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TESTO

1. Quanto sarà bello?

Chiara Amirante, Solo l'amore resta

Se un tramonto è così bello, pensa che cosa deve essere Dio che l'ha creato! Se attraverso il canto degli uccelli percepisco un concerto così meraviglioso, come potrà essere il concerto del paradiso, il concerto dell'Amore degli amori? Se guardando le vette delle montagne resto senza fiato, che mai potrà essere la maestosità della bellezza di Dio? Che cosa accadrà quando potrò vederlo faccia a faccia?

DiobellezzaParadisocreatocreazionevita eterna

5.0/5 (1 voto)

inserito il 27/07/2023

TESTO

2. Una meravigliosa scoperta

Chiara Amirante, Alzati e rivestiti di luce

Una meravigliosa scoperta ha colorato la nostra vita. Un evento straordinario, l'evento degli eventi: l'ineffabile, l'inenarrabile, l'indescrivibile, il trascendente, l'Onnipotente, l'Eccelso, l'immensamente irraggiungibile, è venuto ad abitare in mezzo a noi, si è reso piccolo, fragile, palpabile. Per noi!

Ed è il mistero. Il mistero della nostra fede: l'incarnazione, Colui che è l'Assoluto, Colui che è Dio diventa l'Emmanuele, il Dio con noi, il Dio presente in mezzo a noi. È questa la scoperta che ci ha cambiato la vita, che ci fa danzare, ci fa saltare, ci fa gioire, ci fa sorridere.

natalenativitàsalvezzaincarnazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 27/07/2023

TESTO

3. Io sono il tuo Dio   2

Io sono il tuo Dio e ti sto vicino; non ti basta? Che vuoi dunque di più sulla terra di ciò che riempie il mio cuore?

Io sono il tuo Dio e ti resto fedele anche quando ti mando la croce; per quanto questa pesi, ricordati che io sono con te: che vuoi di più?

Io sono il tuo Dio e penso a te. Dall'eternità io penso a te. Ho scritto il tuo nome profondamente nel mio Cuore, perché tu non avessi mai a dimenticarti di te.

Io sono il tuo Dio e regolo tutto per il meglio, per il tuo meglio: se ora non lo capisci, un giorno lo vedrai con tutta chiarezza.

Io sono il tuo Dio e ti amo fedelmente; conosco tutto ciò che affligge il tuo cuore; vedo ogni sguardo, ascolto ogni parola che ti contraria. Accetta tutto con tranquillità e pace, perché sono io che ho disposto così; tu persevera, restami fedele affinché il mio cuore te ne ricompensi.

Io sono il tuo Dio. Sei solo? Ti farò compagnia. Nessuno ha una buona parola per te? Vieni da me che sarò sempre il tuo tutto, ti compenserò di ciò che ti è negato in terra.

Io sono il tuo Dio. Che vuoi di più? Fatti coraggio! Nulla ti costi, perché chi possiede il mio divin Cuore ha tutto ciò che gli può abbisognare. Il mondo passa, il tempo fugge, gli uomini scompaiono, la morte tutto rapisce. Una cosa sola ti resterà per sempre: il tuo Dio!

Diopreghierarapporto con Dio,

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 20/02/2023

TESTO

4. Giuseppe, l'uomo del sì   2

Giuseppe Impastato S.I.

Sempre pronto alle chiamate,
urgenti, notturne, inattese...
Lui, l'uomo, sempre all'oscuro...
Solo ordini e perentori:
prendi, va, àlzati,
fuggi, torna.
.. senza perché.

Povero Giuseppe! I suoi piani
stravolti senza spiegazioni,
i suoi progetti sempre cambiati
e lui - Giuseppe - il fedele,
il giusto - a dire sempre sì,
ad accollarsi i pesi,
ad assumersi responsabilità...

Tutto è stabilito in alto
e lui deve accettare e agire.
Prendere con sé Maria,
senza badare ai fatti,
senza pensare ai dubbi,
senza dar retta alla gente.
A Gesù dare un nome,
la sicurezza di una casa,
protezione, educazione, un mestiere...

Lui, il falegname, conosce il prezzo
del Dio che scende tra noi uomini.
Lui, un anello che da lontano
porta a Cristo, alla salvezza.
Grazie, Giuseppe.

prontezzagiustoGiuseppesan giuseppedisponibilitàserviziol

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 20/02/2023

TESTO

5. Natale: cosa attendi?

Giuseppe Impastato S.I.

Tu forse non attendi più un Messia e un Salvatore.

Dillo pure: mi bastano le assicurazioni, la carta di credito, il libretto di assegni, le multi-proprietà, gli investimenti che rendono, le giuste conoscenze, le amicizie influenti...

Mi sta bene il Natale come fiaba, ricordi, festa per i bambini, regali, vacanze, ritrovarci con parenti.

Fratello, sorella, forse pure andrai in chiesa per Natale, ma se a Gesù che non ha e non dà nessuna sicurezza, e se non hai spalancato la tua vita al futuro di Dio, non celebrerai il vero Natale.

Se a Natale sai dire solo: "Auguri", "Buon Natale", "Buone feste", "Buona fine e buon principio", il Natale non è stupore, né dono divino, né cuore e occhi nuovi, né presenza inquietante, né luce dall'alto, né invito a novità di vita e gioia piena.

nataleattesaauguriavvento

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 17/09/2022

TESTO

6. L'anno liturgico

Giacomo Alberione, Video

L'anno liturgico è come la via che sale un monte in modo circolare. Il viandante che la percorre si trova a ogni giro a un punto parallelo a quello di partenza, ma sempre più alto, finché raggiungerà la cima che termina la vita e introduce nell'eterna visione, possesso e gaudio di Dio, in unione di Maria Santissima e dei Santi. Chi vive la vita liturgica si stacca sempre più dalla terra, si solleva nel bene.



anno liturgico

inviato da Qumran2, inserito il 23/12/2020

TESTO

7. Essere ammirati o servire?

Giuseppe Impastato S.I.

Le persone, quando ricevono un grande incarico, vanno alla ricerca di riconoscimenti, approvazioni, elogi, ammirazione...

Maria, invece, dell'incarico di portare nel mondo il Figlio di Dio non disse nulla neppure a Giuseppe, e pensò ad altro: partire alla svelta per dare una mano a Elisabetta in previsione del parto.

MariaMadonnaservizioumiltàvisitazionedisponibilità

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 23/06/2020

TESTO

8. Chi sono io?   1

Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa, Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline

Chi sono io? Spesso mi dicono
che esco dalla mia cella
disteso, lieto e risoluto
come un signore dal suo castello.

Chi sono io? Spesso mi dicono
che parlo alle guardie
con libertà, affabilità e chiarezza
come spettasse a me di comandare.

Chi sono io? Anche mi dicono
che sopporto i giorni del dolore
imperturbabile, sorridente e fiero
come chi è avvezzo alla vittoria.

Sono io veramente ciò che gli altri dicono di me?
O sono soltanto quale io mi conosco?
Inquieto, pieno di nostalgia, malato come uccello in gabbia,
bramoso di aria come mi strangolassero alla gola,
affamato di colori, di fiori, di voci d'uccelli,
assetato di parole buone, di compagnia
tremante di collera davanti all'arbitrio e all'offesa più meschina,
agitato per l'attesa di grandi cose,
preoccupato e impotente per l'amico infinitamente lontano,
stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare,
spossato e pronto a prendere congedo da ogni cosa?

Chi sono io?
Oggi sono uno, domani un altro?
Sono tutt'e due insieme? Davanti agli uomini un simulatore
e davanti a me uno spregevole vigliacco?
Chi sono io? Questo porre domande da soli è derisione.
Chiunque io sia, tu mi conosci, o Dio, io sono tuo!

identitàaccettazionelimitiimperfezioni

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 23/06/2020

TESTO

9. Provvidenza

don Luigi Verdi, Fraternità di Romena, Omelia 21 luglio 2019

Noi abbiamo voluto fare i moderni, abbiamo distrutto tante cose con questa modernità; abbiamo ucciso anche tante parole che ci sembravano deboli, come la tenerezza, come la gentilezza e come la provvidenza.

Una delle parole che mi sta più a cuore dei nostri nonni, è la provvidenza, a cui non crediamo più. Perché pretendiamo senza accogliere.

La provvidenza non viene così, la provvidenza arriva se ti muovi, non se stai fermo ad aspettare che arrivino i miracoli.

La provvidenza degli angeli, e poi viene fuori questo miracolo del figlio inaspettato (in riferimento alla promessa fatta ad Abramo nella lettura). È perché Abramo apre la porta, Abramo accoglie, altrimenti non sarebbe successo nulla.

E allora vorrei fare l'ultima preghiera, proprio sulla provvidenza. Perché ognuno di noi la possa risentire viva dentro di sé:

Provvidenza parola detta con tanta naturalezza. Ma per i nostri nonni la provvidenza era come una luce che splende dall'altra riva, come la luna e le stelle che illuminano il cammino di una notte, era il loro appuntamento con un eco che parlava di futuro, era il lievito del pane quotidiano. Attendevano i nostri nonni la provvidenza, con schiene dritte e volentieri. Accoglievano Dio nella loro casa, perché lo sentivano camminare dentro i giorni, vedevano crescere il grano e contemporaneamente vedevano un angelo volargli accanto.

Quando mi sorreggo alla provvidenza, sento in me una pace calda e finiscono i miei lamenti, sento ogni giorno, con tanta semplicità, che il mio cuore batte più regolare.

Provvidenza, dono del cielo diretto ai mansueti, ai miti e a tutti i custodi della vita.

provvidenza

inviato da Marcello Rosa, inserito il 23/06/2020

TESTO

10. Ho visto un Uomo   3

Giulia Madonna, Fonte

Ho visto un Uomo
vestito di bianco
e stanco
sotto la pioggia battente
e il vento freddo
salire lento
verso l'altare
carico di dolore
di sofferenza
ma anche di speranza.

Ho visto un Uomo
anziano
zoppicante
fare le tante scale
con sulle sue spalle
tutto il dolore del mondo.

Ho visto un Uomo
concentrato
nel suo silenzio
fremente
nella sua preghiera
chiedere il perdono
di tutti i peccati
degli uomini
e la loro Salvezza.

Ho visto un Uomo,
uomo fra gli uomini,
innalzarsi
su tutti
e pregare
per tutti.

Ho visto un Uomo
dire
"nessuno si salva da solo"
perché
non siamo soli
se crediamo
in Dio
e nella sua Salvezza.

Ho visto un Uomo
che,
con tutti gli altri uomini del mondo,
si salverà
perché ha creduto
e crederà
per sempre.

papa francescofedepreghierasofferenzapandemiacoronovirus

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/04/2020

TESTO

11. Andate...   1

Giuseppe Impastato S.I.

Andate, N. e N.,
sia l'Amore a guidarvi.
Amandovi, sarete preziosi per questo nostro mondo
assetato di Assoluto e di senso,
e mostrerete che in voi oggi si è accesa una luce.
Andate e amatevi in pienezza, per la vita,
e seminerete simpatia e speranza.
Noi, qui presenti, parte di una Chiesa più grande,
ci stringiamo a voi e vi siamo grati
per il vostro gioioso “Sì” all'amore di Cristo Gesù,
e questo incoraggerà anche noi a dire sì
a Dio, alla vita, all'amore.
Andate e conservate intatti
I sentimenti che oggi vi animano.
Gesù vi accompagnerà con la sua forza
e con il suo coraggio di amare.

Andate insieme nella gioia, nella pace, incontro alla vita.

matrimoniocoppiasposifamiglia

3.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Impastato, inserito il 12/01/2020

TESTO

12. Natale non è Babbo Natale?   1

Giuseppe Impastato S.I.

Non è un telegramma di auguri (Buon Natale e Buone Feste).
Non è una dichiarazione che siamo perdonati (vabbè, scurdàmuci o passato e arrivederci a tutti in paradiso).
Natale non è una promessa elettorale che ci sarà un condono tombale per tutti (tranquilli, non preoccupatevi più) e che tutti i guai che abbiamo combinati sono con un solo tocco magicamente scomparsi (pim pum pam, tutto a posto).
Natale non è una vaporosa o fantasmagorica apparizione in un sogno dove tutto il mondo (abracadabra) è divenuto meraviglioso.
Natale non è una visita di cortesia o di obbligo (toccata e fuga e chi s'è visto s'è visto).

Natale è una presenza,
una presenza povera per distruggere il fascino della ricchezza,
una presenza inerme per distruggere il mito della potenza,
una presenza mite per svilire la tentazione della prepotenza.
una presenza costante, definitiva, di un Dio che amerà senza pretese, senza ripensamenti e senza rimpianti.

Natale è una incarnazione, cioè: il Figlio di Dio è venuto tra noi,
e ormai è uno di noi, uno come tutti gli altri,
che abita come noi in questo sporco fastidioso mondo,
che viene per noi,
per essere cammino di luce e indicarci una via,
per essere energia e forza per cambiare il mondo,
per essere vittoria su ciò che è morte e donare amore.

Nessuno può dirgli: ma tu chi sei? che ci fai qui?
Che ci vieni a raccontare? che ne sai dei nostri guai?
che cosa rappresenti per noi? chi ti ha chiesto di venire?

Avevamo un progetto e un sogno: essere come Dio.
Ma non siamo riusciti a realizzarli.
Ora con Lui progetto e sogno sono realizzabili.

Ma Dio ora realizza il suo progetto e il suo sogno: diventare Uomo!
Ma se ha scelto la nostra vita, vuol dire che è bella!
Coraggio! La vera rivoluzione è iniziata; scegliamo Gesù!

NataleDio con noipresenzaincarnazione

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 29/12/2018

TESTO

13. Attendere è declinazione del verbo amare

Ermes Ronchi, https://www.avvenire.it

Avvento: tempo per desiderare e attendere quel Dio che viene con una metafora spiazzante, come un ladro. Che viene nel tempo delle stelle, in silenzio, senza rumore e clamore, senza apparenza, che non ruba niente e dona tutto. Si accorgono di lui i desideranti, quelli che vegliano in punta di cuore, al lume delle stelle, quelli dagli occhi profondi e trasparenti che sanno vedere quanto dolore e quanto amore, quanto Dio c'è, incamminato nel mondo. Anche Dio, fra le stelle, come un desiderante, accende la sua lucerna e attende che io mi incammini verso casa.

avventoattesavigilanza

inviato da Francesco De Luca, inserito il 29/12/2018

TESTO

14. Avvento: attesa e vigilanza

John Powell

Il Signore ci chiede di essere vigilanti e pronti perché non possiamo conoscere in anticipo l'ora di Dio, l'ora in cui Dio viene a visitarci con un intervento speciale. Sono ormai abbastanza anziano e saggio da pensare che non posso forzare quest'ora di Dio.

Dio verrà da me e da te, a modo suo e quando vorrà. A volte siamo tentati di comportarci come coloro che addestrano gli animali con i cerchi. Chiediamo a Dio di venire e di saltare attraverso i nostri cerchi proprio come vogliamo noi! Ma, alla fine, scopriamo che Dio non è un animale ammaestrato. Dio sceglie i suoi momenti e suoi mezzi. La nostra parte è solo di essere pronti per questi momenti speciali. A volte, l'ora di Dio sembra giungere proprio nel momento in cui non ce la facciamo più. Ad ogni modo, la nostra fiducia in Dio ci dice che Dio verrà, al momento migliore e nel modo migliore. Io devo permettere a te di essere te stesso, e tu devi permettere a me di essere me stesso.

E noi dobbiamo permettere a Dio di essere Dio.

avventoattesavigilanzarapporto con Diopreghiera

inviato da Francesco De Luca, inserito il 29/12/2018

TESTO

15. Betlemme città del pane... Pane nostro

Gianni Fanzolato

Pane nostro, né tuo, né mio, ma nostro, è di tutti.
Nasci in cielo, perché seminato nel cuore di Dio,
ma fiorisci nei prati del mondo dove tutti possono sfamarsi.

Il tuo nome sacro e fragrante sarà onorato e santificato,
se verrà moltiplicato e presente in tutte le mense del mondo.
Se anche un bambino dell'Africa, che non ha neanche acqua
per bere, potrà assaporare la delizia del tuo caldo sapore di pane.

Quando la tua presenza onorerà il desco del povero e del ricco,
e sarai pane di vita in tutti gli altari del mondo per lenire la nostra
fame di Dio, che è grande, allora il tuo regno è una splendida realtà.

E' volontà di Dio che ti condividiamo, che ti spezziamo, rinnovando
il miracolo che un giorno Cristo ha fatto con cinquemila affamati.
Continua a seminare nel tuo cuore questo seme di vita, così in Asia,
Africa, America ed Europa ogni giorno ci darai la pianta con pane per tutti.

Gesù, se imparassimo una buona volta ad essere generosi, a pensare
a chi non ha niente, ci sarebbero perdonati molti peccati, perché
molto abbiamo amato. Il mondo sarebbe una foresta verde piena di vita.

Scuotici, svegliaci, Signore per non lasciarci nella tentazione
dell'egoismo e della chiusura, e liberaci dal male che distrugge
l'umanità. Se il pane ci sarà per tutti, la vita fiorirà come un campo
appena arato e seminato e ci sarà festa per tutti i tuoi figli, che ami.

Loreto, S. Natale 2018, P. Gianni Fanzolato

paneeucaristianatalecondivisioneegoismopadre nostrogenerosità

inviato da P. Gianni Fanzolato, inserito il 29/12/2018

TESTO

16. Cosa aspetti a diventare un capolavoro?   3

Abramo era vecchio;
Giacobbe era uno sbruffone;
Lia era brutta;
Mosé era un balbuziente;
Gedeone era povero in canna;
Sansone era un donnaiolo credulone;
Raab era una prostituta;
Davide era un farabutto traditore;
Elia aveva tendenze suicide;
Geremia era depresso;
Giona era intollerante e razzista;
Rut era una povera vedova;
Giovanni Battista era stravagante;
Pietro era impulsivo e vigliacco;
Marta era apprensiva;
La Samaritana aveva fallito cinque matrimoni;
Zaccheo era avido e disonesto;
Tommaso non credeva a niente;
Paolo era un fondamentalista anticristiano;
Timoteo era timido e insicuro;
Tu sei... tu.

Ma Dio che si è servito di tutte persone "poco di buono" per il suo Regno,
farà anche di te un capolavoro, se la smetti di cercare scuse...

vitapotenzialitàfiduciafiducia in Dioautostimapovertàinterioritàforzaprogetto di Dio

5.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 31/05/2018

TESTO

17. Famiglia luogo di perdono   1

Non esiste una famiglia perfetta. Non abbiamo genitori perfetti, non siamo perfetti, non sposiamo una persona perfetta, non abbiamo figli perfetti. Abbiamo lamentele da parte di altri. Ci siamo delusi l'un l'altro. Pertanto, non esiste un matrimonio sano o una famiglia sana senza l'esercizio del perdono. Il perdono è vitale per la nostra salute emotiva e per la nostra sopravvivenza spirituale. Senza perdono la famiglia diventa un'arena di conflitto e una ridotta di punizioni.
Senza perdono, la famiglia si ammala. Il perdono sterilizza dell'anima, pulisce la mente, libera il cuore. Colui che non perdona non ha pace nell'anima o comunione con Dio. Il dolore è un veleno che intossica e uccide. Mantenere il dolore nel cuore è un gesto autodistruttivo. Colui che non perdona diventa fisicamente, emotivamente e spiritualmente malato.
Ed è per questo che la famiglia ha bisogno di essere un luogo di vita e non di morte, il territorio della cura e non della malattia, lo scenario del perdono e non della colpa.
Il perdono porta gioia dove il dolore produce tristezza e dove il dolore ha causato la malattia.

Testo erroneamente attribuito a Papa Francesco, non se ne conosce la fonte corretta.

famigliaperdonoimperfezioneaccettazionemisericordiacoppiagenitorifiglimatrimonio

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 22/03/2018

TESTO

18. Gesù non mi inganna   1

Giuseppe Impastato S.I.

Mi rifiuto di credere
che Lui, Gesù, ci abbia preso in giro e ingannato.
Gesù, uomo grande-intelligente-generoso-sincero-limpido-coraggioso!
Mi rifiuto di pensare che ci abbia ingannato
un uomo che si è inginocchiato dinanzi a noi,
ha lavato i nostri piedi,
ha detto parole dense di eternità.
Un uomo che non ha chiesto a noi
beni, vantaggi, privilegi, voti.
E ha detto che la cosa più importante è amare.
Amare di un amore che non esige risposte,
non ha pretese, non cerca vantaggi o secondi fini,
un amore a perdere...
E ci ha parlato di un Dio che non chiede nulla per sé,
ma solo per il bene dell'uomo,
un Dio che è papà, non carabiniere o ragioniere o manager....
Mi fido di Gesù che si è lasciato condannare, crocifiggere e uccidere.
E perdona i suoi nemici.
Che vuole rimanere con noi, per sempre,
e realizzare una comunione che sa di infinito.

Gesùamorefedefiduciarapporto con Diomisericordia

5.0/5 (2 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 15/01/2018

TESTO

19. Considerare il fratello un candidato all'unità

Chiara Lubich, Payerne (Svizzera), 26 settembre 1982

Ecco la prima idea che può già rivoluzionare la nostra anima se noi siamo sensibili al soprannaturale: la fratellanza universale che ci libera da tutte le schiavitù, perché siamo schiavi delle divisioni fra poveri e ricchi, fra generazioni: padri e figlioli, fra bianchi e neri, fra razze, fra nazionalità, persino fra cantone e cantone siamo schiavi, ci critichiamo; ci sono degli ostacoli, delle barriere. No, La prima idea è svincolarsi da tutte le schiavitù e vedere in tutti gli uomini, in tutti gli uomini...

- Ma anche nel mio bambino?
- Anche in quella donna lì così chiacchierona?
- Anche in quel vecchio rimbambito?
- Anche in quella povera lì?
- Anche in quell'ebreo?
- Anche in quello lì? ma possibile?

Sì, in tutti, in tutti, in tutti vedere dei possibili candidati all'unità con Dio e all'unità fra di noi.
Ecco, bisogna spalancare il cuore, rompere tutti gli argini e mettersi in cuore la fratellanza universale: io vivo per la fratellanza universale!
Dunque, se tutti siamo fratelli, dobbiamo amare tutti, dobbiamo amare tutti, dobbiamo amare tutti. Guardate, sembra una parolina, è una rivoluzione! Dobbiamo amare tutti. "Anche quella signora che sta di là della mia porta? Ma mi critica, mi guarda male, e poi è un tipo!" Anche lei, dobbiamo amare tutti!

unitàamorefratellanzagratuitàdivisionipregiudizi

inviato da Qumran2, inserito il 02/12/2017

TESTO

20. 10 punti utili nella vita   3

1) La preghiera non è una "ruota di scorta" che utilizzi quando hai una preoccupazione... ma è il volante che ti dà la giusta direzione per tutta la tua vita (1 Tessalonicesi 5,17).

2) Perché il parabrezza della tua macchina è cosi largo e i retrovisori cosi piccoli? Perché il nostro passato è meno importante del nostro futuro; quindi guarda avanti senza fermarti (Salmo 90,12).

3) L'amicizia è come un libro, prende fuoco in un attimo, ma ci vogliono anni per scriverlo (Proverbi 17,17).

4) Tutte le cose nella nostra vita sono passeggere... Se sono buone approfittane, non rimarranno per sempre, se sono cattive, non preoccuparti non dureranno per sempre (Matteo 12,35).

5) I vecchi amici sono come l'oro! I nuovi amici sono come diamanti! Se trovi un diamante non dimenticarti dell'oro, perché il diamante non regge se non è sostenuto dall'oro (Proverbi 18,24).

6) Spesso quando perdiamo la speranza e crediamo che la nostra vita sia finita, Dio sorride dall'alto e ci dice: "Calmati è solo una curva, non la fine" (Romani 9,33).

7) Quando Dio risolve i tuoi problemi, tu credi in lui. Quando Dio non risolve i tuoi problemi, lui crede nelle tue capacità (Proverbi 3,5-6).

8) Una persona cieca chiede a Dio: "Cosa c'è di peggio che perdere la vista?" Dio risponde: "Perdere la fede" (Giacomo 2,26).

9) Quando preghi per gli altri, Dio ascolta le tue richieste e le benedice, e quando sei in sicurezza e nella gioia, ricordati che qualcuno ha pregato per te (Giacomo 5,16b).

10) Essere preoccupati non ti toglie la preoccupazione di domani, ma ti toglie la pace di oggi (Matteo 6,34).

bibbiafiduciaamiciziafedesaggezzapreghierapreoccupazionipresentepassatofuturo

4.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran, inserito il 01/12/2017

Pagina 1 di 28