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PREGHIERA

101. Io, te e la pace

Ho pregato, Signore, perché ci sia la pace.
Quella pace che abbatte i muri, le frontiere.
Quella pace che accende la speranza.
Quella pace che invoca a gran voce l'amore.
Quella pace che...
Ma tu non mi hai ascoltato!
Ed ora capisco che colui che doveva ascoltare non eri tu, ma ero io!
Uomo o donna che sia, ero io!

paceimpegnoresponsabilità

inviato da Michela Tornicelli, inserito il 22/12/2003

PREGHIERA

102. Cristo salvezza   1

Primo Mazzolari

Le orecchie del mio cuore,
Signore, sono davanti a te.
Aprile e dì all'anima mia:
io sono la tua salvezza.

Rincorrerà questa voce
e così ti raggiungerà;
tu non nascondermi il tuo volto:
che io muoia,
per non morire e contemplarlo.
Dillo, che io lo senta.

Signore, sono io che ti faccio morire,
eppure oso guardarti.
Pietro ti guarda e si salva
il buon ladrone ti guarda e si salva
il centurione ti guarda e si salva.
I farisei non hanno guardato Gesù,
Giuda ha baciato Gesù senza guardarlo
Io ti faccio morire, ma ti guardo.

Voglio che tu mi apra la piaga del tuo cuore,
perché mi ci nasconda dentro,
che i tuoi angeli dischiodano le tue braccia,
perché esse mi sollevino sopra la mia polvere di peccato,
che essi distacchino i tuoi piedi benedetti,
perché mi conducano lontano
(da) in questo mondo che non vuol credere al tuo amore.

misericordiaamore di DiosalvezzaperdonoPietroGesùCristopentimentorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giosuè Lombardo, inserito il 27/08/2003

PREGHIERA

103. E non ti vedo

Renzo Barsacchi, Marinaio di Dio

Sei penetrato in me
senza fartene accorgere, come da una porta socchiusa
il delicato amante che rimane alle spalle
per non turbare il sogno che lo sogna,
ma sei vivo, più vivo
dell'assente invocato.
Ti presagisco nella perplessità d'ogni amore,
nell'ascolto che supera la voce,
nello sguardo che varca la veduta.
Ma dove sei? Dove cominci?
Forse
quando finisce l'albero, al di là dell'estrema
curvatura del mare,
nel cavo del silenzio, nella spuma
del suono. Sei il proseguo
d'ogni carezza, il cuore più accorato
della gioia e del dolore.
E non Ti vedo,
come non vedo l'aria che respiro
e la luce profonda che colora.

rapporto con Dioricerca di DioDioricerca di sensofelicità

inviato da Riccardo Benedini, inserito il 28/06/2003

TESTO

104. Cristo è risorto

Melitone di Sardi, Omelia sulla Pasqua (II sec.)

Egli è risorto dai morti ed ha gridato a gran voce:
«Chi è colui che viene a giudizio contro di me?
Si ponga di fronte a me!
Io ho liberato il condannato,
io ho restituito alla vita colui che era morto,
io ho risuscitato il sepolto.
Chi è colui che si oppone a me?
Io - dice - sono il Cristo,
io sono colui che ha annientato la morte
ed ha trionfato del nemico
ed ha calpestato l'Inferno sotto i piedi.
Io - dice - sono il Cristo,
io sono la vostra riconciliazione,
io la Pasqua della salvezza,
io l'Agnello immolato per voi,
io il vostro Riscatto,
io la vostra Vita,
io la vostra Risurrezione,
io la vostra Luce,
io la vostra Salvezza, io il vostro Re.
Sono io che vi conduco nell'alto dei cieli
e là vi risusciterò.
Io vi mostrerò il Padre che è dai secoli,
io vi risusciterò con la mia destra».

Pasquarisurrezione

inviato da Anna Barbi, inserito il 28/06/2003

PREGHIERA

105. Signore, vuoi le mie mani?   2

Madre Teresa di Calcutta

Signore, vuoi le mie mani
per passare questa giornata
aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno?
Signore, oggi ti do le mie mani.

Signore, vuoi i miei piedi
per passare questa giornata
visitando coloro che hanno bisogno di un amico?
Signore, oggi ti do i miei piedi.

Signore, vuoi la mia voce
per passare questa giornata
parlando con quelli che hanno bisogno di parole d'amore?
Signore, oggi ti do la mia voce.

Signore, vuoi il mio cuore
per passare questa giornata
amando ogni uomo solo perché è uomo?
Signore, oggi ti do il mio cuore.

amoresolidarietàcarità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Nadia, inserito il 30/04/2003

TESTO

106. Occasioni

Kahlil Gibran, La voce del maestro

Non rinunciare alla speranza,
non abbandonarti
alla disperazione
per ciò che è stato:
piangere l'irrecuperabile
è la peggiore delle debolezze umane.

Non essere come colui
che siede a lato del fuoco,
guarda la fiamma estinguersi,
poi soffia sulle ceneri.

Chi cerca di afferrare un'opportunità
quand'è passata
è come chi la vede avvicinarsi
ma non le va incontro.

speranzaottimismopassatopresentevalore del tempoopportunismoaudaciapositivitàcoraggio

3.5/5 (4 voti)

inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 26/03/2003

PREGHIERA

107. Preghiera dei coniugi

Tertulliano, Alla moglie

Condividiamo la stessa speranza,
lo stesso ideale,
lo stesso modo di vivere,
lo stesso atteggiamento di servizio.
Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore,
senza divisione nella carne e nello spirito,
insieme preghiamo,
insieme ci inginocchiamo
e insieme facciamo digiuno.
Istruiamoci l'un l'altro,
l'un l'altro esortiamoci,
sosteniamoci a vicenda.
Insieme stiamo nella santa assemblea,
insieme alla mensa del Signore,
insieme nella prova,
nella persecuzione, nella gioia.
Nulla nascondiamo l'un l'altro,
non ci evitiamo l'un l'altro,
l'un l'altro non siamo di peso.
Volentieri facciamo visita agli ammalati,
volentieri assistiamo i bisognosi,
senza malavoglia facciamo elemosina
senza fretta partecipiamo al sacrificio,
senza sosta assolviamo ogni giorno i nostri impegni.
Ignoriamo i segni di croce furtivi,
rendiamo grazie senza reticenze,
benediciamo senza vergogna nella voce.
Salmi e inni recitiamo
A voci alternate
Ed insieme gareggiamo
Nel cantare le lodi al nostro Dio.
Vedendo e sentendo questo,
Cristo gioisce e ci manda la sua pace.
Là dove sono i due sposi,
ivi è anche Cristo.

sposimatrimoniofamigliacoppia

inviato da Luisa Lagravinese, inserito il 26/03/2003

PREGHIERA

108. Il tempo dell'attesa   1

Guido Novella, Il tempo dell'uomo nel presente di Dio

Signore, sovente non attendo niente o attendo cose.
E mi ritrovo con il cuore vuoto.
Risveglia in me il desiderio di attendere le persone.
Di attendere te.
Dammi capacità di decifrare l'inquietudine
che sempre mi prende:
è la tua voce che mi invita a desiderare il nuovo.
Fa' che senta nell'aria il profumo
della tua dolce presenza.
Tu, l'amico vero che mai mi abbandona.
Tu, mio futuro sognato
e già divenuto realtà.
Perché a te è cara la mia esistenza.
Vieni, Signore, nel mio quotidiano!

attesaattendereavventorapporto con Dio

inviato da Anna Barbi, inserito il 29/01/2003

PREGHIERA

109. Infondi il tuo Santo Spirito

Carmelo Conti Guglia

O Signore, infondi il tuo Santo Spirito in noi e rendici docili alla sua voce.
Donaci lo Spirito di sapienza perché possiamo apprezzare e gustare le cose divine.
Concedici lo Spirito d'intelligenza perché sappiamo comprendere la tua Parola e comunicarla agli altri.
Illuminaci col dono della scienza e fa' che vediamo te nelle persone, nelle cose e negli eventi della vita e della società.
Guidaci col dono del consiglio e aiutaci a scegliere sempre quel che è più utile per la tua gloria, per il vero bene nostro e dei fratelli.
Sostienici con lo Spirito di fortezza perché possiamo resistere alle attrattive del male e alle difficoltà del bene.
Comunicaci lo Spirito di pietà per sperimentare la tua tenerezza paterna e trattarti come figli docili e affezionati.
Assistici col dono del timore perché siamo sempre delicatissimi per non darti dispiacere neppure nelle piccole cose.
Forma in noi Gesù come l'hai formato nel seno di Maria.

Spirito Santodoni dello Spirito Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

TESTO

110. Mentre il silenzio fasciava la terra   1

David Maria Turoldo

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest'unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l'amore che canta in silenzio.

Nataleincarnazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

111. Donaci un cuore che ascolta

Bernard Häring, Prego perché vivo, vivo perché prego

Dio grande e meraviglioso,
molte volte, nelle nostre litanie,
abbiamo detto: «Ascoltaci, Signore»,
senza esserci prima chiesti se noi abbiamo
ascoltato te,
se siamo stati in sintonia con le tue parole,
con i tuoi silenzi.
Vogliamo che tu porga l'orecchio
alla nostra supplica,
senza preoccuparci di correggere
la nostra sordità, la durezza del nostro cuore.
Interpreta tu, Padre, la nostra povera preghiera;
ed ogni volta che ci senti ripetere:
Ascoltaci, Signore,
sappi che intendiamo dirti:
Apri il nostro orecchio
ad ascoltare la tua voce.
Apri i nostri occhi
a vedere te ovunque.
Apri le nostre labbra per lodare te.
Donaci un cuore che ascolta
te, Padre di misericordia,
con il Figlio e lo Spirito d'amore:
ascolta Dio, e perdona!

ascoltorapporto con Diopreghieraintercessionevolontà di Dio

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

112. Insegnaci il silenzio   1

Alice Claire Mansfield

Santa Maria, Madre di Dio, che hai conservato tutte le cose meditandole nel tuo cuore, insegnaci il profondo silenzio interiore, che ha avvolto tutta la tua vita.

Il silenzio dell'Annunciazione, di fede, missione ed obbedienza,
il silenzio della Visitazione, di umiltà, di servizio e lode;
il silenzio di Betlemme, della nascita, incarnazione e meraviglia;
il silenzio della fuga in Egitto, di perseveranza, speranza e fede;
il silenzio di Nazareth, di semplicità, intimità e comunione;
il silenzio del Calvario, di coraggio, morte ed abbandono;
il silenzio della Pasqua, di resurrezione, giubilo e gloria;
il silenzio dell'Ascensione, di realizzazione, trasformazione e nuova creazione;
il silenzio della Pentecoste, di pace, potenza ed amore.

Maria, nella tua saggezza insegnaci quel silenzio che ci abilita ad ascoltare la voce lieve, ma ferma del nostro Dio; che ci spinge ad adorare lui solo in spirito e verità.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi ora e sempre, perché possiamo entrare nel tuo silenzio che ci unisce a Gesù, tuo Figlio, nel mistero del suo silenzio davanti al Padre di misericordia.

silenzioascoltoMariaMadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

113. Insegnami ad ascoltare

Ruth McLean

Insegnami ad ascoltare, o mio Dio,
chi sta accanto a me,
la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi.
Aiutami a capire che,
per quante parole io possa udire,
il messaggio è:
"Accoglimi come persona. Ascolta me".
Insegnami ad ascoltare, o Dio premuroso,
i lontani,
il bisbiglio dei senza speranza,
il lamento dei dimenticati,
il grido degli angosciati.
Insegnami ad ascoltare, o Dio, mia Madre,
me stesso.
Aiutami ad avere meno paura,
a fidarmi della voce interiore,
che risuona nel mio intimo.
Insegnami ad ascoltare, Santo Spirito,
la tua voce,
nell'attività e nella noia,
nella sicurezza e nel dubbio,
nel rumore e nel silenzio.

ascoltoaccoglienza

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

TESTO

114. Gesù bambino, dai piedini rosa   1

Adriana Zarri, La scala di Giacobbe

Gesù bambino, dai piedini rosa
come la nostra carne,
come la nostra speranza,
come la nostra vita;
hai fatto bene a dimenticare la tua gloria
accanto alle trombe degli angeli
e a spegnere
quel concerto del cielo
hai fatto bene
a camminare come noi,
a faticare come noi,
ad aver fame e sete,
stanchezza e sonno,
gioia e dolore;
e a piangere con i nostri occhi.
Hai fatto bene
a mostrarci così
gli occhi di Dio,
la fame di Dio,
l'amore di Dio,
l'impotenza di Dio;
a dare un volto
a Colui che non ha volto,
a dare voce
al silenzio del Verbo.
Dio dai piedini rosa,
Dio che ha freddo e che piange;
piccolo cucciolo eterno,
caduto nello scorrere del tempo;
e che s'acquieta
in braccio a sua madre,
come un cucciolo d'uomo...

Nataleincarnazione

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

ESPERIENZA

115. La lampada   1

Madre Teresa di Calcutta

A Melbourne andai visitare un povero vecchio la cui esistenza era ignorata da tutti. La sua stanza era disordinata e sudicia. Tentai di pulirla, ma egli si oppose: «La lasci stare, sta bene così.»

Senza che io insistessi, alla fine me la lasciò pulire. Nella stanza c'era una magnifica lampada, coperta di polvere: «Perché non l'accendi?». gli chiesi.

«A che scopo, se nessuno viene a trovarmi?», mi rispose, «Io non ne ho bisogno.»

Allora gli dissi: «L'accenderesti se le suore venissero a trovarti?»

E lui: «Sì. Pur di sentire una voce umana in questa casa, l'accenderei.»

Alcuni giorni dopo ricevetti da lui questo brevissimo messaggio: «Di' alla mia amica che la lampada che accese nella mia vita continua a brillare.»

amorecaritàsolidarietàanzianitàvecchiaiasolitudine

inviato da Anna Barbi, inserito il 04/12/2002

PREGHIERA

116. Nostra signora del mondo senza voce

Helder Camara

Madre,
la Provvidenza
mi ha fatto incontrare una statua
nella quale tu resti perfetta e bella
ma tuo figlio è senza testa.
Mi si è consigliato
di toglierla dalla vista del pubblico.
Hanno perfino avuto il cattivo gusto
di suggerirmi di far scolpire
una testa per il bambino.
Non hanno capito, che,
in questa statua,
ricevevo un simbolo perfetto
di Nostra Signora del terzo mondo,
di Nostra Signora del mondo senza voce...
Non è forse esattamente così
che ho incontrato ad ogni istante
tuo figlio e nostro fratello,
il Cristo?
Quando vedo i bambini del mio popolo,
atrofizzati,
il ventre gonfio, la testa enorme,
e molto spesso vuota, arretrata,
come se mancasse,
incontro il Cristo!...
Conserverò la statua con il bambino deformata
come nella vita,
come nel nostro mondo,
dove l'egoismo genera mostri,
dove il ricco è sempre più ricco
e il povero sempre più povero,
dove le torture e gli arresti arbitrari continuano,
dove la violenza di destra e di sinistra,
ferisce la giustizia
e impedisce la pace,
dove l'uomo continua a decapitare l'uomo.

ingiustiziapovertàricchezzaviolenzasfruttamentogiustiziafame nel mondo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Federico Bernardi, inserito il 03/12/2002

TESTO

117. La fede

Trilussa

Quella vecchietta che incontrai
la sera che mi spersi in mezzo al bosco,
mi disse: "Se la strada non la sai
ti ci accompagno io che la conosco,
se hai la forza di venirmi appresso,
di tanto in tanto ti darò una voce,
fino là in fondo dove c'è un cipresso,
fino là in cima dove c'è una croce".
Io risposi: "Sarà, ma trovo strano
che mi possa guidare chi non ci vede...".
La cieca allora mi prese per la mano
e sospirò: "Cammina!". Era la fede!

Testo originale

Quela Vecchietta ceca, che incontrai
la notte che me persi in mezzo ar bosco,
me disse: - Se la strada nu' la sai,
ti ciaccompagno io, ché la conosco.
Se ciai la forza de venimme appresso,
de tanto in tanto te darò una voce
fino là in fonno, dove c'è un cipresso,
fino là in cima dove c'è la Croce... -
Io risposi: - Sarà... ma trovo strano
Che me possa guidà chi nun ce vede... -
La Ceca, allora, me pijò la mano
e sospirò: - Cammina! - Era la fede.

fede

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 02/12/2002

ESPERIENZA

118. Dopo una giornata particolarmente dura...

Martin Luther King

Dopo una giornata particolarmente dura, andai a letto a tarda ora. Mia moglie era già addormentata e io quasi sonnecchiavo, quando il telefono squillò, e una voce irosa disse: "Stai a sentire, negro, noi abbiamo preso tutti quelli di voi che abbiamo voluto. Prima della prossima settimana, ti dispiacerà di essere venuto a Montgomery". Io riattaccai, ma non potei dormire: sembrava che tutte le mie paure mi fossero piombate addosso in una volta: avevo raggiunto il punto di saturazione.

Mi alzai dal letto e cominciai a camminare per la stanza; infine andai in cucina e mi scaldai una tazza di caffè. Ero pronto a darmi per vinto. Cominciai a pensare ad una maniera di uscire dalla scena senza sembrare un codardo.

In questo stato di prostrazione, quando il mio coraggio era quasi svanito, decisi di portare il mio problema a Dio. La testa tra le mani, mi chinai sul tavolo di cucina e pregai ad alta voce. Le parole che dissi a Dio quella notte sono ancora vive nella mia memoria: "Io sono qui che prendo posizione per ciò che credo sia giusto. Ma ora ho paura. La gente guarda a me come a una guida, e, se io sto dinanzi a loro senza forza né coraggio, anch'essi vacilleranno. Sono al termine delle mie forze. Non mi rimane nulla. Sono arrivato al punto che non posso affrontare questo da solo...".

In quel momento sperimentai la potenza di Dio come non l'avevo mai sperimentata prima. Mi sembrava di poter sentire la tranquilla sicurezza di una voce interiore che diceva: "Prendi posizione per la giustizia, per la verità. Dio sarà sempre al tuo fianco". La paura si allontanò per sempre e fui pronto, nel nome di Dio, ad affrontare ogni pericolo, ogni prova.

Sentivo che in un mondo buio e confuso il regno di Dio può ancora regnare nel cuore degli uomini... Dio non ci lascia soli nelle nostre agonie e nelle nostre battaglie: ci cerca nelle tenebre e soffre con noi.

pauracoraggiofedeabbandonoingiustizia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 28/11/2002

PREGHIERA

119. Quale sarà il mio posto

Card. Anastasio Ballestrero

Quale sarà il mio posto nella casa di Dio? Lo so, non mi farai fare brutta figura, non mi farai sentire creatura che non serve a niente, perché tu sei fatto così: quando serve una pietra per la tua costruzione, prendi il primo ciottolo che incontri, lo guardi con infinita tenerezza e lo rendi quella pietra di cui hai bisogno: ora splendente come un diamante, ora opaca e ferma come una roccia, ma sempre adatta al tuo scopo.

Cosa farai di questo ciottolo che sono io, di questo piccolo sasso che tu hai creato e che lavori ogni giorno con la potenza della tua pazienza, con la forza invincibile del tuo amore trasfigurante?

Tu fai cose inaspettate, gloriose. Getti là le cianfrusaglie e ti metti a cesellare la mia vita. Se mi metti sotto un pavimento che nessuno vede ma che sostiene lo splendore dello zaffiro o in cima a una cupola che tutti guardano e ne restano abbagliati, ha poca importanza. Importante è trovarmi là dove tu mi metti, senza ritardi.

E io, per quanto pietra, sento di avere una voce: voglio gridarti, o Dio, la mia felicità di trovarmi nelle tue mani malleabile, per renderti servizio, per essere tempio della tua gloria.

progetto di Dioabbandono in Dioobbedienzaaccettazionevolontà di Dioumiltàvocazionechiamata

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 28/11/2002

RACCONTO

120. I diamanti   1

Paulo Coelho, I racconti del maktub

"Andiamo sulla montagna dove risiede Dio", disse un cavaliere a un suo amico. "Voglio provare che tutto ciò che Egli sa fare è chiederci di fare qualcosa, mentre non fa nulla per alleggerirci dalle responsabilità". "Bene, andrò là per dimostrare la mia fede", disse l'altro. Arrivarono alla cima della montagna la notte, e udirono una voce dall'oscurità: "Caricate sui vostri cavalli delle pietre". "Vedi?!", disse il primo cavaliere. "Dopo una scalata del genere, vuole farci portare un carico ancora più pesante. Non obbedirò!". Il secondo fece come gli era stato ordinato. Come raggiunse i piedi della montagna, era l'alba, e i primi raggi del sole splendevano sulle pietre che il pio cavaliere aveva portato: erano diamanti puri. Dice il maestro: "Le decisioni di Dio sono misteriose; ma sono sempre in nostro favore".

progetto di Diovolontà di Dio

5.0/5 (2 voti)

inviato da Anna Lianza, inserito il 24/11/2002

Pagina 6 di 8