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TESTO Commento su Luca 6,36-38

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della II settimana di Quaresima (05/03/2007)

Vangelo: Lc 6,36-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,36-38

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Dalla Parola del giorno

Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro celeste.

Come vivere questa Parola?

È interessante costatare che il brano parallelo di Matteo recita così: "Siate perfetti com'è perfetto il vostro Padre celeste" (Mt 7,1-2). Sia la parola di Luca che quella di Matteo, in qualche modo, riflettono quello che dice il Primo Testamento in Lv 19,2: "Siate santi perché io, il Signore Dio vostro, sono santo". Matteo coglie quell'aspetto della santità che è tipica dell'uomo giusto, fedele in tutto alla Legge di Dio e che plasma l'uomo perfetto e dunque santo. Luca invece mette in luce quell'aspetto della santità che è la misericordia, l'essere un Dio misericordioso, come dice un altro testo del Primo Testamento e precisamente Esodo 34,6.

Certamente affermiamo con gioia che la novità dell'annuncio evangelico che ravviva il cuore e dà respiro di pensieri sereni alla mente è credere che Dio è il misericordioso per eccellenza. Il cuore della rivelazione biblica è quel "Dio è amore" di 1Gv 4,19: un Padre-Madre-Sposo (mettici tutti gli aspetti d'ogni vero assoluto amore) che ci dona la vita e in Cristo ce la riconsegna, mentre lo Spirito ce ne fa continua memoria guidandoci "alla verità tutta intera". Ecco: la misericordia di Dio è questa sua essenza, questa sua compassione per l'uomo, questo pathos di Dio per ognuno di noi. Bastano le tre parabole di Luca 15, specialmente quella del Padre misericordioso verso il figlio che se n'era andato lontano. Se il Dio rivelato da Gesù è pieno di misericordia, come posso io indurire il cuore dimenticando che è l'esser misericordioso a rendermi simile a Lui, figlio suo, suo discepolo vero e non a parole?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo allo Spirito Santo di vedere quello che nel mio cuore è durezza, impedimento alla misericordia, al voler bene, al trattare con benevolenza ognuno che incontro.

O Signore, fa del mio cuore una dimora del tuo essere misericordia, un canto alla tua misericordia perché, come te io sia, per grazia, misericordioso.

La voce di una fondatrice

A portarlo nel mondo, questo amore misericordioso, sono coloro che si sentono piccoli, poveri, peccatori e non fanno affidamento nei propri meriti o nei propri mezzi, ma si abbandonano in maniera incondizionata alla volontà di Dio, Lui, infatti, si incontra con l'uomo nella verità della sua debolezza, non nell'orgoglio della sua autosufficienza.
Madre Speranza

 

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