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RACCONTO

1. Seduto su un tronco   2

Questa è una leggenda degli indiani Cherokee a riguardo del "rito di passaggio".

Il padre porta il figlio nella foresta, gli mette una benda sugli occhi e lo lascia lì da solo. Il giovane deve rimanere seduto su un tronco tutta la notte senza togliere la benda finché i raggi del sole non lo avvertono che è mattino. Non può e non deve chiedere aiuto a nessuno. Se sopravvive alla notte, senza andare a pezzi, sarà un uomo.

Non può raccontare della sua esperienza ai suoi amici o a nessun altro, perché ogni giovane deve diventare uomo da solo.

Il ragazzo è chiaramente terrorizzato: sente tanti rumori strani attorno a lui. Ci sono senz'altro bestie feroci che lo circondano. Forse anche degli uomini pericolosi che gli faranno del male.

Il vento soffia forte tutta la notte e scuote il tronco su cui è seduto, ma lui va avanti coraggiosamente, senza togliere la benda dagli occhi. In fondo, è l'unico modo per diventare uomo!

Finalmente, dopo una notte terrificante, esce il sole e si toglie la benda dagli occhi. Ed è così che si accorge che suo padre è seduto sul tronco a fianco a lui. È stato di guardia tutta la notte proteggendo suo figlio da qualsiasi pericolo.

Il padre era lì, anche se il figlio non lo sapeva.

Anche noi non siamo mai soli. Nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, Dio non ci abbandona mai, e fa la guardia, seduto sul tronco a fianco a noi.

pauraamore di Diorapporto con Diofedefiduciaabbandonoabbandono in Dio

inviato da Qumran2, inserito il 23/12/2020

PREGHIERA

2. Il Signore è la mia guida   1

Giuseppe Quattrociocchi, dal salmo 22

Parafrasi del salmo 22 dedicata a chi ama la montagna

Il Signore è la mia guida,
con lui mi sento sicuro.
Per sentieri di montagna mi conduce,
a ruscelli di acqua limpida mi disseta
e su prati fioriti mi fa riposare.
La direzione giusta mi indica
perché mi vuole bene.

Se anche dovessi affrontare
passaggi pericolosi
o pareti di sesto grado,
con lui mi sento sicuro,
le sue corde e i suoi chiodi
mi danno sicurezza,
e mi preservano dalle vertigini.
Mi indica gli appigli più sicuri,
nei momenti di stanchezza mi sostiene
e nella sfiducia mi incoraggia.

Avanti a me cammina,
lungo tutta la durata del sentiero
e prima di me sperimenta
i passaggi pericolosi,
fino alle cime più inaccessibili.

Riempie il mio cuore di ebbrezza
e i miei occhi di panorami stupendi
fino alla cima più bella, la casa del Signore.

montagnacamminoroutestradarapporto con Diofedefiduciaabbandono in Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Quattrociocchi, inserito il 03/04/2020

PREGHIERA

3. Preghiera contro la depressione

Sant'Ignazio di Loyola, Aleteia

Cristo Gesù,
quando tutto è oscurità
e sentiamo la nostra debolezza e impotenza,
donaci di sentire la tua presenza,
il tuo amore e la tua forza.
Aiutaci ad avere una fiducia totale
nel tuo amore che protegge
e nel tuo potere che rafforza,
perché nulla possa spaventarci o preoccuparci,
perché vivendo accanto a te
vedremo la tua mano,
i tuoi obiettivi e la tua volontà in tutte le cose.

debolezzadepressionefiduciafiducia in Diopreoccupazionitristezzaconsolazione

inviato da Qumran2, inserito il 29/12/2018

TESTO

4. Cosa aspetti a diventare un capolavoro?   3

Abramo era vecchio;
Giacobbe era uno sbruffone;
Lia era brutta;
Mosé era un balbuziente;
Gedeone era povero in canna;
Sansone era un donnaiolo credulone;
Raab era una prostituta;
Davide era un farabutto traditore;
Elia aveva tendenze suicide;
Geremia era depresso;
Giona era intollerante e razzista;
Rut era una povera vedova;
Giovanni Battista era stravagante;
Pietro era impulsivo e vigliacco;
Marta era apprensiva;
La Samaritana aveva fallito cinque matrimoni;
Zaccheo era avido e disonesto;
Tommaso non credeva a niente;
Paolo era un fondamentalista anticristiano;
Timoteo era timido e insicuro;
Tu sei... tu.

Ma Dio che si è servito di tutte persone "poco di buono" per il suo Regno,
farà anche di te un capolavoro, se la smetti di cercare scuse...

vitapotenzialitàfiduciafiducia in Dioautostimapovertàinterioritàforzaprogetto di Dio

5.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 31/05/2018

PREGHIERA

5. Cristo immagine radiosa del Padre

Bruno Forte, dalla Catechesi "Essere missionari: Andate!", a Rio de Janeiro, GMG 2013

Cristo, immagine radiosa del Padre,
principe della pace, che riconcili Dio con l'uomo
e l'uomo con Dio,
Parola eterna divenuta carne,
e carne divinizzata nell'incontro sponsale,
in te soltanto abbracceremo Dio.

Tu che ti sei fatto piccolo per lasciarti afferrare
dalla sete della nostra conoscenza e del nostro amore,
donaci di cercarti con desiderio,
di credere in te nell'oscurità della fede,
di aspettarti ancora nell'ardente speranza,
di amarti nella libertà e nella gioia del cuore.

Fa' che non ci lasciamo vincere dalla potenza delle tenebre,
sedurre dallo scintillio di ciò che passa.
Donaci perciò il tuo Spirito,
che diventi egli stesso in noi desiderio e fede,
speranza e umile amore.

Allora ti cercheremo, Signore, nella notte,
vigileremo per te in ogni tempo,
e i giorni della nostra vita mortale diventeranno
come splendida aurora, in cui tu verrai,
stella chiara del mattino, per essere finalmente per noi il sole,
che non conosce tramonto. Amen. Alleluia

Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto

fedefiducia in DioattesaoscuritàGesù Cristoincarnazioneumiltàrapporto con Dio

inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2016

TESTO

6. Giuseppe, uomo semplice, uomo santo   1

P. Luciano Lazzeri, Atma-o-jibon.org

Giuseppe è nominato solo una volta dopo i Vangeli dell'infanzia, quando la gente parlò di Gesù come del figlio del falegname. Come a dire: suo padre è solo un falegname. Giuseppe non è un martire che ha versato il sangue a causa di Gesù, ma è il santo che ha attraversato la lotta della fede, dal momento dell'annuncio dell'angelo alla sua scomparsa dalla scena. La fede è resistenza al silenzio di Dio, fiducia in lui al di là di ogni evidenza dei sensi, quando le apparenze la contraddicono, o perfino si sforzano di distruggerla. Questo, credo costituisca la grandezza di Giuseppe. Questo credo sia il cammino di ogni credente che procede fianco a fianco di quei fratelli e sorelle che Dio premia con la palma dei martirio.

fedefiducia in Dioaffidamentosan Giuseppesantitàsemplicità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 06/02/2016

TESTO

7. Il coraggio di Giuseppe

don Tonino Bello, Lettera a San Giuseppe

Io penso, Giuseppe, che hai avuto più coraggio tu a condividere il progetto di Maria, di quanto ne abbia avuto lei a condividere il progetto del Signore. Lei ha puntato tutto sull'onnipotenza del Creatore. Tu hai scommesso tutto sulla fragilità di una creatura. Lei ha avuto più fede, ma tu hai avuto più speranza. La carità ha fatto il resto, in te e in lei.

GiuseppeMariaaffidamentofiduciafiducia in Diosperanza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 16/06/2015

TESTO

8. Il mio nome è Io sono   4

Stavo rimpiangendo il passato e temendo il futuro.
Improvvisamente il mio Signore parlò:
"Il mio nome è Io sono".
Dio fece una pausa.
Attesi. Dio continuò:
Quando vivi nel passato con i tuoi errori e rimpianti, è duro.
Io non sono lì. Il mio nome non è Io ero.
Quando vivi nel futuro con i tuoi problemi e timori, è duro.
Io non sono lì. ll mio nome non è Io sarò.
Quando vivi in questo momento non è duro.
Io sono qui. Il mio nome è Io sono.

io sononome di Diopassatopresentefuturofiduciaabbandonoabbandono in Diopaura

4.8/5 (5 voti)

inviato da Piera Tortorici, inserito il 18/03/2013

TESTO

9. Anno della Fede   10

P. Gianni Fanzolato

Ad ogni uomo che nasce Dio affida un lume che accende nell'animo: la fede.
Nessuno può vivere, camminare, correre ed amare senza questa luce viva.
Nascendo il bimbo ha fede nella mamma, il papà nel pilota d'aereo.
Ogni mattina ci fidiamo del lattaio, del barista, dell'avvocato e del taxista.
Di Dio allora non dobbiamo fidarci? Lui che ci conosce, ama e dà la vita?
Errando vagabondi nei labirinti della storia questo lume acceso ci indica la via.
Lungo le coste dove il mare è in tempesta e la mia nave sembra naufragare,
Lontano ma sicuro ecco un faro di salvezza, un'ancora di speranza: è la fede
A volte questa luce sembra spegnersi, resta un lumino fumigante che si dilegua.
Forze avverse sembrano soffiare contro per finirlo del tutto e tu remi senza meta.
E' arrivato il tempo per fare il pieno, caricar le pile, ravvivare questa fiamma.
Dio è l'unico da ritrovare: più ritorni a Dio, più l'uomo si svela nel suo grande mistero.
Ecco il tempo di grazia, tempo favorevole per credere ancora: è l'anno della fede!

anno della fedefedefiducia in Dio

3.1/5 (9 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/10/2012

TESTO

10. Calmati   6

Se la tua fede vacilla, calmati: Dio ti guarda.
Se tutto sembra finire, calmati: Dio rimane.
Se sei nella tristezza, calmati: Dio è la consolazione.
Se il peccato ti opprime, calmati: Dio perdona.
Se hai i nervi tesi, calmati: Dio è pazienza.
Se nessuno ti comprende, calmati: Dio ti conosce.
Se urgono scelte importanti, calmati: Dio ti guida.
Se sei smarrito, calmati: Dio ti vede.
Se sei in difficoltà, calmati: Dio è provvidente.
Se la malattia ti logora, calmati: Dio guarisce.
Se la croce è pesante, calmati: Dio ti sostiene.
Se la morte ti spaventa, calmati: Dio è risurrezione.
Dio è sempre con noi, ci ama e ci ascolta.

fiducia in Dioabbandono in Diofedetranquillitàserenitàrapporto con Dio

5.0/5 (3 voti)

inviato da Maurizio Gasperi, inserito il 20/09/2012

PREGHIERA

11. Nella malattia   2

Signore, la malattia ha bussato alla mia porta;
mi ha sradicato dalle mie consuetudini e dal mio lavoro,
mi ha trapiantato in un altro mondo: il mondo dei malati.
E' un'esperienza dura, una realtà difficile da accettare.
Eppure mi ha tolto da tante illusioni;
mi ha fatto toccare con mano, più delle parole
la fragilità e la precarietà della vita.
Ho scoperto cosa vuol dire dipendere,
aver bisogno di tutto e di tutti.
Ho provato la solitudine e l'angoscia
ma anche l'affetto e le premure di tanti.
Signore, anche se è difficile ti dico:
"Sia fatta la tua volontà in cielo e in terra".
Ti prego, benedici i miei cari e chi mi assiste.
Se vuoi, dona a chi soffre la guarigione.
Ho fiducia di te, Signore, Padre dei viventi.

malattiasofferenzafiducia in Dioaccettazionedolore

4.5/5 (4 voti)

inviato da Maurizio Gasperi, inserito il 12/08/2012

TESTO

12. Fiducia   1

Charles de Foucauld

Abbiate fiducia che Dio vi darà il destino migliore per la sua gloria, il migliore per la vostra anima, il migliore per la persona degli altri, poiché voi non domandate altro che questo, poiché tutto ciò che egli vuole voi lo volete, pienamente e senza riserve.

fiducia in Dioabbandono in Dio

1.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 11/08/2012

TESTO

13. Il grido di Gesù sulla Croce

Suor Annamaria, Congregazione Figlie di Sant'Anna

"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato".
E' il grido di Gesù sulla Croce.
E' il grido del Figlio che invoca il suo Papà, Colui che solo può liberarlo da quella morte crudele.
E' il grido di ogni uomo che sulla Croce si trova solo, senza alcun sostegno, si sente incapace di affrontare quel momento così difficile.
E' il grido che diventa preghiera, la preghiera di ogni uomo, figlio di Dio che sa di avere un Padre che sempre si prende cura e non abbandona mai i suoi figli perché li ama profondamente e sta con loro nell'ora della prova.
E' il grido di chi soffre profondamente fino a sentire il dolore della carne, soffre nel corpo e nell'anima.
E' la preghiera di ogni creatura.
E' la mia, la tua preghiera nei momenti di buio, tristezza, angoscia, paura, non senso, vuoto e dove lui, Gesù, soffre con noi, offre ancora la sua vita e diventa per noi luce, gioia, serenità, speranza, riempie d'amore il vuoto e sconfigge ogni timore.
Entriamo oggi con Gesù, a muso duro, a Gerusalemme perché si compia in noi la volontà del Padre e insieme cantiamo "Osanna al nostro re".

sofferenzadoloresolitudineabbandonoabbandono in Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Annamaria Rita Marino Figlie Di Sant'Anna, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

14. Camminando verso Pasqua   3

Don Angelo Saporiti

Il mio viaggio verso Pasqua è incominciato.
Ho fatto tanti propositi:
rinuncerò a qualcosa,
frenerò la lingua,
sarò più paziente,
cercherò di vedere il positivo...
Ed ecco che già iniziano i problemi,
le difficoltà, le stanchezze,
la tentazione di lasciar perdere,
di rimandare al giorno dopo,
di dimenticare la mia promessa...
Mi sono appena messo in cammino, Signore,
e sono già stufo e sbuffo.
Mi sono appena messo in cammino, Signore,
ma non ci credo che ce la farò...
E provo vergogna... e anche un po' di rabbia...
Ma forse... ho sbagliato tutto.
Sì...
Ho sbagliato a pensare
che il cammino verso Pasqua,
significhi solo una serie di impegni e di rinunce,
una moltiplicazione di sacrifici e di preghiere...
Forse, in questa Quaresima,
dovrei solo abbandonarmi a te,
lasciarmi andare a te così come sono:
fragile, incapace, limitato, peccatore.
Abbandonarmi a te, perché
tu, Signore, sei il cammino che percorro.
Tu, Signore, sei la mano che mi guida.
Tu, Signore, sei lo sguardo che mi fa percepire gli altri.
Tu, Signore, sei la bocca quando ti do testimonianza.
Tu, Signore, sei l'orecchio, che ascolta le parole non dette.
Tu, Signore, sei la strada di questa Quaresima
che mi porta incontro a te,
che mi porta incontro agli altri.
Amen.

quaresimatentazionifiducia in Dio

4.3/5 (3 voti)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 08/03/2011

TESTO

15. Ho chiesto a Dio   3

Romeo Brotto, Rivista Missionari Saveriani, Marzo 2008

Ho chiesto a Dio di togliermi i vizi.
Mi ha detto di no: non è Dio che deve toglierti i vizi; sei tu che non devi volerli più.

Ho chiesto a Dio di rifinire il mio corpo.
Mi ha risposto che il mio spirito è completo e il mio corpo è solo provvisorio.

Ho chiesto a Dio di concedermi la pazienza.
Mi ha detto che lui non concede gratis la pazienza, ma che io devo praticarla nelle tribolazioni.

Ho chiesto a Dio di darmi la felicità.
Mi ha detto che lui benedice chi la cerca e si sforza di far felici gli altri.

Ho chiesto a Dio di liberarmi dalle sofferenze e dal dolore.
Mi ha risposto che un po' di sofferenza mi fa bene.

Ho chiesto a Dio di farmi crescere spiritualmente.
Mi ha risposto che devo impegnarmi di più e che mi avrebbe potato per dare più frutti.

Ho chiesto a Dio tutto ciò che potesse dare più valore alla mia vita.
Mi ha risposto che mi ha dato la vita e che devo valorizzare meglio tutte le cose.

Ho chiesto a Dio di aiutarmi ad amare gli altri, come lui ama me.
E Dio, allargando le braccia, mi ha detto: "Sì, volentieri! Cerca tutti i mezzi e i modi per amare gli altri e io ti benedirò".

abbandono in Dioaffidamento

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 02/02/2011

RACCONTO

16. Cicatrici   1

In un caldo giorno d'estate nel sud della Florida, un bambino decise di andare a nuotare nella laguna dietro casa sua. Uscì dalla porta posteriore correndo e si gettò in acqua nuotando felice. Sua madre lo guardava dalla casa attraverso la finestra e vide con orrore quello che stava succedendo. Corse subito verso suo figlio gridando più forte che poteva. Sentendola il bambino si allarmò e nuotò verso sua madre ma era ormai troppo tardi.

La mamma afferrò il bambino per le braccia, proprio quando il caimano gli afferrava le gambe. La donna tirava determinata, con tutta la forza del suo cuore. Il coccodrillo era più forte, ma la mamma era molto più determinata e il suo amore non l'abbandonava. Un uomo sentì le grida, si precipitò sul posto con una pistola e uccise il coccodrillo. Il bimbo si salvò e, anche se le sue gambe erano ferite gravemente, poté di nuovo camminare.

Quando uscì dal trauma, un giornalista domandò al bambino se voleva mostrargli le cicatrici sulle sue gambe. Il bimbo sollevò la coperta e gliele fece vedere.

Poi, con grande orgoglio si rimboccò le maniche e disse: "Ma quelle che deve vedere sono queste". Erano i segni delle unghie di sua madre che l'avevano stretto con forza. "Le ho perché la mamma non mi ha lasciato e mi ha salvato la vita".

Anche noi abbiamo cicatrici di un passato doloroso. Alcune sono causate dai nostri peccati, ma alcune sono le impronte di Dio quando ci ha sostenuto con forza per non farci cadere fra gli artigli del male. Ricorda che se qualche volta la tua anima ha sofferto.... è perché Dio ti ha afferrato troppo forte affinché non cadessi!

sofferenzaamore di Diosalvezzaabbandono in Dio

4.3/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 15/04/2010

RACCONTO

17. La fede   4

Bruno Ferrero, La vita è tutto ciò che abbiamo

I campi erano arsi e screpolati dalla mancanza di pioggia. Le foglie pallide e ingiallite pendevano penosamente dai rami. L'erba era sparita dai prati. La gente era tesa e nervosa, mentre scrutava il cielo di cristallo blu cobalto.

Le settimane si succedevano sempre più infuocate. Da mesi non cadeva una vera pioggia.

Il parroco del paese organizzò un'ora speciale di preghiera nella piazza davanti alla chiesa per implorare la grazia della pioggia.

All'ora stabilita la piazza era gremita di gente ansiosa, ma piena di speranza. Molti avevano portato oggetti che testimoniavano la loro fede. Il parroco guardava ammirato le Bibbie, le croci, i rosari. Ma non riusciva a distogliere gli occhi da una bambina seduta compostamente in prima fila. Sulle ginocchia aveva un ombrello rosso.

fedefiduciasperanzafiducia in Dio

5.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/07/2009

RACCONTO

18. L'alpinista   3

Si racconta che un alpinista, dopo lunghi anni di preparazione, decise di realizzare il suo sogno e di scalare una montagna molto alta. Volendo tutta la gloria per sé, decise di andarci da solo.

Le ore passarono in fretta e l'oscurità lo sorprese. Non avendo il necessario per accamparsi, decise di proseguire la scalata. Il buio gli impediva di vedere il proprio sentiero. Le nuvole nascondevano la luna e le stelle.

Aveva quasi raggiunto la vetta quando l'inevitabile capitò. Perse l'appoggio e cadde nel vuoto. Ebbe giusto il tempo di vedere delle macchie scure e si sentì inghiottito dall'abisso.

I principali avvenimenti della sua vita sfilarono altrettanto velocemente davanti ai suoi occhi.

Sentiva la morte avvicinarsi quando un violento colpo sembrò quasi squarciargli il ventre: aveva raggiunto la fine della corda di cui aveva fissato un'estremità nella roccia... e l'ancoraggio aveva fortunatamente resistito.

Riprese fiato e si rese conto di essere ancora lì, sospeso nel buio e nel silenzio assoluti. Ormai disperato, urlò:
- Dio mio, aiutami!!!
Immediatamente, una voce grave e profonda penetrò il silenzio:
- Che vuoi che faccia?
- Salvami, mio Dio!!!
- Credi veramente che io possa salvarti?
- Certamente, Signore!!!
- Se è così, taglia la corda che ti mantiene!!!

Ebbe un momento di esitazione, poi l'uomo si attaccò con maggiore disperazione alla corda. Il gruppo di salvataggio racconta che l'indomani trovarono l'alpinista morto. Il freddo l'aveva invaso e tra le sue mani indurite egli teneva ancora, disperatamente, la corda... a soli due metri dal suolo!!!

E tu, avresti tagliato la corda?
Nella vita, dobbiamo prendere decisioni che mettono alla prova la nostra fede.
E tu? Tu che conti tanto sulle tue corde... Accetteresti di tagliarle?
Tutti i giorni dobbiamo ravvivare la nostra fede e fare nostra, la preghiera di Isaia: "Il Signore nostro Dio ci tiene per mano e ci dice: non temere. Io sono con te."

fiducia in Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Mela, inserito il 05/02/2009

PREGHIERA

19. La tua volontà si compia in me

Santa Teresa d'Avila

In questo istante, o mio Dio,
liberamente e senza alcuna riserva,
io consacro a te il mio volere.
Purtroppo, Signore, la mia volontà
non sempre si accorda con la tua.
Tu vuoi che ami la verità
e io spesso amo la menzogna.
Tu vuoi che cerchi l'eterno
e io mi accontento dell'effimero.
Tu vuoi che aspiri a cose grandi,
e io mi attacco a delle piccolezze.
Quello che mi tormenta, Signore,
è di non sapere con certezza
se amo te sopra ogni cosa.
Liberami per sempre da ogni male,
la tua volontà si compia in me:
solo tu, Signore, sii il mio tutto.

volontà di Dioabbandono in Dioconversioneinterioritàesteriorità

inviato da Qumran2, inserito il 25/01/2009

PREGHIERA

20. Sia fatta la tua volontà

Santa Teresa Benedetta della Croce

Signore,
tu sei il Padre della sapienza
e sei mio Padre.

Lasciami seguire ciecamente
i tuoi sentieri
senza cercare di capire:
tu mi guiderai anche nel buio
per portarmi fino a te.

Signore, sia fatta la tua volontà:
sono pronta!

Tu sei il Signore del tempo
e anche questo momento
ti appartiene.

Realizza in me ciò che nella
tua Sapienza hai già previsto.

Se mi chiami
all'offerta del silenzio,
aiutami a rispondere.

Fa' che chiuda gli occhi
su tutto ciò che sono perché
morta a me stessa
viva solo per te.

volontà di Dioabbandono in Dioabbandonofedefiduciaaccettazione

inviato da Qumran2, inserito il 25/01/2009

RACCONTO

21. Fiducia   1

Antoine De Saint-Exupéry

"Signore - dissi - là, su un ramo c'è un corvo. So bene che la tua maestà non può abbassarsi fino a chi ti parla. Tuttavia ho bisogno di un segno. Quando avrò finito la mia preghiera, fa' volar via quel corvo. Ciò sarà per me come un cenno, una prova che non sono completamente solo al mondo...".

Fissai l'uccello, ma questi non si mosse dal ramo. Allora mi rivolsi nuovamente alla pietra: "Signore! - dissi - hai certamente ragione. La tua maestà non può degnarsi di accogliere le mie sollecitazioni. Se il corvo fosse volato via, io sarei ancora più triste, perché un tale segno io non l'avrei ricevuto che da uno come me, dunque da me stesso. Sarebbe stato ancora un riflesso del mio desiderio. E ancora non avrei incontrato che la mia solitudine".
E dopo essermi prostrato, mi allontanai.

Ma proprio allora la mia disperazione cedette a una serenità singolare quanto inaspettata.

fiduciafedeabbandonoabbandono in Dio

3.0/5 (1 voto)

inviato da Marcello Rosa, inserito il 19/08/2007

TESTO

22. Dio è la nostra gioia   1

S. Agostino

In un corpo bello, nell'oro, nell'argento e in ogni altra cosa simile c'è un'attrattiva. La stessa vita che viviamo quaggiù ha un suo fascino, dovuto ad una certa bellezza sua propria nonché ai legami con tutte le piccole cose belle. Pure l'amicizia fra gli uomini è cosa dolce, con quel suo piacevole vincolo che lega molti animi facendone un essere solo.

Si commette peccato quando, anelando smoderatamente a queste cose o ad altre simili che sono beni di un valore minimo, si trascurano quelli di valore maggiore, anzi massimo: te, Signore nostro Dio, la tua Verità e la tua Legge.

Anche quei poveri beni danno soddisfazioni, ma non quanto il mio Dio che li ha creati tutti: in lui trova soddisfazione il giusto; egli è la gioia dei retti di cuore.

gioia in Diorapporto con Diopeccatopriorità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Leo, inserito il 13/07/2006

PREGHIERA

23. Nelle tue mani, o Dio

Mi abbandono, o Dio, nelle tue mani.
Gira e rigira quest'argilla,
come creta nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi.
Domanda, ordina, cosa vuoi che io faccia?
Innalzato, umiliato, perseguitato,
incompreso, calunniato, sconsolato,
sofferente, inutile a tutto,
non mi resta che dire,
sull'esempio della tua Madre:
«Sia fatto di me secondo la tua parola».
Dammi l'amore per eccellenza,
l'amore della croce,
ma non delle croci eroiche
che potrebbero nutrire l'amor proprio,
ma di quelle croci volgari,
che purtroppo porto con ripugnanza...
Di quelle croci che si incontrano
ogni giorno nella contraddizione,
nell'insuccesso, nei falsi giudizi,
nella freddezza, nel rifiuto
e nel disprezzo degli altri,
nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente
e nel silenzio e aridità del cuore.
Allora solamente Tu saprai che Ti amo,
anche se non lo saprò io,
ma questo mi basta.

n.d.r. autore incerto: sembra sia la preghiera che Robert Kennedy lesse nel giorno del funerale del fratello John Kennedy.

E' stata però pubblicata in "Piccolo Breviario" di P. Lippini, Edizioni Studio Domenicano, nel 1992, come preghiera di Sant'Agostino.

abbandono in Diocroceaccettazione

inviato da Suor Irina Mandro, inserito il 02/05/2006

TESTO

24. Allontanate ogni preoccupazione!   1

San Pio da Pietrelcina

Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri.

affidamento in Diofiduciafedevolontà di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Leo, inserito il 26/02/2006

PREGHIERA

25. "Credo" che padre Daniele e i suoi fratelli lebbrosi recitavano ogni mattina

padre Daniele da Samarate, Servo di Dio, OFMCap, Missionario Cappuccino in Brasile, Lebbroso

Io sono figlio di Dio.
Dio abita in me.
Posso essere quello che desidero
perché Dio è il mio aiuto.
Non mi stanco mai
perché Dio è la mia forza.
Non sono mai ammalato e addolorato
perché Dio è la mia salute.
Non mi manca niente
perché Dio è il mio fornitore.
Proprio perché sono figlio di Dio,
sono unito alla Divina Presenza di mio Padre.
Io sono felice in tutto quello che intraprendo
perché il mio sapere e le mie conoscenze
aumentano in me ogni giorno che passa.
Amen.

fiducia in Diocredorapporto con Dioabbandonofiducia

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

TESTO

26. Fiducia in Dio

Servo di Dio f. Cecilio Maria Cortinovis OFMCap

Mi sento da Gesù amato di amore infinito, ma mi sento troppo piccolo... sono contento però di sentirmi piccolissimo alla sua presenza e con tutta confidenza mi lascio prendere da Lui che ama i piccoli. Sento che la mia confidenza nell'infinito, dolce mio amore, deve essere piena. Mio Dio quale lotta: da solo non sono capace di stare in piedi. Quando però sostenuto da voi e dalla vostra e mia Mamma incomincio a camminare, mi sento suggerire: «Guarda adesso, come sai camminare bene».

confidenzafiducia in Diorapporto con Diofedefiducia

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

PREGHIERA

27. Il desiderio di compiacerti

Thomas Merton

Signore mio Dio,
non ho alcuna idea di dove sto andando,
non vedo la strada che mi è innanzi,
non posso sapere con certezza dove andrò finire.
E non conosco neppure davvero me stesso
e il fatto che pensi di seguire la tua volontà
non significa che lo stia davvero facendo.

Sono però convinto
che il desiderio di compiacerti,
in realtà ti compiace.
E spero di averlo in tutte le cose.
Spero di non far mai nulla
senza un tal desiderio.
E so che se agirò così
la mia volontà mi condurrà per la giusta via,
quantunque possa non saperne nulla.

Avrò però sempre fiducia in te
per quanto mi possa sembrare di essere perduto
e avvolto nell'ombra della morte.
Non avrò paura,
perché tu sei sempre con me
e non mi lascerai mai solo
di fronte ai pericoli.

fiducia in Dioabbandono in Diofede

inviato da F. Carlo, inserito il 08/12/2005

PREGHIERA

28. Preghiera e accettazione

Henri J. M. Nouwen

O Dio,
vorrei tanto tenere le cose sotto controllo
vorrei esser padrone del mio destino.
Pure so che tu dici:
"Lascia che ti prenda per mano e ti conduca.
Accetta il mio amore
e abbi fiducia che dove ti porterò
i desideri più profondi del tuo cuore saranno adempiuti".
Signore, apri le mie mani
per ricevere il tuo dono di amore.

accettazionefiducia in Dioaffidamentoumiltà

inviato da Leo, inserito il 23/04/2005

RACCONTO

29. Il fiore più bello

In un paesino di montagna c'è un'usanza molto bella. Ogni primavera si svolge una gara tra tutti gli abitanti. Ciascuno cerca di trovare il primo fiore della primavera. Chi trova il primo fiore sarà il vincitore e avrà fortuna per tutto l'anno. A questa gara partecipano tutti, giovani e vecchi. Quest'anno, quando la neve iniziava a sciogliersi e larghi squarci di terra umida rimanevano liberi, tutti gli abitanti di quel paesino partirono alla ricerca del primo fiore. Per ore e ore iniziarono a cercare alle pendici del monte, ma non trovarono alcun fiore.

Stavano già ritornando verso casa quando il grido di un bambino attirò l'attenzione di tutti. "È qui! L'ho trovato". Tutti accorsero per vedere. Quel bambino aveva trovato il primo fiore, sbocciato in mezzo alle rocce, qualche metro sotto il ciglio di un terribile dirupo. Il bambino indicava col braccio teso giù in basso, ma non poteva raggiungerlo perché aveva paura di precipitare nel terribile burrone. Il bambino però desiderava quel fiore anche perché voleva vincere la gara.

Cinque uomini forti portarono una corda. Intendevano legare il bambino e calarlo fino al fiore. Il bambino però aveva paura. Aveva paura che la corda si rompesse e di cadere nel burrone. "No, no - diceva piangendo - ho paura!". Gli fecero vedere una corda più forte e quindici uomini che l'avrebbero tenuto. Tutti lo incoraggiavano. Ad un tratto il bambino cessò di piangere. Tutti fecero silenzio per sentire che cosa avrebbe fatto il bambino. "Va bene - disse il bambino - andrò giù se mio padre terrà la corda!".

Dio Padreaffidamento in Dioabbandono in Dio

inviato da Don Gianni Castignoli, inserito il 23/04/2005

PREGHIERA

30. Preghiera per il nuovo anno   2

Roberto Laurita

Un nuovo anno comincia
e invano scruto l'orizzonte
per scorgere in anticipo
quello che accadrà.

Davanti al tempo, Signore,
lo devo ammettere,
avverto tutta la mia fragilità
e il mio smarrimento.

Non posso sapere con certezza
quello che accadrà
di qui a poche ore
e come posso prevedere
ciò che mi riserverà
questa nuova carovana di giorni?

Non riesco neppure a intravedere
le sorprese che mi attendono dietro l'angolo
e come posso riconoscere
ciò che sta nel cuore di questi mesi?

E tuttavia, Signore, anche se
televisioni e giornali
continuano a rovesciare su di me
la loro valanga di sciagure,
di notizie sconfortanti,
di previsioni nere,
io non voglio lasciarmi vincere
dall'ansia o dallo scoraggiamento
dal pessimismo o dalla tensione.

No, Signore, vado incontro
a questo nuovo anno
con fiducia e con speranza.
E sai perché? Qualunque cosa accada,
ne sono certo,
tu sarai con me.

fedefiduciafiducia in Dioaffidamentotemposperanzapresentefuturo

5.0/5 (3 voti)

inviato da Don Michelangelo Tondolo, inserito il 18/04/2005

PREGHIERA

31. Una luce nel buio

Dietrich Bonhoeffer

Circondato fedelmente e silenziosamente da forze buone, custodito e confortato meravigliosamente voglio trascorrere questi giorni con voi e con voi incamminarmi verso il nuovo anno.

Le cose passate tormentano i nostri cuori, il peso duro dei giorni brutti ci opprime: o Signore, da' ai nostri spiriti affranti la salvezza che ci hai preparato. Tu ci porgi il pesante e amaro calice della passione, pieno fino all'ultima goccia: noi lo prendiamo, grati, senza tremare, dalle tue care e buone mani.

Eppure, tu vuoi darci ancora la gioia per questo mondo e lo splendore del suo sole: ci ritorna alla mente il nostro passato e a te appartiene tutta la nostra vita.

Fa' che le candele che hai portato al nostro buio oggi ardano in silenzio e caldamente; raccoglici, se è possibile, di nuovo insieme: noi lo sappiamo, la tua luce arde nella notte.

Se ora si diffonde attorno a noi il silenzio, fa' che percepiamo il suono delle cose che, invisibili, si ergono attorno a noi, inno di lode di tutti i tuoi figli.

Custoditi meravigliosamente da forze buone aspettiamo, felici, le cose future: Dio è con noi la sera e la mattina e, sicuramente, ogni nuovo giorno.

fiducia in Diosperanzafuturoanno nuovorapporto con Diocrocesofferenza

4.5/5 (2 voti)

inviato da Antonella Longo, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

32. Al Padre

Dag Hammarskjold

Tu, che io non conosco
ma a cui appartengo.
Tu, che non comprendo,
ma da cui ricevo il mio destino -
abbi pietà di noi, così che davanti a te
nell'amore e nella fede,
nella giustizia e nell'umiltà,
possiamo seguirti
con abnegazione e coraggio
e incontrarti nel silenzio.

Non so chi - o che cosa - ha posto la domanda,
non ricordo neppure
quando ho risposto,
ma ad un certo punto
ho risposto sì a Qualcuno
e da quell'ora
ho avuto la certezza
che l'esistenza ha un senso
e che perciò la mia vita
nell'abbandono di sé
ha uno scopo.

Da quel momento ho saputo
che cosa vuol dire
non guardare indietro
e non essere
con ansietà
solleciti per il domani.

rapporto con Diovocazionechiamataresponsabilitàimpegnoabbandono in Dio

inviato da Carlo Bellini, inserito il 28/07/2004

TESTO

33. Quando sei disperato....   1

S. Agostino

Se senti vacillare la fede per la violenza della tempesta, calmati: Dio ti guarda.
Se ogni cosa che passa cade nel nulla, senza più ritornare, calmati: Dio rimane.
Se il tuo cuore è agitato e in preda alla tristezza, calmati: Dio perdona.
Se la morte ti spaventa, e temi il mistero e l'ombra del sonno notturno, calmati: Dio risveglia.
Dio ci ascolta, quando nulla ci risponde; è con noi, quando ci crediamo soli; ci ama, anche quando sembra che ci abbandoni.

rapporto con Dioabbandono in Diopace interioreocchi di Dio su di noipauradubbiomortesolitudine

5.0/5 (2 voti)

inviato da Marco Crociani, inserito il 27/07/2004

TESTO

34. Dipende dalle mani...   3

Un pallone da Basket nelle mie mani vale 20 Euro.
Nelle mani di Michael Jordan vale circa 30 milioni di Euro.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una palla da baseball nelle mie mani vale 4 Euro.
Nelle mani di Mark McGuire vale circa 17 milioni di Euro.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una racchetta da tennis nelle mie mani è praticamente inutile.
Nelle mani di Venus Williams, è la vittoria in un torneo.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Un bastone nelle mie mani tiene lontano un animale selvatico.
Un bastone, nelle mani di Mosè divide il Mar Rosso.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Una fionda nelle mie mani è un giocattolo per bambini.
Una fionda nelle mani di Davide è un'arma straordinaria.
Dipende dalle mani in cui si trova.

Due pesci e cinque panini nelle mie mani sono una buona merenda.
Due pesci e cinque panini nelle mani di Dio sfamano le moltitudini.
Dipende dalle mani in cui si trovano.

I chiodi nelle mie mani possono produrre una cuccia per cani.
Nelle mani di Gesù Cristo producono salvezza per il mondo intero.
Dipende dalle mani in cui si trovano.

Come vedi, tutto dipende dalle mani in cui gli oggetti si trovano.
Allora, metti i tuoi ragionamenti, le tue preoccupazioni, le tue paure
le tue speranze, i tuoi sogni, la tua famiglia e i tuoi rapporti con
gli altri nelle mani di Dio, perché...
...dipende dalle mani in cui si trovano.

impegnoresponsabilitàrapporto con Diofiducia in Dioabbandono in Dio

4.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 26/01/2004

TESTO

35. L'arrivo del Signore

Ady Endre, poesia, 1908. Traduzione dall'unghere di Agnes Preszler

Quando mi hanno abbandonato
quando sotto il peso
dell'anima crollavo
d'improvviso mi abbracciò Dio.

Non arrivò con suono di trombe
ma con abbraccio muto, vero, forte,
non venne una mattina bella, infuocata,
ma durante una buia notte di guerra.

E i miei occhi vanitosi
si sono accecati,
e la mia gioventù morì, ma Lui,
magnifico e splendente,
lo vedo per sempre.

http://poesie.pe.hu/poesie/larrivo-del-signore-poesia-di-endre-ady/

abbandono in Diorapporto con Diopaurasolitudineumiltàsofferenzadolorecroce

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 24/08/2003

PREGHIERA

36. Accoglimi, o Dio, in te mi rifugio   1

Tonino Lasconi

Accoglimi, o Dio, in te mi rifugio.
Ho scelto la tua via voglio seguirti.
Ma faccio presto a stancarmi allora mi scoraggio.
In questi momenti, mi vien voglia di scegliere le strade più facili:
fare le cose tanto per farle,
disinteressarmi degli altri,
accontentarmi di un bel vestito
o di un bel paio dì scarpe,
gironzolare per ore
masticando gomme e leccando gelati.
Accoglimi, Dio, in te mi rifugio.
Non voglio vivere al lumicino
quando tu mi hai dato energie per essere un faro.
Accoglimi, Dio!
Come un bambino nel seno di sua madre,
mi rifugio in te.
In te, che sei mio padre e mia madre;
buono e forte; misericordioso e potente.
Accoglimi, o Dio, in te mi rifugio.

sequelascoraggiamentoabbandono in Dio

3.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Teresa Zanfini, inserito il 12/08/2003

PREGHIERA

37. Sali sulla mia barca, Signore   1

Sali sulla mia barca, Signore!
Tante volte ho avuto l'impressione
che la mia vita
sia come una notte trascorsa
in una pesca fallita.
Allora mi assale la delusione,
mi prende il senso dell'inutilità.

Sali sulla mia barca Signore,
per dirmi da che parte
devo gettare le reti,
per dare fiducia ai miei gesti,
per capire che non devo
lavorare da solo,
per convincermi che il mio lavoro
vale niente senza di te,
senza la tua presenza.

Sali sulla mia barca Signore,
per donare calma e serenità.
Prendi tu il timone:
accetto di essere tuo pescatore.
Insieme pescheremo, Signore,
e giungeremo sicuri
al porto della vita.

rapporto con Diopreghierafiduciaabbandono in Diopesca miracolosa

inviato da Barbara, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

38. Vieni, Signore   1

David Maria Turoldo

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e, dunque, vieni sempre, Signore,

Vieni, Tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con Te, o Signore.

Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore,
vieni sempre, Signore.

rapporto con Diopreghieraabbandono in Dio

1.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

39. La speranza basta

Magdalena Altwegg

Sì, lo so, Signore,
la mancanza di fiducia è peccato.
Il peccato è allontanamento da te,
è separazione,
è distanza,
e la distanza è la nostra colpa,
la mia colpa.
Tu l'hai scavalcata
con la tua sofferenza
per tutti gli uomini.
Tu hai messo dei punti fermi:
le tue parole.
Tu hai acceso delle luci:
le tue opere.
Il tuo Vangelo è verità e via:
cosa potrei desiderare di più?
La speranza basta.

speranzapeccatoabbandono in Diofedefiducia

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

40. Qualunque cosa rechi questo giorno

Dietrich Bonhoeffer

Al cominciar del giorno, Dio, ti chiamo.
Aiutami a pregare
e a raccogliere i miei pensieri su di te;
da solo non sono capace.
C'è buio in me,
in te invece c'è luce;
sono solo, ma tu non m'abbandoni;
non ho coraggio, ma tu mi sei d'aiuto;
sono inquieto, ma in te c'è la pace;
c'è amarezza in me, in te pazienza;
non capisco le tue vie,
ma tu sai qual è la mia strada.
Padre del cielo,
siano lode e grazie a te
per la quiete della notte,
siano lode e grazie a te
per il nuovo giorno.
Signore,
qualunque cosa rechi questo giorno,
il tuo nome sia lodato! Amen.

buongiornorapporto con Dioabbandono in Dionuovo giorno

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

41. Quale sarà il mio posto

Card. Anastasio Ballestrero

Quale sarà il mio posto nella casa di Dio? Lo so, non mi farai fare brutta figura, non mi farai sentire creatura che non serve a niente, perché tu sei fatto così: quando serve una pietra per la tua costruzione, prendi il primo ciottolo che incontri, lo guardi con infinita tenerezza e lo rendi quella pietra di cui hai bisogno: ora splendente come un diamante, ora opaca e ferma come una roccia, ma sempre adatta al tuo scopo.

Cosa farai di questo ciottolo che sono io, di questo piccolo sasso che tu hai creato e che lavori ogni giorno con la potenza della tua pazienza, con la forza invincibile del tuo amore trasfigurante?

Tu fai cose inaspettate, gloriose. Getti là le cianfrusaglie e ti metti a cesellare la mia vita. Se mi metti sotto un pavimento che nessuno vede ma che sostiene lo splendore dello zaffiro o in cima a una cupola che tutti guardano e ne restano abbagliati, ha poca importanza. Importante è trovarmi là dove tu mi metti, senza ritardi.

E io, per quanto pietra, sento di avere una voce: voglio gridarti, o Dio, la mia felicità di trovarmi nelle tue mani malleabile, per renderti servizio, per essere tempio della tua gloria.

progetto di Dioabbandono in Dioobbedienzaaccettazionevolontà di Dioumiltàvocazionechiamata

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 28/11/2002

PREGHIERA

42. Cosa siamo senza Dio?

Caterina Famularo

Cosa siamo senza Dio
se non mille granelli di sabbia
smarriti in un arido deserto
e rapiti da un vento di sfiducia
che ogni speranza allontana?

Solo Tu, Signore, accogli
le nostre infinite solitudini
nell'oasi eterna del Tuo amore
e consoli ogni cuore illuso
dai miraggi della vita.

Cosa siamo senza Dio
se non mille barche alla deriva
disperse in un mare di paura
che ci lascia annegare
tra i fondali delle incertezze?

Solo Tu, Signore, guidi
il viaggio del cuore vagabondo
verso porti sicuri.
Tu sei l'unica zattera che ci salva
dal naufragio dell'anima.

Cosa siamo senza Dio
se non mille fiori che appassiscono
al primo vento e alla prima pioggia?
chi illuminerà e scalderà
i momenti bui e freddi della vita?

Signore
tu sei l'unico vero sole
che splende
nel giardino inaridito del mondo.

rapporto con Dioabbandono in Dio

inviato da Marianna, inserito il 26/11/2002

PREGHIERA

43. Preghiera di un giovane incerto

Signore,
tu mi chiami ed io ho paura di dire "sì",
tu mi vuoi, ed io cerco di sfuggirti,
tu mi domandi di invadere la mia vita,
ed io mi rifiuto.
E' anche perché io non vedo chiaro
tutto quello che tu attendi da me.
Tu attendi un dono completo.
Io, a volte sono pronto a farlo,
ma poi mi "riprendo" ed esito,
considerando troppo quello che devo abbandonare.
Intanto tu aspetti...
Sono incerto,...
Signore dammi la forza di non rifiutarti.

vocazioneprogetto di Dioindecisionepauraabbandono in Dio

inviato da Dario P., inserito il 25/11/2002

TESTO

44. La presenza di Dio

Paulo Coelho, I racconti del maktub

Il padre cistercense Marcos Garcia disse: "Talvolta Dio riporta indietro alcune benedizioni per aiutare le persone a comprenderle meglio. Dio sa fino a che punto può esaminare un'anima, e non va mai oltre quel limite. In quei momenti, non diciamo mai: 'Dio mi ha abbandonato'. Se il Signore ci impone una prova di grande pazienza, ci fornisce sempre di un sufficiente numero di grazie - probabilmente più del necessario - per superarla. Quando sentiamo lontana la Sua presenza, dovremmo chiedere a noi stessi: 'Riusciamo a capire come far uso di ciò che ha messo sul nostro cammino?'".

abbandono in Dioprogetto di Diotentazione

inviato da Anna Lianza, inserito il 24/11/2002

PREGHIERA

45. Conducimi   2

John Henry Newman

Signore, fa' di me ciò che vuoi!
Non cerco di sapere in anticipo i tuoi disegni su di me,
voglio ciò che tu vuoi per me.

Non dico:
"Dovunque andrai, io ti seguirò!",
perché sono debole,
ma mi dono a te perché sia tu a condurmi.
Voglio seguirti nell'oscurità,
non ti chiedo che la forza necessaria.

O Signore, fa' ch'io porti ogni cosa davanti a te,
e cerchi ciò che a te piace in ogni mia decisione
e la benedizione su tutte le mie azioni.

Come una meridiana non indica l'ora se non con il sole,
così io voglio essere orientato da te,
Tu vuoi guidarmi e servirti di me.
Così sia, Signore Gesù!

Fedeabbandono in Dioprogetto di Dio

4.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Irina Mandro, inserito il 24/05/2002

PREGHIERA

46. Come una filigrana   2

Tonino Lasconi

Mi hanno spiegato a scuola
cosa è la filigrana.
E' una carta che,
se tu la guardi distrattamente
e in un posto poco illuminato,
sembra bianca, vuota, inutile.
Ma se tu la guardi controluce
ti rivela stupende figure.
il professore ce lo ha dimostrato.
Ha messo la carta bianca
contro i vetri della finestra:
è apparso un bellissimo volto di Cristo.
Io, Signore, ho pensato
che l'uomo è come una filigrana.
Se lo guardi, distratto,
vedi poco, quasi niente.
Ma se tu lo guardi per bene,
nella luce,
in ognuno scopri lo stupendo tuo volto.
L'uomo, ogni uomo
è una filigrana preziosa.
Signore, aiutami
a vedere gli uomini controluce.

non giudicareaccoglienzaDio in noigiudizio

4.3/5 (3 voti)

inviato da Suor Cristina Giustozzi, inserito il 07/05/2002

RACCONTO

47. L'ateo e la rupe   1

Un ateo precipitò da una rupe. Mentre rotolava giù, riuscì ad afferrare il ramo di un alberello, e rimase sospeso fra il cielo e le rocce trecento metri più sotto, consapevole di non poter resistere a lungo. Allora ebbe un'idea. "Dio!", gridò con quanto fiato aveva in gola. Silenzio! Nessuna risposta.

"Dio!", gridò di nuovo. "Se esisti, salvami e io ti prometto che crederò in te e insegnerò agli altri a credere". Ancora silenzio! Subito dopo fu lì lì per mollare la presa dallo spavento, nell'udire una voce possente che rimbombava nel burrone: "Dicono tutti così quando sono nei pasticci".

"No, Dio, no!" egli urlò, rincuorato. "Io non sono come gli altri. Non vedi che ho già cominciato a credere, poiché sono riuscito a sentire la tua voce? Ora non devi far altro che salvarmi e io proclamerò il tuo nome fino ai confini della terra".
"Va bene", disse la voce. "Ti salverò. Staccati dal ramo".

"Staccarmi dal ramo?", strillò l'uomo sconvolto. "Non sono mica matto!".

Fedeabbandono in Diofiducia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 09/04/2002