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TESTO

21. Sulle orme degli Apostoli   2

Agata Fernandez Motzo, Mio tutto - Oltre la morte

E' morto in croce
ma è vivo in tutto il mondo...
E' vivo nel sacerdote,
che nella sua vigna
si prodiga ogni giorno
in mezzo a tante ortiche...
E' vivo nei missionari
che sono le sue mani,
spesso sanguinanti...
E' vivo negli occhi
di chi negli ospedali
lo guarda in croce
sul camice bianco
di una suora
che si aggira fra i lebbrosi
o assiste pietosa
chi è vicino a morire
o sfinito soccombe
sotto il peso dei malanni...
E' vivo nella mano operosa
di chiunque
per l'umanità sofferente
è pronto anche a patire
la passione di Cristo,
per dare ai fratelli
un cuore nuovo...
E' morto in croce
ma è vivo in tutto il mondo...
Fino a lontani orizzonti,
dove i servitori fedeli
sulle orme degli Apostoli
arrivano
e con sudate opere
e sacrifici immani
ne portano ovunque la voce...
E' morto in croce
ma è vivo in tutto il mondo...

crocifissorisurrezioneresurrezionepasqua

5.0/5 (2 voti)

inviato da Agata Fernandez Motzo, inserito il 12/08/2012

TESTO

22. La fede non mi parla che di speranza   3

San Luigi Orione

La vita si dilegua. La fede mi fa sentire la vicinanza dei miei cari defunti, come si sente nel silenzio il battito del cuore di un amico che veglia su di noi. La persuasione che presto mi incontrerò con i loro sguardi mi incoraggia a vivere in modo da non dover arrossire dinanzi a loro e non mi rincresce più lasciar questo mondo.

O fede! Come consoli l'anima in questi giorni in cui tutto è mestizia e dolore! Ogni foglia che cade mi avverte che la vita si dilegua: ogni rondine che emigra mi ricorda i miei cari che lasciarono la terra per l'eternità e mentre la natura non mi parla che di dolore, la fede non mi parla che di speranza.

luttomorteconsolazionefedesperanzamortevita eternadefunti

3.3/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 05/08/2012

TESTO

23. Morte e vita   2

Giuseppe Impastato S.I.

Nel giardino degli ulivi
solo, cadde, accasciato,
la fronte insanguinata.
Con grida di figlio
invocò il cielo, chiedendo liberazione
e come maestro
chiese prossimità, preghiera.
Con il cielo muto e gli uomini dormienti
la Morte appariva vincente.

Un bacio, uno schiaffo, urla, condanne,
e poi flagelli, spine, una croce per l'infame.
Sul colle, con l'urlo nel buio,
la Morte sembrò vittoriosa.

Gesù diede perdono, madre, figli,
un posto nel suo regno
e l'ultimo sì... Cristo è ormai finito!
E si inneggiò al trionfo della Morte.

La tomba sembrò inghiottirlo.
Ma troppo grande era l'Amore
E fu la Vita a inghiottire la Morte.
Alleluia!

passionerisurrezionemorteamoreresurrezione

4.8/5 (5 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 09/04/2012

TESTO

24. Come consolare gli afflitti   1

Agata Fernandez Motzo, Mio tutto oltre la morte

Se non trovo altro modo, si può consolare una persona anche col silenzio, con la sola presenza, purché si faccia con amore: basta un sorriso che esprima la dolcezza della comprensione. Meglio se il silenzio è accompagnato dalla preghiera del cuore. In questo caso forse mi sarà suggerita anche qualche parola. Da chi? Dallo Spirito Santo, che è il vero Consolatore.

consolazionesilenzioascoltocondivisioneempatiasofferenzadolore

5.0/5 (1 voto)

inviato da Agata Fernandez Motzo, inserito il 09/04/2012

PREGHIERA

25. Nell'oscurità della morte, tu hai fatto luce   1

Joseph Ratzinger, Meditazioni sul Sabato Santo, 30 Giorni, n. 03 - 2006

Signore Gesù Cristo, nell'oscurità della morte tu hai fatto luce; nell'abisso della solitudine più profonda abita ormai per sempre la protezione potente del tuo amore; in mezzo al tuo nascondimento possiamo ormai cantare l'alleluia dei salvati.

Concedici l'umile semplicità della fede, che non si lascia fuorviare quando tu ci chiami nelle ore del buio, dell'abbandono, quando tutto sembra apparire problematico;

concedici, in questo tempo nel quale attorno a te si combatte una lotta mortale, luce sufficiente per non perderti; luce sufficiente perché noi possiamo darne a quanti ne hanno ancora più bisogno.

Fai brillare il mistero della tua gioia pasquale, come aurora del mattino, nei nostri giorni; concedici di poter essere veramente uomini pasquali in mezzo al Sabato santo della storia.

Concedici che attraverso i giorni luminosi e oscuri di questo tempo possiamo sempre con animo lieto trovarci in cammino verso la tua gloria futura. Amen.

Sabato santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 07/04/2012

TESTO

26. Gesù e il pensiero della morte

Mario Luzi, Via crucis al colosseo

Dall'orizzonte umano in cui mi trovo
a guardare il mondo universo che hai creato
si affrontano due eternità: la tua vivente e luminosa
e l'altra senza luce e senza moto.
Anche la morte pare eterna, è duro convincerli, gli umani,
che non ci sono due estremità contrarie,
il tutto è compreso in una sola e tu sei in ogni parte
anche dove pare tu manchi.
Tuo il regno, tua la potenza.
Tuttavia la morte è una regione dove sei, sì,
ma non vivente, inerte in un imperscrutato sonno;
questo pensano gli umani
e pensano ai demoni, pensano alla potenza delle tenebre.
Anche io, figlio dell'uomo, temo la prova che mi attende,
prescritta anch'essa dall'eternità e irrevocabile.
Perdona i miei pensieri infermi, i miei farneticamenti.
Io che in nome tuo ho risuscitato Lazzaro
ho paura e dubito che la morte sia invincibile.
Ma a questo mi hai mandato, a vincere la vittoria della morte.

pauramorterisurrezionevita eterna

3.7/5 (3 voti)

inviato da Bruna Coin, inserito il 07/04/2012

PREGHIERA

27. Preghiera per la morte di un amico   3

È facile, Signore, pensare alla tua croce
e commuoverci appena,
guardando un film il venerdì santo.
È la tua morte, Signore.
È facile pregare Maria, tua madre,
immaginandola anche sotto la croce.
Era il suo dolore.
È facile, Signore, esultare di gioia
nella notte di Pasqua.
Quella è la tua resurrezione.
Ma quando si tratta di un figlio,
un fratello, un amico,
tutto, improvvisamente, diventa difficile
e cerchiamo un senso ed una risposta
che non possiamo trovare.
Quanto è piccola e fragile la nostra fede!
Questa è la nostra preghiera oggi:
rendi vera e forte la nostra fede;
aiutaci ad accogliere i tuoi progetti,
anche quando sono umanamente incomprensibili,
con la certezza che ogni cosa in te
ha un significato.
Aiutaci a piangere, ma con speranza,
e a cantare la tua resurrezione
non con le parole,
ma con la nostra vita.

mortefedevita eternacrocevenerdì santoluttosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Flavia Facchini, inserito il 22/01/2012

PREGHIERA

28. Come vorrei che tu venissi   1

Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.

Come vorrei che tu venissi tardi,
perché è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.

Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.

Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte. Amen.

avventonataleattesavenutavolontà di Diovitamorteresponsabilità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011

PREGHIERA

29. Preghiera per un Angelo   2

don Gianni Mattia

O Signore, a volte ho tanta rabbia nel cuore, per quel disegno di morte che ha portato via mio figlio! Così chiudo le mani innanzi al tuo sguardo, in segno di protesta! Ma poi una lacrima mi riga il viso e cerco nella preghiera un dialogo con te! Perché è la tua Parola che voglio ascoltare... il tuo sguardo che voglio trovare... il tuo abbraccio che voglio sentire! Tu che sei amore e tenerezza! Tu che sei speranza di ogni madre e di ogni padre! Tu che conosci e comprendi la ferita di un cuore che perde un pezzo di sé! Tu che sei, nel profondo dell'anima, il mio conforto più grande! Tu che non mi hai lasciato solo... Mi hai tenuto per mano e mi sei stato accanto, anche quando il dolore mi ha fatto voltare le spalle alla vita... a te!

Hai preso fra le tue dita, il mio delicato fiore, quando un vento terribile ne ha spezzato lo stelo! Lascia Signore che i suoi petali si schiudano fra le tue mani, al tepore dei tuoi raggi di sole! Affido a te la bellezza di un bocciolo che non ho visto crescere! E confido in te quando la tristezza più profonda si riflette in una lacrima, e il cuore non trattiene i singhiozzi! Dammi la forza di porgere sempre a te il mio dolore, perché in ogni istante possa sentire la tua carezza! Fa' che, nella tua presenza al mio fianco, io possa sempre percepire la bellezza di un mistero che parla del mio angelo. Le sue ali sono diventate forti e ha spiccato il volo sì che dopo una corsa fra le stelle si è tuffato fra le tue braccia! E' ora in te come battito del mio cuore, vive con me attraverso la tua voce! Ascolta quel battito Signore, per infondere nella mia anima conforto di saperti accanto! Fa', Signore, che la tua voce desti sempre la mia attenzione, perché io non possa mai dimenticare che il mio germoglio ora cresce sicuro e forte fra le tue mani, teneramente abbandonato al soffio gentile del tuo infinito amore. Amen.

doloreluttomadregenitorifiglimortesofferenzaconsolazionevita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Frate Angelo, inserito il 20/02/2011

PREGHIERA

30. Preghiera per i cari figli in Paradiso   1

Associazione Figli in Paradiso - Ali tra cielo e terra

Signore ti preghiamo per i nostri cari figli che vivono nel tuo Regno. Noi abbiamo voluto sempre il meglio per loro, sognavamo che ci superassero in ogni cosa, ma questo sorpasso ci è sembrato troppo azzardato, troppo precoce. Ci hanno anticipato nel passare da questo mondo al Paradiso.

Per noi è contro natura tutto questo. Di solito sono i figli che seppelliscono i genitori, ma un genitore che seppellisce il figlio, è troppo grande il dolore che procura. Tutto è nel tuo cuore o Padre, tutto tu conosci.

Sai cosa portiamo nel nostro cuore, vedi le nostre ferite che non si rimargineranno più. Una cosa ti chiediamo, donaci la forza di andare avanti, di capire che i nostri figli sono con te nella pace infinita, dove sono felici e sereni.

Non farceli vedere chiusi in una tomba, no. Lì riposa solo il loro corpo mortale, ma il loro spirito, il loro sorriso, il loro sguardo continuano a vivere nel tuo Regno.

Maria, tu che hai visto morire in un modo orribile il tuo caro Figlio, sostienici nelle ore di angoscia, di paura, di solitudine, di depressione, di rabbia, aumenta la nostra fragile fede.

Anche tu hai vissuto tutto questo, ma la forza l'hai avuta dal sapere che il tuo caro Gesù era in paradiso. Così hai avuto il coraggio di portare avanti la Chiesa e sei stata sostegno ai discepoli spaventati e sfiduciati. Sostieni anche noi con il tuo amore.

Donaci la speranza che un giorno raggiungeremo i nostri figli e potremo lodare insieme il Dio che ci ha creati.

Cari figli, pregate per i vostri genitori, per i vostri fratelli e le vostre sorelle, fateci sentire la vostra presenza angelica, dateci ogni sera la carezza ed il bacio della buona notte e pregate per noi. Amen

morteresurrezionedolorelutto

inviato da Frate Angelo, inserito il 19/02/2011

TESTO

31. Dalla favola all'eternità

Agata Fernandez Motzo, Una voce divina

E' dell'estate il solstizio:
il sole nella notte
balla con la bianca luna,
domani, al suo sorgere festoso,
spanderà candide perle di rugiada....
Questa la favola,
poetica e assai bella, ma
nella sua fantastica realtà
domani, forse, più triste
il sole sorgerà,
perché, lasciato il suo zenit,
inizia il suo declino,
giorno dopo giorno,
verso la lunga notte...
E come nella favola quello del sole, così
anche di ogni mortale il cammino:
comincia il primo giorno
in un radioso mattino,
ma segue, purtroppo, anche per lui
dell'umana vicenda
il quotidiano tramonto,
verso la lunga notte...
Per chi ha fede, però, della vita
non è triste il tramonto,
ché in quella lunga notte
sa che festeggerà il Natale,
il suo, quello eterno, quando l'anima,
oltre un orizzonte infinito,
che segna la fine dell'umano cammino
e del divino l'inizio,
incontrerà in tutto il suo splendore
quel Sole che non tramonta, ma brilla
in un eterno radioso solstizio.

vitamortevita eternaparadiso

inviato da Agata Fernandez Motzo, inserito il 17/10/2010

PREGHIERA

32. A Dio   3

Vittorio Gassman

Sempre ti chiamo
quando tocco il fondo,
so il numero a memoria
e ti disturbo come un maniaco
abbarbicato al telefono;
lascio un messaggio se sei fuori.
So che a volte cancelli
a qualche fortunato
il debito che tutti con te abbiamo.
La bolletta falla pagare a me,
ma dimmi almeno
che non farai tagliare la mia linea.
Ti prego, quando echeggerà
quell'ultimo e dolorante squillo,
Dio-per-Dio!
non staccare: rispondimi!

perdono di Diomisericordia di Diomortericerca di Dio

5.0/5 (3 voti)

inviato da Mario Varano, inserito il 05/09/2010

PREGHIERA

33. Per i morti sul lavoro

Roberto Laurita, Servizio della parola, novembre 2008

Non hanno avuto il tempo di cambiarsi
per arrivare preparati alla sala del banchetto.
Sono arrivati con le loro tute, le loro divise e i loro elmetti,
e le loro scarpe di sicurezza,
talvolta, a causa dell'incuria umana,
con un vestito approssimativo per il lavoro che facevano.
Si sono portati dietro calcinacci e mattoni,
ferri pesanti e muletti, tronchi enormi e arnesi da lavoro.
Portano impresse sul loro corpo
le stigmate del lavoro che stavano compiendo:
della costruzione da cui sono caduti,
delle impalcature da cui sono scivolati,
dei pesi enormi che li hanno schiacciati,
delle macchine crudeli che hanno fatto a brandelli il loro corpo.
Ma non c'è nessuno di loro, per quanto sfigurato,
che non rechi il marchio della tua gloria:
tu li hai creati a tua immagine,
tu ora li riconosci come tuoi figli.
Figli operosi e talora figli sbadati,
figli stanchi, ma orgogliosi della loro attività,
figli straziati da troppe ore di lavoro,
figli caduti nel campo di azione.

mortelavoro

inviato da Don Giuseppe Ghirelli, inserito il 05/09/2010

TESTO

34. Riappacificati con la morte

Carlo Maria Martini

Io, mi sono più volte lamentato col Signore perché morendo non ha tolto a noi la necessità di morire. Sarebbe stato così bello poter dire: Gesù ha affrontato la morte anche al nostro posto e morti potremmo andare in Paradiso per un sentiero fiorito. E invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro colle che è la morte ed entrassimo nell'oscurità che fa sempre un po' paura. Ma qui sta l'essenziale: mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle "uscite di sicurezza". Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Ciò che ci attende dopo la morte è un mistero che richiede un affidamento totale: desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo ad occhi chiusi, alla cieca, mettendoci in tutto nelle sue mani.

mortefedefiduciaaffidamentoaccettazionesperanzavita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Matteo Salvatti, inserito il 26/06/2010

TESTO

35. Se sapessi che è l'ultima volta   2

Vittorio Peri, Pregare è dire Amen

Se sapessi che è l'ultima volta
ti guarderei mentre ti addormenti,
ti rimboccherei le coperte più strettamente,
e ringrazierei il Signore per la tua vita preziosa.

Se sapessi che è l'ultima volta
ti accompagnerei fino alla porta quando esci;
ti darei un bacio e un abbraccio,
e ti chiamerei indietro per un altro ancora.

Se sapessi che è l'ultima volta
spegnerei il televisore per udire la tua voce,
per ricordarne il tono e l'accento.

Se sapessi che è l'ultima volta
che stiamo insieme, vorrei regalarti
ogni istante per renderti felice.

Se sapessi, o Signore,
che questo è l'ultimo mio giorno
distribuirei ogni mio avere
per presentarmi a te
ricco soltanto di amore.

riconoscenzagratitudineattenzioneamoreaffettomortesenso della vitavita

4.0/5 (2 voti)

inviato da Paola Ferrazzani, inserito il 17/06/2009

TESTO

36. Qualcuno muore

Qualcuno muore,
è come se dei passi si arrestassero...
E se invece fosse una partenza per un altro viaggio?
Qualcuno muore,
è come un albero che viene abbattuto...
E se invece fosse un seme che germoglia in una terra nuova?
Qualcuno muore,
è come una porta che si chiude...
E se invece si trattasse di un varco che si apre su nuovi orizzonti?
Qualcuno muore,
ed è come un coperchio di silenzio...
E se invece ci permettesse di ascoltare la fragile musica di una vita che nasce?

morteeternitàvita eternaparadisosperanzafedefuneralerinascita

5.0/5 (1 voto)

inviato da Rina Monteverdi, inserito il 11/06/2009

TESTO

37. La morte non esiste   3

don Oreste Benzi, commento a Giobbe per la commemorazione di tutti i fedeli defunti

Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all'infinito di Dio. Noi lo vedremo, come ci dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è (1Cor 13,12). E si attuerà quella parola che la sapienza dice al capitolo 3: Dio ha creato l'uomo immortale, per l'immortalità, secondo la sua natura l'ha creato. Dentro di noi, quindi, c'è già l'immortalità, per cui la morte non è altro che lo sbocciare per sempre della mia identità, del mio essere con Dio. La morte è il momento dell'abbraccio col Padre, atteso intensamente nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura.

morteimmortalitàrapporto con Diovita eternasperanzaparadiso

5.0/5 (2 voti)

inviato da Federica Cassetta, inserito il 05/06/2009

TESTO

38. La tua dignità

Maurice Zundel, Vita, morte e resurrezione, Isg Edizioni

Colui che ha sentito svegliarsi il senso della propria dignità di fronte al non riconoscimento degli altri, di fronte al loro disprezzo della sua dignità, è già alla soglia di quel regno misterioso davanti al quale Gesù si inginocchierà alla lavanda dei piedi.

dignitàumiliazionerisurrezione

inviato da Luca, inserito il 05/06/2009

TESTO

39. Aver paura

Gina Sertorio, Un mondo nuovo. Poesie, Di Stefano Editore

E' assurdo aver paura della morte.
E' come dire che hai paura del vento
e della stessa aria impenatrabile.
E' come dire di aver paura della vita.
Dio, quando mi creò, mi colmò di mille doni
ma il mondo ladro mi derubò d'ogni cosa
e sono arrivata a Dio completamente spoglia.
Lui solo pensò a rivestirmi.

Tratte dal libro di poesie di Gina Sertorio (di Genova) morta in un incidente stradale a 19 anni.

pauravitamorterapporto con Dio

inviato da Forner Fortunato, inserito il 05/06/2009

PREGHIERA

40. Cosa offrire alla morte

Rabindranath Tagore, Poesie

Il giorno che la morte busserà
alla tua porta, cosa le offrirai?
Porgerò alla mia ospite la coppa
colma della mia vita: non lascerò
che se ne vada a mani vuote.
Tutta la dolce vendemmia
di tutti i miei giorni d'autunno,
di tutte le notti d'estate,
tutto quello che ho guadagnato,
tutto quello che ho spigolato
nella mia vita operosa,
lo porgerò a lei,
quando alla fine dei miei giorni
la morte busserà alla mia porta.

vitamorteesistenzaofferta

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 05/06/2009

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