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TESTO Commento su Giovanni 13,16-20

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della IV settimana di Pasqua (03/05/2007)

Vangelo: Gv 13,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché quando sarà avvenuto crediate che io sono.

Come vivere questa Parola?

Gesù ha appena terminato di lavare i piedi dei discepoli: un gesto fortemente emblematico della sua volontà di servire e del suo potere messianico di purificare nel cuore quelli che ha lavato. Egli ora rivela la sua chiaroveggenza circa colui che sta per tradirlo: Giuda. È difficile argomentare circa i labirinti della sua realtà psicologica: prima e dopo il misfatto. C'è però una certezza: anche questa realtà tenebrosa del tradimento entra nel piano di Dio. Come si coniughi la libera scelta del male da parte di Giuda col progetto salvifico di Dio, sfugge alla nostra possibilità d'intendere. Però è evidente una cosa: bisognava che Gesù, per vincere il male, lo affrontasse in prima persona, lo soffrisse sulla sua pelle, o meglio, nelle profondità del cuore. Proprio tra gli intimi, tra quelli a cui Gesù aveva fatto le rivelazioni più grandi nel modo della confidenza più piena, c'è chi, con un bacio (il tipico segno dell'amicizia), veicola tutto il male dentro il purissimo cuore dell'uomo-Dio. Gesù sa. Gesù, prima ancora che succeda,. si lascia intridere da questo male. È qui l'abisso del dolore e dell'amore. Sì, l'abisso, perché Egli – e lo dice – è l'IO SONO del roveto ardente, il Dio tre volte santo.

Nella mia pausa contemplativa, visualizzo la scena e mi vedo seduto a mensa con Gesù e i suoi. Contemplo per un momento, il mistero del male che, anche oggi, pervade il mondo. Poi guardo il mio Signore che lo ha come assorbito già attraverso il tradimento di Giuda, e proprio soffrendone le conseguenze lo ha vinto.

Signore, ti prego, rendimi lucido e consapevole. Che io veda il male ma non me ne sgomenti. Tu sei il grande "IO SONO". Tu hai vinto le tenebre del male che è nel mondo, che è anche in me. Rendimi luce con te, nonostante me stesso.

La voce di un sacerdote, scrittore spirituale famoso

Per finire, per dissigillare la pietra del cuore, per aprire la spaventosa prigione in cui siamo tutti rinchiusi, esiste un'unica chiave ed è quella dell'Amore: e Gesù, senza illusione, Gesù sa di essere il grano che deve morire, Gesù capisce che è giunta l'ora del supremo combattimento. In effetti, Gesù a partire da questo momento, si offre nella pienezza della sua Passione; a partire da questo momento si offre alla catastrofe; da questo momento ci rivela il vero Volto di Dio: un Dio che ci è affidato, un Dio che aspetta ognuno di noi nel più intimo di noi stessi, un Dio che può morire perché è l'Amore. Tutti i nostri rifiuti di amore non possono che crocifiggerlo.
Maurice Zundel

 

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