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PREGHIERA

1. Ricominciare   2

José Tolentino Mendonça, Avvenire 15 novembre 2020

Donaci, Signore, dopo tutte le nostre fatiche, un vero tempo di pace.
Dacci, dopo tante parole, il dono del silenzio che purifica e ricrea.
Donaci, dopo tanti cammini frettolosamente cancellati dalla cortina di nebbia della distrazione, la possibilità di contemplare con disponibilità e pienezza ogni porzione di realtà, anche delle realtà che ci costano.
Donaci la gioia, dopo le insoddisfazioni che ci frenano, come una barca che si staglia sull'acqua.
Donaci, Signore, la possibilità di vivere senza fretta, estasiati dalla sorpresa che i giorni portano con sé per mano.
Donaci la capacità di vivere a occhi aperti, di vivere intensamente.
Donaci l'umile semplicità degli artigiani che, preferendo la sapienza dell'esperienza all'apparato delle teorie, riconoscono che stanno sempre ricominciando.
Permettici di ascoltare la lezione del vaso sulla ruota del vasaio; del ceppo lisciato dalle mani del falegname; dell'impasto che il fornaio pazientemente trasforma in pane.
Donaci di nuovo, Signore, la grazia del canto, del fischio che imita l'aerea felicità degli uccelli, delle immagini ritrovate, del ridere condiviso.
Donaci la forza di impedire che le dure necessità del vivere schiaccino il desiderio dentro di noi e che si dissipi la trasparenza dei nostri sogni.
Fa' di noi dei pellegrini, che nel visibile scorgono l'insinuarsi discreto dell'invisibile.

ricominciarefiduciacamminoripartenzafiducia

3.0/5 (1 voto)

inviato da Lorena Valenziano, inserito il 23/12/2020

PREGHIERA

2. Il Signore è la mia guida   1

Giuseppe Quattrociocchi, dal salmo 22

Parafrasi del salmo 22 dedicata a chi ama la montagna

Il Signore è la mia guida,
con lui mi sento sicuro.
Per sentieri di montagna mi conduce,
a ruscelli di acqua limpida mi disseta
e su prati fioriti mi fa riposare.
La direzione giusta mi indica
perché mi vuole bene.

Se anche dovessi affrontare
passaggi pericolosi
o pareti di sesto grado,
con lui mi sento sicuro,
le sue corde e i suoi chiodi
mi danno sicurezza,
e mi preservano dalle vertigini.
Mi indica gli appigli più sicuri,
nei momenti di stanchezza mi sostiene
e nella sfiducia mi incoraggia.

Avanti a me cammina,
lungo tutta la durata del sentiero
e prima di me sperimenta
i passaggi pericolosi,
fino alle cime più inaccessibili.

Riempie il mio cuore di ebbrezza
e i miei occhi di panorami stupendi
fino alla cima più bella, la casa del Signore.

montagnacamminoroutestradarapporto con Diofedefiduciaabbandono in Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giuseppe Quattrociocchi, inserito il 03/04/2020

PREGHIERA

3. Grazie per le montagne, Signore!   1

Flavia Facchini

Gli scarponi ai piedi, lo zaino sulle spalle. Si parte.
Pochi viveri e tanti sogni. Ogni volta è così.
Il respiro si fa presto più breve.
Fatica e sudore, metafora della vita.
Sotto i piedi erba, sassi, roccia, acqua, neve, ghiaie,
secondo il mutare dei sentieri e delle stagioni.
Negli occhi colori, fiori, insetti, vette, croci,
orizzonti che si perdono lontano,
e il cielo che si fa sempre più vicino.
Tra i sassi migliaia di stelle,
riflesso di quelle che riempiono il cielo.
Occhi di creature invisibili mi accompagnano,
pare vogliano custodirmi anche loro lungo il cammino.
È qui, o Signore,
che riesco a percepire meglio la tua presenza,
la grandezza di questo tuo creato,
così perfetto, così meraviglioso.
E la realtà, a volte così stretta per me,
svanisce improvvisamente
e tutto è libertà, leggerezza, soffio di vento leggero. Preghiera.
Mi riempio della tua forza. E posso riprendere con gioia il mio posto nel mondo.
Grazie, o Signore, per questo corpo che mi hai donato:
per le gambe che mi portano in alto, vicino a te,
per gli occhi che possono godere di tutta questa Bellezza,
e per il cuore, che può farsi casa per tante emozioni.
Rendimi capace, Signore, di condividere sempre con gli altri
tutti questi doni, e nella tua grande bontà,
concedimi, alla fine di questo tempo che hai preparato per me,
di poter godere di un Paradiso così,
fatto di cime e di libertà
e di amici da rincontrare.
Amen

naturacreatostradacamminoroutecreazione

5.0/5 (2 voti)

inviato da Flavia Facchini, inserito il 06/07/2018

PREGHIERA

4. Preghiera dell'angelo

Donaci, o Signore, un Angelo di luce che ci prenda per mano, ci accompagni a Te e ci insegni a compiere le tue opere.
Donaci, o Signore, un Angelo amico che ci riveli e ci faccia sentire la tua bontà e il tuo amore e ci renda capaci di pietà verso ogni creatura.
Donaci, o Signore, un Angelo di comunione con cui poter condividere i doni della vita illuminata dal tuo Spirito.
Donaci, o Signore, un Angelo buono che custodisca la nostra anima, che vegli sulla nostra vita, che guidi il nostro cammino.
Ci sia egli sempre vicino con il suo volto luminoso e ci conduca a Te, ai tuoi Santi, a coloro che amiamo e ci amano ed anche a coloro che non ci amano e che facciamo fatica a amare.
Amen!

amorevitacamminoanimaangeli

inviato da Cesarina Volontè, inserito il 20/02/2017

TESTO

5. Dio sempre aspetta   1

Papa Francesco, Omelia 24 settembre 2013, Casa Santa Marta

Dio sempre aspetta. Dio è accanto a noi, Dio cammina con noi, è umile: ci aspetta sempre. Gesù sempre ci aspetta. Questa è l'umiltà di Dio. Nella storia del Popolo di Dio ci sono momenti belli che danno gioia e anche momenti brutti di dolore, di martirio, di peccato, e sia nei momenti brutti, sia nel momenti belli una cosa sempre è la stessa: il Signore è là, mai abbandona il Suo popolo!

vicinanzapazienzaamore di Diomisericordiaattesastradacammino

inviato da Qumran2, inserito il 20/02/2017

PREGHIERA

6. Troppo facile   2

Troppo facile, Signore, ringraziarti
perché mi offri l'acqua.
Io vorrei ringraziarti per la sete.
Non ti rendo grazie per il pane, ma per la fame.
Non ti lodo per la luce, ma per il bisogno di essa.
Non ti dico grazie per l'amore,
ma perché non posso fare a meno dell'amore "vero".
Non ti benedico per la strada,
ma per i passi che mi dai la voglia di fare.
Non ti sono riconoscente per le spiegazioni,
ma per le domande.
Ti ringrazio non per l'incontro,
ma per la veglia nel cuore della notte.
Non per il riposo, ma per l'inquietudine.
Non per l'appagamento, ma per l'insoddisfazione.
Non per il conforto, ma per la scomodità.
Non per le sicurezze e le evidenze, ma per il mistero.
Non per la scoperta, ma per l'avventura esaltante.
Non per le certezze, ma per la ricerca rischiosa.
Non per i risultati, ma per la pazienza ostinata.
Non per la terra promessa, ma per l'esodo.
Non per il dono, ma per l'attesa.
Non per la parola, ma per il silenzio
che la prepara e la esige.
Non per il traguardo raggiunto,
i risultati conseguiti,
ma per le infinite partenze.

attesadonoringraziamentoricercacamminostrada

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 28/12/2016

PREGHIERA

7. In cammino con me   1

Veglia Ecumenica di Pentecoste, Milano, 7 giugno 2014

In cammino, con me, c'è uno Spirito che scorre: Spirito che non mi lascia mai.
In cammino, con me, questo Spirito che scorre resterà con me finché vivrò.
In cammino, con me, questo Spirito è amore che scorre e resterà sempre con me.
In cammino, con me, c'è uno Spirito che cresce: Spirito che non mi lascia mai.
In cammino, con me, questo Spirito che cresce resterà con me finché vivrò.
In cammino, con me, questo Spirito è speranza che cresce e resterà sempre con me.
In cammino, con me, c'è uno Spirito che gioca: Spirito che non mi lascia mai.
In cammino, con me, questo Spirito che gioca resterà con me finché vivrò.
In cammino, con me, questo Spirito è una festa che gioca e resterà sempre con me.
Verso il Regno di Dio, mio principio e mio destino, è la strada che percorro già.
In cammino, con me, il tuo Spirito mi affianca, verso un Regno che conosco già.
In cammino, con me, verso il Regno del Signore che aspetto, che conosco, che verrà.

pentecosteSpirito

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran, inserito il 13/05/2016

RACCONTO

8. La scatola magica

ACR, Cammino 2006-2007, Appendice 12-14 allegato A

Un anziano mago inviò al re un misterioso pacco. Pochi giorni dopo morì. Il re, prima di aprire la scatola consultò i suoi consiglieri. "Sicuramente ha un potere magico a noi sconosciuto", risposero. "Va posto in luogo sicuro ma accessibile al popolo". Ogni giorno centinaia di persone presero ad inchinarsi davanti ad essa per ricevere un aiuto anche se, in realtà, non ottenevano nessun beneficio.

Molti anni dopo, chiese udienza al sovrano un saggio di nome Artego, chiedendo di esaminare la scatola per scoprire il mistero che nascondeva. "Non sia mai", replicò il sovrano. "E' troppo fragile e potrebbe rompersi". Il saggio insistette offrendo la sua testa qualora si fosse rotta. Dopo averla esaminata bene, Artego disse: "Ora, sire, saprai la verità!". E così dicendo la gettò a terra. Si udì come un tuono e la sala fu invasa dal fumo. Quando si dileguò, si vide una bottiglietta su cui era scritto "Elisir di serenità, per l'amata maestà!".

"Maestà", concluse il saggio, "era solo un contenitore scherzoso, il vero regalo era sul fondo dove erano riportate le istruzioni! Per secoli avete onorato una scatola e non ciò che conteneva. È quello che succede a che nella vita si ferma all'apparenza e non va in profondità!".

apparenzaessenzialeinterioritàesteriorità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/02/2016

PREGHIERA

9. Occhiali nuovi   2

ACR, Cammino 2006-2007, Appendice 12-14

Non vedo molto bene da vicino, Signore.
Almeno le cose che mi riguardano:
i miei errori, i miei difetti.
Mentre inquadro benissimo quelli degli altri:
per me non ne azzeccano una giusta,
sbagliano sempre.

Per caso, secondo te, ho problemi di vista?
Sarà per questo che non distinguo i contorni,
non capisco chi ha bisogno di me.
Confondo le illusioni con le cose importanti.
Trovo che è più importante
apparire una brava persona
piuttosto che esserlo veramente.

Devo avere anche un po' di strabismo.
Vorrei andare di qua e, invece, vado di là,
seguire il bene e cado nella trappola del male.
Se continuerò così, Signore, perderò del tutto la vista.

È ora che mi regali un paio di occhiali nuovi
che mi facciano inquadrare chi sono io veramente.
Mi aiutino ad accorgermi
di chi mi passa accanto perché lo senta come fratello o sorella.
Mi facciano vedere che chi chiede una mano
non è un peso ma una possibilità
per restituire quanto ho ricevuto da te,
che chi non mi è simpatico
rappresenta un' occasione per dimostrare
che esiste un altro modo di stare con gli altri.

Fai in modo, Signore, che con i tuoi occhiali
io ti veda in ogni azione della mia giornata,
da passare in tua compagnia.

attenzionegiudizionon giudicaresolidarietàegoismoaltruismoaperturachiusura

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 03/02/2016

TESTO

10. Cammina   5

Charles Singer

Cammina facendo attenzione ai segni.
Non ci sono bussole che indichino da che parte sta Dio,
ma ci sono dei secoli sul cammino.
Il che tuttavia non ti evita di camminare nella notte
e di ferirti incontrando uno spuntone di roccia.
Ma anche nella notte più tenebrosa ci sono delle stelle.
Chi cerca Dio è una persona attenta!

La ricerca di Dio comporta che si rimetta costantemente
in questione la propria esistenza
e che si abbandonino le proprie sicurezze.
Dio lo si incontra al termine di un lungo cammino.
Chi cerca Dio è un nomade!

Gli esploratori senza entusiasmo
non scoprono nulla e soprattutto
non fanno nascere il desiderio di seguirli.
A volte si va avanti vacillando,
ma sempre con la gioia nel cuore,
perché ci si affretta verso colui che attira e seduce.
Chi cerca Dio è un appassionato!

Il mondo deve essere cambiato oggi.
E' oggi, con i compagni di questo momento,
in mezzo alle gioie e alle difficoltà di questo tempo,
con le possibilità che ci sono offerte ora,
che noi dobbiamo intraprendere la grande avventura
per cercare di riportare il mondo a Dio.
Chi cerca Dio appartiene al suo tempo!

Nel cammino fidati di colui che stai cercando!
Anche se tutte le stelle sembrano spegnersi
e tutte le promesse andare a vuoto,
tu sai che Dio non può chiamarti,
ne destare la tua, voglia di esplorare e di trovare,
per abbandonarti, alla fine, nell'oscurità della notte.
Quando sale la nebbia e ti afferrano la paura e il dubbio:
allora, ti resta solo la fiducia in colui che ti ama e ti cerca.
E credere è proprio dare fiducia,
al di là di ogni apparenza contraria.
Chi cerca Dio è fedele!

camminofiduciafedericerca di Dio

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran, inserito il 05/05/2015

TESTO

11. La strada che non presi

Robert Frost, Mountain Interval, 1916

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.

Poi presi l'altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l'aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata;
Sebbene il passaggio le avesse rese
quasi simili

ed entrambe quella mattina erano lì uguali
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un'altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.

sceltalibertàcamminostrada

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran, inserito il 06/02/2015

PREGHIERA

12. Il Tabernacolo

Verhulst

Ne abbiamo fatto un armadietto
contro il pericolo d'incendio e di scasso.
Ma, in realtà, dovrebbe essere una piccola tenda;
lo dice il nome: "Tabernaculum",
una tenda simile a quella dei beduini
che, pascolando il gregge,
si spostano continuamente
in cerca di nuovi pascoli.

Così, o mio Dio,
vuoi condurci con Cristo
sempre più avanti, verso nuovi spazi
ove l'erba è più fresca,
la pace più profonda,
ove le pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge
trovino il più grande benessere.

Pregare
guardando il tabernacolo,
mettersi, cioè, in sintonia con Dio,
è chiedere di poter vivere in continuo movimento,
perché i pascoli più ubertosi
restano ancora nascosti.
E noi dobbiamo arrotolare continuamente la tenda
per raggiungere un'altra pace, reale,
ed una felicità più grande
a vantaggio delle pecore
più piccole, più deboli, più povere del gregge.

tabernacoloeucaristiacammino

4.0/5 (4 voti)

inviato da Maria Colombo, inserito il 28/04/2012

TESTO

13. Decalogo della piccola via   1

Camminare nella vita in punta di piedi senza che nessuno si accorga di te.
Dimenticarsi e farsi dimenticare.
Non chiedere nulla a nessuno e a tutti donare.
Ricevere solo quello che ti danno e nulla domandare.
Adorare in tutti un raggio della divinità.
Credersi perfettamente inutile e d'altra parte far bene ogni cosa.
Tacere e sorridere. Sorridere e tacere.
Soffrire e pregare. Pregare e amare.
E vivere nella Trinità Santissima, sempre silenziosamente adorando.
Calmi e sereni senza turbamenti, senza desideri:
soli con Dio solo, per essere nel mosaico dell'umana società
la pietruzza che Dio vuole e che riflette un po' della sua luce.

donarecamminosemplicità

5.0/5 (2 voti)

inviato da P Vincenzo Di Blasio Pms, inserito il 15/01/2011

TESTO

14. L'anima di noi giovani

Suor Veronica Monica Novizia, Voce di Padre Pio, n. 3, marzo 2006

L'anima di noi giovani è come un'anfora fragile, basta un colpo di una piccola pietra perché l'anfora si frantumi come un sogno interrotto. Ma è solo il passare del tempo e delle tempeste che dà consistenza all'anima. Dio fa sempre irruzione tra le macerie dei nostri castelli in rovina e ci fa assaporare la sua presenza, ci fa gustare e intravedere che per la nostra vita c'è un altro destino che coincide con il suo progetto e la sua chiamata di infinito amore e tenerezza.

vitacamminogiovanigiovinezzacrescitaprogetto di Dio

5.0/5 (1 voto)

inserito il 15/01/2011

PREGHIERA

15. Preghiera della strada

Aprimi, o Signore, il sentiero della vita
e guidami sulle strade dei tuoi desideri;
insegnami i paesi della tua dimora
e fa risplendere ai miei occhi la meta delle mie fatiche.
Dammi di capire la bellezza delle cose
e le parole che tu esprimi a mio insegnamento
dalle profondità di essa.
Donami di comprendere la bontà delle cose
e di saperne usare rettamente
per la tua gloria e per la mia felicità.
La mia preghiera, il mio canto, il mio lavoro,
tutta la mia vita, siano espressioni
di riconoscenza verso di te.
Concedimi di capire gli uomini
che incontro sul mio cammino
e il dolore che nascondono,
quelli che dividono con me la fatica della strada,
l'amore dell'avventura,
la soddisfazione della scoperta.
Dammi il dono della vera amicizia e della vera allegria;
fammi cordiale, attento, puro, magnanimo, misericordioso.
Fammi sentire la voce della strada:
quella che mi invita sulle vie del mondo
a conoscere sempre più i segni del tuo amore,
quella che batte il cammino dei cuori,
che conosce il sentiero delle altezze
dove tu abiti nello splendore della verità.
Lontano da te e dalle tue vie,
fammi sentire l'inutilità del tutto,
il silenzio e la sordità delle cose
e il desiderio della casa.
A questa casa dammi di poter giungere
dove tu, per tutti i Santi, sei bellezza vera,
luce increata, amore pieno, riposo perfetto.
Amen.

camminoannuncio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Pina Oro, inserito il 30/06/2010

RACCONTO

16. Il tesoro nascosto   3

Martin Buber, Il cammino dell'uomo, Qiqajon

Ai giovani che venivano da lui per la prima volta, Rabbi Bunam era solito raccontare la storia di Rabbi Eisik, figlio di Rabbi Jekel di Cracovia. Dopo anni e anni di dura miseria, che però non avevano scosso la sua fiducia in Dio, questi ricevette in sogno l'ordine di andare a Praga per cercare un tesoro sotto il ponte che conduce al palazzo reale. Quando il sogno si ripetè per la terza volta, Eisik si mise in cammino e raggiunse a piedi Praga. Ma il ponte era sorvegliato giorno e notte dalle sentinelle ed egli non ebbe il coraggio di scavare nel luogo indicato. Tuttavia tornava al ponte tutte le mattine, girandovi attorno fino a sera. Alla fine il capitano delle guardie, che aveva notato il suo andirivieni, gli si avvicinò e gli chiese amichevolmente se avesse perso qualcosa o se aspettasse qualcuno. Eisik gli raccontò il sogno che lo aveva spinto fin li dal suo lontano paese. Il capitano scoppiò a ridere: "E tu, poveraccio, per dar retta a un sogno sei venuto fin qui a piedi? Ah, ah, ah! Stai fresco a fidarti dei sogni! Allora anch'io avrei dovuto mettermi in cammino per obbedire a un sogno e andare fino a Cracovia, in casa di un ebreo, un certo Eisik, figlio di Jekel, per cercare un tesoro sotto la stufa! Eisik, figlio di Jekel, ma scherzi? Mi vedo proprio a entrare e mettere a soqquadro tutte le case in una città in cui metà degli ebrei si chiamano Eisik e l'altra metà Jekel!". E rise nuovamente. Eisik lo salutò, tornò a casa sua e dissotterrò il tesoro con il quale costruì la sinagoga intitolata "Scuola di Reb Eisik, figlio di Reb Jekel". "Ricordati bene di questa storia - aggiungeva allora Rabbi Bunam - e cogli il messaggio che ti rivolge: c'è qualcosa che tu non puoi trovare in alcuna parte del mondo, eppure esiste un luogo in cui la puoi trovare".

tesororicchezzaricercascopertainterioritàricerca di senso

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca, inserito il 26/06/2010

TESTO

17. Partire

Partire, andare, lasciare tutto, uscire da noi stessi, spaccare la corteccia dell'egoismo che ci rinchiude nel nostro piccolo io.
E' smetterla di girare attorno a noi stessi, come se fossimo noi il centro del mondo e della vita.
E' non lasciarsi intrappolare dai problemi del mondo piccino cui apparteniamo.
E' partire continuamente anche senza percorrere chilometri di strada.
E' soprattutto accorgersi degli altri, scoprirli, incontrarli, come fratelli e sorelle.
E se, per incontrarli e amarli, è necessario solcare i mari della nostra indifferenza, volare per i cieli dei nostri sogni, allora la strada è partire e raggiungere i confini del mondo.

incontroincontrarepartirestradacamminoapertura verso gli altrichiusura

5.0/5 (1 voto)

inviato da Forner Fortunato, inserito il 22/12/2009

PREGHIERA

18. Preghiera dei genitori che accompagnano i propri figli nel cammino di iniziazione cristiana   5

O Dio, che ci inviti a condurre a te i nostri figli,
perché vuoi incontrarti con loro,
aiutaci in questa grande e sublime missione.

Rendici capaci di percorrere accanto a loro,
con entusiasmo, il cammino verso di te,
per farti amare dai nostri figli e amarti in loro.

Vigila sul nostro cammino di genitori,
perché la nostra strada sia luce alla loro strada,
la nostra mano sia guida alla loro inesperienza,
la nostra vita sia testimonianza per la loro vita.

Supera i nostri limiti e le nostre debolezze,
ama i nostri figli come noi non siamo capaci
e chiamali ogni giorno facendo conoscere a loro la tua volontà.

Benedici le nostre preoccupazioni, le ansie del nostro cuore,
vivi sempre accanto a noi, genitori e figli insieme, nella nostra casa.
Ti preghiamo per Gesù Cristo, che è tuo Figlio e nostro Signore.
Amen.

genitorifiglicatechismoiniziazione cristianafamiglia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Marcello Barbieri, inserito il 08/12/2009

TESTO

19. Ti auguro...   2

Massimo Cardoni, Il cammino di santiago

Ti auguro la fatica
che farà più grande la gioia che ogni sera proverai
nel voltarti indietro a guardare il cammino percorso.

Ti auguro il sole
che scaldi ogni fibra del tuo corpo
e ogni sospiro della tua anima.

Ti auguro la pioggia
che rinfreschi e disseti l'arsura
delle giornate troppo aride
dei deserti della vita.

Ti auguro il vento
che ti accarezzi con brezza leggera il viso
e riempia con il suo soffio il cuore.

Ti auguro l'amore:
è Dio che passo dopo passo
ti condurrà alla meta.

camminopellegrinaggio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Maria Grazia, inserito il 02/12/2009

TESTO

20. Lascia una traccia nel mondo

Josemaria Escriva, Cammino

Che la tua vita non sia una vita sterile. Sii utile. Lascia traccia. Illumina con la fiamma della tua fede e del tuo amore.
Cancella, con la tua vita d'apostolo, l'impronta viscida e sudicia che i seminatori impuri dell'odio hanno lasciato. E incendia tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che porti nel cuore.

audaciasantitàapostolato

5.0/5 (1 voto)

inviato da Saverio Sgroi, inserito il 22/06/2009

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