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TESTO

41. Tutti i fiori sono belli   2

Santa Teresa di Lisieux

Per tanto tempo mi sono chiesta perché il Buon Dio aveva delle preferenze, perché non tutte le anime ricevono un livello uguale di favori, e mi meravigliavo che avesse prodigato favori straordinari ai Santi che lo avevano offeso, come San Paolo, Sant'Agostino e che Egli costringeva, per dire così, ad accogliere i suoi favori; oppure leggendo la vita dei Santi che Nostro Signore ha voluto accarezzare dalla culla alla tomba, senza lasciare sul loro cammino alcun ostacolo che impedisse loro di innalzarsi fino a lui, e prevenendo le loro anime con tali favori che esse non hanno mai potuto offuscare lo splendore immacolato della loro veste di Battesimo, mi domandavo perché i poveri selvaggi, per esempio, morivano in così grande numero prima di aver persino sentito il nome di Dio... Gesù si è degnato di farmi Lui da istruttore, su questo mistero. Mi ha messo davanti agli occhi il libro della natura e io ho capito che tutti i fiori che Egli ha creato sono belli, che lo splendore della rosa e il candore del Giglio non tolgono il profumo della viola o la semplicità incantevole della margherita... Ho capito che se tutti i fiorellini volessero essere rose la natura perderebbe il suo abito di primavera, i campi non sarebbero più brillanti di fiorellini...

rapporto con Diovocazioneunicità

4.0/5 (2 voti)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 08/05/2012

TESTO

42. Essere buona terra   1

Ernesto Olivero, Camminare con Dio, Città Nuova, pag. 98

Un seme germoglia,
diventa fiore, diventa frutto
se una buona terra,
se un buon concime
lo nutrono.
Terra e concime
non vedranno il frutto
e il fiore non saprà mai
chi ringraziare,
ma il miracolo sarà compiuto.
Io posso essere
buona terra, buon concime
se in mezzo alla gente,
senza volto e senza nome,
porto la mia presenza
di preghiera.

semeseminareumiltàfruttopreghiera

4.7/5 (3 voti)

inviato da Impastato Giuseppe S.i., inserito il 08/05/2012

PREGHIERA

43. Il Tabernacolo

Verhulst

Ne abbiamo fatto un armadietto
contro il pericolo d'incendio e di scasso.
Ma, in realtà, dovrebbe essere una piccola tenda;
lo dice il nome: "Tabernaculum",
una tenda simile a quella dei beduini
che, pascolando il gregge,
si spostano continuamente
in cerca di nuovi pascoli.

Così, o mio Dio,
vuoi condurci con Cristo
sempre più avanti, verso nuovi spazi
ove l'erba è più fresca,
la pace più profonda,
ove le pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge
trovino il più grande benessere.

Pregare
guardando il tabernacolo,
mettersi, cioè, in sintonia con Dio,
è chiedere di poter vivere in continuo movimento,
perché i pascoli più ubertosi
restano ancora nascosti.
E noi dobbiamo arrotolare continuamente la tenda
per raggiungere un'altra pace, reale,
ed una felicità più grande
a vantaggio delle pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge.

tabernacoloeucaristiacammino

4.0/5 (4 voti)

inviato da Maria Colombo, inserito il 28/04/2012

TESTO

44. È Avvento   4

Tonino Bello, 365 finestre aperte sull'Eterno, Elledici 2009

È Avvento. Ricordiamo che Gesù è venuto sulla terra. Dio ha detto: «Basta! Non voglio stare così solo, voglio scendere a contatto con l'uomo». Si è fatto uomo. Ha sposato una ragazza bellissima che è l'umanità.

Dio si è innamorato di questa ragazza e le ha detto: «Ti voglio sposare». E dinanzi alle resistenze della sua creatura: «Ma non ti preoccupare, ti purifico io. Anche se hai delle macchie sul volto, te le tolgo io. Anche quando sarai molto grande, e vecchia, appesantita dagli anni e dal peccato, ogni giorno verrò a toglierti una macchia e una ruga dal volto; ogni giorno diventerai più giovane, ti farò splendente, gli occhi tuoi saranno più profondi delle notti d'inverno».

Ci vuole bene il Signore, da morire! Nell'Avvento si ricorda tutto questo. Gesù è venuto e non si è stancato di venire. Gesù viene anche adesso. Ogni giorno.

Viene nella comunità. È presente in mezzo a noi tutte le volte che ci uniamo in nome suo. Perciò la domenica facciamo in modo di non mancare alla sua chiamata, perché vuol dirci che ci vuole bene e basta. Non vuole niente da noi. Vuole soltanto dare tutto l'amore che porta nel cuore. Per questo non vi preoccupate del fatto che se non venite a messa fate peccato, ma preoccupatevi perché vi sottraete a un flusso di grande amore.

Il Signore viene anche nella Parola. Facciamo il proposito, in questo Avvento, di leggere ogni giorno un brano del Vangelo perché non conosciamo abbastanza la parola di Gesù Cristo. Ci ha mandato una lettera d'amore, bellissima, e noi l'abbiamo messa nel cassetto senza aprirla. Se invece viviamo quello che ci ha detto, la vita cambierà, acquisterà un senso diverso.
Il Signore è venuto, viene e verrà.

avvento

5.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/04/2012

TESTO

45. Gesù e il pensiero della morte

Mario Luzi, Via crucis al colosseo

Dall'orizzonte umano in cui mi trovo
a guardare il mondo universo che hai creato
si affrontano due eternità: la tua vivente e luminosa
e l'altra senza luce e senza moto.
Anche la morte pare eterna, è duro convincerli, gli umani,
che non ci sono due estremità contrarie,
il tutto è compreso in una sola e tu sei in ogni parte
anche dove pare tu manchi.
Tuo il regno, tua la potenza.
Tuttavia la morte è una regione dove sei, sì,
ma non vivente, inerte in un imperscrutato sonno;
questo pensano gli umani
e pensano ai demoni, pensano alla potenza delle tenebre.
Anche io, figlio dell'uomo, temo la prova che mi attende,
prescritta anch'essa dall'eternità e irrevocabile.
Perdona i miei pensieri infermi, i miei farneticamenti.
Io che in nome tuo ho risuscitato Lazzaro
ho paura e dubito che la morte sia invincibile.
Ma a questo mi hai mandato, a vincere la vittoria della morte.

pauramorterisurrezionevita eterna

3.7/5 (3 voti)

inviato da Bruna Coin, inserito il 07/04/2012

PREGHIERA

46. Parafrasi del Padre nostro (2009)

Padre nostro,
non solo mio, ma di tutti;
ogni uomo oggi può dire
di avere un padre vero,
che lo ama;
che sei nei cieli,
perché se sei lì,
allora sei veramente dappertutto,
anche qui, adesso con me, in me;
sia santificato il tuo nome,
dovunque i tuoi figli,
uomini e donne,
possono vivere liberi;
venga il tuo regno
e senza paura
lo possiamo accogliere;
sia fatta la tua volontà
così da non essere in balìa
di nessun potere umano;
come in cielo così in terra
quando Gesù è tra noi
allora tu fai della terra il cielo.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
anche se noi lo promettiamo
agli altri sempre domani;
e rimetti a noi i nostri debiti
quando ci dimentichiamo
che ti dobbiamo tutto;
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori
sperando che tu
non lo prenda troppo sul serio...;
e non ci indurre in tentazione
di questo siamo sicuri;
ma liberaci dal male
e di questo facci sicuri!
Amen.

padre nostro

4.5/5 (2 voti)

inviato da Padre Roberto Geroldi, inserito il 07/04/2012

TESTO

47. Non l'avremmo mai pensato questo tuo nome   1

Giuseppe Impastato S.I.

Quando abbiamo udito il tuo nome,
il nome con cui ti avremmo chiamato,
il nostro cuore ha sussultato.
Salvatore!
Salvatore? E' questo il tuo nome?
Non è il Santo, il Trascendente,
l'Eterno, l'Onnipotente il tuo nome?
Non sei il Giudice, il Sublime,
l'Ineffabile, il Forte, il Dio degli Eserciti?
Dio,
hai voluto che a te ci rivolgessimo
col nome di Salvatore
e lo hai preferito a Sapienza,
Scienza, Bellezza, Grandezza o a qualcuno
dei mille nomi che ti appartengono...
Salvatore!
Una grande aurora sorge nel buio
delle nostre tristi notti,
una speranza invade il nostro mondo.
Abbiamo esultato e pianto
quando abbiamo ricevuto e trasmesso
che tu, Dio grande e immenso,
sei non lassù, ma qui con noi,
il nostro Salvatore.
Allora, quando sudati, sfiniti, oppressi, schiantati, distrutti
ci guarderemo in viso, sorrideremo dicendo:
E' qui il nostro Salvatore!
Il nostro destino, il nostro futuro cambia
se Dio è il nostro Salvatore!

Natalesalvezzanomi di DioDio

5.0/5 (4 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 08/11/2011

PREGHIERA

48. Figlio mio, il Padre nostro detto da Dio   6

Hai pensato come Dio direbbe il "Padre nostro"? o meglio il "Figlio mio".

Figlio mio, che stai nella terra e ti senti preoccupato, confuso, disorientato, solo, triste e angosciato.
Io conosco perfettamente il tuo nome e lo pronuncio benedicendolo, perché ti amo, e ti accetto così come sei.
Insieme costruiremo il mio Regno, del quale tu sei mio erede e in esso non sarai solo perché Io sono in te, come tu sei in me.
Desidero che tu faccia sempre la mia volontà, perché la mia volonta è che tu sia umanamente felice.
Avrai il pane quotidiano. Non ti preoccupare. Però ricorda, non è solo tuo, ti chiedo di dividerlo sempre con il tuo prossimo, ecco perché lo do a te, perché so che sai che è per te e per tutti i tutti i tuoi fratelli.
Perdono sempre le tue offese, anzi ti assolvo prima che le commetta, so che le commetterai, però so anche che a volte è l'unico modo che hai per imparare, crescere e avvicinarti a me, alla tua vocazione. Ti chiedo solo, che in egual modo, perdoni te stesso e perdoni coloro che ti feriscono.
So che avrai tentazioni e sono certo che le supererai.
Stringimi la mano, aggrappati sempre a me, ed io ti darò il discernimento e la forza perché ti liberi dal male.
Non dimenticare mai che ti amo da prima che tu nascessi, e che ti amerò oltre la fine dei tuoi giorni, perché sono in te, come tu sei in me. Che la mia benedizione scenda e rimanga su di te sempre e che la mia pace e l'amore eterno ti accompagnino sempre.
Solo da me potrai ottenerli e solo io posso darteli perché Io sono l'Amore e la Pace.

padrefiglioamorepace

5.0/5 (4 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 21/09/2011

RACCONTO

49. Dio è nel sussurro   2

don Angelo Casati, midrash - pubblicato su "Il Gallo" - settembre 2011

Quando ero un ragazzino il signor Maestro stava insegnandomi a leggere. Una volta mi mostrò nel libro di preghiere due minuscole lettere, simili a due puntini quadrati. E mi disse: «Vedi Uri, queste due lettere, una accanto all'altra? È il monogramma del nome di Dio; e, ovunque, nelle preghiere, scorgi insieme questi due puntini, devi pronunciare il nome di Dio, anche se non è scritto per intero».

Continuammo a leggere con il Maestro, finché non trovammo, alla fine di una frase, i due punti. Erano ugualmente due puntini quadrati, solo non uno accanto all'altro, ma uno sotto l'altro. Pensai che si trattasse del monogramma di Dio perciò pronunciai il suo nome.

Il Maestro disse però: «No, no, Uri. Quel segno non indica il nome di Dio. Solo là dove i puntini sono a fianco l'uno dell'altro, dove uno vede nell'altro un compagno a lui uguale, solo là c'è il nome di Dio. Ma dove i due puntini sono uno sotto e l'altro sopra, là non c'è il nome di Dio».

Dio non è nell'arroganza. Nemmeno nell'arroganza della verità. È nel suono di un silenzio sottile. È nel sussurro.

Dioricercaamiciziaveritàsussurro

5.0/5 (4 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 15/09/2011

PREGHIERA

50. Preghiera del giudice

Gomes L., Compendium perquambreve utriusque Signaturæ, insertum eius operi: Commentarii iudiciales Cancellariæ, Venetiis 1575, f. 84v, col. B. (rev. secondo EI nº 5).

Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo: sentiamo il peso delle nostre debolezze, ma siamo tutti riuniti nel tuo nome; vieni a noi, assistici, scendi nei nostri cuori: insegnaci tu ciò che dobbiamo fare, mostraci tu il cammino da seguire, compi tu stesso quanto da noi richiedi.

Sii tu solo a suggerire e guidare le nostre decisioni, perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo, hai un nome santo e glorioso.

Non permettere che sia lesa da noi la giustizia, tu che ami l'ordine e la pace; non ci faccia sviare l'ignoranza, non ci renda parziali l'umana simpatia, non c'influenzino cariche o persone; tienici stretti a te con il dono della tua grazia, perché siamo una cosa sola in te e in nulla ci discostiamo dalla verità; fa' che, riuniti nel tuo santo nome, sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme, cosí da far tutto in armonia con te, nell'attesa che per il fedele compimento del dovere ci siano dati in futuro i premi eterni.

Amen.

giudiziogiudicaregiudice

inviato da Qumran2, inserito il 03/06/2011

TESTO

51. I dieci comandamenti del bambino   5

p. Gianni Fanzolato

1° Non avrai altri bambini che noi oggi:
rispettaci, difendici, amaci: solo così saremo gli uomini del domani.

2° Non deturpare il nostro nome di bambini:
lasciaci giocare, sorridere e sognare; permettici di essere bambini.

3° Siamo noi bambini la festa della famiglia e del mondo,
perché siamo nati dal cuore stesso di Dio e siamo il futuro: santificaci col tuo amore.

4° Amando noi, onorerai Dio che è nostro Padre e Madre;
anche noi domani saremo Padre e Madre, se ci avrai trasmesso valori da vivere.

5° La vita è vita dal concepimento alla morte: dopo inizia la definitiva:
rispetta la nostra vita fin dal seno materno e continua a generarci, permettendo di nascere, vivere e cantare.

6° Non c'è niente al mondo di più bello, semplice e puro di un bambino;
difendi la nostra trasparenza col tuo affetto vero e non sporcarti della nostra innocenza.

7° Non rubarci la nostra spontaneità, il nostro sorriso, la nostra allegria con i tuoi idoli:
lasciaci essere bambini e non voler bruciare le tappe per noi: c'è tempo.

8° Non dire che ci vuoi bene finché ci saranno bambini soldati, minatori, schiavi del sesso e fonte di guadagni, piccoli lavoratori senza diritti e difesa: quante bugie su di noi.

9° Non desiderare di arricchirti, aver prestigio, potere e forza, magari calpestandoci, sfruttandoci, non trovando tempo da perdere con noi per giocare insieme: troppo in fretta diventeremo grandi.

10° Non desiderare l'ideale di noi, magari additandoci il figlio del vicino perché migliore: amaci come siamo, nel reale, perché così Dio ama anche te: solo così potremo cambiare insieme.

bambinicomandamentiinnocenzarispettoinfanziadieci comandamenti

inviato da Gianni Fanzolato, inserito il 08/01/2011

PREGHIERA

52. Essere Chiesa

Vito Morelli, Appuntamento con Dio

Padre,
ti ringrazio di essere chiesa,
di appartenere ad una comunità,
alla tua chiesa.
È la comunità
di quanti credono in te,
di quanti si radunano nel tuo nome,
è la comunità
di quanti vivono nella tua attesa.

Vorrei amarti senza gli altri,
vorrei adorarti senza chiesa,
vorrei pregarti da solo.
Tu mi vuoi con gli altri
Non per star meglio,
né per essere forte,
ma per essere vero.

Mi chiami ad essere chiesa,
essa è forte se spera
essa è vera se ama,
essa è santa se ognuno è santo.

Essere chiesa è
esistere per gli altri,
incontrarti negli uomini,
pregarti con essi,
dare ragione della propria speranza.

Nella chiesa è la tua parola,
la parola che salva,
che mi dà conforto, se abbattuto,
mi rende sereno, se triste,
mi fa forte, se debole,
mi perdona, se ho peccato,
mi dà coraggio, se ho paura.

Ti ringrazio per il messaggio di vita,
per la comunità di amore,
per la chiesa.
Dacci una chiesa
che pensi come pensi tu,
che operi come vuoi tu,
che viva come hai insegnato tu,
che ami come hai amato tu.

Ti prego per la chiesa,
perché non tradisca il vangelo,
perché difenda i deboli,
perché non abbandoni i poveri.
Ti chiedo una chiesa
di meno parole e più impegno,
che predichi la pace
e faccia la giustizia.

Aiutami ad essere chiesa,
ad avere molte cose da pensare assieme,
da imparare assieme,
da fare assieme.
Perdona il mio modo di essere chiesa
e purifica il mio modo di restare in essa.

Chiesacomunitàfedeltà al Vangelo

inviato da Daniela Viviani, inserito il 10/11/2010

PREGHIERA

53. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Pierfortunato Raimondo, Abbiate sale in voi stessi, Effatà Ed. Cantalupa (TO), 2005

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Padre.
Insegnami
a rendere evidente
il suo abbraccio nel mio:
gratuito,
creativo,
appassionato
e sempre vivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Figlio.
Insegnami
a rendere trasparente
il suo volto nel mio:
accogliente,
energico,
meravigliato,
positivo.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome del Santo Spirito.
Insegnami
a rendere presente
il suo respiro nel mio:
leggero,
giocoso,
potente,
infinito.

Sono cristiano, mio Dio,
nel nome della Trinità.
Insegnami
a rendere concreto
il suo Amore nel mio:
incapace di Essere
senza vivere la comunione
di almeno tre Persone.

trinitàpadrefigliospirito

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 03/09/2010

PREGHIERA

54. Salve, o nostra Madre   2

Teodoto di Ancyra, da Carlo Carretto, Beata te che hai creduto

Salve, o nostra tanto bramata letizia!
Salve, o esultanza della Chiesa!
Salve, o nome pieno di profumo!
Salve, o viso illuminato dalla luce di Dio
e che emana bellezza!
Salve, o memoriale tutto di venerazione!
Salve, o vello salutare e spirituale!
Salve, o chiara madre della luce nascente!
Salve, o intemerata madre della santità!
Salve, o fonte zampillante d'acqua viva!
Salve, o madre novella e modellatrice della nuova nascita!
Salve, o madre piena di mistero e inspiegabile!...
Salve, o vaso d'alabastro dell'unguento di santificazione!
Salve, tu che valorizzi la verginità!
Salve, o modesto spazio, che ha accolto in sé Colui che il mondo non può contenere!

madremaria

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/09/2010

PREGHIERA

55. Padre Nostro

Fernando Filanti

Padre nostro,
che dimori, giocando nascosto tra la luce e le tenebre, nella parte più nobile del nostro cuore, così come nel profondo degli inferi della nostra miseria.
Fa' che il tuo nome santo si riveli in noi con la pace silenziosa dell'amore e non con le vuote parole.
Fa' che lentamente e con pazienza, la vita vinca sulla morte senza farle violenza ed il bene prevalga sul male, accogliendolo come presenza necessaria per trovare il sentiero che porta al tuo regno.
Fa' che la tua volontà trovi spazio nella nostra libertà, nelle cose che fanno presente te nella nostra vita quotidiana dove comunque sei, in modo misterioso, nascosto.
Dacci oggi, la capacità di accogliere i doni che per vie diverse ci vengono offerti e di riconoscerli come tali, per poterli a nostra volta ridonare.
Perdona la nostra incapacità di vivere pienamente la vita. Tu lo sai, siamo prigionieri di comportamenti che ci fanno soffrire e che ci rendono incapaci di affrancare, a nostra volta chi ci vive accanto, da una schiavitù fatta di sottili paure.
Aiutaci a chiederti il dono della misericordia, per noi e per gli altri.
Non permettere che la vita sia un peso che non riusciamo a portare e salvaci dal sentirci incapaci di amare, perché, prigionieri del male.
Amen

preghiera

5.0/5 (1 voto)

inviato da Fernando Filanti, inserito il 30/07/2010

TESTO

56. Un pensiero di pace

Anna Marinelli

Io la Pace la penso così,
come una terra immensa,
senza frontiere,
senza confini:
una terra feconda
che produca frumento
per tutte le bocche,
una terra allietata
da chiari corsi d'acqua.

Io la pace la penso così,
come un abito azzurro;
azzurro come il manto della nostra Madre Maria,
azzurro come le speranze
di tutti i popoli oppressi,
azzurro come un cielo senza confini spaziali,
azzurro come lo sguardo della Natura
quando era immersa nel giardino dell'Eden,

Io la pace la penso così,
come un padre che ama, che guida, che corregge,
che raduna dalle varie lontananze
il suo gregge,
chiama per nome ogni figlio e ogni figlia,
perché la Chiesa è come una famiglia.

Io la Pace la penso così e voi?

pace

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Marinelli, inserito il 08/12/2009

PREGHIERA

57. Parafrasi del Padre nostro   1

Padre nostro, che sei al di sopra di tutto come il cielo, fa' che il tuo nome sia glorificato e riconosciuto santo.
Mostra davanti a tutti che tu solo sei Dio, radunando definitivamente il tuo popolo disperso e purificandolo dai suoi peccati con il dono del tuo Spirito.
Venga in pienezza la tua regalità, che porta libertà, giustizia e pace.
Si compia il tuo disegno di salvezza in cielo e in terra.
Donaci fin d'ora il nostro pane futuro, un anticipo del convito del regno; donaci il pane necessario per vivere oggi, come agli ebrei nel deserto davi la manna giorno per giorno: confidiamo in te e non vogliamo affannarci per il domani, per quello che mangeremo o per come ci vestiremo.
Nella tua misericordia perdona i nostri peccati: anche noi siamo pronti a perdonare a chi ci ha fatto del male.
Non lasciarci soccombere nella tentazione; fa' che mai perdiamo la fiducia in te, così da non avvertire più la tua presenza e sentirci abbandonati.
Liberaci dal potere del maligno, che si oppone al tuo regno e ci da la morte.

Pregare il Padre ci fa sperimentare che siamo figli e ci sollecita a vivere da figli: "Leva, dunque, gli occhi tuoi al Padre... che ti ha redento per mezzo del Figlio e dì: Padre nostro!... Dì anche tu per grazia: Padre nostro, per meritare di essere suo figlio".

padre nostrorapporto con Dio

inviato da Donatella Daria Filippi, inserito il 05/12/2009

TESTO

58. Invoca Maria

San Bernardo

Non c'è nulla che mi affascini di più che parlare di Maria.
Ella è una scintillante stella che si alza sull'immensità del mare umano e sfavilla con i suoi meriti.
O tu, che ti senti sbattuto dai flutti di questo mondo in mezzo ad uragani e a tempeste, non abbandonare con gli occhi la luce di quella stella se non vuoi fare naufragio.
Se si leva il vento delle tentazioni, se lo scoglio delle tribolazioni ostacola la tua rotta, guarda la stella, invoca Maria.
Se sei sbattuto dalle onde dell'orgoglio, dell'ambizione, del rancore, della gelosia, guarda la stessa, invoca Maria.
Se la collera, l'avarizia, i desideri impuri squassano il vascello della tua anima, guarda a Maria.
Se turbato dall'enormità dei tuoi peccati, vergognoso delle brutture della tua coscienza, spaventato dal giudizio divino, cominci a lasciarti andare alla tristezza, a scivolare nella disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angosce, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Il suo nome non si allontani mai dalle tue labbra, non si allontani mai dal tuo cuore.

preghieraconsigliomaria

inviato da Adriana Parodi, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

59. A Gesù Bambino   4

Umberto Saba

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a te, Santo Bambino!
Tu, Re dell'universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa' ch'io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa' che il tuo dono
s'accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel tuo nome.

natalebontàepifania

5.0/5 (1 voto)

inviato da Sandro Renato Garau, inserito il 24/11/2009

TESTO

60. Così il padre ci ama

John Henry Newman

Il Padre ci vede e ci conosce tutti, uno ad uno.
Chiunque tu sia egli ti vede individualmente,
egli ti chiama con il tuo nome,
egli ti comprende quale realmente ti ha fatto.

Egli conosce ciò che è in te,
tutti i tuoi sentimenti e pensieri più intimi,
le tue disposizioni e preferenze,
la tua forza e la tua debolezza.

Egli ti guarda nel giorno della gioia e nel giorno della tristezza,
ti ama nella speranza e nella tua tentazione,
s'interessa di tutte le tue ansietà, di tutti i tuoi ricordi,
di tutti gli alti e bassi del tuo spirito.

Egli ha perfino contato i capelli del tuo capo
e misurato la tua statura,
ti circonda e ti sostiene con le sue braccia
ti solleva e ti depone.

Egli osserva i tratti del tuo volto,
quando piangi e sorridi,
quando sei malato o godi buona salute.

Con tenerezza egli guarda le tue mani e i tuoi piedi,
sente la tua voce, il battito del tuo cuore,
ode perfino il tuo respiro,
tu non ami te stesso più di quanto egli ti ama.

Tu non puoi fremere dinanzi al dolore,
come egli freme vedendolo venire sopra di te,
e se tuttavia te lo impone è perché anche tu se fossi saggio
lo sceglieresti per un maggior bene futuro.

amore di Diovicinanza di DioDio Padrerapporto con Dio

inviato da Qumran2, inserito il 12/06/2009

Pagina 3 di 8