PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 10,27-30

padre Paul Devreux

IV Domenica di Pasqua (Anno C) (29/04/2007)

Vangelo: Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,27-30

27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».

Gesù dice: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e mi seguono." Questa frase mi rimanda al vangelo di domenica scorsa. E' Pietro che ascolta la voce di Gesù che gli domanda insistentemente: "Mi ami tu?".

Seguirlo significa ascoltarlo dandogli retta, dimostrando di amarlo. Per farlo l'indicazione che Gesù dà a Pietro è: "Pasci le mie pecorelle", sii pastore anche tu del mio gregge. Per cui pecora del Signore è colui che si dispone a fare il pastore, come Gesù, figlio di Dio, Pastore supremo, si prende cura del suo gregge.

"Io do loro la vita eterna!", una vita che merita d'essere eterna, perché non viene a noia, una vita piena e in salita verso una piena comunione con l'unico Pastore, dal quale nulla ci può staccare.

Gesù e il Padre sono una cosa sola, e anche noi siamo chiamati a diventare un tutt'uno con loro; questo è la nostra vocazione di cristiani. Siamo invitati a nozze, ad essere assimilati a Lui, a sparire in Lui; questa è una grande prospettiva.

Signore grazie per la vocazione che dai ad ognuno di noi.

 

Ricerca avanzata  (54034 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: