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TESTO

21. Le divisioni tra i cristiani

Papa Francesco, Udienza Generale, 8 ottobre 2014

Le divisioni tra i cristiani, mentre feriscono la Chiesa, feriscono Cristo, e noi divisi provochiamo una ferita a Cristo: la Chiesa infatti è il corpo di cui Cristo è capo. Sappiamo bene quanto stesse a cuore a Gesù che i suoi discepoli rimanessero uniti nel suo amore. Basta pensare alle sue parole riportate nel capitolo diciassettesimo del Vangelo di Giovanni, la preghiera rivolta al Padre nell'imminenza della passione: «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11).

unità dei cristianidivisioneecumenismochiesa

5.0/5 (1 voto)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 09/06/2015

TESTO

22. Il Natale sei tu   7

P. Dennis Doren Lahr L.C., Sembrando Esperanza II, 2012

Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno e lasciare entrare Dio nella tua anima.
L'albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.
Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori che adornano la tua vita.
La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire.
Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri con la bontà la pazienza l'allegria e la generosità.
Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo un messaggio di pace di giustizia e di amore.
La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all'incontro con il Signore.
Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.
La musica di Natale sei tu quando conquisti l'armonia dentro di te.
Il regalo di natale sei tu quando sei un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.
Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri.
Il cenone di Natale sei tu quando sazi di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco.
Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni; tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te.
Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale.

Tale testo è presente sul web e su molti social network ed è attribuito a Papa Francesco, mentre in realtà è stato scritto da P. Dennis Doren L.C., vedi qui la versione video in spagnolo.

nataletestimonianza

5.0/5 (6 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 24/12/2014

TESTO

23. Un Dio innamorato   2

Papa Francesco, Meditazione mattutina, 27 giugno 2014

Abbiamo un Dio innamorato di noi, che ci accarezza teneramente e ci canta la ninna nanna proprio come fa un papà con il suo bambino. Non solo: lui ci cerca per primo, ci aspetta e ci insegna a essere «piccoli», perché l'amore è più nel dare che nel ricevere ed è più nelle opere che nelle parole.

tenerezzaamore di DioDio padreamare

3.4/5 (5 voti)

inviato da Paola Berrettini, inserito il 29/10/2014

TESTO

24. Le preferenze del cristiano   3

San Francesco di Sales

Il cristiano preferirà sempre essere incudine piuttosto che martello, derubato che ladro, ucciso che uccisore, martire che tiranno.

cristianocristianesimotolleranzaumiltàdocilitànon violenzamitezzabontà

3.8/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 16/05/2013

TESTO

25. Voglio credere   7

Jorge Mario Bergoglio

Voglio credere in Dio Padre, che mi ama come un figlio, e in Gesù, il Signore, che ha infuso il suo Spirito nella mia vita per farmi sorridere e portarmi così al regno di vita eterna.
Credo nella mia storia, che è stata trapassata dallo sguardo di amore di Dio e, nel giorno di primavera, 21 settembre, mi ha portato all'incontro per invitarmi a seguirlo.
Credo nel mio dolore, infecondo per l'egoismo, nel quale mi rifugio.
Credo nella meschinità della mia anima, che cerca di inghiottire senza dare... senza dare.
Credo che gli altri siano buoni, e che devo amarli senza timore, e senza tradirli mai per cercare una sicurezza per me.
Credo nella vita religiosa.
Credo di voler amare molto.
Credo nella morte quotidiana, bruciante, che fuggo, ma che mi sorride invitandomi ad accettarla.
Credo nella pazienza di Dio, accogliente, buona come una notte d'estate.
Credo che papà sia in cielo insieme al Signore.
Credo che anche padre Duarte (*) stia lì intercedendo per il mio sacerdozio.
Credo in Maria, mia madre, che mi ama e mai mi lascerà solo. E aspetto la sorpresa di ogni giorno nel quale si manifesterà l'amore, la forza, il tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all'incontro definitivo con quel volto meraviglioso che non so come sia, che fuggo continuamente, ma che voglio conoscere e amare. Amen.

Testo di papa Bergoglio scritto del 1969, poco prima di essere ordinato sacerdote, tratto da Avvenire del 31 marzo 2013.

(*) il sacerdote che lo confessò quel 21 settembre​​​​ citato prima.

credoconfessione di fedepapa Francesco

4.3/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 04/04/2013

TESTO

26. Le debolezze del prossimo   5

San Francesco d'Assisi, Ammonizioni, XVIII, 167

Beato l'uomo che sostiene il suo prossimo nelle sue debolezze come vorrebbe essere sostenuto dal medesimo, se fosse in caso simile.

compassionesolidarietàamorefraternitàcaritàmisericordiamagnanimità

3.5/5 (6 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 04/10/2012

TESTO

27. Amalo così come è   3

San Francesco d'Assisi

Non volere che tuo fratello sia cristiano migliore: amalo in ciò che esso è... e abbi sempre misericordia di questi fratelli.

fraternitàmisericordia

inviato da Luca Peyron, inserito il 12/08/2012

TESTO

28. La dignità del sacerdozio

San Francesco d'Assisi

O mirabile dignità del sacerdote: nelle sue mani, come nel seno della Vergine Madre, il Figlio di Dio ogni giorno si incarna.

pretesacerdotesacerdozio

inviato da Luca Peyron, inserito il 12/08/2012

TESTO

29. Appoggiati a Dio   4

San Francesco d'Assisi, a Santa Chiara

Non appoggiarti all'uomo: deve morire.
Non appoggiarti all'albero: deve seccare.
Non appoggiarti al muro: deve crollare.
Appoggiati a Dio, a Dio soltanto. Lui rimane sempre!

rapporto con Diostabilitàeternitàfiducia in Dioaffidamento a Diofedefiducia

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 23/05/2012

TESTO

30. Passato, presente e futuro

Francesco di Sales

Bisogna abbandonare il passato alla misericordia di Dio, il presente alla nostra fedeltà e il futuro alla divina Provvidenza.

Presentepassatofuturomisericordia di Dioprovvidenza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 21/04/2012

TESTO

31. Piccole cose   1

Don Francesco Bisinella, Libro "Pensieri"

Piccole cose, umili realtà di ogni giorno!...siamo noi "piccoli" di mente e di cuore a considerarle tali. Sono il bene immenso di ogni attimo.

importanza delle piccole coseumiltàquotidianità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Pia Marin, inserito il 07/04/2012

TESTO

32. La vera umiltà   1

San Francesco di Sales

Non è umiltà il riconoscersi miserabili, è semplicemente buon senso; ma è umiltà volere e desiderare che gli altri ci considerino e ci trattino come tali.

umiltà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 19/01/2012

TESTO

33. Predicate il Vangelo   2

San Francesco d'Assisi

Predicate il Vangelo, e se è proprio necessario usate anche le parole.

annunciotestimonianzamissione

inviato da Qumran2, inserito il 04/10/2011

TESTO

34. Gesù è vicino a noi

Don Francesco Bisinella

Solo Gesù può darci una mano per vivere bene. Gesù è nel tabernacolo se siamo in chiesa; è nel prossimo quando siamo in società; è nella gente quando la serviamo; è nelle difficoltà quando lo invochiamo.

Gesùpresenza di Dio

inviato da Pia Marin, inserito il 05/09/2010

TESTO

35. Amore che viene da Dio e va al prossimo

don Francesco Bisinella

Il Signore ci ha messo come un sacramento, perché aprendo il nostro cuore "dobbiamo" consolare, amare, perdonare, portare pazienza, come lui ci consola, ci ama, ci perdona, porta pazienza con noi.

testimonianza

inviato da Pia Marin, inserito il 26/08/2010

TESTO

36. Ciò per cui saremo ricordati

Don Francesco Bisinella

Siamo grandi e saremo ricordati solo se avremo faticato e sofferto per Cristo. Ciò che muore per testimoniare la carità di Cristo, vive per sempre e trionfa su tutto.

testimonianzamemoriastoriamartirioamore per Dio

inviato da Pia Marin, inserito il 26/08/2010

TESTO

37. La fiammella della vita spirituale

don Francesco Bisinella

Non dobbiamo tenere la mano concava attorno alla fiammella della nostra vita spirituale per impedire che un vento troppo forte la spenga, ma dobbiamo accendere una grande fiamma alimentata dalla nostra generosità e dal nostro coraggio.

vita spiritualetentazioneperseveranzagenerosità

inviato da Pia Marin, inserito il 14/08/2010

TESTO

38. Essere accoglienti   1

Don Francesco Bisinella

Essere accoglienti significa far morire noi per far vivere gli altri; i quali troveranno in noi, morti, Gesù vivo.

umiltàaccoglienzadonazione

inviato da Pia Marin, inserito il 14/08/2010

TESTO

39. Il calendario

Don Francesco Bisinella

Il calendario è appeso alla nostra carne. Dio conta i giorni. Nella nostra mente e nel nostro cuore niente sorprese, contrattempi e strani congegni. Siamo nelle mani di Dio.

tempovitamorte

5.0/5 (1 voto)

inviato da Pia Marin, inserito il 14/08/2010

TESTO

40. Il corpo del Signore   1

San Francesco d'Assisi, Ammonizione I, FF 141-145

Il Signore Gesù dice ai suoi discepoli: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se aveste conosciuto me, conoscereste anche il Padre mio; ma da ora in poi voi lo conoscete e lo avete veduto." Gli dice Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gesù gli dice: "Da tanto tempo sono con voi e non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio" (Gv 14,6-9).

Il Padre abita una luce inaccessibile, e Dio è spirito, e nessuno ha mai visto Dio (cf. 1Tm 6,16; Gv 4,24 e 1,18). Perciò non può essere visto che nello Spirito, poiché è lo Spirito che dà la vita; la carne non giova a nulla (Gv 6,64 Vg). Ma che il Figlio, in ciò in cui è uguale al Padre, non è visto da alcuno in maniera diversa da come si vede il Padre né da come si vede lo Spirito Santo.

Perciò tutti coloro che videro il Signore Gesù secondo l'umanità, ma non videro né credettero, secondo lo Spirito e la divinità, che egli è il vero Figlio di Dio, sono condannati. E così ora tuti quelli che vedono il sacramento, che viene santificato per mezzo delle parole del Signore sopra l'altare nelle mani del sacerdote, sotto le specie del pane e del vino, e non vedono e non credono, secondo lo Spirito e la divinità, che è veramente il santissimo corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, sono condannati, perché ne dà testimonianza lo stesso Altissimo, il quale dice: "Questo è il mio corpo e il mio sangue della nuova alleanza (che sarà sparso per molti") (Mc 14,22.24); e ancora: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna" (Gv 6,55 Vg).

E perciò lo Spirito del Signore, che abita nei suoi fedeli, è lui che riceve il santissimo corpo e sangue del Signore. Tutti gli altri, che hanno la presunzione di riceverlo senza partecipare dello stesso Spirito, mangiano e bevono "la loro condanna" (cf. 1Cor 11,29). Perciò: "Figli degli uomini, fino a quando sarete duri di cuore?" (Sal 4,3) Perché non conoscete la verità e non credete "nel figlio di Dio?" (cf. Gv 9,35).

Ecco, ogni giorno egli si umilia (cf. Fil 2,8), come quando "dalla sede regale" (Sap 18,15) discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull'altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con la vista del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con occhi spirituali, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero. E in tal modo il Signore è sempre con i suoi fedeli, come egli stesso dice: "Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo" (Mt 28,20).

eucaristiamessa

5.0/5 (1 voto)

inviato da Antonio Antonucci, inserito il 07/12/2009

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