I tuoi ritagli preferiti

Tutti i ritagli

Indice alfabetico dei temi

Invia il tuo ritaglio

Hai cercato amore del padre tra i ritagli medi

Hai trovato 164 ritagli

Ricerca avanzata
tipo
parole
tema
fonte/autore

Pagina 8 di 9  

RACCONTO

141. Il cuore di Dio   2

Bruno Ferrero, Solo il vento lo sa

Una catechista aveva raccontato ai suoi ragazzi del catechismo la parabola del figliol prodigo, ma si era accorta che dopo un po' molti si erano distratti. Allora aveva chiesto che gliene scrivessero il riassunto.

Uno di loro scrisse così: «Un uomo aveva due figli, quello più giovane però non ci stava volentieri a casa, e un giorno se ne andò via lontano, portando con sé tutti i soldi. Ma ad un certo punto questi soldi finirono e allora il ragazzo decise di tornare a casa perché non aveva neanche da mangiare. Quando stava per arrivare, suo padre lo vide e tutto contento prese un bel bastone e gli corse incontro. Per strada incontrò l'altro figlio, quello buono, che gli chiese dove stava andando così di corsa e con quell'arnese: "E' tornato quel disgraziato di tuo fratello; dopo quel che ha fatto si merita un bel po' di botte!". "Vuoi che ti aiuti anch'io, papà?". "Certo", rispose il padre.

E così, in due, lo riempirono di bastonate. Alla fine il padre chiamò un servo e gli disse di uccidere il vitello più grasso e di fare una grande festa, perché s'era finalmente tolto la voglia di suonargliele a quel figlio che gliel'aveva combinata proprio grossa!».

Capire la logica del cuore di Dio è difficile per tutti.

perdonomisericordia di Dioamore di Dio

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 29/05/2002

TESTO

142. Ti ho chiamato per nome   1

Henri J. M. Nouwen, Sentirsi Amati

Ti ho chiamato per nome fin dal principio.
Tu sei mio e io sono tuo. Tu sei il mio Amato, in te mi sono compiaciuto.
Ti ho modellato nelle profondità della terra e ti ho formato nel grembo di tua madre.
Ti ho scolpito nei palmi delle mie mani e ti ho nascosto nell'ombra del mio abbraccio.
Ti guardo con infinita tenerezza e ho cura di te con una sollecitudine più profonda
che quella di una madre per il suo bambino.
Tu sai che io sono tuo come io so che tu sei mio.
Tu mi appartieni. Io sono tuo padre, tua madre, tuo fratello,
tua sorella, il tuo amante e il tuo sposo...
Ovunque tu sia, io ci sarò. Niente mai ci separerà.
Noi siamo uno.

rapporto con Dioamore di Dio

inviato da Molari Mariangela, inserito il 27/05/2002

RACCONTO

143. La vera religione

Carlo Maria Martini

Due giovani decisero la data del loro matrimonio. Si erano messi d'accordo con il parroco per tenere un piccolo ricevimento nel cortile della parrocchia, fuori della chiesa. Ma si mise a piovere, e non potendo tenere il ricevimento fuori, i due chiesero al prete se era possibile festeggiare in chiesa.

Ora, il parroco non era affatto contento che si festeggiasse all'interno della chiesa, ma i due dissero: "Mangeremo un po' di torta, canteremo una canzoncina, berremo un po' di vino e poi andremo a casa".

Il parroco si convinse. Ma essendo gli invitati dei bravi italiani amanti della vita, bevvero un po' di vino, cantarono una canzoncina, poi bevvero un altro po' di vino, cantarono qualche altra canzone, e poi ancora vino e altre canzoni, e così dopo una mezz'ora in chiesa si stava festeggiando alla grande. Tutti si divertivano da morire, godendosi la festa. Ma il parroco, tesissimo, passeggiava avanti e indietro nella sacrestia, turbato dal rumore che gli invitati stavano facendo.
Entrò il cappellano che gli disse: "Vedo che è molto teso".

"Certo che sono teso! Senti che rumore stanno facendo, proprio nella casa del Signore! Per tutti i Santi!".
"Ma Padre, non avevano davvero alcun posto dove andare!".

"Lo so bene! Ma è assolutamente necessario fare tutto questo baccano?".

"Bè, in fondo, Padre, non dobbiamo dimenticare che Gesù stesso ha partecipato una volta ad un banchetto di nozze".

Il parroco risponde: "So benissimo che Gesù Cristo ha partecipato ad un banchetto di nozze, non devi mica venirmelo a dire tu! Ma lì non avevano il Santo Sacramento!".

Ci sono occasioni in cui il Santo Sacramento diventa più importante di Gesù Cristo. Quando l'adorazione diventa più importante dell'amore, allora la Chiesa diventa più importante della vita. Quando Dio diventa più importante del vicino, e così via. Questo è il grande pericolo. Gesù ci voleva richiamare proprio a questo: prima le cose più importanti! "L'uomo è più importante del Sabato!".

religiositàdogmatismo

1.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 27/05/2002

PREGHIERA

144. La croce è troppo pesante

Romano Guardini

Signore,
la croce è troppo pesante per te
e tuttavia tu la porti
perché il Padre lo vuole, per noi.
Il suo carico è superiore alle tue forze
e tuttavia tu non la rifiuti.
Cadi, ti rialzi e prosegui ancora.
Insegnami a capire che ogni vera sofferenza
presto o tardi, in un modo o nell'altro
risulterà alla fine troppo pesante
per le nostre spalle,
perché non siamo creati per il dolore,
ma per la felicità.
Ogni croce sembrerà superiore alle forze.
Sempre si udirà il grido stanco
e pieno di paura: "Non ne posso più!".
Signore, aiutami in quell'ora
con la forza della tua pazienza e del tuo amore
affinché non mi perda d'animo.
Tu sai quanto grande può essere
il peso di una croce.
Non ci imputare il diventar deboli,
ma aiutaci a rialzarci.
Rinnovami nella pazienza,
infondimi la tua forza nell'anima.
Allora mi rialzerò di nuovo,
accetterò il mio peso e andrò oltre.

sofferenzacrocedolore

inviato da Mariangela Molari, inserito il 25/05/2002

TESTO

145. Se mi ami non piangere   3

Giacomo Perico, Resta con noi Signore, San Paolo Edizioni, 2011

Se mi ami non piangere! Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti se mi ami.

Qui si è ormai assorbiti dall'incanto di Dio, dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto.

Mi è rimasto l'affetto per te: una tenerezza che non ho mai conosciuto.

Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato. Ora l'amore che mi stringe profondamente a te, è gioia pura e senza tramonto.

Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!

Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell'amore e della felicità.

Non piangere più, se veramente mi ami!

sul web questo testo viene attribuito a Sant'Agostino ma dovrebbe essere di padre Giacomo Perico, sacerdote gesuita, ispirato dalla morte di suo padre .

morteparadisovita eternadefunti

5.0/5 (2 voti)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 25/05/2002

PREGHIERA

146. Tu sei Dio   1

Michel Quoist

Gesù, senza troppa difficoltà credo che Tu sia Dio.
Tuo Padre me lo ha suggerito, ne sono sicuro,
poiché ci hai detto che da soli li non potevamo crederlo,
e lo ringrazio per questo dono meraviglioso
che trasforma la mia vita;
ma confesso, non è facile per me credere che Tu sia uomo.
Non un superuomo: un uomo. Uno vero.
E che non hai giocato a fare l'uomo, mascherato da uomo
per fingere di essere come noi, solidale per tutta la nostra vita.
Eppure, Signore, se ogni tanto faccio fatica a crederlo
quando medito questo mistero soltanto nella mia testa,
è per me la più meravigliosa delle notizie
quella che mi colma di riconoscenza e di gioia,
quando la contemplo nel mio cuore.
Poiché è ai miei occhi la prova più sicura, la più sconvolgente,
che ci ami sopra ogni altra cosa,
e che questo amore ci è vicino, così vicino da toccarci,
da mettere radici in noi.
In questa umanità da Te creata, ma così lontana,
da Te così lontana se non fossi venuto.
Perché avresti potuto amare dall'alto, Signore,
e mandarci un ambasciatore che Ti rappresentasse,
e invece ti sei spostato personalmente.
Saresti potuto venire accanto a noi, Tu, Dio, per trascinarci.
E noi, uomini, per seguirti.
Ma Tu sei venuto tra di noi, uomo come noi,
talmente come noi che siamo diventati fratelli.
Fratelli del bimbo che piangeva, beveva il latte di sua madre.
Fratelli del fanciullo che imparava a leggere, a pregare.
Fratelli dell'uomo che predicava così bene... troppo bene,
da morirne fra le torture, offrendo la sua vita per noi.
Fratello.
Nostro fratello Gesù,
grazie perché sei venuto tra noi come uomo vero.
Amen.

umanitàNataleincarnazioneamore di Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 24/05/2002

PREGHIERA

147. Per questo giorno, grazie

Inno dei primi secoli

Mio Dio, che hai creato l'universo e i cieli,
tu rivesti il giorno
dello scoppio della luce
e la notte della dolcezza del sonno.
Ti rendo grazie per questo giorno,
lo faccio ora, al calar della sera.
Dal fondo del cuore, ti ringrazio;
ti amo del più puro amore
e adoro la tua grandezza.
Le ore della notte allontanano
la chiarezza del giorno,
ma la fede non ha tenebre
e la notte ne è illuminata.
Fa' che la mia anima vegli sempre
senza conoscere il peccato.
La fede custodirà il mio riposo
da tutti i pericoli della notte.
Sii tu il costante riposo
del mio cuore.
Non lasciare che l'astuzia del maligno
ne turbi la dolcezza.
Il riposo ristora le membra sfinite
e mi prepara, nuovo, al giorno;
consola il cuore affaticato
e dissolve l'angoscia dei pensieri.
Per questo, prego il Cristo
e il Padre e lo Spirito Santo.

buonanotteringraziamentofine del giorno

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 23/05/2002

TESTO

148. L'amore del dono   2

Madre Teresa di Calcutta

Prego per voi,
perché possiate conservare nei vostri cuori la gioia di amare Dio,
la gioia dell'amore e della bontà,
e di condividere questa gioia con tutti quelli con i quali vi trovate,
con le persone che lavorano al vostro fianco,
davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia.
Quello che importa non è la quantità del dono,
bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo.
C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare:
della mia esperienza con i Poveri più poveri.
Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire.
Senza dubbio darà alla luce suo figlio.
È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada,
ma non sarà lei a eliminare suo figlio.
È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri:
la grandezza del loro amore per il figlio.
Preghiamo.
Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco
nel momento della tentazione.
Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù,
il diavolo tenterà anche noi.
Non dobbiamo aver paura,
perché Dio è amore.
Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso,
non smetterà di aiutarci.
Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore,
andiamo da lui e diciamogli:
«Dio mio, mi spiace! Sono pentito!».

donoamoreperdonoabortovitapovertà

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 11/05/2002

TESTO

149. Il nostro credo nella preghiera   1

Noi crediamo: che la preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera.

Noi crediamo: che Gesù Cristo, dandoci il "Padre nostro", ha voluto insegnare che la preghiera è amore.

Noi crediamo: che la preghiera non ha bisogno di tante parole, perché l'amore si esprime, soprattutto nei fatti.

Noi crediamo: che si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando. Ma il silenzio è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama.

Noi crediamo: che non sapremo mai pesare la validità della nostra preghiera, ma sentiamo di pregare se cresciamo nell'amore, se cresciamo nel distacco dal male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio.

Noi crediamo: che impara a pregare soprattutto chi impara a tacere davanti a Dio.

Noi crediamo: che impara a pregare soprattutto chi impara a resistere al silenzio di Dio.

Noi crediamo: che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore il dono della preghiera.

Noi crediamo: che chi impara a pregare impara a vivere.

preghiera

inviato da Luana Minto, inserito il 08/05/2002

PREGHIERA

150. Preghiera per il parroco

Signore, ti ringraziamo
di averci dato un uomo, non un angelo
come Pastore delle nostre anime.

Illuminalo con la tua luce,
assistilo con la tua grazia,
sostienilo con la tua forza.

Fa' che l'insuccesso non lo avvilisca
e il successo non lo renda superbo.

Rendici docili alla sua voce.
Fa' che sia per noi
amico, maestro, medico, padre.

Dagli idee chiare, concrete, possibili;
a lui la forza di attuarle,
a noi la generosità
nella collaborazione.

Fa' che ci guidi
con l'amore, con l'esempio,
con la parola, con le opere.

Fa' che in lui crediamo,
stimiamo ed amiamo te.

Che non si perda nessuna
delle anime che gli hai affidato.
Salvaci insieme con lui.
Amen.

sacerdozioparroco

inviato da Luana Minto, inserito il 08/05/2002

TESTO

151. La scintilla della preghiera   2

Per accendere un fuoco basta una scintilla. Prima di avviare una preghiera prova a concentrarti sull'amore di Dio. Prova a dire con molta schiettezza a Dio un grazie di cuore per l'amore personale che ha per te. Ma fallo con responsabilità, con onestà. Non bastano le parole, ci vuole tutto il cuore. Prova a pregare così:

Padre io ti ringrazio per l'amore
personale che hai per me.
Ti ringrazio che mi hai amato
prima che nascessi.
Ti ringrazio che mi amerai
per tutta l'eternità.
Ti ringrazio che mi hai amato
quando non pensavo a te,
quando t'ignoravo,
quando ero indifferente a te,
quando ti offendevo.
Ti ringrazio che mi ameresti
anche se diventassi un Giuda.
Ti ringrazio che mi ami in questo
momento e mi accetti come sono.

Provate anche a riandare ad un momento speciale della vita in cui Dio vi ha fatto toccare con mano il suo amore. Facendo proprio col cuore quest'atto d'onestà verso Dio, che forse non avete mai fatto, o avete fatto raramente, avrete una preparazione eccezionale per affrontare una vera preghiera.

E' la scintilla buttata sulla stoppia: la fiammata non mancherà perché la preparazione migliore ad aprirci all'amore è proprio aprire il cuore e la mente a capire quanto Dio ci ha amati, e ci ama.

preghieraamore di Diodoni di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luana Minto, inserito il 08/05/2002

PREGHIERA

152. Il Perdono   1

Regola di Taizé

O Signore, per vivere te in mezzo agli uomini,
uno dei più grandi rischi da prendere
è quello di perdonare,
di dimenticare il passato dell'altro.
Perdonare e ancora perdonare,
ecco ciò che libera il passato
e immerge nell'istante presente.
Amare è presto detto.
Vivere l'amore che perdona,
è un'altra cosa.
Non si perdona per interesse,
non si perdona mai perché l'altro
sia cambiato dal nostro perdono.
Si perdona unicamente
per seguire te.
In vista del perdono oserei pregarti, o Gesù,
con la tua ultima preghiera:
Padre, perdona loro,
perché non sanno quello che fanno.
E questa preghiera
ne farà nascere un'altra:
Padre, perdona me,
perché così spesso anch'io non so ciò che faccio.
Fa' che sappia ricominciare sempre di nuovo
a convertire il mio cuore:
per essere testimone di un avvenire.

perdonoamare i nemiciamore

inviato da Suor Cristina Giustozzi, inserito il 07/05/2002

PREGHIERA

153. Preghiera dell'animatore

O Dio nostro Padre
Signore della vita, Padre, Figlio e Spirito dell'amore
ci siamo accostati alla tua presenza
manifesta e nascosta in tanti nostri giovani amici
e come a Mosè dinanzi al roveto chiedesti di togliersi i calzari
perché il luogo nel quale si trovava era terra sacra, abitata da te,
così chiedi a noi ancora di toglierci i calzari dinanzi ad ogni giovane
e riconoscere così la tua inesauribile e imprevedibile presenza.

Riconosciamo che tu, Dio Padre, hai sempre avuto cura di noi,
da sempre hai intessuto con noi una relazione d'amore
che tante volte ci ha sorpresi e inquietati,
raccolti e coccolati, sostenuti e trasformati,
ma non sempre, scoperto il tesoro che era in noi,
abbiamo saputo raccoglierlo e restituirlo.

Signore Gesù,
tu hai scelto di essere un Dio inginocchiato
davanti alla tua creatura nel gesto della lavanda dei piedi,
aiutaci a comprendere la potenza trasformante
che scaturisce da questa tua tenerezza.
Avvolti e condotti dalla dolcezza di questo tuo amore,
insegnaci a incontrare, a sorprendere ogni giovane,
tanto da ingenerare in lui il "dubbio"
di essere qualcuno a cui voler bene, di essersi lasciato voler bene.

Spirito dell'amore,
donaci di diventate tessitori sapienti e pazienti di incontri,
servi senza pretese, amanti del tempo che Dio muove incontro a ciascuno
e che ciascuno prende per muoversi
e tornare incontro al Dio suo Padre.
E quando i tuoi ragazzi e i tuoi giovani, Signore,
diventati "grandi" prenderanno congedo da noi,
incamminandosi ognuno per la propria strada,
proprio allora noi, non tristi,
li guarderemo allontanarsi per strade diverse,
in quel momento sapremo di aver contribuito
alla possibilità di raggiungere ognuno se stessi e te,
Dio, Signore di ogni vita.

educareeducatorianimatori

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

PREGHIERA

154. Preghiera del Pellegrino della montagna   1

Canonico Gratìen Volluz

Signore Gesù
che dalla casa del Padre
sei venuto a piantare la tua tenda
in mezzo a noi;
tu che sei nato nell'incertezza
di un viaggio
ed hai percorso tutte le strade,
quella dell'esilio.
quella dei pellegrinaggi,
quella della predicazione:
strappami all'egoismo e
dalla comodità,
fa di me un pellegrino.
Signore Gesù,
che hai preso così spesso
il sentiero della montagna
per trovare il silenzio,
e ritrovare il Padre;
per insegnare ai tuoi apostoli
e proclamare le beatitudini;
per offrire il tuo sacrifìcio,
inviare i tuoi apostoli
e far ritorno al Padre:
attirami verso l'alto,
fa di me un pellegrino
della montagna.
Come San Bernardo,
devo ascoltare la tua parola,
devo lasciarmi scuotere
dal tuo amore.
A me, continuamente tentato
di vivere tranquillo.
domandi di rischiare la vita,
come Abramo, con un atto di fede;
a me, continuamente tentato
di sistemarmi definitivamente,
chiedi di camminare nella speranza,
verso di te,
cima più alta,
nella gloria del Padre.
Signore,
mi creasti per amore, per amare:
fa' ch'io cammini,
ch'io salga, dalle vette, verso di te,
con tutta la mia vita,
con tutti i miei fratelli,
con tutto il creato
nell'audacia e nell'adorazione.
Cosi sia.

scoutpartireroutestradacamminomontagna

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

PREGHIERA

155. Preghiera degli sposi

Madre Teresa di Calcutta

Padre dei Cieli, ci hai dato un modello di vita nella Sacra Famiglia di Nazareth.
Aiutaci, Padre d'amore, a fare della nostra famiglia un'altra Nazareth dove regnano l'amore, la pace e la gioia.
Che possa essere profondamente contemplativa, intensamente eucaristica e vibrante di gioia.
Aiutaci a stare insieme nella gioia e nel dolore, grazie alla preghiera in famiglia.
Insegnaci a vedere Gesù nei membri della nostra famiglia, soprattutto se vestito di sofferenza.
Che il cuore eucaristico di Gesù renda i nostri cuori mansueti e umili come il Suo.
E aiutaci a svolgere santamente i nostri doveri familiari.
Che possiamo amarci come Dio ama ciascuno di noi, sempre più ogni giorno,
e perdonarci i nostri difetti come Tu perdoni i nostri peccati.
Aiutaci, Padre d'amore, a prendere ogni cosa Tu dia e a dare quello che tu prendi con un grande sorriso.
Cuore immacolato di Maria, causa della nostra gioia, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Angeli Custodi, state sempre con noi, guidateci e proteggeteci.
Amen.

famigliacoppiamatrimonio

inviato da Don Sandro Coraglia, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

156. Lodi di Dio Altissimo   1

San Francesco d'Assisi

Tu sei santo, Signore solo Dio,
che operi cose meravigliose
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo,
re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene,
il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine
Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza
Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza,
Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità.
Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.

Diolode di Dio

inviato da Giovanni Ferroni, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

157. Preghiera della famiglia unita

Signore, Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno,
noi ti benediciamo e ti ringraziamo
per questa nostra famiglia che vuol vivere unita nell'amore.
Ti offriamo le gioie e i dolori della nostra vita
E ti presentiamo le nostre speranze per l'avvenire.
O Dio, fonte di ogni bene,
dona alla nostra mensa il cibo quotidiano,
conservaci nella salute e nella pace,
guida i nostri passi sulla via del bene.
Fa' che dopo aver vissuto felici in questa casa,
ci ritroviamo ancora tutti uniti
nella felicità del Paradiso.
Amen.

famigliacoppiamatrimonio

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 03/05/2002

PREGHIERA

158. Preghiera degli sposi e della famiglia

Signore Gesù,
che a Nazareth e a Cana,
hai onorato l'amore coniugale,
santifica con la tua benedizione la nostra famiglia.
Metti nei nostri cuori
desideri che Tu possa compiere e preghiere che Tu possa esaudire,
ispira degli atti che Tu possa benedire.
La santa Famiglia di Nazareth
ci aiuti a perseverare con paziente speranza
nel compimento fedele
della volontà del Padre
dal quale ci attendiamo tutto il bene.
Amen.

famigliacoppiamatrimonio

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 03/05/2002

RACCONTO

159. Guardando dalle mura   3

«Chi sono io?» chiese un giorno un giovane a un anziano.

«Sei quello che pensi», rispose l'anziano «Te lo spiego con una piccola storia.»

Un giorno, dalle mura di una città, verso il tramonto si videro sulla linea dell'orrizzonte due persone che si abbracciavano.

- Sono un papà e una mamma -, pensò una bambina innocente.
- Sono due amanti -, pensò un nuomo dal cuore torbido.
- Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni -, pensò un uomo solo.
- Sono due mercanti che han concluso un buon affare -, pensò un uomo avido di denaro.
- E' un padre che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra -, pensò una donna dall'anima tenera.
- Sono due innamorati -, pensò una ragazza che sognava l'amore.
- Chissà perché si abbracciano -, pensò un uomo dal cuore asciutto.
- Che bello vedere due persone che si abbracciano -, pensò un uomo di Dio.

«Ogni pensiero» concluse l'anziano, «rivela a te stesso quello che sei. Esamina di frequente i tuoi pensieri: ti possono dire molte più cose su te di qualsiasi maestro.»

conoscersinon giudicaregiudiziopensiericomportamenti

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 30/04/2002

PREGHIERA

160. Padre, mi abbandono a te   3

Charles de Foucauld

Padre mio, io mi abbandono a Te,
fa' di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
e in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, Dio mio;
rimetto l'anima mia nelle tue mani
te la dono, Dio mio,
con tutto l'amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me un'esigenza d'amore
il darmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
poiché Tu sei il Padre mio.

abbandonoprogetto di Diofedefiducia

4.0/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 12/04/2002

Pagina 8 di 9