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PREGHIERA

41. Eroe è colui

Nicolino Sarale

L'autentico «eroe»
è l'uomo qualunque che ha pazienza,
è l'umile che accetta
il mistero della vita,
il mistero della fede,
il mistero dell'eternità.
Eroe è l'operaio flagellato dalla vita;
è la madre ricca di paura
per l'avvenire e di lacrime;
è il prete solitario e amato solo da Dio,
dimenticato da tutti,
tormentato dalla sua solitudine
e assetato di bellezza;
è il giovane che si apre alla vita
e la trova amara e malinconica...
Eroe è colui che crede fino allo spasimo
all'amore di Dio,
al progetto infallibile della provvidenza,
al mistero dell'infinito e dell'onnipotente;
eroe è colui che ogni giorno
accetta con pazienza e con sorriso la vita
e aspetta l'incontro con Cristo.

eroismofedesperanza

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 01/06/2002

PREGHIERA

42. Guidami

John Henry Newman

Guidami, luce gentile, in mezzo alle tenebre
guidami tu.
Buia è la notte e la mia casa è lontana:
guidami tu.
Dirigi tu il mio cammino; di vedere lontano
non te lo chiedo - un solo passo sicuro mi basta.
In passato non pensavo così, né ti pregavo:
guidami tu.
Amavo scegliere da solo la via; ma ora
guidami tu.
Amavo la luce del giorno e senza timore
cedevo all'orgoglio - non ricordare, ti prego, il passato.
A lungo tu mi sei stato vicino;
posso dunque ripetere:
guidami tu.
Fra acquitrini e paludi, fra crepacci e torrenti
finché la notte è trascorsa.
All'alba, quei volti di angeli torneranno a sorridere,
da me amati un tempo e poi purtroppo perduti.

vocazionemissioneprogetto di Diosequela

5.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Cristina Giustozzi, inserito il 24/05/2002

PREGHIERA

43. Dammi la mano   1

John Henry Newman

Guidami, luce amabile,
tra l'oscurità che mi avvolge.
Guidami innanzi, oscura è la notte,
lontano sono da casa.
Dove mi condurrai?
Non te lo chiedo, o Signore!
So che la tua potenza
m'ha conservato al sicuro
da tanto tempo,
e so che ora mi condurrai ancora,
sia pure attraverso rocce e precipizi,
sia pure attraverso montagne e deserti
sino a quando sarà finita la notte.
Non è sempre stato così:
non ho sempre pregato
perché tu mi guidassi!
Ho amato scegliere da me il sentiero,
ma ora tu guidami!

abbandonoprogetto di Diofedefiducia

inviato da Maria Grazia Guidetti, inserito il 24/05/2002

PREGHIERA

44. Conducimi   2

John Henry Newman

Signore, fa' di me ciò che vuoi!
Non cerco di sapere in anticipo i tuoi disegni su di me,
voglio ciò che tu vuoi per me.

Non dico:
"Dovunque andrai, io ti seguirò!",
perché sono debole,
ma mi dono a te perché sia tu a condurmi.
Voglio seguirti nell'oscurità,
non ti chiedo che la forza necessaria.

O Signore, fa' ch'io porti ogni cosa davanti a te,
e cerchi ciò che a te piace in ogni mia decisione
e la benedizione su tutte le mie azioni.

Come una meridiana non indica l'ora se non con il sole,
così io voglio essere orientato da te,
Tu vuoi guidarmi e servirti di me.
Così sia, Signore Gesù!

Fedeabbandono in Dioprogetto di Dio

4.0/5 (1 voto)

inviato da Suor Irina Mandro, inserito il 24/05/2002

TESTO

45. Il tuo nome

Tonino Bello

Vocazione è la parola che dovresti amare di più
perché è il segno di quanto tu sia importante agli occhi di Dio.
E' l'indice di gradimento presso di Lui, della tua fragile vita.
Si, perché se ti chiama vuol dire che ti ama.
Gli stai a cuore, non c'è dubbio.
In una turba sterminata di gente risuona un nome: il tuo! Stupore generale.
A te non ci aveva pensato nessuno. Lui si!
Davanti ai microfoni della storia, ti affida un compito su misura per Lui!
Si, per Lui, non per te. Più che una "missione" sembra una "scommessa".
Una scommessa sulla tua povertà.
Ha scritto "ti amo" sulla roccia, non sulla sabbia come nelle vecchie canzoni.
E accanto ci ha messo il tuo nome.
Forse l'ha sognato di notte, nella tua notte.
Alleluia!
Puoi dire a tutti: non si è vergognato di me!

Questo testo è conosciuto anche con il titolo "Vocazione, la parola che dovresti amare di più"

vocazionemissioneprogetto di Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 11/05/2002

TESTO

46. Nel cuore e nel corpo

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni

La frase si trova in un testo del Concilio, ed è splendida per dottrina e concisione. Dice che, all'annuncio dell'angelo, Maria vergine "accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio".
Nel cuore e nel corpo.

Fece largo, cioè, nei suoi pensieri ai pensieri di Dio, ma non si sentì per questo ridotta al silenzio.

Offrì volentieri il terreno vergine del suo spirito alla germinazione del Verbo; ma non si considerò espropriata di nulla. Gli cedette con gioia il suolo più inviolabile della sua vita interiore; ma senza dover ridurre gli spazi della sua libertà. Diede stabile alloggio al Signore nelle stanze più segrete della sua anima, ma non ne sentì la presenza come violazione di domicilio.

Santa Maria, donna accogliente aiutaci ad accogliere la Parola nell'intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Egli non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine.

Non entra in casa per metterci le manette, ma per restituirci il gusto della vera libertà.

Lo sappiamo: è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come Adamo tra gli alberi dell'Eden. Facci comprendere che Dio, se gusta i progetti, non ci rovina le festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace.

E una volta che l'avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo brillerà della sua luce.

Mariafiduciaabbandonoprogetto di Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/05/2002

TESTO

47. Un fragile vaso

Rabindranath Tagore

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.

Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di una vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline:
attraverso di esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.

Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.

vocazioneumiltàpiccolezzaprogetto di Diorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

PREGHIERA

48. Agenda

poesia francese

Gli uomini sono folli, dice Dio,
Essi vogliono avere sempre più tempo.
Essi vogliono possedere il tempo.
Essi non sanno dire altro che:
Non perder tempo!
Poveri uomini che non hanno compreso
che, a volerlo guadagnare,
si può perdere il proprio tempo.

Quando li vedo, il piede sull'acceleratore
e l'occhio rivolto al quadrante dell'orologio,
io mi dico, mio Dio,
che il tempo di viver è impazzito
poiché è troppo pieno
di avvenimenti e di stanchezze,
di chiacchiere e trambusto,
d'agitazione e precipitazione.
Poveri uomini, passati troppo in fretta
dal quadrante solare al cronometro!
Essi misurano sempre meglio il tempo
ma non ne conoscono più il mistero.

Allora, ho riflettuto, dice Dio,
io voglio regalare loro un'agenda,
la mia agenda,
piena di appuntamenti importanti.
Ogni giorno un incontro con me...
qualche minuto d'ebbrezza
nel grigiore del tempo,
poiché io sono l'Eterno, colui che possiede il tempo.
Ogni giorno dei lunghi momenti
con la sposa o lo sposo,
insieme con gli amici, con i figli...

E' deciso, dice Dio,
offrirò loro la mia agenda
perché, dal più grande al più piccolo,
scoprano finalmente che solo il tempo passato ad amare
è tempo guadagnato.

tempovalore del tempoprogetto

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

49. Mandati nel mondo

Henri J. M. Nouwen, Pane per il viaggio

Ciascuno di noi ha una missione nella vita. Gesù prega il Padre per i suoi seguaci, dicendo: «Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo» (Giovanni 17,18). Di rado ci rendiamo pienamente conto che siamo mandati per adempiere i compiti che Dio ci ha dato.

Agiamo come se fossimo noi a scegliere come, dove e con chi vivere. Agiamo come se fossimo gettati allo sbaraglio nella creazione e dovessimo decidere come passare il tempo finché moriremo. Ma siamo stati mandati nel mondo da Dio, proprio come Gesù.

Quando cominciamo a vivere con questa convinzione la nostra vita, scopriamo subito che cosa siamo stati mandati a fare.

vocazionemissionetestimonianzaprogetto di Dio

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 05/05/2002

TESTO

50. Prendete il tempo

Prendete il tempo di giocare,
è il segreto dell'eterna giovinezza.

Prendete il tempo di leggere,
è la sorgente del sapere.

Prendete il tempo di amare e di essere amati,
è una grazia di Dio

Prendete il tempo di farvi degli amici,
è la via dei fortunati,

Prendete il tempo di ridere,
è la musica dell'amore.

Prendete il tempo di pensare ,
è la sorgente dell'azione.

Prendete il tempo di donare,
la vita è troppo corta per essere egoisti.

Prendete il tempo di lavorare,
è il prezzo del successo.

Prendete il tempo di pregare,
è la vostra forza sulla terra.

tempovalore del tempovita progetto

inviato da Miriam Piras, inserito il 04/05/2002

PREGHIERA

51. Padre, mi abbandono a te   3

Charles de Foucauld

Padre mio, io mi abbandono a Te,
fa' di me ciò che ti piace.
Qualunque cosa tu faccia di me,
ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà
si compia in me
e in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, Dio mio;
rimetto l'anima mia nelle tue mani
te la dono, Dio mio,
con tutto l'amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me un'esigenza d'amore
il darmi,
il rimettermi nelle tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
poiché Tu sei il Padre mio.

abbandonoprogetto di Diofedefiducia

4.0/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 12/04/2002

TESTO

52. Messaggio di tenerezza   3

Margaret Fishback Powers

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro e ho visto che,
ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti,
finché tutti i miei giorni si esaurirono.

Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggior paura e di maggior dolore...

Ho domandato allora:
«Signore, tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti peggiori della mia vita?»

Ed il Signore mi rispose:
«Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te
durante tutta la camminata
e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo,
e non ti ho lasciato...
I giorni in cui tu hai visto solo un orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio.»

rapporto con Dioprogetto di Diosofferenzadoloredifficoltàfiduciafedeserenità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002

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