I tuoi ritagli preferiti

PERFEZIONA LA RICERCA

Tutti i ritagli

Indice alfabetico dei temi

Invia il tuo ritaglio

Hai cercato rapporto con dio

Hai trovato 439 ritagli

Ricerca avanzata
tipo
parole
tema
fonte/autore

Pagina 20 di 22  

PREGHIERA

381. Mi hai fatto proprio bene!   2

Card. Anastasio Ballestrero

Signore, nel realizzare il tuo disegno eterno, mi hai chiamato all'esistenza in quel contesto di dati che sono la mia storia.
Perché così e non in altro modo?
Ti sei forse sbagliato? No.
Tu non mi hai creato per sbaglio, né per distrazione, né per contrattempo. Al momento giusto, all'ora tua, secondo il tuo disegno e la tua volontà, secondo la tua scelta, tu mi hai formato.
Sono fatto bene per essere santo.
Se dicessi di no mi parrebbe di mancarti di riguardo, di dire che neppure a te riescono le cose come le vuoi, che anche a te capitano gli infortuni.
Signore, sono fatto bene per te.
Alle volte perdonami se te lo dico, mi trovo fatto un po' meno bene per me.
Ma confesso, sia pure con un po' di fatica, che è più importante essere fatto bene per te che per me.
I miei limiti non devono essere motivo di cruccio per la mia superbia, né motivo di malumore quando gli altri li vedono.
Signore, ti benedico e ti ringrazio che mi hai fatto come mi hai fatto.
Gli altri possono dire quello che vogliono. Io ho solo da dirti: grazie.
Ho solo da benedirti, ho solo da sentire una riconoscenza eterna perché mi hai fatto come mi hai fatto.
E quando gli altri trovano che sono uno sgorbio, più che una cosa buona, io, Signore, credo a te.
Alle volte mi prende la voglia di vedere come te la caverai con questa povera creatura che io sono.
E penso che la vita eterna sarà beata anche per questo: perché là capirò quello che adesso non capisco e mi spiegherò ciò che adesso è un mistero.

vocazioneprogetto di Diorapporto con Diostima di séaccettazione di sé

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002

TESTO

382. Il rapporto con il mondo

Edith Stein

Prima e subito dopo la mia conversione, pensavo che una vita dedita alla pietà consistesse nel vivere soltanto nel pensiero del Signore, ma poi ho capito che in questo mondo ci viene chiesto altro e che perfino nella vita più puramente contemplativa il rapporto con il mondo non può essere tagliato. Credo perfino che più uno si addentra in Dio, e più è chiamato ad uscire da sé verso il mondo per portargli la vita divina.

mondopreghierarapporto con Dio

inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002

TESTO

383. Il primo servizio al prossimo

Dietrich Bonhoeffer

Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Come l'amore di Dio incomincia con l'ascoltare la sua Parola, così l'inizio dell'amore per il fratello sta nell'imparare ad ascoltarlo. Chi non sa ascoltare il fratello, ben presto non saprà neppure più ascoltare Dio. Anche di fronte a Dio sarà sempre lui a parlare.

ascoltorapporto con Dio

inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002

TESTO

384. Dio aspetta sempre, qualcuno arriverà?   1

Ho incontrato un Dio, figlio di Giuseppe, che crede in me, perché è stato uomo.
Ho incontrato un Dio che ha scelto di essere il medico del mio cuore, l'aroma per il mio palato.
Ho incontrato un Dio che non soffre il daltonismo,
ha occhi per i colori di tutte le pelli.
Ho incontrato un Dio che ama le vedove quanto i profeti.
Ho incontrato un Dio disarmato, che si è fatto cacciare dalla sinagoga
perché non aveva privilegiato gli abitanti del suo paese.
Ho incontrato un Dio incandescente, che converte con la tenerezza.
Ho incontrato un Dio più splendente del sole, più tenero della notte.
Ho incontrato un Dio che non cancella mai nessuno dalla sua memoria.
Ho incontrato un Dio che ha contato i capelli sul mio capo, le ciglia dei miei occhi, i peli della mia barba.
Ho incontrato un Dio che accende la sua lanterna
per vedere dentro l'anima, di chi non ha anima.
Ho incontrato un Dio che supera le distanze,
che non ha paura di toccarmi, di sospingermi,
di scuotermi, di accarezzarmi.
Ho incontrato un Dio che è contro il pessimismo, il malessere, la tristezza.
Ho incontrato un Dio allegro, che balla con le stelle,
saltella con i cerbiatti, corre con il vento, volteggia con i fiocchi di neve.
Ho incontrato un Dio che non ha avuto fortuna nella sua patria, che ha fatto adirare i fedeli della sinagoga.
Ho incontrato un Dio che ha guarito Naaman, lo straniero.
Ho incontrato un Dio che completa le profezie,
non facendo cose meravigliose, ma predicando la misericordia.
Ho incontrato un Dio che si è fatto pellegrino, cercatore itinerante.
Ho incontrato un Dio che ha trasformato le strade in vie, le parole in verità, le morti in vita.
Ho incontrato un Dio che sa aspettare all'infinito:
sa aspettare i buoni; sa aspettare i cattivi;
sa aspettare i vecchi; sa aspettare i bambini.
Saper aspettare un'arte difficile?
Ho capito però perché Dio sa aspettare, sempre, qualcuno.
Perché aspettare nessuno è la cosa più triste al mondo.
La tristezza vera è quando tu non attendi più nessuno, non attendi più nulla dalla vita.
La solitudine più nera non la provi quando trovi il focolare spento,
ma quando non lo vuoi più accendere,
neppure per un eventuale ospite di passaggio.
E' tristezza quando non aspetti più neppure la "vita del mondo che verrà",
quando pensi che ormai i giochi sono fatti, che per te "la musica è finita,
gli amici se ne vanno...", come diceva una famosa canzone.
Poiché Dio è la gioia, aspetta sempre, e sa che qualcuno arriva.
Viva questo Dio nei nostri cuori, per sempre.
Amen.

Gesù Cristoincarnazionerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 14/06/2002

RACCONTO

385. La porta   1

Bruno Ferrero, C'è qualcuno lassù

C'è un quadro famoso che rappresenta Gesù in un giardino buio. Con la mano sinistra alza una lam­pada che illumina la scena, con la destra bussa ad una porta pesante e robusta.

Quando il quadro fu presentato per la prima vol­ta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore un particolare curioso.

«Nel suo quadro c'è un errore. La porta è senza maniglia».

«Non è un errore» rispose il pittore. «Quella è la porta del cuore umano. Si apre solo dall'interno».

L'aeroporto di una città dell 'Estremo Oriente ven­ne investito da un furioso temporale. I passeggeri attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.

Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trova­re un posto comodo accanto a un finestrino. Una gra­ziosa hostess aiutava gli altri passeggeri a sistemarsi.

Il decollo era prossimo e un uomo dell'equipag­gio chiuse il pesante portello dell'aereo.

Improvvisamente si vide un uomo che correva ver­so l'aereo, riparandosi come poteva, con un imper­meabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta dell'aereo, chiedendo di entrare. L'hostess gli spie­gò a segni che era troppo tardi. L'uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell'aereo. L'hostess cer­cò di convincerlo a desistere. «Non si può... E' tar­di... Dobbiamo partire», cercava di farsi capire a se­gni dall'oblò.

Niente da fare: l'uomo insisteva e chiedeva di en­trare. Alla fine, l'hostess cedette e aprì lo sportello. Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell'interno.

E rimase a bocca aperta. Quell'uomo era il pilo­ta dell'aereo.

Attento! Non lasciare a terra il pilota della tua vita.

libertàvocazioneprogetto Diorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 13/06/2002

PREGHIERA

386. Basta un fiocco di neve   1

Averardo Dini

Basta un fiocco di neve per far nascere un fiume.
Basta una goccia d'acqua per forare una pietra.
Basta una stella per illuminare il cielo.
Basta un fiore per rallegrare il deserto.
Basta un sorriso per dar vita all'amicizia.
Basta un "sì" per consegnarsi alla persona amata.
Basta una lacrima per cancellare una montagna di peccati.
Basta uno spicciolo per far grande il tesoro.

Tu sei un Dio straordinario, Signore,
perché giudichi grande e meraviglioso
ciò che è piccolo e ordinario;
perché niente misuri con il metro e con la stadèra,
ma solo e sempre
in base al silenzioso e nascosto battito del cuore.

Aiutami, Signore, ogni giorno
a donarti sempre il meglio di me,
anche se è poco,
dal momento che non mi chiedi di fare cose straordinarie
ma soltanto che faccia le cose ordinarie
con un cuore straordinario.

buongiornosantitàpiccolezzaumiltàquotidianitàrapporto con Dio

inviato da Luca Peyron, inserito il 13/06/2002

TESTO

387. Ringraziare

Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia, pagg. 75-76

Si ringraziano gli amici che ci regalano una scatola di sigari o un paio di pantofole per il compleanno. Posso io non ringraziare Qualcuno che per il mio primo genetliaco mi ha regalato la vita?

gratitudineloderapporto con Dio

inviato da Stefania Raspo, inserito il 12/06/2002

ESPERIENZA

388. Il segreto è ringraziare

Pierfausta era una donna meravigliosa: tutto servizio e generosità. Ma la sua formazione era stata piuttosto austera e l'aveva tanto intimidita. Temeva sempre di sbagliare. Specialmente temeva di non piacere abbastanza al Signore. L'espressione più abituale nei riguardi della sua coscienza era: Signore, abbi pietà! In ogni cosa si sentiva mancante. Persino il suo comportamento lo lasciava capire: dolce viso era piuttosto reclinato. I suoi occhi guardavano più alle cose che in alto.

Scoprì la preghiera di ringraziamento e capì anche i limiti della sua vita ascetica, portata avanti fin qui con tante mortificazioni e pratiche pie. Scoprì che tutto è un dono, anche il lavoro, le relazioni sociali, le cose e le persone. Fece una ricerca nei salmi e nella Bibbia dove le avevano detto che ricorreva tante volte l'espressione: Benedetto sei tu, Signore! Era come dire grazie, per ogni situazione. Forse avrà ancora detto: Abbi pietà! Ma la sua continua parola, ripetuta interiormente e a volte ad alta voce, divenne: Benedetto sei tu, Signore!

gratitudineloderapporto con Dio

inviato da Stefania Raspo, inserito il 11/06/2002

TESTO

389. Tutto è per noi Cristo   1

Sant'Ambrogio

Tutto è per noi Cristo.
Se desideri medicare le tue ferite,
egli è medico.
Se bruci di febbre,
egli è la sorgente ristoratrice.
Se sei oppresso dalla colpa,
egli è la giustizia.
Se hai bisogno di aiuto,
egli è la forza.
Se temi la morte,
egli è la vita.
Se desideri il cielo,
egli è la via.
Se fuggi le tenebre,
egli è la luce.
Se cerchi il cibo,
egli è il nutrimento.
Gustate, dunque, e vedete
quanto è buono il Signore;
felice l'uomo che spera in lui.

Gesù Cristorapporto con Dio

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 11/06/2002

PREGHIERA

390. Credo che un giorno

Jacques Leclercq

Credo, sì io credo che un giorno,
il tuo giorno, o mio Dio,
avanzerò verso di te
coi miei passi titubanti,
con tutte le mie lacrime
nel palmo della mano,
e questo cuore meraviglioso
che tu ci hai donato,
questo cuore
troppo grande per noi
perché è fatto per te...
Un giorno io verrò,
e tu leggerai sul mio viso
tutto lo sconforto, tutte le lotte,
tutti gli scacchi
dei cammini della libertà.
E vedrai tutto il mio peccato.
Ma io so, mio Dio,
che non è grave il peccato,
quando si è alla tua presenza.
Poiché è davanti agli uomini
che si è umiliati, ma davanti a te,
è meraviglioso essere così poveri,
perché si è tanti amati!
Un giorno, il tuo giorno, mio Dio,
io verrò verso di te.
E nella autentica esplosione
della mia resurrezione,
saprò allora
che la tenerezza sei tu,
che la mia libertà sei ancora tu.
Verrò verso di te, mio Dio,
e tu mi donerai il tuo volto.
Verrò verso di te
con il mio sogno più folle:
portarti il mondo fra le braccia.
Verrò verso di te,
e griderò a piena voce
tutta la verità della vita sulla terra.
Ti griderò il mio grido
che viene dal profondo dei secoli:
"Padre! Ho tentato di essere
un uomo, e sono tuo figlio".

morteparadisovita eternarapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 11/06/2002

PREGHIERA

391. Salvami

Soren Kierkegaard

Salvami dal diventare uno stolto
che non accetta la tua correzione,
uno stolto che recalcitra
davanti ad essa,
uno stolto
che non vuole accettarla
come una benedizione.

umiltàcorrezionerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

PREGHIERA

392. Parlami col tuo silenzio

Soren Kierkegaard

Parlami col tuo silenzio!
Padre Celeste,
In molti modi parli ad un uomo.
Tu parli anche quando taci;
perché parla anche colui che tace,
per provare l'amato;
parla anche colui che tace
affinché l'ora del capire
sia tanto più intima
quando essa verrà.
Donagli mentre è in attesa di te,
la consolazione di capire
che tu taci per amore,
che tu ci guidi con la tua voce
e che tu ci educhi col tuo silenzio.

preghierasilenziorapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

TESTO

393. Siediti   1

Siediti ai bordi dell'aurora...
per te si leverà il sole.
Siediti ai bordi della notte...
per te scintilleranno le stelle.
Siediti ai bordi del torrente...
per te canterà l'usignolo.
Siediti ai bordi del silenzio...
Dio ti parlerà.

preghierasilenziopace interiorerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

RACCONTO

394. Padre, dimmi...

Detti dei Padri del deserto

Un fratello si recò presso un anziano che abitava al Monte Sinai e gli domandò: «Padre, dimmi come si deve pregare, perché ho molto irritato Iddio». L'anziano gli disse: «Figliuolo, io quando prego parlo così: Signore, accordami di servirti come ho servito Satana e di amarti come ho amato il peccato».

preghieraconversionerapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 09/06/2002

PREGHIERA

395. Non sappiamo parlarti, Signore

Donata Doni

Non sappiamo parlarti, Signore.
Parlarti come si parla
alla propria anima,
senza ingannarci,
senza ingannarti.
Parlarti come il fiore che s'apre,
come l'astro fisso nella Tua luce,
i cieli assorti nel Tuo splendore.
Non sappiamo che dirti
trascurate preghiere,
o lanciarti il grido
dell'anima, della carne ferita.
Insegnaci le parole del silenzio.

preghierasilenziorapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 08/06/2002

PREGHIERA

396. Dammi solo poco

Rabindranath Tagore

Dammi solo poco,
perché non dimentichi mai
di chiamarti il mio tutto.

Lasciami solo poco,
perché in ogni luogo
senta bisogno di te,
perché senza ritegni
possa tornare da te,
perché in ogni momento
possa offrirti il mio cuore.

Lasciami solo poco,
perché i tuoi doni
non ti nascondano mai;
dammi una sola catena
con cui possa legarmi
al tuo viso per sempre;
lascia che il tuo desiderio
inanelli la mia vita
e diventi catena per te.

povertàrapporto con Dio

3.0/5 (2 voti)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

397. Servire te

Rabindranath Tagore

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.
Chiamerò tutti il giorno in cui potrò trovare
un granello della polvere dei tuoi piedi.

Non potrò nascondere
le parole della tua chiamata.
In tutte le parole, in tutte le azioni
proclamerò la tua adorazione.
Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

Gli onori che ho ricevuto nel lavoro
se ne andranno tutti lontano.
Solo il tuo onore, ad una voce,
risuonerà nel mio corpo, nel mio spirito.

Quando me ne starò,
distratto alla finestra del mondo,
anche il viandante della strada
vedrà nel mio volto la tua parola.

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

testimonianzarapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

398. Maestro!

don Giovanni Moioli

Signore, che nessun nuovo mattino venga ad illuminare la mia vita senza che il mio pensiero si volga alla tua Resurrezione e senza che in ispirito io vada, coi miei poveri profumi, verso il sepolcro vuoto dell'orto!
Che ogni mattino sia per me mattino di Pasqua!
Che ognuno dei miei risvegli sia un risveglio alla tua presenza vera, un incontro pasquale con Cristo nell'orto, questo Cristo talvolta inatteso.
Che ogni episodio della giornata sia un momento in cui io ti senta chiamarmi per nome, come chiamasti Maria!
Concedimi allora di voltarmi verso di te.
Concedimi con una parola sola ma con tutto il cuore, di rispondere: "Maestro!"

buongiornopasquarisurrezionerapporto con Dionuovo giorno

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

TESTO

399. Arrenditi

Georges Bernanos

Non si mercanteggia col buon Dio: bisogna arrenderglisi senza condizioni. Dategli tutto, egli vi renderà assai di più.

radicalitàsequelarapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

400. Signore, aspettami!

Signore, aspettami!
Non andare così in fretta...
Io non posso seguirti.
Tu vai troppo forte per me.
Aspettami, lasciati raggiungere.
Signore, però non devi fermarti,
né rallentare il tuo passo.
Signore, voglio percorrere
la strada verso la tua casa.
Signore, non preoccuparti
di venire verso di me.
Io mi affretto verso di te.
Potremo parlarci lungo la strada,
fare una sosta.
Signore, non sono degno
di accoglierti sotto il mio tetto!
Però tu hai già aperto la porta
e varcato la soglia: Signore,
non ho nulla di pronto,
non ho preparato niente per riceverti!
Ma già l'Amore senza limiti
è entrato nella mia stanza e mi dice:
«Mettiti a tavola, voglio cenare con te».

preghierarapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 02/06/2002

Pagina 20 di 22