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TESTO

81. Nel cuore e nel corpo

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni

La frase si trova in un testo del Concilio, ed è splendida per dottrina e concisione. Dice che, all'annuncio dell'angelo, Maria vergine "accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio".
Nel cuore e nel corpo.

Fece largo, cioè, nei suoi pensieri ai pensieri di Dio, ma non si sentì per questo ridotta al silenzio.

Offrì volentieri il terreno vergine del suo spirito alla germinazione del Verbo; ma non si considerò espropriata di nulla. Gli cedette con gioia il suolo più inviolabile della sua vita interiore; ma senza dover ridurre gli spazi della sua libertà. Diede stabile alloggio al Signore nelle stanze più segrete della sua anima, ma non ne sentì la presenza come violazione di domicilio.

Santa Maria, donna accogliente aiutaci ad accogliere la Parola nell'intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine.

Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà.

Lo sappiamo: è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come Adamo tra gli alberi dell'Eden. Facci comprendere che Dio, se gusta i progetti, non ci rovina le festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace.

E una volta che l'avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo brillerà della sua luce.

Mariafiduciaabbandonoprogetto di Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/05/2002

TESTO

82. Molti marosi e tempeste...

S. Giovanni Crisostomo, Omelie

Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano, ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. Ho con me la sua Parola: questa è il mio bastone, la mia sicurezza, il mio porto tranquillo. Anche se tutto il mondo è sconvolto, ho tra le mani la Scrittura, leggo la Parola. Essa è la mia sicurezza e la mia difesa.

Parola di Diobibbiafedeabbandonofiduciasperanza

inviato da Stefania Raspo, inserito il 07/05/2002

TESTO

83. Al posto di Giuda   1

Lo scrittore René Bazin racconta di essere entrato una domenica in chiesa. Il sacerdote stava commentando la Parola di Dio a dei fanciulli: era il racconto della passione e c'era una grande commozione nel cuore di tutti. Chiese: «Se noi fossimo stati al posto di Giuda, vedendo Gesù morire con tanto amore, che avremmo fatto?»

Il più piccolo dei presenti chiese di parlare e con dolce fermezza rispose: «Io, se fossi stato al posto di Giuda, anziché disperarmi, sarei corso da Gesù, gli avrei gettato le braccia al collo e gli avrei gridato: Gesù, perdonami!»

perdono di Diomisericordia di Diopentimentoconversionecambiamento

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 07/05/2002

TESTO

84. Sette tecniche per migliorare le relazioni   2

Davide Weiss

Le sei parole più importanti
"Riconosco di aver commesso un errore".

Le cinque parole più importanti:
"Hai fatto un buon lavoro".

Le quattro parole più importanti:
"Che cosa ne pensi?".

Le tre parole più importanti:
"Se tu potessi".

Le due parole più importanti:
"Grazie tante".

La parola più importante:
"Noi".

La parola meno importante:
"Io".

relazionarsicomunitàgruppocoppiafamigliamatrimonioamicizia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Filippa Castronovo, inserito il 05/05/2002

TESTO

85. Per ricordarvi di me

Verrà il giorno in cui il mio corpo giacerà su un lenzuolo bianco, rincalzato con cura sotto i quattro angoli di un materasso in un ospedale.

A un certo momento, un medico dichiarerà che il mio cervello ha cessato di funzionare e che la mia vita si è fermata a tutti gli effetti.

Allora non cercate di prolungare la mia vita artificialmente con l'aiuto di una macchina. E non chiamate quel letto il mio letto di morte; chiamatelo il letto di vita e lasciate che tutte le parti del mio corpo vengano utilizzate perché altri possano vivere meglio.

Date i miei occhi a un uomo che non ha mai visto un'aurora, il viso di un bambino e l'amore negli occhi di una donna. Date il mio cuore a una persona che per esso ha patito infinite sofferenze.

Date i miei reni a chi è legato a una macchina per sopravvivere.

Togliete dal mio corpo tutte le ossa, i muscoli e i nervi e studiate il modo di utilizzarli per far camminare un bimbo minorato.

Esplorate ogni angolo del mio cervello. Prendete le mie cellule, se necessario, e conservatele; forse un giorno serviranno affinché un ragazzo privo della parola possa urlare quando gli lanciano il pallone e una bimbetta sorda possa sentire il ticchettio della pioggia sui vetri.

Bruciate quel che resta di me e spargete le ceneri al vento; serviranno a far crescere i fiori.

Se dovete seppellire qualcosa, seppellite i miei difetti, le mie debolezze e tutti i pregiudizi contro i miei simili.
Date i miei peccati al diavolo, la mia anima a Dio.

Se vorrete ricordarvi di me, fatelo con una buona azione e con una parola di conforto per qualcuno che ha bisogno di voi.

Se farete tutto ciò, io vivrò per sempre.

donazione degli organimorte

inviato da Francesco Sessa, inserito il 04/05/2002

TESTO

86. Se (Lettera al figlio)   2

Rudyard Kipling

Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
la perdono, e se la prendono con te;
se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
e a evitare di far discorsi troppo saggi;
se sai sognare - ma dai sogni sai non farti dominare;
se sai pensare - ma dei pensieri sai non farne il fine;
se sai trattare nello stesso modo due impostori
- Trionfo e Disastro - quando ti capitano innanzi;
se sai resistere a udire la verità che hai detto
dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
se di tutto ciò che hai vinto sai fare un solo mucchio
e te lo giochi, all'azzardo, un'altra volta,
e se perdi, sai ricominciare
senza dire una parola di sconfitta;
se sai forzare cuore, nervi e tendini
dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
a tener duro, quando in te nient'altro
esiste, tranne il comando della Volontà;
se sai parlare alle folle senza sentirti re,
o intrattenere i re parlando francamente,
se né amici né nemici riescono a ferirti,
pur tutti contando per te, ma troppo mai nessuno;
se riesci ad occupare il tempo inesorabile
dando valore a ogni istante della vita,
il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro,
e, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!

futuroimpegnovalorisenso della vitagenitorifiglieducatorieducare

inviato da Matteo Preto, inserito il 16/04/2002

TESTO

87. La Parola di Dio è cibo quotidiano

Enzo Bianchi, Pregare la Parola, p. 47-48

"Dio non attende da te parole, ma il tuo cuore", dice Agostino.

Certo, noi siamo tentati di scegliere testi che producano esaltazioni interiori, ma non dimentichiamo che la qualità della Parola di Dio è di essere cibo quotidiano e, come ogni nostro pasto, non sempre può dare a noi quella soddisfazione e quell'appagamento di cui soltanto in rari momenti ci è dato di godere.

preghierameditazionequotidianità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002

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