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TESTO

21. Riappacificati con la morte

Carlo Maria Martini

Io, mi sono più volte lamentato col Signore perché morendo non ha tolto a noi la necessità di morire. Sarebbe stato così bello poter dire: Gesù ha affrontato la morte anche al nostro posto e morti potremmo andare in Paradiso per un sentiero fiorito. E invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro colle che è la morte ed entrassimo nell'oscurità che fa sempre un po' paura. Ma qui sta l'essenziale: mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle "uscite di sicurezza". Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Ciò che ci attende dopo la morte è un mistero che richiede un affidamento totale: desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo ad occhi chiusi, alla cieca, mettendoci in tutto nelle sue mani.

mortefedefiduciaaffidamentoaccettazionesperanzavita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Matteo Salvatti, inserito il 26/06/2010

TESTO

22. Se crediamo nel perdono

Cristina Raimbolt

Se crediamo che il perdono è più forte del male che ci colpisce e più grande del nostro orgoglio e della nostra sofferenza;
se crediamo che il perdono è capace di trasformare lo spirito e il cuore per strapparci ai nostri limiti e spingerci oltre;
se crediamo che il perdono è sorgente di una più grande libertà, pace e dolcezza e che fa crescere in ognuno di noi la vita;
se crediamo che il perdono è accoglienza, umiltà e maturazione e che è in grado forgiare un essere nuovo e bello;
se crediamo che il perdono fa crescere nel più profondo di noi stessi la gioia della resurrezione e l'allegria della Pasqua;
allora per oggi e per ogni altro giorno che verrà
noi trasformeremo la nostra vita grazie al perdono.

fedeperdonosperanzafiduciarinascitaconversione

3.0/5 (2 voti)

inviato da Bruna Coin, inserito il 22/12/2009

TESTO

23. La mia vita invoca Dio

Nicolino Sarale

Sono irritato con me;
vorrei e non vorrei;
desidero e non desidero;
prometto e non mantengo;
prego e non ho fiducia;
credo in Cristo;
e lo temo... oh, sì!
Io porto in me lo stimolo del mondo!
L'universo intero
mi tormenta e mi esalta:
il mistero della storia
mi scarnifica e mi stupisce;
l'aldilà mi spaventa e mi attrae...
La mia vita
non è che un'ombra scialba
che invoca Dio.

umanitàcontraddizionifiduciapaurainterioritàdebolezza

1.0/5 (1 voto)

inviato da Mario Prato, inserito il 13/12/2009

TESTO

24. La gabbia

Ivo Guadagnini

Quante volte ci siamo sentiti oppressi, rinchiusi, senza speranze, in una gabbia, costretti a vivere in luoghi che non ci appartengono, ma che fanno parte di noi; ed allora cerchiamo di fuggire dalla gabbia, con tutte le nostre forze ci avventiamo contro quelle sbarre, cercando di tagliarle, convinti che al di fuori di essa ci attendono i nostri sogni perduti, le nostre speranze svanite.

Ma la gabbia noi stessi l'abbiamo creata, con le nostre paure, insoddisfazioni, invidie e delusioni, senza sapere che al di fuori di essa ne esiste un'altra un po' più grande, senza sapere che l'autentica libertà è dentro di noi e la potremmo assaporare solo quando troveremo la chiave della gabbia, quel piccolo strumento fatto d'amore e di attimi di gioia, di risate e di pianti, di delusione, di umiltà e di ringraziamento verso quel qualcuno che ci ha creati liberi, dandoci la chiave e la gabbia, in cui noi stessi, da soli, ci siamo rinchiusi.

libertàlibertà interiorecoraggiofiduciaaperturachiusurapaura

inviato da Ivo Guadagnini, inserito il 05/12/2009

TESTO

25. Ama la vita così com'è   3

Madre Teresa di Calcutta

Ama la vita così com'è.
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano
o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.

Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re:
Amala quando ti rubano tutto
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo
nemmeno un po'.

Amala nella felicità
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.

Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!

amorevitafiduciaforza interioretenaciacostanzaimpegnosperanza

4.8/5 (4 voti)

inviato da Don Stefano Rocca, inserito il 11/10/2009

TESTO

26. La pace

Madre Teresa di Calcutta

Possa oggi esserci la pace.
Possa tu avere fiducia nelle tue possibilità,
che tu sia esattamente dove avresti voluto essere.
Possa tu non dimenticare le infinite
possibilità che nascono dalla fede.
Possa tu usare questi doni che hai ricevuto
e trasmettere l'amore che ti è stato donato.
Sii contento di sapere di essere figlio di Dio.
Sia questa presenza fissata nelle tue ossa e
permetti alla tua anima di essere libera di cantare,
ballare, glorificare e amare.
Sia così per ognuno di voi.

pacefiduciaDiogioia

inviato da Lilly Giuliani, inserito il 02/06/2009

TESTO

27. La vera giovinezza   2

Generale Mac Arthur, discorso ai cadetti di West Point, 1945

La giovinezza non è un periodo della vita, essa è uno stato dello spirito, un effetto della libertà, una qualità dell'immaginazione, un'intensità emotiva, una vittoria del coraggio sulla timidezza. Non si diventa vecchi per aver vissuto un certo numero di anni. Si diventa vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale. Gli anni aggrinziscono la pelle, la rinuncia al nostro ideale aggrinzisce l'anima. Le preoccupazioni, le incertezze, i timori, i dispiaceri sono i nemici che lentamente ci fanno piegare verso terra e diventare polvere prima della morte. Voi siete così giovani come la vostra fiducia per voi stessi, così vecchi come il vostro scoramento.Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi. Ricettivi di ciò che è bello, buono e grande, ricettivi ai messaggi della natura, dell'uomo e dell'infinito. E se un giorno il vostro cuore dovesse esser mosso dal pessimismo e corroso dal cinismo possa Dio avere pietà della vostra anima di vecchi.

gioventùgiovinezzavecchiaia idealiinterioritàforzafiduciaentusiasmo

3.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 03/05/2009

TESTO

28. L'autentica preghiera   1

Adrienne von Speyr, Esperienza di preghiera

Se preghiamo in autentico abbandono e nella verità, allora la nostra preghiera sarà già compiuta nell'istante in cui la rivolgiamo, diversamente forse da come ce lo aspettavamo, ma tuttavia realmente. E noi ci stupiamo dell'infinita possibilità di compimento che Dio ha, della verità, della ricchezza. Mentre ci stupiamo, comprendiamo più profondamente, e sperimentiamo diversamente, siamo trascinati fuori dal nostro spazio nello spazio che Dio dona, siamo sollevati dalla nostra attesa all'attesa dell'eterna parola che parla.

preghieraveritàcontemplazioneabbandonostuporerapporto con Diofedefiducia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Peyron, inserito il 07/09/2008

TESTO

29. Voglio che tu sia!

Perso!
Nella terra oscura mi trovavo
dimenticato da tutti,
il vento mi sfiorava il viso
e il sole stava davanti a me,
proprio innanzi a me.

All'improvviso, ecco arrivare lui
e prendere la mia debole mano
la mia mano senza forze, né speranze:
"Voglio che tu sia!"
"Io voglio che tu sia mio servo fedele!"
"Lo farai per l'eternità?"
"In cambio ti darò tutto l'lmore
di cui hai bisogno!"
"In cambio ti amerò per l'eternità"
"La tua gioia sarà senza fine con me"
"Perché Io sono colui che sono
e tu sei figlio mio"
"...non seminano, non mietono,
non raccolgono in granai"
"e il Padre vostro celeste li nutre."
"Non vali tu molto più di loro?"
"Voglio che tu sia!"

Le forze mi tornarono in un attimo,
sentivo il mio cuore battere forte
ma non era più per paura!
Era l'Amore per il mio Dio
Era la gioia che sentivo dentro
Era il desiderio di gridarlo al mondo
Era la voglia di abbracciare i fratelli
Ero tornato come un bimbo
che pensa solo a correre senza vergognarsi.
"Voglio che tu sia!"
Volevo solo essere e niente di più!
Desideravo solo essere suo per sempre!

vocazionerapporto con Diofiduciasperanzaconversione

inviato da Fiorenzo33, inserito il 03/05/2006

TESTO

30. Poesia in onore di papa Karol

Risy, 26 anni, 2/4/2004

Eccomi anche adesso:
mi hai chiamato "Sentinella del mattino"
e ora sono qui vicino... non mi senti?
Mi hai cercato nella notte, la più dura,
e nel cuore la paura
cominciava a diventare insopportabile...
...occhi verso il cielo, a cercare la preghiera
che ti avrebbe fatto splendere ancora per un poco...
...cuore tra le mani, a mostrarti quell'amore
che mi hai chiesto tante volte di donare...
Mi dicevi "Non temere!", e ci credevo
Perché c'eri ancora tu a farmi luce
sulla strada del Signore...
Ma adesso cosa fare??
E' immensamente buia questa notte,
e la tua mano dolce e così forte
non potrà più sostenere la mia fede ancora acerba,
poca cosa
in confronto a quella gioia meravigliosa
che tu ci raccontavi in ogni istante
con l'anima ed il cuore, e i gesti e le parole,
e con quel peso immenso
che alla fine hai voluto sostenere:
davvero troppo grande era il tuo amore...
Eccomi anche adesso,
col mattino che si affaccia all'orizzonte
e una pioggia di ricordi nella mente:
quanti sguardi sorridenti ci hai donato,
quante mani hai accarezzato,
quanti i piccoli innocenti che hai baciato...
tante volte ci hai ripreso, tante altre incoraggiato,
e le più belle, tutte quelle
in cui abbiamo chiacchierato e cantato
e vegliato e fatto chiasso insieme
che ormai nemmeno il cielo se le può dimenticare,
si perché anche lui tremava emozionato
ogni volta che urlavamo il tuo nome...
E adesso cosa fare?
E' caldo il primo sole del mattino,
proprio come questa lacrima
che scivola sul viso e dentro il cuore...
Vorrei poterti urlare un milione di parole,
ma riesco a sussurrare solamente
questo grazie piccolissimo, minuscolo
che adesso sta scoppiando nel mio cuore:
un grazie per il tuo immenso amore!

Giovanni Paolo IIsperanzacoraggiogiovanipaurasolitudinefiducia

inviato da Rosaria Lauro, inserito il 01/05/2006

TESTO

31. Allontanate ogni preoccupazione!   1

San Pio da Pietrelcina

Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri.

affidamento in Diofiduciafedevolontà di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Leo, inserito il 26/02/2006

TESTO

32. Siamo amati

Ernesto Olivero

Gesù ci ama.
Anche se ci mette alla prova
non ci abbandona.
Egli fa della nostra vita
un banco di prova continuo:
speranze perse, difficoltà da superare,
dolori da accettare.
Ma più la nostra disperazione è forte
e più lui ci ama.
Basta che noi gli diciamo "sì",
anche nei momenti più neri,
nei momenti in cui, umanamente parlando,
ci sembra impossibile
che esistano speranze.
Ognuno di noi,
quando crede di essere in crisi,
quando si sente scartato, non desiderato,
deve dire "sì" a Gesù
sicuro che egli lo ricompenserà
già su questa terra,
con il centuplo di amore.

sofferenzadolorefedefiduciaabbandonoamore di Dio

inviato da Luana Minto, inserito il 06/01/2006

TESTO

33. Fiducia in Dio

Servo di Dio f. Cecilio Maria Cortinovis OFMCap

Mi sento da Gesù amato di amore infinito, ma mi sento troppo piccolo... sono contento però di sentirmi piccolissimo alla sua presenza e con tutta confidenza mi lascio prendere da Lui che ama i piccoli. Sento che la mia confidenza nell'infinito, dolce mio amore, deve essere piena. Mio Dio quale lotta: da solo non sono capace di stare in piedi. Quando però sostenuto da voi e dalla vostra e mia Mamma incomincio a camminare, mi sento suggerire: «Guarda adesso, come sai camminare bene».

confidenzafiducia in Diorapporto con Diofedefiducia

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

TESTO

34. Prometti a te stesso

Prometti a te stesso
di essere così forte
che nulla potrà distruggere
la serenità della tua mente.

Prometti a te stesso
di parlare di bontà,
di bellezza e di amore ad ogni persona che incontri,
di fare sentire a tutti i tuoi amici
che c'è qualcosa di grande in loro,
e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.

Prometti a te stesso
di pensare solo al meglio,
di lavorare per il meglio,
di aspettarti solo il meglio,
si essere entusiasta del lavoro degli altri,
come lo sei tu del tuo.

Prometti a te stesso
di dimenticare gli errori del passato
per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro,
di essere sereno in ogni circostanza
e di regalare un sorriso
ad ogni creatura che incontri,
di dedicare così tanto tempo
a migliorare il tuo carattere
da non avere tempo per criticare gli altri.

Prometti a te stesso
di essere troppo nobile per l'ira,
troppo forte per la natura,
troppo felice per lasciarti vinvere dal dolore.

fiducia in séottimismofuturopositivitàpace interioreserenità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Lidia Pautasso, inserito il 27/07/2004

TESTO

35. E mi sorprende

Elisa Kidané

E mi sorprende
quella inesauribile
risorsa
di speranza
che ti permette
di danzare
quando tutti
proprio tutti
si arrendono
all'evidenza
del tuo fallimento.

...e mi sorprende
quella forza
che mette vigore
nel tuo cuore
e dalle ceneri
dell'odio
e della violenza
fa nascere
amore
e compassione.

...e mi sorprende
la tua resistenza
che ti spinge
a credere nell'impossibile
certezza
di un'alba nuova,
quando la notte
dura da troppo.

...e mi sorprende
il tuo coraggio
di sognare
un avvenire
per i tuoi popoli
quando tutti
hanno già sentenziato
la tua scomparsa
dal mondo
che conta.

...e mi sorprendi
Africa mia
dalle mille
e inesauribili
risorse di vita.

speranzafiduciafuturostuporeAfrica

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 27/07/2004

TESTO

36. Il mio è un Dio ballerino

Adolfo Rebecchini

Sì, il mio è un Dio ballerino,
un Dio giovane,
sorprendente,
uno del quale ci si può fidare, sempre...
Uno di quelli che mantiene sempre la parola data.

Lui non ti delude,
è sempre attento,
anche quando per pigrizia non ti accorgi della Sua presenza,
o vorresti fare a meno di Lui.

E' un amico,
sul quale puoi contare, sempre...

Ti è vicino specialmente quando tutto sembra andarti storto,
quando la sfiga ti assale,
tutto ti appare nero,
e il mondo sembra crollarti addosso.

E' proprio in quel momento che a modo suo,
ti viene incontro e ti si fa vicino.

Se lo vuoi,
ti sostiene e ti dà la forza per andare avanti.

Il suo è un aiuto discreto,
disinteressato,
gratuito.

Solo una cosa ti chiede:
di fidarti di Lui, sempre.

fiduciafederapporto con Dio

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 30/03/2004

TESTO

37. Dipende dalle mani...   3

Un pallone da Basket nelle mie mani vale 20 Euro.
Nelle mani di Michael Jordan vale circa 30 milioni di Euro.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una palla da baseball nelle mie mani vale 4 Euro.
Nelle mani di Mark McGuire vale circa 17 milioni di Euro.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una racchetta da tennis nelle mie mani è praticamente inutile.
Nelle mani di Venus Williams, è la vittoria in un torneo.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Un bastone nelle mie mani tiene lontano un animale selvatico.
Un bastone, nelle mani di Mosè divide il Mar Rosso.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una fionda nelle mie mani è un giocattolo per bambini.
Una fionda nelle mani di Davide è un'arma straordinaria.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Due pesci e cinque panini nelle mie mani sono una buona merenda.
Due pesci e cinque panini nelle mani di Dio sfamano le moltitudini.
Dipende dalle mani in cui si trovano.

I chiodi nelle mie mani possono produrre una cuccia per cani.
Nelle mani di Gesù Cristo producono salvezza per il mondo intero.
Dipende dalle mani in cui si trovano.

Come vedi, tutto dipende dalle mani in cui gli oggetti si trovano.
Allora, metti i tuoi ragionamenti, le tue preoccupazioni, le tue paure
le tue speranze, i tuoi sogni, la tua famiglia e i tuoi rapporti con
gli altri nelle mani di Dio, perché...
...dipende dalle mani in cui si trovano.

impegnoresponsabilitàrapporto con Diofiducia in Dioabbandono in Dio

4.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 26/01/2004

TESTO

38. La gioia

Madeleine Delbrel

Noi crediamo alla gioia,
il che non si riduce
a dare prova di ottimismo.
Ci sembra che la gioia cristiana,
quella che il Signore chiama "la mia gioia",
quella che egli vuole che sia "piena",
consista nel credere concretamente
- per fede - che noi sempre e dovunque
abbiamo tutto ciò che è necessario
per essere felici.

gioiafelicitàserenitàpace interiorefedefiducia

inviato da Massimo Di Lullo, inserito il 22/12/2003

TESTO

39. Profeti di un futuro non nostro   1

Oscar Arnulfo Romero

Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l'opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessun credo porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta con sé tutte le soluzioni.
Nessun programma compie in pieno la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta:
Noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto,
però dà un senso di liberazione l'iniziarlo.
Ci dà la forza di fare qualcosa e di farlo bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino.
Una opportunità perché la grazia di Dio entri
e faccia il resto.
Può darsi che mai vedremo il suo compimento,
ma questa è la differenza tra il capomastro e il manovale.
Siamo manovali, non capomastri,
servitori, non messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.

futuropresenteimpegnoresponsabilitàseminaresperanzapazienzaattesafiduciafedecollaborazionepastorale

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 17/12/2002

TESTO

40. Il guerriero della luce crede

Paulo Coelho, Manuale del Guerriero della Luce, ed. Bompiani

Il guerriero della Luce crede e poiché crede nei miracoli, questi cominciano ad accadere.
Poiché ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare.
Poiché è sicuro che incontrerà l'Amore, l'Amore compare.
Di tanto in tanto si sente deluso. A volte, si addolora.
E allora sente i commenti: «Com'è ingenuo!»
Ma il guerriero sa che ne vale il prezzo.
Per ogni sconfitta, ha due conquiste a suo favore.
Tutti coloro che credono lo sanno.

fedefiduciaimpegnoresponsabilitàottimismosperanzaperseveranza

inviato da Federico Bernardi, inserito il 03/12/2002

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