Quando hai bisogno, Qumran ti dà una mano, sempre.
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TESTO
Jules Beaulac, liberamente tradotto
Ogni giorno...
farò posto a Dio:
lo loderò, gli domanderò perdono
e lo ringrazierò.
Starò di preferenza
a fianco dei "piccoli"
e riserverò spazio nella vita
per i più bisognosi.
Farò vita semplice.
Non avrò desiderio di grandezze.
Non mi lascerò abbattere
da uno smacco o da una maldicenza.
Ma non mi gonfierò
per il successo o i complimenti.
Mi riserverò un tempo
di silenzio e di solitudine,
per ritrovare unità al mio essere
e per ascoltare il Signore
nel profondo del mio cuore.
Cercherò di dare amore
a chiunque, intorno a me.
Cercherò di sorridere
e di guardare con dolcezza.
Accoglierò la sofferenza
non come estranea alla mia umanità
o come un'intrusa,
ma come una compagna
da cui tanto imparare.
Nel giardino del cuore
non lascerò crescere l'odio,
il rancore e il risentimento.
Non sprecherò il tempo,
ma mi occuperò di cose utili.
Esagererò nella bontà
piuttosto che nella grettezza.
Se mi capiterà di fare
dei torti o procurare delle pene,
avrò la semplicità di scusarmi
e domandare perdono.
Metterò al primo posto
le persone e non le cose.
Cercherò nella mia vita progetti
che apparentemente non paghino.
Cercherò prima di amare,
che di essere amato.
Metterò tutta la mia fiducia in Dio
che mi ama in ogni istante,
e che mi accompagna
in tutti i miei cammini.
inviato da Pinuccio Rovaris, inserito il 21/08/2002
PREGHIERA
Liberami, Gesù,
dal desiderio di essere amato,
dal desiderio di essere magnificato,
dal desiderio di essere onorato,
dal desiderio di essere elogiato,
dal desiderio di essere preferito,
dal desiderio di essere consultato,
dal desiderio di essere approvato,
dal desiderio di essere famoso,
dal timore di essere umiliato,
dal timore di essere disdegnato,
dal timore di subire rimproveri,
dal timore di essere calunniato,
dal timore di essere dimenticato,
dal timore di subire dei torti,
dal timore di essere messo in ridicolo,
dal timore di essere sospettato.
* preghiera scritta dal cardinale Merry del Val, molto cara a Madre Teresa di Calcutta
umiltàpiccolezzaserviziogratuità
inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002
PREGHIERA
Amore in ogni parola
che si spegne sul mio labbro;
amore in ogni lacrima solitaria
sparsa nella disperazione impotente
di esistere singolarmente;
amore in ogni desiderio che fugge veloce
verso l'impossibile;
amore in ogni sguardo di bimbo
spensierato e libero;
amore in ogni amarezza che inonda
la mia gola e la mia vita,
arsa dal peso di essere me stesso;
amore in ogni paura di non essere
ciò che vuole l'Altissimo;
amore nella vanità di ogni sforzo sincero;
amore nella dolcezza e nei ricordi
della fanciullezza passata;
amore nella sera grigia
di questo qualsiasi giorno.
Ma al di sopra, e al di dentro
di questo amore voglio la pace
che supera ogni senso.
solitudineserenitàamorefedefiduciapace interiore
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 02/06/2002
PREGHIERA
Dammi solo poco,
perché non dimentichi mai
di chiamarti il mio tutto.
Lasciami solo poco,
perché in ogni luogo
senta bisogno di te,
perché senza ritegni
possa tornare da te,
perché in ogni momento
possa offrirti il mio cuore.
Lasciami solo poco,
perché i tuoi doni
non ti nascondano mai;
dammi una sola catena
con cui possa legarmi
al tuo viso per sempre;
lascia che il tuo desiderio
inanelli la mia vita
e diventi catena per te.
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 02/06/2002
TESTO
È colui che entra
in punta di piedi,
senza invadere
lo spazio sacro dell'altro,
senza condizionare
l'unicità,
l'originalità,
l'individualità dell'amico,
senza imposizioni
o richieste faziose
e interessate.
È colui che sta
vicino con la vocazione
di comunicare
fiducia,
stima,
ottimismo,
incoraggiamento
ad andare avanti,
a cavalcare il successo,
a raggiungere traguardi
sempre più alti,
senza invidia
e timore
di essere superato.
È colui che fa
tutto per l'altro,
senza risparmiarsi,
senza rendiconti,
con l'unico desiderio
di condividere
il proprio "tutto"
all'amico,
per ricordarsi reciprocamente
di avere un Amico
che ha lasciato
una lezione unica
sull'amicizia.
inviato da Stefania Raspo, inserito il 02/06/2002
PREGHIERA
106. Preghiera per coloro che non sanno pregare 1
Signore,
aiuta gli uomini e le donne
che vorrebbero pregare,
ma non sanno farlo.
Accetta il loro desiderio di pregare
come una preghiera.
Ascolta il loro silenzio
e incontrali lì nel loro deserto.
Tu hai già guidato la gente
fuori dal deserto,
e hai mostrato loro la terra promessa.
Tu, Signore di tutto l'universo, Re dei re.
Amen.
inviato da Immacolata Chetta, inserito il 28/05/2002
TESTO
Il mio cuore ripete senza fine
che voglio te, te solo!
Tutti i desideri
che giorno e notte mi distraggono
sono falsi e vani
fin nel profondo dell'anima.
Come la notte cela nelle tenebre
la brama che ha della luce
così nel profondo dell'esser mio
un grido risuona:
Voglio te, te solo!
E come bufera, che nella sua furia
pure ha per meta la pace,
così anche il mio spirito ribelle
lotta con il tuo amore;
e il mio grido è sempre quello:
Voglio te, te solo!
rapporto con Diodesiderio di Dio
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 27/05/2002
TESTO
Spesso dimentico il suo nome,
non lo tengo nel cuore e nella mente.
È assente dalle mie preghiere,
eppure il suo immenso amore per me
sa ancora attendere il mio amore.
Mi nascosi dietro
il continuo lavoro del giorno,
mi persi tra i sogni della notte,
eppure la sua mano inseguitrice
s'apriva davanti ai miei occhi
ad ogni mio respiro.
Riconobbi così che
lui sapeva la mia strada,
che era padrone lui
d'ogni luogo e d'ogni tempo.
Ora ho un solo desiderio:
donargli tutto quello che ho,
pagargli tutto il mio tributo d'amore,
per aver diritto di prendermi un posto
nel suo regno.
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 27/05/2002
TESTO
Ho sempre desiderato essere una santa, ma - ahimé - ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c'è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia oscura calpestato sotto i piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. Diventare più grande mi è impossibile, devo sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni, nondimeno voglio cercare il mezzo di andare in cielo per una via ben dritta, molto breve, una piccola via tutta nuova.
Siamo in un secolo di invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri dei santi l'indicazione dell'ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole: "Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia". Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l'anima mia: l'ascensore che deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.
santitàabbandonofiduciadiventare come bambini
inviato da Mariangela Molari, inserito il 23/05/2002
PREGHIERA
Pellegrino sulla terra,
ogni giorno ti cerco,
ma dove trovarti, Signore?
Raccogli il tuo sguardo
verso il fondo del tuo cuore:
sono lì che ti cerco.
Affamato di giustizia,
al mattino spero in te,
come placare la mia fame?
Accogli l'eucaristia
e la mia vita condivisa:
il tuo desiderio è la mia speranza.
Angosciato dal silenzio,
la sera ti invoco,
il mio grido, lo senti salire?
Impara ad ascoltare,
esorcizza la paura:
il mio silenzio ti chiama.
Attratto dal Padre,
appostato ti attendo la notte,
Gesù, verrai presto?
Io busso alla tua porta
e mi pongo in attesa: aprimi,
sono impaziente di essere accolto.
Pellegrino sulla terra, ogni giorno ti cerco,
ma tu mi hai trovato, Signore.
fiduciapreghierarapporto con Dioricerca di Dio
inviato da Mariangela Molari, inserito il 22/05/2002
PREGHIERA
111. Rendici persone risorte 1
Il Vangelo secondo Jonathan
Signore, Dio della vita,
rimuovi le pietre dei nostri egoismi,
la pietra che soffoca la speranza,
la pietra che schiaccia gli entusiasmi,
la pietra che chiude il cuore al perdono.
Risuscita in noi la gioia
la voglia di vivere,
il desiderio di sognare.
Facci persone di resurrezione
che non si lasciano fiaccare
dalla morte, ma riservano sempre
un germe di vita in cui credere.
pasquarisurrezionesperanzaottimismo
inviato da Patrizia Traverso, inserito il 21/05/2002
PREGHIERA
Signore Gesù,
Tu sei i miei giorni,
non ho altri che te
nella mia vita.
Quando troverò
un qualcosa
che mi aiuta,
te ne sarò immensamente grato;
però Signore,
quand'anche io fossi solo,
quand'anche non ci fosse nulla
che mi dà una mano,
non ci fosse neanche
un fratello di fede
che mi sostiene,
Tu, o Signore, mi basti,
con Te ricomincio da capo.
Tu mi basti, Signore:
il mio cuore,
il mio corpo, la mia vita,
nel suo normale modo di vestire,
di alimentarsi, di desiderare
è tutta orientata a Te.
Io vivo nella semplicità
e nella povertà di cuore;
non ho una famiglia mia,
perché Tu sei la mia casa,
la mia dimora, il mio vestito,
il mio cibo,
Tu sei il mio desiderio.
fiduciaabbandonoprovvidenzarapporto con Dio
inviato da Mariangela Molari, inserito il 11/05/2002
PREGHIERA
O Gesù che tanto mi ami,
ascoltami, te ne prego.
Che la tua volontà
sia il mio desiderio,
la mia passione, il mio amore.
Fa' che io ami quanto è tuo;
ma soprattutto che io ami te solo.
Dammi un cuore
così pieno d'amore per te,
che nulla possa distrarmi da te.
Dammi un cuore fedele e forte,
che mai tremi, né si abbassi.
Un cuore retto che non conosca
le vie tortuose del male.
Un cuore coraggioso,
sempre pronto a lottare.
Un cuore generoso,
che non indietreggia
alla vista degli ostacoli.
Un cuore umile e dolce come il tuo,
Signore Gesù.
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 11/05/2002
PREGHIERA
S. Agostino, Confessioni 10.27.38
Tardi ti ho amato,
bellezza così antica e così nuova,
tardi ti ho amato.
Tu eri dentro di me, e io fuori.
E là ti cercavo.
Deforme, mi gettavo
sulle belle forme delle tue creature.
Tu eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te
quelle creature che non esisterebbero
se non esistessero in te.
Mi hai chiamato,
e il tuo grido ha squarciato la mia sordità.
Hai mandato un baleno,
e il tuo splendore
ha dissipato la mia cecità.
Hai effuso il tuo profumo;
l'ho aspirato e ora anelo a te.
Ti ho gustato,
e ora ho fame e sete di te.
Mi hai toccato,
e ora ardo dal desiderio della tua pace.
inviato da Don Benito Giorgetta, inserito il 08/05/2002
RACCONTO
115. Il segreto della felicità
Ad Elena piaceva moltissimo passeggiare nel bosco. Era una ragazzina dolce e un po' svagata e il bosco dietro il paese era diventato il suo rifugio preferito.
Un giorno, mentre camminava, vide una farfalla impigliata in un rovo.
Con molta cura, facendo attenzione a non rovinarle le splendide ali, la liberò.
La farfalla volò via per un tratto, poi improvvisamente tornò indietro e si trasformò in una splendida fata. Elena rimase a bocca aperta, perché fino a quel momento le fate le aveva viste solo nei libri per bambini.
«Per ringraziarti della tua gentilezza d'animo», disse la fata, «esaudirò il tuo più gran desiderio». Proprio come dicono le fate nei libri...
La ragazzina rifletté un istante e poi rispose: «Voglio essere felice». Allora la fata si piegò su di lei, le mormorò qualcosa all'orecchio e scomparve.
Elena divenne donna e nessuno in tutto il paese era più felice di lei. Quando le chiedevano il segreto della sua gioia, si limitava a sorridere e diceva: «Ho seguito il consiglio di una buona fata».
Gli anni passarono, Elena divenne vecchia, ma era sempre la più dolce e felice vecchina del paese. I vicini e anche i suoi nipotini temevano che il favoloso segreto della felicità potesse morire con lei.
«Rivelaci che cosa ti ha detto la fatina», la scongiuravano.
Finalmente, una volta, la deliziosa vecchina, sorridendo, disse: «Mi ha rivelato che, anche se appaiono sicuri, tutti hanno bisogno di me!».
inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002
TESTO
116. Qualcosa per cui valga la pena di vivere
L'uomo non riesce a trattenere il suo amaro e struggente desiderio di sapere se la vita sia soltanto una serie di momentanei processi fisiologici, di desideri e sensazioni che scorrono come i granelli in una clessidra che segna il tempo una volta sola. Si domanda se la vita è soltanto un miscuglio di fatti privi di rapporti reciproci. Non esiste un'anima sulla terra che non si sia resa conto che la vita è tetra se non si rispecchia in qualcosa che possa durare. Vogliamo tutti convincerci che esiste qualcosa per cui valga la pena di vivere.
senso della vitaricerca di sensovitaprogetto
inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002
TESTO
Kahlil Gibran, Il profeta
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il vostro campo, che seminate con amore e mietete ringraziando.
Egli è la vostra mensa e la vostra dimora
perché, affamati, vi rifugiate in lui
e lo cercate per la vostra pace.
Se il vostro amico vi confida il suo pensiero
non nascondetegli il vostro.
Quando lui tace
il vostro cuore non smette di ascoltarlo,
perché nell'amicizia
ogni pensiero, desiderio, speranza
nasce in silenzio e si partecipa con gioia.
Se vi separate dall'amico non addoloratevi,
perché la sua assenza vi illumina su ciò che più in lui amate,
come la montagna, per chi sale, è più nitida dal piano.
E non vi sia nell'amicizia altro intento
che scavarsi nello spirito a vicenda.
Perché l'amore che non cerca unicamente
che lo schiudersi del proprio mistero
non è amore, ma una rete che pesca soltanto cose inutili.
La parte migliore di voi sia per l'amico.
Se egli deve conoscere il deflusso della vostra marea,
fate in modo che ne conosca anche il flusso.
Perché cos'è il vostro amico,
se andate in cerca di lui per uccidere il tempo?
Cercatelo invece per avere tempo da vivere.
Perché egli è lì per servire il vostro bisogno,
non per riempire il vostro vuoto.
Condividetevi le gioie
sorridendo nella dolcezza amica,
perché nella rugiada delle piccole cose
il cuore scopre il suo mattino
e si conforta.
inviato da Cristiano Ciferri, inserito il 16/04/2002
TESTO
118. Perché chiedere qualcosa a Dio? 1
S. Agostino, Lettera a Proba, dalla Liturgia delle Ore, vol. IV, p. 363
Potrebbe sembrare strano che Dio ci comandi di fargli delle richieste quando egli conosce, prima ancora che glielo domandiamo, quello che ci è necessario. Dobbiamo però riflettere che a lui non importa tanto la manifestazione del nostro desiderio, cosa che egli conosce molto bene, ma piuttosto che questo desiderio si ravvivi in noi mediante la domanda perché possiamo ottenere ciò che egli è già disposto a concederci.
preghierapreghiera di domandadesiderio
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002
TESTO
119. Il tuo desiderio è la tua preghiera 2
S. Agostino, Commento sui Salmi, dalla Liturgia delle Ore, vol. I, p. 289
Il tuo desiderio è la tua preghiera: se continuo è il tuo desiderio, continua è pure la tua preghiera. L'Apostolo infatti non a caso afferma: "Pregate incessantemente" (1 Ts 5,17). S'intende forse che dobbiamo stare continuamente in ginocchio o prostrati o con le mani levate per obbedire al comando di pregare incessantemente? Se intendiamo così il pregare, ritengo che non possiamo farlo senza interruzione. Ma v'è un'altra preghiera, quella interiore, che è senza interruzione, ed è il desiderio. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato (che è il riposo in Dio), non smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere di pregare, non cessare di desiderare. Il tuo desiderio è continuo, continua è la tua voce. Tacerai, se smetterai di amare. Tacquero coloro dei quali fu detto: "Per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà" (Mt 24,12). La freddezza dell'amore è il silenzio del cuore, l'ardore dell'amore è il grido del cuore. Se resta sempre vivo l'amore, tu gridi sempre; se gridi sempre, desideri sempre; se desideri, hai il pensiero volto alla pace.
preghieraperseveranzadesideriounione con Dio
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002