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PREGHIERA

41. In Te posso dire: Abbà, Padre

San Bernardo

O Spirito Santo,
anima dell'anima mia,
in te solo posso esclamare: Abbà, Padre.

Sei tu, o Spirito di Dio,
che mi rendi capace di chiedere
e mi suggerisci che cosa chiedere.

O Spirito d'amore,
suscita in me il desiderio di camminare con Dio:
solo tu lo puoi suscitare.

O Spirito di santità,
tu scruti le profondità dell'anima nella quale abiti
e non sopporti in lei neppure le minime imperfezioni:
bruciale in me, tutte, con il fuoco del tuo amore.

O Spirito dolce e soave,
orienta sempre tu la mia volontà verso la tua,
perché la possa conoscere chiaramente,
amare ardentemente e compiere efficacemente. Amen

Spirito Santo

inviato da Ester Da Ponte, inserito il 25/08/2006

PREGHIERA

42. Preghiera per il padre spirituale

O Signore, che mi ami al di là di ogni mia piccolezza, vorrei pregarti per il padre spirituale che mi hai donato. Egli mi guida a comprendere la tua volontà, a capire cosa vuoi che io faccia, per rimanerti, ogni giorno, fedele.
Mi corregge nelle mie mancanze; anche nelle cose non strettamente spirituali, anzi nelle più naturali, mi dà suggerimenti e consigli. Donami, Signore, la capacità di essere sincero, leale e aperto con il mio padre spirituale.
E tu, Gesù, sii sempre vicino al mio padre spirituale, rendilo uno strumento fedele nelle tue mani e un instancabile dispensatore del tuo amore che salva. Amen.

padre spirituale

inviato da Haidi Mazza, inserito il 26/02/2006

PREGHIERA

43. A cosa serve vivere   2

padre Stefano dell'abbazia di Sant'Antimo

Basta! Sono stanco morto, stanco di pensare troppo.
Come un uccello folle la mia testa gira e rigira a vuoto,
e si imbatte nelle griglie dei mille perché della mia vita.
Ci sono troppe domande, e sempre nessuna risposta!
Perché questa vita stereotipata con i minuti che spingono le ore, le ore che spingono i giorni,
i giorni che spingono i mesi, e poi, tutto ricomincia automaticamente?
Qual è il senso della mia vita?
Sarà per lo studio? E poi? Per la laurea? E poi? Per il lavoro? Per il denaro? Per le vacanze? Per la pensione? E poi? E poi? Per il nulla quando si pensava di avere raggiunto il tutto!
Signore, siamo giovani bulimici di avere e anoressici di essere! Appena sono nato, piccolo pargolo,
mi hanno colmato con il prezzo dei loro giocattoli;
mi hanno nutrito sempre preoccupati se ero sazio abbastanza;
mi hanno vestito con magliette e scarpe alla moda;
mi hanno dato tutto perché non mi mancasse niente...
...e adesso sono vuoto, privo di senso,
con una vita piena di avere e povera di essere!
Tu mi hai detto Signore, «una cosa ti manca: vai,
vendi quello che hai e dallo ai poveri
e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi!».
Donami, Signore, la forza per diventare come Francesco:
povero nel suo saio ed estraneo a qualsiasi moda;
pellegrini tranquillo lungo la strada verso l'eternità;
lontano dalla gabbia dorata di una vita comoda;
irradiazione di gioia cibandosi di nulla;
felice, pur essendo privo di tutto;
pazzo, dopo l'incontro con Te senza il quale non si può Essere;
pazzo come lui, per essere me stesso e felice.

vitasenso della vitainterioritàricerca di sensoesterioritàgiovinezzaricerca

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maddalena Rotolo, inserito il 07/02/2006

PREGHIERA

44. "Credo" che padre Daniele e i suoi fratelli lebbrosi recitavano ogni mattina

padre Daniele da Samarate, Servo di Dio, OFMCap, Missionario Cappuccino in Brasile, Lebbroso

Io sono figlio di Dio.
Dio abita in me.
Posso essere quello che desidero
perché Dio è il mio aiuto.
Non mi stanco mai
perché Dio è la mia forza.
Non sono mai ammalato e addolorato
perché Dio è la mia salute.
Non mi manca niente
perché Dio è il mio fornitore.
Proprio perché sono figlio di Dio,
sono unito alla Divina Presenza di mio Padre.
Io sono felice in tutto quello che intraprendo
perché il mio sapere e le mie conoscenze
aumentano in me ogni giorno che passa.
Amen.

fiducia in Diocredorapporto con Dioabbandonofiducia

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

RACCONTO

45. Il fiore più bello

In un paesino di montagna c'è un'usanza molto bella. Ogni primavera si svolge una gara tra tutti gli abitanti. Ciascuno cerca di trovare il primo fiore della primavera. Chi trova il primo fiore sarà il vincitore e avrà fortuna per tutto l'anno. A questa gara partecipano tutti, giovani e vecchi. Quest'anno, quando la neve iniziava a sciogliersi e larghi squarci di terra umida rimanevano liberi, tutti gli abitanti di quel paesino partirono alla ricerca del primo fiore. Per ore e ore iniziarono a cercare alle pendici del monte, ma non trovarono alcun fiore.

Stavano già ritornando verso casa quando il grido di un bambino attirò l'attenzione di tutti. "È qui! L'ho trovato". Tutti accorsero per vedere. Quel bambino aveva trovato il primo fiore, sbocciato in mezzo alle rocce, qualche metro sotto il ciglio di un terribile dirupo. Il bambino indicava col braccio teso giù in basso, ma non poteva raggiungerlo perché aveva paura di precipitare nel terribile burrone. Il bambino però desiderava quel fiore anche perché voleva vincere la gara.

Cinque uomini forti portarono una corda. Intendevano legare il bambino e calarlo fino al fiore. Il bambino però aveva paura. Aveva paura che la corda si rompesse e di cadere nel burrone. "No, no - diceva piangendo - ho paura!". Gli fecero vedere una corda più forte e quindici uomini che l'avrebbero tenuto. Tutti lo incoraggiavano. Ad un tratto il bambino cessò di piangere. Tutti fecero silenzio per sentire che cosa avrebbe fatto il bambino. "Va bene - disse il bambino - andrò giù se mio padre terrà la corda!".

Dio Padreaffidamento in Dioabbandono in Dio

inviato da Don Gianni Castignoli, inserito il 23/04/2005

TESTO

46. Dio è Padre

Gianni Fanzolato

Anche se lo chiami Dio,
o se preferisci Allah,
chiamalo pure col nome
che più t'aggrada,
ma quello che li riassume tutti
e che non puoi dimenticare mai
è Padre
che significa amore, vita, misericordia...

E quando ti prende la tentazione
di accaparrarlo per te,
ricordati che è nostro,
vuol dire di tutti,
nessuno, nessuno escluso.

Sta nei cieli,
ma preferisce il cuore dell'uomo.
Lo trovi facilmente nel volto di quel bimbo,
in quella donna che soffre,
nell'uomo della strada,
nei fatti e avvenimenti della storia.
Ama vivere con noi,
e quando lui è qui,
la terra si trasforma in cielo.

Il suo nome viene santificato
quando tu vivi con dignità
la tua figliolanza con lui
e sei il riflesso luminoso del suo amore.
Solo se tu fai spazio nel tuo cuore
perché il Padre entri con la sua grazia,
allora il suo regno è una travolgente realtà.
Permettere che Dio faccia irruzione
nella tua storia,
è desiderare che si compia il suo disegno,
che si realizzi il suo piano d'amore,
che si faccia la sua volontà.

Il pane che devi chiedergli sempre
è quello che tu hai impedito
fosse presente nella mensa del povero.
Pensare all'Altro e agli altri
ti aumenterà la fame di quel pane
che appaga la la sete e la fame più struggente,
quella dello spirito.

Se è Padre è misericordia,
ci ama per quello che siamo,
è il suo amore che ci perdona e trasforma.

Ma il miracolo del perdono
avviene solo in chi ha imparato da lui
a perdonare di cuore il fratello che sbaglia.

Già che ci ama
ci salva dalla tentazione
di allontanarci da lui,
ci fa sentire la nostalgia
della casa paterna,
e il nostro cuore sarà libero dal male
e ricco solo di bene.

Padre nostro

inviato da P. Gianni Fanzolato, inserito il 07/01/2005

PREGHIERA

47. Preghiera di un padre   2

Grazie Signore per avermi donato i miei figli,
grazie per avermi fatto provare la gioia di una vita che nasce,
di un bimbo che sorride e dona amore,
di una luce che illumina un mondo grigio.
Grazie Signore per le notti in bianco,
per le preoccupazioni ed i dolori,
perché ho capito cosa vuol dire amare.
Aiutami o Signore ad imparare a far camminare i miei figli,
in un mondo privo di valori veri.
Aiutami o Signore ad essere un buon padre,
non perfetto, ma un buon padre.
Grazie Signore per ogni ora che passo con loro
e li vedo crescere e cambiare, piangere e amare.
Grazie Signore, ti sento vicino come un padre al figlio.

paternitàfamigliapadrefigligenitori

inserito il 07/08/2004

PREGHIERA

48. Spera nel Signore

Padre Francesco Cordeschi

Nel deserto della mia vita, Signore,
hai voluto piantare la tua tenda.
Grazie!

Ogni giorno mi ripeto: Com'è possibile?
e continuamente nella mia carne risuona la voce:
non è opera tua!
Grazie!

Grazie perché dilati la mia terra,
perché fai germogliare il chicco della tua Parola,
perché fai scaturire l'acqua viva dalla roccia della mia vita,
perché rendi fertili i miei giorni.

L'anima mia ti magnifica Signore,
perché hai guardato la povertà della mia casa
abitandola con la tenda del tuo amore.

Aiutami sempre a caricarmi della tua tenda,
a spostarmi ogni giorno ascoltando solo la tua voce,
a fare spazio ai fratelli che cercano riparo,
a non attaccarmi ai recinti dell'uomo;
ma a cercare sempre lo spazio che tu prepari per me.

Se mi fermo aiutami, se sbaglio correggimi,
se sono stanco aspettami, se mi aggiusto rompimi.

Plasma la mia creta, io mi affido a Te,
fa' di me quello che ti pare.

Quando mi sento solo, in balia del vento e della tempesta
Con la mia tenda a brandelli, ripetimi:
Spera nel Signore, sii forte!

rapporto con Diopreghiera

inviato da Bianco Alessandro, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

49. Al Padre

Dag Hammarskjold

Tu, che io non conosco
ma a cui appartengo.
Tu, che non comprendo,
ma da cui ricevo il mio destino -
abbi pietà di noi, così che davanti a te
nell'amore e nella fede,
nella giustizia e nell'umiltà,
possiamo seguirti
con abnegazione e coraggio
e incontrarti nel silenzio.

Non so chi - o che cosa - ha posto la domanda,
non ricordo neppure
quando ho risposto,
ma ad un certo punto
ho risposto sì a Qualcuno
e da quell'ora
ho avuto la certezza
che l'esistenza ha un senso
e che perciò la mia vita
nell'abbandono di sé
ha uno scopo.

Da quel momento ho saputo
che cosa vuol dire
non guardare indietro
e non essere
con ansietà
solleciti per il domani.

rapporto con Diovocazionechiamataresponsabilitàimpegnoabbandono in Dio

inviato da Carlo Bellini, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

50. Preghiera ai nostri fratelli

Pedro Casaldaliga

Fratelli nostri che siete nel Primo Mondo:
affinché il suo nome non sia bestemmiato,
affinché venga a noi il suo Regno;
e si faccia la sua Volontà
non solo in cielo ma anche in terra,
rispettate il nostro pane quotidiano
rinunciando voi al vostro sfruttamento quotidiano.
Non vi intestardite a ricevere da noi
il debito che non abbiamo fatto
e che continuano a pagare i nostri bambini, i nostri affamati, i nostri morti.
Non cadete più nella tentazione del lucro, del razzismo, della guerra;
noi faremo in modo da non cadere
nella tentazione dell'ozio e della sottomissione.
E liberiamoci gli uni gli altri da ogni male.
Solo così potremo recitare insieme la preghiera di famiglia
che il fratello Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro - Madre nostra,
che sei in cielo e che sei in terra.

Padre nostropovertàricchezzagiustiziaingiustiziafame nel mondomondialitàdebitosfruttamentoschiavitù

5.0/5 (1 voto)

inviato da Massimo Di Lullo, inserito il 22/12/2003

PREGHIERA

51. Preghiera a Dio misericordioso   1

Dr. Raffaele Mezza, Calendario Padre Indovino 2000

Signore ti ringrazio,
quando mi fai capire che anche l'uomo adulto ha bisogno del Padre.
Signore ti ringrazio,
quando mi fai constatare che senza di te il mondo,
anche perfezionato dalle tecnologie, non farà mai progressi.
Signore ti ringrazio,
quando mi fai toccare con la mano che l'uomo,
senza la tua grazia rimarrà sempre lupo contro l'altro uomo.
Signore ti benedico,
ogni volta che tappi i buchi della mia anima foracciata dai peccati.
Signore ti benedico,
per tutte le volte che colmi le falle delle mie delusioni.
Signore ti benedico,
per ogni volta che, additandomi i veri valori della vita,
tappi i buchi dei miei insuccessi.
Signore ti benedico,
quando riempi col tuo amore i buchi profondi della mia solitudine.
Signore ti benedico,
quando mi mandi il tuo Spirito consolatore
per farmi uscire dalla angoscia.
Signore ti lodo, quando mi sostieni nei miei fallimenti,
ricordandomi che chi possiede te, possiede tutto.
Signore ti lodo,
quando nella mia presunzione di poter fare da solo,
mi affaccio al baratro della disperazione
e tu mi afferri con la tua mano paterna e forte.
Signore ti lodo,
quando la paura del dolore
mi fa rifugiare nelle tue braccia paterne.
Signore ti lodo,
quando infine tapperai il buco della mia morte
riempiendolo della tua vita eterna.

misericordia di Dioperdonosofferenzamortepauraumanitàdebolezza

inviato da Andrea Athanassiadis, inserito il 30/04/2003

PREGHIERA

52. Noi ti ringraziamo, per il dono della tua parola

Celebrare con le cose, LDC

Noi ti ringraziamo, Padre, per il dono della tua Parola;
cantiamo le tue lodi per il figlio tuo Gesù Cristo.
Annunciato e atteso dai secoli, egli è venuto nella pienezza dei tempi,
rivelazione perfetta del tuo infinito amore.
Per mezzo di lui abbiamo conosciuto il compimento delle profezie,
abbiamo scoperto il tuo disegno di salvezza,
e siamo entrati in comunione con te.
Risorto dai morti, egli è la parola sempre viva,
la luce per la nostra strada e la forza per la nostra debolezza.
Egli ci ha fatto dono del tuo Santo Spirito, Padre,
perché sappiamo accogliere con fede viva il lieto annuncio della salvezza.
La sua Parola, consegnata alle nostre povere mani, si diffonde nel mondo e offre a tutti il riflesso dell'amore.
Te lo chiediamo per Gesù, Figlio del tuo amore, che ci dona lo Spirito oggi e sempre per tutti i secoli dei secoli.

Parola di DioGesùCristoPadreSpirito Santoincarnazionerisurrezione

inviato da Anna Barbi, inserito il 16/03/2003

PREGHIERA

53. Amore del Padre e del Figlio

Cardinal Désiré Mercier

O Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio,
ispirami sempre ciò che devo pensare,
ciò che devo dire e come devo dirlo.
Ciò che devo tacere, ciò che devo scrivere,
come devo agire e ciò che devo fare,
per cercare la tua gloria, il bene delle anime
e la mia santificazione.
O Gesù è in te tutta la mia fiducia.

Spirito Santoispirazionevolontà di Dioprogetto di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

54. Il "Padre nostro" detto da Dio   2

Figlio mio, che sei in terra preoccupato, solitario e tentato;
conosco bene il tuo nome e lo pronuncio santificandolo, perché ti amo.
Non sarai mai solo; io abito in te
e assieme spargeremo il regno della vita che ti darò in eredità.
Ho piacere che faccia la mia volontà, infatti io voglio la tua felicità.
Avrai il pane di ogni giorno, non ti preoccupare;
però io ti chiedo di spartirlo con i tuoi fratelli.
Sappi che ti perdono tutti i peccati,
anche prima che tu li commetta,
ma ti chiedo che anche tu perdoni a quelli che ti offendono.
E per non soccombere alla tentazione
afferra con tutta la tua forza la mia mano
e ti libererò dal male, mio povero e caro figlio.

Padre nostropreghierarapporto con Dioamore di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

55. Padre nostro del povero e dell'emarginato

Pe. Cireneo Kuhn SVD (Brasile), canto, ed. Verbo Filmes

Padre nostro, del povero e dell'emarginato.
Padre nostro, dei martiri e dei torturati,
il tuo nome è santificato in colui che muore difendendo la vita,
il tuo nome è glorificato quando la giustizia è nostra misura.
Il tuo regno è di libertà, fraternità, pace e comunione.
Maledetta tutta la violenza che divora l'uomo con la repressione.
Sia fatta la tua volontà.
Sei il vero Dio liberatore.
Non seguiremo le dottrine tramate dal potere dell'oppressione.
Ti chiediamo il pane della vita, della speranza e dei poveri,
il pane che ci porta all'unità
e ricostruisce l'uomo invece che i cannoni.
Perdonaci
quando per paura
rimaniamo zitti davanti alla morte.
Distruggi
il regno della corruzione come legge dei più forti.
Proteggigi
dalla cattiveria dei potenti e degli assassini.
Dio,
Padre,
Rivoluzionario,
Fratello dei poveri,
Dio degli oppressi.

Padre nostroingiustiziapovertàgiustizia

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

56. Padre, tu mi ami

Edel Quinn

Padre, tu mi ami:
tu sai ciò che fai,
tu hai esperienza
e non sbagli i colpi...

Tu sei l'artista;
io sono la pietra da scolpire,
tocca a te fissarmi
nella tua forma.

Le prove sono un sacramento
della tua volontà:
fa' che io non renda inutili
questi tuoi gesti,
con le mie impazienze.

rapporto con Dioprogetto di Diovolontà di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe, inserito il 27/11/2002

PREGHIERA

57. Preghiera di un padre   1

Michael Durso

Io prego di riuscire a permettere a mio figlio di vivere la sua vita e non quella che io vorrei avere vissuto.
Perciò fa' che non metta sulle sue spalle il fardello di ciò che io non sono riuscito a fare.
Aiutami a vedere oggi i suoi errori in prospettiva della lunga strada che deve percorrere e concedimi la grazia di avere la pazienza quando il suo passo è lento.
Donami la saggezza di sapere quando sorridere delle monellerie della sua età e quando mostrare fermezza contro gli impulsi che egli teme e non può dominare.
Aiutami a percepire l'angoscia del suo cuore in mezzo al frastuono delle parole piene di rabbia e nel gergo del suo cupo silenzio; e, dopo averla percepita, dammi la capacità di riempire l'abisso che c'è tra noi con la comprensione.
Prego di potere alzare la mia voce più per la gioia di ciò che egli è che per il dispiacere di ciò che non è, cosicché ogni giorno egli possa crescere nella fiducia in se stesso.
Aiutami a guardare a lui con affetto autentico in modo che lui possa fare lo stesso nei confronti degli altri.
E poi dammi la forza, o Signore, di lasciarlo libero affinché possa andare con decisione per la sua strada.

padrefigliogenitorifamiglia

4.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 16/11/2002

TESTO

58. La prima dote di un educatore

Padre Arsenio

Prima dote di un educatore, per essere ascoltato, è l'essere amato, quindi si deve cercare non tanto di farsi temere, quanto di farsi amare, e questo lo si ottiene amando: se vuoi essere amato, ama tu per primo. E, quando si è amati, dall'amato si ottiene quanto si vuole. Ad un amor paterno corrisponde un amor filiale.

educazioneeducatorepaternitàfiglifamigliagenitori

inviato da Annalisa Porcelli, inserito il 16/09/2002

RACCONTO

59. I tre monaci di Tolstoy   1

Henri J. M. Nouwen

Tre monaci russi vivevano in un'isola remota.

Nessuno andava mai là, ma un giorno il loro vescovo decise di compiervi una visita pastorale.

Quando arrivò, scoprì che i tre monaci non conoscevano neppure il Padre nostro; allora spese tutto il suo tempo e le sue energie per insegnare loro il Padre nostro, e poi se ne andò soddisfatto della sua opera pastorale.

Ma quando la sua barca lasciò l'isola e prese il mare aperto, all'improvviso egli vide i tre eremiti che camminavano sulle acque: essi correvano infatti dietro la barca!

Quando la raggiunsero, gridarono: "Caro padre, abbiamo dimenticato la preghiera che ci ha insegnato!".

Il vescovo, trasecolato per quel che vedeva e udiva, disse: "Ma cari fratelli allora come fate a pregare?".

Essi risposero: "Beh, diciamo semplicemente: O Dio, ci sono tre di noi e tre di te, abbi pietà di noi!".

Il vescovo, colpito dalla loro santità e semplicità, disse: "Tornate alla vostra isola e andate in pace".

preghierarapporto con DioPadre nostro

5.0/5 (1 voto)

inviato da Jacopo Sgrignani, inserito il 29/08/2002

PREGHIERA

60. Padre nostro

Giovanni Vannucci, Appunti di Viaggio, 27

Padre nostro che sei nei cieli
Santo è il tuo nome
il tuo regno viene
la tua volontà si compie
nella terra come nel cielo.
Tu doni a noi il pane di oggi
e di domani.
Tu perdoni i nostri debiti
nell'istante in cui
li perdoniamo ai nostri debitori.
Tu non c'induci in tentazione
ma nella tentazione
tu ci liberi dal male.

preghierarapporto con DioPadre nostro

inviato da Don Carmine Nappo, inserito il 29/08/2002

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