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PREGHIERA

1. Luce discreta   1

Roberto Laurita

Ho camminato nella notte, alla luce delle fiaccole,
ho anticipato l'aurora ed ho affrontato le tenebre,
talvolta mi sono lasciato guidare
solo dal chiarore delle stelle e della luna.

Ma il buio più consistente, l'oscurità più densa,
mi sono piombati addosso nei momenti di smarrimento,
quando non sapevo più dove andare e cosa fare
e l'angoscia diventava una cattiva consigliera.

È allora, Gesù, che ho apprezzato la tua luce discreta
che non abbaglia e non ferisce,
la tua luce benevola che non umilia, né giudica,
la tua luce misericordiosa che ridona speranza e fiducia.

Si, tu sei la luce vera che illumina ogni uomo ed ogni donna
desiderosi di trovare la strada della vita.

Tu sei la luce che abbatte ogni pregiudizio ed ogni sospetto
e dona uno sguardo limpido,
capace di cogliere i prodigi dell'amore.

Tu sei la luce che accompagna ogni ricerca sincera
di fraternità, di giustizia e di pace.

luce

4.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 03/04/2011

TESTO

2. Gesù bussa al tuo cuore   1

Vito Mangia

Forse siamo tutti un po' come Giovanni Battista in carcere: quando sorgono i dubbi, le ansie, abbiamo bisogno di conferme.

Noi facciamo il nostro dovere: lavoriamo, studiamo, intratteniamo relazioni, diamo qualcosa di noi stessi agli altri; poi sentiamo bisogno di qualcos'altro, qualcosa di cui non sappiamo dire il nome...

Sarà troppo, sarà esagerato pensare che quel "qualcosa", quel "qualcuno" è Dio? Si tratta di un'esigenza profonda, intima, viscerale.

Quando non capiamo cosa sia, riempiamo, copriamo, quasi annebbiamo questa esigenza.

La "imbottiamo" - per tenerla buona e al suo posto - e la ricopriamo di cose da fare. A volte la riconosciamo, questa benedetta esigenza di Dio, ma è troppo impegnativo seguire le sue indicazioni.

Meglio rimandare a domani, alla prossima settimana, o meglio: alla prossima adorazione, al prossimo ritiro, al prossimo incontro associativo e di gruppo, al prossimo rosario, alla prossima condivisione spirituale, alla prossima confessione, al prossimo silenzio. Cioè lontano, dopo, mai.

In fondo il "poi" è o non è - nei proverbi e nella realtà - parente del "mai"? È la nostra natura, siamo fatti così...

Signore, ci devi proprio capire, noi abbiamo bisogno di segni, di essere scossi, di vederti... sennò non ti seguiamo.

"Hai capito, Signore?", diciamo dentro di noi. E il Signore non capisce. Fa il testardo lui.

Noi gli chiediamo se ne vale davvero la pena e lui risponde a modo suo. Arriva, passa, bussa al cuore, continua a camminare.

A volte ci destiamo, facciamo in tempo ad alzarci dalle comode poltrone dei nostri interessi, a spoltrirci dai comodi divani dei nostri divertimenti e narcisismi; a volte facciamo in tempo ad affacciarci dalla finestra del nostro cuore e lo vediamo. Lui, Gesù, che ci passa accanto ed opera prodigi: alcuni vedono con occhi diversi la realtà, altri sentono finalmente la sua Parola, i poveri in spirito si dicono beati, chi si dimenava negli stagni fangosi del peccato trova il coraggio e la forza di rialzarsi, di ripulirsi, di andare oltre.

A volte ci viene la tentazione di andare alla porta, spalancarla, uscire per strada e gridare: "Aspetta, Gesù, aspettami! Faccio ancora in tempo a seguirti?".

E lui si volta da lontano, guarda con tenerezza infinita dentro i nostri occhi. E si ferma.

attesaavventoimpegnospiritualitàinterioritàvita spiritualerapporto con Dio

inviato da Don Vito Mangia, inserito il 21/02/2005