori, i due chiesero al prete se era possibile festeggiare in chiesa.

Ora, il parroco non era affatto contento che si festeggiasse all'interno della chiesa, ma i due dissero: "Mangeremo un po' di torta, canteremo una canzoncina, berremo un po' di vino e poi andremo a casa".

Il parroco si convinse. Ma essendo gli invitati dei bravi italiani amanti della vita, bevvero un po' di vino, cantarono una canzoncina, poi bevvero un altro po' di vino, cantarono qualche altra canzone, e poi ancora vino e altre canzoni, e così dopo una mezz'ora in chiesa si stava festeggiando alla grande. Tutti si divertivano da morire, godendosi la festa. Ma il parroco, tesissimo, passeggiava avanti e indietro nella sacrestia, turbato dal rumore che gli invitati stavano facendo.
Entrò il cappellano che gli disse: "Vedo che è molto teso".

"Certo che sono teso! Senti che rumore stanno facendo, proprio nella casa del Signore! Per tutti i Santi!".
"Ma Padre, non avevano davvero alcun posto dove andare!".

"Lo so bene! Ma è assolutamente necessario fare tutto questo baccano?".

"Bè, in fondo, Padre, non dobbiamo dimenticare che Gesù stesso ha partecipato una volta ad un banchetto di nozze".

Il parroco risponde: "So benissimo che Gesù Cristo ha partecipato ad un banchetto di nozze, non devi mica venirmelo a dire tu! Ma lì non avevano il Santo Sacramento!".

Ci sono occasioni in cui il Santo Sacramento diventa più importante di Gesù Cristo. Quando l'adorazione diventa più importante dell'amore, allora la Chiesa diventa più importante della vita. Quando Dio diventa più importante del vicino, e così via. Questo è il grande pericolo. Gesù ci voleva richiamare proprio a questo: prima le cose più importanti! "L'uomo è più importante del Sabato!".

religiositàdogmatismo

1.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 27/05/2002

PREGHIERA

247. Resta con noi   1

David Maria Turoldo

Resta con noi, Signore, la sera,
quando le ombre si mettono in via
e scenderà sulle case la tenebra
e sarà solo terrore e silenzio.

Ognuno è solo davanti alla notte,
solo di fronte alla sua solitudine,
solo col suo passato e futuro:
il cuore spoglio del tempo vissuto.

Resta con noi, Signore, la sera,
entra e cena con questi perduti
fa' comunione con noi, Signore,
senza di te ogni cuore è un deserto.

Ora crediamo, tu sei il Vivente,
sei il compagno del nostro cammino,
ti conosciamo nel frangere il pane,
tu dai il senso ad ogni esistenza.

Ora corriamo di nuovo al cenacolo,
gridando a tutti: "Abbiam visto il Signore!".
Nuova facciamo insieme la chiesa
di uomini liberi da ogni paura.

A te, Gesù, o Risorto, ogni gloria:
ora risorgi in ognuno di noi,
perché chi vede te veda il Padre,
l'eguale Spirito in tutta la terra.

solitudinerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 26/05/2002

PREGHIERA

248. Preghiera della sera (in montagna)

Mentre la luce muore accogli, o Signore, la mia preghiera.
Ti ringrazio di avermi donato la purezza delle cime,
la letizia delle valli e il calore del sole ristoro alle mie forze fisiche e spirituali.
Perdonami se ho fatto del male.
O Maria, Regina dei monti e delle nevi, ti ringrazio della tua protezione,
dona un sereno riposo a questo cuore che ha sete di altezze e di infinito.

buonanottemontagnapurezzacamminoroute

inviato da Andrea Aversa, inserito il 24/05/2002

TESTO

249. Un Dio bambino che si fa coprire di baci   1

Jean Paul Sartre

La Vergine è pallida e guarda il bambino. Bisognerebbe dipingere sul suo viso, quella meraviglia ansiosa che non è apparsa che una sola volta su un volto umano. Perché il Cristo è il suo figlio, la carne della sua carne e frutto del suo ventre. Lo ha portato nove mesi in se stessa e gli darà il seno e il suo latte diverrà il sangue di Dio. In alcuni momenti la tentazione è così forte che dimentica che è il figlio di Dio.

Lo stringe nelle sue braccia e gli sussurra "Piccolo mio". Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: Dio è là, e viene presa da uno sgomento religioso per questo Dio muto, per questo bambino che in un certo senso mette paura.

Tutte le madri sono un po' frastornate, per un attimo, davanti a questo frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino, e si sentono esiliate davanti a questa nuova vita fatta della loro vita, abitata da pensieri estranei. Ma nessun bambino è stato strappato più crudelmente e rapidamente da sua madre, perché è Dio e supera in tutto, ciò che lei potrebbe immaginare. Ma penso che ci siano anche altri momenti, rapidi e sfuggenti, in cui lei sente che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio.

Lo guarda e pensa "Questo Dio è il mio bambino. Questa carne è la mia carne, è fatto di me, ha i miei occhi e la forma della sua bocca, è simile alla mia, mi assomiglia, è Dio e mi assomiglia".

Nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per sé sola, un Dio piccolissimo da stringere tra le braccia e coprire di baci, un Dio tutto caldo che sorride e che respira, un Dio che si può toccare e che ride.

Ed è in quei momenti che dipingerei Maria se fossi un pittore.

MarianativitàNatalematernità

inviato da Luca Peyron, inserito il 19/05/2002

TESTO

250. Nel cuore e nel corpo

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni

La frase si trova in un testo del Concilio, ed è splendida per dottrina e concisione. Dice che, all'annuncio dell'angelo, Maria vergine "accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio".
Nel cuore e nel corpo.

Fece largo, cioè, nei suoi pensieri ai pensieri di Dio, ma non si sentì per questo ridotta al silenzio.

Offrì volentieri il terreno vergine del suo spirito alla germinazione del Verbo; ma non si considerò espropriata di nulla. Gli cedette con gioia il suolo più inviolabile della sua vita interiore; ma senza dover ridurre gli spazi della sua libertà. Diede stabile alloggio al Signore nelle stanze più segrete della sua anima, ma non ne sentì la presenza come violazione di domicilio.

Santa Maria, donna accogliente aiutaci ad accogliere la Parola nell'intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine.

Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà.

Lo sappiamo: è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come Adamo tra gli alberi dell'Eden. Facci comprendere che Dio, se gusta i progetti, non ci rovina le festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace.

E una volta che l'avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo brillerà della sua luce.

Mariafiduciaabbandonoprogetto di Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/05/2002

TESTO

251. La gioia è la prima testimonianza del vangelo

Oscar Battaglia, La Madre del mio Signore

E' molto bello che nel vangelo di Giovanni la prima presentazione di Maria avvenga a una festa di nozze, in un momento di gioia intensa e partecipata. Se il messaggio di Gesù è un "vangelo", cioè un lieto annuncio, non poteva esserci momento più significativo per proclamarlo. Non meraviglia che la prima a capirlo e a viverlo così sia proprio sua madre. Era abituata a gustare e a condividere la gioia umana più profonda e autentica (con Elisabetta, con il Magnificat, con i pastori, con Simeone e Anna) perché viveva vicino alla sorgente di quella gioia, Gesù.

Chi pensa e vive la propria fede cristiana come un peso schiacciante e un impegno severo che non lascia spazio a manifestazioni di gioia e a distrazioni festose, non ha capito il vangelo. La fede è prima di tutto pace, gioia e festa con Dio Padre e con i fratelli. Il volto del cristiano deve essere il riflesso del Dio della gioia. Maria insegna a tutti a condividere e a comunicare la gioia di vivere. E' la prima e la più semplice testimonianza del vangelo che il Signore ci chiede.

gioiaMariafelicitàtestimonianzanozze di cana

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/05/2002

PREGHIERA

252. Vogliamo venire dietro a te

Anna Maria Canopi

Noi vogliamo venire dietro a te, Gesù.
vogliamo continuare a seguirti,
passo, passo,
sulla via della Croce
portando nel cuore ogni fratello come amico.

Noi vogliamo essere per te amici fedeli
ma tu, Signore Gesù,
non permettere che ci lasciamo afferrare
dalla paura e dalla stanchezza.

Infondici l'ardore del tuo Spirito
per aderire a te
e con te dare la vita
in forza di quell'amore più grande
che abbraccia ogni creatura.
Amen.

sequela

inviato da Stefania Raspo, inserito il 09/05/2002

PREGHIERA

253. Signore, ricordati dei preti

padre Andrea Gasparino di Cuneo

Signore, donaci dei preti plasmati su di te.
Preti adatti al mondo di oggi,
che resistano a tutti gli sbandamenti e a tutte le mode.
Preti pieni di Spirito Santo,
preti innamorati di te, dell'Eucaristia, della Parola,
preti spezzati alla preghiera.
Preti che anche nei mille impegni mantengono l'unione con te,
preti capaci di custodire sempre nel cuore la preghiera,
come faceva Gesù.
Preti che insegnano a pregare.
Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli ultimi.
Preti che sanno accogliere tutti;
capaci di misericordia e di tenerezza
per tutte le disperazioni del mondo di oggi.
Signore, mandaci dei preti da battaglia, umili,
senza storie per la testa; umili e fedeli alla Chiesa.
Mandaci preti allenati al sacrificio,
che sanno parlare ai giovani di sacrificio,
che sappiano condividere con semplicità.
Mandaci preti aggiornati, con le idee chiare,
che rifiutano i compromessi mondani.
Mandaci preti di punta, preti creativi,
dal cuore grande come il cuore di Cristo,
instancabili nell'insegnare, nel guidare, nel formare.
Preti costanti, resistenti tenaci.
Mandaci preti che non si scandalizzano di nessuna miseria umana.
Mandaci preti che si sentano peccatori come noi,
preti limpidi, che portino il Vangelo
stampato nella loro vita più che nelle loro parole.
Signore, donaci il coraggio di chiedere preti santi
e di meritarli un poco,
almeno con la preghiera umile, costante e coraggiosa.
Maria, Madre dei preti, Madre della Chiesa,
aggiungi tu quello che manca a questa preghiera
e presentala a Cristo per noi.
Amen.

sacerdoziovocazione

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 08/05/2002

PREGHIERA

254. Eterno è il suo amore per noi

David Maria Turoldo

Poter dire anche noi, ognuno di noi:
egli si è degnato di chiamarci alla vita,
chiamando ciascuno per nome:
eterno è il suo amore per noi.

E ci ha dato una mente e un cuore,
e occhi e mani, e sensi;
e la donna ha dato a perfezione dell'uomo:
eterno è il suo amore per noi.

E pur se provati da mali e sventure,
potati come vigne d'inverno,
visitati dalla morte,...
almeno qualcuno riesca a dire:
eterno è il suo amore per noi.

Che tutti gli umiliati e offesi del mondo,
questo immenso oceano di poveri,
possano un giorno insieme urlare:
eterno è il suo amore per noi.

amore di Dio

inviato da Suor Cristina Giustozzi, inserito il 07/05/2002

PREGHIERA

255. Preghiera degli sposi

Madre Teresa di Calcutta

Padre dei Cieli, ci hai dato un modello di vita nella Sacra Famiglia di Nazareth.
Aiutaci, Padre d'amore, a fare della nostra famiglia un'altra Nazareth dove regnano l'amore, la pace e la gioia.
Che possa essere profondamente contemplativa, intensamente eucaristica e vibrante di gioia.
Aiutaci a stare insieme nella gioia e nel dolore, grazie alla preghiera in famiglia.
Insegnaci a vedere Gesù nei membri della nostra famiglia, soprattutto se vestito di sofferenza.
Che il cuore eucaristico di Gesù renda i nostri cuori mansueti e umili come il Suo.
E aiutaci a svolgere santamente i nostri doveri familiari.
Che possiamo amarci come Dio ama ciascuno di noi, sempre più ogni giorno,
e perdonarci i nostri difetti come Tu perdoni i nostri peccati.
Aiutaci, Padre d'amore, a prendere ogni cosa Tu dia e a dare quello che tu prendi con un grande sorriso.
Cuore immacolato di Maria, causa della nostra gioia, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Angeli Custodi, state sempre con noi, guidateci e proteggeteci.
Amen.

famigliacoppiamatrimonio

inviato da Don Sandro Coraglia, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

256. La famiglia   1

David Maria Turoldo

Padre, donaci di tornare tutti
a guadagnarci il pane con le nostre mani,
e tornare tutti a gustare
quanto sia buono il pane.

Padre, dona a tutte le case
una donna forte e saggia,
che insieme con l'uomo sia il principio
dell'armonia libera e necessaria.

Padre, dona figli che siano
segno di gioia e di pace
intorno a ogni mensa;

e che tutti possiamo veder fiorire
una Chiesa più credibile,
una città più umana.

famigliacoppiamatrimoniogenitorifigli

5.0/5 (2 voti)

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

257. La porta del Natale

Klaus Hemmerle

Vorrei che ognuno di noi avesse quattro chiavi.

Una chiave per la porta che dà sul retro:
il Signore viene,
dove e come non lo sappiamo.
Viene in coloro
che non ardiscono accostarsi alla grande porta maestra.

Una chiave per la porta che dà verso l'interno:
il Signore ci è più intimo del più profondo dell'anima nostra.
Da lì egli entra nella casa della nostra vita.

Una chiave per la porta di comunicazione
che è stata murata, ricoperta con l'intonaco,
quella che dà su ciò che ci sta accanto:
in coloro che ci sono più prossimi,
che sono anche coloro che più ci sono estranei,
il Signore bussa alla nostra porta.

Una chiave per la porta principale, il portale:
su quella soglia Gesù, con Maria e Giuseppe
furono respinti.
Non esitiamo a lasciarlo decisamente
entrare nella nostra vita, nel nostro mondo!
Sapremo essere, oggi, la sua Betlemme?

natalerapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 03/05/2002

TESTO

258. Dio, la luna

David Maria Turoldo, Il grande male

Dio, la luna!
Dio, che luna:
fra cipresso e cipresso
dalla punta di Montalbano.
E io a vederla dalla finestra
del mio monastero
di mille anni!

Una luna mia vista!
Monaci si affacciano al poggiolo:
monaci di mille anni, guardate!

Dio mai si ripete
le cose sono sempre nuove:
nuova è la luce, nuova
la notte, il giorno
questo giorno
mai vissuto sulla terra!

Questa non è una luna,
è un globo di luce
portato da invisibili
mani di angeli
in un cielo
da riempire di grida e di canti.

Che l'uomo non sbarchi
mai più sulla luna!

Almeno fin quando
sulla luna possono
sbarcare vampiri.

stuporecreazione

inviato da Giovanna, inserito il 17/04/2002

TESTO

259. Beati noi giovani   2

Comunità di Taizé

Se avremo il coraggio dell'autenticità
quando falsità e compromesso
sono più comodi:
la verità ci renderà liberi.

Se costruiremo la giovinezza
nel rispetto della vita e nell'attenzione
dell'uomo in un mondo malato d'egoismo:
daremo testimonianza di amore.

Se, in una società deturpata
dall'odio e dalla violenza,
sapremo accogliere e amare tutti:
saremo costruttori e artigiani della pace:
"I giovani e la pace camminano insieme".

Se sapremo rimboccarci le maniche
davanti al male, al dolore, alla disperazione:
saremo, come Maria, presenza amica e discreta
che si dona gratuitamente.

Se avremo coraggio di dire in famiglia,
nella scuola, tra gli amici
che Cristo è la certezza:
saremo sale della terra.

giovinezzatestimonianzacoerenza

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002

PREGHIERA

260. Santa Maria, donna del vino nuovo (versione breve)   1

Tonino Bello

Santa Maria, donna del vino nuovo,
quante volte sperimentiamo pure noi
che il banchetto della vita languisce
e la felicità si spegne
sul volto dei commensali!

È il vino della festa che vien meno.
Sulla tavola non ci manca nulla:
ma senza il succo della vite,
abbiamo perso il gusto del pane che sa di grano.

Mastichiamo annoiati i prodotti dell'opulenza:
ma con l'ingordigia degli epuloni e con la rabbia di chi non ha fame.
Le pietanze della cucina nostrana hanno smarrito gli antichi sapori,
ma anche i frutti esotici hanno ormai poco da dirci.

Tu lo sai bene da che cosa deriva questa inflazione di tedio.
Le scorte di senso si sono esaurite.
Non abbiamo più vino.
Gli odori asprigni del mosto
non ci deliziano l'anima da tempo.
Le vecchie cantine non fermentano più.
E le botti vuote danno solo spurghi d'aceto.

Muoviti, allora, a compassione di noi,
e ridonaci il gusto delle cose.
Solo così le giare della nostra esistenza
si riempiranno fino all'orlo di significati ultimi.

E l'ebbrezza di vivere e di far vivere
ci farà finalmente provare le vertigini.

Mariasenso della vitanozze di cananovità di vitanon accontentarsi

1.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Irina Mandro, inserito il 10/04/2002

RACCONTO

261. Acaz, Shara e Gesù   1

Ho letto in un libro che sotto la croce, mentre stavano tirando giù il corpo ormai privo di vita di Gesù, c'erano anche due bambini, Acaz e Shara; Acaz era il figlio della vedova di Nain; Shara era la figlia di Giairo, capo della sinagoga. Entrambi erano stati risuscitati da Gesù.

Mentre tiravano giù Gesù dalla croce, essi erano rimasti un po' in disparte. Alcuni dei suoi discepoli con Maria portarono il corpo di Gesù nel sepolcro, rotolarono la pietra e se ne andarono.

I due ragazzi li avevano seguiti, ma, partiti gli altri, loro non se n'erano andati. Erano rimasti lì, fuori del sepolcro. Si ricordavano che Gesù aveva detto che doveva risuscitare il terzo giorno e così rimasero lì ad aspettare. Si dicevano l'un l'altro: dobbiamo rimanere svegli, non ci possiamo addormentare, così quando Gesù risorge possiamo riabbracciarlo e dirgli che gli vogliamo bene.

Rimasero svegli venerdì, poi venerdì notte, poi tutto il sabato; poi, sopraffatti dalla fatica e dal sonno, si addormentarono e dormirono tutta la notte.

Al mattino del giorno dopo il sabato, si sentirono una mano sui capelli che li accarezzava. Si voltarono: era Gesù! Senza dire niente gli strinsero forte le gambe e cominciarono a baciargli i piedi, con dentro il cuore una gioia incontenibile.

Poco prima Gesù aveva detto alla Maddalena di non trattenerlo, perché doveva ancora salire al Padre. Ma ora rimaneva lì, e continuava ad accarezzare i capelli di Acaz e Shara, mentre loro non avrebbero mai voluto staccarsi da lui e continuavano a baciarlo... quei due bambini gli stavano quasi facendo venire la voglia di non partire più!

...e noi, che abbiamo appena fatto la Comunione e che abbiamo nel cuore Gesù risorto, riusciamo anche noi ad esprimergli la nostra gioia per averlo dentro di noi?

comunionerisurrezionefiduciasperanzafedePasqua

4.7/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002