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PREGHIERA

21. Preghiera cristiana con il creato

Papa Francesco, Laudato si', Lettera Enciclica, 24 maggio 2015

Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza
e della tua tenerezza.
Laudato si'!

Figlio di Dio, Gesù,
da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura
con la tua gloria di risorto.
Laudato si'!

Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l'amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori
per spingerci al bene.
Laudato si'!

Signore Dio, Uno e Trino,
comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti
nella bellezza dell'universo,
dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine
per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti
con tutto ciò che esiste.
Dio d'amore, mostraci il nostro posto
in questo mondo
come strumenti del tuo affetto
per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell'indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli,
e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita,
per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si'!
Amen

creatocreazionenaturaecologiaterra

5.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 23/08/2015

PREGHIERA

22. Preghiera di Papa Francesco per il Giubileo della misericordia   3

Papa Francesco, Giubileo dedicato alla Misericordia (8/12/2015 - 20/12/2016)

Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:
Se tu conoscessi il dono di Dio!

Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di te, suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l'ignoranza
e nell'errore; fa' che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.

Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Clicca qui per la preghiera, con immagine, da stampare.

misericordiaperdonomisericordia di Dio

5.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/06/2015

PREGHIERA

23. Oggi è Pasqua

Preghiera dal Congo

Oggi niente mi impedirà di danzare
e la terra tremerà sotto i miei piedi:
io sono l'uomo, la donna della danza!

Oggi niente mi impedirà di suonare
e il mondo intero ascolterà la mia musica.
Oggi niente mi impedirà di cantare
e l'intera umanità rimarrà commossa:
io sono l'uomo, la donna, della gioia di vivere!

Oggi...
né fame, né povertà, né malattia,
né siccità, né guerra, né miseria:
oggi è Pasqua!

Niente mi impedirà di lodarti,
danzarti e cantarti.
Tu sei Risorto e mi salvi,
tu sei Risorto e mi fai vivere.
Chi, meglio di me, potrebbe danzare?
Chi, meglio di me, può percuotere il tamburo?

Oggi, Signore, sulle ceneri della mia vita,
sugli scheletri della guerra e della fame,
sull'aridità delle nostre siccità...
io ti canto, danzo per i miei fratelli e sorelle
che hanno perso il canto e la gioia,
che hanno smarrito il sorriso e la danza...
perché tu sei Risorto!
Amen.

pasquarisortoresurrezionedanzasperanza

5.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/06/2015

PREGHIERA

24. Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete   1

Anna Maria Cànopi, Sergio Stevan, Oggi vengo a casa tua, Milano, Paoline, 2000, pagg.8-10

Che io sappia
di essere piccolo come Zaccheo,
Signore Gesù,
- piccolo di statura morale -
ma dammi un po' di fantasia
per trovare il modo
di alzarmi un poco da terra
spinto dal desiderio di vederti passare,
di conoscerti e di sapere chi sei tu per me.

Signore Gesù,
fa' che io mi riconosca
nel primo dei pubblicani, dei peccatori,
quanto al disonesto accumulare
tante cose di mio gusto,
tante false sicurezze;
fa' che io mi riconosca fra i pubblicani,
ma mettimi in cuore una sana inquietudine,
almeno un po' di curiosità
per cercare te!

Signore Gesù,
so che devi passare dalle mie parti,
dove sono io,
tu devi passare di qui: sei venuto apposta!
Ti prego, fammi trovare un albero,
fammi trovare qualcuno
che io ritenga più alto,
migliore di me,
per valermi della sua statura
e cercare di vedere te,
soprattutto per farmi vedere da te,
e sentirmi da te chiamare per nome.

Che stupore!
Come mi conosci? Chi ti ha parlato di me?
Signore Gesù, ti prego, dimmi che oggi
ti vuoi fermare da me in casa mia,
come ospite, come amico che non parte più.

Vieni, Signore Gesù,
a riempire di gioia la mia vita
liberandomi dal peso ingombrante
di ciò che sono
e di ciò che possiedo da solo.
Sì, soprattutto liberandomi
dal peso ingombrante
di ciò che sono - o che ritengo di essere -
e di ciò che egoisticamente possiedo.

Vieni a darmi l'entusiasmo di essere povero
nel cuore e ricco soltanto di te.
Io sono sicuro che mi ascolti,
perché sei già venuto a cercarmi,
e mi hai trovato come tesoro che era perduto;
mi hai riacquistato a prezzo di te stesso...
Tu per me hai fatto questo,
per me che nemmeno ti conoscevo.
Sono piccolo, meschino.

Signore Gesù, pastore grande, pastore buono,
sollevami sulle tue spalle per farmi vedere
anche il volto del Padre.
Che io sappia innalzarmi
soltanto facendomi sollevare da te
che per questo sei venuto:
per i piccoli che ti desiderano
e che ti protendono le braccia
per farsi sollevare da te
fino al cuore dell'eterno Padre
da cui sei venuto a rivelare l'infinito amore.

Allora ogni giorno vivrò con gioia
Il mio incontro con te
- la mia Pasqua - e sarò un continuo grazie,
un "amen-alleluia" senza fine.

GesùZaccheorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 14/04/2014

PREGHIERA

25. Signore, fa' ch'io possa vederti negli ammalati   1

Madre Teresa di Calcutta, Something Beautiful for God

Signore amatissimo, fa' ch'io possa vederti oggi e ogni giorno nella persona dei tuoi malati, e servirti curandoli.
Se ti nascondi sotto la figura sgradevole del collerico, dello scontento, dell'arrogante, fa' ch'io possa ancora riconoscerti e dire: "Gesù, mio paziente, quanto è dolce servirti".
Signore, dammi questa fede che vede chiaro, e allora il mio compito non sarà mai monotono, sempre la gioia zampillerà quando mi presterò ai capricci e risponderò ai desideri di tutti i poveri sofferenti...
O Dio, poiché sei Gesù il mio paziente, degnati anche di essere per me un Gesù che ha pazienza, indulgente con i miei errori e che tiene conto dell'intenzione, perché la mia intenzione è di amarti e di servirti nella persona di ogni tuo malato.
Signore aumenta la mia fede (Lc 17,5), benedici i miei sforzi e il mio compito, ora e sempre.

malatoservizio ai malatipazienza

4.8/5 (5 voti)

inviato da Maria Grazia Lucca, inserito il 21/02/2014

PREGHIERA

26. Grazie per questo anno (versione breve)   9

Don Tonino Bello, Parole d'amore, ed. La meridiana

Eccoci, Signore, davanti a te
dopo aver tanto camminato lungo quest'anno.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell'anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
«Abbiamo faticato tutta la notte,
e non abbiamo preso nulla».
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te non possiamo far nulla.
Ci agitiamo soltanto.
Grazie, Signore, perché
se ci fai sperimentare la povertà della mietitura
e ci fai vivere con dolore il tempo delle vacche magre,
tu dimostri di volerci veramente bene,
poiché ci distogli dalle nostre presunzioni
corrose dal tarlo dell'efficientismo,
raffreni i nostri desideri di onnipotenza,
e non ci esponi al ridicolo di fronte alla storia:
anzi di fronte alla cronaca.

ringraziamentogratitudinefine anno

4.2/5 (6 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 31/12/2013

PREGHIERA

27. La preghiera del Papa a Maria, Stella del Mare   3

Papa Francesco, S. Messa a Lampedusa, 8 luglio 2013

O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.

Madre di Dio e Madre nostra, volgi il tuo sguardo dolcissimo
su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare
per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita,
per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.

Protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L'incontro con noi e con i nostri popoli
non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.

Madre di misericordia, implora perdono per noi che,
resi ciechi dall'egoismo, ripiegati sui nostri interessie prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.

Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore
di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità,
fanno indegno commercio della vita umana.

Modello di carità, benedici gli uomini e le donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra:
l'amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni
e aurora di un mondo di pace. Amen.

accoglienzamigranticaritàsoccorsoamore di CristoMaria

4.1/5 (7 voti)

inviato da Paola Maria Teresa, inserito il 23/12/2013

PREGHIERA

28. Le mie candele   1

Caryll Houselander

Le mie candele si sono consumate
ai piedi del crocifisso.

Per strada c'era un povero
con le scarpe tutte rotte,
ed io tornai per pregare il Cristo di legno.

Non seppi pregare, Signore,
il tuo Amore, in carne e ossa.

preghierapoveriamorecarità

4.7/5 (3 voti)

inviato da Marcellino Pane, inserito il 13/03/2013

PREGHIERA

29. Ora tu hai un corpo - Adoriamo il Dio-con-noi   2

Anna Maria Galliano, Stupore di Natale, Paoline, 2012

E' un avvenimento incredibile che tu Dio, il Creatore dell'universo,
abbia voluto un corpo e sia nato bambino nella nostra storia.
E' meraviglioso che tu, l'infinitamente grande, ti sia fatto piccolo,
Tu, l'Onnipotente, ti sia reso povero,
per arricchire noi della tua presenza e dei tuoi doni.
Tu, l'Invisibile, adesso sei visibile in Gesù, uno di noi:
ti contempliamo con stupore e gratitudine.

Ora tu hai un corpo,
Figlio dell'uomo,
e respiri la vita
del nostro splendido
inquieto mondo,
hai occhi che leggono
i nostri sguardi assetati
e fuggitivi,
orecchi che registrano
segreti sospiri
e lamenti,
mani che toccano
ferite intoccabili,
piedi che conoscono
le strade della notte
nell'interminabile
viaggio dell'incontro,
e cuore che sussulta
per limpide amicizie
che profumano di cielo.

Ora tu sei uno di noi

nataleincarnazioneGesù bambino

5.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 24/12/2012

PREGHIERA

30. Come i re magi   2

Federica Storace, http://berber.altervista.org/come_i_re_magi.htm

Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano:" Dov'è il Re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo". (Mt 2, 1-2).

Signore, ti chiedo di rendermi simile, almeno un pochino, ai Re Magi.

Questi personaggi speciali, tra leggenda e realtà, che finiscono sempre un po' bistrattati nei nostri presepi domestici. Giungono a destinazione quasi alla fine della festa, quando Gesù Bambino è ormai nato e tutti sono già arrivati ad adorarlo prima di loro. Fanno appena in tempo a posare i famosi doni davanti alla capanna e vengono velocemente riposti, con le altre statuine, nella scatola e poi in dispensa, pronti per l'anno dopo... "Toccata e fuga". Una presenza su cui non meditiamo mai abbastanza e che, invece, porta in se tutte le premesse e la fatica di un lungo viaggio.

Rendimi simile a loro, Signore.A questi uomini colti, ricchi, potenti, che avrebbero potuto stare tranquillamente e comodamente nelle loro bellissime case e, invece, si sono messi in cammino.

Con i loro bagagli, le carovane, l'oro, l'incenso e la mirra, con una stella speciale ad illuminare le loro notti e l'eco delle profezie antiche a riscaldare i loro cuori.

Uomini di scienza, di successo e di cultura che, però, non si sono accontentati.

Dona anche a me l'umiltà necessaria per mettermi in viaggio ed infiamma la mia anima del desiderio ardente di trovarti. Non permettere che io mi inganni pensando di poterti raggiungere senza "muovermi", rimanendo ferma in me stessa. Spingimi a lasciare tutto e a mettermi per strada affrontando gli inconvenienti che ogni viaggio comporta, magari un viaggio difficile, in pieno deserto.

Ricordami sempre che bisogna cercare ciò che vale perché né la scienza, né l'intelligenza, né la cultura, né i piaceri, né la ricchezza, niente basta per dare senso alla vita, niente senza aver trovato te, il Salvatore. Tu, Signore, colui che non possiamo incontrare se rimaniamo confinati in casa nostra. Colui che non possiamo scoprire se non facciamo la fatica di superare il nostro limite umano.

I nostri limiti. Quei limiti che, spesso, diventano un comodo alibi per giustificarci, per non trovarci costretti a porgere l'altra guancia, per non dover andare incontro al nostro fratello scomodo, proprio quello che, sfortunatamente!, ci è prossimo ma ci urta il sistema nervoso!

Che cosa si saranno detti questi tre Re multietnici, a rappresentare tutte le genti del mondo e del tempo, durante il viaggio? Cosa sarà passato nei loro cuori? Quali interrogativi? Quali speranze? Quanti, profondi scoraggiamenti ed incertezze? Chissà. Forse le loro speranze e le loro paure sono anche le nostre...

Donami, Signore, alla fine di questo cammino, di trovarti e di poterti adorare con i miei poveri doni.

E allora non sarà più come arrivare ad una festa giunta quasi alla fine ma sarà festa senza fine. Amen.

epifanianatalericerca di Dio

4.2/5 (5 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/04/2012

PREGHIERA

31. Parafrasi del Padre nostro (2008)

Padre nostro,
mio e di ogni uomo,
non ti vediamo
ma ti sentiamo presente
accanto a noi.
Fa' che la nostra vita
manifesti la tua bontà.

Venga il tuo regno in mezzo a noi
nella libertà e nell'amore,
nella fraternità e nel diritto,
nella giustizia e nella verità.

Aiutaci a compiere la tua volontà
come il Figlio tuo Gesù,
l'ha realizzata.

Dacci ogni giorno il pane
di cui abbiamo vero bisogno.

Perdona i nostri lamenti
e i peccati che nel mondo
offendono la tua bontà.
Dacci la forza di perdonare.

Non lasciarci soli nella prova,
ma liberaci dal male
che minaccia la vita
soprattutto dei piccoli,
dei poveri,
e che sale dal profondo
di noi stessi.

padre nostro

4.0/5 (2 voti)

inviato da Padre Roberto Geroldi, inserito il 22/01/2012

PREGHIERA

32. Grazie per questo anno (versione lunga)   1

Tonino Bello

Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.

Ma se ci sentiamo sfiniti,
non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.

È perché, purtroppo, molti passi,
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue:
seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola;
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre,
e non sui moduli semplici dell'abbandono fiducioso in te.

Forse mai, come in questo crepuscolo dell'anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
"Abbiamo faticato tutta la notte,
e non abbiamo preso nulla".

Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te,
non possiamo far nulla. Ci agitiamo soltanto.

Ma ci sono altri motivi, Signore, che, al termine dell'anno,
esigono il nostro rendimento di grazie.

Ti ringraziamo, Signore,
perché ci conservi nel tuo amore.
Perché continui ad avere fiducia in noi.

Grazie, perché non solo ci sopporti,
ma ci dai ad intendere che non sai fare a meno di noi.

Grazie, Signore, perché non finisci di scommettere su di noi.
Perché non ci avvilisci per le nostre inettitudini.

Anzi, ci metti nell'anima un cosi vivo desiderio di ricupero,
che già vediamo il nuovo anno
come spazio della speranza e tempo propizio
per sanare i nostri dissesti.

Spogliaci, Signore, di ogni ombra di arroganza.
Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro gravido di grazia e di luce
e di incontenibile amore per la vita.

Aiutaci a spendere per te
tutto quello che abbiamo e che siamo.
E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore.
Fino alle lacrime.

ringraziamentofine annogratitudine

1.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 31/12/2011

PREGHIERA

33. Come vorrei che tu venissi   1

Come vorrei che tu venissi tardi,
per avere ancora tempo di annunciare
e di portare la tua carità agli altri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per conoscere subito, alla fonte, il calore della carità.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter costruire nell'attesa,
un regno di solidarietà, di attenzione ai poveri.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere subito in comunione piena e definitiva con te.

Come vorrei che tu venissi tardi,
per poter purificare nell'ascesi,
nella penitenza, nella vita cristiana la mia povera esistenza.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere accolto, peccatore, nella tua infinita misericordia.

Come vorrei che tu venissi tardi,
perché è bello vivere sapendo che tu ci affidi
un compito di responsabilità.

Come vorrei che tu venissi presto,
per essere nella gioia piena.

Signore, non so quello che voglio,
ma di una cosa sono certo:
il meglio è la tua volontà.

Aiutami ad essere pronto a compiere
in qualsiasi tempo e situazione
la tua volontà d'amore per noi,
adesso e al tempo della mia morte. Amen.

avventonataleattesavenutavolontà di Diovitamorteresponsabilità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011

PREGHIERA

34. Preghiera sul metrò

Fernando Filanti

Signore Dio,
Padre buono
dalle viscere materne
colme di misericordia,
abbi pietà:
di noi
crocifissi
sul legno dell'anoressia
e della bulimia,
di noi inchiodati
dalla droga e dall'alcool,
di noi con il costato
squarciato
dall'ansia
di non essere amati,
di noi
sepolti dal danaro,
dal successo,
dal consumo,
dal sesso senza amore.
Risuscitaci
come hai fatto con Gesù,
in una natura nuova
di figli,
che lasciano
il sepolcro dei bisogni
e camminano
redenti
verso di te,
ricercando
il loro
desiderio profondo.

povertà interioreesterioritàinterioritàbisogno di amore

inviato da Fernando Filanti, inserito il 06/11/2011

PREGHIERA

35. Restami vicino, o Signore!

Elizabeth Ruth Obbard, Pensieri Eucaristici, Centro Eucaristico

Gesù, è facile scoraggiarmi
quando lotto per la santità
e mi sembra di non migliorare.
Fa' che io ponga
la mia fiducia in te
e non nei miei poveri mezzi.
La tua vita sembrò
un fallimento sulla croce,
ma tu sei venuto
per amarci fino alla fine.
Donando te stesso
nel pane e nel vino,
hai indicato il modo in cui
vuoi che ci amiamo a vicenda.
Signore Gesù Cristo,
accoglimi nel tuo splendore;
colmami del tuo Spirito,
purifica il mio cuore.

vicinanzaamoredonoaccoglienzafiducia

3.0/5 (2 voti)

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 01/08/2011

PREGHIERA

36. Preghiera per il lavoro

Monastero di Baggiovara, Diocesi di Modena-Nonantola, Preghiera della Novena di Pentecoste 2011 "Eucarestia e lavoro"

Gesù Signore,
tu che fosti lavoratore
con il giusto Giuseppe,
tu che conoscesti la fatica
e il sudore del lavoro,
tu che sai quanto sia doloroso
esserne senza,
tu che conosci le umane paure
dell'incerto domani,
guarda a noi tuoi poveri figli
angustiati dal lavoro che manca.
Tu che per starci sempre vicino
ti sei fatto pane e vino,
santi doni, nostra consolazione,
soccorri i nostri bisogni,
insegnaci ad amare il nostro lavoro,
dona di capire che è tuo dono,
dona di trovare in esso santificazione,
dona speranza a chi non lo trova,
dona forza quand'esso è fatica,
dona gioia al giusto compenso,
dona pace a chi teme il futuro.
Amen.

lavorodisoccupazionesan giuseppe lavoratore

inviato da Angela Magnoni, inserito il 23/06/2011

PREGHIERA

37. Una storia di mani   1

Primo Mazzolari, Preghiere, La Locusta

La tua morte, o Gesù, è una storia di mani. Una storia di povere mani, che denudano, inchiodano, giocano a dadi, spaccano il cuore. Tu lo sai, tu lo vedi, o Signore. Prima di giudicare, però, pensiamoci.

Ci sono dentro anche le nostre mani. Mani che contano volentieri il denaro, mani che legano le mani agli umili, mani che applaudono le prepotenze dei violenti, mani che spogliano i poveri, mani che inchiodano perché nessuno contenda il nostro privilegio, mani che invano cercano di lavare le proprie viltà, mani che scrivono contro la verità, mani che trapassano i cuori. La tua morte è opera di queste mani, che continuano nei secoli l'agonia e la passione.

Se potessimo dimenticare queste mani, se ci fosse un'acqua per lavare queste mani. Per dimenticare le mie mani, ho bisogno di guardare altre mani, di sostituire le mie mani spietate con le mani misericordiose della Madonna, della Maddalena, di Giovanni, del Centurione che si batte il petto...

crocevenerdì santopassioneresponsabilitàingiustizia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Dino Lanza, inserito il 20/04/2011

PREGHIERA

38. Maria donna del terzo giorno

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed. San Paolo

Santa Maria, donna del terzo giorno, destaci dal sonno della roccia. E l'annuncio che è Pasqua pure per noi, vieni a portarcelo tu, nel cuore della notte.

Non aspettare i chiarori dell'alba. Non attendere che le donne vengano con gli unguenti. Vieni prima tu, coi riflessi del Risorto negli occhi e con i profumi della tua testimonianza diretta.

Quando le altre Marie arriveranno nel giardino, con i piedi umidi di rugiada, ci trovino già desti e sappiano di essere state precedute da te, l'unica spettatrice del duello tra la vita e la morte. La nostra non è mancanza di fiducia nelle loro parole. Ma ci sentiamo così addosso i tentacoli della morte, che la loro testimonianza non ci basta. Esse hanno visto, sì, il trionfo del vincitore. Ma non hanno sperimentato la sconfitta dell'avversario. Solo tu ci puoi assicurare che la morte è stata uccisa davvero, perché l'hai vista esanime a terra.

Santa Maria, donna del terzo giorno, donaci la certezza che, nonostante tutto, la morte non avrà più presa su di noi. Che le ingiustizie dei popoli hanno i giorni contati. Che i bagliori delle guerre si stanno riducendo a luci crepuscolari. Che le sofferenze dei poveri sono giunte agli ultimi rantoli. Che la fame, il razzismo, la droga sono il riporto di vecchie contabilità fallimentari. Che la noia, la solitudine, la malattia sono gli arretrati dovuti ad antiche gestioni. E che, finalmente, le lacrime di tutte le vittime delle violenze e del dolore saranno presto prosciugate come la brina dal sole della primavera.

Santa Maria, donna del terzo giorno, strappaci dal volto il sudario della disperazione e arrotola per sempre, in un angolo, le bende del nostro peccato.

A dispetto della mancanza di lavoro, di case, di pane, confortaci col vino nuovo della gioia e con gli azimi pasquali della solidarietà.

Donaci un po' di pace. Impediscici di intingere il boccone traditore nel piatto delle erbe amare. Liberaci dal bacio della vigliaccheria. Preservaci dall'egoismo.

E regalaci la speranza che, quando verrà il momento della sfida decisiva, anche per noi come per Gesù, tu possa essere l'arbitra che, il terzo giorno, omologherà finalmente la nostra vittoria.

mariarisortoresurrezionerisurrezionepasquasperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 19/04/2011

PREGHIERA

39. Maria donna coraggiosa   1

Tonino Bello, Maria donna dei nostri giorni, ed. San Paolo

Santa Maria, donna coraggiosa, alcuni anni fa in una celebre omelia pronunciata a Zapopan nel Messico, Giovanni Paolo II ha scolpito il monumento più bello che il magistero della Chiesa abbia mai elevato alla tua umana fierezza, quando disse che tu ti presenti come modello «per coloro che non accettano passivamente le avverse circostanze della vita personale e sociale, né sono vittime dell'alienazione».

Dunque, tu non ti sei rassegnata a subire l'esistenza. Hai combattuto. Hai affrontato gli ostacoli a viso aperto. Hai reagito di fronte alle difficoltà personali e ti sei ribellata dinanzi alle ingiustizie sociali del tuo tempo. Non sei stata, cioè, quella donna tutta casa e chiesa che certe immagini devozionali vorrebbero farci passare. Sei scesa sulla strada e ne hai affrontato i pericoli, con la consapevolezza che i tuoi privilegi di Madre di Dio non ti avrebbero offerto isole pedonali capaci di preservarti dal traffico violento della vita.

Perciò, Santa Maria, donna coraggiosa, tu che nelle tre ore di agonia sotto la croce hai assorbito come una spugna le afflizioni di tutte le madri della terra, prestaci un po' della tua fortezza. Nel nome di Dio, vendicatore dei poveri, alimenta i moti di ribellione di chi si vede calpestato nella sua dignità. Alleggerisci le pene di tutte le vittime dei soprusi. E conforta il pianto nascosto di tante donne che, nell'intimità della casa, vengono sistematicamente oppresse dalla prepotenza del maschio.

Ma ispira anche la protesta delle madri lacerate negli affetti dai sistemi di forza e dalle ideologie di potere. Tu, simbolo delle donne irriducibili alla logica della violenza, guida i passi delle "madri-coraggio" perché scuotano l'omertà di tanti complici silenzi. Scendi in tutte le "piazze di maggio" del mondo per confortare coloro che piangono i figli desaparecidos. E quando suona la diana di guerra, convoca tutte le figlie di Eva perché si mettano sulla porta di casa e impediscano ai loro uomini di uscire, armati come Caino, ad ammazzare il fratello.

Santa Maria, donna coraggiosa, tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci col tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità. Aiutaci a portare il fardello delle tribolazioni quotidiane, non con l'anima dei disperati, ma con la serenità di chi sa di essere custodito nel cavo della mano di Dio. E se ci sfiora la tentazione di farla finita perché non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranza.

E allora, confortati dal tuo respiro, ti invocheremo con la preghiera più antica che sia stata scritta in tuo onore: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta». Così sia.

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inviato da Qumran2, inserito il 19/04/2011

PREGHIERA

40. Preghiera dell'infermiere   1

O Signore Dio, Padre e Madre di chi spera in te, in punta di piedi sono entrato in questa cappella ed ho rotto il tuo silenzio per affidare a te la mia missione di infermiere.

Il mio è un compito di grande responsabilità e per questo ti ringrazio! Ogni giorno il dono prezioso della vita passa per le mie mani, perché io lo custodisca e me ne prenda cura in ragione delle mie capacità, confidando nella tua carezza e nel tuo conforto, quando la sfida diventa cosa troppo ardua.

Fra le tue mani voglio deporre ognuna di quelle vite che mi sono affidate, ogni mio paziente, perché il tuo conforto tenga uniti me e loro in un solo unico abbraccio.

Lascia che sia il tuo sorriso a riempire le mie giornate, a fare così di me immagine lieta della tua grazia e della tua bontà!

Fa' che sia la forza della tua compassione a guidare le mie mani tutte quelle volte in cui l'impotenza davanti alla malattia rischia di bloccare le mie azioni; ogni volta che ho bisogno di sentire tutta la tenerezza di un Padre per prendermi cura delle piaghe di un figlio, del dolore di un fratello; per ciascuna di quelle circostanze in cui sarebbe cosa più facile abbandonarsi alle lacrime o voltare le spalle! Lascia che il mio cuore senta ogni giorno più forte la ricchezza dell'unico e vero amore...il tuo!

Concedimi quel vigore speciale che viene dalla mitezza e dalla serenità, perché con umiltà e pazienza, sia sempre pronto a rispondere ad ogni campanello che squilla... con solerzia, disponibilità e volto lieto! Rendi celere ogni mia azione, anche nelle più piccole mansioni, anche di fronte ad un paziente ansioso e petulante. Lascia che io possa comprendere la difficoltà e la paura di chi si affida alle mie mani, perché non dell'ansia o della petulanza io mi sappia preoccupare ma del disagio e della fragilità di una persona da cui spesso queste provengono!

Fa' di me il più docile strumento della tua tenerezza per chi, anziano, debole, povero e solo, incrocia i miei passi lungo la corsia.

Fa' che io sia un valido collaboratore per ognuno dei miei colleghi!

Lascia che i miei occhi sappiano scorgere, con gioia, i lineamenti del volto di Cristo sofferente in ogni ammalato che viene affidato alle mie cure!

Lascia che le mie braccia si confondano con le tue ogni volta che il dolore di chi soffre ha bisogno di trovare sul tuo petto un porto sicuro, un luogo di dolcezza nel quale rifugiarsi anche soltanto per piangere o per affidare al silenzio la tenerezza di una preghiera.

Anche nelle giornate più confuse, lascia che ognuno dei miei pazienti possa scorgere in me l'immagine di una mano tesa: sarà la tua mano che guiderà la mia a farsi consolazione per tutti coloro che si sentono abbandonati.

Allo stesso modo ti prego di rendermi capace di trovare sempre in te la forza per essere dolce e comprensivo verso tutti i parenti ansiosi e preoccupati per i loro cari! Le mie parole siano cariche, per ognuno, della tua bontà e della tua grazia! Fa' di me valido strumento della tua empatia, perché io non sia capace solo di "sentire", ma soprattutto di "ascoltare" tutti con attenzione e premura.

Voglio essere un infermiere che sappia farsi samaritano per tutti quelli che incontra nel suo reparto! Per questo vorrei possedere soltanto due armi: la luce del tuo sorriso e la forza della tua costante, silenziosa e discreta presenza al mio fianco.

E mi affido a Maria, donna di compassione e di amore! Che lei mi prenda per mano nel mio servizio e mi conduca nel sentiero della sofferenza con la gioia infinita nel cuore. Amen

saluteservizioinfermiere

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inviato da Don Gianni Mattia, inserito il 19/02/2011

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