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TESTO Commento su At 4,8.11-12

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì fra l'Ottava di Pasqua (13/04/2007)

Brano biblico: At 4,8.11-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro [...]: «Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati».

Come vivere questa Parola?

Non è trascorso molto tempo da quando Pietro e gli altri apostoli, sotto la morsa della paura, si sono dati alla fuga, abbandonando il Maestro alla sua sorte. Ora li ritroviamo dinanzi al sinedrio come imputati. Ma quanto diverso il loro atteggiamento! Da dove viene loro questa forza che li rende testimoni audaci di un nome che suona condanna? Da quella "pietra angolare", rigettata dagli uomini, ma scelta da Dio quale testata d'angolo. Sì, è proprio dal nome di quel Gesù, che era stato condannato a morte e appeso al patibolo infame della croce, che ora gli apostoli attingono forza. E sarà così ancora lungo i secoli. Basta aprire gli Atti dei martiri e trovare, ad esempio, la storia di una Blandina, una schiava nota per la sua fragilità, che resiste indomita ai più duri tormenti, confessandosi cristiana. Senza sottacere poi le testimonianze, spinte fino all'eroismo e alla stessa effusione del sangue, di tanti cristiani di oggi, come don Andrea Santoro e Sr. Leonella Sgorbati. Persone fuori dell'ordinario, aureolati di una luce che li situa decisamente lontano da noi? No! Cristiani coerenti che hanno avuto sicuramente anche loro momenti di panico, forse anche di scoraggiamento, ma hanno saputo credere e ancorarsi a Cristo quale loro forza e garanzia di salvezza. In un tempo in cui si sperimenta l'inconsistenza delle proposte da cui siamo bombardati quotidianamente, e il senso di vuoto e di insignificanza in cui sta naufragando la vita, è quanto mai urgente tornare a riproporre quest'unica ancora di salvezza e ad additare mete ardite di santità cristiana. Non si tratta di moltiplicare gli slogan pubblicitari e neppure di adottare tecniche raffinate per convincere, ma solo di lasciar trasparire quella forza che ci viene dal nome di Cristo e che ci rende impavidi nel perseguire quel "più di vita" che sentiamo urgere come bisogno dentro di noi.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rileggerò la pagina degli Atti provando a entrare nel ruolo di Pietro. Anch'io ho i miei momenti di fragilità, ma so poi riprendermi ancorandomi a quel "nome in cui solo è sal-vezza"? Prendo in seria considerazione la mia vocazione alla santità? So testimoniare senza cedimenti la mia fede?

Tu, Cristo Gesù, sei la "pietra angolare" scelta da Dio, per edificare il suo santo tempio. Rendimi, a mia volta, pietra viva che, cementata dallo Spirito, rende testimonianza al tuo nome con la santità della vita.

La voce di un parroco di frontiera

Tutto si può capire del cristiano: la nostra fragilità, le nostre infedeltà, i nostri peccati, i nostri tradimenti: mai però questo ostinarsi a tener su una civiltà, da cui Cristo è messo ogni giorno alla porta.
Primo Mazzolari

 

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