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TESTO

61. Carta dei Giovani

Sermig, Fraternità della Speranza

Voglio trovare il senso per la mia vita, che è unica ed irripetibile, per viverla senza guerra, violenza, paura e sperare nel futuro.
Mi impegno perché ogni uomo e donna possa valorizzare le proprie potenzialità e perché nessuno sia sfruttato.
Voglio capire cosa è il bene e cosa è il male, voglio vivere in un mondo dove esiste il perdono e dove la vendetta sia abolita.
Mi impegno a cambiare vita se ho sbagliato.
Voglio lottare contro quelle schiavitù che ci hanno proposto come libertà e che hanno ucciso troppi ragazzi e ragazze come me.
Mi impegno perché abbiano accesso agli strumenti per comunicare e l'informazione sia al servizio della persona.
Voglio amare e capire, nella libertà, che cos'è la verità.
Mi impegno perché il lavoro possa essere un bene per tutta l'umanità.
Voglio avere la libertà di credere o di non credere e di professare la mia fede in ogni parte del mondo.
Mi impegno perché tutte le ricchezze siano usate ed equamente distribuite per contribuire a costruire un mondo migliore e voglio che la terra sia rispettata.

impegnopacegiustiziaamoregiovani

inviato da Andrea Aversa, inserito il 23/05/2002

PREGHIERA

62. Preghiera per il giorno che sta per cominciare

Uno starec del monastero di Optina

Signore è l'alba.
Fa' che io vada incontro nella pace
a tutto ciò che mi porterà questo giorno.
Fa' che io mi consegni totalmente
alla tua santa volontà.
Donami in ogni momento la tua luce e la tua forza.
Qualunque notizia io riceva oggi,
insegnami ad accettarla nella quiete,
e nella fede salda che nulla può accadere
se tu non lo permetti.
In ogni mia azione e parola
dirigi i miei pensieri e i miei sentimenti.
In tutti gli eventi inattesi,
non farmi dimenticare che ogni cosa proviene da te!
Insegnami ad agire con apertura e intelligenza
verso tutti i miei fratelli e le mie sorelle
e verso tutti gli uomini,
senza mortificare o contristare nessuno.
Signore, donami la forza di portare
la fatica del giorno che si avvicina,
e di tutti gli eventi inclusi nel suo corso.
Guida la mia volontà,
insegnami a pregare, a credere,
a perseverare, a soffrire, a perdonare...
e ad amare!

buongiornonuovo giorno

inviato da Mariangela Molari, inserito il 22/05/2002

PREGHIERA

63. Rendici persone risorte   1

Il Vangelo secondo Jonathan

Signore, Dio della vita,
rimuovi le pietre dei nostri egoismi,
la pietra che soffoca la speranza,
la pietra che schiaccia gli entusiasmi,
la pietra che chiude il cuore al perdono.
Risuscita in noi la gioia
la voglia di vivere,
il desiderio di sognare.
Facci persone di resurrezione
che non si lasciano fiaccare
dalla morte, ma riservano sempre
un germe di vita in cui credere.

pasquarisurrezionesperanzaottimismo

3.0/5 (2 voti)

inviato da Patrizia Traverso, inserito il 21/05/2002

RACCONTO

64. Dio ama te   2

Un uomo aveva sempre il cielo dell'anima coperto di nere nubi. Era incapace di credere alla bontà. Soprattutto non credeva alla bontà e all'amore di Dio. Un giorno mentre errava sulle colline che attorniavano il suo villaggio, sempre tormentato dai suoi scuri dubbi, incontrò un pastore. Il pastore era un brav'uomo dagli occhi limpidi. Si accorse che lo sconosciuto aveva l'aria particolarmente disperata e gli chiese:
"Che cosa ti turba tanto, amico?".
"Mi sento immensamente solo".
"Anch'io sono solo, eppure non sono triste".
"Forse perché Dio ti fa compagnia..."
"Hai indovinato".

"Io invece non ho la compagnia di Dio. Non riesco a credere al suo amore. Com'è possibile che ami gli uomini uno per uno? Com'è possibile che ami me?".

"Vedi laggiù quel villaggio?", gli chiese il pastore, "Vedi le finestre di ogni casa?".
"Vedo tutto questo".

"Allora non devi disperare. Il sole è uno solo, ma ogni finestra della città, anche la più piccola e la più nascosta, ogni giorno viene baciata dal sole, nell'arco della giornata. Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra".

rapporto con Dioincontrare Diosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

65. Decalogo della quotidianità   2

Papa Giovanni XXIII

1. Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta

2. Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto, vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non pretenderò di migliorare o disciplinare alcuno, tranne me stesso.

3. Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.

4. Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino tutte ai miei desideri.

5. Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a qualche buona lettura, ricordando che, come il cibo è necessario alla vita del corpo, così la buona lettura è necessaria alla vita dell'anima.

6. Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno

7. Solo per oggi mi farò un programma che forse non riuscirà a puntino, ma lo farò e mi guarderò dai due malanni: la fretta e l'indecisione.

8. Solo per oggi crederò fermamente nonostante le apparenze che la Provvidenza di Dio si occupa di me come se nessun altro esistesse al mondo.

9. Solo per oggi farò almeno una cosa che non desidero fare, e se mi sentirò offeso nei miei sentimenti farò in modo che nessuno se ne accorga.

10. Solo per oggi non avrò timori, in modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere alla bontà.

Posso ben fare per dodici ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.
Basta a ciascun giorno il suo affanno.

quotidianitàserenità

4.7/5 (3 voti)

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 23/04/2002

RACCONTO

66. L'ateo e la rupe   1

Un ateo precipitò da una rupe. Mentre rotolava giù, riuscì ad afferrare il ramo di un alberello, e rimase sospeso fra il cielo e le rocce trecento metri più sotto, consapevole di non poter resistere a lungo. Allora ebbe un'idea. "Dio!", gridò con quanto fiato aveva in gola. Silenzio! Nessuna risposta.

"Dio!", gridò di nuovo. "Se esisti, salvami e io ti prometto che crederò in te e insegnerò agli altri a credere". Ancora silenzio! Subito dopo fu lì lì per mollare la presa dallo spavento, nell'udire una voce possente che rimbombava nel burrone: "Dicono tutti così quando sono nei pasticci".

"No, Dio, no!" egli urlò, rincuorato. "Io non sono come gli altri. Non vedi che ho già cominciato a credere, poiché sono riuscito a sentire la tua voce? Ora non devi far altro che salvarmi e io proclamerò il tuo nome fino ai confini della terra".
"Va bene", disse la voce. "Ti salverò. Staccati dal ramo".

"Staccarmi dal ramo?", strillò l'uomo sconvolto. "Non sono mica matto!".

Fedeabbandono in Diofiducia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 09/04/2002

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