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PREGHIERA

41. Santa Maria, compagna di viaggio

Tonino Bello

Santa Maria,
Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita,
ogni volta che contempliamo
le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo
per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio
di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze
di camminatori un po' stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede,
non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della
sollecitudine umana verso coloro che
si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta "la città"
recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.

MadonnaMariaviaggiovitacamminostrada

inviato da Anna Lianza, inserito il 29/01/2003

PREGHIERA

42. Il viaggio   1

Tonino Bello

Padre, tu non sei un Dio frenetico:
non ti lasci prendere dall'agitazione
di chi è in perenne lotta con il tempo.
Regala qualche sosta al tuo popolo
perché si fermi sotto la tua «nube»
per riassaporare, nella gratitudine,
la freschezza della tua ombra
e ritrovare l'agilità di un buon passo
sulla strada che ancora ci resta da fare.
Nella tua tenerezza, tu non sei avaro
di ristoro e di pace per quanti ami.
Quando ci fermiamo per pigrizia,
per incapacità o per colpa, la tua nube
sosti sul nostro capo e resti con noi
finché ci rialziamo di nuovo.
Mandaci la brezza leggera dello Spirito,
che offre suggerimenti interiori
produce mentalità senza ricorrere alla forza
e spinge al cambio senza creare traumi.

viaggiopreghierarapporto con Diocamminostrada

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

TESTO

43. Prendi il largo

Dom Helder Camara, Mille ragioni per vivere

Quando il tuo battello ancorato da molto tempo nel porto ti lascerà l'impressione ingannatrice di essere una casa, quando il tuo battello comincerà a mettere radici nell'immobilità del molo, prendi il largo.
E' necessario salvare a qualunque prezzo l'anima viaggiatrice del tuo battello e la tua anima di pellegrino.

viaggiopartireroutestrada

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuliana Maria Farina, inserito il 11/12/2002

TESTO

44. Non lasciatevi sfuggire nulla   2

La vita è un viaggio. Si arriva passo dopo passo. E se ogni passo è meraviglioso, se ogni passo è magico, lo sarà anche la vita. E non sarete mai di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto. Non lasciatevi sfuggire nulla. Non guardate al di sopra delle spalle degli altri. Guardateli negli occhi. Non parlate "ai" vostri figli. Prendete i loro visi tra le mani e parlate "con" loro. Non abbracciate un corpo, abbracciate una persona. E fatelo ora. Sensazioni, impulsi, desideri, emozioni, idee, incontri, non buttate via niente. Un giorno scoprirete quanto erano grandi e insostituibili.
Ogni giorno imparate qualcosa di nuovo su voi stessi e sugli altri.
Ogni giorno cercate di essere consapevoli delle cose bellissime che ci sono nel nostro mondo. E non lasciate che vi convincano del contrario.
Guardate i fiori. Guardate gli uccellini. Sentite la brezza. Mangiate bene e apprezzatelo. E condividete tutto con gli altri.
Uno dei complimenti più grandi è dire a qualcuno: "Guarda quel tramonto".

vitatempovalore del tempoattenzione alle piccole coseaffettoconsapevolezzanaturacreato

4.0/5 (2 voti)

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

45. Cosa siamo senza Dio?

Caterina Famularo

Cosa siamo senza Dio
se non mille granelli di sabbia
smarriti in un arido deserto
e rapiti da un vento di sfiducia
che ogni speranza allontana?

Solo Tu, Signore, accogli
le nostre infinite solitudini
nell'oasi eterna del Tuo amore
e consoli ogni cuore illuso
dai miraggi della vita.

Cosa siamo senza Dio
se non mille barche alla deriva
disperse in un mare di paura
che ci lascia annegare
tra i fondali delle incertezze?

Solo Tu, Signore, guidi
il viaggio del cuore vagabondo
verso porti sicuri.
Tu sei l'unica zattera che ci salva
dal naufragio dell'anima.

Cosa siamo senza Dio
se non mille fiori che appassiscono
al primo vento e alla prima pioggia?
chi illuminerà e scalderà
i momenti bui e freddi della vita?

Signore
tu sei l'unico vero sole
che splende
nel giardino inaridito del mondo.

rapporto con Dioabbandono in Dio

inviato da Marianna, inserito il 26/11/2002

TESTO

46. Soli in mezzo agli altri

Henri J. M. Nouwen, Viaggio spirituale per l'uomo contemporaneo

Come mai tanti trattenimenti, tante riunioni amichevoli ci lasciano così vuoti e tristi? Può ben darsi che anche là la competizione, profondamente radicata e spesso inconscia fra le persone, impedisca a queste di svelarsi reciprocamente, instaurando dei rapporti che durino più del trattenimento. Nei luoghi dove siamo sempre benvenuti la nostra assenza non sarà poi tanto sentita e nei luoghi dove ognuno può accedere non si sentirà la mancanza di nessuno in modo particolare. Di solito c'è cibo a sufficienza e altrettante persone disposte a consumarlo, ma spesso si ha l'impressione che il cibo abbia perso la facoltà di creare una comunità, e non raramente ci allontaniamo dalla riunione più consci del nostro isolamento di quando vi siamo arrivati.

Il linguaggio che usiamo non suggerisce altro che il senso di isolamento: «Entri, prego... sono felice di vederla... Permettetemi di presentarvi questo amico speciale, che sarà lietissimo di conoscervi... Ho sentito tanto parlare di lei e non trovo parole per dirle quanto sia contento di conoscerla personalmente... Ciò che dice è interessantissimo, vorrei che fossero qui a sentirla più persone... È stato meraviglioso parlare con lei e avere occasione di fare questa conversazione... Spero proprio di incontrarla ancora. Lei sarà sempre benvenuto e non esiti a portare con sé un amico. Torni presto». È un linguaggio che rivela il desiderio di essere amichevoli e ricettivi ma che, nella nostra società, manca miseramente di lenire i dolori del nostro isolamento.

solitudinecomunità

inviato da Eleonora Polo, inserito il 16/11/2002

PREGHIERA

47. Padre nostro

Giovanni Vannucci, Appunti di Viaggio, 27

Padre nostro che sei nei cieli
Santo è il tuo nome
il tuo regno viene
la tua volontà si compie
nella terra come nel cielo.
Tu doni a noi il pane di oggi
e di domani.
Tu perdoni i nostri debiti
nell'istante in cui
li perdoniamo ai nostri debitori.
Tu non c'induci in tentazione
ma nella tentazione
tu ci liberi dal male.

preghierarapporto con DioPadre nostro

inviato da Don Carmine Nappo, inserito il 29/08/2002

RACCONTO

48. L'amore alla prova del tempo

Soren Kierkegaard

Un signore organizzò un viaggio in Cina per conoscere parte dei suoi tanti misteri ed ammirare questo popolo così numeroso. Dopo pochi giorni che si trovava lì, s'innamorò follemente di una donna cinese. Poiché non conosceva la lingua, a malapena poteva comunicare con lei a gesti. Tutto il suo affetto passava attraverso le diverse espressioni, ma non attraverso la parola. Una volta tornato al suo paese, poiché non poteva capire le sue lettere, si mise a studiare la difficile lingua cinese. Così la sua relazione con la donna poteva continuare. Ci vollero mesi ed anni perché arrivasse a dominare la lingua. Fece un dottorato in lingua cinese, divenne un famoso sinologo, teneva conferenze sull'arte e la cultura cinese, viaggiava in tutto il mondo. Ma la lingua e la cultura cinese, i viaggi e la fama lo assorbirono così tanto che arrivò a dimenticare la donna della quale un tempo era stato innamorato. E soltanto in alcuni momenti del suo gran daffare ricordava con nostalgia quel primo amore per il quale aveva iniziato tutto e che aveva fatto cambiare direzione alla sua vita. Indubbiamente è molto importante riuscire ad andare in alto e ad innamorarsi, ma lo è anche riuscire a far sì che quell'amore scenda e sia presente nel quotidiano.

amoretempoinnamoramento

inviato da Filippa Castronovo, inserito il 09/05/2002

TESTO

49. Mandati nel mondo

Henri J. M. Nouwen, Pane per il viaggio

Ciascuno di noi ha una missione nella vita. Gesù prega il Padre per i suoi seguaci, dicendo: «Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo» (Giovanni 17,18). Di rado ci rendiamo pienamente conto che siamo mandati per adempiere i compiti che Dio ci ha dato.

Agiamo come se fossimo noi a scegliere come, dove e con chi vivere. Agiamo come se fossimo gettati allo sbaraglio nella creazione e dovessimo decidere come passare il tempo finché moriremo. Ma siamo stati mandati nel mondo da Dio, proprio come Gesù.

Quando cominciamo a vivere con questa convinzione la nostra vita, scopriamo subito che cosa siamo stati mandati a fare.

vocazionemissionetestimonianzaprogetto di Dio

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 05/05/2002

PREGHIERA

50. Preghiera del Pellegrino della montagna   2

Canonico Gratìen Volluz

Signore Gesù
che dalla casa del Padre
sei venuto a piantare la tua tenda
in mezzo a noi;
tu che sei nato nell'incertezza
di un viaggio
ed hai percorso tutte le strade,
quella dell'esilio.
quella dei pellegrinaggi,
quella della predicazione:
strappami all'egoismo e
dalla comodità,
fa di me un pellegrino.
Signore Gesù,
che hai preso così spesso
il sentiero della montagna
per trovare il silenzio,
e ritrovare il Padre;
per insegnare ai tuoi apostoli
e proclamare le beatitudini;
per offrire il tuo sacrifìcio,
inviare i tuoi apostoli
e far ritorno al Padre:
attirami verso l'alto,
fa di me un pellegrino
della montagna.
Come San Bernardo,
devo ascoltare la tua parola,
devo lasciarmi scuotere
dal tuo amore.
A me, continuamente tentato
di vivere tranquillo.
domandi di rischiare la vita,
come Abramo, con un atto di fede;
a me, continuamente tentato
di sistemarmi definitivamente,
chiedi di camminare nella speranza,
verso di te,
cima più alta,
nella gloria del Padre.
Signore,
mi creasti per amore, per amare:
fa' ch'io cammini,
ch'io salga, dalle vette, verso di te,
con tutta la mia vita,
con tutti i miei fratelli,
con tutto il creato
nell'audacia e nell'adorazione.
Cosi sia.

scoutpartireroutestradacamminomontagna

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

51. Partire   2

Helder Camara, Camminiamo la speranza

Partire è anzitutto uscire da sé.

Rompere quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel nostro "io".

Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita. Partire è non lasciarsi chiudere negli angusti problemi del piccolo mondo cui apparteniamo: qualunque sia l'importanza di questo nostro mondo l'umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire. Partire non è divorare chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche.

Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato di un buon camminatore.

E' possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni.

Beato chi si sente eternamente in viaggio e in ogni prossimo vede un compagno desiderato. Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il momento in cui cominciano a disperare. Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza,
soprattutto con amore, ridà coraggio e gusto per il cammino.

Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia
per costruire un mondo più giusto e umano.

scoutpartireroutestradacamminosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Vitali, inserito il 30/04/2002

TESTO

52. Ballate come se nessuno vi guardasse   2

Alfred Souza

Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare, strada facendo qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati, in seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la mia vita. Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c'è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è un mezzo. Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno. E allora smettete di pensare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 chili, di prendere 5 chili, di avere dei figli, di vederli andare via di casa. Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova. Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno. Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente. La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio. Lavorate come se non aveste bisogno di soldi. Amate come se non doveste mai soffrire. Ballate come se nessuno vi guardasse.

vitaottimismosperanzafuturopresente

inviato da Gaetano, inserito il 29/04/2002

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