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TESTO Emmanuele, Dio con noi

Monaci Benedettini Silvestrini  

Annunciazione del Signore (26/03/2007)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

L'odierna solennità, fissata tradizionalmente al 25 marzo, giorno impegnato dalla liturgia della quinta domenica di Quaresima, si sostituisce al Lunedì della quinta settimana di Quaresima.

Nella prima lettura l'oracolo comunicato ad Acaz, re di Israele, trasmette una promessa di Dio: "Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele: Dio con noi". La storia della salvezza si evolve in modo inatteso e stupendo: Dio con noi, cioè Dio promette di stare con l'umanità, grazie al parto di una vergine. "Eccomi, Signore, si compia in me la tua Parola". Avviene in questo modo un evento straordinario, inaudito; le antiche promesse fatte ad Abramo e agli altri patriarchi ricevono una realizzazione imprevedibile. Tutto è orientato verso quella nuova presenza di Dio, con una collaborazione personale e responsabile di una giovane donna. In quel giorno il Messia è concepito; più tardi il vangelo di Giovanni affermerà: "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Giov.1,14). Nella seconda, la lettera agli Ebrei descrive l'impegno del Messia: "Ecco io vengo per compiere, o Dio, la tua volontà". Gesù è entrato nel mondo per obbedienza, per sacrificarsi per l'umanità; il suo sacrificio è capace di santificare i credenti, dopo averli portati alla risurrezione. "Gloriia a te, o Cristo, Verbo di Dio". Nel brano di evangelico di Luca, si narra l'evento sacro dell'annunciazione. "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". Maria, giovane donna, riceve la notizia travolgente di un parto che porta a compimento le promesse fatte da Dio a Davide (Gesù entra nella discendenza di Davide attraverso S. Giuseppe). Quella inattesa novità del parto verginale è opera esclusiva di Dio; l'unico aspetto umano è il consenso di Maria. L'accettazione di Maria è in sintonia con il fermo proposito di Gesù affermato dalla seconda lettura odierna. Dio ha compiuto quelle opere decisive per la sorte dell'umanità, grazie all'umiltà fiduciosa di esseri umani privilegiati.

 

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