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TESTO Servitori della gioia divina

don Roberto Rossi  

IV Domenica di Pasqua (Anno C) (29/04/2007)

Vangelo: Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».

Oggi è la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Si costruisce sulla Parola di Dio che ci è data nella liturgia. Gesù, per far comprendere agli uomini la propria identità, non ha esitato a paragonarsi all'agricoltore, al vignaiolo, al servo. Oggi viene a noi nella veste del pastore. Per noi, uomini e donne del terzo millennio questa figura rurale, campestre è un poco lontana dalla realtà nella quale siamo immersi. Ciò nonostante la Parola di Dio è "sempre viva ed efficace" e si incarna in ogni situazione. La liturgia ci presenta il Cristo come il buon pastore che ama le sue pecore e per questo dà la sua vita per salvarle: "Nessuno le può rapire dalla sua mano". È un primo "elemento". Questo può aiutarci a vivere nella fede del Risorto: guardare a Lui per accoglierlo come il solo vero pastore della nostra vita; volgere l'orecchio e il cuore alla sua Parola allenandoci, nel silenzio e nella preghiera, a riconoscerne la voce per seguirlo. Gesù risorto è il nostro pastore, la guida, colui che ci viene sempre a cercare, è il nostro salvatore, la nostra forza. Una "voce" esigente, a volte, ma che dice sempre amore e misericordia. Siamo sollecitati a percorrere questo cammino verso Cristo e con Lui, il cammino della fiducia in Cristo che ci chiama e ci conduce a riconoscere in Lui la fonte della vita e della gioia.

In questo cammino non siamo soli: accanto a noi molti altri percorrono il nostro stesso itinerario di fede. La seconda lettura, tratta dal Libro dell'Apocalisse, esordisce dicendo: "Vidi una moltitudine immensa... Tutti stavano davanti al trono e davanti all'Agnello...". Mentre ci poniamo alla sequela del Pastore, cresciamo, allora, nella coscienza di essere popolo: "Noi siamo suo popolo e gregge che egli guida". Popolo formato da "gente di ogni razza, lingua, nazione". Noi ci sentiamo così allora fratelli di tutti e ci impegniamo perché la luce del vangelo e "la salvezza del Signore giunga fino all'estremità della terra".

La Parola di Dio è un invito per tutti a seguire il Cristo che ci indica in se stesso la Via, la Verità e la Vita, accogliendolo come l'unica voce che dà senso al nostro andare e vivere: egli è la vocazione di ogni uomo.

Celebriamo oggi la Giornata di preghiera per le Vocazioni: la "vocazione qualifica molto bene i rapporti di Dio con ogni essere umano nella libertà dell'amore, perché ogni vita è vocazione". È una realtà che non esclude nessuna categoria: tutti siamo interpellati poiché in questa prospettiva "la vita assume così il valore di dono ricevuto, che tende per natura sua a divenire bene donato. All'origine di ogni cammino c'è il Dio-con-noi. Egli ci rivela che non siamo soli a costruire la nostra vita perché Dio cammina con noi in mezzo alle nostre alterne vicende e, se noi lo vogliamo, intesse con ciascuno una meravigliosa storia d'amore, unica ed irripetibile e, al tempo stesso, in armonia con l'umanità e il cosmo intero".

Inoltre in questa giornata siamo invitati a pregare perché il Signore chiami nuove vocazioni, nuovi pastori per la sua Chiesa, sull'esempio di Lui che il Pastore Buono di tutti; pastori secondo il suo Cuore. E dopo la preghiera ci deve essere il nostro impegno per sostenere le vocazioni e i consacrati, per implorare su tutti la grazia della fedeltà, della perseveranza, della santificazione.
Due testimonianze dai Padri della Chiesa:

S. Agostino scrive: "Dio voglia che non manchino ai nostri giorni buoni pastori; Dio non permetta che ne rimaniamo privi; la sua misericordisa bontà li faccia germogliare e li costituisca a capo delle chiese. Certo, se vi sono delle buone pecore, vi saranno anche buoni pastori; perché dalle buone pecore si formano i buoni pastori".
Il S. Padre nel suo messaggio ci dice:

"L'annuale Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni è un'opportuna occasione per porre in luce l'importanza delle vocazioni nella vita e nella missione della Chiesa, ed intensificare la nostra preghiera perché crescano in numero e qualità. Per questa Giornata vorrei proporre all'attenzione dell'intero popolo di Dio il seguente tema, quanto mai attuale: la vocazione al servizio della Chiesa comunione.

Ci rivolgiamo a Maria, che ha sorretto la prima comunità dove - «tutti erano concordi, e tutti si riunivano regolarmente per la preghiera». La Vergine, che ha prontamente risposto alla chiamata del Padre dicendo: «Eccomi, sono la serva del Signore» (Lc 1,38), interceda perché non manchino all'interno del popolo cristiano i servitori della gioia divina: sacerdoti che, in comunione con i loro Vescovi, annunzino fedelmente il Vangelo e celebrino i sacramenti, si prendano cura del popolo di Dio, e siano pronti ad evangelizzare l'intera umanità. Faccia sì che anche in questo nostro tempo aumenti il numero delle persone consacrate, le quali vadano contro corrente, vivendo i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, e testimonino in modo profetico Cristo e il suo liberante messaggio di salvezza".

Tutti vogliamo offrire la nostra preghiera e la nostra giornata per queste
grandi intenzioni.

 

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