PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Miseria e misericordia a confronto

don Mario Campisi  

don Mario Campisi è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

V Domenica di Quaresima (Anno C) (25/03/2007)

Vangelo: Gv 8,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Altra pietra miliare sul cammino quaresimale: Dio che conosce la debolezza dell'uomo è sempre pronto a tendergli la mano.

Il brano dell'adultera perdonata descrive in modo molto concreto e nobile il comportamento di Gesù con i peccatori: odiare il peccato e amare il peccatore.

In un dramma molto vivace, Gesù è presentato come la misericordia personificata, che assolve la peccatrice e confonde i suoi accusatori.

Questo dramma di squisita bellezza giovannea pone a confronto una fragile creatura (miseria) e l'unico uomo senza peccato (Misericordia).

Le parole di Gesù agli scribi e ai farisei, che reclamavano la lapidazione dell'adultera, debbono far riflettere seriamente anche noi.

Non di rado anche noi esigiamo la condanna dei nostri fratelli, senza pietà. Nel nostro cuore è innato il senso della giustizia e desideriamo la punizione dei colpevoli. Anzi spesso rifiutiamo di usare misericordia: il reo deve "pagare".

Se fossimo senza peccato, potremmo anche esigere giustizia. Ma chi di noi può sinceramente ritenersi immune da colpa? Per questo, quando pretendiamo la punizione dei nostri fratelli, firmiamo la nostra condanna!

Gesù che, pure avrebbe potuto condannare perché egli è realmente senza peccato, preferisce assolvere, usando clemenza. Infatti il Figlio dell'uomo non gode della morte del peccatore, ma vuole che questi si converta e viva. Così si è comportato Gesù! Nella stessa maniera dobbiamo agire anche noi. Nei nostri giudizi dobbiamo far prevalere sempre la misericordia sulla severità.

La clemenza che Dio manifesta nel perdonare non deve diventare un incentivo a continuare nella via del peccato, ma anzi rappresenta uno stimolo a maturare radicalmente condotta: è un invito pressante alla conversione sincera. Il perdono dei peccati, il giudizio di misericordia deve essere l'occasione per iniziare una vita nuova, segnata dalla fedeltà e dall'amore.

Questo fatto deve farci riflettere sul modo come noi spesso ci accostiamo al sacramento della riconciliazione. Il perdono sacramentale delle colpe deve rappresentare un momento di serio ravvedimento e approdare ad un impegno concreto di vita.

E Gesù nel gesto di scrivere a terra col dito ce lo dimostra chiaramente: se la legge fu scritta col dito di Dio, e fu scritta sulla pietra per significare la durezza dei cuori (cf. Es 31, 18), ora il Signore scriveva in terra, perché cercava il frutto...della conversione.

Per Gesù l'uomo anche dopo mille cadute ha sempre la capacità di riprendersi e di ricominciare tutto da capo. L'uomo rassomiglia a Dio creatore di cose sempre nuove.

 

Ricerca avanzata  (53953 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: